Zelensky a Trump: "Dopo Gaza puoi fermare Mosca". Discusso di missili a lungo raggio

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Colloquio telefonico tra i due leader, col presidente ucraino che dice: "Discusse idee forti difesa aerea". Almeno due persone uccise  nella regione settentrionale di Chernihiv in attacchi di droni russi durante la scorsa notte. Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto 54 droni su 78. "I test stanno procedendo con successo" ha detto Putin dopo la sua visita in Tagikistan, aggiungendo che "le armi sono in fase di sviluppo e di sperimentazione"

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Il presidente ucraino si è congratulato con Trump per il risultato ottenuto in Medio Oriente. 'Se si riesce a fermare la guerra in quella regione - ha detto -, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa'. Kiev ha chiesto un rafforzamento della propria difesa aerea e la fornitura di missili a lungo raggio per colpire la Russia più profondamente anche nel suo territorio, Mosca inclusa. Oggi ci sono stati nuovi attacchi alle centrali ucraine che, tra l'altro, hanno provocato un blackout nella regione di Odessa. I ministri della Difesa Ue preparano la risposta ai droni.

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Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo. I Tomahawk hanno una gittata di 2.500 km, il che metterebbe Mosca nel raggio d’azione dell’arsenale ucraino, se Kiev li ricevesse. Ma il Cremlino ha già fatto sapere: anche se gli Usa fornissero i missili a Kiev, questi non sarebbero "un'arma magica" che consentirebbe agli ucraini di cambiare il corso del conflitto.

Tomahawk, i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

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Ucraina, come Trump ha cambiato idea su territori contesi con Russia

Il presidente degli Stati Uniti ha scritto su Truth che Kiev può “combattere e riconquistare” alcune zone e che “i confini originali di quando la guerra è iniziata sono un'opzione”. Un nuovo colpo di scena che arriva dopo le tensioni di febbraio - culminate nello scontro con Zelensky nello Studio Ovale -, la riconciliazione dei due leader in Vaticano ad aprile e il vertice di agosto in Alaska con Vladimir Putin.

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Trump: “Risolto 7 guerre in 7 mesi”. Quali sono e quanto c’è di vero

"In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere non terminabili. Non è avvenuto prima, sono molto onorato di averlo fatto”, ha affermato il presidente americano Donald Trump parlando all'Assemblea Generale Onu il 23 settembre 2025. Circa un mese prima, il 18 agosto aveva detto qualcosa di simile ma con numeri diversi. "So esattamente cosa sto facendo. Sono qui per mettere fine" alla guerra tra Russia e Ucraina, aveva scritto sul suo social Truth. E parlando con i giornalisti il presidente ha aggiunto: "Ho risolto 6 guerre in 6 mesi, una delle quali un possibile disastro nucleare”. Il giorno dopo si era corretto, riporta Fox News, parlando di "sette guerre fermate". A quali conflitti si riferisce? E quanto c’è di vero nella sua dichiarazione?

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Guerra Ucraina, Russia nel 2026 produrrà 5mila droni al mese. I DATI

I droni sono diventati il simbolo del conflitto fra Mosca e Kiev: nella prima fase erano quasi assenti dall’arsenale russo, mentre oggi la media è di 194 armi utilizzate al giorno. Un’escalation che è legata anche al massiccio aumento della produzione. Di questo si è parlato in una puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24.

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Perché la Russia sta continuando a provocare il fronte Est della Nato?

Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa la Russia di aver mandato i droni che hanno sorvolato e bloccato per ore l'aeroporto di Copenaghen, il caso dei tre Mig-31 russi in Estonia è arrivato davanti al Consiglio Atlantico. Tallin aveva richiesto alla Nato di consultarsi sulla base dell’articolo 4 del Trattato istitutivo dell’Alleanza. È la norma che prevede la riunione dell’organo decisionale della Nato quando uno dei 32 Stati membri lamenta una minaccia alla sua integrità territoriale, indipendenza politica o sicurezza di una delle parti.

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Perché è difficile intercettare i droni e quanto costa abbatterli

Dalla guerra d’invasione della Russia in Ucraina fino ai sorvoli sugli aeroporti in Danimarca, passando per lo sconfinamento in Polonia e per l’utilizzo nei vari conflitti che hanno infiammato il Medio Oriente, i droni sono diventati protagonisti di diverse crisi internazionali e campi di battaglia. Poco costosi rispetto a strumenti bellici come i missili - e proprio per questo molto costosi da intercettare usando i missili oppure gli aerei - i droni stanno diventando una parte importante delle forze armate di molti Paesi e anche un problema da gestire, soprattutto nel caso di attacchi o incursioni portate con questi velivoli.

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Le forze ucraine usano gli HIMARS contro l'esercito russo. VIDEO

Russi colpiscono area chiesa Kostyantynivka, 2 morti

La Russia ha effettuato un attacco aereo sull'area di una chiesa ortodossa ucraina a Kostyantynivka, uccidendo due persone e ferendone altre quattro. Lo afferma il Capo dell'amministrazione militare della città di Konstantinovka, Serhiy Gorbunov.  L'esplosione è avvenuta nell'area della chiesa di Job Pochaivskyi. I feriti sono stati prontamente trasportati dagli agenti di polizia all'ospedale di Druzhkivka per assistenza medica. L'esplosione ha danneggiato la facciata della chiesa di Giobbe di Pochaiv dell'eparchia di Horlivka della Chiesa ortodossa ucraina.

Le forze ucraine usano gli HIMARS contro l'esercito russo

"Trump e Zelensky hanno parlato di missili a lungo raggio"

Donald Trump e Volodymyr Zelensky hanno parlato della possibilità che l'Ucraina ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk, che consentirebbero a Kiev di colpire la Russia più profondamente nel suo territorio. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la conversazione telefonica fra i due leader è durata circa 30 minuti.

Zelensky: "Con Trump discusse idee forti difesa aerea"

Volodymyr Zelensky e Donald Trump hanno discusso nella telefonata di oggi degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche e delle necessità di rafforzare la difesa area di Kiev. Lo ha riferito lo stesso presidente ucraino su Telegram. "Sono grato per la sua disponibilità a sostenerci", ha premesso. Con Trump "abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi che stiamo preparando a riguardo. Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente", ha assicurato.

Zelensky a Trump: "Se fermi guerra a Gaza puoi fermare Mosca"

"Ho parlato con il presidente Trump. Una buona conversazione, molto produttiva. Mi sono congratulato per il successo e l'accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte. E se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky su Telegram. "Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni".

Kiev: "Colpita un'altra raffineria russa a 1.400 km di distanza"

Gli ucraini hanno colpito ancora in profondità in territorio russo, attaccando e incendiando una raffineria di petrolio della Bashneft-Unpz a Ufa, capoluogo della repubblica della Baschiria, a nord del Kazakistan, a 1.400 km di distanza dal fronte ucraino. Lo scrive Ukrinform, citando una fonte informata dell gruppo per le operazioni speciali del servizio di sicurezza Ssu, che avrebbe condotto il raid mirato con un drone. Una nuova operazione nella strategia ucraina di colpire la Russia sulla vitale produzione di idrocarburi, che secondo Kiev è già menomata del 20% circa. "Questo è il terzo attacco in profondità dell'Ssu in Bashkiria nell'ultimo mese, a 1.400 chilometri dall'Ucraina. Attacchi di questo tipo dimostrano che non ci sono luoghi sicuri nelle retrovie della Federazione Russa. L'Ssu può raggiungere qualsiasi obiettivo in territorio nemico che operi contro l'Ucraina", ha sottolineato la fonte a Ukrinform.

Media: "In corso telefonata Trump-Zelensky" (2)

La telefonata è stata confermata al Kyiv Independent da Andriy Yermak, consiglire di Zelensky. La conversazione segue un massiccio attacco di droni e missili russi ieri che ha causato blackout a Kiev e in tutte le regioni ucraine. I due leader si sono incontrati l'ultima volta all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York il 23 settembre.

Media: "In corso telefonata Trump-Zelensky"

Il presidente americano Donal Trump è impegnato in questi momenti in una telefonata con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce Axios citando fonti ucraine.

Tajani: "Sostenere l'adesione di Moldavia, Ucraina e Georgia"

"Io preferisco parlare di riunificazione dei Paesi dell'Europa orientale all'Europa. Perché non hanno avuto la possibilità di scegliere, quando noi invece l'avemmo, di aderire ad un grande progetto di pace, perché la loro libertà era conculcata, perché c'erano delle dittature in quei singoli paesi sotto l'egida della grande dittatura dell'Unione Sovietica. Finita quella stagione, con la caduta del muro di Berlino è tornata la libertà e questi Paesi oggi hanno la possibilità di scegliere. Ecco perché noi dobbiamo incoraggiare e sostenere con grande forza l'adesione dei Paesi dei Balcani occidentali, della Moldavia e poi in prospettiva dell'Ucraina e anche, perché no, della Georgia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo alla cerimonia per i 35 anni della Commissione di Venezia. "Condaniamo fermamente l'invasione dell'Ucraina, così come condaniamo fermamente le minacce, per chi sogna di restaurare la vecchia Unione Sovietica, che vengono rivolte a Paesi come la Moldavia e a Paesi come la Georgia - ha detto Tajani -. Noi crediamo invece nell'autodeterminazione dei popoli, non si può imporre a un popolo, quindi a milioni di persone di fare una scelta che non vuole fare".

"Gas russo solo fino a nuovo anno", Vucic: "Molto deluso"

La Russia ha offerto alla Serbia il rinnovo del contratto sulle forniture di gas solo fino all'inizio del nuovo anno. Lo ha detto oggi il presidente serbo, Aleksandar Vucic, parlando di "notizia molto deludente", dal momento che si aspettava sul gas un contratto a lungo termine. "Da Mosca o San Pietriburgo è giunta la notizia che ci hanno offerto un contratto sul gas fino al nuovo anno. Io ho detto che per noi si tratta di una notizia molto deludente poichè ci aspettavamo di concludere entro maggio un contratto a lungo termine per tre anni", ha detto Vucic all'emittente tv Informer. "Siamo sempre stati un partner affidabile e leale, desiderosi di mantenere rapporti amichevoli e di partenariato". Lo scorso maggio a Mosca, Vucic ha aggiunto di aver parlato con il presidente Vladimir Putin, concordando con lui di concludere un nuovo accordo nel giro di uno o due mesi. "A settembre ho nuovamente incontrato il presidente Putin (a Pechino, ndr) e gli ho detto: 'Dipende tutto da voi, accetteremo la vostra decisione, vi chiedo solo di definire l'accordo'. Ora ci hanno detto che l'accordo sarà solo fino al nuovo anno. Perchè fino al nuovo anno?", si è chiesto Vucic, avanzando l'ipotesi che la parte russa abbia il timore di una possibile nazionalizzazione del gruppo petrolifero serbo Nis, sottoposto a sanzioni dagli Usa per la maggioranza di proprietà detenuta dal colosso energetico russo Gazprom. "E per me si tratta di un pessimo messaggio", ha osservato Vucic, ribandendo che la Serbia non intende procedere con la nazionalizzazione di Nis. Da parte sua, la ministra serba dell'Energia, Dubravka Djedovic Handanovic, ha detto oggi che sulle sanzioni americane alla Nis, per lunedì è in programma un incontro a Belgrado fra il presidente Vucic e il presidente di Gazpromnjeft, Aleksandr Djukov, e che in quella occasione si conoscerà la posizione russa riguardo alla situazione del gruppo petrolifero serbo sottoposto a sanzioni.

Tajani: "Putin non può ritirarsi immediatamente dalla guerra"

"Speriamo che Putin comprenda" che la guerra in Ucraina "non gli porterà nessun vantaggio: non riesce a vincere dal punto di vista militare, non riesce a conquistare i territori". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della cerimonia per i 35 anni della Commissione di Venezia. "Certo avrà problemi sociali: non può immediatamente ritirarsi dalla guerra perché tutta l'industria ormai è convertita in industria di guerra, ha un milione e mezzo di soldati che vengono pagati tre volte un operaio". Per Tajani, "dobbiamo convincere, anche attraverso le sanzioni e tagliando i flussi finanziari da Mosca alla frontiera, Putin a fare marcia indietro".

Media: "Britannici tra vittime attacco russo a Kharkiv"

Ci sarebbero anche britannici tra le vittime di un attacco russo su una raffineria di Chuhuiv, nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito all'agenzia Ria Novosti un responsabile della città di Mykolaiv, Sergei Lebedev. "Tra i morti e i feriti ci sono britannici, trasportati in elicottero a Kharkov, e ufficiali dello Stato maggiore delle forze armate ucraine", ha detto.

Mosca, colpiti obiettivi militari trasporto ed energia

Le infrastrutture energetiche e le reti di trasporto ucraine colpite nelle ultime ore dalle forze russe erano obbiettivi militari. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo. "Aerei tattici, droni da combattimento, missili e artiglieria hanno inflitto danni alle strutture delle infrastrutture di trasporto e carburante ed energia utilizzate negli interessi delle forze armate ucraine e ai siti per lo stoccaggio di armi e dotazioni militare", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Nel mirino di Mosca sono finite nelle ultime 24 ore posizioni dell'esercito ucraino in 148 aree, si legge ancora.

Ucraina, attacco russo provoca blackout nella regione di Odessa

Diverse zone della regione meridionale ucraina di Odessa sono rimaste senza energia elettrica per qualche ora questa mattina in seguito a un attacco russo nella notte. Le autorita' non hanno specificato quante abitazioni siano state colpite dall'interruzione di corrente, ma la compagnia energetica ucraina Dtek ha comunicato che sono riprese le forniture a più di 240.000 famiglie.

Kiev: "Ripristinata corrente su riva sinistra della capitale"

L'elettricità è stata ripristinata sulla riva sinistra del fiume Dnipro nella capitale ucraina Kiev, dopo il massiccio attacco russo nella notte tra giovedì e ieri. Dtek, la più grande compagnia energetica privata in Ucraina, citata dall'Ukrainska Pravda, fa sapere: "A Kiev la riva sinistra è tornata ad avere elettricità dopo gli attacchi. Continueremo a lavorare finché ogni famiglia non avrà di nuovo l'elettricità. Grazie per la pazienza, la comprensione e il forte supporto." Le centrali termoelettriche di proprietà di Dtek erano state gravemente danneggiate nell'attacco. Alle 19 di ieri, fa sapere l'Ukrainska Pravda, era stato già ripristinato l'approvvigionamento idrico in tutti i quartieri di Kiev, dopo i danni provocati nell'attacco.

Kiev: "Raid russi su centrali, blackout in regione Odessa"

Raid notturni russi con droni hanno colpito durante la notte centrali e altre infrastrutture elettriche nella regione meridionale ucraina di Odessa, lasciando al buio 44 insediamenti della regione. Lo scrivono i servizi di emergenza citati dall'Ukrainska Pravda.   Gli attacchi hanno causato incendi in un impianto energetico e in un complesso alberghiero e di ristorazione di tre piani a Odessa. Il Servizio di Emergenza ha tratto in salvo due persone, mentre una donna di 47 anni è rimasta ferita.

Kiev: "2 morti in raid notturni russi, abbattuti 54 droni su 78"

Almeno due persone sono rimaste uccise in Ucraina, nella regione settentrionale di Chernihiv, in attacchi di droni russi durante la scorsa notte. Le forze di difesa ucraine affermano di aver abbattuto 54 droni, 40 dei quali erano di tipo Shahed, su un totale di 78 lanciati dai russi. Almeno 21 droni sono però andati a segno, colpendo sei località. Lo scrive l'aeronautica militare di Kiev su Telegram, citata da Ukrinform. Ieri sera, un drone russo ha colpito il veicolo di un elettricista nella comunità di Semenivka, nella regione di Chernihiv, uccidendo due persone, scrive Ukrinform.

Guerra Ucraina, Merkel: "Da Polonia e Paesi Baltici nel 2021 no a colloqui con Putin"

L’ex Cancelliera tedesca, in un’intervista al quotidiano ungherese Partizán, ha affermato che la resistenza ai negoziati guidati dall’Ue con Vladimir Putin nel 2021 potrebbe aver contribuito indirettamente alla successiva aggressione

Merkel: 'Nel 2021 no di Polonia e Paesi Baltici a colloqui con Putin'

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Shevchuk ai vescovi Ue: "Ucraina paese più minato del mondo" (2)

La Chiesa greco-cattolica ucraina riferisce che i partecipanti all'assemblea hanno preso visione dei dati forniti da "Caritas Ucraina", che mettono in luce le conseguenze devastanti della prolungata aggressione russa. Oltre 4 milioni di ucraini hanno perso la propria casa e il 58 % delle famiglie, nel 2024, ha avuto necessità di aiuti umanitari; in particolare per l'accesso a cibo, acqua, alloggio, cure mediche e supporto psicologico e sociale. L'intensità degli attacchi alle infrastrutture civili continua ad aumentare in modo allarmante. Se nel 2024 l'Ucraina subiva tra i 300 e i 400 attacchi di droni al mese, tra settembre 2024 e maggio 2025 il numero è salito fino a 4.000 al mese. Attualmente si registrano oltre 800 attacchi al giorno o a giorni alterni. A conclusione del suo intervento, mons. Shevchuk ha ringraziato i vescovi d'Europa per il loro costante sostegno al popolo ucraino e li ha esortati a non permettere che la guerra diventi una normalità. "Ogni gesto di misericordia, ogni preghiera e ogni parola di verità rappresentano un passo verso la pace. Vi chiedo di restare accanto al nostro popolo", ha affermato il capo e padre della Chiesa greco-cattolica ucraina rivolgendosi ai partecipanti dell'Assemblea plenaria.

Shevchuk ai vescovi Ue: "Ucraina paese più minato del mondo"

"Quasi un quarto della nostra terra è coperto da mine e ordigni inesplosi. Si tratta di oltre 139.000 chilometri quadrati, un'area equivalente a due volte il Portogallo o a metà dell'Italia. Il silenzio che segue le esplosioni è il grido soffocato della terra che invoca la coscienza del mondo". E' quanto ha detto mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, partecipando all'Assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (Ccee), che si è svolta a Fatima dal 7 al 10 ottobre. Nel corso delle sessioni e delle discussioni congiunte, ai vescovi cattolici europei sono state presentate le dimensioni della crisi umanitaria causata dall'aggressione russa, insieme a testimonianze di torture inflitte ai civili nei territori occupati. Shevchuk ha posto particolare attenzione sul problema della contaminazione da mine, presentando l'Ucraina come "Il Paese più minato del mondo". Il dato di 139.000 chilometri quadrati (pari al 23 % del territorio nazionale) disseminati da mine e ordigni inesplosi è quello ufficiale del Gabinetto dei ministri dell'Ucraina, ma altre fonti parlano addirittura di 175.000 chilometri quadrati. Il pericolo delle mine, ha evidenziato il primate greco-cattolico, ostacola il ritorno delle persone nelle proprie case, blocca lo sviluppo dell'agricoltura e alimenta una crisi umanitaria di lungo periodo.

Ucraina, centrale Zaporizhzhia senza elettricità: "Rischio nuova Chernobyl". Cosa sappiamo

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in blackout da quattro giorni. Sono entrati in funzione i generatori diesel di emergenza: dovessero fallire, i sei reattori del sito - in mano ai russi dal marzo 2022 - rischierebbero la fusione. L'Ucraina denuncia: "Mosca sta cercando di collegare l'impianto alla propria rete, per poi riavviarlo. Si tratta di un'azione sconsiderata che dà vita a gravi rischi". Ma le autorità russe predicano tranquillità.

La centrale di Zaporizhzhia è senza elettricità: 'Rischio Chernobyl'

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Tomahawk, come funzionano i missili che potrebbero cambiare la guerra in Ucraina

Gli Stati Uniti stanno valutando la richiesta dell’Ucraina di ottenere missili Tomahawk a lungo raggio. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto a Washington di vendere i missili alle nazioni europee che poi li invieranno a Kiev. E il vicepresidente americano Vance ha dichiarato a Fox News Sunday che Trump sta valutando che "decisione finale" prendere su questo accordo

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Droni Shahed, come le armi della Russia contro l'Ucraina hanno cambiato la guerra

L'aggressione di Mosca contro Kiev ha aperto nuovi capitoli nel mondo bellico: mai come ora dispositivi economici ed efficaci come i più recenti tipi di droni sono stati così centrali nei conflitti. L'Europa lo sa, ed è impreparata. Anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri" del 1° ottobre

I droni usati dalla Russia hanno cambiato il modo di fare la guerra

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Difesa Russia: "Intercettati nella notte 42 droni ucraini"

I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto e intercettato 42 droni ucraini nelle regioni durante la notte, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, riportato dalla Tass. "Nella notte scorsa, dalle 23 (ora di Mosca) del 10 ottobre alle 07 (ora di Mosca) dell'11 ottobre, 42 droni ucraini sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio: 19 droni sul territorio della regione di Volgograd, 15 droni sul territorio della regione di Rostov, tre droni sul territorio della regione di Ul'janovsk, due droni sui territori della regione di Voronezh e della Repubblica del Bashkortostan e un droni sul territorio della regione di Saratov", si legge in una nota.

Putin: "Presto possibile acquisizione di nuove armi"

La Russia potrebbe presto annunciare l'acquisizione di nuove armi, "i test stanno procedendo con successo". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in una conferenza stampa dopo la sua visita in Tagikistan, aggiungendo che "le armi sono in fase di sviluppo e di sperimentazione". Putin ha sottolineato che, per quanto riguarda la componente intercontinentale, marittima e aerea, l'innovazione e la modernità delle armi russe sono "ad un livello molto alto". "Le nostre capacità di deterrenza nucleare sono più innovative di quelle di qualsiasi altro Stato dotato di armi nucleari. E la stiamo sviluppando molto attivamente. Ciò che ho annunciato in passato è ancora in fase di sviluppo e lo stiamo perfezionando", ha sottolineato il presidente russo.

Melania Trump: "8 bambini tornati alle famiglie nelle ultime 24 ore"

"Otto bambini sono tornati alle loro famiglie nelle ultime 24 ore". Lo ha annunciato oggi alla Casa Bianca Melania Trump, dopo aver spiegato di avere aperto "un canale di comunicazione" con Vladimir Putin sulla vicenda dei bambini ucraini portati via alle loro famiglie dai russi durante la guerra. "Abbiamo concordato di cooperare gli uni con gli altri nell'interesse di tutte le persone coinvolte in questa guerra", ha detto ancora la first lady, spiegando che la comunicazione è stata aperta dalla lettera che lei ha fatto consegnare a Putin da suo marito Donald Trump durante il vertice dei due leader lo scorso agosto in Alaska.

"Lui mi ha risposto per scritto - ha rivelato parlando di Putin - segnalando la disponibilità di dialogare con me direttamente e indicando dettagli riguardo ai bambini ucraini che si trovano in Russia".

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