Israele, Trump a Netanyahu: "Smilitarizzare la Striscia di Gaza"

Il presidente degli Stati Uniti ha telefonato al premier israeliano. "I due leader hanno sottolineato l'importanza e l'obbligo di disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia di Gaza, e hanno discusso dell'ampliamento degli accordi di pace", ha detto l'ufficio del primo ministro di Israele. Netanyahu ha deciso di fare un passo formale e chiedere al capo dello Stato di concedergli la grazia. Herzog esaminerà la richiesta "con responsabilità e sincerità"

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Il presidente degli Stati Uniti ha telefonato al premier israeliano: "I due leader - ha fatto sapere l'ufficio del primo ministro di Israele - hanno sottolineato l'importanza e l'obbligo di disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia di Gaza, e hanno discusso dell'ampliamento degli accordi di pace". Netanyahu ha deciso di fare un passo formale e chiedere al capo dello Stato di concedergli la grazia. Herzog esaminerà la richiesta "con responsabilità e sincerità".

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Israele: resti consegnati ieri da Hamas non sono di un ostaggio. LIVE

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Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", l'approfondimento di Sky TG24.

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Jared Kushner, chi è il genero di Trump e il ruolo tra Israele e Hamas

Del genero del presidente americano Donald Trump (marito della figlia Ivanka), si è tornati a parlare dopo l'accordo di tregua tra Israele e Hamas, siglato dopo oltre due anni di conflitto. Insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti in Ucraina e in Medio Oriente, Kushner ha avuto un ruolo attivo nelle trattative tra le parti: ecco chi è.

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Tregua Gaza, chi sono gli ostaggi israeliani rilasciati da Hamas. FOTO

Venti persone rapite nell’attacco del 7 ottobre 2023 sono state liberate, consegnate alla Croce Rossa e riportate in Israele. Ecco le loro storie.

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Israele-Palestina, da Oslo a Sharm: i piani di pace negli anni

Dagli accordi di Camp David al vertice di Sharm el-Sheikh, da tempo si cerca una via diplomatica per la pace in Medio Oriente. Un percorso costellato da tanti fallimenti. Ora, con la firma dell'accordo sulla prima fase del piano Trump per Gaza, l'impressione è di essere a una svolta. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat alle proposte per “Due Stati, due popoli”: ecco le tappe per risolvere la questione israelo-palestinese.

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Media: "Israele fornirà prove agli Usa che Hezbollah si sta riarmando"

Israele intende presentare al vice inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, atterrato in Israele oggi, informazioni che dimostrerebbero che Hezbollah si sta ricostituendo e riarmando nel Libano meridionale e che le forze armate libanesi non sono in grado o non vogliono porre un freno alle violazioni del gruppo. Lo rende noto l'emittente israeliana Channel 12. "Israele ha bisogno della legittimazione americana per qualsiasi passo faccia", ha detto un funzionario israeliano alla rete.

Oltre all'incontro con il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e il Ministro della Difesa Israel Katz, l'inviato incontrerà anche il Ministro degli Esteri Gideon Sa'ar, che dovrebbe illustrare la valutazione di Israele sulle crescenti capacità di Hezbollah. Secondo quanto riferito da Channel 12, Sa'ar ha avvertito che Hezbollah si sta "armando molto più velocemente di quanto si stia disarmando" e che la responsabilità della situazione "ricade sul governo libanese". Ha anche sottolineato i continui trasferimenti finanziari iraniani a Hezbollah attraverso la Turchia, affermando che il flusso di denaro deve essere interrotto.

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

Dopo la firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori hanno lavorato alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

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Gaza, cos'è il 'modello IRA' per il disarmo di Hamas

Mentre regge - a fatica - il cessate il fuoco a Gaza, ci si interroga su quale possa essere il percorso della seconda fase del piano di Donald Trump verso la pace. E tra le diverse possibilità che sono state ventilate, si è parlato anche di un “modello IRA” per la fine della lotta armata di Hamas. Ma come si arrivò alla fine del conflitto in Irlanda del Nord, ed è davvero replicabile per far terminare la guerra che ha devastato la Striscia?

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Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

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Telefonata Trump-Netanyahu, pressing su Gaza

Telefonata tra Netanyahu e Trump. Secondo quanto riporta Channel 12, che ha parlato con dei funzionari americani, il primo ministro israeliano avrebbe chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di continuare ad assisterlo nell'ottenere la grazia dal presidente Isaac Herzog. La telefonata si sarebbe poi rapidamente spostata su delicate controversie politiche. Riguardo a Gaza, Trump avrebbe esortato Netanyahu a essere "un partner migliore" nel portare avanti le fasi successive dell'accordo. Netanyahu avrebbe risposto che sta "facendo del suo meglio". Trump, in particolare avrebbe poi incalzato il premier sulla situazione di stallo con gli agenti di Hamas intrappolati nei tunnel di Rafah, chiedendo "perchè venissero uccisi invece di essere autorizzati ad arrendersi". Riguardo alla Siria, i funzionari affermano che Trump si sarebbe chiaramente opposto al proseguimento delle operazioni israeliane nel Paese, invitando Netanyahu a "prendersela comoda" ed evitare azioni che potessero provocare la nuova leadership del Paese. L'ufficio del Primo Ministro ha rifiutato di commentare il rapporto.

Pediatra Hassan: "A Gaza medici respinti alla frontiera"

"Questa mattina dei medici volevano entrare a Gaza con tanto di autorizzazioni ma sono stati respinti alla frontiera. Erano stati a Gaza negli ultimi anni per assistere le persone". Lo ha affermato il pediatra Tanja Hassan, in collegamento al convegno 'Gaza, Flotilla, diritti umani e pace' promosso dal Pd al Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa.  "È difficile per i medici entrare a Gaza" ha detto il medico, per ben due volte nella Striscia, che ha detto di essere in contatto con le persone che ha curato durante la sua permanenza nel territorio. 

Netanyahu apre ad un accordo con Damasco ma l'"Idf resta"

Dopo una strigliata via social di Donald Trump, Benyamin Netanyahu ha aperto alla possibilità di raggiungere un accordo con la nuova Siria di Ahmad al Sharaa, ma a condizione di preservare la sicurezza di Israele da attacchi via terra "o di altra natura" da quel confine. E questo significa, nella sua visione, mantenere le truppe dell'Idf entrate nel sudest della Siria un anno fa con la caduta di Bashar al Assad. "Ci aspettiamo che la Siria istituisca una zona cuscinetto smilitarizzata" da Damasco alle Alture del Golan, "compreso il Monte Hermon e la sua cima. Manteniamo questi territori per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani. Con un atteggiamento positivo e nella comprensione di questi principi, è anche possibile raggiungere un accordo con i siriani", ha spiegato il premier facendo visita ai militari rimasti feriti nell'operazione anti-islamisti di venerdì scorso, proprio nel sud della Siria, dove secondo fonti mediche di Damasco sono stati uccisi 13 civili. Era stato il presidente americano, il giorno prima su Truth, a metterlo in guardia dal non "interferire nell'evoluzione della Siria in uno Stato prosperoso", invitandolo piuttosto a "mantenere un dialogo" con Damasco affinché i due Paesi possano cogliere "l'occasione storica" di avere "una relazione lunga e prosperosa", che Trump incoraggia dicendosi "soddisfatto dei risultati" dell'ex qaedista al Sharaa. 

Papa Leone: "Hezbollah lasci le armi, l'Italia può mediare sull'Ucraina"

Lo ha detto il Pontefice parlando con i giornalisti, al rientro dal suo viaggio in Libano, dove tra l'altro ha fatto visita a operatori e assistiti dell'ospedale De la Croix a Jal el-Dib, alla periferia di Beirut, e al luogo dell'esplosione del porto della capitale libanese. "Non possiamo dimenticarci dei più fragili e ignorare situazioni di povertà e di fragilità", ha detto Leone.

Papa Leone: 'Hezbollah lasci le armi, l'Italia può mediare su Ucraina'

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P.Faltas: "A Betlemme torna il Natale ma la tregua è fragile"

"Dopo due anni dolorosi, Betlemme si illumina di speranza in attesa del Natale. Per due anni consecutivi, nella città dove è nato Gesù, in solidarietà con i fratelli di Gaza e per la mancanza di pellegrini, a Betlemme sono state celebrate le liturgie con molta partecipazione dei cristiani locali ma sono mancate le tradizionali manifestazioni che coinvolgono tutti i betlemiti di ogni religione. Quest'anno sarà riacceso il grande albero sulla piazza della Mangiatoia per ridare speranza e un sorriso a chi soffre una situazione molto difficile in Cisgiordania". Lo fa sapere padre Ibrahim Faltas, direttore delle Scuole di Terra Santa. "A Gaza si soffre e si muore ancora a causa di una tregua fragile iniziata un mese e mezzo fa - avverte allo stesso tempo - e che non sta portando ad un cessate il fuoco definitivo - non sta portando all'ingresso di sufficienti aiuti umanitari e soprattutto non fa intravedere la desiderata pace". "Dalle autorità israeliane sono stati concessi circa 12.000 permessi - fa quindi sapere per quanto riguarda i permessi rilasciati per spostarsi da una parte all'altra dei Territori occupati sotto il controllo di Israele per prendere parte alle celebrazioni natalizie -, che avranno validità dal 10 dicembre al 20 gennaio 2026, per i cristiani della Cisgiordania. Il numero dei permessi è sempre ridotto rispetto al numero totale dei fedeli di religione cristiana". "Spero fortemente - si augura quindi - nella ripresa dei pellegrinaggi per un aiuto importante all'economia delle comunità cristiane che contano sulle presenze dei pellegrini per condividere e far conoscere direttamente dalla loro voce la situazione in Terra Santa e per sostenere le proprie famiglie. È iniziato l'Avvento e a Betlemme l'attesa della pace è l'attesa del rispetto per le vite oltraggiate e offese, è l'attesa del ritorno del sorriso sui volti dei bambini, è l'attesa per il ritorno a sentimenti di solidarietà e di comprensione fra i popoli". 

La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025.

La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata

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Media: "Era Mohammed Wadi il fotoreporter ucciso a Gaza"

Si chiamava Mohammed Wadi il fotoreporter ucciso stamani nell'attacco di un drone israeliano a est del campo profughi di di Al-Bureij, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce Arab News, citando fonti locali. Nello stesso attacco è rimasto ferito un altro giornalista, Mohammed Abdel Fattah Aslih, fratello del reporter Hassan Aslih, ucciso in un attacco israeliano al pronto soccorso dell'ospedale Nasser a maggio. Secondo fonti locali riprese dal media saudita, Wadi era un noto fotografo di matrimoni a Khan Yunis prima di dedicarsi a documentare la guerra a Gaza, dopo che il suo studio era stato distrutto da un bombardamento israeliano. Si tratta del secondo operatore dei media ucciso dall'inizio del cessate il fuoco tra Israele e Hamas il 10 ottobre. "Le regole della guerra sono chiare: i civili e le infrastrutture civili non sono un bersaglio. I giornalisti devono poter svolgere il loro lavoro essenziale senza interferenze, intimidazioni o danni. Questo include l'inaccettabile divieto che impedisce ai giornalisti internazionali di accedere a Gaza", ha dichiarato ieri il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. 

Il Papa: "Hezbollah lasci le armi e la violenza"

"Durante questo viaggio" in Libano "ho avuto anche incontri personali con rappresentanti di diverse gruppi che rappresentano autorità, persone e gruppi, che hanno a che vedere con i conflitti interni e internazionali nella regione" ma "su questo non dichiariamo in pubblico nelle strade, lavoriamo dietro le quinte", "è quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare". Lo ha detto il Papa, rispondendo ai giornalisti in merito alla possibilità di mediazioni con i tanti attori nel conflitto in Libano e in Medio Oriente in generale. Alla domanda se avesse ricevuto il messaggio di Hezbollah e quale sia la posizione della Santa Sede, Leone ha detto "sì l'ho visto" e l'obiettivo è quello di "cercare di convincere le parti a lasciare le armi e la violenza e di venire insieme al tavolo del dialogo per cercare risposte e soluzioni che non sono violente". E' questa "la proposta" "da parte della Chiesa". 

Idf, uccisi tre uomini che avevano passato la Linea gialla

Le truppe israeliane hanno ucciso oggi tre palestinesi che avevano attraversato la linea gialla che a Gaza separa il territorio sotto il loro controllo. Lo ha annunciato lo stesso Idf in una nota. "Due terroristi" sono morti nel sud di Gaza e uno nel nord della Striscia. 

Altra scritta antisemita non lontano dalla sinagoga di Roma

"Ebrei sionisti, cancro del mondo". Un'altra scritta antisemita è comparsa nella Capitale, sul Lungotevere degli Anguillara, non lontano dall'ex ghetto e dalla sinagoga di Roma, sul lato opposto del Tevere, nei pressi dell'ingresso all'Isola Tiberina. Ieri era stata imbrattata anche l'entrata del tempio Beth Michael a Monteverde, con il vandalismo che ha colpito anche la targa dedicata a Stefano Gaj Tachè. 

Gaza, ipotesi divisione della Striscia in due parti: cosa sappiamo

La possibile nuova idea americana per la Striscia di Gaza vedrebbe una divisione in due aree, una sotto il controllo di Israele e l'altra sotto Hamas. L'ipotesi è circolata dopo la visita del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in Israele. Ecco di cosa si tratta.

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Ufficio del premier israeliano: "Ricevuti i resti di un ostaggio"

L'ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che Israele ha ricevuto i "resti" dalla Striscia di Gaza dopo che Hamas ha dichiarato di aver consegnato alla Croce Rossa il corpo di un ostaggio. Il feretro verrà trasferito in Israele e portato all'Istituto di medicina legale per gli esami dopo la cerimonia officiata da un rabbino militare. A conclusione del processo di identificazione e in linea con i risultati degli esami la famiglia verrà informata ufficialmente.

Gerusalemme, proteste sotto casa del presidente Herzog. VIDEO

Inviato Usa a Beirut in Israele, incontro con Netanyahu e Sa'ar

L'inviato degli Stati Uniti in Libano, Morgan Ortagus, è arrivato in Israele e ha incontrato a Gerusalemme il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro Netanyahu al Times of Israel. Con un post su 'X', Sa'ar ha detto di aver avuto un ''buon colloquio sul Libano'' con Ortagus. "Chi viola la sovranità libanese è Hezbollah. Il disarmo di Hezbollah è cruciale per il futuro del Libano e la sicurezza di Israele", ha sottolineano il capo della diplomazia israeliana.

Israele ha ricevuto i resti del corpo di un ostaggio da Gaza

Israele ha ricevuto, tramite la Croce Rossa, i "reperti" che sono stati consegnati all'esercito e allo Shin Bet all'interno della Striscia di Gaza, dove saranno ricevuti con una cerimonia militare alla presenza di un rabbino dell'Idf. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu. I resti, probabilmente appartenenti al corpo di uno dei due ostaggi che Hamas deve ancora consegnare, "saranno poi trasferiti in Israele, al Centro Nazionale di Medicina Legale. Al termine del processo di identificazione, verrà consegnata una notifica formale alla famiglia", aggiunge la nota. 

Netanyahu: "Possibile accordo con Siria ma in sicurezza" (2)

"Ci aspettiamo che la Siria istituisca una zona cuscinetto smilitarizzata" da Damasco alle Alture del Golan, "compreso il Monte Hermon e la sua cima. Manteniamo questi territori per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani, ed è questo che ci impegna. Con un atteggiamento positivo e nella comprensione di questi principi, è anche possibile raggiungere un accordo con i siriani. Ma in ogni caso rimarremo fedeli ai nostri principi", ha detto Netanyahu. Venerdì le forze israeliane hanno ucciso 13 persone in un'operazione nel sud della Siria, sostenendo di aver preso di mira un gruppo islamista. Sei soldati dell'Idf sono rimasti feriti nello scontro a fuoco. 

Netanyahu: "Possibile accordo con Siria ma in sicurezza"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che "è possibile raggiungere un accordo con la Siria", ma rimanendo fermi sulla sicurezza di Israele. "Siamo determinati a difendere le nostre comunità ai confini, compreso il confine settentrionale, a impedire l'insediamento di terroristi e attività ostili contro di noi, a proteggere i nostri alleati drusi e a garantire che Israele sia al sicuro", ha detto Netanyahu in visita ai militari rimasti feriti negli scontri di venerdì in Siria. Ieri Donald Trump aveva messo in guardia Netanyahu dal non "interferire con l'evoluzione della Siria verso uno Stato prospero".

Qatar: "Speriamo di passare presto alla fase 2 del piano su Gaza"

Il Qatar spera di passare "molto presto" alla seconda fase dei colloqui sul piano di pace per Gaza, ma preoccupano le violazioni dell'accordo che mettono a rischio il cessate il fuoco. "Gli sforzi di mediazione riguardo all'accordo di Gaza continuano, ma le violazioni sono preoccupanti", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majid al-Ansari, citato dai media arabi, sottolineando la fiducia di Doha nel ruolo e nel sostegno di Washington ai mediatori e agli sforzi per stabilizzare la tregua. Il Qatar, ha aggiunto, sta collaborando con i suoi partner regionali e internazionali per sfruttare al meglio l'attuale tregua e trasformarla in un'opportunità per passare alla seconda fase dell'accordo. Tuttavia "non c'è finora nulla di nuovo riguardo all'inizio di questa fase". 

Hamas annuncia restituzione corpo di un ostaggio

Un funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo terroristico sta consegnando il corpo di uno dei due ostaggi rimasti alla Croce Rossa, scrive il Times of Israel. I due ostaggi i cui corpi sono ancora trattenuti a Gaza sono il sergente maggiore della polizia Ran Gvili e il cittadino thailandese Sudthisak Rinthalak. L'ufficio del primo ministro ha dichiarato in precedenza che la Croce Rossa avrebbe consegnato a Israele dei "reperti" non specificati provenienti dalla Striscia di Gaza, che saranno portati all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per essere esaminati. In particolare, Israele ha evitato di riferirsi a queste scoperte come a un organismo. Nelle precedenti restituzioni delle salme degli ostaggi, Hamas ha sempre rilasciato una dichiarazione ufficiale annunciando la consegna.

'Hamas annuncia rilascio di uno dei due ultimi corpi ostaggi'

Una fonte di Hamas ha annunciato che il gruppo sta consegnando il corpo di uno degli ultimi due ostaggi deceduti, rapiti da Israele il 7 ottobre. Lo riferiscono i media israeliani citando la Reuters. 

Israele si prepara a ricevere 'reperti' da Gaza, forse di rapito

Israele si sta preparando a ricevere questo pomeriggio, tramite la Croce Rossa, dei "reperti" recuperati a Gaza, probabilmente appartenenti al corpo di uno dei due ostaggi ancora nella Striscia. Lo rende noto l'ufficio del primo ministro, aggiungendo che i reperti saranno trasferiti al Centro Nazionale di medicina legale di Tel Aviv. La Direzione per i Prigionieri e i Dispersi è in costante contatto con le famiglie dei due ostaggi deceduti, afferma l'ufficio di Benyamin Netanyahu. 

Netanyahu incontra l'inviata di Trump per il Libano Ortagus

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno incontrato l'inviata di Donald Trump per il Libano Morgan Ortagus, nell'ufficio del primo ministro a Gerusalemme. Lo riferisce Ynet. Ortagus è poi attesa a Beirut.

Qatar spera in rapida ripresa negoziati Israele-Hamas

Il Qatar, mediatore nella guerra di Gaza, ha espresso la speranza che Israele e Hamas partecipino "molto presto" alla ripresa dei colloqui volti a raggiungere un accordo di pace nel territorio palestinese, dove e' in vigore un cessate il fuoco dal 10 ottobre. "Riteniamo di dover esortare le parti a passare molto presto alla seconda fase" del piano per porre fine alla guerra, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Majed al-Ansari, aggiungendo che queste discussioni si concentreranno in particolare sulla presenza di combattenti di Hamas nei tunnel situati nelle aree della Striscia di Gaza controllate da Israele.

Il Papa: "Basta attacchi in Libano,lotta armata non aiuta"

Il Papa, prima di lasciare il Libano, lancia "un accorato appello: cessino gli attacchi e le ostilità. Nessuno creda più che la lotta armata porti qualche beneficio. Le armi uccidono, la trattativa, la mediazione e il dialogo edificano. Scegliamo tutti la pace come via, non soltanto come meta!", ha detto nella cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale di Beirut. Ha fatto poi cenno ai luoghi non visitati del Paese, "Tripoli e il nord, la Beqa' e il sud del Paese, che, in modo particolare, vive una situazione di conflitto e di incertezza. A tutti il mio abbraccio e il mio augurio di pace".

Media: Hamas riprende ricerche corpo ostaggio a nord di Gaza

Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno ripreso le ricerche del corpo del poliziotto israeliano, Ran Gvili, ucciso nell'attacco del 7 ottobre, nella zona di Beit Lahia nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Ynet citando il media palestinesi. Le ricerche a Beit Lahia proseguono da domenica e ieri, secondo indiscrezioni poi smentite, Israele si stava preparando a ricevere il corpo di un rapito. Insieme a quella dell'agente Ran Gvili, resta ancora trattenuta nella Striscia anche la salma del thailandese Sudthisak Rinthalak.

Alla messa del Papa a Beirut presenti 150mila fedeli

Nell'area del Porto di Beirut sono presenti 150mila fedeli. Lo riferiscono le autorità locali.

Quanti gli ostaggi liberati? Quanti i morti, tra Israele e Gaza? I numeri della guerra

All'indomani della firma ufficiale dell'accordo di pace di Donald Trump a Sharm el Sheikh, i mediatori stanno già lavorando alla "fase 2" del piano, in particolare sulla sicurezza e la futura amministrazione della Striscia, quando ancora la prima parte resta fragile.  Ma quali sono le cifre di due anni di conflitto?

Dagli ostaggi liberati alle vittime: i numeri della guerra a Gaza

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Media: "Accoltella 2 soldati a Ramallah, ucciso palestinese"

Due soldati israeliani sono rimasti feriti martedì in un attacco con coltello nei pressi dell'insediamento israeliano di Ateret vicino a Ramallah, in Cisgiordania, durante una perquisizione secondo quanto riferito dall'esercito e riportato da vari media israeliani. I militari hanno fatto sapere che le forze armate hanno ucciso l'individuo che ha accoltellato i soldati. "Siamo arrivati ;;rapidamente sul posto - hanno riferito i soccorritori - Abbiamo visto due giovani uomini che camminavano sul posto, pienamente coscienti, con ferite superficiali al corpo. Abbiamo prestato loro le prime cure mediche e li abbiamo trasportati in ospedale". 

Idf: "Si lancia con auto contro soldati, ucciso palestinese"

In un'operazione notturna, le forze dell'Idf hanno individuato e ucciso un palestinese che poche ore prima aveva ferito lievemente un soldato in un attacco con un'auto, secondo quanto riferito dall'esercito. La notizia è riportata dai media israeliani. Nell'attacco, secondo quanto riferito ieri sera dai militari, l'aggressore ha lanciato il suo veicolo contro le truppe di stanza allo svincolo di Yehuda, vicino alla città di Hebron in Cisgiordania, scrive il Times of Israel, ferendo una soldata che è stata trasportata in ospedale per ricevere cure mediche. Altri soldati presenti allo svincolo hanno aperto il fuoco sull'auto in fuga, colpendola, ha riferito ieri sera l'esercito, aggiungendo che erano in corso le ricerche. Questa mattina, l'Idf ha dichiarato che l'aggressore è stato individuato durante la notte a Hebron, all'interno dell'auto utilizzata nell'attacco. Mentre tentavano di arrestarlo, il sospetto "ha cercato di fuggire mettendo in pericolo i combattenti, le forze hanno reagito con colpi di arma da fuoco e lui è stato eliminato", sempre secondo quanto riferito dall'esercito. 

Trump teme attacchi di Israele in Siria, possono destabilizzare

L'amministrazione Trump teme che i ripetuti attacchi di Israele in Siria possano destabilizzare e spegnere le speranze di un accordo per la sicurezza fra i due paesi. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione starebbe cercando di dire al premier israeliano di fermarsi "poiché se continua rischia di autodistruggersi". Alcuni funzionari dell'amministrazione Trump esprimono da mesi timori per l'apporccio di Netanyahu con la Siria basato sull'idea di "sparare prima e farsi domande poi". Damasco - affermano - "non vuole problemi con Israele, ma Bibi vede fantasmi ovunque". 

Trump chiama Netanyahu: "Smilitarizzare la Striscia di Gaza"

 Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha telefonato al premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "I due leader - ha fatto sapere l'ufficio del primo ministro di Israele - hanno sottolineato l'importanza e l'obbligo di disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia di Gaza, e hanno discusso dell'ampliamento degli accordi di pace". Trump ha poi invitato Netanyahu alla Casa Bianca "nel prossimo futuro". 

La questione israelo-palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui finora non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. Ultimo, il piano Usa accettato dalle due parti (anche se solo per quanto riguarda la prima fase) nell'ottobre del 2025

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Tregua Gaza, quali Paesi potrebbero entrare nella forza multilaterale di pace? Gli scenari

Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, nella Striscia di Gaza cresce l’attesa per la riapertura dei valichi di frontiera e l’ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione. Nel frattempo, il ritiro dell’Idf pone la questione della sicurezza con diversi Stati che hanno dato la disponibilità a inviare forze di peacekeeping. Di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24

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