Netanyahu: prenderemo Gaza pure con intesa su tregua. Negoziati immediati su ostaggi.

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L'Idf ha annunciato di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, controllando già la periferia della città. Il piano sarà illustrato da Netanyahu, secondo fonti militari. Israele dimostra "palese disprezzo" per gli sforzi di mediazione, dice Hamas. Lo Stato ebraico approva in via definitiva un insediamento in Cisgiordania che divide in due la regione, impedendo la realizzazione di uno Stato unito di Palestina. Intanto almeno 20 persone sono state uccise negli attacchi dell'Idf a Gaza

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Le Idf hanno annunciato di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, controllando già la periferia della città palestinese. Il piano sarà illustrato oggi da Netanyahu, secondo fonti militari. Israele dimostra "palese disprezzo" per gli sforzi di mediazione, commenta Hamas. Lo Stato ebraico approva intanto in via definitiva un insediamento in Cisgiordania che divide in due la regione, impedendo di fatto la realizzazione di uno Stato unito di Palestina.

Israele fermi il progetto per la costruzione di 3.400 unità abitative nella cosiddetta area E-1 in Cisgiordania, che rappresenta "una minaccia esistenziale alla soluzione dei 2 Stati". È il monito rivolto dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, secondo cui il progetto approvato viola il diritto internazionale e le risoluzioni dell'Onu.

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Israele, Netanyahu: "Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla". Onu: Rischio escalation

"Abbiamo sempre lavorato per scongiurare una crisi umanitaria. Gli unici che muoiono di fame sono i nostri ostaggi", ha dichiarato il premier israeliano, che ha annunciato "nuovi siti e corridoi sicuri" per la distribuzione degli aiuti. Le Nazioni Unite: "Se messo in pratica, il piano dello Stato ebraico innescherebbe un'altra calamità nella Striscia".

Israele, Netanyahu: 'Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla'

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Israele in protesta: quanto consenso ha perso davvero Netanyahu?

Circa un milione di cittadini sono scesi in piazza in tutto il Paese per manifestare contro la guerra. Eppure, i sondaggi dicono che, se si andasse alle urne oggi, vincerebbe di nuovo il Likud. Forse, però, qualcosa è cambiato e ora il primo ministro è più preoccupato per la tenuta del fronte interno.

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"Usa chiedono a Israele di ridurre operazioni in Libano"

L'amministrazione di Donald Trump ha chiesto a Israele di ridurre le azioni militari "non urgenti" in Libano per sostenere la decisione del governo libanese di avviare il processo di disarmo di Hezbollah. Lo hanno riferito ad Axios due fonti informate.    L'annuncio senza precedenti di due settimane fa è arrivato su sollecitazione degli Stati Uniti, ma molti nella regione dubitano che il governo libanese sarà in grado di attuarla. Per questo, sottolinea Axios, Washington ha chiesto a Israele di ridurre significativamente gli attacchi aerei per alcune settimane, per dimostrare la volontà di cooperare con Beirut.

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

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Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: "Israele deve fermarsi"

L'obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che "il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali". Tra settembre e ottobre, tra l'altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

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Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza

Imprenditore ed ex alto funzionario dell’Autorità nazionale palestinese, Hulileh è tra le possibili figure che potrebbero guidare Gaza al termine del conflitto. Figura considerata accettabile sia da Israele sia dagli Stati Uniti, guiderebbe con l’avallo della Lega Araba. Il piano, sostenuto dal lobbista Ari Ben-Menashe, prevede ricostruzione, ristabilimento dell’ordine e sfruttamento dei giacimenti di gas, con investimenti per la ricostruzione stimati in 53 miliardi di dollari.

Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza

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Netanyahu ordina "negoziati immediati" per tutti ostaggi

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato "negoziati immediati" per liberare "tutti gli ostaggi" a Gaza.

Israele, piano per occupare Gaza: evacuazioni e droni. Cosa sappiamo

Dopo l'approvazione, nella notte dell'8 agosto, da parte del gabinetto di sicurezza alla proposta del primo ministro israeliano di conquistare militarmente Gaza City, si aprono scenari fin qui inediti. I piani per l'occupazione da parte delle forze di difesa (Idf) sono infatti segreti e non è escluso che il dispiegamento dei mezzi militari abbia l'obiettivo di indurre Hamas a deporre le armi, liberare gli ostaggi del 7 ottobre 2023 ancora in vita e, infine, sciogliersi. Si affacciano tuttavia altre ipotesi.

Israele, piano per occupare Gaza: evacuazioni e droni. Cosa sappiamo

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Idf smentisce l'inchiesta del Guardian: "Dati sono errati"

L'Idf ha negato quanto affermato in un'inchiesta pubblicata dal Guardian secondo cui i dati di un "database classificato dell'intelligence militare" indicano che 5 palestinesi su 6 uccisi a Gaza durante la guerra sono civili, affermando che gli autori dell'articolo mancano di "competenze militari di base".    "I numeri nell'articolo non sono corretti e non riflettono i dati presenti nei sistemi Idf", ha affermato. "Durante la guerra vengono condotte continue valutazioni di intelligence sul numero di terroristi eliminati nella Striscia, basate su vari metodi e su ricerche incrociate provenienti da diverse fonti", prosegue la risposta.

Gb convoca ambasciatrice israeliana per l'insediamento E1

Il governo britannico ha convocato l'ambasciatrice d'Israele nel Regno Unito, Tzipi Hotovely, in risposta all'approvazione da parte dello Stato ebraico del progetto di insediamento E1 in Cisgiordania. È quanto si legge in una nota del Foreign Office in cui si ricorda la dichiarazione dei 21 Paesi, inclusi Gran Bretagna e Italia, contro il piano definito "inaccettabile e una violazione del diritto internazionale".

Cisgiordania, Meloni: "Israele rischia di compromettere la soluzione a 2 Stati"

La premier ha espresso le sue preoccupazioni perché “la decisione di procedere con l'occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un'ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria"

Meloni: Israele rischia di compromettere la soluzione a 2 Stati

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Inchiesta Guardian: 83% dei morti a Gaza sono civili

L'Idf conferma che a Gaza le vittime civili sono da record. I dati classificati dall'intelligence militare israeliana, ottenuti da un'inchiesta del Guardian insieme alla rivista palestinese +972, indicano che cinque palestinesi su sei uccisi dalle forze israeliane a Gaza erano civili, un tasso estremo raramente eguagliato negli ultimi decenni di guerra.

Meloni: "Israele rischia di compromettere soluzione due Stati"

"L'Italia condanna la decisione israeliana di autorizzare nuovi insediamenti in Cisgiordania. Tale decisione è contraria al diritto internazionale e rischia di compromettere definitivamente la soluzione dei due Stati e, in generale, una prospettiva politica per giungere a una pace giusta e duratura". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione.

Meloni: "Occupazione Gaza aggraverà situazione drammatica"

"L'Italia segue con profonda preoccupazione gli sviluppi recenti relativi alle decisioni assunte dal Governo israeliano in merito alla situazione nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e riafferma con fermezza il proprio impegno a favore della pace, della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in una dichiarazione. "In particolare - aggiunge -, la decisione di procedere con l'occupazione di Gaza, in risposta al disumano attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, costituisce un'ulteriore escalation militare che non potrà che aggravare la già drammatica situazione umanitaria".

Al Jazeera: salgono a 40 i morti a Gaza dall'alba

Sale ad almeno 40 morti il bilancio dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani a Gaza dalle prime ore di questa mattina, di cui otto uccise mentre attendevano di ricevere aiuti. Lo scrive Al Jazeera che cita fonti nella Striscia.

Netanyahu: "Prenderemo Gaza anche se c'è accordo su tregua"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che, anche se Hamas ha accettato l'accordo per la tregua, Israele prenderà comunque il controllo di Gaza. "Lo faremo comunque. Non c'è mai stato dubbio che non lasceremo Hamas lì", ha detto Netanyahu intervistato da Sky News Australia. "Ma questa guerra potrebbe finire oggi, se Hamas depone le armi e libera i restanti 50 ostaggi". Il premier ha quindi sostenuto che il suo obiettivo non è "occupare Gaza, è liberarla dalla tirannia di Hamas" e "penso che siamo vicini a riuscirci". Questo "dovrà significare la conquista delle ultime roccaforti di Hamas".

Netanyahu: "Anche se Hamas accetta accordo, prenderemo Gaza"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che anche se Hamas accetterà l'accordo, l'Idf prenderà il controllo di Gaza. In un'intervista a Sky News, ha detto: "Lo faremo comunque, non c'è dubbio che Hamas non rimarrà a Gaza". Netanyahu ha inoltre affermato che la guerra finirà presto: "Ci stiamo avvicinando alla fine della guerra, una guerra su sette fronti che include l'Iran e i suoi delegati", ha concluso il premier israeliano.

Idf: ospedali e Ong si preparino a evacuazioni da nord Gaza

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver informato il personale medico e i gruppi umanitari nel nord di Gaza di iniziare a elaborare piani di evacuazione dei civili verso sud, in vista dell'offensiva militare per conquistare l'area. Questa settimana, i funzionari militari israeliani hanno informato "i funzionari medici e le organizzazioni internazionali nella Striscia di Gaza settentrionale... di prepararsi per l'evacuazione della popolazione verso la Striscia di Gaza meridionale",  si legge nella dichiarazione rilasciata dall'esercito.

Israeliano rimpatriato dopo un anno detenzione in Libano

Dopo un anno di detenzione in Libano, è stato rimpatriato l'israeliano Saleh Abu-Hussein grazie a negoziati svoltisi negli ultimi mesi con l'assistenza della Croce Rossa. Lo ha annunciato il Coordinatore per gli ostaggi, Gal Hirsch. "Le circostanze dell'incidente sono oggetto di indagine da parte delle forze di sicurezza", si legge nel comunicato. Nessuno è stato rilasciato in cambio del rilascio di Abu-Hussein. Soddisfazione è stata espressa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha "ringraziato tutti coloro che sono stati coinvolti in questo lavoro, in particolare il coordinatore degli ostaggi Hirsch. Questo è un passo positivo e un segno di ciò che verra'". I parenti di Abu-Hussein hanno riferito che non sapevano che si trovasse detenuto in Libano. "Non sappiamo come ci sia arrivato, ma siamo molto felici che sia tornato e che sia vivo". 

Raid Idf su Gaza, 20 palestinesi uccisi dall'alba

Almeno 20 persone sono state uccise negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) a Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche della Striscia. Tra le vittime ci sono otto palestinesi che aspettavano gli aiuti, hanno aggiunto le fonti

Idf, eliminato membro forza e'lite Radwan di Hezbollah

Un membro della forza d'elite di Hezbollah 'Radwan' e' stato ucciso durante un attacco di droni israeliani nel sud del Libano. Lo rende noto l'Idf. L'esercito afferma che il militante stava operando nell'area di Deir Seryan e che le sue attività erano una violazione del cessate il fuoco tra Israele e Libano. 

Ong palestinesi, 'Israele ha distrutto 80% strutture aiuto a Gaza

Israele ha distrutto quasi l'80% delle strutture di aiuto a Gaza. Lo ha rivelato il direttore della rete delle Ong palestinesi, Amjad Shawa, ad Al Jazeera. Dal primo giorno della guerra a Gaza, Israele ha preso di mira le via di accesso per gli aiuti umanitari per i palestinesi nella Striscia, lasciando le persone nell'enclave senza  cibo, medicine o riparo, ha denunciato il direttore del 'Palestinian Ong Network'.  "Le ong palestinesi sono state obiettivo di numerosi attacchi, che hanno causato l'uccisione di 230 operatori umanitari e il ferimento di centinaia di loro", ha raccontato Shawa: "Questo ha portato alla distruzione di quasi l'80 percento delle loro sedi centrali e delle strutture di aiuto umanitario". Il presidente delle Ong palestinesi ha aggiunto che stanno anche affrontando una grave crisi finanziaria a causa del forte calo dei finanziamenti internazionali.

Ue: "Piano E1 mina soluzione due Stati, Israele si fermi"

"L'Ue esorta Israele a desistere dal portare avanti" il piano di insediamento nell'area E1 della Cisgiordania. Lo ha affermato la portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anitta Hipper, nel briefing con la stampa. "Siamo stati molto chiari al riguardo e lo abbiamo ribadito anche attraverso l'Alta rappresentante, affermando che la decisione delle autorita' israeliane di portare avanti il piano di insediamento compromette ulteriormente la soluzione dei due Stati, oltre a costituire una violazione del diritto internazionale", ha aggiunto. 

Ue: "No a cambiamenti territoriali o demografici a Gaza"

"L'Ue respinge qualsiasi tentativo di cambiamenti territoriali o demografici nella Striscia di Gaza; per quanto riguarda Hamas, mantiene inoltre una posizione chiara secondo cui non deve avere alcun ruolo nel futuro governo e nella sicurezza di Gaza". Lo ha affermato la portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anita Hipper, nel briefing con la stampa, commentando l'offensiva israeliana a Gaza. "Sui piani del governo israeliano di procedere con l'operazione militare a Gaza, anche la presidente" della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "si e' espressa chiaramente in merito. Posso fare riferimento a un suo intervento di inizio mese, in cui ha affermato che la decisione del governo israeliano di prolungare ulteriormente l'operazione militare a Gaza deve essere rivista", ha sottolineato la portavoce aggiunta della Commissione Ue, Arianna Podesta'. "Allo stesso tempo - ha aggiunto - deve esserci il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti in condizioni disumane, e gli aiuti umanitari devono avere accesso senza ostacoli a Gaza per fornire cio' che e' urgentemente necessario sul terreno. E' necessario un cessate il fuoco immediato".

Papa: "Troppo dolore innocente, si lavori per dialogo e diritto"

"Non possiamo piu' permetterci di resistere al Regno di Dio, che e' un Regno di pace. E la' dove i responsabili delle Istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunita' religiose e la societa' civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d'ora cio' che puo' nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente". Cosi' Papa Leone XIV nel messaggio, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti al XLVI Meeting per l'amicizia tra i popoli, che si svolgera' a Rimini da domani al 27 agosto. Il Pontefice raccomanda ai vescovi italiani di "promuovere percorsi di educazione alla nonviolenza, iniziative di mediazione nei conflitti locali, progetti di accoglienza che trasformino la paura dell'altro in opportunita' di incontro". E chiede, citando il suo discorso alla Cei di giugno scorso, che "ogni comunita' diventi una 'casa della pace', dove si impara a disinnescare l'ostilita' attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non e' un'utopia spirituale: e' una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, piu' che mai, la nostra presenza vigile e generativa".

Croce Rossa: "Intollerabile offensiva Israele su Gaza City"

L'offensiva di Israele nella Striscia, volta a conquistare Gaza City, e' "intollerabile". Lo ha dichiarato la Croce Rossa, denunciando come "l'intensificazione delle ostilita' a Gaza significa piu' uccisioni, piu' sfollamenti, piu' distruzione e piu' panico". "Gaza e' uno spazio chiuso, da cui nessuno puo' fuggire... e dove l'accesso all'assistenza sanitaria, al cibo e all'acqua potabile sta diminuendo", ha sottolineato Christian Cardon, portavoce capo del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr). "Nel frattempo, la sicurezza degli operatori umanitari sta peggiorando di ora in ora. Questo e' intollerabile", ha aggiunto. 

Israele: "400 delegazioni in visita entro anno per sostenere narrativa nei media"

Di fronte alle crescenti condanne  internazionali per la guerra e la crisi umanitaria a Gaza, il ministero  degli Esteri israeliano ha annunciato un'iniziativa "senza precedenti"  per ospitare circa 400 delegazioni straniere entro la fine dell'anno.  L'obiettivo, spiega il ministero, è "sostenere la narrativa israeliana  nei media internazionali e tra le opinioni pubbliche globali",  coinvolgendo più di 5.000 partecipanti proveniente da diversi settori.  Lo riporta il Times of Israel. Il  piano, dal valore di circa 135 milioni di shekel (circa 40 milioni di  euro), rientra in un più ampio budget  da 543 milioni di shekel (circa  135 milioni di euro) dedicato alla diplomazia pubblica, annunciato dal  ministro degli Esteri Gideon Sa'ar. Le delegazioni comprenderanno  funzionari governativi, parlamentari, giornalisti, influencer,  accademici e rappresentanti del mondo religioso, culturale, sportivo e  giuridico. I programmi saranno personalizzati e includeranno visite alle  comunità del sud colpite dall'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023,  incontri con sopravissuti, proiezoni di filmati, oltre a tappe a  Gerusalemme, nel nord del Paese e colloqui con alti funzionari  israeliani.  Tra le missioni  già programmate figurano una delegazione di 250 legislatori  statunitensi, un gruppo di 1.000 pastori e leader religiosi provenienti  da quattro regioni degli Stati Uniti e 160 rappresentanti dei 16 Stati  federali tedeschi. Secondo il ministero, giornalisti da Europa, Asia,  Africa e America Latina stanno già arrivando in Israele "quasi ogni  settimana", nel tentativo di rafforzare la comunicazione diretta con i  pubblici stranieri bypassando i canali diplomatici ufficiali.

Berlino: "Ferma opposizione a progetto E1 in Cisgiordania"

La Germania "si oppone fermamente" al piano del governo israeliano di costruire oltre 3mila unita' abitative nella zona E1 della Cisgiordania, un progetto che dividerebbe i Territori palestinesi occupati, impedendo di fatto la realizzazione in futuro di due Stati. "Tali passi sarebbero contrari al diritto internazionale e renderebbero impossibile una soluzione a due Stati. Per questo motivo sconsigliamo vivamente di proseguire su questa strada", ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul in una dichiarazione riportata da Haaretz.

Boldrini: "Palestinesi in una morsa letale e l'Ue resta immobile"

"La Cisgiordania spaccata in due da una gigantesca colonia e Gaza City  sotto attacco con migliaia di persone deportate.  Così il governo  Netanyahu vuole mettere una pietra tombale sullo Stato di Palestina e  sul diritto dei palestinesi all'autodeterminazione. Un intero popolo  stretto in una morsa letale come non si era mai visto dalla Seconda  guerra mondiale in poi.  E mentre milioni di persone in tutto il mondo  continuano a mobilitarsi in difesa della Palestina e del suo popolo,  l'Ue rimane a guardare il governo israeliano che, con il sostegno del  presidente americano Donald Trump, compie orrendi crimini e mette in  atto il suo scellerato disegno messianico di "grande Israele" a  discapito di milioni di persone che abitano da sempre quelle terre. Allo  stesso modo il governo Meloni si limita a pronunciare qualche parola di  disappunto e null'altro. L'Ue non sta mettendo in atto nessuna  iniziativa politica, nessuna sanzione, nessuna sospensione dell'accordo  UE-Israele, nessun embargo sulle armi usate per massacrare il popolo  palestinese. Non basta dire che la nuova colonia in Cisgiordania è  illegale: bisogna impedire che nasca, bisogna fermare il massacro.   Bruxelles si sta macchiando di un immobilismo inaccettabile che la  rende complice dei crimini commessi dal governo Netanyahu". Lo dichiara  Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della  Camera sui diritti umani nel mondo.

Assemblea Cpi: "Sanzioni Usa ostacolano giustizia per le vittime"

"La Corte penale internazionale è un pilastro della giustizia  internazionale". Lo sottolinea la presidenza dell'assemblea degli Stati  parte della Cpi all'indomani delle sanzioni degli Stati Uniti contro  quattro giudici. "Funziona come un organo giudiziario indipendente e  imparziale, operando nel pieno rispetto del suo trattato istitutivo, lo  Statuto di Roma - afferma -. Le sanzioni statunitensi contro la Corte  minacciano l'integrità del sistema dello Statuto di Roma e mirano a  ostacolare gli sforzi per rendere giustizia alle vittime dei crimini più  efferati. Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla Corte, ai suoi  funzionari e a tutti coloro che contribuiscono all'adempimento del suo  mandato giudiziario. Esortiamo tutti gli Stati Parte e le parti  interessate al sistema dello Statuto di Roma a rimanere fermi nel loro  impegno a sostenere i principi della giustizia internazionale e a  rimanere uniti nel difendere la Corte, i suoi funzionari eletti, il suo  personale e coloro che collaborano con essa. In questi tempi difficili,  la comunità internazionale deve riaffermare il suo impegno collettivo a  favore dello stato di diritto e a garantire che nessuno sia al di sopra  delle proprie responsabilità".

Pressing famiglie rapiti su Netanyahu: "Non saboti intesa"

Continua il pressing dei parenti degli ostaggi sul governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu perche' si raggiunga un accordo che riporti i rapiti a casa. Dal quartier generale del Forum dei familiari a Tel Aviv hanno chiesto al premier di "non sabotare l'accordo". "Almeno 42 ostaggi avrebbero potuto tornare vivi, ma sono stati assassinati nella Striscia a causa delle pressioni militari e delle indugi del governo israeliano", ha denunciato Lishi Miran-Lavi, moglie di Omri, tenuto prigioniero a Gaza. "Netanyahu sta ponendo condizioni impossibili per l'accordo, evidentemente per guadagnare tempo e prolungare la guerra, al fine di placare i suoi estremisti messianici al governo, Ben-Gvir e Smotrich", gli ha fatto eco Yehuda Cohen, padre del soldato Nimrod, in ostaggio nella Striscia da quasi due anni. Per Bar, figlia dell'ostaggio Meni Godard, "ancora una volta sono stati scelti accordi parziali e gli accordi raggiunti sono stati affossati. Anche quando c'era gia' un accordo concordato, e' stato bloccato, e ancora una volta abbiamo perso un'opportunita' per salvare vite umane". Proteste anche davanti alla casa del ministro della Difesa Israel Katz dove si e' tenuta una manifestazione del movimento 'Madri in prima linea' che ha chiesto la fine della guerra e il ritorno di tutti gli ostaggi. "Katz fa fatica a capire che la volonta' del popolo e' quella di riportare indietro gli ostaggi e fermare la guerra", hanno dichiarato le manifestanti. "Quando Hamas vuole un accordo completo, tu ne vuoi uno parziale, quando vogliono un accordo parziale tu ne vuoi uno completo, tu non vuoi un accordo", hanno proseguito. "Non accetteremo di sacrificare i nostri figli sull'altare di una guerra politica".

Israele: oltre 250 camion di aiuti entrati ieri nella Striscia

Oltre 250 camion carichi di aiuti umanitari sono  entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom  e Zikim. Lo ha reso noto il Cogat, l'organismo del Ministero della  Difesa che coordina le questioni umanitarie nella Striscia, citato dai  media locali. Ieri le Nazioni Unite e altre organizzazioni  internazionali hanno inoltre raccolto aiuti per circa 390 camion dai  valichi di frontiera di Gaza, per poi distribuirli, aggiunge l'ente  israeliano. "Il contenuto di centinaia di camion è ancora in attesa di  essere ritirato sul lato di Gaza dei valichi di frontiera", afferma il  Cogat. 

Ministero Salute Gaza: "70 palestinesi uccisi in raid Idf nelle ultime 24 ore"

Almeno 70 palestinesi, tra cui 18  persone in attesa di aiuti umanitari, sono stati uccisi e 356 feriti  nelle ultime 24 ore a seguito dei raid israeliani su Gaza. Lo ha reso  noto il Ministero della Salute dell'enclave. Secondo  i dati diffusi, dall’inizio della guerra il 7 ottobre 2023 il numero  complessivo delle vittime palestinesi è salito a 62.192 morti e 157.114  feriti. Il ministero ha inoltre precisato che, dal 27 maggio, data in  cui Israele ha introdotto un nuovo meccanismo di distribuzione degli  aiuti tramite la statunitense Ghf, sono stati uccisi 2.036 civili in  cerca di aiuti e oltre 15.064 sono rimasti feriti.

Al-Arabiya: "Accordo Israele-Siria su 80% controversie"

Israele e Siria hanno raggiunto un accordo sull'80% dei punti controversi, dopo l'incontro avvenuto a Parigi due giorni fa tra il ministro degli Esteri siriano Asaad al-Shibani e il ministro per gli Affari Strategici israeliano Ron Dermer, alla presenza dell'inviato Usa Tom Barrack. Lo hanno riferito fonti all'emittente saudita al-Arabiya, rilanciata da Times of Israel, senza specificare su quali questioni le parti abbiano trovato un accordo e quali debbano ancora essere risolte. Dopo Parigi e Baku, le parti hanno concordato di proseguire i colloqui. 

Media: "Attacchi dell'Idf su Gaza, 6 palestinesi uccisi dall'alba"

Almeno sei palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi: lo riportano i Servizi di emergenza della Striscia e fonti mediche citate da Al Jazeera. Il servizio di emergenza e ambulanza di Gaza riferisce che un palestinese è stato ucciso e almeno altri 15 sono rimasti feriti un attacco israeliano vicino ad un centro di assistenza a nord di Rafah, nel sud del territorio. Inoltre, fonti mediche dell'ospedale Nasser affermano che almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco dell'Idf con droni a nord-ovest della città di Khan Younis, sempre nel sud di Gaza. 

Idf: "Un fallimento l'attacco di Hamas alle truppe a Khan Yunis"

Le Idf hanno ammesso che è stato ''un fallimento'' l'attacco condotto ieri da Hamas contro un accampamento militare israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, dove i miliziani sono riusciti a entrare in un edificio dove erano di stanza le truppe. In base all'indagine preliminare condotta dalle Idf sull'attacco, i miliziani di Hamas sono usciti da un tunnel a circa 40-50 metri dalla postazione militare israeliana, dove si trovavano truppe della brigata di fanteria Kfir e del 74esimo battaglione corazzato. Gli uomini di Hamas, si legge nel report, hanno piazzato esplosivi, portato una barella, apparentemente con l'obiettivo di rapire un soldato e attaccato le truppe dopo essere usciti dal tunnel.

Nove miliziani di Hamas hanno attaccato direttamente i soldati, otto sono stati uccisi nel giro di due ore e il nono poco dopo. Nelle vicinanze sono stati uccisi altri sei militanti che fornivano supporto a distanza. Tre soldati delle Idf sono stati feriti, uno dei quali gravemente. Il tunnel era noto ai militari e una parte di esso era stata precedentemente demolita.

Guterres: "Fondamentale immediato cessate il fuoco a Gaza"

"È fondamentale raggiungere immediatamente un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, ed evitare le morti e le distruzioni di massa che un'operazione militare contro Gaza causerebbe inevitabilmente": lo afferma su X il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Allo stesso tempo, la decisione delle autorità israeliane di espandere la costruzione di insediamenti illegali, che dividerebbe la Cisgiordania, deve essere revocata. Ogni costruzione di insediamenti è una violazione del diritto internazionale", aggiunge. 

Al-Jazeera, almeno 5 palestinesi uccisi in raid Israele vicino Khan Younis

Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi in un attacco condotto dai militari israeliani con un drone a nord ovest della città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo rende noto l'emittente al-Jazeera citando fonti mediche dell'ospedale Nasser a Khan Younis.

L'Iran avvia esercitazioni militari, le prime da conflitto con Israele

L'Iran ha avviato le sue prime esercitazioni militari dalla fine della guerra di 12 giorni con Israele. Lo ha annunciato la televisione di Stato iraniana spiegando che navi della marina militare di Teheran hanno lanciato missili contro obiettivi in ​​mare nel Golfo dell'Oman e nell'Oceano Indiano. In particolare, le navi hanno lanciato missili da crociera e utilizzato droni in mare aperto, come riporta l'emittente senza però trasmettere immagini dell'esercitazione.

L'esercitazione, denominata 'Sustainable Power 1404', è stata lanciata dalle autorità iraniane per dimostrare la propria forza dopo che Israele, insieme agli Stati Uniti, hanno distrutto i sistemi di difesa aerea e bombardato impianti nucleari, come sottolinea il Guardian.

Lo scrittore ebreo americano Thrall: "L'emigrazione volontaria da Gaza è pulizia etnica"

"L'obiettivo ultimo di Israele è spostare i palestinesi dalla Striscia. Netanyahu e i suoi ministri lo hanno detto, e a marzo il Gabinetto di sicurezza ha approvato un piano ad hoc. La chiamano emigrazione volontaria, in realtà è pulizia etnica. È già in corso, ma il quadro strategico per Israele cambia solo se riesce a spingerli fuori". Lo afferma lo scrittore ebreo americano Nathan Thrall, premio Pulitzer 2024, che da anni risiede a Gerusalemme, intervistato da La Repubblica. Riguardo alle recenti manifestazioni a Tel Aviv, Thrall sottolinea: "Gli israeliani non si stanno ribellando alle uccisioni dei civili a Gaza. C'è una minoranza che manifesta per fermare le sofferenze dei gazawi, ma la maggioranza ha una sola richiesta: il rilascio degli ostaggi. Molti, inclusi opinionisti di centrosinistra e i leader dell'opposizione, dicono al governo 'fate l'accordo, salvate gli ostaggi a qualunque prezzo, poi avrete l'opportunità di distruggere Hamas'. In sostanza, una chiamata all'inganno di Hamas e di chiunque stia negoziando a Doha. Nelle ultime settimane, anche la stanchezza per la guerra ha spinto le masse a protestare". Lo scrittore commenta: "Ci diciamo spesso che il problema è Netanyahu e la sua coalizione di estremisti, e che senza di loro le cose andrebbero meglio, poi però i sondaggi mostrano che il 79 per cento degli ebrei israeliani non è disturbato dalla fame a Gaza. È sorprendente quanto corta sia la nostra memoria: due anni e mezzo fa avevamo un governo guidato dal centrista Lapid e da Bennet, e le politiche nei confronti dei palestinesi non erano diverse. Hanno costruito persino più insediamenti dei predecessori. La convinzione dei progressisti europei che il problema sia la destra israeliana è una bugia che è conveniente dirsi per non emettere sanzioni e continuare a sostenere il genocidio". 

Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania

Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich ha annunciato ieri, in una conferenza stampa, l'approvazione definitiva del controverso progetto di insediamento “E1” in Cisgiordania. Una decisione “storica”, l'ha definita il ministro, che di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania impedendo alcuna realizzazione di uno Stato unito di Palestina. Ecco di cosa si tratta.

Blocco E1: cos’è l’insediamento di Israele che divide la Cisgiordania

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Palestinesi in fuga da Gaza City, al via prima fase operazione Israele

Palestinesi in fuga da Gaza City, dove nella notte è iniziata la prima fase dell'operazione di terra israeliana, mentre il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è tornato a esortare un cessate il fuoco "per evitare morte e distruzione". Centinaia di palestinesi nei sobborghi di Zeitoun e Sabra si stanno spostando verso la parte nordoccidentale della città, mentre le truppe israeliane hanno cominciato a operare nelle aree di Zeitoun e Jabalia, preparando l'occupazione per la quale verranno richiamati in servizio circa 60mila riservisti.

Il portavoce delle Idf, generale Effie Defrin, ha annunciato nella notte: "Abbiamo iniziato le operazioni preliminati e le prime fasi dell'attacco a Gaza City e le nostre forze già controllano la periferia della città".

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

L'obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che "il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali". Tra settembre e ottobre, tra l'altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'

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Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza

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Fonte della Difesa: "C'è spazio per intesa sugli ostaggi, dipende da Netanyahu"

C'è spazio per raggiungere un accordo sugli ostaggi a Gaza, dipende dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e dal ministro per gli Affari Strategici Ron Dermer. Lo ha riferito a Yedioth Ahronoth un alto funzionario della Difesa che ha seguito i negoziati in questi due anni. "Sembra che Hamas stia dimostrando una notevole flessibilità. Se Bibi vuole davvero un accordo, c'è qualcosa su cui lavorare, altrimenti dirà che è parziale e basta", ha dichiarato. 

Il leader dell'opposizione a Netanyahu: "Hai i nostri voti per la tregua"

Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid ha assicurato al premier Benjamin Netanyahu il sostegno del suo partito Yesh Atid a qualsiasi accordo per la tregua a Gaza che riporti a casa gli ostaggi. Per Lapid, i 24 voti del partito centrista dovrebbero servire a neutralizzare l'opposizione dei partiti di estrema destra, alleati di governo di Netanyahu, contrari a qualsiasi intesa per un cessate il fuoco. "Ricordo a Netanyahu che ho una rete di sicurezza di 24 voti per qualsiasi accordo sugli ostaggi. Non ha nemmeno bisogno di dare nulla in cambio, basta riportarli a casa", ha scritto il leader dell'opposizione su X. Dopo il via libera di Hamas all'ultima proposta di tregua presentata dai mediatori, è attesa la risposta di Israele: secondo i media, dovrebbe arrivare entro domani. Intanto però il ministro della Difesa Israel Katz ha approvato i piani militari per la conquista e occupazione di Gaza City e 60 mila richiami sono già stati inviati ai riservisti. 

Medioriente, approvato il piano militare per Gaza City. VIDEO

Il Ministro israeliano della Difesa Katz approva il piano militare per l'assalto a Gaza City, che prevede la mobilitazione di 5 divisioni dell'esercito e il supporto di 60.000 riservisti da impiegare in 3 ondate, la prima delle quali fissata per il 2 settembre. Nessuna notizia formale in merito alla decisione israeliana sull'accordo di cessate il fuoco parziale ancora sul tavolo: le famiglie degli ostaggi, in protesta nel Sud del Paese, descrivono questo silenzio come una coltellata al cuore. Ancora decine i morti dentro Gaza.

Medioriente, approvato il piano militare per Gaza City | Video Sky - Sky TG24

Medioriente, approvato il piano militare per Gaza City | Video Sky - Sky TG24

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Guterres: "L'insediamento in Cisgiordania minaccia esistenziale a soluzione a due Stati"

Israele fermi il progetto per la costruzione di 3.400 unità abitative nella cosiddetta area E-1 in Cisgiordania, che rappresenta "una minaccia esistenziale alla soluzione dei 2 Stati". E' il monito rivolto dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, secondo cui il progetto approvato viola il diritto internazionale e le risoluzioni dell'Onu. L'insediamento "taglierebbe il nord dal sud della Cisgiordania e avrebbe gravi conseguenze sulla contiguità territoriale del Territorio palestinese occupato", ha denunciato in una nota il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric.

Guterres

©Ansa

Idf: "Al via prima fase di occupazione di Gaza City"

Le Idf annunciano di aver avviato la prima fase dell'occupazione di Gaza City, controllando già la periferia della città palestinese. Il piano sarà illustrato oggi da Netanyahu, secondo fonti militari. Israele dimostra "palese disprezzo" per gli sforzi di mediazione, commenta Hamas. Lo Stato ebraico approva intanto in via definitiva un insediamento in Cisgiordania che divide in due la regione, impedendo di fatto la realizzazione di uno Stato unito di Palestina.

Trump, Netanyahu eroe di guerra. Credo di esserlo anch'io

"È un eroe di guerra, perché lavoriamo insieme. È un eroe di guerra. Credo di esserlo anch'io. A nessuno importa, ma lo sono anch'io. Voglio dire, ho mandato quegli aerei": lo ha detto ieri sera il presidente statunitense Donald Trump in un'intervista al programma radiofonico The Mark Levin Show. Il premier israeliano è "un brav'uomo", che "sta combattendo" nella guerra tra Israele e Hamas, ha aggiunto Trump.

Netanyahu, 'sanzioni Usa decisive contro le menzogne Cpi'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha accolto con favore le sanzioni Usa annunciate contro diversi giudici della Corte Penale Internazionale (Cpi). "Mi congratulo con Marco Rubio, Segretario di Stato degli Stati Uniti, che ha deciso di imporre sanzioni contro i giudici della Corte Penale Internazionale dell'Aja", ha dichiarato Netanyahu in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. "Si tratta di un'azione decisiva contro la campagna di diffamazione e menzogne che prende di mira lo Stato di Israele (e il suo esercito) a favore della verità e della giustizia", ha aggiunto il primo ministro.

Hamas, Israele disprezza mediazione con piano di conquista

Il piano per conquistare Gaza City dimostra il "palese disprezzo" di Israele per gli sforzi di mediazione volti a un cessate il fuoco, ha affermato Hamas in una dichiarazione. "L'annuncio odierno da parte dell'esercito di occupazione terroristica dell'inizio di un'operazione contro Gaza City dimostra un palese disprezzo per gli sforzi compiuti dai mediatori", ha scritto il gruppo. "Mentre Hamas ha annunciato l'ok all'ultima proposta presentata dai mediatori, Israele insiste nel continuare la sua guerra" e, non rispondendo a questa proposta, Netanyahu "dimostra di essere il vero ostacolo a qualsiasi accordo".

Idf: "Iniziata la prima fase dell'occupazione di Gaza City"

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il generale di brigata Effie Defrin, conferma che l'esercito dello Stato ebraico ha dato il via alla prima fase dell'invasione terrestre di Gaza City. "Abbiamo avviato le operazioni preliminari e le prime fasi dell'attacco: le nostre forze controllano già la periferia" della città, ha dichiarato Defrin in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali.

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