Se l'incontro non avverrà nei tempi, ha aggiunto il presidente francese, "ci pronunceremo in modo molto chiaro per sanzioni primarie e secondarie" contro la Russia. Il portavoce del Cremlino Peskov è tornato ad affermare che il presidente russo Putin non esclude un incontro con il suo omologo ucraino Zelensky, ma il vertice deve essere ben preparato. Ieri massiccio attacco russo sulla capitale ucraina: 25 vittime, tra loro 4 bambini. Zelensky: "Russia responsabile"
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Se il presidente russo non incontrerà il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky entro lunedì, come richiesto da Donald Trump, "questo significherà che Putin si sarà preso gioco del presidente Trump", ha detto oggi Emmanuel Macron. "Se dovessimo constatare la settimana prossima che, ancora una volta, dopo mesi di promesse non mantenute", l'incontro non ci sarà stato, "ci pronunceremo in modo molto chiaro per sanzioni primarie e secondarie" contro la Russia.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è tornato ad affermare oggi che il presidente russo Vladimir Putin non esclude un incontro con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ma il vertice deve essere ben preparato. Lo riferisce l'agenzia Tass.
Ieri massiccio attacco russo sulla capitale ucraina. Lanciati 629 tra droni e missili: 25 persone morte, tra loro 4 bambini. Crollato un intero palazzo di 5 piani, ancora dispersi sotto le macerie. Colpiti anche gli edifici che ospitano la delegazione dell'Ue e il British Council. Bruxelles e Londra convocano i diplomatici russi per protestare. La Casa Bianca condanna, ma Trump si dice "non contento ma non sorpreso".
Gli approfondimenti:
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Zelensky: "Zona cuscinetto è irrealtà"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky respinge l'idea della creazione di una zona cuscinetto lungo la linea del fronte tra ucraini e russi: "Solo chi non capisce la guerra tecnologica in corso può proporre una zona cuscinetto", ha detto citato dalla Bbc. In precedenza, Politico aveva affermato che "i leader europei stanno valutando" l'idea di una 'no combat zone' di 40 chilometri nell'ambito di un accordo di pace tra Kiev e Mosca.
Ucraina a Onu: "Tregua requisito essenziale per avvio negoziati"
"L'Ucraina chiede più sistemi di difesa per proteggere la nostra gente. Le uccisioni della Russia sono atti deliberati di terrore e Mosca continua a scegliere le uccisioni invece che porre fine alla guerra". Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu la premier ucraina Yulia Svyrydenko. "Il cessate il fuoco rimane un requisito essenziale per avviare futuri negoziati di successo", ha aggiunto, sottolineando che "la pace richiede sia il rafforzamento dell'assistenza alla sicurezza a Kiev, sia l'intensificazione della pressione sulla Russia finché non dimostrerà una pronta disponibilità al negoziato".
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Guerra in Ucraina, l'Europa ha speso più degli Usa per aiutare Kiev
Dall’inizio del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca, gli Usa hanno di fatto bloccato il flusso di finanziamenti per sostenere l’Ucraina nel conflitto contro la Russia. Gli alleati europei della Nato sono però riusciti a compensare ciò che non sta più arrivando da Washington
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Vai al contenutoUsa a Onu mette in dubbio serietà desiderio russo di pace (2)
"Il presidente Trump - ha ricordato - ha messo in guardia contro ulteriori misure economiche che gli Stati Uniti potrebbero adottare se la Russia scegliesse invece di continuare questa guerra, e Washington invita Mosca a evitare queste conseguenze fermando la violenza e impegnandosi in modo costruttivo per porre fine alla guerra".
Usa a Onu mette in dubbio serietà desiderio russo di pace
"Gli ultimi attacchi con droni e missili contro l'Ucraina mettono in dubbio la serietà del desiderio di pace della Russia. Questi attacchi contro aree civili devono cessare immediatamente". Lo ha detto il vice ambasciatore americano all'Onu, John Kelley, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. "La Russia deve decidere ora di procedere verso la pace, i leader di Mosca e Kiev devono concordare di incontrarsi bilateralmente ", ha aggiunto, evocando la minaccia di sanzioni.
Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi
In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere
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Vai al contenutoGaranzie di sicurezza all’Ucraina, ecco che cosa prevede il "Piano Meloni"
I leader europei stanno discutendo di una garanzia di sicurezza per l'Ucraina, promossa dalla premier Giorgia Meloni, che impegnerebbe gli alleati di Kiev a decidere - entro un limite di tempo ancora da definire - se fornire supporto militare al Paese in caso di un nuovo attacco da parte della Russia. A scriverlo è Bloomberg, sottolineando che la proposta equivale a una clausola di difesa collettiva simile a quella della Nato, ma che non prevede l'effettiva adesione di Kiev all'alleanza. Ed è tra una serie di opzioni che si stanno delineando mentre i leader europei sfruttano lo slancio dopo che Donald Trump ha accettato di sostenere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina.
Garanzie di sicurezza all’Ucraina, cosa prevede il 'Piano Meloni'
Vai al contenuto"Trump vuole peacekeeper cinesi in Ucraina come Putin"
Donald Trump appoggia l'idea di inviare peacekeeper cinesi nell'Ucraina del dopoguerra, come sostiene il presidente russo Vladimir Putin. Lo hanno rivelato quattro fonti informate al Financial Times ma la Casa Bianca ha smentito. "E' falso", ha affermato un alto funzionario dell'amministrazione aggiungendo che "non c'è stata alcuna discussione sulle forze di peacekeeping cinesi". L'idea è osteggiata dalle capitali europee ed è stata precedentemente respinta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky visto il sostegno della Cina all'invasione da parte della Russia.
Costa a Zelensky, chiaro Putin stia scegliendo guerra
"Nella mia telefonata odierna con il presidente Zelensky, ho espresso le mie piu' sentite condoglianze per le vittime degli ultimi brutali attacchi perpetrati dalla Russia. Abbiamo discusso degli sforzi in corso per rafforzare le difese dell'Ucraina attraverso garanzie di sicurezza affidabili e a lungo termine e della necessita' di aumentare la pressione sulla Russia. Ormai e' chiaro che Putin sta scegliendo la guerra anziche' la pace. L'Ucraina puo' contare sull'Europa, in ogni fase del suo percorso". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.
Papa Leone XIV a Zelensky: "Prego Dio perché taccia il clamore delle armi"
"Con il cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi", "invocando Dio perché consoli quanti sono provati dalle conseguenze del conflitto", rafforzi "i feriti" e conceda "il riposo eterno ai defunti" scrive in Pontefice in una lettera al presidente ucraino per l'anniversario dell'indipendenza. Durante l'Angelus la solidarietà a tutti i popoli colpiti dalle guerre
Papa Leone XIV a Zelensky: 'Prego Dio perché tacciano le armi'
Vai al contenutoDa Gaza all’Ucraina, che cosa sono gli "attacchi doppi" e perché uccidono i civili
L’attacco condotto dall’esercito israeliano contro l’ospedale Nasser a Gaza, che ha causato la morte di almeno 20 persone tra le quali anche 5 giornalisti, ha riportato al centro della scena una strategia bellica tanto antica quanto crudele: quella del “double tap strike”, cioè un attacco condotto con due colpi. A parlare di questo tipo di operazione sono stati diversi media internazionali, tra cui la BBC e il Guardian.
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Vai al contenutoTajani: "Non ottimista incontro Putin-Zelensky in tempi brevi"
"Il giorno dell'incontro negli Stati Uniti, in Alaska tra Trump e Putin io ho detto 'si è accesa una luce in fondo al tunnel'. Ma il tunnel è ancora lungo da percorrere quindi non sono molto ottimista sul fatto che ci possa essere un incontro (tra il presidete russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky) in tempi brevissimi e così la conclusione della guerra. Se va bene arriviamo alla fine dell'anno". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando dalla residenza dell'ambasciatore italiano a Copenaghen, Stefania Rosini. "Quindi c'è ancora molto da fare, molto da lavorare e bisogna dar forza all'Ucraina perché possa essere un interlocutore nei confronti di Mosca e non essere una vittima che deve piegare la testa", ha aggiunto Tajani.
Zelensky: "Il bilancio dell'attacco su Kiev è salito a 25 vittime"
Il bilancio delle vittime del massiccio attacco russo a Kiev nella notte del 28 agosto è salito a 25. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. Il capo dello Stato ha dichiarato di aver avuto colloqui con il presidente del Consiglio europeo, António Costa, ringraziandolo per le sue sincere condoglianze agli ucraini che hanno perso i loro cari a causa del massiccio attacco russo. "Al momento si contano 25 morti, tra cui quattro bambini, e decine di persone sono rimaste ferite", ha aggiunto il leader ucraino.
Mosca: forze nucleari e sistemi senza pilota tra priorità su armi
"Le principali priorità del programma statale" russo per gli armamenti "sono le forze nucleari strategiche, le risorse spaziali, la difesa aerea, le risorse per la guerra elettronica, le comunicazioni e il controllo, i sistemi senza pilota e i sistemi robotici, nonché le tecnologie di intelligenza artificiale": lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Andrey Belousov, ripreso dalla Tass.
Macron: "Putin-Zelensky entro lunedì o Trump preso in giro"
Se il presidente russo non incontrerà il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky entro lunedì, come richiesto da Donald Trump, "questo significherà che Putin si sarà preso gioco del presidente Trump", ha detto oggi Emmanuel Macron. Parlando al termine del Consiglio dei ministri franco-tedesco a Tolone, Macron ha detto che se quell'incontro bilaterale "al quale Putin si è impegnato con il presidente Trump" non si svolge entro lunedì, "credo che ancora una volta vorrà dire che Putin si è preso gioco di Trump" e "questo non può rimanere senza risposta". Parlando in conferenza stampa al fianco del cancelliere Friedrich Merz, Macron ha annunciato che entrambi, ognuno separatamente, telefoneranno a Trump nel fine settimana: "Se dovessimo constatare la settimana prossima che, ancora una volta, dopo mesi di promesse non mantenute", l'incontro non ci sarà stato, "ci pronunceremo in modo molto chiaro per sanzioni primarie e secondarie" contro la Russia.
Von der Leyen: "Putin predatore, non si fermerà in Ucraina"
"La Finlandia ha sempre vissuto accanto a un vicino pericoloso e imprevedibile. Putin non è cambiato, è un predatore. Ed è stato impressionante per me sentire che il vostro confine con la Russia è lungo 1300 chilometri, ma voglio rassicurare la Finlandia che non si tratta solo del suo confine. Questo confine è anche un confine europeo e quindi è nostra responsabilita' condivisa proteggerlo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa in Finlandia con il premier Petteri Orpo. "I rischi da cui la Finlandia ha messo in guardia per anni si sono ora materializzati: la brutale guerra della Russia contro l'Ucraina è giunta al suo quarto anno. E' ovvio nche Putin non si fermerà qui", ha aggiunto.
Merz: "La guerra potrebbe durare ancora molti mesi"
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha avvertito che la guerra della Russia in Ucraina potrebbe durare ancora "molti mesi", nonostante i recenti sforzi guidati dagli Stati Uniti per porvi fine. Parlando a fianco del presidente francese, Emmanuel Macron, nella città francese di Tolone, Merz ha affermato di non farsi "illusioni" sulle prospettive di una rapida conclusione della guerra; allo stesso tempo, ha assicurato: "Non abbandoneremo l'Ucraina".
Kiev a Usa: tutte vostre proposte bloccate da Mosca
Il capo dello staff del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha ribadito agli Stati Uniti che "tutte le proposte di pace" avanzate da Washington "vengono bloccate da Mosca". Yermak ha incontrato negli Stati Uniti l'inviato di Trump, Steve Witkoff. "Purtroppo, la Russia non sta facendo nulla di quanto necessario per porre fine alla guerra e sta chiaramente prolungando le ostilità", ha scritto Yermak su X.
Yermak a Witkoff: "Tutte proposte Usa sono bloccate da Mosca"
Il capo dell'ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak ha incontrato a New York l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Steve Witkoff. "La priorità principale è promuovere una vera diplomazia - afferma Yermak su X - e garantire l'attuazione di tutti gli accordi raggiunti al vertice di Washington. Stiamo coordinando i nostri sforzi". "Siamo aperti a negoziati diretti a livello di leader e siamo pronti a discutere la più ampia gamma di questioni". Kiev, ha chiarito il braccio destro di Zelensky, "accoglie con favore tutte le iniziative di pace Usa ma putroppo ciascuna di esse viene bloccata dalla Russia.
Parigi e Berlino aumentano forniture difesa aerea a Kiev
Parigi e Berlino sono "determinate a difendere la sovranità dell'Unione europea" e aumenteranno le forniture per la difesa antiaerea all'Ucraina "visti gli attacchi russi massicci" sul paese nelle ultime settimane. Lo annuncia un comunicato congiunto pubblicato oggi al termine del Consiglio dei ministri franco-tedesco a Tolone, nel sud della Francia.
Kallas: usare Fondo della Pace Ue per acquistare armi Usa
Il Fondo Europeo per la Pace può "dare finanziamenti per l'iniziativa" della Nato Purl (ovvero l'acquisto prioritario di armi made in Usa richieste sa Kiev) e dunque si deve "sbloccare la situazione". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas al termine dell'informale difesa, precisando che sono state date diverse opzioni all'Ungheria, come gli opt-out in stile Nato, per togliere il veto. In tutto sono 6,6 miliardi di euro i fondi bloccati. "Questi finanziamenti potrebbero fare la differenza", ha aggiunto.
Zelensky: "Vorrei che Parlamenti alleati votassero garanzie"
Nel giorno dell'incontro a New York tra ucraini e americani sulle garanzie di sicurezza, Volodymyr Zelensky ha affermato, in un briefing da Kiev con la stampa, ripreso dai media internazionali, che le discussioni dovrebbero essere "urgentemente" portate a livello di leader aggiungendo che vorrebbe anche che gli alleati ratificassero le garanzie di sicurezza attraverso i rispettivi parlamenti. "Vogliamo garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti . Non vogliamo (un altro) Memorandum di Budapest", ha affermato, riferendosi all'accordo del '94 in cui Kiev ha rinunciato al suo arsenale nucleare in cambio di garanzie di sicurezza.
Zelensky: "Mosca decida entro lunedì su incontro bilaterale"
L'Ucraina e i suoi alleati hanno concordato di attendere fino a lunedì 1° settembre "affinché la Russia dimostri una reale volontà e prontezza a partecipare a un incontro bilaterale per porre fine all'invasione dell'Ucraina". E' la scadenza indicata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un briefing, riportato dal Guardian, Zelensky ha affermato che "si aspetta una risposta dai partner se la Russia non si muoverà entro questa scadenza". Il leader ucraino si è anche espresso a favore dello spostamento dei colloqui sulle garanzie di sicurezza a un livello di leader nazionali.
Zelensky: "Russia ammassa 100mila uomini vicino Pokrovsk"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato che la Russia sta radunando una forza di circa 100mila soldati vicino alla roccaforte ucraina orientale di Pokrovsk, che la Russia rivendica come suo territorio. "C'è un accumulo e una concentrazione del nemico lì. Fino a 100mila uomini, questo e' quanto sappiamo stamattina. Stanno preparando azioni offensive in ogni caso", ha detto Zelensky incontrando la stampa.
Kallas e 26 Paesi Ue: "Mosca fermi le uccisioni"
"I recenti attacchi della Russia a Kiev e ad altre città ucraine rappresentano una deliberata escalation e minano gli sforzi verso la pace". Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas pubblicando una sua dichiarazione sostenuta da 26 Stati membri, dopo il veto di Budapest ad una nota congiunta. "La Russia deve porre fine alle uccisioni e dimostrare una sincera volontà di pace: gli attacchi intenzionali contro civili e obiettivi non militari sono crimini di guerra", si legge nella dichiarazione, che ricorda come il raid abbia danneggiato i palazzi della delegazione Ue a Kiev.
Fonti Ue: Budapest blocca nota a 27 su attacchi a Kiev
L'Ungheria - a quanto si apprende - ha bloccato una dichiarazione a 27 da parte dell'Unione Europea in seguito agli attacchi missilistici a Kiev che hanno coinvolto anche la delegazione Ue nella capitale ucraina. Budapest ha obiettato a quasi tutte le formulazioni proposte, compresa la frase "la Russia deve porre fine alle uccisioni e dimostrare un sincero interesse per la pace". A questo punto si procederà con una dichiarazione dell'Alto rappresentante Kaja Kallas.
Mosca: Ue complice delle azioni terroristiche di Kiev
Bruxelles ha dato a Kiev carta bianca per colpire qualsiasi infrastruttura energetica russa, diventando complice delle sue azioni terroristiche, ha denunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Il riferimento è agli attacchi che hanno colpito l'oleodotto Druzhba che rifornisce dalla Russia Ungheria e Slovacchia. "E' ovvio che l'Unione Europea ha dato letteralmente carta bianca al regime di Kiev per colpire qualsiasi infrastruttura energetica russa, diventando così, di fatto, complice delle azioni terroristiche di Kiev", ha affermato Zakharova durante un briefing, come riporta Ria Novosti.
Cremlino: 'Vertice con Zelensky possibile se ben preparato'
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è tornato ad affermare oggi che il presidente russo Vladimir Putin non esclude un incontro con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ma il vertice deve essere ben preparato. Lo riferisce l'agenzia Tass.
Ucraina:Bonelli, segnale ambiguo da nuovo ambasciatore a Mosca
"Penso che ci sia un gioco di ruoli ben pianificato tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini: uno occupa uno spazio politico, l'altra un altro, in una strategia coordinata. Anche la propaganda sull'articolo 5, che il governo presenta come una grande proposta italiana, è in realtà fuffa: un'operazione di facciata". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare Avs e co portavoce di Europa Verde intervenendo questa mattina a L'Aria che tira su La7. "Rivendico la posizione contraria all'invio di truppe italiane in Ucraina: su questo sono d'accordo. Ma rimane una contraddizione enorme, perché se davvero si applicasse quell'articolo ci troveremmo in una situazione ingestibile. Viviamo in un mondo dove gli accordi internazionali saltano dopo pochi giorni: lo vediamo oggi con l'Iran che ha respinto il controllo sul nucleare, aprendo a nuove sanzioni".
Tajani, 'crescente cooperazione con Riad per supporto umanitario e ricostruzione'
Il coinvolgimento dell'Arabia Saudita alla Conferenza per la ripresa dell'Ucraina 2025 ha dimostrato una crescente cooperazione bilaterale non solo nel supporto umanitario, ma anche negli sforzi di ricostruzione e modernizzazione in Ucraina. L'Italia è desiderosa di ampliare questa partnership per includere aiuti finanziari congiunti e la partecipazione delle aziende alla ricostruzione di infrastrutture critiche e servizi sociali. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, elogiando la partecipazione di alto livello del Paese arabo alla Conferenza ospitata a Roma a luglio. L'evento ha attirato oltre 110 delegazioni ufficiali e ha ottenuto impegni finanziari per oltre 10 miliardi di euro, oltre a 5 miliardi di euro in accordi con il settore privato. Tajani ha affermato che l'Arabia Saudita è emersa come un "attore importante con una crescente influenza regionale e internazionale" e ha sottolineato il potenziale per una cooperazione più profonda tra Riad e l'Unione Europea in materia di energia, transizione digitale, infrastrutture, commercio e investimenti. Ha affermato che legami più forti tra Ue e Arabia Saudita, bilaterali o attraverso il Consiglio di cooperazione del Golfo, andranno a vantaggio di entrambe le parti. Il primo vertice Ue-Ccg, tenutosi nell'ottobre 2024, ha gettato le basi per questa cooperazione, ha aggiunto.
Iran: Mosca, con sanzioni E3 rischio conseguenze irreparabili
La Russia ha avvertito che il ripristino delle sanzioni all'Iran avviato da Francia, Germania e Gran Bretagna può avere "conseguenze irreparabili". Il ministero degli Esteri russo, in una nota, "esorta con forza" i tre Paesi europei "a riconsiderare e rivedere le loro decisioni erronee prima che portino a conseguenze irreparabili e ulteriore tragedia".
Ucraina: Zelensky, '8 dispersi da attacco su Kiev, servono sanzioni dure contro Russia'
"La Russia deve essere ritenuta responsabile per l'attacco" di ieri su Kiev e "servono sanzioni dure". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che riferisce di un rapporto del ministro degli Interni, Ihor Klymenko, all'indomani della strage, da cui emerge che "nel sito dell'attacco russo su un edificio residenziale nel distretto di Darnytskyi" della capitale ucraina "si sono concluse le operazioni dei soccorritori", mentre "continuano i lavori per rimuovere le strutture distrutte". "Ad ora sappiamo che 22 persone sono rimaste uccise solo qui, compresi quattro bambini. La bambina più piccola non aveva neanche tre anni - prosegue il post - In tutto quella notte i russi hanno ucciso 23 persone a Kiev. Restano da chiarire le sorti di otto persone, altre 53 sono rimaste ferite".
"La Russia deve essere ritenuta responsabile per questo attacco così come per ogni altro attacco contro il nostro Stato, la nostra gente e gli sforzi del mondo per porre fine a questa guerra - conclude Zelensky - Quando invece della diplomazia la Russia sceglie i missili balistici, di continuare a modernizzare (i droni) 'Shahed' per uccidere e a rafforzare la cooperazione con attori come la Corea del Nord, significa che il mondo deve rispondere di conseguenza. Servono sanzioni dure, pressing intenso, passi decisi in modo che gli assassini non percepiscano un senso di impunità. La Russia capisce solo la forza e ora servono dimostrazioni di forza. Stati Uniti, Europa e G20 hanno questa forza".
Ucraina: Schlein, 'riaffermare sostegno a Kiev e insistere su diplomazia Ue'
Nel giorno dell’ennesimo criminale attacco russo a Kiev, dobbiamo riaffermare il nostro sostegno all’Ucraina e al contempo insistere per un forte protagonismo diplomatico e politico dell’UE per porre fine alla guerra e negoziare una pace giusta e sicura, cosa che non è pensabile fare senza che a quel tavolo negoziale siedano anche l’Ucraina con le sue condizioni e accanto l’Unione europea, a garantire gli interessi di sicurezza ucraini ed europei, perché è chiaro che Trump non sia affidabile e non abbia questa priorità". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, ieri sera alla riunione con i leader socialisti, tra i quali il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Palazzo Chigi, 'robuste e credibili garanzie sicurezza sono chiave di volta'
Nel corso del vertice di governo sull'Ucraina che si è svolto ieri mattina, "sono state approfondite le opportunità di dialogo verso una pace giusta, che si sono dischiuse nelle ultime settimane. Si tratta di un percorso la cui chiave di volta è costituita da robuste e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina, da elaborare insieme agli Stati Uniti e ai partner europei e occidentali". Lo fa sapere Palazzo Chigi. L'Italia, ricorda la Presidenza del Consiglio, "sta fornendo un contributo alla loro definizione con la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all'articolo 5 del Trattato di Washington".
Ucraina: Belgio, addestrare soldati sul campo non è priorità
"Stiamo addestrando molti soldati ucraini e, per me, non è una priorità addestrarli in Ucraina senza un cessate il fuoco. Sarà difficile, a causa della situazione di sicurezza. Gli istruttori sono soldati belgi e, considerando questo rischio, credo che sia troppo alto per il momento, quindi è difficile". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa del Belgio, Theo Francken, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri Ue a Copenaghen.
Ucraina, Belgio: scettici su cessate il fuoco; avanti con sanzioni
“Aiuteremo l’Ucraina quando ci sarà un cessate il fuoco, e spero che arrivi il prima possibile. Personalmente sono scettico, ma vedremo.” Lo ha dichiarato il ministro della Difesa del Belgio, Theo Francken, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri UE a Copenaghen. Per costringere la Russia a un accordo, “dobbiamo aumentare le sanzioni,” ha aggiunto. “Credo che molti pacchetti siano in arrivo. L’Unione Europea può fare molto, ma anche con gli Stati Uniti come alleati e partner, dobbiamo aumentare le sanzioni,” ha evidenziato il ministro belga.
Ucraina, Belgio: nuovi aiuti per 100 mln e accelerazione su F-16
Sosterremo l’Ucraina con altri 100 milioni di euro. È una decisione del governo belga presa questa settimana. È una buona cosa. E per il resto, continueremo a sostenere l’Ucraina con tutto ciò che abbiamo. Anche gli F-16 saranno consegnati il prima possibile.” Lo ha dichiarato il ministro della Difesa del Belgio, Theo Francken, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri UE a Copenaghen.
Ucraina, Lituania: sì all’addestramento di soldati sul terreno
Sulla possibilità di addestrare truppe sul suolo ucraino, “siamo completamente d’accordo.” Lo ha dichiarato la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri della Difesa UE a Copenaghen. “Dobbiamo utilizzare ogni formato possibile. Dobbiamo essere dove l’Ucraina ha bisogno di noi ed essere il più efficienti possibile. Quindi sì, abbiamo sostenuto questo formato,” ha aggiunto. “È sicuro mentre la Russia continua a bombardare? No, non è sicuro, ma è proprio per questo che spero che, insieme ai miei colleghi, riusciremo a trovare soluzioni concrete. Sentiamo di poter fare di più per l’Ucraina. L’Ucraina è ciò che si frappone tra gli Stati Uniti e la Russia,” ha concluso.
Ucraina, Svezia: importante l’impegno USA per garanzie di sicurezza
“In merito alle garanzie di sicurezza, l’impegno degli Stati Uniti sarebbe importante. Il mio primo ministro ha affermato che, se le condizioni saranno soddisfatte, potremmo dare il nostro contributo anche nel settore aereo o marittimo, e mi aspetto che anche in questo caso sia solido. Dialogheremo poi con gli ucraini sulle loro esigenze e aspettative.” Lo ha dichiarato il ministro della Difesa della Svezia, Pal Jonson, al suo arrivo alla riunione informale a Copenaghen.
Lituania: Putin su tappeto rosso non è stato piacevole
“Vedere un assassino sanguinario su un tappeto rosso non è una visione piacevole per nessuno di noi. Tuttavia, come ho detto, nessuno ha pensato a una soluzione ingegnosa, quindi gli sforzi degli Stati Uniti sono lodevoli. Stanno cercando di fare ciò che ritengono opportuno e vedremo come andrà a finire.” Lo ha dichiarato la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri della Difesa UE a Copenaghen. “Siamo quindi grati agli Stati Uniti per il loro sostegno, davvero fondamentale per l’Ucraina, e speriamo che continui,” ha aggiunto.
Lussemburgo, non ci possiamo permettere sconfitta Ucraina
“Dobbiamo continuare a sostenere militarmente l’Ucraina perché una sua sconfitta è una sconfitta di tutti noi e non ce lo possiamo permettere.” Lo ha dichiarato la ministra della Difesa del Lussemburgo, Yuriko Backes, al suo arrivo alla riunione informale dei ministri della Difesa UE a Copenaghen.
Germania: obiettivo finale deve essere il cessate il fuoco
“Oltre alle iniziative per le munizioni e per rafforzare la posizione dell’Ucraina in vista di possibili negoziati, è chiaro che l’obiettivo finale deve essere il raggiungimento di un cessate il fuoco.” Lo ha dichiarato il sottosegretario per la Difesa della Germania, Sebastian Hartmann, all’arrivo alla riunione informale del Consiglio Difesa UE a Copenaghen. “L’Ucraina deve poter trattare da una posizione di forza, garantendo la propria sicurezza e mantenendo la definizione della propria sovranità. La Germania continuerà a fornire tutto il sostegno necessario,” ha aggiunto.
Kallas: 'Discutiamo se inviare subito gli addestratori Ue'
"Oggi discuteremo della modifica ai mandati delle missioni europee per l'Ucraina, quella civile e di addestramento militare. In questo quadro possiamo discutere quanto appetito ci sia per addestrare i militari ucraini nella parte occidentale del Paese prima che la tregua sia concordata". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio informale Difesa di Copenaghen. "Il dibattito sulle garanzie di sicurezza è per il 'day after' ma, se si guarda a quello che fa Putin, non è vicino", ha aggiunto.
Media: 'Europa valuta possibilità zona cuscinetto su territorio ucraino'
L'Europa sta valutando la possibilità di sostenere una zona cuscinetto di 40 chilometri come parte degli sforzi per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Lo scrive Politico, citando cinque diplomatici europei. La zona cuscinetto è al vaglio dei leader europei come opzione per un cessate il fuoco o un accordo postbellico tra le forze ucraine e russe, ma Washington non è coinvolta nelle discussioni, hanno affermato i cinque diplomatici anonimi. "Tutti stanno cercando di agire il più rapidamente possibile sulle garanzie di sicurezza, in modo che Trump non cambi idea", ha affermato uno dei funzionari europei. La proposta sarebbe probabilmente legata a concessioni territoriali da parte dell'Ucraina e non è chiaro se Kiev sia aperta al piano, hanno aggiunto i diplomatici. Secondo due funzionari, si prevede che le truppe francesi e britanniche costituiranno la maggioranza delle forze di peacekeeping, mentre Regno Unito e Francia premono affinché altri alleati forniscano equipaggiamento militare. Secondo quanto riportato da Politico, in Ucraina potrebbero essere dislocati da un minimo di 4.000 a un massimo di 60.000 peacekeeper per garantire un potenziale accordo di pace, mentre gli alleati di Kiev rimandano l'assunzione di impegni pubblici finché non emergeranno dettagli chiave.
Ucraina, salito a 23 morti bilancio attacchi russi su Kiev ieri
E' salito a 23 morti il bilancio degli attacchi sferrati ieri dalla Russia su Kiev. Lo riferisce su Telegram Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina. Le operazioni di ricerca e soccorso nelle zone colpite non sono ancora concluse, aggiunge il funzionario.
Kallas: 'Putin si beffa degli sforzi di pace, sanzioni'
"Questi attacchi mostrano che Vladimir Putin si fa beffe di tutti gli sforzi di pace e che la Russia capisce solo la pressione". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio informale Difesa di Copenaghen. "Stiamo lavorando al 19esimo pacchetto di misure, ci sono molte opzioni sul tavolo, ma quello che farebbe più effetto sarebbe colpire l'energia, bloccare l'accesso al capitale e sanzioni secondarie", ha spiegato. "Le discussioni sono in corso ma tutti capiscono che la sola cosa che funziona è la pressione".
Mosca: 44 droni ucraini abbattuti sulla Russia durante la notte
Le difese antiaereee russe hanno abbattuto durante la notte 44 droni lanciati dalle forze ucraine contro il territorio della Federazione, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa. La maggior parte sono stati intercettati sulla regione di Briansk. Dieci velivoli senza pilota sono stati abbattuti sulla Crimea, annessa alla Russia dal 2014.
Ucraina: due morti in attacchi russi nella regione di Dnipropetrovsk
Due persone sono morte e una terza è rimasta ferita in un attacco con droni condotto dall’esercito russo nella regione ucraina di Dnipropetrovsk. Lo ha riferito Sergiy Lysak, capo dell’amministrazione militare della regione centro-orientale. È la prima volta che le autorità ucraine ammettono la presenza di forze russe nel Dnipropetrovsk, dove Mosca aveva già rivendicato un’avanzata a luglio
Cina: 'Relazioni strategiche tra Pechino e Mosca'
Cina Russia mantengono "relazioni strategiche stabili tra loro e forniranno contributi ancora più grandi al progresso dell'umanità". È quanto ha detto, durante una conferenza stampa sui preparativi per le commemorazioni del V-Day, il viceministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu.
Usa annunciano vendita armi per 825 milioni all'Ucraina
L'amministrazione Trump ha approvato una vendita di armi all'Ucraina per 825 milioni di dollari, che includerà missili a raggio esteso e relative attrezzature per potenziarne le capacità difensive, mentre gli sforzi Usa per mediare la pace tra Kiev e Mosca sembrano in stallo. Il Dipartimento di Stato ha annunciato giovedì di aver notificato al Congresso la vendita di missili con munizioni d'attacco a lungo raggio e sistemi di navigazione per l'Ucraina. La vendita comprenderà 3.350 missili Eram (gittata 240-400 km), 3.350 unità Gps, oltre a componenti, pezzi di ricambio e altri accessori, nonché addestramento e supporto tecnico.