Ucraina, Trump: 2 settimane per risposta su pace. Zelensky: Mosca non vuole vertice

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Il presidente Usa vuole che Russia e Ucraina organizzino un incontro tra i loro leader senza intervenire direttamente per ora. Lo hanno riferito funzionari della Casa Bianca al Guardian. Il vicepresidente americano J.D. Vance: "Mosca vuole territori ucraini non ancora occupati". Vance ha definito questa richiesta “il nocciolo della trattativa" per la pace. "Non penso che dovremmo farci carico noi della sicurezza di Kiev", ha aggiunto

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Nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Russia vuole "alcuni porzioni di territorio, la maggior parte delle quali ha già  occupato, ma alcune non ancora". Lo ha detto il vicepresidente americano J.D. Vance aggiungendo che "è proprio lì che si trova il nocciolo della trattativa". "Gli europei dovranno assumersi la grande parte del peso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina", ha aggiunto Vance, secondo il quale l'Europa dovrà fare la "parte del leone". "Non penso che noi dovremmo farci carico di questo peso", ha detto. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia  Interfax, ha ribadito, invece, che fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina con un "intervento militare straniero" è assolutamente inaccettabile. "Le azioni dell'Europa e del regime di Kiev compromettono gli sforzi del  presidente Donald Trump per risolvere il conflitto" in Ucraina. "Kiev non è interessata a pace a lungo termine", ha aggiunto. "Quando e se, si spera", verrà firmato un accordo di pace tra Russia e  Ucraina, dovrà essere "risolto il problema della legittimità della  persona che firmerà questi accordi" da parte di Kiev, ha detto Lavrov, riferendosi al presidente Zelensky, il cui mandato è scaduto nel maggio del 2024 senza che si tenessero nuove elezioni a causa della legge marziale vigente nel  Paese. 

Zelensky ha spiegato di "ritenere giusto" che l'incontro possibile con l'omologo russo Vladimir Putin "si svolga in un'Europa neutrale". L'Ucraina non accetterà "ultimatum o ricatti" durante i colloqui di pace volti a porre fine alla guerra, ha rimarcato il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak,  ribadendo che Kiev è pronta a "qualsiasi formato di dialogo, bilaterale o trilaterale".

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 40 missili di vario tipo, inclusi quattro ipersonici Kinzhal, e 574 droni. "L'esercito russo ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione", ha riferito su Facebook Zelensky.

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Che cosa chiede Vladimir Putin per la pace in Ucraina

Anche se un accordo tra il presidente degli Stati Uniti e l’omologo russo non è stato ancora raggiunto, sul tavolo dell’incontro ad Anchorage l’inquilino del Cremlino avrebbe portato - secondo quanto riportato dai media americani - una lunga lista di richieste. Ecco quali

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Le guerre che Trump dice di aver fermato: il fact-checking. VIDEO

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Guerra in Ucraina, come garantire la sicurezza di Kiev? Le ipotesi

In attesa di nuovi appuntamenti che potrebbero definire le sorti del conflitto tra Russia e Ucraina, si discute sulle possibili garanzie da consegnare a Kiev per evitare un nuovo attacco di Mosca. Dall’esercito ucraino al possibile invio di soldati europei, ecco cosa sapere.

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Trump: "Entro due settimane sapremo se ci sarà la pace"

Donald Trump ha ribadito che i tempi del percorso di pace in Ucraina non sono così rapidi come si aspettava qualche mese fa. "Spero che tra due settimane sapremo se ci sarà la pace", ha dichiarato in un'intervista con il conduttore radiofonico Todd Starnes ribadendo un concetto già espresso dopo i vertici in Alaska e a Washginton quando aveva detto che bisognava aspettare "una o due settimane" per avere un quadro più preciso.

Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa

La pace ha un prezzo ed è certo che il capo del Cremlino Vladimir Putin tenterà di ottenere il massimo. Ma quali sono le carte che può giocare in base alla situazione sul campo? Tra le ultime azioni, droni ucraini hanno colpito una raffineria di petrolio russa nella regione meridionale di Samara e la città di Kursk, vicino al confine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto, uccidendo una persona. Mosca ha affermato di aver conquistato il villaggio di Iskra e la cittadina di Shcherbynivka nella regione ucraina di Donetsk. Quali territori sono stati conquistati e quali vuole ottenere la Russia.

Vertice Trump-Putin, i territori conquistati dalla Russia: la mappa

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Zelensky: "Mosca vuole evitare l'incontro tra leader"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di volersi sottrarre alla "necessità" di organizzare un incontro con il presidente Vladimir Putin per trovare una soluzione alla guerra provocata dall'invasione russa. "Al momento, i segnali inviati dalla Russia sono semplicemente indecenti. Stanno cercando di evitare la necessità di organizzare un incontro", ha accusato Zelensky nel suo discorso quotidiano sui social media.

Guerra in Ucraina, le ipotesi sulle garanzie di sicurezza per Kiev

Passi avanti verso una possibile soluzione al conflitto in Ucraina. Nel vertice a Washington con Trump, Zelensky e i leader europei sono stati toccati diversi punti, tra cui quello determinante delle  garanzie di sicurezza per Kiev. Già nel vertice in Alaska il Cremlino ha  accettato che l’Ucraina abbia delle garanzie. I dettagli verranno  definiti entro 10 giorni. Intanto cresce la possibilità di un bilaterale  tra Putin e Zelensky entro fine agosto.

Guerra in Ucraina, le ipotesi sulle garanzie di sicurezza per Kiev

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Ucraina, reazione militare in 24 ore se c'è attacco russo

Kubilius: "Al Cremlino il capo e' Putin o Lavrov?"

"Chi è il vero capo al Cremlino: Putin o Lavrov? Come si può negoziare qualcosa con Putin se, dopo l'incontro con Trump, Lavrov nega pubblicamente tutto ciò che Putin ha promesso al presidente americano nell'incontro bilaterale? Forse Putin non è il vero capo del Cremlino?". Lo scrive su X il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius.

Italia e 20 Paesi condannano insediamento in Cisgiordania

Ventuno Paesi, tra cui Gran Bretagna, Francia, Australia, Canada e anche l'Italia, hanno firmato una dichiarazione congiunta che definisce "inaccettabile e una violazione del diritto internazionale" l'approvazione da parte di Israele del progetto di insediamento E1 in Cisgiordania. "Condanniamo questa decisione e ne chiediamo l'immediata revoca con la massima fermezza", si legge nella dichiarazione in merito ai piani per la cosiddetta area E1 vicino a Gerusalemme.

Trump: "Per vincere l'Ucraina doveva attaccare la Russia"

"È molto difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il Paese invasore. È come una grande squadra che ha una difesa fantastica, ma non può giocare in attacco. Non c'è possibilità di vincere!". Lo scrive Donald Trump su Truth tornando a parlare della guerra in Ucraina. "E così è stato con l'Ucraina e la Russia. Il corrotto e incompetente Joe Biden non ha permesso all'Ucraina di attaccare ma solo di difendersi e come è andata?", ha attaccato il presidente americano ribadendo che "questa è una guerra che non sarebbe mai accaduta se fossi stato presidente" e annunciando che "ci aspettano tempi interessanti". 

Ungheria ribadisce: "Contrari all'adesione di Kiev all'Ue"

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha smentito con forza che Donald Trump abbia telefonato al premier Viktor Orban chiedendogli di non ostacolare l'adesione dell'Ucraina all'Ue. "Non è successo, e la nostra posizione non è cambiata: siamo contrari all'ingresso" di Kiev nell'Unione, ha comunque ribadito il ministro parlando ai giornalisti.

"Trump fa passo indietro dalla mediazione Russia-Ucraina"

Donald Trump ha deciso di fare un passo indietro nella mediazione Russia e Ucraina e vuole che Mosca e Kiev organizzino un incontro tra i loro leader senza intervenire direttamente per ora. Lo hanno riferito funzionari della Casa Bianca al Guardian.  In un'intervista con il conduttore del talk Mark Levin martedì, il presidente ha anche affermato di ritenere che sarebbe stato meglio per Putin e Zelensky incontrarsi senza di lui, in un primo momento. Un alto funzionario Usa ha definito la nuova posizione del tycoon una sorta di "atteggiamento attendista", testimoniato anche dal fatto che Trump ha affidato il dossier a Rubio.

Erdogan a Macron "pronti a ospitare vertice pace"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto una telefonata da parte del collega francese Emmanuel Macron e confermato la disponibiltà della Turchia a ospitare un vertice di pace tra Russia e Ucraina. Erdogan, fa sapere l'ufficio della presidenza, ha ribadito che la Turchia è pronta a "fare la propria parte" e "fare da padrone di casa". I due leader hanno parlato anche del piano di Israele per prendere il controllo della Striscia di Gaza. Un piano che Erdogan ha criticato duramente, definendo "obbligatorio" fermare la sfacciataggine del governo guidato da Benjamin Netanyahu.

Ucraina: per Ankara e' "prematuro parlare di invio truppe

La Turchia è disposta a "fare la propria parte" per garantire la sicurezza dell'Ucraina e la fine del conflitto con la Russia, ma ritiene "prematuro" parlare di invio di truppe in questa fase. A chiarire la posizione di Ankara il portavoce del ministero della Difesa, che ha delineato una road map per l'invio di un contingente turco a garanzia della sicurezza del territorio ucraino. "La Turchia sostiene tutte le iniziative che portino pace e stabilità nella regione. Tuttavia per quanto riguarda Russia e Ucraina la priorità rimane un cessate il fuoco, in un secondo momento deve essere definita e delineata una missione con degli incarichi precisi e il ruolo dei singoli Paesi. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma al momento il terreno per un invio di militari non è stato predisposto e per questo ritengo prematuro parlare di questo tema", ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa.

Lavrov, "inaccettabili truppe straniere in Ucraina"

"Come mostrano le discussioni dell'Occidente con la parte ucraina, tutti questi piani sono sostanzialmente legati alla concessione di garanzie tramite un intervento militare straniero in una parte del territorio ucraino", ha affermato Lavrov in una conferenza stampa congiunta dopo un incontro con il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar. "Spero vivamente - ha aggiunto il capo della diplomazia russa - che coloro che coltivano tali piani, o stanno semplicemente cercando di attirare l'attenzione su di sé, comprendano che ciò sarà assolutamente inaccettabile per la Federazione Russa e per tutte le forze politiche di buon senso in Europa"

Ucraina: Zelensky, 'no a Cina come garante sicurezza Kiev

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di non volere che la Cina svolga un ruolo di garante della sicurezza dell'Ucraina, facendo riferimento al sostegno di Pechino a Mosca. Innanzitutto, dall'inizio di questa guerra la Cina non ci ha aiutato a fermarla. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni. Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutano l'Ucraina e che non l'hanno aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno", ha affermato Zelensky parlando ai giornalisti a Kiev

Lavrov: "Per pace valutare legittimità firma di Zelensky"

"Quando e se, si spera", verrà firmato un accordo di pace tra Russia e  Ucraina, dovrà essere "risolto il problema della legittimità della  persona che firmerà questi accordi" da parte di Kiev. Lo ha detto il  ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, riferendosi al presidente  Volodymyr Zelensky, il cui mandato è scaduto nel maggio del 2024 senza  che si tenessero nuove elezioni a causa della legge marziale vigente nel  Paese. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Lavrov: "No garanzie sicurezza se logica è scontro"

"Mosca rifiuta garanzie di sicurezza per l'Ucraina basate sulla logica dello scontro con la Russia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta l'agenzia Tass. "Riteniamo che il principio della fornitura collettiva di garanzie di sicurezza, stabilito nelle proposte dell'Ucraina (a Istanbul nel 2022), sia assolutamente naturale e attuale oggi", ha poi aggiunto Lavrov in conferenza stampa con l'omologo indiano. 

Mosca: "Kiev non interessata a pace a lungo termine"

L'Ucraina sta chiaramente dimostrando di non essere interessata a una soluzione "giusta e a lungo termine" del conflitto, ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. "Il regime ucraino e i suoi rappresentanti stanno dimostrando direttamente di non essere interessati a una soluzione sostenibile, equa e a lungo termine", ha affermato dopo i colloqui con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar come riporta Ria Novosti. 

Papa: "Troppo dolore innocente, si lavori per dialogo e diritto"

"Non possiamo piu' permetterci di resistere al Regno di Dio, che e' un Regno di pace. E la' dove i responsabili delle Istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunita' religiose e la societa' civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d'ora cio' che puo' nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente". Cosi' Papa Leone XIV nel messaggio, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti al XLVI Meeting per l'amicizia tra i popoli, che si svolgera' a Rimini da domani al 27 agosto. Il Pontefice raccomanda ai vescovi italiani di "promuovere percorsi di educazione alla nonviolenza, iniziative di mediazione nei conflitti locali, progetti di accoglienza che trasformino la paura dell'altro in opportunita' di incontro". E chiede, citando il suo discorso alla Cei di giugno scorso, che "ogni comunita' diventi una 'casa della pace', dove si impara a disinnescare l'ostilita' attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non e' un'utopia spirituale: e' una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, piu' che mai, la nostra presenza vigile e generativa". 

Lavrov: "Garanzie di sicurezza come discusse nel 2022"

Il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha detto che  la Russia sostiene l'opzione per le garanzie di sicurezza all'Ucraina  discussa nei negoziati di Istanbul nel 2022, quando fu ipotizzato il  ruolo dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu,  compresi Cina e Russia. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

Lavrov: "Europa e Kiev compromettono sforzi Trump per la pace"

"Le azioni dell'Europa e del regime di Kiev compromettono gli sforzi del presidente Donald Trump per risolvere il conflitto" in Ucraina. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta l'agenzia Tass.

Lavrov: "Inaccettabili truppe straniere in Ucraina"

Fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina con un  "intervento militare straniero" è assolutamente inaccettabile. Lo ha  detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia  Interfax.

Vance: "Mosca vuole territori ucraini non ancora occupati"

Nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina,  la Russia vuole "alcuni porzioni di territorio, la maggior parte delle  quali ha già occupato, ma alcune non ancora". Lo ha detto il  vicepresidente americano J.D. Vance in un'intervista a Fox News  aggiungendo che "è proprio lì che si trova il nocciolo della  trattativa". Dal canto suo, ha affermato, "l'Ucraina vuole essere sicura  di non essere invasa di nuovo dalla Russia. Vuole essere sicura di  mantenere l'integrità territoriale a lungo termine". 

Fermato in Italia uomo coinvolto in esplosione Nord Stream

Un uomo di origine ucraina che sarebbe coinvolto nell'esplosione di Nord Stream è stato arrestato in Italia. Lo ha reso noto la Procura federale tedesca. L'uomo, Serhii K., ritenuto uno dei coordinatori dell'operazione di sabotaggio avvenuta nel settembre 2022, è stato fermato nel corso della notte, sulla base di un mandato d'arresto europeo emesso dal giudice istruttore della Corte federale di giustizia il 18 agosto 2025, spiega il comunicato della procura di Karlsruhe. L'arresto è stato eseguito nella provincia di Rimini, da parte di funzionari della stazione dei carabinieri di Misano Adriatico, in stretta collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia.    "L'imputato è fortemente sospettato di aver causato collettivamente un'esplosione con esplosivi, di sabotaggio anticostituzionale e di distruzione di edifici", si legge nella nota. Stando al mandato d'arresto, Serhii K. avrebbe fatto parte di un gruppo di persone che nel settembre 2022 ha installato alcuni ordigni esplosivi nei gasdotti "Nord Stream 1" e "Nord Stream 2" vicino all'isola di Bornholm. Per il trasporto, come già noto, l'ucraino e i suoi complici hanno utilizzato uno yacht a vela partito da Rostock. Lo yacht era stato precedentemente noleggiato da un'azienda tedesca tramite intermediari avvalendosi di documenti d'identità falsi.    Le esplosioni avvennero il 26 settembre 2022 e causarono gravi danni a entrambi i gasdotti. Dopo il trasferimento dall'Italia, l'arrestato sarà condotto davanti al giudice istruttore della Corte federale di giustizia.

Mosca: "In Ucraina colpite industrie militari e strutture energia"

Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che nei  bombardamenti con missili e droni della scorsa notte sull'Ucraina sono  state prese di mira "imprese del complesso militare-industriale",  strutture energetiche che li alimentano e altri obiettivi militari. "Le  forze armate della Federazione Russa - si legge in un comunicato postato  dal ministero sul suo canale Telegram - hanno colpito con armi di  precisione, nonché con droni d'attacco, imprese del complesso  militare-industriale ucraino, strutture energetiche che ne garantivano  il funzionamento, la rete degli aeroporti militari, le posizioni dei  complessi missilistici tattico-operativi, i depositi di munizioni e beni  delle forze armate ucraine". In precedenza, l'Aeronautica militare  ucraina aveva riferito che nei bombardamenti i russi hanno impiegato 40  missili di vario tipo, inclusi quattro ipersonici Kinzhal, e 574 droni.  Sempre secondo Kiev, le difese aeree del Paese hanno abbattuto 546  velivoli senza pilota e 31 missili, di cui uno ipersonico. 

Kiev: "Bene assistenza Europa ma Usa fondamentali"

 L'assistenza militare americana e' fondamentale per l'Ucraina. Lo ha ribadito il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak, mentre europei e Stati Uniti stanno delineando le possibili garanzie di sicurezza per Kiev in vista di un eventuale accordo di pace. "Il sostegno europeo e' cresciuto, ma sono gli Stati Uniti a fornire le fondamenta della nostra difesa", ha scritto Yermak su X. "Apprezziamo la leadership del presidente Trump che ha costretto Putin ad accettare un incontro e ha anche dimostrato l'unita' degli alleati", ha concluso il consigliere di Volodymr Zelensky. 

Kiev: pronti a ogni tipo colloquio ma "no a ultimatum"

L'Ucraina non accettera' "ultimatum o ricatti" durante i colloqui di pace volti a porre fine alla guerra, ha ribadito il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak, su X, ribadendo che Kiev e' pronta a "qualsiasi formato di dialogo, bilaterale o trilaterale". "La cosa principale e' il risultato: porre fine alla guerra. Vogliamo ripristinare una pace giusta e duratura e impedire il ripetersi di aggressioni", ha proseguito il consigliere.

Lupi: "Europa e Usa lavorino per attivare articolo 5 Nato a Kiev"

 "L'asse euro-atlantico è fondamentale: Europa e Stati  Uniti continuino a lavorare insieme per una pace giusta e duratura, per  garantire la sicurezza per l'Ucraina, e perché si attivi, come proposto  dall'Italia, l'Art 5 della Nato anche all'Ucraina". Lo afferma il leader  di Noi moderati, Maurizio Lupi.

Zelensky, vertice con Putin sia in "Europa neutrale"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spiegato di "ritenere giusto" che l'incontro possibile con l'omologo russo Vladimir Putin "si svolga in un'Europa neutrale". Su questo, ha detto ieri sera alla stampa, "gli europei hanno insistito e io ho detto che siamo d'accordo". "La guerra e' in Ucraina, nel continente europeo", ha sottolineato. Il leader di Kiev ha indicato in Svizzera e Austria le possibili sedi ma ha aggiunto di non essere contrario a che il vertice si svolga in Turchia, "Paese membro della Nato". Allo stesso tempo, Zelensky ha categoricamente respinto la possibilita' di tenere un vertice a Mosca, come sembra aver proposto lo stesso Putin. Quanto all'Ungheria, il presidente ucraino ha osservato che "non e' facile", poiche' questo Paese e' contrario al sostegno a Kiev nella guerra con la Russia.

Mosca: "Abbiamo preso il controllo di un villaggio in Ucraina"

Le forze armate russe sostengono di aver preso il controllo di un  villaggio del sud-est ucraino: quello di Oleksandro-Shultine, nella  regione di Donetsk. Lo riporta la Tass. Le dichiarazioni di Mosca non  sono al momento verificabili. 

Budapest si candida a ospitare summit Putin-Zelensky

Il governo ungherese ha ufficialmente dichiarato di essere pronto a ospitare un possibile vertice di pace tra i presidenti di Ucraina e Russia, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, garantendo "condizioni eque e sicure" per l'incontro. "Se hanno bisogno di noi, siamo qui a loro disposizione", ha dichiarato il ministro degli Esteri Peter Szijjarto, aggiungendo che Budapest garantirà "condizioni appropriate, eque e sicure per negoziati di pace di questo tipo". Szijjarto ha ricordato che l'Ungheria si era già candidata per questo tipo di negoziati nel 2022, affermando che "con un preavviso di un'ora, i leader potranno venire in Ungheria per negoziare". Il ministro ha affermato che l'Ungheria è "l'unico Paese occidentale" che intrattiene relazioni "corrette" "basate sul rispetto reciproco" sia con Washington che con Mosca. Il premier Viktor Orban è considerato il leader dell'Ue piu' vicino a Putin e anche tra quelli col rapporto migliore con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Negli ultimi giorni, diverse città sono state prese in considerazione come possibili sedi per un possibile incontro tra i leader ucraino e russo, tra cui Ginevra, Roma, Vienna e Istanbul. Budapest potrebbe essere una possibile sede per tale incontro, dato che il governo ungherese ha già formalizzato il ritiro dell'Ungheria dalla Corte penale internazionale (Cpi), che ha emesso un mandato di arresto per Putin. Ma le relazioni tra Ungheria e Ucraina sono tese, poichè Kiev accusa Budapest di sostenere gli interessi russi, mentre il governo ungherese accusa l'Ucraina di limitare i diritti delle minoranze etniche, inclusa quella ungherese, che conta circa 150.000 persone. 

Zelensky: "Sarei felice se le elezioni si fossero già svolte"

"Sarei felice se le elezioni si fossero già svolte. Per concludere con questo argomento, perché questo argomento non produce altro che risse e appelli politici, manifesti, ecc.": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky in un incontro con i giornalisti, come riporta Ukrainska Pravda. Zelensky ha aggiunto di avere una richiesta da rivolgere a tutte le parti interessate: "La cosa principale è che mi diano l'opportunità di porre fine alla guerra e di non dividere lo Stato prima". 

Russia-Ucraina, lo stato del conflitto in 7 punti (Cina compresa)

Gli incontri di Trump con Putin, prima, e con Zelensky, poi, non hanno portato a soluzioni concrete. Servirà ancora tempo, ma non è troppo presto per trarre alcune conclusioni sullo stato del conflitto. Almeno 7.

Russia-Ucraina, lo stato del conflitto in 7 punti (Cina compresa)

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Arbia: "Se Putin atterra a Ginevra o Budapest va arrestato"

"Se Putin atterra a Ginevra o a Budapest le autorità lo devono arrestare e consegnare alla Corte Penale Internazionale. Non è possibile opporre un accordo di immunità». Lo ha detto Silvana Arbia, ex procuratrice presso il Tribunale Onu del Ruanda ed ex cancelliera della Corte Penale Internazionale, intervistata da La Stampa. "L'immunità non è opponibile alla Corte Penale Internazionale. Per lo Statuto di Roma queste immunità non hanno valore. Nessuno Stato può giustificare la non cooperazione all'obbligo imperativo di arrestare e consegnare la persona destinataria del mandato. Qualsiasi persona è trattata allo stesso modo. Ci sarebbe un inadempimento non giustificato", afferma Arbia. 

Kuleba: "Ingresso nell'Ue è parte delle garanzie di sicurezza"

"Siamo realistici: con l'America che si oppone è impossibile per l'Ucraina entrare nella Nato. Ma se diventasse membro dell'Ue chiarendo a Putin che è fuori dalla sua influenza, magari in seguito potrebbe entrare nella Nato, come è avvenuto per la Finlandia. L'ingresso nell'Ue è per noi parte dell'impegno di sicurezza come per l'Ue l'allargamento è una forma di prevenzione: finché ci sarà una zona grigia a Est, Putin la esplorerà". Lo ha detto l'ex ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, intervistato da La Stampa. Sulle trattative, Kuleba sottolinea: "Sin dal 2014 molti governi europei e altrettanti esperti geopolitici sostengono che l'Ucraina debba concedere qualcosa ma questo schema non ha mai funzionato. Un negoziato che comincia con quali passi indietro debba compiere Kiev è destinato a fallire perché Putin ne coglie la debolezza. Ribaltiamo piuttosto la questione: cosa è disposta a cedere la Russia per consentire che inizino le trattative di pace? La nostra linea rossa è netta: non accetteremo nessun riconoscimento legale del controllo russo sui territori occupati, Mosca rinunci a rivendicare il territorio ucraino".

Zelensky: "Occupazione dell'intero Donbass entro l'anno? Spacconata di Putin"

"Ho detto chiaramente che i loro discorsi sull'occupazione del nostro Donbass entro la fine dell'anno è una spacconata". Lo ha detto Volodymyr Zelensky affermando di ritenere che alla Russia sarebbero necessari altri 4 anni di guerra per conquistare il resto della regione che Vladimir Putin ha chiesto in cambio della fine dei combattimenti. 

Parlando con i giornalisti, il presidente ucraino ha infatti sottolineato come la Russia prima dell'invasione avesse già il controllo di un terzo della regione ed ora controlla il 67-69%, vuol dire quindi che in quasi quattro anni di guerra ha conquistato solo un terzo della regione. Insomma, per Zelensky, Putin sta cercando di vendere "aria fritta" a Donal Trump, "forse sperando di evitare la fine della guerra fissando delle condizioni che non possiamo accettare".

Zelensky ha aggiunto di aver spiegato a Trump che un ritiro di Kiev da tutto il Donbass aprirebbe la strada alla Russia verso  Kharkiv e Dnipro. "Se Putin prende il controllo qui - ha detto riferendosi al Donbass ancora controllato da Kiev - si spingerà oltre, a prescindere da qualsiasi accordo firmato. Il presidente Trump è d'accordo? Ha capito".

Ucraina, Svezia e Giappone aprono a contributo in garanzie di sicurezza

Svezia e Giappone valutano garanzie di sicurezza per l’Ucraina, hanno annunciato i rispettivi primi ministri, sottolineando l’impegno a sostenere Kiev dopo il vertice di Washington tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei, da cui è emerso l'impegno americano a contribuire alle garanzie di sicurezza. 

Il premier svedese Ulf Kristersson ha spiegato a Swedish Radio che l’aiuto potrebbe includere sorveglianza aerea e risorse marittime, a seconda delle esigenze complessive. Parallelamente, il premier giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato: "Osserveremo attentamente le discussioni in corso e, valutando con attenzione ciò che il Giappone può e deve fare – inclusi gli aspetti legali e le capacità disponibili – svolgeremo un ruolo appropriato".

Podolyak: "Non accettiamo lo scambio di territori"

"Non capisco bene come le concessioni all'aggressore possano portare alla fine della guerra. In questo modo l'aggressore non paga il prezzo dell'aggressione, anzi. E allora perché dovrebbe fermarsi? Inoltre il presidente Zelensky lo ha detto molto chiaramente: la cessione di territori alla Russia è vietata". Lo ha detto Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato da La Repubblica. Secondo il consigliere di Zelensky, "la posizione preliminare dell'Ucraina è la seguente: comprendiamo che uno degli scenari di base per uscire da questa guerra è il congelamento del conflitto lungo la linea del fronte. Si tratta di territori che oggi sono de facto occupati dalla Russia. Rimarrebbero tali. E poi ci sarebbe un grande lavoro attraverso strumenti economici, diplomatici e di altro tipo per riportare questi territori in Ucraina". Per quanto riguarda le garanzie di sicurezza, per Podolyak "l'elemento fondamentale è l'esercito ucraino: c'è il nodo dell'approvvigionamento, della garanzia del sostentamento finanziario. Dovrà essere un esercito forte e numeroso". Inoltre "Giorgia Meloni propone di ricorrere all'articolo 5 della Nato, estendendolo all'Ucraina senza che entri nella Nato. Ma l'articolo 5 non sarebbe automatico, vincolante. E quindi bisogna ripensarlo". Podolyak parla anche di quello che considera l'elemento più importante, cioè "dell'installazione di missili sul territorio dell'Ucraina capaci di raggiungere la parte europea della Russia. La Russia deve sapere che qui non ci sono solo missili a corto raggio, ma anche a a medio e medio-lungo raggio. Che possano colpire a 2000 chilometri". 

Zelensky: "Chiesto a Trump di sbloccare il no di Budapest all'adesione all'Ue"

"Ho chiesto al presidente Trump di assicurare che Budapest non blocchi il nostro cammino verso l'adesione alla Ue". Lo ha detto Volodymyr Zelesnky aggiungendo che "il presidente Trump mi ha promesso che il suo team lavorerà a questo". Riguardo poi alla possibilità che l'Ungheria di Victor Orban venga scelta come sede di uno degli incontri per avviare i negoziati tra Russia è Ucraina, Zelensky ha detto che la questione è "difficile" perché "c'e' un'ampia unità in Europa nel sostenere l'Ucraina in questa guerra, ma, per essere franco, Budapest non vi partecipa".

Zelensky: "Testato con successo missile con gittata di 3000 km"

Volodymyr Zelensky annuncia che la l'Ucraina ha testato un missile a lungo raggio, noto come Flamingo, che può colpire obiettivi a 3mila chilometri di distanza. "Il missile ha passato con successo i test. E' al momento il nostro missile di maggior successo, può volare 3mila chilometri, che è una cosa significativa", ha detto oggi ai giornalisti, spiegando che la produzione del missile potrebbe iniziare a febbraio del prossimo anno.

Zelensky: "Incontro con Putin in Svizzera, Austria o Turchia"

"Un incontro a Mosca è fuori questione", mentre "va bene" se il bilaterale con Vladimir Putin si terrà in Svizzera, Austria o anche Turchia. Lo ha detto il presidente ucraino Voloydmyr Zelensky, parlando con i giornalisti a Kiev. "Svizzera, Austria, siamo d'accordo... Per noi la Turchia è un Paese della Nato e fa parte dell'Europa. E non siamo contrari", ha affermato in merito alle possibili sedi, in dichiarazioni rilasciate stamattina ai media. 

Zelensky: "Nella notte un altro folle anti-record russo"

"L'esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione", lo afferma su Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando il massiccio attacco con missili e droni lanciato dalle forze russe sul Paese la notte scorsa. La Russia, ha annunciato in precedenza l'Aeronautica militare di Kiev, ha lanciato nella notte 40 missili e 574 droni sull'Ucraina. "Diversi missili da crociera sono stati lanciati contro un'azienda di proprietà americana a Zakarpattia. Era una normale attività commerciale civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un obiettivo per i russi. Questo è molto significativo. Un incendio nella struttura è ancora in corso di spegnimento. Al momento, sono state segnalate 15 persone ferite nell'attacco, tutte hanno ricevuto le cure necessarie", prosegue il capo di Stato. "I primi soccorritori stanno lavorando anche in molte altre regioni, da Zaporizhzhia a Volhynia. In totale, durante la notte, sono stati lanciati contro l'Ucraina 574 droni da combattimento e 40 missili. Una parte significativa è stata intercettata, ma purtroppo non tutti", sottolinea. "E i russi hanno portato a termine questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Ciò richiede una risposta... È necessaria una pressione. Sanzioni severe, dazi elevati. Ringrazio tutti coloro che stanno aiutando", conclude. 

Zelensky: "Nessun segnale da Mosca per porre fine alla guerra"

"Non c'è ancora alcun segnale da Mosca che indichi una reale intenzione di avviare negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. È necessaria una pressione. Sanzioni severe, dazi elevati": lo scrive su Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Zelensky

©Ansa

Zelensky: "La Cina non può essere garante di sicurezza"

La Cina non può essere garante della sicurezza per l'Ucraina. Lo ha affermato il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky. 

Yermak: "Putin ora è più realista, si sieda al tavolo con noi"

"Sembra ci sia un nuovo realismo di Putin. Meglio battere il ferro finché è caldo". Lo ha detto Andriy Yermak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistato dal Corriere della Sera, auspicando un summit bilaterale tra i due capi di Stato seguito da un trilaterale col presidente americano Donald Trump. L'incontro dovrebbe avvenire "appena possibile. Noi evitiamo qualsiasi ritardo. Tutto dipende da Putin, perché già ai negoziati di Istanbul in giugno Zelensky si era detto prontissimo a vederlo in ogni momento, anzi lo aspettava. Fu Putin a non presentarsi. Anche oggi potrebbe fare lo stesso. Noi siamo pronti: Zelensky intende finire la guerra al cento per cento, sebbene ad attaccare siano stati i russi. E non dimentichiamo che i bombardamenti sulle nostre città stanno continuando". Per quanto riguarda la possibilità che Germania, Gran Bretagna e Francia siano pronte a mandare truppe in Ucraina, Yermak afferma: "Posso confermare che più di tre Paesi sono disposti a inviare soldati, ma non voglio dire esplicitamente quali, anche se alcuni tra quelli che ha menzionato ci sono". Sul tema dei territori, il consigliere avverte: "Zelensky è stato chiaro: tutti gli aspetti territoriali saranno affrontati nel suo incontro bilaterale con Putin; inoltre si deve trattare a partire dall'attuale linea del fronte e comunque noi non rinunciamo ai nostri territori nazionali. Prendiamo atto della situazione creata dalla guerra e vogliamo parlarne". Per Yermak, anche con l'impegno europeo gli aiuti americani restano fondamentali: "È vero che il sostegno europeo è molto cresciuto negli ultimi mesi, ma gli Usa restano vitali". 

Zelensky: "Mosca sta rafforzando il fronte meridionale"

La Russia sta potenziando le sue forze sul fronte meridionale: lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Zaporizhzhia: il nemico si sta rinforzando", ha detto Zelensky in un commento diffuso oggi ai media. "Possiamo vedere che continuano a trasferire parte delle loro truppe dalla direzione di Kursk a Zaporizhzhia", ha aggiunto. Zelensky ha inoltre reso noto di aver chiesto al presidente statunitense Donald Trump di convincere il presidente ungherese Viktor Orban a smettere di bloccare l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Ieri era emerso che Trump ha chiamato Orban per esortarlo a togliere ogni ostacolo all'adesione di Kiev all'Ue. 

Allerta aerea a Kiev per la minaccia di droni

A Kiev è stato dichiarato questa mattina un'allerta aerea per la minaccia di droni: lo riporta RBC-Ucraina, che cita l'Aeronautica militare. "A Kiev c'è una minaccia rappresentata dagli attacchi con droni da combattimento", si legge in un messaggio dell'Aeronautica pubblicato su Telegram. 

Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'

Il capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, generale Dan Caine, ha incontrato a Washington alti ufficiali militari europei per discutere garanzie di sicurezza per un possibile accordo di pace. Il presidente Usa cancella le vacanze in agosto in vista dei colloqui.

Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'

Trump annulla ferie e lavora a vertice. 'No a truppe Usa in Ucraina'

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Kiev: "Nella notte 40 missili e 574 droni sull'Ucraina"

Le forze russe hanno attaccato l'ucraina la notte scorsa con 40 missili di vario tipo, inclusi quattro ipersonici Kinzhal, e 574 droni: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto 546 velivoli senza pilota e 31 missili, di cui uno ipersonico. I droni sono stati lanciati dalle regioni russe di Kursk, Bryansk, Millerovo, Orel, Shatalovo, Primorsko-Akhtarsk, Gvardeyskoye e dalla Crimea occupata, ha precisato l'Aeronautica. I missili balistici X-47M2 Kinzhal provenivano invece dallo spazio aereo delle regioni di Lipetsk e Voronezh. Sono stati lanciati anche due missili balistici Iskander-M/KN-23 dalla regione di Voronezh, 19 missili da crociera X-101 dallo spazio aereo della regione di Saratov, 14 missili da crociera Kalibr dall'area del Mar Nero e un missile di tipo non identificato dalla Crimea occupata. Le difese aeree ucraine hanno abbattuto o neutralizzato con sistemi di guerra elettronica 546 droni, oltre a un missile ipersonico, 18 missili da crociera X-101 e 12 Kalibr. Nel complesso, sono state colpite 11 località, mentre i detriti dei missili e dei droni abbattuti sono caduti in tre località. 

Kim elogia i capi delle truppe inviate a combattere in Russia

Durante la cerimonia di encomio tenuta mercoledì al loro ritorno in patria, Kim ha avuto un briefing sulle attività militari delle forze nordcoreane all'estero di cui ha elogiato "le imprese nel guidare le unità di combattimento che hanno partecipato alle operazioni per liberare la regione di Kursk della Federazione russa, fino alla vittoria".

Kim elogia i capi delle truppe inviate a combattere in Russia

Kim elogia i capi delle truppe inviate a combattere in Russia

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Ucraina, attacchi russi: un morto e 14 feriti nell'ovest

Un morto e 14 feriti: questo il bilancio degli ultimi attacchi condotti dall'esercito russo contro diverse località nell'ovest dell'Ucraina. Lo hanno riferito le autorità locali, secondo cui un attacco combinato con droni e missili cruise ha colpito la regione di Leopoli, provocando un morto e due feriti, mentre sono stati danneggiati decine di edifici. A Mukachevo, nella regione della Transcarpazia, l'amministrazione ha dato conto di almeno 12 feriti in un attacco russo.

Guerra Ucraina, drone russo in Polonia, Odessa in fiamme. VIDEO

Un'esplosione improvvisa, inaspettata, che ha fatto tremare la terra. Poi le fiamme. Il racconto di Gregor e Miroslava, i proprietari del campo di mais in cui si è schiantato il drone, confermano l'origine militare dell'oggetto misterioso. Il Ministro della Difesa di Varsavia Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, si è attenuto a una versione cauta, mentre il suo collega alla Difesa Radoslaw Sikorski, ha puntato il dito contro i responsabili, preannunciando una protesta formale. La Russia non è stata nominata. Pochi dubbi però che Mosca sia la responsabile. Ennesimo segnale che la guerra in Ucraina rischia di allargarsi oltre i suoi confini.

Guerra Ucraina, drone russo in Polonia, Odessa in fiamme | Video Sky - Sky TG24

Guerra Ucraina, drone russo in Polonia, Odessa in fiamme | Video Sky - Sky TG24

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Attacco russo su Leopoli, un morto e 2 feriti

Una persona è morta e due sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito ad un attacco russo con missili e droni sulla città di Leopoli, nell'Ucraina occidentale: lo hanno reso noto su Telegram il sindaco, Andriy Sadovyi,  e il capo dell'Amministrazione militare regionale, Maksym Kozytskyi, come riporta Ukrainska Pravda. Sadovyi ha precisato che si è trattato di "un attacco combinato con (droni kamikaze, ndr) Shahed e missili". 

Bloomberg: "Meloni sostiene piano di invio truppe in 24 ore"

La presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni sostiene un piano di sicurezza postbellica per l'Ucraina che darebbe agli alleati 24 ore per decidere se inviare o meno truppe in caso di nuova invasione russa. Lo riferisce il sito d'informazione Bloomberg, citando fonti a conoscenza delle discussioni in corso, ripreso da vari media ucraini, tra cui Kyiv Independent. Sempre secondo le stesse fonti, non meglio identificate, Meloni sostiene un piano simile alla clausola di difesa collettiva dell'articolo 5 della Nato. La proposta non include l'adesione dell'Ucraina alla Nato. Il principio di difesa collettiva dell'Alleanza, sancito dall'articolo 5, impegna gli stati membri a fornire supporto militare a qualsiasi altro stato membro in caso di attacco. Meloni ha proposto per la prima volta l'idea di estendere le protezioni dell'articolo 5 a Kiev - senza un invito della Nato - nel marzo 2025. La proposta di Meloni e' ora tra quelle al vaglio dei leader europei, mentre il presidente Zelensky si prepara ai negoziati diretti con Putin. 

Vance: "La Russia vuole i territori ucraini già occupati"

Per il vicepresidente Usa JD Vance, la Russia vuole alcuni territori ucraini, "la maggior parte dei quali ha già occupato, ma alcuni no". La Russia occupa già circa un quinto dell'Ucraina e il presidente Donald Trump ha affermato che lo "scambio di territori" e le modifiche territoriali saranno cruciali per qualsiasi accordo. In un'intervista a Fox News, Vance ha sottolineato, inoltre, che l'Ucraina vuole sapere che non verrà invasa di nuovo dalla Russia e vuole l'integrità territoriale. In effetti, l'Ucraina si oppone alla cessione di qualsiasi territorio, una posizione che il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato essere sancita dalla costituzione del Paese, ma Kiev attualmente non ha la capacità militare per riconquistare tutte le aree controllate dalla Russia e ha una leva diplomatica limitata per forzare un ritiro a breve termine. 

JD Vance

©IPA/Fotogramma

Kiev, 12 feriti per attacco russo su regione Transcarpazia

Le autorità ucraine affermano che almeno 12 persone risultano ferite in seguito un attacco russo a Mukachevo, nella regione occidentale della Transcarpazia. Lo riportano i media di Kiev. Danni e feriti vengono segnalati anche per un raid combinato russo che stanotte ha colpito Leopoli, capitale dell'omonima regione ucraina. Attacchi anche su Zaporizhzhia, con danni a strutture industriali e edifici residenziali. 

Mosca, intercettati 49 droni ucraini sul territorio russo

Mosca afferma che le forze di difesa aerea hanno intercettato e neutralizzato stanotte 49 velivoli senza pilota ucraini tra diverse regioni russe, la Crimea e il Mar Nero. Lo riporta l'agenzia Tass, citando il Ministero della Difesa russo. 

Lavrov, da Ue goffi tentativi di ostacolare Trump

La Russia vede finora dalla Ue solo un'aggressiva escalation della situazione e goffi tentativi di cambiare la posizione di Donald Trump sulla soluzione ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato da Ria Novosti.

Fonti Nato, 'dai vertici militari sostegno ai Volenterosi'

La riunione dei capi di Stato maggiore alleati ha evidenziato "il sostegno" nei confronti della Coalizione dei Volenterosi, impegnata a trovare soluzioni che possano garantire la sicurezza dell'Ucraina nel quadro del processo di pace avviato da Donald Trump. Lo fa sapere un funzionario Nato all'ANSA, precisando come l'Alleanza non sia però direttamente coinvolta nell'elaborazione dei piani. La collaborazione però è "congenita" poiché bisogna essere sicuri che l'eventuale sforzo di alcuni alleati non avvenga a detrimento dei piani difensivi Nato. In generale, però, la fonte nota come gli scenari sul post tregua rimangano "aperti".

Media, 'Usa giocheranno ruolo minimo in garanzie a Kiev'

Gli Stati Uniti intendono avere un ruolo minimo in qualsiasi garanzia di sicurezza per l'Ucraina. Lo ha detto il funzionario politico più alto in grado del Pentagono, Elbridge Colby, a un piccolo gruppo di alleati americani, secondo quanto riporta Politico citando alcune fonti. La precisazione del sottosegretario alla difesa per le politiche è arrivata in risposta alle domande dei vertici militari europei riuniti in un gruppo presieduto dal capo di stato maggiore aggiunto americano Dan Caine.

Vance, all'Europa la maggior parte della sicurezza di Kiev

Gli europei dovranno assumersi la grande parte del peso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Lo ha detto il vicepresidente americano JD Vance, secondo il quale l'Europa dovrà fare la "parte del leone". "Non penso che noi dovremmo farci carico di questo peso. Credo che dovremmo essere d'aiuto se necessario per fermare la guerra - ha osservato Vance -. Ritengo che dovremmo aspettarci, e il presidente di sicuro se lo aspetta, che l'Europa svolga un ruolo guida. Qualunque sia la forma che assumerà, gli europei dovranno farsi carico della maggior parte dell'onere".

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