Gaza, tregua resta fragile. Israele: “Attaccati obiettivi di Hezbollah in Libano". LIVE

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A Gaza la popolazione è stremata dal freddo e la tregua resta fragile. L'esercito israeliano ha fatto sapere di avere ucciso Hussein Mahmoud Marshad al-Jawhari, un capo della Forza Quds. L’Idf ha riferito di aver "eliminato due terroristi che avevano oltrepassato la Linea Gialla” nel sud della Striscia di Gaza e un terzo nel nord. Dopo due anni di buio e silenzio a causa della guerra, a Betlemme si è tornato a celebrare il Natale

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A Gaza la popolazione è stremata dal freddo e la tregua resta fragile. L’Idf ha annunciato una serie di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui depositi di armi e un complesso di addestramento. Nel corso di un raid sul Libano meridionale, l'esercito israeliano ha fatto sapere di avere ucciso Hussein Mahmoud Marshad al-Jawhari, un capo della Forza Quds.  L'Aeronautica militare israeliana ha detto nella serata di ieri di avere "eliminato due terroristi che avevano oltrepassato la Linea Gialla e si erano avvicinati ai militari della Brigata 7 operanti nella Striscia di Gaza meridionale”. Nelle ore precedenti le stesse forze armate avevano annunciato di avere ucciso un altro "terrorista palestinese" nella Striscia di Gaza settentrionale che aveva attraversato anche lui la Linea Gialla. Mentre sembra reggere la fragile tregua in Medio Oriente e a Gaza, a Betlemme si è tornato a celebrare il Natale. La messa è stata officiata dal cardinale Pizzaballa che ha rivolto un messaggio pieno di speranza. Restano però le tensioni tra Israele e Hamas. Alla vigilia di Natale, il premier israeliano Netanyahu è tornato a minacciare una reazione, dopo aver denunciato ripetute violazioni della tregua da parte di Hamas. 

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Siria, media: esplosione a Homs in moschea zona alawita

Un'esplosione ha scosso la moschea Imam Ali' nel quartiere a maggioranza alawita di Wadi al-Dhabab a Homs, nella regione occidentale della Siria. Lo riferiscono i media, dando notizia di vittime, senza precisare quanti morti e feriti.

Israele, sondaggio: a voto opposizione in testa ma no maggioranza

Se le elezioni in Israele si tenessero oggi, il blocco dei partiti di opposizione supererebbe l'attuale coalizione di governo ma non riuscirebbe a raggiungere la maggioranza di 61 seggi. E' il risultato di un sondaggio pubblicato da Channel 12 in vista della tornata elettorale del prossimo autunno, secondo il quale il Likud del premier Benjamin Netanyahu otterrebbe il maggior numero di seggi, 25, seguito dall'omonimo partito dell'ex primo ministro Naftali Bennett con 22. Il campo pro-Netanyahu otterrebbe solo 52 seggi, mentre i suoi avversari, esclusi i partiti arabi, ne otterrebbero 58. Su quale dei due candidati sia piu' adatto a ricoprire la carica di primo ministro, il 38% degli intervistati ha scelto Netanyahu, il 37% Bennett, il 20% nessuno dei due e il 5% non lo sa. Il leader del Likud ha ottenuto risultati migliori rispetto al leader dell'opposizione Yair Lapid, 41% a 26%, ma il 28% ha risposto a nessuno dei due. Oltre ai 25 seggi del Likud, i due partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism otterrebbero rispettivamente 8 e 7 seggi, i partiti di estrema destra Otzma Yehudit e Sionismo Religioso, invece, ne otterrebbero rispettivamente 8 e 4. Nel campo dell'opposizione, oltre ai 22 seggi di Bennett, i Democratici di Yair Golan ne otterrebbero 11, Yisrael Beitenu e Yesh Atid ne conquisterebbero 9 ciascuno e il partito Yashar! dell'ex capo di Stato maggiore Gadi Eisenkot 7 seggi. I partiti arabi, Ra'am e Hadash Ta'al, ne avrebbero 5 ciascuno mentre il terzo partito arabo, Balad, non supererebbe la soglia di sbarramento. Anche Blu e Bianco di Benny Gantz e I Riservisti di Yoaz Hendel, entrambi partiti centristi, non riuscirebbero a entrare alla Knesset.

Germania, Wadephul: "Non parteciperemo a forza stabilizzazione Gaza"

La Germania non parteciperà, nel prossimo futuro, a una forza  internazionale di stabilizzazione (ISF) per l'attuazione del piano di  pace di Gaza. Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri tedesco,  Johann Wadephul, citato dalla Dpa, sottolineando che una forza di questo  tipo "dovrebbe anche garantire concretamente la sicurezza in caso di  dubbio". "Molti non riescono a immaginare che soldati tedeschi possano  farlo proprio in questa regione", ha aggiunto, sottolineando che Berlino  è disposta a collaborare in modo costruttivo alle strutture previste  dalla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come  ad esempio il Consiglio di pace.

Israele, sondaggio: per 52% Netanyahu deve 'chiudere' con Urich

Il caso del Qatargate continua ad agitare le acque intorno al premier israeliano Benjamin Netanyahu: secondo un sondaggio pubblicato da Channel 12, per il 52% degli israeliani, il capo di governo dovrebbe tagliare i ponti e chiudere il rapporto lavorativo con il suo stretto collaboratore Jonathan Urich, il 12% e' contrario e il 36% non sa. Urich, insieme all'ex portavoce di Netanyahu, Eli Feldstein, e' sospettato di essere stato pagato dal Qatar per far uscire sui media israeliani un'immagine positiva di Doha mentre era impiegato presso l'ufficio del primo ministro, prima e dopo il massacro del 7 ottobre 2023 e l'avvio della guerra a Gaza.

Israele: "Abbiamo attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano"

L'esercito israeliano ha annunciato una serie di attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano, tra cui depositi di armi e un complesso di addestramento.    "Sono stati colpiti diversi depositi di armi e siti di infrastrutture terroristiche, utilizzati da Hezbollah per condurre attacchi terroristici contro lo Stato di Israele", hanno dichiarato le Idf in una nota, nella quale si sostiene che l'infrastruttura colpita serviva per l'addestramento dell'unità d'élite al-Radwan della milizia sciita filoiraniana libanese.    Nonostante un cessate il fuoco del novembre 2024, che avrebbe dovuto porre fine a oltre un anno di ostilità tra Israele e Hezbollah, Israele ha continuato a colpire in Libano e ha mantenuto truppe in cinque aree che ritiene strategiche, puntando il dito contro quelle che ritiene violazioni della tregua da parte del partito di Dio libanese. In questi 13 mesi dall'accordo, circa oltre 340 persone sono state uccise dal fuoco israeliano in Libano, secondo un conteggio dell'Afp basato sui rapporti del ministero della Salute di Beirut.

Libano, Idf: "Colpito campo addestramento e depositi Hezbollah"

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver "colpito un campo di addestramento utilizzato dalla Forza Radwan di Hezbollah", dove si sono svolte "esercitazioni di tiro e sull'uso di diverse armi". L'Idf ha anche colpito "diversi depositi di armi e siti infrastrutturali terroristici, utilizzati da Hezbollah per attacchi contro Israele". Prese di mira anche altre strutture militari del gruppo sciita filo-iraniano in Libano, ha aggiunto l'esercito israeliano.

Accogilenza, le famiglie di Gaza che in Italia hanno trovato la speranza. VIDEO

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Separatisti yemeniti: "Raid aerei sauditi contro le nostre posizioni a Hadramawt"

L'Arabia Saudita, principale sostenitore del governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, ha condotto attacchi aerei contro le posizioni separatiste a Hadramawt, secondo i media locali e il Consiglio di Transizione Meridionale, partito separatista sostenuto dagli Emirati Arabi Uniti. "L'Aeronautica Militare Saudita ha bombardato le posizioni delle Forze d'Elite di Hadramawt a Wadi Nahb, a Hadramawt", ha dichiarato l'Aden Independent Channel, canale legato ai separatisti, in un post sui social media. I funzionari sauditi non hanno confermato immediatamente l'operazione.

Cisgiordania, investe musulmano che prega: soldato a arresti domiciliari

E' stato condannato a cinque giorni agli arresti domiciliari il colono che e' stato ripreso mentre investiva un palestinese che stava pregando sul ciglio di una strada vicino a Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce Yedioth Ahronoth. Il soldato e' anche accusato di aver aperto il fuoco e di aver ferito due palestinesi, poco prima di investire il fedele musulmano. Arrestato ieri, al riservista e' stata sequestrata l'arma ed e' stato successivamente rilasciato agli arresti domiciliari.

Idf: "Soccorsi 2 israeliani entrati nella zona palestinese della Cisgiordania"

I militari israeliani hanno soccorso in due operazioni separate, due  israeliani che erano entrati nell'Area A della Cisgiordania, quella  sotto il controllo palestinese dove agli israeliani per legge è proibito  entrare. Lo scrive il Times of Israel. In un caso, un agente della  Polizia di Frontiera è salito su un'auto con un autista palestinese nei  pressi dell'insediamento di Kiryat Arba, in Cisgiordania, adiacente a  Hebron. Dopo una ricerca durata diverse ore, le forze israeliane sono  riuscite a localizzarla avvalendosi anche delle telecamere di sicurezza,  malgrado la donna non fosse più raggiungibile al telefono, trovandola  presso il suo compagno palestinese a Yatta, vicino a Hebron. In un altro  caso, le truppe avrebbero estratto un uomo israeliano che si era recato  a pregare presso la Tomba di Giuseppe, nella città palestinese di  Nablus, nel nord della Cisgiordania. Entrambe le località si trovano  nell'Area A, le zone della Cisgiordania dove, in base ai termini degli  Accordi di Oslo del 1993, l'Autorità Nazionale Palestinese esercita il  controllo civile e di sicurezza. E sebbene la legge israeliana impedisca  ai cittadini israeliani di entrarvi, negli ultimi giorni alcuni  israeliani siano stati evacuati dall'area in diversi casi, tra cui il  caso di una donna che ha dichiarato di essere stata rapita e ritrovata  dalle forze di sicurezza dell'Autorità Nazionale Palestinese.

Yemen, media: raid sauditi contro separatisti a Est

L'Arabia Saudita ha condotto attacchi aerei contro le postazioni dei separatisti nell'Hadramawt, regione orientale dello Yemen. Lo hanno riferito media locali e il Consiglio di Transizione Meridionale, partito separatista sostenuto dagli Emirati. Nessuna conferma da parte di Riad.

Media: ex ostaggio israeliana racconta le violenze subite a Gaza

L'ex ostaggio israeliana Romi Gonen, 24 anni, ha raccontato ad un programma di Channel 12 la sua straziante esperienza a Gaza, rivelando di avere subito aggressioni sessuali da parte da parte di quattro uomini durante il periodo in cui era nelle mani di Hamas a Gaza. Lo riportano i media israeliani.    La donna ha raccontato che la prima aggressione è avvenuta il quarto giorno di prigionia; l'aggressore era un medico incaricato di curare le ferite riportate durante l'attacco del 7 ottobre.    Il presidente Yitzhak Herzog ha elogiato il coraggio della donna: "La sua testimonianza è straziante. Con voce tremante ma con supremo coraggio, Romi ha rivelato l'inferno che ha attraversato durante la prigionia di Hamas. Un inferno di violenza sessuale e un tentativo sistematico di calpestare l'anima".    Secondo Herzog "la sua storia deve essere raccontata affinché tutti ricordino ciò che abbiamo attraversato noi come popolo e gli ostaggi. Romi, rendiamo omaggio al tuo coraggio".

Media Israele: "Uomo ucciso a colpi d'arma da fuoco nella sua auto"

Un uomo è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco nella sua auto nella città di Ilut, fuori Nazareth, secondo quanto riportato dai media ebraici.    L'uomo è stato identificato come Zaid Amara, 48 anni. È stato dichiarato morto sul posto. La sua auto era crivellata da decine di fori di proiettile. Si tratta del 251° omicidio di un arabo israeliano nel 2025, il numero più alto degli ultimi anni.    La polizia sta indagando sulla sua uccisione come atto criminale e sta cercando un sospettato. Si sospetta che l'omicidio sia stato una vendetta per un altro omicidio in cui sarebbe coinvolto il figlio di Amara.    Nel frattempo, un'altra auto è stata trovata incendiata nella vicina città di Kafr Kanna, da dove proviene Amara. La polizia sta verificando se quell'auto sia stata utilizzata nella sparatoria.

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