Guerra Ucraina, Zelensky: "La Russia non può essere ricompensata per la guerra"

Per il presidente ucraino, "dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra". La Russia "non dà alcun segno di voler fermare la guerra", ha detto il presidente francese. I colloqui a Miami "sono stati produttivi, ma c'è ancora lavoro da fare" ha detto il segretario di Stato americano. L'inviato americano Witkoff in viaggio verso Mosca: domani l'incontro con Putin

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che "dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra". Poi ha ribadito la necessità di "discutere con Trump sulle questioni chiave".

La Russia "la Russia non dà alcun segno di voler fermare la guerra" e "mentre parliamo di pace continua a uccidere e distruggere", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il segretario di Stato americano Rubio, i colloqui a Miami "sono stati produttivi, ma c'è ancora lavoro da fare". Il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov li ha definiti "produttivi, un successo". Zelensky che ha ringraziato il team americano "per il tempo impiegato" ha sottolineato l'importanza del fatto che "tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l'obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell'Ucraina". E anche Trump vede "buone chance" per un accordo di pace dopo i colloqui in Florida, definiti "tosti ma molto costruttivi". L'inviato americano Witkoff in viaggio verso Mosca: domani in agenda l'incontro con Putin. 

E' salito a quattro il bilancio dei morti in seguito all'attacco missilistico russo avvenuto questa mattina nella città di Dnipro, nell'Ucraina centrale.

I russi intanto continuano a bombardare e avanzano sul terreno. Mosca stanzia la cifra record di quasi 170 miliardi di dollari per l'esercito e l'acquisto di armi, pari a quasi il 30% dell'intero bilancio del 2026. 

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Alta tensione tra Nato e Russia, Putin: 'Continuare a combattere' LIVE

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Ucraina, soldati in lacrime al fronte e disfatte: i video deepfake della propaganda russa

Che Pokrovsk sia diventato il centro della battaglia tra Russia e Ucraina è risaputo. Da questa piccola città del Donetsk orientale (circa 7mila gli abitanti) partono gli snodi ferroviari e stradali che collegano questa parte del territorio ucraino con il resto del Paese. Qualche settimana fa si diceva che la conquista di Mosca era praticamente data per scontata, ma la capitolazione delle forze di Kiev non c’è ancora stata. Almeno nella realtà, perché la macchina della propaganda mostra già la vittoria. Lo fa proprio visivamente: sui social russi circolano da tempo decine e decine di filmati con la resa dei soldati ucraini. Una disfatta totale, che però non è reale: sono immagini realizzate con l’intelligenza artificiale.

Ucraina, soldati in lacrime e disfatte: i video deepfake della Russia

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Guerra in Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e in Donbass: situazione sul campo e mappe

Più o meno un quinto del Paese è oggi in mano agli invasori, ma in realtà negli ultimi due anni il fronte non si è particolarmente mosso né in un senso né in un altro. Anche di questo si è parlato nell’ultima puntata di Numeri, l’approfondimento di Sky TG24.

Guerra Ucraina, offensiva russa nel Donetsk e Donbass: la situazione

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Guerra in Ucraina, la dipendenza di Kiev alle armi "made in Usa". I DATI

Come riporta il Financial Times, il 90% del totale dei sistemi missilistici in dotazione all'esercito ucraino è di fabbricazione americana, così come l'80% dell'artiglieria. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", di Sky TG24.

Guerra in Ucraina, la dipendenza di Kiev alle armi 'made in Usa'. DATI

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Ucraina, piano di Trump per la pace: dai territori ceduti a Mosca alle garanzie per Kiev

Un piano in 28 punti per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina, con Kiev che cederebbe terreno a Mosca in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti contro future aggressioni. Ci sarebbe questo al centro del piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto scoppiato con l’invasione su larga scala del 24 febbraio 2022.

Guerra in Ucraina, che cosa prevede il piano di pace di Trump

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Putin: "Pokrovsk è nelle nostre mani" (2)

"Per quanto riguarda i gruppi del Centro e dell'Est, così come su tutta la linea di contatto, l'iniziativa è completamente nelle mani delle nostre forze armate," ha assicurato poi Putin, a quanto riferisce la Tass. Oltre a Pokrovsk, nel Donetsk, sarebbe caduta anche Vovchansk "uno dei nodi di difesa più importanti delle Forze Armate dell'Ucraina nell'est della regione di Kharkiv", asottolinea Ria Novosti. "La sua liberazione complicherà notevolmente la logistica per l'esercito ucraino in questo settore del fronte. Le Forze Armate dell'Ucraina potrebbero essere completamente tagliate fuori dai rifornimenti dall'ovest e praticamente isolate", assicura ancora l'agenzia russa, e "i successi in questa direzione creeranno le condizioni favorevoli per ulteriori avanzate verso ovest e sud-ovest".

Cremlino: "Putin informato di 'liberazione' città strategica Pokrovsk" (2)

Da Kiev non sono ancora arrivate conferme o smentite su quanto rivendicato da Mosca, anche se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita odierna a Parigi, ha osservato che i combattimenti intorno a Pokrovsk e Kharkiv restano intensi. Alcuni osservatori - citati da dpa - suggeriscono che l’annuncio dei presunti progressi militari russi possa essere stato pianificato in vista della visita di domani a Mosca dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff, poiché il Cremlino potrebbe voler mettere sul tavolo negoziale i risultati ottenuti nelle discussioni su un potenziale piano di pace.

Putin: "Pokrovsk è nelle nostre mani"

La Russia è certa: Pokrovsk è caduta. Il presidente russo Vladimir Putin lo ha chiesto ai militari guidati dal capo di stato maggiore, Valery Gerasimov, per un briefing sulle operazioni di terra. "Krasnoarmeysk è nelle nostre mani?", ha domandato utilizzando il nome russo di Pokrovsk. E dai militari è arrivata una risposta netta: "Da", sì, a quanto si vede nei video diffusi dalla stampa russa.

Cremlino: "Putin informato di 'liberazione' città strategica Pokrovsk"

Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto aggiornamenti sulla situazione sul campo in Ucraina, concentrandosi in particolare sulla "liberazione" di Pokrovsk, città chiave nell’est del Paese teatro di intensi combattimenti. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Ria Novosti, secondo cui Putin ha passato parte della serata di ieri in una "postazione di comando" per seguire gli sviluppi. "Il capo di Stato Maggiore Valeri Gerasimov ha riferito a Vladimir Putin della liberazione delle città di Krasnoarmeisk (il nome russo di Pokrovsk, ndr) e Vovchansk", ha informato il Cremlino su Telegram. 

Ucraina, i punti del piano di pace dell’Europa. Usa aperti a modifiche. Cosa sappiamo

Uso degli asset russi congelati per compensare l'Ucraina, garanzie a Kiev sulla scorta di un'intesa che ricordi l'articolo 5 del Trattato Nato, mantenimento delle difese ucraine, negoziati territoriali che partano dall'attuale linea del fronte. Sono questi alcuni dei punti che, secondo le indiscrezioni circolate sui media internazionali, fanno parte della controproposta con cui i leader europei hanno ribattuto al piano di Donald Trump per porre fine alla guerra russa in Ucraina. Ecco i dettagli.

Ucraina, ecco i punti del piano di pace proposto dall’Europa

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Guerra in Ucraina, ecco dove le forze militari della Russia stanno avanzando: la mappa

Mentre proseguono a ritmo frenetico le trattative alla ricerca della pace, sul campo in Ucraina si continua a combattere. Proseguono i raid notturni incrociati e le forze russe avanzano su tre direttrici, Pokrovsk, Huliaipole e Siversk. Ecco la situazione.

Guerra Ucraina, ecco dove le forze russe stanno avanzando: la mappa

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Baltici: "Ue continui a sostenere Kiev con decisione"

"Mentre si trova ad affrontare la pianificazione del percorso che dovrebbe condurre verso la pace, l'Ucraina necessita più che mai del sostegno dei suoi alleati. La pace deve arrivare a condizioni accettabili per  l'Ucraina e che salvaguardino la sovranità del Paese". Lo ha affermato oggi il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, durante il vertice dei ministri della Difesa dell'Unione europea, tenutosi a Bruxelles. Pevkur ha, a tal proposito, ricordato l'opportunità di utilizzare i fondi russi congelati per continuare a sostenere Kiev e di aumentare ulteriormente l'entità delle sanzioni europee nei confronti di Mosca. Analoghi gli argomenti avanzati dalla segretaria parlamentare del ministero della Difesa lettone, Liene Gatere, che ha ribadito l'importanza che i Paesi europei continuino con convinzione a sostenere militarmente l'Ucraina. "L'Europa deve restare ferma e continuare ad aumentare il suo sostegno militare all'Ucraina. Quest'anno, la Lettonia ha destinato lo 0,3% del Pil all'assistenza militare ucraina e ha deciso di fornire almeno lo 0,25% del Pil il prossimo anno. Invitiamo tutti i Paesi Ue a fare altrettanto: l'Ucraina è vittima di una guerra non provocata, dobbiamo sostenere Kiev nella ricerca di una pace giusta", ha affermato Gatere. 

Cremlino: "Conquistate Pokrovsk e Volchansk"

Le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv, secondo quanto riferito dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti. 

Cavo Dragone: "Nato valuta attacco ibrido preventivo a Russia". Mosca: "Irresponsabile"

"Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte potrebbe essere un'opzione", ma le questioni sono "il quadro giuridico, il quadro giurisdizionale, chi lo farà?", ha sottolineato l'ammiraglio che presiede il comitato militare dell'Alleanza atlantica in un’intervista al FT. I membri Nato avevano "molti più limiti della nostra controparte". Ira di Mosca: "Vogliono escalation". Tajani: "Attacchi ibridi? Tema importante per Nato"

Cavo Dragone: 'Nato valuta attacco ibrido alla Russia'. Ira di Mosca

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Macron sente Trump: "Discusse condizioni per una pace solida"

L'Eliseo ha riferito a Bfmtv che il presidente francese Emmanuel Macron ha contattato il suo omologo americano Donald Trump dopo l'incontro con il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. Nel corso di questo scambio, Macron "ha riferito sui colloqui avvenuti quel giorno a Parigi in occasione della visita del presidente Zelensky", ha dichiarato l'Eliseo. I due leader, aggiunge la presidenza francese, "hanno discusso le condizioni per una pace solida e duratura in Ucraina e i prossimi passi nel lavoro di mediazione intrapreso dagli Stati Uniti".

Casa Bianca: "Molto ottimisti su chance di accordo in Ucraina"

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha detto che l'amministrazione è "molto ottimista sulla possibilità di arrivare ad un accordo in Ucraina". "I colloqui di ieri a Miami sono stati ottimi", ha aggiunto. 

Macron sente Trump: "Garanzie sicurezza per Kiev centrali"

Il presidente francese Emmanuel Macron "ha parlato oggi pomeriggio con il presidente Trump della situazione in Ucraina. Ed ha riferito sulle discussioni che si sono svolte a Parigi durante la visita del presidente Zelensky": lo rendono noto fonti dell'Eliseo. Macron e Trump "hanno parlato delle condizioni di una pace forte e duratura in Ucraina e delle prossime tappe nel lavoro di mediazione che vede impegnati gli Usa. Il presidente della Repubblica - continuano le fonti - ha in particolare sottolineato la dimensione centrale delle garanzie di sicurezza necessarie per Kiev e la nostra determinazione a lavorarci con gli Stati Uniti". 

Zelensky a Parigi per conslidare alleanza europea

Estonia: "Ucraina non colpisca navi in acque internazionali"

"Gli ucraini si dimostrerebbero estremamente imprudenti qualora attaccassero navi russe nel mar Baltico in quanto tali azioni potrebbero causare grossi danni all'ambiente marino regionale". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, commentando l'attacco sferrato dall'Ucraina nei confronti di due petroliere russe nel mar Nero. "Circa oltre il 60% delle esportazioni di gas e petrolio della Russia passa attraverso il golfo di Finlandia. Si tratta di un volume enorme specialmente per un corridoio largo solo sei miglia nautiche - ha detto Tsahkna -. L'Ucraina ha il diritto di distruggere obiettivi militari e strategici anche sul territorio russo. Le acque internazionali rappresentano invece una questione diversa che l'Ucraina deve considerare con maggior attenzione". 

Zelensky: "Mosca aumenta raid per spezzare volontà ucraini"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato un'intensificazione degli attacchi russi con missili e droni, mirati - ha detto - a "spezzare" la determinazione degli ucraini a resistere.

"Stiamo registrando un aumento dei raid con missili e droni. È una pressione enorme, non solo psicologica ma anche fisica, sulla nostra popolazione, semplicemente per spezzare gli ucraini", ha dichiarato Zelensky a Parigi durante una conferenza stampa con il presidente francese, Emmanuel Macron.

Belgio: "Con uso asset russi congelati rischio bancarotta"

"I rischi per il Belgio" dall'uso degli asset russi congelati "sono semplici: se la Russia ci porta in tribunale avrà tutte le possibilità di vincere e noi non saremo in grado di rimborsare questi 200 miliardi perché rappresentano l'equivalente di un anno di bilancio federale. Significherebbe la bancarotta". Lo ha detto il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, in un'intervista a Rtl, evidenziando che si tratta della "grande spada di Damocle che pende sulla testa" del Belgio. "Vogliamo evitare di violare il diritto internazionale non basandoci su una decisione giudiziaria, ma sulla volontà politica", ha spiegato. 

Zaluzhny: "Armi nucleari in Ucraina sono alternativa a Nato" (2)

Sul primo punto, Zaluzhny ha rimarcato come il suo Paese sia "in una situazione estremamente difficile", avvertendo che "una pace affrettata" in questo frangente "condurrebbe solo a una sconfitta devastante e alla perdita dell'indipendenza". Ma ha pure ammesso che "una chiara vittoria" rappresenta "una rara eccezione" della storia fra gli epiloghi possibili di ogni guerra; lasciando intendere che al momento una vera sconfitta di Mosca (per la quale a suo dire sarebbe necessario il totale "collasso dell'impero russo") non sia realisticamente a portata di mano. Di qui l'esigenza di puntare al massimo a una sorta di tregua, accompagnata da garanzie di sicurezza come quelle inizialmente descritte. Periodo durante il quale l'Ucraina dovrebbe "guadagnare tempo" realizzando un cambiamento politico fondato su "riforme ad ampio raggio", sulla lotta alla corruzione, sulla ricostruzione, sulla crescita economica e sul rientro in patria di parte di quella diaspora che ha dimezzato negli ultimi anni la popolazione nazionale, ha proseguito l'ex comandante: arrivando ad abbozzare quasi un suo programma di governo. Non senza evocare la centralità delle spese per la difesa e accusare indirettamente Zelensky di aver lasciato "nel 2021 all'esercito risorse persino inferiori rispetto all'anno prima. Con il risultato di esporre i nostri militari all'inizio dell'invasione su vasta scala del 2022 in un contesto di penuria generalizzata, di uomini e di armi". 

Zaluzhny: "Armi nucleari in Ucraina sono alternativa a Nato"

Le garanzie di sicurezza di cui l'Ucraina ha bisogno come deterrente nei confronti della Russia, in caso di cessate il fuoco, dovrebbero prevedere - in alternativa all'ingresso alla Nato, a cui Mosca è radicalmente ostile - il dislocamento di "armi atomiche" nel Paese o lo schieramento di un contingente militare alleato di pace in grado di scoraggiare ipotetici nuovi "piani d'attacco" futuri da est. Parola del generale Valery Zaluzhny, ex comandante in capo delle forze armate ucraine, esaltato in patria come un 'eroe di guerra' nelle prime fasi del conflitto. Esautorato da Volodymyr Zelensky nel febbraio del 2024 e trasferito a Londra come ambasciatore nel Regno Unito, Zaluzhny è ricomparso sulla scena pubblica in un momento cruciale segnato dal tentativo di rilancio dei negoziati con il Cremlino da parte dell'amministrazione Usa di Donald Trump: dando ossigeno alle voci che lo vorrebbero in corsa come potenziale concorrente futuro alla leadership del suo Paese al posto del presidente attuale. Lo ha fatto con un raro articolo pubblicato a sua firma nel weekend dal giornale britannico Daily Telegraph e, poi, con un altro intervento sul sito ucraino Liga.net. Scritti nei quali ha detto la sua  sia sui negoziati (mostrandosi inquieto), sia sul futuro politico dell'Ucraina (invocando "riforme" radicali). 

Tusk: "Non tutti in Usa vogliono nostro coinvolgimento"

"Non tutti" a Washington vogliono che la Polonia, fautrice della linea dura nei confronti di Mosca, sia coinvolta nel processo di pace in Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro polacco, Donald Tusk, in conferenza stampa congiunta a Berlino con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. "Non voglio suscitare emozioni inutili, ma diciamo che non tutti a Washington e certamente nessuno a Mosca vogliono che la Polonia sia presente sempre e ovunque", ha detto Tusk, "lo prendo come un complimento per me e per la Polonia. E mi fermo qui prima di dire troppo".

Macron rifiuta di dare a Kiev lezioni contro la corruzione

Il Presidente francese Emmanuel Macron rifiuta di "dare all'Ucraina lezioni" sulla lotta contro la corruzione, dopo lo scandalo che ha colpito il cerchio magico del Presidente ucraino Volodymir Zelensky, costringendo il suo capogabinetto Andryi Yermak a lasciare l'incarico. "Noto che non avreste mai problemi di corruzione in Russia dal momento che non esistono in quel Paese organi indipendenti" di indagine, ha aggiunto. Zelensky, nella conferenza stampa all'Eliseo che ha fatto seguito al suo colloquio con Macron, ha detto che "come Presidente di un paese in guerra ogni giorno prendo decisioni complicate che hanno come obiettivo quello di rafforzare l'Ucraina". 

Zelensky: "Ingiusto escludere europei da colloqui su ricostruzione"

"Non credo sia molto giusto" escludere gli europei dai colloqui sulla ricostruzione dell'Ucraina, uno dei punti chiave del piano statunitense per mettere fine alla guerra con la Russia. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con il suo omologo francese, Emmanuel Macron.

"La questione dei soldi, della ricostruzione, secondo me - parlo onestamente - e ne abbiamo parlato, senza i partner europei non è facile da accettare. È difficile perché i soldi sono in Europa e credo che questo non sia molto giusto", ha detto Zelensky.

Erdogan: "Attacchi a petroliere escalation inquietante"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha stigmatizzato gli attacchi con droni a petroliere dirette in Russia vicino alla costa turca del Mar Nero, rivendicati dall'Ucraina contro. "Non possiamo in nessuna circostanza accettare questi attacchi, che minacciano la sicurezza della navigazione, l'ambiente e le vite nella nostra zona economica esclusiva", ha detto Erdogan. Secondo il presidente turco, "il conflitto tra Russia e Ucraina ha chiaramente raggiunto una dimensione in cui minaccia la sicurezza della navigazione nel Mar Nero", in quella che ha definito "un'escalation inquietante". Le due petroliere sotto bandiera gambiana, la Kairos e la Virat, entrambe sotto sanzioni occidentali perché appartenenti alla cosiddetta 'flotta fantasma' che continua a esportare petrolio russo, si stavano dirigendo verso il porto di Novossiirsk quando sono state colpite venerdi' sera e di nuovo sabato mattina. "Abbiamo trasmesso gli avvertimenti necessari a tutte le parti coinvolte. Stiamo anche monitorando attentamente l'evoluzione della situazione con l'obiettivo di porre fine al conflitto e siamo pronti a dare il nostro contributo in ogni occasione", ha poi assicurato.

Macron: "Su casi corruzione non faccio prediche a Kiev"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato di non voler "fare prediche" all'Ucraina sui recenti casi di corruzione che hanno portato alle dimissioni del braccio destro del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak. "Siamo molto vigili", ha assicurato Macron in una conferenza stampa a Parigi con il suo omologo ucraino, "dato che stiamo fornendo denaro, dato che stiamo sostenendo uno sforzo bellico, è normale che abbiamo grandi aspettative ma noto che, in ogni caso, la lotta alla corruzione sta funzionando, dato che vengono prese decisioni aperte e politiche". "E' nostro compito fare la predica all'Ucraina? Non proprio. Anche noi abbiamo avuto la nostra parte di scandali di questo tipo", ha continuato Macron, "non si vede mai questo tipo di decisione presa dalla parte russa, perché è lì che si trova la vera dittatura". "Non ci saranno mai problemi di corruzione in Russia" e "questoè ciò che dovrebbe preoccupare molto perché a Mosca non esiste un organismo indipendente che si occupi di queste questioni", ha affermato il presidente francese, che ha ribadito forte "sostegno" e "amicizia" alla sua controparte ucraina.

Meloni: "Mosca dia un contributo fattivo ai negoziati"

"Alla vigilia degli incontri tra l'Inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe", la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha "auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale". Lo riferisce la nota di Palazzo Chigi sulla conversazione con il presidente dell'Ucraina Voldymyr Zelensky e altri leader europei, "per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina". 

Mosca: "Consultazioni strategiche Cina-Russia in programma domani"

La Cina e la Russia hanno in programma domani a Mosca consultazioni strategiche sulla "sicurezza internazionale" e sulla "cooperazione militare". Ne dà notizia l'agenzia russa Interfax, precisando che le due delegazioni saranno guidate dal segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Serghei Shoigu, e dal ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. "Le parti - afferma il Consiglio di Sicurezza russo - discuteranno questioni attuali concernenti la sicurezza internazionale e regionale, la situazione nella regione Asia-Pacifico, così come la cooperazione militare e militare-tecnica e l'interazione tra le agenzie di polizia e dei servizi speciali".

Zelensky insiste: "Discutere con Trump questioni chiave"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato oggi, parlando all'Eliseo dopo l'incontro con Emmanuel Macron, di voler incontrare Donald Trump per discutere con lui delle "questioni chiave" del piano americano che dovrebbe mettere fine alla guerra con la Russia, definendole "abbastanza difficili". "Noi speriamo in una conversazione con il presidente degli Stati Uniti sulle questioni chiave che sono abbastanza difficili", ha detto Zelensky, citando in particolare il tema dei territori ucraini occupati dalla Russia. 

Zelensky: "La Russia non può essere ricompensata" (2)

Il presidente ucraino ha invitato tutti a non credere alla "opacità della propaganda di guerra" sull'avanzata russa, sottolineando che la linea del fronte "è una linea viva" con "sfondamenti di piccoli gruppi". "I russi - ha continuato - non vogliono fermarsi nonostante le perdite. E per la Russia è una questione di territorio, ma è una questione che deve essere collegata alle garanzie di sicurezza. Al centro, ci sono le persone. E noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini che l'aggressione non si ripeterà". "Noi - ha detto ancora Zelensky - dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra. E' il motivo per il quale abbiamo posizioni di principio quanto alle sanzioni, quanto alla responsabilità per i crimini di guerra, quanto allo statuto giuridico dei nostri territori, che sono oggi occupati dalle forze russe". 

Zelensky: "La Russia non può essere ricompensata"

"La questione territoriale è la più difficile": lo ha ammesso oggi Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa congiunta con Emmanuel Macron all'Eliseo, dopo il loro incontro. "I russi non vogliono fermarsi nonostante le perdite. E per la Russia è una questione di territorio, ma è una questione che deve essere collegata alle garanzie di sicurezza. Al centro, ci sono le persone. E noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini che l'aggressione non si ripeterà". "Noi - ha detto ancora Zelensky - dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra". 

Meloni sente Zelensky e leader europei: "Da Kiev approccio costruttivo"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato oggi pomeriggio a una conversazione telefonica con il Presidente Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina. Lo rende noto Palazzo Chigi.

"Il Presidente Meloni ha commentato con gli altri leader, i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l’approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky  -sottolinea la nota- . Ha inoltre ribadito l’importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". 

Alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del Presidente Trump e le autorità russe, il Presidente Meloni ha infine auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale.

Meloni: "Convergenza Usa-Europa importante per pace in Ucraina"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni "ha partecipato oggi pomeriggio a una conversazione telefonica con il Presidente Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni statunitense e ucraina sul percorso di pace in Ucraina". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi spiegando che la premier "ha commentato con gli altri leader, i risultati di questa nuova fase del negoziato, sottolineando l'approccio costruttivo sempre dimostrato dal Presidente Zelensky. Ha inoltre ribadito l'importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". 

Macron: "Finalizzato lavori su garanzie sicurezza"

"Abbiamo finalizzato il lavoro sulle garanzie di sicurezza, importanti per la sicurezza degli europei, degli ucraini e dei francesi, i prossimi giorni porteranno colloqui essenziali tra responsabili americani e coalizione dei volontari per precisare la partecipazione americana a queste garanzie, conformemente a quanto deciso la settimana scorsa". Ad affermarlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, nella conferenza stampa congiunta tenuta a Parigi con Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "L'offensiva russa in corso non ha avuto successo"

Nella conferenza stampa al fianco di Emmanuel Macron all'Eliseo, Volodymyr Zelensky è stato interrogato sui dati dell'Istituto americano per lo studio della guerra secondo i quali l'esercito russo ha realizzato a novembre il suo più importante progresso sul fronte ucraino da un anno: "C'è stata un'avanzata dell'esercito russo", ha ammesso Zelensky, aggiungendo però che "l'offensiva che è in corso non ha ottenuto successo". "I combattimenti - ha aggiunto Zelensky - sono durissimi. I costi umani della guerra sono terribili. La Russia ha subito molte perdite ad ottobre. Il problema dei russi è che non vogliono fermarsi nonostante le perdite". 

Zelensky: "Cessione territori è punto più difficile"

Il tema dei territori da cedere alla Russia "è il punto più difficile" dei negoziati di pace. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa congiunta con il presidente francese, Emmanuel Macron. Zelensky ha sottolineato che per lui il problema principale "non sono i territori ma le vite umane perdute" e ha chiarito che la questione della cessione di alcune aree a Mosca "non è stata ancora chiusa".

Zelenskly: "Lavoriamo perché non ci sia terza aggressione russa, pace duratura"

"Lavoriamo perché non ci sia una terza aggressione della Russia", ha affermato il Presidente ucraino Volodymir Zelensky che oggi all'Eliseo ha incontrato il Presidente francese Emmanuel Macron. "Abbiamo lavorato in modo approfondito perché il nostro interesse comune è quello di vivere senza guerra", ha aggiunto, parlando delle garanzie di sicurezza, di indipendenza e sovranità per il suo Paese richieste. Noi vogliamo una pace durabile e tutti i partner ne devono essere coscienti. 

Lega Ue: "Anche Merz scarica von der Leyen, revisione stop auto"

"Alla fine, sull'asse Berlino-Bruxelles, è arrivato il più classico dei corto circuiti. Sullo stop ai motori termici, Merz fa marcia indietro, abbandonando la linea ideologica di von der Leyen, compagna di partito del Cancelliere. Si va verso una soluzione di buon senso, per la quale la Lega si batte da sempre".  Così la delegazione della Lega al Parlamento europeo, in riferimento alla lettera trasmessa dal Cancelliere tedesco Friedrich Merz alla Commissione europea. "Meglio tardi che mai, se non fosse che l'enorme danno per il settore auto è già fatto. Ora aspettiamo la proposta di revisione del regolamento, annunciata dalla stessa von der Leyen. Urgono misure urgenti ed efficaci. La Lega al Parlamento europeo da tempo chiede una revisione urgente e profonda della normativa, con la totale cancellazione del bando e delle multe: tutti i nostri più recenti emendamenti sul tema vanno in tale direzione. Si potrebbe aprire una parentesi su quanto sia assurdo che, ancora una volta, dobbiamo andare a traino della Germania", conclude la nota. 

Macron: "Russia continua attacchi e insulta pace"

La Russia non dà alcun segno di volere la fine delle ostilità in Ucraina e, con i suoi continui attacchi, "insulta la pace stessa". Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "La Russia continua l'aggressione in violazione del diritto internazionale", ha aggiunto Macron, "per questo è importante che noi continuiamo a sostenere l'Ucraina".

Umerov: "Progressi significativi, ma questioni da approfondire"

"Due giorni molto produttivi negli Stati Uniti, abbiamo trascorso molte ore in riunioni e negoziati" e "siamo riusciti a compiere progressi significativi, anche se alcune questioni richiedono un ulteriore approfondimento". Lo ha scritto su X il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, dopo aver affermato di aver riferito al presidente ucraino Volodymyr Zelensky dell'avanzamento dei colloqui in Florida con la controparte statunitense. "Siamo grati alla parte statunitense per l'approccio costruttivo e collaborativo. Abbiamo concordato di mantenere contatti costanti e stretti nel proseguimento di questo processo", ha aggiunto Umerov, specificando che "stiamo preparando una relazione completa che presenteremo di persona al presidente  nel corso di un incontro in Europa, dove ci stiamo recando insieme al gruppo negoziale". 

Zelensky: "Concludiamo questa guerra in modo degno"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un appello "a concludere questa guerra in modo degno", parlando al fianco di Emmanuel Macron dopo un incontro fra i due all'Eliseo. "Noi proviamo a concludere questa guerra con tutte le nostre forze e di terminarla in maniera degna", ha detto il presidente ucraino, lanciando un appello a garanzie di sicurezza "solide". "La Russia - ha continuato Zelensky - deve porre fine a questa guerra che lei ha scatenato, è la sua guerra ed è lei che deve mettere il punto finale". 

Macron: "Momento potenzialmente decisivo per futuro pace e sicurezza in Europa"

"La visita del presidente ucraino Zelensky a Parigi arriva a 15 giorni dalla sua ultima visita e in un momento che potrebbe essere decisivo per il futuro della pace in Ucraina e per la sicurezza in Europa". A dichiararlo, intervenendo in conferenza stampa a Parigi accanto al presidente ucraino è stato il presidente francese Emmanuel Macron.

"Voglio testimoniare al presidente Zelensky e attraverso lui a tutta l'Ucraina tutto il nostro appoggio dopo i nuovi attacchi che hanno colpito il paese, martirizzato la città di Kiev e e nelle ultime ore quelli che hanno colpito la città di Dnipro, anche qui con molte vittime civili. Un bilancio pesante, insopportabile".

Von der Leyen: "In settimana proposta su uso asset russi"

"Ottima discussione oggi con il presidente Zelensky, insieme al presidente Emmanuel Macron e ai leader europei. Restiamo uniti a sostegno di un accordo di pace che renda giustizia all'Ucraina. Un accordo che rispetti pienamente la sovranità dell'Ucraina e con le necessarie garanzie di sicurezza. Stiamo portando avanti il lavoro per soddisfare le esigenze finanziarie dell'Ucraina. Abbiamo compiuto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legislative questa settimana". Lo scrive su X Ursula von der Leyen. "Stiamo inoltre coordinando strettamente le nostre azioni con la Coalizione dei Volenterosi", aggiunge.

Macron: "Solo Kiev può discutere cessione territori"

Solo l'Ucraina può essere consultata in merito alla cessione di territori alla Russia, discussa nelle trattative di pace, in quanto esercita la sovranità su tali territori in base al diritto internazionale. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Macron: "La Russia non dà segni di voler fermare la guerra"

"L'obiettivo centrale è la pace" ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando al fianco di Volodymyr Zelensky all'Eliseo, dopo l'incontro fra i due. "Siamo in una situazione in cui gli Stati Uniti hanno assunto un ruolo di mediatori e rendo omaggio al lavoro dell'equipe americana", ha aggiunto Macron, sottolineando che "la Russia non dà alcun segno di voler fermare la guerra. Mentre parliamo di pace, la Russia continua a uccidere e distruggere E' un insulto al diritto e un ostacolo alla pace". 

Von der Leyen: "Questa settimana proposta su fondi"

La Commissione europea presenterà questa settimana le proposte legali per finanziare l'Ucraina. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen in un post su X dando conto della "buona discussione" avuta con il presidente Volodymyr Zelensky e il presidente francese, Emmanuel Macron. "Rimaniamo uniti a sostegno di un accordo di pace che renda giustizia all'Ucraina. Uno che tuteli pienamente la sovranita' dell'Ucraina e garantisca le necessarie garanzie di sicurezza. Stiamo avanzando nel nostro lavoro per soddisfare le esigenze finanziarie dell'Ucraina. Abbiamo fatto buoni progressi e prevediamo di presentare le nostre proposte legali questa settimana", ha scritto von der Leyen. "Stiamo anche coordinando strettamente con i nostri partner nella Coalizione dei volenterosi. Stiamo potenziando la capacità di difesa dell'Ucraina come parte della nostra", ha aggiunto.

Isw: "A novembre il maggiore avanzamento russo in un anno"

Le forze russe hanno realizzato a novembre il loro più grande avanzamento sul terreno in Ucraina nell'ultimo anno, conquistando circa 700 chilometri quadrati. Lo rivela un'analisi dell'agenzia Afp basata sui dati dell'Institute for the Study of War (Isw), think tank con sede negli Stati Uniti. 

Si tratta, per la Russia, del secondo maggiore progresso territoriale dall'inizio della guerra, dopo quello di novembre 2024, escludendo i primi mesi dell'invasione, quando la linea del fronte era molto mobile. Alla fine di novembre, secondo l'Isw, l'esercito russo controllava circa il 19% del territorio ucraino.

Macron: "Garanzie sicurezza siano discusse con Europa"

Le garanzie di sicurezza per l'Ucraina devono essere "discusse con l'Europa e con tutti i membri della coalizione dei volenterosi" in quanto si tratta di una "questione di sicurezza europea". Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Macron: "Russia continua a distruggere e uccidere anche quando si parla di pace"

"La Russia continua a distruggere e uccidere nel momento in cui si parla di pace. Aggrava ogni giorno la portata della sua aggressione". E' l'accusa formulata dal Presidente francese, Emmanuel Macron all'Eliseo dopo il colloquio con il Presidente ucraino, Volodymir Zelensky, ricordando "gli ultimi raid che hanno martirizzato la città di Kiev e poi colpito Dnipro". 

Petroliera con greggio russo colpita al largo del Senegal

Una petroliera con un carico di petrolio russo è stata colpita al largo della costa del Senegal, ha reso noto Bloomberg. E' il terzo cargo di greggio russo colpito in pochi giorni. L'esplosione a bordo della 'Mersin' è stata registrata lo scorso 27 novembre. 

Merz: "Nessuna decisione senza Ucraina ed Europa"

"Abbiamo una linea chiara: nessuna decisione sull'Ucraina e sull'Europa senza l'Ucraina e senza gli europei, nessun diktat scavalcando l'Ucraina, nessun indebolimento o divisione dell'Unione Europea e della Nato": lo ha detto il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz in una conferenza stampa congiunta a Berlino con il primo ministro polacco Donald Tusk. Il cancelliere ha aggiunto che nel corso del vertice con Tusk c'è stata anche una telefonata congiunta con il presidente Zelensky, Emmanuel Macron e altri partner europei. "Perseguiamo i seguenti obiettivi strategici: in primo luogo, faremo tutto il possibile per sostenere Kiev contro l'aggressore russo. A tal fine, intendiamo utilizzare la leva più potente a nostra disposizione per portare finalmente Mosca al tavolo dei negoziati: insieme vogliamo ottenere a Bruxelles che vengano utilizzati i beni russi congelati. Inoltre, manteniamo unita la comunità transatlantica nel miglior modo possibile" ha affermato Merz, che ha anche sottolineato come "ci aspettano giorni e settimane importanti per l'Ucraina, che affronteremo in stretta collaborazione".

Merz: "Europei si opporranno a una pace imposta"

Gli europei si opporranno a una "pace imposta" all'Ucraina. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, alla vigilia dei colloqui programmati tra l'inviato statunitense Steve Witkoff e il presidente russo Vladimir Putin. "Stiamo seguendo una linea chiara: nessuna decisione riguardante l'Ucraina e l'Europa senza gli ucraini e senza gli europei, nessuna pace imposta alle spalle dell'Ucraina, nessun indebolimento o divisione dell'Unione Europea e della Nato", ha dichiarato Merz, in conferenza stampa congiunta con il premier polacco Donald Tusk, dopo essere stato contattato, insieme ad altri leader europei, dai presidenti di Francia e Ucraina, Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky, riuniti a Parigi.

Shmyhal vede Dombrovskis: "Discusso prestito per Kiev"

Il ministro della Difesa ucraino, Denys Shmyhal, ha incontrato a Bruxelles il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis. "Importante discussione con Denys Shmyhal sul processo di pace dell'Ucraina, sul sostegno finanziario dell'Ue e sul rafforzamento delle riforme anticorruzione", scrive Dombrovskis su X. "L'Ue sta portando avanti i lavori sulle opzioni di finanziamento, tra cui il prestito di riparazione. La sicurezza dell'Ucraina è la sicurezza dell'Europa", aggiunge. A quanto si apprende, il commissario ha confermato l'impegno dell'Ue a coprire le esigenze finanziarie urgenti dell'Ucraina, in linea con l'ultima decisione del Consiglio europeo. Ha inoltre illustrato il lavoro della Commissione europea per garantire le necessità finanziarie dell'Ucraina per il 2026 e oltre. Il ministro ucraino ha sottolineato che il bilancio militare dell'Ucraina è molto più ridotto rispetto a quello della Russia, aggiungendo che l'Ucraina sta lavorando con partner internazionali e direttamente con gli Stati membri per coprire parte delle sue esigenze militari per il 2026 e spera in una rapida decisione sul prestito per le riparazioni. L'industria della difesa ucraina - secondo Shmyhal - ha la capacità di fornire droni alla linea del fronte, ma necessita di ulteriori finanziamenti. Per quanto riguarda i negoziati sul cessate il fuoco con gli Stati Uniti, il ministro ucraino ha sottolineato che è importante per l'Ucraina avere l'Ue al tavolo, poiche' l'Ucraina appartiene all'Europa e molte questioni fondamentali sono legate all'Ue - come l'adesione all'Ue e l'utilizzo dei saldi di cassa e dei proventi derivanti da beni russi detenuti nell'Ue.

Zelensky: "Con Macron attenzione rivolta a negoziati e a garanzie sicurezza"

"Durante i nostri colloqui durati diverse ore, Emmanuel Macron ed io abbiamo valutato molti dettagli. L'attenzione principale era rivolta ai negoziati per porre fine alla guerra e alle garanzie di sicurezza". A scriverlo, in un messaggio postato su X, è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "La pace deve diventare veramente duratura. La guerra deve finire il prima possibile. Molto dipende ora dal coinvolgimento di ogni leader. Oggi parleremo anche con altri leader", ha concluso. 

Zelensky-Macron sentono Meloni, Merz, altri leader Ue (2)

Zelensky e Macron hanno sentito inoltre la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa, il primo ministro polacco Donald Tusk, il primo ministro olandese Dick Schoof, il presidente finlandese Alexander Stubb, il primo ministro danese Mette Frederiksen, il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store e il segretario generale della Nato Mark Rutte. "Abbiamo discusso molto bene le principali priorità attuali con i nostri amici europei. Il formato è davvero utile - una parte significativa d'Europa insieme, e questo aiuta molto l'Europa a proteggere gli interessi comuni", ha spiegato su Telegram il presidente ucraino, che ha confermato l'elenco dei leader contattati. "Abbiamo discusso il contenuto delle conversazioni della delegazione ucraina con la parte americana in Florida. Stiamo preparando incontri in Europa", ha proseguito Zelensky, "concordiamo tutti che la guerra deve finire dignitosamente. E' importante che vi sia progresso nello sviluppo delle garanzie di sicurezza e della base a lungo termine per la nostra stabilità - sia per l'Ucraina che per l'Europa".

Zelensky: "Briefing con Umerov e Witkoff importante, ulteriori dettagli discussi di persona"

Il briefing con Rustem Umerov e Steve Witkoff "è stato importante, discuteremo di ulteriori dettagli di persona". Lo scrive Volodymyr Zelensky in un messaggio postato su X dopo il colloquio all'Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron, il capo della delegazione ucraina a Miami e l'inviato speciale del presidente americano con la partecipazione di Starmer. 

"Insieme al presidente francese Emmanuel Macron e con la partecipazione del primo ministro britannico Keir Starmer, abbiamo appena parlato con il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov e l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff dopo l'incontro tra le delegazioni ucraina e statunitense in Florida. È stato un briefing importante e abbiamo concordato di discutere ulteriori dettagli di persona: i nostri team coordineranno i programmi per eventuali ulteriori contatti", si legge.

Tusk: "Garantire totale indipendenza europea dall'energia russa"

"È necessario che noi, Polonia, Europa e Germania, diventiamo indipendenti al cento per cento dalle forniture energetiche della Russia": lo ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk nel corso di una conferenza stampa a Berlino con il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. Tusk ha poi aggiunto: "Alcuni anni fa non avrei mai creduto che Berlino potesse dire una cosa del genere. Quando abbiamo parlato dei pericoli derivanti da tali investimenti per Nord Stream e della dipendenza dal gas russo, ho sempre avuto molto spesso la sensazione di un rallentamento in Europa, mentre oggi ho il massimo sostegno da parte del Cancelliere federale per quanto riguarda questa posizione dura in materia di politica energetica, e questo è davvero un segno importante dei tempi. L'indipendenza della Polonia e dell'Europa dalle forniture russe diventerà una realtà e non solo un postulato polacco". 

Zelensky-Macron sentono Meloni, Merz, altri leader Ue

Durante il loro incontro a Parigi, i presidenti di Ucraina e Francia, Volodymyr Zelensky ed Emmanuel Macron, hanno contattato diversi leader europei, tra cui - a quanto si apprende - il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. 

Scambio di Zelensky e Macron con Witkoff e Umerov e poi con leader europei

Volodymyr Zelensky ed Emmanuel Macron, riuniti all'Eliseo, hanno avuto uno scambio con Steve Witkoff e Rustem Umerov che si sono rivisti anche questa mattina in Florida per prosegure le trattative di ieri, ha reso noto l'Eliseo. "Successivamente" i Presidenti di Ucraina e Francia hanno parlato con il Premier britannico Keir Starmer, diversi leader europei (Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Olanda), e con Antonio Costa, Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. 

Bielorussia, Kallas: "Discutiamo su risposta ad attacchi ibridi"

I ministri dell'Unione europea "stanno discutendo cosa fare di più" per rispondere agli atti di guerra ibrida ai danni dell'Ue, "che stanno diventando più aggressivi". Lo afferma l'Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio affari esteri in formato difesa. "Oggi il ministro lituano ha sollevato questa questione riguardo agli attacchi ibridi della Bielorussia e dei palloni meteorologici che provengono dal lato bielorusso", aggiunge Kallas, ricordando che l'Ue dispone di una "cassetta degli attrezzi" di sanzioni per rispondere agli attacchi ibridi provenienti dalla Russia, ma non dalla Bielorussia.

"Tutte queste azioni che gli Stati membri intraprendono, dobbiamo coordinarle. Ma ovviamente spetta agli Stati membri poi utilizzare davvero quegli strumenti per contrastare quegli attacchi ibridi", prosegue l'Alta rappresentante Ue, sottolineando che gli attacchi ibridi stanno "chiaramente diventando un problema sempre più grande: questo è sicuro". Negli scorsi giorni diversi media internazionali hanno scritto che i Paesi europei starebbero valutando una serie di azioni offensive nella sfera della guerra ibrida in risposta agli attacchi russi sempre più frequenti. 

Macron e Zelensky hanno parlato anche con Witkoff e Umerov

Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky, dall'Eliseo, oltre alla videoconferenza con i leader europei, hanno discusso "anche con l'inviato americano Steve Witkoff e con il caponegoziatore ucraino Rustem Umerov", dalla Florida. Lo hanno reso noto fonti dell'Eliseo. 

Russia, donna uccisa da drone ucraino in regione Belgorod

Una donna è rimasta uccisa e suo marito ferito oggi nella regione russa di Belgorod quando un drone lanciato dalle forze ucraine ha colpito l'auto su cui viaggiavano, riferisce l'agenzia Tass. Sul loro canale Telegram, i servizi operativi regionali hanno precisato che il fatto è avvenuto nel villaggio di Gruzskoye, nel distretto di Borisovsky. 

Macron e Zelensky sentono i leader europei

I presidenti di Francia e Ucraina Macron e Zelensky hanno parlato "entrambi e in successione" in videoconferenza con "il premier britannico Keir Starmer e poi con diversi leader europei (Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Olanda), oltre che con Antonio Costa, Ursula von der Leyen e Mark Rutte". E' quanto rendono noto fonti dell'Eliseo. I confronti con i vari leader sono avvenuti al termine del pranzo a quattro - Emmanuel e Brigitte Macron con Volodymyr Zelensky e la moglie Olena. 

Fonti a Afp: nuovo incontro Witkoff-Umerov in Florida

L'inviato americano di Trump Steve Witkoff ha un nuovo incontro con il caponegoziatore ucraino Rustem Umerov in Florida. Lo affermano fonti vicine al dossier all'Afp. "Umerov e Witkoff si stanno incontrando di nuovo in questo momento" perché "ci sono ancora alcune questioni" da discutere, si fa sapere. Volodymyr Zelensky incontrerà Umerov domani in Irlanda, mentre Witkoff è atteso a Mosca lo stesso giorno per incontrare Vladimir Putin.

Kallas: "Vedo pressioni sull'Ucraina ma non sulla Russia"

"È chiaro che la Russia non è interessata alla pace. Dobbiamo quindi portarla in una posizione in cui vogliono negoziare perché ora credono di poter durare più di noi: vedo molta pressione sulla vittima, l'Ucraina, ma non vengono richiesti sacrifici alla Russia, che noi sappiamo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "Mosca vuole negoziare con chi è pronto a dare loro qualcosa, è il loro interesse, ma non dovrebbe essere il nostro", ha aggiunto rispondendo alla domande se l'Europa a questo punto non dovrebbe inviare un suo Witkoff.

A novembre maggiore avanzata russa in un anno in Ucraina

La Russia ha compiuto a novembre la più grande avanzata in Ucraina in un anno. Secondo l'analisi dell'Afp dei dati forniti dall'Istituto americano per lo studio della guerra (ISW), che collabora con il Critical Threats Project (CTP), nel mese di novembre l'esercito russo ha compiuto la più grande avanzata sul fronte ucraino da un anno a questa parte. In un mese, la Russia ha conquistato 701 km² agli ucraini, la seconda avanzata più importante dopo quella del novembre 2024 (725 km²), esclusi i primi mesi di guerra nella primavera del 2022, quando la linea del fronte era molto mobile.

Macron mercoledì in Cina, chiederà a Xi di premere su Mosca per tregua

Il presidente francese Emmanuel Macron chiederà al leader cinese Xi Jinping di 'premere' sulla Russia per ottenere un cessate il fuoco in Ucraina. A riferirne è Bfmtv, citando il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, intervenuto questa mattina su France Culture: "Contiamo sulla Cina, come noi membro permanente del Consiglio di Sicurezza, perché prema sulla Russia" affinché Mosca e in particolare Vladimir Putin "possano finalmente decidere di accettare un cessate il fuoco in Ucraina". 

Forze Kiev indeboliscono contingente russo a Pokrovsk

I combattimenti nella regione del Donetsk sono andati avanti anche mentre in Florida ucraini e americani si incontravano, ieri, per discutere di un possibile piano di pace. Le forze ucraine hanno respinto i militari russi alla periferia meridionale di Rodynske, a nord est di Pokrovsk. Il contingente russo è stato molto indebolito dalla guerriglia urbana in corso oramai da 120 giorni a Pokrovsk, senza che i russi siano riusciti a consolidare le loro posizioni nella cittadina del Donetsk considerata di importanza strategica. L'Institute for the Study of War, citando i blogger militari ucraini. Elementi delle forze di elite della Flotta del Baltico e della Flotta del Pacifico sono state riposizionate nella zona tattica di Kostyantynivka-Druzhkivka, a nord est di Pokvovsk e fra Novoekonomichne e Myrnohrad, a nord est. I russi sono costretti a procedere a piedi verso Pokrovsk, da nord est, dal momento che le forze di Mosca non riescono a trasportare mezzi blindati oltre il fiume Kazennyi Torets. 

Kiev, salgono a quattro i morti a Dnipro

E' salito a quattro il bilancio dei morti in seguito all'attacco missilistico russo avvenuto questa mattina nella città di Dnipro, nell'Ucraina centrale. Vladyslav Haivanenko, governatore ad interim della regione, ha rivisto al rialzo il numero dei decessi e ha affermato che nell'attacco sono rimaste ferite 22 persone. Lo riporta Ukrainska Pravda.

Mosca: "Da Nato passo irresponsabile, mina sforzi di pace"

"Riteniamo che la dichiarazione di Giuseppe Cavo Dragone sui potenziali attacchi preventivi contro la Russia sia un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà dell'alleanza di continuare a muoversi verso un'escalation": così in una dichiarazione la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, riferendosi all'intervista sul Financial Times dell'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell'Alleanza atlantica. Lo riporta la Tass.    "Consideriamo la dichiarazione come un tentativo deliberato di minare gli sforzi volti a trovare una via d'uscita alla crisi ucraina", ha aggiunto. "Chi rilascia dichiarazioni di questo tipo - sostiene Zakharova - deve essere consapevole dei rischi e delle potenziali conseguenze che ne derivano, anche per i membri dell'alleanza".

Ucraina, viceministra Lettonia: "Stati Ue contribuiscano con 0,25% proprio pil"

"La Lettonia ha già contribuito al sostegno militare all'Ucraina con lo  0,3% del nostro pil quest'anno. Abbiamo preso la decisione di  contribuire con almeno lo 0,25% il prossimo anno, e stiamo cercando  altre opportunità, come il meccanismo Safe, per rafforzare ulteriormente  il nostro sostegno. Quindi invitiamo gli altri Paesi europei a fare  davvero un passo avanti e a fare lo stesso". Lo afferma Liene Gatere,  viceministra lettone della Difesa, entrando alla riunione del Consiglio  affari esteri dell'Ue in formato difesa. L'Ucraina "è vittima di una  guerra non provocata, e naturalmente sosteniamo tutti gli sforzi per la  pace", prosegue, evidenziando che qualsiasi risoluzione deve essere  determinata dalla stessa Kiev e qualsiasi accordo deve essere "giusto ed  equo". Sul versante russo,  Gatere rileva l'aumento degli attacchi ibridi in Ue, tra cui la  "costante violazione" dello spazio aereo e le minacce per le  infrastrutture sottomarine critiche nel Mar Baltico, esortando l'Ue a  limitare i proventi del Cremlino e "intraprendere azioni rapide" per  limitare l'operato della flotta ombra russa e le sue attività marittime  illegali. "Insieme a Lituania, Estonia e Polonia, stiamo costruendo la  Linea di difesa baltica. È uno sforzo coordinato e un'azione di Ue, Nato  e Paesi membri per rafforzare il nostro confine orientale. E come  prossimo passo, stiamo preparando la proposta Eastern Flank Watch per  concentrarci su aree prioritarie, in particolare le capacità  prioritarie, specialmente droni e sistemi anti-drone", aggiunge,  invitando i Ventisette a sostenere tali iniziative.

Ue: testo legale su asset russi imminente, nei prossimi giorni

La presentazione di una proposta legale sul prestito di riparazione garantito dagli asset russi congelati agli Stati membri e' imminente e avverra' nei prossimi giorni. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa. "Per quanto riguarda il prestito di riparazione, la risposta che ho dato venerdi' scorso rimane valida. Venerdi' ho detto 'nei prossimi giorni', e credo che quei prossimi giorni stiano arrivando. Quindi traduco 'nei prossimi giorni' come nei giorni immediatamente in arrivo", ha affermato la portavoce.

Ue: "Proposta su prestito Kiev imminente, nei prossimi giorni"

La Commissione europea presenterà "nei prossimi giorni", la proposta sul Prestito di riparazione per l'Ucraina. "La risposta che ho dato venerdì scorso rimane ancora valida, quando ho detto 'nei prossimi giorni'. Penso che i prossimi giorni si stiano avvicinando: nei prossimi giorni imminenti". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue Paula Pinho interpellata sul tema nel corso del briefing quotidiano con la stampa.

Oggi incontro ministri della Difesa dell'Unione Europea

I ministri della Difesa dell'Unione Europea si incontrano oggi a  Bruxelles per discutere del sostegno all'Ucraina e del miglioramento  della prontezza difensiva europea. Il ministro della Difesa ucraino  Denys Shmyhal e il segretario generale della Nato Mark Rutte si uniscono  ai ministri dell'Ue per uno scambio di opinioni sulle esigenze più  urgenti di Kiev nella  difesa contro la Russia e su un ulteriore  sostegno finanziario e militare. I  ministri dell'Ue intendono inoltre discutere degli sforzi in corso per  aumentare la prontezza difensiva dell'Unione, dopo diverse iniziative  lanciate negli ultimi mesi. Tra queste, una serie di progetti di riarmo  di punta proposti dalla Commissione Europea a ottobre nei settori della  protezione delle frontiere, della difesa dai droni, della difesa aerea e  dello spazio, per rafforzare le capacità militari dell'Europa e  scoraggiare la Russia. L'incontro  si svolge il giorno dopo che i Paesi dell'Ue interessati a ricevere  prestiti attraverso il fondo di difesa di punta dell'Ue da 150 miliardi  di euro, denominato Safe, hanno dovuto presentare piani dettagliati su  come intendono spendere i fondi. Diciannove dei 27 membri dell'Unione  hanno espresso interesse a partecipare al programma di finanziamento. La  scorsa settimana, i colloqui per l'adesione della Gran Bretagna al  fondo in quanto Paese extra-Ue sarebbero falliti a causa di disaccordi  su quanto Londra avrebbe dovuto versare per partecipare. Negoziati  simili si sono svolti con il Canada.

"Nato valuta attacchi preventivi alla guerra ibrida russa"

La Nato sta valutando di essere 'più aggressivà nella risposta agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo da parte della Russia. Lo ha detto l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell'Alleanza atlantica in un'intervista a Ft. 'Stiamo studiando tutto" - ha dichiarato - "sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando'. Dragone ha detto che un 'attacco preventivo' potrebbe essere considerato 'un'azione difensiva' ma ha avvertito: 'È più lontano dal nostro normale modo di pensare'.

Ucraina, Cavo Dragone: "La Nato valuta un attacco ibrido preventivo alla Russia"

"Essere più aggressivi rispetto alla nostra controparte potrebbe essere un'opzione", ma le questioni sono "il quadro giuridico, il quadro giurisdizionale, chi lo farà?", ha sottolineato l'ammiraglio che presiede il comitato militare dell'Alleanza atlantica in un’intervista al FT. I membri Nato avevano "molti più limiti della nostra controparte. Non voglio dire che sia una posizione perdente, ma è una posizione più difficile di quella della nostra controparte". Tajani: "Attacchi ibridi? Questione import

Cavo Dragone: 'La Nato valuta attacco ibrido preventivo alla Russia'

Cavo Dragone: 'La Nato valuta attacco ibrido preventivo alla Russia'

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Cremlino: "Putin riceverà domani Witkoff"

Il presidente russo Vladimir Putin riceverà domani l'inviato Usa Steve Witkoff al Cremlino per discutere il piano di pace per l'Ucraina. Lo ha riferito la presidenza russa, citata da Ria Novosti.

Cavo Dragone al Ft: "Nato valuta attacco preventivo a Mosca"

La Nato sta valutando di essere "più aggressiva" nella risposta agli attacchi informatici, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo della Russia. Lo ha detto l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell'Alleanza atlantica in un'intervista a Ft. "Stiamo studiando tutto - ha dichiarato - sul fronte informatico, siamo in un certo senso reattivi. Essere più aggressivi o proattivi invece che reattivi è qualcosa a cui stiamo pensando". Dragone ha detto che un "attacco preventivo" potrebbe essere considerato "un'azione difensiva", ma ha avvertito: "È più lontano dal nostro normale modo di pensare".

Media: sono cinque i candidati a succedere a Yermak

Dopo il terremoto per la cacciata del potente Andriy Yermak, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha ancora scelto il suo prossimo capo dell'ufficio presidenziale e non dovrebbe farlo prima di mercoledì, quando rientrerà dal suo viaggio all'estero.   Secondo i media di Kiev, sono 5 i candidati più quotati a ricoprire l'importante ruolo: il ministro della Difesa Denys Shmyhal, il vice primo ministro Mykhailo Fedorov, il capo della direzione principale dell'intelligence Kirill Budanov e il vice capo dell'amministrazione presidenziale Pavlo Palisa. In corsa anche il primo viceministro degli Esteri Serghei Kyslytsa, attualmente impegnato nei negoziati con gli Stati Uniti.

Kallas: "Non usciremo dal vertice Ue senza decisione su Kiev"

"Il Belgio nutre legittime preoccupazioni riguardo ai rischi, ma tutti gli altri Stati membri si sono detti disposti a condividerli. Stiamo quindi discutendo di questi aspetti. Come è stato detto, non lasceremo il Consiglio a dicembre senza un risultato sul finanziamento dell'Ucraina". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio Difesa a proposito del dibattito sull'uso degli asset russi.

Axios: Umerov oggi a Parigi per aggiornare Zelensky su negoziati

Rustem Umerov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale e capo della delegazione ucraina che ieri era in Florida, si recherà dagli Stati Uniti a Parigi, dove incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky e gli riferirà sui risultati dei colloqui con gli Stati Uniti sulla fine della guerra russo-ucraina.    Ieri Umerov ha partecipato ai colloqui a Miami tra il segretario di Stato americano Marco Rubio, l'inviato di Donald Trump Steve Witkoff e il genero del presidente Jared Kushner. Sempre secondo Axios, Witkoff partirà a sua volta oggi per Mosca per incontrare domani Vladimir Putin.    Secondo quanto riporta il media Usa, che cita due funzionari ucraini informati della trattativa, ieri negoziati tra Stati Uniti e Ucraina si sono concentrati sulla definizione del confine di fatto con la Russia in base a un accordo di pace. I due funzionari ucraini hanno descritto l'incontro di cinque ore come "difficile" e "intenso", ma produttivo.     Il presidente russo Putin, che dovrebbe appunto incontrare l'inviato del presidente Trump domani, insiste sul fatto che la Russia non si fermerà finché non avrà il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'Ucraina orientale.

Kiev: 171 scontri, i russi attaccano su otto assi

Le Forze di difesa ucraine hanno registrato 171 scontri in prima linea con le forze militari russe nelle ultime 24 ore. Lo riporta Ukrinform che cita una nota dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine secondo cui i russi stanno attaccando su otto assi.    Gli ucraini affermano che i russi hanno effettuato 56 attacchi aerei, sganciando 139 bombe plananti. Inoltre, le forze russe hanno condotto 4.309 bombardamenti, di cui 93 con lanciarazzi multipli, e hanno schierato 6.062 droni kamikaze. Gli attacchi aerei hanno colpito le seguenti aree: Tykhe, regione di Dnipropetrovsk, Huliaipole, Zaliznychne, Luhivske, Kosivtseve, Veselianka, Lukianivske, Hryhorivske nella regione di Zaporizhia, Kozatske e Odradokamianka nella regione di Kherson. Le forze missilistiche e di artiglieria ucraine hanno colpito due gruppi di personale, armi ed equipaggiamento militare russi.

Media: l'Ucraina insiste per un incontro tra Zelensky e Trump

Dopo l'incontro delle delegazioni ucraina e americana in Florida, non è ancora stato stabilito dove e quando si svolgerà il prossimo round di negoziati sull'accordo di pace. Tuttavia, i contatti operativi tra Ucraina e Stati Uniti non cessano. Lo ha riferito una fonte informata a Rbc-Ukraine.    "I contatti di lavoro non si interrompono nemmeno tra un incontro e l'altro. Il fatto che ci siamo incontrati a Ginevra e ora ci incontriamo in Florida non significa che nel frattempo non ci siano stati contatti di lavoro. Sono costanti", ha affermato l'interlocutore. Durante i negoziati, la parte ucraina ha sottolineato l'importanza del contatto personale tra i presidenti Volodymyr Zelensky e Donald Trump per definire i prossimi passi al più alto livello politico. "Vogliamo far capire che per noi è importante non solo incontrarci per sancire l'accordo. Ma ci sono alcuni punti che il presidente dell'Ucraina ritiene necessario discutere con la sua controparte americana. Speriamo che questa opinione venga ascoltata", ha detto l'interlocutore.

Axios: negoziati Miami incentrati su definizione confine

I negoziati tra Stati Uniti e Ucraina che si sono svolti a Miami, in Florida, si sono concentrati sulla definizione del confine di fatto con la Russia in base all'accordo di pace. Lo scrive Axios citando due funzionari ucraini che hanno descritto l'incontro, durato cinque ore, come "difficile" e "intenso", ma produttivo.  "E' stato intenso, ma non negativo. Apprezziamo molto il serio impegno degli Stati Uniti. La nostra posizione è che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare gli Stati Uniti a raggiungere il successo senza perdere il nostro Paese e impedire che si verifichi un'altra aggressione", ha scritto uno dei funzionari ucraini ad Axios dopo l'incontro.

Zelensky a Parigi da Macron, Witkoff parte per Mosca

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà oggi a Parigi, dove incontrerà il capo dell'Eliseo Emmanuel Macron e dove sarà raggiunto dal capo della delegazione di Kiev Rustem Umerov in arrivo da Miami, che lo aggiornerà in modo dettagliato sull'esito dei negoziati di ieri. Intanto sempre oggi l'inviato del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, volerà a Mosca, dove domani è previsto l'incontro con il capo del Cremlino Vladimir Putin, come hanno riferito funzionari americani a diversi media Usa. Trump ha confermato il viaggio di Witkoff in Russia senza specificare la data. Accompagnato dalla moglie, Olena Zelenska, il presidente ucraino sarà ricevuto questa mattina all'Eliseo da Macron per quella che sarà la decima visita di Zelensky in Francia dallo scoppio della guerra il 24 febbraio del 2022. Secondo la presidenza francese, Macron e Zelensky "discuteranno la situazione e le condizioni per una pace giusta e duratura, basandosi sui colloqui di Ginevra e sul piano americano, e in stretta consultazione con i nostri partner europei". Esamineranno inoltre il lavoro svolto sulle garanzie di sicurezza nel quadro della Coalizione dei volontari, riporta Bfmtv.

Giorni di intensi colloqui per l'Ucraina, Trump: buone chance per la pace. Witkoff a Mosca per incontro con Putin

Kiev: dal 2022 la Russia ha perso oltre 1 milione di soldati

Le perdite totali in combattimento delle forze russe nella guerra contro l'Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 1° dicembre 2025 ammontano a circa 1.173.920 uomini, di cui 1.060 persi nell'ultimo giorno. Ukrinform riporta questo dato citando un post dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina su Facebook. Come riportato da Ukrinform, alle 22:00 del 30 novembre, si sono verificati 155 scontri tra le Forze Armate ucraine e gli invasori russi lungo la linea del fronte, di cui oltre un terzo nel settore di Pokrovsk.

Zelensky: "Bene colloqui di Miami, dialogo sia costruttivo"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l'importanza del dialogo costruttivo durante i negoziati tra le delegazioni ucraina e statunitense, svoltisi domenica in Florida, secondo quanto riporta Ukrinform che cita un messaggio del presidente sul suo account Telegram. "Oggi, a seguito del lavoro dei team negli Stati Uniti, il capo della delegazione ucraina Rustem Umerov ha riferito sui principali parametri del dialogo, sui suoi punti salienti e su alcuni risultati preliminari", ha scritto Zelensky. Per il presidente ucraino, "è importante che i colloqui siano stati costruttivi e che tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l'obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell'Ucraina". 

Mosca: abbattuti 32 droni ucraini nella notte

Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 32 droni ucraini nelle regioni russe durante la notte. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Nella notte tra il 30 novembre e le 23:30 (ora locale) fino alle 7:00 del 1° dicembre, i sistemi di allerta della difesa aerea hanno intercettato e distrutto 32 droni ucraini ad ala fissa: quattro droni sul territorio della regione di Belgorod, quattro droni sul territorio della regione di Bryansk, quattro droni sul territorio della regione di Krasnodar, quattro droni sul territorio della regione di Novgorod, quattro droni nella regione di Rostov, tre droni sulle acque del Mar d'Azov, tre droni nella regione di Leningrado, due droni nella regione di Voronezh, un drone nella regione di Volgograd, uno nella regione di Kursk, uno nella regione di Smolensk e uno nella regione di Tula", ha riferito il dipartimento militare. 

Media: "Non c'è accordo su testo finale piano pace"

Durante i colloqui di ieri in Florida, Washington e Kiev non hanno raggiunto un accordo sul testo finale del piano di pace. Lo ha riferito l'agenzia RBC-Ucraina citando una fonte ben informata. "I colloqui non si concentrano piu' tanto sul quadro concordato a Ginevra, quanto sulle questioni problematiche che permangono. Non stiamo parlando del fatto che ora abbiamo una comprensione completa del testo finale, ma che si e' trattato di un ulteriore passo avanti", ha affermato l'interlocutore dell'agenzia RBC-Ucraina. "Il processo di ricerca di possibili soluzioni continua, ma questa e', ovviamente, una questione molto difficile", ha affermato la fonte. Secondo l'agenzia, la delegazione di Kiev ha anche cercato di spiegare perche' le autorita' ucraine non vogliono abbandonare la rotta verso la Nato. Come argomento, in particolare, e' stato citato il consolidamento di questa rotta nella Costituzione. Allo stesso tempo, la delegazione americana, come ha osservato la fonte, ha costantemente chiarito la necessita' di un compromesso. 

Kiev: dal 2022 la Russia ha perso oltre 1 milione di soldati

Le perdite totali in combattimento delle forze russe nella guerra contro l'Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 1° dicembre 2025 ammontano a circa 1.173.920 uomini, di cui 1.060 persi nell'ultimo giorno. Ukrinform riporta questo dato citando un post dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina su Facebook. Come riportato da Ukrinform, alle 22:00 del 30 novembre, si sono verificati 155 scontri tra le Forze Armate ucraine e gli invasori russi lungo la linea del fronte, di cui oltre un terzo nel settore di Pokrovsk. 

Axios: colloqui incentrati su questioni territoriali

In Florida, le consultazioni tra Stati Uniti e Ucraina sono stati incentrati su questioni territoriali, con "Washington che vuole che Kiev ceda territorio". Lo riferisce il sito informativo Axios che cita fonti ufficiali ucraine, secondo cui i negoziati sono stati "difficili" e "tesi", ma allo stesso tempo presumibilmente produttivi. Come specificato da Axios, durante le consultazioni, "l'attenzione si è concentrata su dove sarebbe stato effettivamente il confine con la Russia, in conformita' con gli accordi di pace". Come osserva il portale, "gli Stati Uniti vogliono che l'Ucraina ceda territorio" per raggiungere un accordo. Secondo le fonti, la parte principale dell'incontro e' stata dedicata alla discussione di questioni relative al "controllo del territorio". 

Dragone: Nato valuta attacco preventivo alla Russia

"La Nato sta valutando un attacco preventivo contro la Russia in risposta agli attacchi ibridi. Forse dovremmo essere piu' aggressivi del nostro avversario". Lo ha dichiarato al Financial Times l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo del Comitato Militare della Nato. "Stiamo valutando di agire in modo piu' aggressivo e preventivo, piuttosto che reagire", ha affermato Dragone. Alcuni diplomatici, soprattutto provenienti dai paesi dell'Europa orientale, chiedono all'Alleanza di smettere di limitarsi a "reagire" e di contrattaccare. Secondo l'ammiraglio italiano, l'"attacco preventivo" puo' essere considerato un'"azione difensiva". 

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