Lo ha annunciato il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich: "Una decisione storica" che di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania impedendo la realizzazione di uno Stato unito di Palestina. La risposta dell'Ue: “Illegale, Israele rinunci”. A condannare il piano anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha definito “inaccettabile” la decisione israeliana. Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall'Idf dall'inizio della guerra. Katz ha approvato il piano per la conquista di Gaza City
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Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich ha annunciato, in una conferenza stampa, l'approvazione definitiva del controverso progetto di insediamento 'E1' in Cisgiordania. Una decisione "storica", l'ha definita il ministro, che di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania impedendo alcuna realizzazione di uno Stato unito di Palestina. Il Servizio di Azione Esterna dell'Ue ha condannato l’iniziativa, definendola “illegale” e contraria al diritto internazionale ed esortando Israele a rinunciarvi per non compromettere la soluzione dei due Stati. A condannare il piano anche il Regno Unito."Rappresenterebbe una flagrante violazione del diritto internazionale e comprometterebbe gravemente la soluzione dei due Stati", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Lammy. Parole di condanna sono arrivate anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha definito “inaccettabile” la decisione israeliana di procedere con nuovi insediamenti in Cisgiordania.
Via libera anche al piano di attacco dell'esercito a Gaza City. Richiamati 60mila riservisti "necessari per portare a termine la missione". La denuncia di Hamas: "Quasi 19mila bambini uccisi nella Striscia dall'esercito israeliano dall'inizio della guerra". L'ambasciata Palestinese in Italia: "Israele usa la fame come un'arma". Hamas rivendica: uccisi soldati Idf in attacco a Khan Yunis ma Israele smentisce la ricostruzione dell'accaduto. Almeno 76 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani a Gaza mercoledì, tra cui 15 persone che chiedevano aiuti umanitari, secondo Al Jazeera che cita fonti mediche.
Gli approfondimenti:
- Al-Jazeera: "Uccisi 5 nostri reporter, attacco mirato". Idf: "Uno era un terrorista"
- Medio Oriente: numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza. Cosa sappiamo
- Medio Oriente: dove si trovano le basi Usa e cosa rischiano dopo l’attacco all’Iran
- Stretto Hormuz, perché è strategico e cosa succede se l’Iran lo chiude
- Come è stato colpito il programma nucleare iraniano: il punto
- Francesca Albanese: "Sanzioni Usa per Gaza violano mia immunità Onu"
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Israele, Netanyahu: "Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla". Onu: Rischio escalation
"Abbiamo sempre lavorato per scongiurare una crisi umanitaria. Gli unici che muoiono di fame sono i nostri ostaggi", ha dichiarato il premier israeliano, che ha annunciato "nuovi siti e corridoi sicuri" per la distribuzione degli aiuti. Le Nazioni Unite: "Se messo in pratica, il piano dello Stato ebraico innescherebbe un'altra calamità nella Striscia"
Israele, Netanyahu: 'Obiettivo non è occupare Gaza, è liberarla'
Vai al contenutoIsraele in protesta: quanto consenso ha perso davvero Netanyahu?
Circa un milione di cittadini sono scesi in piazza in tutto il Paese per manifestare contro la guerra. Eppure, i sondaggi dicono che, se si andasse alle urne oggi, vincerebbe di nuovo il Likud. Forse, però, qualcosa è cambiato e ora il primo ministro è più preoccupato per la tenuta del fronte interno.
Israele in protesta: quanto consenso ha perso davvero Netanyahu?
Vai al contenutoIsraele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il piano di conquista della Striscia, con le Forze di difesa israeliane che si stanno preparando a prendere il controllo di Gaza City. Vediamo numeri e obiettivi del progetto di occupazione voluto dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e criticato dalla comunità internazionale.
Israele, ecco numeri e obiettivi del piano per l'occupazione di Gaza
Vai al contenutoLettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: "Israele deve fermarsi"
L'obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che "il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali". Tra settembre e ottobre, tra l'altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.
Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'
Vai al contenutoOnu: "A Gaza malnutrizione acuta triplicata da marzo"
A Gaza la situazione umanitaria e' sempre piu' grave. Lo ha detto il portavoce dell'Onu nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. Secondo l'agenzia per i rifugiati palestinesi, da marzo, quando il cessate il fuoco e' finito, piu' di 95 mila bambini di eta' compresa tra 6 mesi e 5 anni sono stati sottoposti a screening per la malnutrizione. La prevalenza della malnutrizione acuta e' aumentata del 15,8 per cento nella prima meta' di agosto. Questo significa, ha spiegato il portavoce, Stephane Dujarric, che la malnutrizione e' triplicata in tutta la Striscia di Gaza dalla fine del cessate il fuoco. "E a Gaza City - ha sottolineato - la malnutrizione acuta ha ora raggiunto il 28,5 per cento, il che vuol dire che piu' di un bambino su quattro e' considerato malnutrito. La malnutrizione a Gaza City e' ora quasi sei volte il livello che aveva dal cessate il fuoco".
Tajani: "Inaccettabili i nuovi insediamenti in Cisgiordania"
"Insieme ai partner europei esortiamo il Governo israeliano a collaborare con l'Autorità Nazionale Palestinese per rafforzare insieme la stabilità di tutta la regione. La decisione israeliana di procedere con nuovi insediamenti in Cisgiordania è inaccettabile, contraria al diritto internazionale e rischia infatti di compromettere definitivamente la soluzione a due Stati, obiettivo per il quale il Governo italiano sta continuando a lavorare con convinzione e il massimo impegno". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Al Jazeera: 76 vittime in raid israeliani dall'alba
Fonti mediche a Gaza riferiscono che 76 palestinesi sono stati uccisi dall'alba in una serie di attacchi israeliani in diverse aree della Striscia. Tra le vittime - riporta Al Jazeera - 15 persone sarebbero morte mentre attendevano aiuti umanitari nel nord di Gaza, e altri 105 civili sono rimasti feriti nello stesso episodio. Sempre secondo l'emittente, altri cinque palestinesi sono stati uccisi e numerosi feriti in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira civili nel campo profughi di Shati, a ovest di Gaza City. Le autorità sanitarie avvertono che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare a causa della gravità delle ferite riportate da molti dei sopravvissuti.
Axios: "Israele accetterà accordo solo con rilascio tutti ostaggi e capitolazione Hamas"
Israele accetterà un accordo di cessate il fuoco a Gaza solo se comprenderà il rilascio di tutti gli ostaggi e la sconfitta di Hamas, secondo quanto emerso dall’incontro tenutosi oggi a Parigi tra il ministro israeliano per gli Affari Strategici Ron Dermer e alti funzionari del Qatar. Lo riporta il corrispondente di Axios Barak Ravid. La riunione arriva due giorni dopo che Hamas ha dato una risposta positiva alla nuova proposta di Egitto e Qatar, che prevede il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 corpi in cambio di una tregua di 60 giorni e della liberazione di prigionieri palestinesi. Fonti israeliane confermano che la risposta di Hamas è già stata trasmessa a Israele dai mediatori, ma il governo israeliano non ha ancora fornito un riscontro ufficiale. Pubblicamente, Israele ha ribadito di essere interessato a un accordo complessivo che garantisca la liberazione di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Un alto funzionario israeliano ha sottolineato che i negoziati sono condotti sotto "massima riservatezza". "Sono giorni di decisioni sensibili e cruciali", ha dichiarato, mentre mediatori regionali e internazionali cercano di evitare un’ulteriore escalation e di raggiungere un’intesa che possa fermare, almeno temporaneamente, i combattimenti.
Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza
Imprenditore ed ex alto funzionario dell’Autorità nazionale palestinese, Hulileh è tra le possibili figure che potrebbero guidare Gaza al termine del conflitto. Figura considerata accettabile sia da Israele sia dagli Stati Uniti, guiderebbe con l’avallo della Lega Araba. Il piano, sostenuto dal lobbista Ari Ben-Menashe, prevede ricostruzione, ristabilimento dell’ordine e sfruttamento dei giacimenti di gas, con investimenti per la ricostruzione stimati in 53 miliardi di dollari.
Chi è Samir Hulileh, l’imprenditore in lizza per governare Gaza
Vai al contenutoNetanyahu: "Non intendo costruire insediamenti a Gaza"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha escluso la possibilità di costruire insediamenti nella Striscia di Gaza, prendendo le distanze dalle posizioni del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. "Non intendo costruire insediamenti a Gaza", ha dichiarato in un’intervista al podcast britannico Triggernometry, riportata da Haaretz. Commentando le divergenze interne al governo, Netanyahu ha aggiunto: "Chiedetemi cosa dice il mio ministro delle Finanze, io dico che non sono d’accordo con lui, ed è libero di esprimere le sue opinioni". Ha poi precisato che "non si tratta di pulizia etnica – è una posizione legittima, con la quale, però, capita che io non sia d’accordo".
Renzi: "Spero in vera tregua. Preoccupato per Cisgiordania"
"Quando Hamas ha visto che Netanyahu va diritto, ha dato disponibilita' alla tregua". Lo ha affermato il presidente di Italia Viva Matteo Renzi ribadendo di sperare "in una tregua ma vera". "La mia speranza e' che Netnayahu faccia la tregua" ma - ha aggiunto Renzi - "continuo a pensare che il piano della Lega Araba sia l'unico per uscire dall' impasse", tuttavia, avverte, "bisogna anche capire che gioco sta giocando Netanyau: andare avanti con colonizzazioni in Cisgiordania e nuovi insediamenti per oltre 3mila persone, questo mi preoccupa anche di piu'". "Io sono da sempre per due Stati e due Popoli e dico via Hamas", ha ribadito Renzi sottolineando che il nodo vero restano gli ostaggi da liberare. Tuttavia, ha chiarito, se il problema si sposta "da Gaza alla Cisgiordania a quel punto la situazione non la recuperi piu'".
Renzi: frase ex comandante Idf su palestinesi "immonda"
"Sono amico di Israele ma questa e' una frase immonda, frasi che rimandano al nazismo". Cosi' il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha commentato a 'In Onda' su La7 quanto proferito da un ex comandante dell'Idf secondo cui per ogni israeliano ucciso devono morire 50 palestinesi. Quello che e' stato detto dal militare - ha proseguito il leader di Iv - "non si puo' sentire. E' una frase che fa vergognare gli stessi israeliani".
Al Jazeera: 72 morti nei raid israeliani a Gaza dall'alba
Almeno 72 palestinesi sono stati uccisi in attacchi israeliani a Gaza dall'alba, tra cui 27 persone che chiedevano aiuti umanitari, secondo Al Jazeera che cita fonti mediche. In uno degli ultimi attacchi segnalati, le fonti hanno affermato che 12 persone sono state uccise quando le forze israeliane hanno preso di mira il personale addetto alla sicurezza del carico e persone che cercavano di ottenere aiuti umanitari vicino al valico di Zikim, nel nord di Gaza.
Israele, piano per occupare Gaza: evacuazioni e droni. Cosa sappiamo
Dopo l'approvazione, nella notte dell'8 agosto, da parte del gabinetto di sicurezza alla proposta del primo ministro israeliano di conquistare militarmente Gaza City, si aprono scenari fin qui inediti. I piani per l'occupazione da parte delle forze di difesa (Idf) sono infatti segreti e non è escluso che il dispiegamento dei mezzi militari abbia l'obiettivo di indurre Hamas a deporre le armi, liberare gli ostaggi del 7 ottobre 2023 ancora in vita e, infine, sciogliersi. Si affacciano tuttavia altre ipotesi.
Israele, piano per occupare Gaza: evacuazioni e droni. Cosa sappiamo
Vai al contenutoMedia: "Smotrich minaccia dimissioni se Netanyahu accetta tregua"
Il ministro delle Finanze israeliano ed esponente di estrema destra Bezalel Smotrich ha detto alle famiglie degli ostaggi che si dimetterà dal governo se il premier Benyamin Netanyahu approverà un accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo riporta il Times of Israel citando a sua volta Channel 12. "Se il primo ministro va avanti con l'accordo, prenderò decisioni difficili e mi dimetterò dal governo. L'ho già detto al primo ministro", avrebbe dichiarato il leader di estrema destra. Nel frattempo, Channel 12 riporta che un membro di spicco del team negoziale israeliano ha riferito alle famiglie che i funzionari stanno cercando di sfruttare la posizione indebolita di Hamas per raggiungere un accordo più completo, senza rinunciare alla possibilità di ottenere l'intesa più ristretta che Hamas ha già accettato. Alla domanda sul pericolo per gli ostaggi nel contesto delle operazioni militari israeliane a Gaza, il negoziatore ha riconosciuto i rischi: "Siamo prudenti, ma c'è un rischio per gli ostaggi: la loro sicurezza non è garantita". Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha espresso frustrazione per il fatto che Netanyahu non abbia ancora convocato il gabinetto di sicurezza per discutere della tregua, dopo che Hamas ha accettato un accordo per il rilascio parziale degli ostaggi.
Gb contro insediamento E1: "Viola diritto internazionale"
Il Regno Unito ha condannato l'approvazione da parte del governo israeliano del piano di insediamento E1 in Cisgiordania. "Se attuato, dividerebbe in due lo Stato palestinese, rappresenterebbe una flagrante violazione del diritto internazionale e comprometterebbe gravemente la soluzione dei due Stati", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Lammy sul suo profilo di X.
Cpi: "Sanzioni Usa flagrante attacco a nostra indipendenza"
Le sanzioni statunitensi contro quattro dei giudici della Corte Penale Internazionale rappresentano un "flagrante attacco" all'indipendenza dell'istituzione. E' quanto si legge in una nota della Cpi. "Queste sanzioni sono un palese attacco all'indipendenza di un'istituzione giudiziaria imparziale", ha affermato la Corte in una nota. Tra i quattro giudici presi di mira c'e' il giudice francese Nicolas Guillou, che presiede un caso per il quale e' stato emesso un mandato di arresto nei confronti del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Anche la giudice canadese Kimberly Prost e i procuratori aggiunti Nazhat Shameem Khan delle Figi e Mame Mandiaye Niang del Senegal sono stati inclusi nella lista degli Usa. La giudice Kimberly Prost ha autorizzato l'apertura di un'indagine sui presunti crimini commessi durante la guerra in Afghanistan, anche dalle forze statunitensi. La CPI ha dichiarato di "sostenere fermamente il suo personale e le vittime di atrocita' inimmaginabili" e ha assicurato che "continuera' a svolgere i suoi mandati, imperterrita" e "senza riguardo a restrizioni, pressioni o minacce". Le nuove sanzioni si aggiungono ad altre annunciate all'inizio di giugno e rivolte ad altri quattro giudici della CPI: a febbraio, gli Stati Uniti hanno sanzionato il procuratore della CPI Karim Khan. Le misure annunciate consistono nel divieto di ingresso negli Stati Uniti e nel congelamento di tutti i beni detenuti negli Stati Uniti e di tutte le transazioni finanziarie con gli Stati Uniti.
Giani visita bimbi Gaza al Meyer con ambasciatrice Palestina
"Sono stato a visitare i due bambini ricoverati qui al Meyer pochi giorni fa e ho incontrato anche la comunità palestinese e i familiari dei piccoli che nell'arco delle ultime settimane sono stati al Meyer". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che oggi si è recato in visita all'ospedale pediatrico di Firenze per fare visita agli ultimi due bambini giunti da Gaza. Alla visita di oggi, si legge in una nota della Regione, hanno partecipato anche l'imam di Firenze, Izzedin Elzir e il console di Palestina a Roma. Presente alla visita il direttore sanitario dell'ospedale Emanuele Gori. Sono 23 i bambini provenienti da Gaza assistiti finora dal Meyer dall'inizio del conflitto.
Operato all'ospedale di Perugia bambino giunto da Gaza
È stato sottoposto a un primo intervento chirurgico all'ospedale di Perugia il bambino palestinese di otto anni arrivato in Umbria nella notte tra il 13 e il 14 agosto nell'ambito della missione umanitaria MedEvac. La Regione ha spiegato che l'intervento neurochirurgico è consistito nell'asportazione di frammenti metallici di granata e ossei dalla testa con la ricostruzione della volta cranica. Al momento il piccolo è ricoverato in terapia intensiva e le sue condizioni sono giudicate buone, in seguito sarà riportato in pediatria per una degenza ordinaria. Il piccolo, accompagnato dai nonni e da una zia, e poi raggiunto dal padre, era stato trasferito dall'aeroporto militare di Ciampino a pediatria, dove è seguito dall'equipe del professor Giuseppe Di Cara e dal reparto diretto dal professor Alberto Verrotti Di Pianella. L'operazione è stata eseguita dal dottor Carlo Conti, direttore della neurochirurgia dell'Azienda ospedaliera di Perugia e dalla sua equipe. "La comunità umbra è accanto a questo bambino e alla sua famiglia" ha annunciato la presidente della regione Stefania Proietti. "Desidero ringraziare, uno per uno - ha aggiunto -, i professionisti che si sono presi cura di lui in queste ore difficili: medici, infermieri, tecnici, anestesisti, radiologi e tutto il personale del Santa Maria della Misericordia. È un lavoro silenzioso e prezioso che racconta la migliore sanità pubblica. Un grazie sentito anche alla direzione regionale salute, al 118, con il dottor Francesco Borgognoni, alla protezione civile regionale, ai volontari della Misericordia, alle mediatrici culturali, alla Caritas e alla Fondazione Chianelli per il sostegno logistico e umano garantito alla famiglia". "La rete umbra - ha affermato ancora Proietti - ha risposto con professionalità e umanità. Il percorso di assistenza che abbiamo attivato mette al centro la dignità della persona e i diritti dei bambini. A tutti coloro che stanno lavorando per la sua guarigione va la riconoscenza dell'istituzione regionale".
La Lituania riceve missili anticarro Lr2 spike da Israele
Le forze armate lituane hanno ricevuto un nuovo lotto di missili anticarro Lr2 Spike di fabbricazione israeliana del valore di 6 milioni di euro. Lo ha comunicato la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene. Il contratto per la fornitura dei missili era stato sottoscritto da Sakaliene nel corso della sua visita in Israele dello scorso aprile.
Egitto esorta Israele a rispondere alla proposta di tregua
Il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha esortato Israele a rispondere alla proposta di cessate il fuoco dei mediatori arabi accettata da Hamas lunedì, nel corso di una telefonata con l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. Lo riporta un comunicato stampa egiziano riportato dal Times of Israel. Israele non ha ancora risposto alla proposta di rilascio graduale degli ostaggi, che è quasi identica a quella elaborata da Witkoff a maggio, e il primo ministro Netanyahu non ha nemmeno annunciato la convocazione di una riunione del gabinetto di sicurezza per discuterne, poiché sembra intenzionato a portare avanti il piano per conquistare Gaza, affermando che accetterà di porre fine alla guerra solo se Hamas rilascerà tutti gli ostaggi contemporaneamente e accetterà le condizioni di resa di Israele. Nella sua chiamata con Witkoff, Abdelatty ha aggiornato l'inviato statunitense sugli ultimi sviluppi nei colloqui per il cessate il fuoco, sottolineando la necessità di "cogliere l'opportunità attuale" per porre fine alla guerra.
Cpi: "Sanzioni Usa flagrante attacco a nostra indipendenza"
"La Corte penale internazionale deplora l'annuncio di nuove sanzioni da parte dell'amministrazione statunitense contro i giudici della Cpi Kimberly Prost (Canada), il giudice Nicolas Guillou (Francia), il procuratore aggiunto Nazhat Shameem Khan (Figi) e il procuratore aggiunto Mame Mandiaye Niang (Senegal). Queste ulteriori designazioni seguono le precedenti di altri quattro giudici e del procuratore della Cpi", afferma in una nota. "Queste sanzioni rappresentano un flagrante attacco all'indipendenza di un'istituzione giudiziaria imparziale che opera sotto il mandato di 125 Stati parte di tutte le regioni", aggiunge. Le nuove sanzioni Usa ai giudici della Cpi, prosegue l'istituzione, "costituiscono inoltre un affronto contro gli Stati parte della Corte, l'ordine internazionale basato sulle regole e, soprattutto, contro milioni di vittime innocenti in tutto il mondo". "Come affermato in precedenza dal presidente e dalla magistratura della Cpi, nonché dalla presidenza dell'assemblea degli stati parte dello Statuto di Roma, la Corte sostiene fermamente il suo personale e le vittime di atrocità inimmaginabili - aggiunge -. La Cpi continuerà ad adempiere al suo mandato, imperterrita, nel rigoroso rispetto del quadro giuridico adottato dagli Stati Parte e indipendentemente da qualsiasi restrizione, pressione o minaccia. La Corte invita gli Stati Parte e tutti coloro che condividono i valori dell'umanità e dello stato di diritto a fornire un sostegno fermo e costante alla Corte e al suo lavoro svolto nell'esclusivo interesse delle vittime di crimini internazionali".
Onu: "Mosse Israele a Gaza creeranno altro sfollamento di massa"
"Abbiamo visto le decisioni politiche di Israele muoversi in direzione delle operazioni militari a Gaza e ci siamo opposti fermamente". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, sulle prossime mosse del governo di Benjamin Netanyahu. "E' abbastanza ovvio che questo creerà un altro sfollamento di massa di persone che sono già state sfollate diverse volte", ha aggiunto.
Ultraortodossi bloccano strade in Israele contro coscrizione
Manifestanti anti-coscrizione haredim stanno bloccando diversi incroci autostradali nel centro di Israele, afferma la polizia citata dal Times of Israel secondo cui al momento non sono stati ancora effettuati arresti. I manifestanti sono affiliati alla 'Fazione di Gerusalemme', un gruppo ultra-ortodosso radicale fermamente contrario alla coscrizione obbligatoria nelle Idf. All'inizio di questa settimana, il gruppo ha invitato i suoi aderenti a scendere in piazza oggi per una "giornata di rabbia" in segno di protesta contro i sempre più frequenti arresti degli evasori alla leva haredim.
Parigi: "Sgomento per le sanzioni Usa a quattro giudici Cpi"
La Francia ha espresso il suo "sgomento" dopo la decisione degli Stati Uniti di imporre nuove sanzioni contro quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi), tra cui un giudice francese. Parigi "esprime la sua solidarietà ai giudici presi di mira da questa decisione", tra cui il francese Nicolas Guillou, e ritiene che le sanzioni statunitensi siano "contrarie al principio di indipendenza della magistratura", ha sottolineato un portavoce del ministero degli Esteri francese.
Idf: "Oggi lanciati 145 pallet di aiuti su Gaza"
Aerei provenienti da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Paesi Bassi, Francia, Singapore e Indonesia hanno paracadutato oggi 154 pallet di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo afferma l'Idf citato dal Times of Israel, sottolineando che ogni pallet conteneva diverse centinaia di chili di cibo.
Sondaggio Reuters: ok 58% americani Stato palestinese
Secondo un nuovo sondaggio Reuters/Ipsos, il 58 percento degli americani ritiene che ogni Paese delle Nazioni Unite dovrebbe riconoscere la Palestina come nazione, mentre Israele e Hamas stanno valutando una possibile tregua nella guerra che dura da quasi due anni. Circa il 33% degli intervistati non era d'accordo sul fatto che i membri delle Nazioni Unite dovessero riconoscere uno Stato palestinese, mentre il 9% non ha risposto. Il sondaggio, durato sei giorni e conclusosi lunedi', e' stato condotto a poche settimane dall'annuncio da parte di tre Paesi, stretti alleati degli Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Francia, dell'intenzione di riconoscere lo Stato di Palestina.
Ulivieri a Salvini: "Non è questione politica ma di umanità"
"A Salvini non devo dire nulla se non che noi allenatori si va anche in treno…". Così Renzo Ulivieri, presidente AIAC, al telefono con l'Ansa, risponde al ministro per i trasporti, Matteo Salvini, contrario all'appello dell'assoallenatori che in una lettera al presidente Figc, Gabriele Gravina, hanno chiesto la mobilitazione per Gaza e hanno messo sul tavolo la richiesta di sospensione temporanea di Israele da inoltrare a Uefa e Fifa. "Avevamo detto che non era una questione politica, ma la politica ci è voluta entrare e beati loro - ha aggiunto -. Per noi è una questione umana che riguarda la nostra umanità, quella degli allenatori di calcio. La destra e sinistra non c'entrano nulla". Ulivieri poi porta l'esempio del sindaco di San Giuliano Terme. "La mamma di quella ragazza palestinese morta a Pisa ha chiesto di poterla seppellire qui con rito musulmano e il sindaco di San Giuliano glielo ha concesso, lasciandole uno spazio importante che non cambierà mai. Credo siano grandi gesti, questi".
Iran: "L'Europa non ha diritto di prorogare scadenza snapback"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che le potenze europee non hanno il diritto di attivare sanzioni "snapback" ai sensi di un accordo nucleare del 2015 ormai abbandonato, né di prorogare la scadenza di ottobre per attivarle. "Quando crediamo che non abbiano il diritto di attuare sanzioni snapback, è naturale che non abbiano nemmeno il diritto di prorogarne la scadenza", ha dichiarato Araghchi all'agenzia di stampa statale IRNA.
Netanyahu: "Bene Washington su nuove sanzioni a Cpi"
"Mi congratulo con Marco Rubio, Segretario di Stato degli Stati Uniti, che ha deciso di imporre sanzioni contro i giudici della Corte Penale Internazionale dell'Aia". Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu commentando le sanzioni statunitensi annunciate contro diversi giudici della Corte Penale Internazionale. "Si tratta di un'azione decisiva contro la campagna di diffamazione e menzogne che prende di mira lo Stato di Israele e il suo esercito a favore della verita' e della giustizia", ha aggiunto Netanyahu. Lo stesso primo ministro israeliano e' stato bersaglio di un mandato di arresto della CPI per crimini di guerra e crimini contro l'umanita' nella Striscia di Gaza dal novembre 2024.
I cattolici in Arabia aderiscono all'appello del Papa per il 22
Il Vicario Apostolico dell'Arabia Meridionale, che ha la cura pastorale dei cattolici negli Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen, mons. Paolo Martinelli, invita tutti i fedeli del Vicariato ad accogliere e partecipare all'invito del Papa di vivere per il 22 agosto una giornata di preghiera e digiuno. "Ci uniamo all'appello urgente del Santo Padre, pregando per tutte le situazioni di conflitto e di dolore. Attraverso il digiuno e la preghiera, chiediamo alla Vergine Maria, Regina della Pace, di intercedere presso suo Figlio per la pace, specialmente nella vicina Terra Santa, e per la consolazione di tutti coloro che sono afflitti da questo e da ogni conflitto", dichiara in una nota mons. Martinelli che chiede inoltre che in tutte le messe del 22 agosto venga recitata una preghiera con la specifica intenzione di pace.
Un milione di persone a rischio se evacuata Gaza City. VIDEO
Un milione di persone a rischio se evacuata Gaza City | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoMagi: "Piano Netanyahu illegale, Italia e Ue agiscano"
"Il progetto di Netanyahu di nuova colonia per dividere in due la Cisgiordania e illegittimo e illegale e ha un solo obiettivo: rendere impossibile anche solo l'idea della nascita di uno Stato palestinese. Tutto questo mentre 60.000 riservisti vengono richiamati per occupare cio' che resta di Gaza". Lo afferma il segretario di Piu' Europa Riccardo Magi. "Quelle di Netanyahu sono politiche scellerate che non possono piu' essere motivate come misure di sicurezza per Israele o di lotta contro Hamas e che la comunita' internazionale non dovrebbe piu' tollerare. L'Italia e l'Europa devono agire: le sanzioni e il riconoscimento dello Stato di Palestina non possono piu' essere rimandate. Il Governo Meloni non rimanga in silenzio", conclude.
Dottoressa e infermiera gettano farmaci Israele, indagine Asl
Una dottoressa e un'infermiera prendono un farmaco prodotto da una multinazionale israeliana, la Teva, e dopo averci scarabocchiato qualcosa sopra con una penna lo gettano in un cestino dei rifiuti. È quanto si vede in due video identici che sarebbero stati girati all'interno della Casa della Salute di Pratovecchio Stia, in provincia di Arezzo, e che, diffusi sui social, hanno scatenato diverse reazioni. La Asl Toscana sud est ha avviato degli accertamenti interni per ricostruire l'accaduto e si riserva di procedere con "ogni azione utile a tutela della propria immagine e del personale che opera quotidianamente con impegno, dedizione e correttezza". Nella nota, la Asl sottolinea inoltre che le riprese non sono state autorizzate né condivise dall'Azienda e precisa che le due persone riprese sono un medico di medicina generale e un'infermiera dipendente di una cooperativa esterna. A segnalare l'accaduto è stato il sindaco di Pratovecchio Stia, Luca Santini, che ha immediatamente informato Asl, prefettura e questura di Arezzo, attivando le autorità competenti per le necessarie verifiche. L'episodio è ora all'esame della direzione sanitaria e delle autorità.
Israele: ultraortodossi bloccano strade per protesta contro leva
Continua la lotta degli ultraortodossi contro i tentativi delle autorita' di includere i giovani haredi nel servizio militare obbligatorio. Attivisti hanno bloccato gli svincoli su tre autostrade in Israele per protestare contro "l'aggressiva persecuzione degli studenti della Torah", dopo la mancata approvazione di una legge che esenti i giovani ultraortodossi dalla leva. Di recente la polizia ha cominciato ad arrestare e incarcerare alcuni renitenti, scatenando la dura reazione della comunita' religiosa. "A causa della persecuzione del mondo della Torah in Israele e dell'incarcerazione di studenti per il crimine di studiare la Torah", il rabbino Azriel Auerbach ha ordinato di "lanciare una lotta furiosa senza compromessi contro le autorita', finche' non capiranno che scatenare persecuzioni e oppressione contro gli studenti della Torah ha un prezzo", si legge in una nota del Comitato per la salvezza del mondo della Torah.
Biancofiore: "Proposta Assoallenatori di escludere nazionale calcio Israele lascia sgomenti"
"La proposta di Assoallenatori di escludere la nazionale di calcio di Israele dalle competizioni sportive internazionali lascia sgomenti, perché rischia di alimentare l'antisemitismo che sta covando in un mondo che ha dimenticato gli orrori di un recente passato. I vertici dello sport non dovrebbero fare politica, ma usare i potenti mezzi di comunicazione ed economici a disposizione per propagandare i molteplici valori dello sport, tra i quali spicca o dovrebbe spiccare quello dell'unità fra i popoli, fra la gente, fra i giovani e non certo quello della divisione,degli steccati, delle liste di proscrizione. In un momento in cui si sta cercando in ogni modo una via pacifica in un territorio teatro di guerre incomprensibili ai più, l'obiettivo comune dovrebbe essere quello di abbassare i toni e non di esasperare le posizioni". Lo dichiara la senatrice Michaela Biancofiore, già sottosegretario allo sport e presidente del gruppo Civici d'Italia, Nm, Udc, Maie.
Ultimo saluto a Marah, simbolo della sofferenza palestinese. VIDEO
Ultimo saluto a Marah, simbolo della sofferenza palestinese | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoUsa impongono nuove sanzioni contro 4 giudici della Cpi
Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro altri quattro giudici della Corte penale internazionale. Lo ha annunciato il segretario di Stato, Marco Rubio. Tra questi ci sono canadesi e francesi. I giudici colpiti dalle sanzioni americane sono Kimberly Prost del Canada, Nicolas Guillou della Francia, Nazhat Shameem Khan delle Figi e Mame Mandiaye Niang del Senegal. "Questi individui hanno partecipato direttamente alle azioni della Corte Penale Internazionale per indagare, arrestare, detenere o perseguire cittadini degli Stati Uniti o di Israele, senza il consenso di entrambe le nazioni", si legge in una nota del dipartimento di Stato. "Gli Stati Uniti sono stati chiari e risoluti nella loro opposizione alla politicizzazione, all'abuso di potere, al disprezzo per la nostra sovranità nazionale e all'illegittima ingerenza giudiziaria della Cpi", si sottolinea nel comunicato nel quale si definisce la Corte "una minaccia alla sicurezza nazionale" e "uno strumento di lotta legale contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele" Rubio infine esorta "i Paesi che ancora sostengono la Cpi, molti dei quali hanno ottenuto la libertà al prezzo di grandi sacrifici americani, a resistere alle pretese di questa istituzione in bancarotta".
Giovanardi: "Aiac ritiri proposta di sospensione Israele"
"Purtroppo il terrorismo ha coinvolto in passato lo sport, come accadde nel 1972 alle olimpiadi di monaco dove vennero massacrati da terroristi palestinesi 11 atleti della squadra olimpica israeliana. Adesso, dopo la strage del 7 ottobre di più di mille israeliani, donne e bambini compresi, è in corso un duro conflitto tra hamas ed Israele, con gravi ripercussioni sulla popolazione civile della striscia di Gaza. Ma nel contempo i terroristi di Hamas continuano a detenere ostaggi ebrei vivi e morti, con un turpe mercato su una loro futura eventuale restituzione, ribadendo la loro volontà di cancellare Israele dalla faccia della terra. La società democratica israeliana è divisa su come affrontare la situazione, c'è chi appoggia Netanyahu e chi ne contesta duramente le decisioni. In questo quadro è davvero incredibile che l'associazione degli allenatori chieda alla Fgci di girare a Uefa e Fifa la proposta di sospendere temporaneamente Iisraele dalle competizioni internazionali, criminalizzando un intero popolo sotto attacco, che ha già pagato nella sua storia con milioni di morti l' antisemitismo. Chiediamo pertanto all'Aiac di ritirare tale proposta". E' quanto scrivono Carlo Giovanardi e Paolo Marchesini in una nota.
Hamas rivendica: "Uccisi soldati Idf in attacco a Khan Yunis"
Le Brigate Ezzedine al Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno rivendicato "il raid effettuato questa mattina contro una postazione nemica di recente costituzione a sud-est di Khan Younis", sostenendo di aver ucciso il "comandante di un carro armato" e che uno dei loro combattenti "si è fatto esplodere in mezzo ai soldati israeliani" causando morti e feriti. Israele smentisce la ricostruzione dell'accaduto, in particolare l'attacco suicida, parlando di tre soldati feriti e di 10 terroristi uccisi. Si tratta del più massiccio attacco contro l'Idf a Gaza dall'inizio della guerra.
Fratoianni: "Netanyahu vuole cancellare popolo palestinese"
"Mentre prosegue senza sosta lo sterminio dei palestinesi a Gaza, o per fame o per i proiettili dell'Idf, in attesa dell'occupazione completa della Striscia i criminali al governo di Israele non si fermano: ora la decisione di nuovi insediamenti in Cisgiordania. L'obiettivo e' chiaro: risolvere il dramma che vive il popolo palestinese da decenni semplicemente cancellandolo dalla faccia della terra". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs. "Una situazione agghiacciante e insostenibile - prosegue il leader di SI - su cui la comunita' internazionale prosegue a far finta di niente. Mentre Meloni e il suo governo - conclude Fratoianni - continuano colpevolmente nella linea del silenzio e della complicita': non hanno il coraggio di riconoscere lo Stato di Palestina, non hanno il coraggio di imporre sanzioni e stop al commercio di armi con Israele".
Palestinese morta a Pisa, fiaccolata annullata per maltempo
A causa dell'allerta meteo arancione emessa dal Cfr della Regione Toscana (dal pomeriggio di oggi alle 18 e per tutta la serata/nottata), la fiaccolata 'Luci su Gaza' prevista stasera nel Pisano, dove sarebbero intervenuti i rappresentanti delle associazioni, in memoria di Marah Abu Zuhri, la ventenne palestinese denutrita morta all'ospedale di Pisa è stata rinviata. Nuova data lunedì 25 agosto sempre alle 21:30 e nello stesso luogo. Lo rende noto il Comune di San Giuliano Terme (Pisa). Stamani si è svolta invece al Parco della Pace di Pontasserchio la cerimonia funebre con le autorità civili, religiose e militari. Ad aprire il momento di commiato, l'imam pisano Mohammad Khalil, con la preghiera per la defunta. Sono seguiti gli interventi del sindaco Matteo Cecchelli, della madre di Marah, Nabila, dell'imam di Firenze e presidente Ucoii Izzedin Elzir, del portavoce dell'ambasciatrice di Palestina, Mona Abuamara, presente tra le autorità, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della presidente di Assopace e già vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini, del presidente della provincia di Pisa Massimiliano Angori e dell'imam Khalil.
Anp: "Progetto Israele trasforma territorio in una prigione"
L'approvazione da parte di Israele di un progetto chiave per la costruzione di 3.400 unità abitative nella Cisgiordania occupata, "frammenta l'unità" di questo territorio palestinese, trasformandolo in una "vera e propria prigione": così l'Autorità Nazionale Palestinese commenta il varo del piano 'E1'. In una dichiarazione, il Ministero degli Esteri dell'Autorità Nazionale Palestinese "ha condannato con la massima fermezza" la decisione israeliana di attuare questo progetto, che "mina le prospettive di attuazione della soluzione dei due Stati frammentando l'unità geografica e demografica dello Stato palestinese". "Ciò consolida la divisione della Cisgiordania occupata in aree e cantoni isolati e geograficamente disconnessi - osserva l'Autorità Nazionale Palestinese commentando il piano Smotrich - simili a vere e proprie prigioni, dove gli spostamenti tra di essi sono possibili solo attraverso i posti di blocco dell'occupazione, nel terrore delle milizie armate dei coloni sparse per tutta la Cisgiordania".
Papa: "Affrontare cambiamenti e conflitti con paziente carità"
"Queste giornate siano un'occasione propizia per riflettere sulle sfide, i cambiamenti e i conflitti attuali alla luce della Rivelazione divina". E' l'augurio che Papa Leone XIV fa nel telegramma, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti al XVII Congresso Internazionale di Teologia Morale, che si svolge a Bogota' (Colombia) oggi e domani. Il Pontefice invita "ad affrontare questi temi seguendo il saggio e sempre attuale esempio dei santi, come sant'Alfonso Maria de' Liguori, che seppe trovare una sintesi equilibrata tra le esigenze della legge di Dio e le dinamiche della coscienza e liberta' dell'uomo, assumendo al contempo un atteggiamento caritativo, comprensivo e paziente nei confronti dei suoi fratelli, diventando cosi' un segno visibile della infinita misericordia di Dio".
Macron: "Nuova offensiva a Gaza porterà a un vero disastro"
"L'offensiva militare che Israele prepara a Gaza non può che portare a un vero disastro per i due popoli e trascinerà la regione in una guerra permanente". Lo scrive il presidente francese Emmanuel Macron su X, riferendo di due telefonate con il re Abdallah di Giordania e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Con i due Paesi arabi, Macron preme invece per "una missione di stabilizzazione internazionale per Gaza". Macron, insieme ai due leader, ritiene che per porre fine alla guerra serva "l'istituzione di un cessate il fuoco permanente, il rilascio di tutti gli ostaggi, l'invio massiccio di aiuti umanitari alla popolazione, il disarmo di Hamas e il rafforzamento dell'Autorità Nazionale Palestinese a Gaza". E' necessario inoltre "lavorare a una soluzione politica che soddisfi le aspirazioni di entrambi i popoli, israeliano e palestinese". "La Francia - ricorda Macron - co-presiederà la conferenza sulla soluzione dei due Stati con l'Arabia Saudita a settembre a New York per promuovere questo percorso", ritenuto "l'unico credibile per le famiglie degli ostaggi, per gli israeliani e per i palestinesi".
Ue: "L'insediamento E1 è illegale, Israele rinunci"
"La decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento E1 compromette ulteriormente la soluzione dei due Stati e costituisce una violazione del diritto internazionale. L'Ue esorta Israele a rinunciare a tale decisione, sottolineandone le profonde implicazioni e la necessità di valutare misure volte a salvaguardare la fattibilità della soluzione dei due Stati". Lo afferma il Servizio di Azione Esterna dell'Ue. "Se attuata, la costruzione di insediamenti in questa zona interromperà in modo permanente la contiguità geografica e territoriale tra Gerusalemme Est occupata e la Cisgiordania e reciderà il collegamento tra la Cisgiordania settentrionale e meridionale. L'Ue ribadisce il suo invito a Israele a cessare la costruzione di insediamenti. La politica di insediamento di Israele, che comprende demolizioni, trasferimenti forzati, sfratti e confische di abitazioni, deve cessare. Insieme alle continue violenze dei coloni e alle operazioni militari, queste decisioni unilaterali stanno alimentando una situazione già tesa sul terreno e compromettendo ulteriormente ogni possibilità di pace".
Ministero della Salute di Gaza: "Oltre 62.100 morti da inizio conflitto, 58 in ultime 24 ore"
Oltre 62.100 palestinesi sono morti nella Striscia di Gaza dall'inizio del conflitto con Israele dall'ottobre del 2023 ad oggi, mentre altri 58 morti e 185 feriti si sono registrati nelle ultime 24 ore. Lo ha comunicato il ministero della Salute di Gaza nell'ultimo bilancio aggiornato delle vittime che segnala un totale di 62.122 decessi e 156.758 feriti.
Le autorità di Gaza hanno registrato 10.576 decessi e 44.717 feriti da quando Israele ha violato l'ultimo cessate il fuoco a marzo scorso, e 269 palestinesi morti per fame, 112 dei quali bambini. Le autorità hanno inoltre comunicato l'uccisione di altri 22 palestinesi in attesa di aiuti, facendo salire a 2.018 vittime il bilancio aggiornato delle persone decedute, mentre erano in coda per ricevere assistenza. Le cifre diffuse, ha avvertito il ministero, potrebbero essere ancora più alte a causa del gran numero di persone ancora disperse sotto le macerie.
Araghchi: "Tempi non maturi per riprendere negoziati con gli Usa sul nucleare"
"I tempi non sono ancora maturi per riprendere negoziati efficaci con gli Stati Uniti." Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, sottolineando che Teheran non ritiene ci siano al momento le condizioni per riprendere un dialogo concreto sul dossier nucleare. Lo riporta Haaretz. Araghchi ha spiegato che "i negoziati con gli Stati Uniti devono svolgersi al momento opportuno" e che "ogni negoziato ha un momento specifico, chiamato 'maturità del negoziato', e deve raggiungere quella maturità per poter essere avviato".
Aragchi: "Non possiamo interrompere del tutto cooperazione con Aiea"
L’Iran "non può interrompere completamente la cooperazione" con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ma il ritorno degli ispettori nel Paese dipenderà dai vertici della sicurezza nazionale. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un'intervista all'agenzia ufficiale Irna, a quasi due mesi dalla sospensione da parte di Teheran della collaborazione con l'ente dell'Onu, che aveva certificato le violazioni degli obblighi di non proliferazione poco prima che scoppiasse la guerra tra Israele e Iran a giugno.
L’Iran aveva motivato la sua decisione denunciando il mancato intervento dell’Agenzia nel condannare i raid israeliani e statunitensi contro i suoi impianti nucleari. In seguito all’approvazione di una nuova legge in parlamento, gli ispettori dell’Aiea avevano lasciato il Paese. Tuttavia, come ha spiegato Aragchi, nelle prossime settimane dovranno essere installate nuove barre di combustibile nella centrale nucleare di Bushehr, operazione che richiede la presenza degli ispettori dell’Aiea - nonché uno dei motivi per cui Teheran non può tagliare completamente i rapporti.
Dopo il conflitto con Israele, Teheran aveva affermato che la cooperazione con l’Aiea avrebbe assunto "una nuova forma". A inizio agosto un vicedirettore dell’Aiea ha visitato la capitale iraniana per partecipare a dei colloqui in materia, durante i quali il viceministro degli Esteri Kazem Gharibabadi ha dichiarato che Iran e l'ente avevano concordato di “proseguire le consultazioni”. Sullo sfondo si staglia la minaccia di Regno Unito, Francia e Germania di far scattare le clausole di "snapback" a ottobre, causando il ritorno delle sanzioni Onu sull'Iran sospese nell'ambito dell'accordo sul nucleare JCPoA, se Teheran non dovesse accettare un’intesa sull’arricchimento dell’uranio e sulla cooperazione con l’Aiea.
Ministro della Giodania: "Israele uccide ogni prospettiva di pace nella regione"
Ayman Safadi, il ministro degli Esteri della Giordania, ha accusato Israele di portare avanti "misure illegali che continuano a minare la soluzione a due Stati e a uccidere ogni prospettiva di pace nella regione". Lo ha detto durante una conversazione con l'omologo russo Sergey Lavrov nel corso di un incontro a Mosca, esprimendo la speranza di poter discutere degli "sforzi per porre fine all’aggressione su Gaza e ai massacri e alla fame che essa sta provocando" e sottolineando di apprezzare la "chiara posizione contro la guerra" e la "richiesta di un cessate il fuoco permanente" di Mosca.
Le sue dichiarazioni arrivano dopo che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha approvato un piano per conquistare Gaza City, una vasta area urbana che ospita centinaia di migliaia di persone nel nord dell'enclave palestinese. Secondo le Nazioni Unite, la maggior parte della popolazione di Gaza è stata sfollata dall’inizio della guerra, molti più volte. Israele respinge le accuse di colpire deliberatamente i civili e afferma che non esiste alcuna "politica della fame" a Gaza. I piani del governo israeliano di ampliare la guerra hanno scatenato un’ondata di condanna internazionale oltre che proteste interne.
Gaza, esplosioni e fumo a Khan Younis
Diverse esplosioni si sono verificate all’alba a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza .
Gaza, esplosioni e fumo a Khan Younis | Video Sky - Sky TG24
Vai al contenutoWitkoff: "Trump vuole stop guerra a Gaza e ostaggi a casa"
L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole vedere "tutti gli ostaggi tornare" da Gaza e che la guerra "finisca immediatamente". Witkoff, in un'intervista andata in onda ieri su Fox News, ha spiegato che con la proposta su cui Israele si pronuncerà entro venerdì, "quel conflitto dovrebbe finire immediatamente, 20 ostaggi dovrebbero essere restituiti alle loro famiglie e un numero commisurato di prigionieri palestinesi dovrebbe essere rilasciato". "Poniamo fine a questa cosa, portiamo pace al popolo di Gaza e ricostruiamola come dovrebbe essere ricostruita, ovvero come il presidente ha stabilito", ha concluso Witkoff.
Patriarca Rai: Papa sarà in Libano, ipotesi viaggio con Nicea
Papa Leone XIV visiterà il Libano entro dicembre. Lo ha annunciato il patriarca maronita, il cardinale Bechara Boutros Rai, in una intervista alla tv al-Arabiya. Il Vaticano non ha ancora confermato il viaggio ma, secondo quanto si apprende, il Libano potrebbe essere incluso nel viaggio in Turchia di fine novembre (per i 1.700 anni del Concilio di Nicea) che - a breve - sarà annunciato.
Voleva colpire ambasciata israeliana, accusato russo in Germania
La Procura federale tedesca ha formalmente accusato un cittadino di nazionalità russa, Akhmad E., di pianificare un attentato all'ambasciata israeliana di Berlino. Secondo gli inquirenti l'uomo era in contatto con elementi dello Stato islamico, avrebbe iniziato a preparare un ordigno artigianale ma non sarebbe stato in grado di procurarsi tutti i componenti. Per questo aveva deciso di trasferirsi in Pakistan per farsi addestrare dallo Stato islamico, al quale aveva giurato fedeltà in un video che aveva già diffuso sui social. Gli inquirenti lo hanno fermato lo scorso 20 febbraio proprio all'aeroporto di Berlino mentre stava per partire. Sempre oggi la Procura federale ha confermato le accuse contro un cittadino siriano, Mamdouh A., anche lui un sospetto membro dello Stato islamico, arrestato mentre stava per partire per la Siria, dove avrebbe voluto realizzare un attentato suicida.
Idf, respinto attacco in larga scala, uccisi 10 terroristi
Le Forze di Difesa israeliane hanno riferito di aver subito un attacco 'in larga scala' nel sud di Gaza. "Stamattina - riporta l'esercito in una nota - oltre quindici terroristi hanno sparato e lanciato missili anticarro e hanno tentato di infiltrarsi in una posizione fortificata del 90/o battaglione, Brigata Kfir, nella zona di Khan Yunis. Le truppe sono riuscite a eliminare dieci terroristi armati in un combattimento ravvicinato, supportate da attacchi aerei dell'Iaf". Tre soldati sono rimasti feriti, uno in modo grave. "L' attacco è ancora in corso e le truppe continuano a operare per eliminare i terroristi", dice l'Idf.
Patriarcato Latino di Gerusalemme: "Ordini evacuazione aree vicine parrocchia Gaza"
Il Patriarcato Latino di Gerusalemme "sta monitorando attentamente la rapida evoluzione della situazione a Gaza City, in particolare alla luce delle recenti decisioni e della mobilitazione in corso per un'imminente invasione. Rapporti ricevuti dalla nostra parrocchia della Sacra Famiglia indicano che in diversi quartieri nelle vicinanze del complesso sono stati ora emessi ordini di evacuazione. Il nostro personale sul campo testimonia che il rumore e l'impatto dei bombardamenti si stanno avvicinando pericolosamente al complesso parrocchiale stesso. Il cardinale Pierbattista Pizzaballa e l'intero Patriarcato continueranno a seguire la situazione sul campo e informeranno in merito ad eventuali sviluppi. Siamo al fianco dei nostri fratelli a Gaza e preghiamo per la fine immediata di questa guerra". Lo riferisce il portavoce del Patriarcato.
Peace Now: "Lo scopo del piano è sabotare soluzione politica"
Il piano di insediamento E1 in Cisgiordania, al quale le autorità israeliane hanno dato il via libera definitivo, punta a "sabotare una soluzione politica" del conflitto israeliano-palestinese e dividere in due la Cisgiordania, impedendo di fatto una realizzazione futuro di due Stati. E' la condanna espressa dall'organizzazione israeliana Peace Now alla decisione presa dal ministero della Difesa sul controverso progetto. "Con il pretesto della guerra, Smotrich e la sua minoranza di amici messianici stanno creando un insediamento illusorio che dovremo abbandonare in caso di accordo", ha commentato l'Ong, sottolineando che i miliardi di shekel potrebbero essere spesi per lo sviluppo del Paese. "L'intero scopo dell'insediamento in E1 è sabotare una soluzione politica e precipitarci verso uno Stato di apartheid binazionale". Il progetto E1 è visto dagli oppositori alle colonie come una grave minaccia alla contiguità territoriale palestinese e, per estensione, alla fattibilità di uno Stato palestinese, poiché se messo in pratica dividerebbe di fatto il nord dal sud della Cisgiordania, cosi' come la Cisgiordania da Gerusalemme Est.
Smotrich: "Ok progetto colonia cancella Stato Palestina" (2)
Il controverso progetto di insediamento 'E1' prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative tra Gerusalemme e l'insediamento di Ma'ale Adumim in Cisgiordania e ha ricevuto oggi l'approvazione definitiva dall'Alta Commissione di Pianificazione dell'Amministrazione Civile, un dipartimento del Ministero della Difesa.
Smotrich: "Ok progetto colonia cancella Stato Palestina"
L'approvazione israeliana del controverso progetto di insediamento E1 in Cisgiordania è una decisione "storica" che "cancella praticamente l'illusione dei due Stati e consolida la presa del popolo ebraico sul cuore della Terra d'Israele". Così il ministro delle Finanze e leader dell'estrema destra israeliana, Bezalel Smotrich, ha accolto il via libera dato al piano dall'Alta Commissione di pianificazione dell'amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa. "Lo Stato palestinese viene cancellato dal tavolo non con slogan, ma con i fatti. Ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa pericolosa idea", ha aggiunto Smotrich.
Ok di Israele a progetto colonia che divide Cisgiordania
Via libera di Israele al controverso progetto di insediamento E1, che prevede la costruzione di 3.401 unità abitative tra Gerusalemme e l'insediamento di Ma'ale Adumim in Cisgiordania. Il progetto è stato duramente criticato dai palestinesi e da organizzazioni per i diritti umani israeliane perché di fatto divide in due la Cisgiordania e mette fine alla possibilità di realizzare in futuro due Stati. L'approvazione definitiva è stata data dall'Alta Commissione di pianificazione dell'amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa.
Stasera marcia familiari ostaggi a confine Gaza
I familiari degli ostaggi hanno organizzato per stasera una marcia al confine con Gaza esortando altri a unirsi a loro per chiedere un accordo che riporti a casa i rapiti e metta fine alla guerra. "Alla luce delle notizie di un possibile accordo, le famiglie degli ostaggi guideranno oggi una marcia lungo la Route 232 nella zona di confine di Gaza, continuando la loro lotta per riportare a casa tutti gli ostaggi e porre fine alla guerra", ha fatto sapere il Forum dei familiari degli ostaggi. "Le famiglie degli ostaggi chiedono al pubblico israeliano di unirsi a loro in questa marcia e dimostrare ancora una volta con i fatti che il popolo è al fianco dei rapiti". La marcia partirà dal Kibbutz Be'eri alle 17.30 (le 16.30 in Italia).
Egitto, sfollamento gazawi sarebbe fine "causa palestinese"
Per l'Egitto lo sfollamento degli abitanti di Gaza dalla Striscia rappresenterebbe una "linea rossa". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, affermando che l'operazione equivarrebbe alla "liquidazione della causa palestinese". "Lo sfollamento è una linea rossa. Non lo accetteremo, non vi parteciperemo. E non permetteremo che accada", ha specificato Abdelatty in un'intervista alla CNN andata in onda ieri. "Non c'è alcuna ragione morale, etica, legale o politica per lo sfollamento", ha proseguito, spiegando che "lo spostamento è un biglietto di sola andata perché a coloro che lasceranno Gaza non sarà mai permesso di tornare". Nell'intervista, il ministro degli Esteri egiziano ha anche accusato Israele di essere "il principale Paese che sta bloccando e mettendo restrizioni al flusso di aiuti umanitari e medici" nella Striscia attraverso il valico di Rafah, e di avere "una mancanza di volontà politica" per raggiungere un accordo con Hamas che ponga fine alla guerra. L'ufficio del ministro degli Esteri Gideon Saar ha rifiutato di rispondere alle osservazioni di Abdelatty. La scorsa settimana, Benjamin Netanyahu ha espresso sostegno all'emigrazione su larga scala degli abitanti di Gaza, una politica approvata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a febbraio, anche se da allora il leader americano ha iniziato a prendere le distanze. Il premier israeliano, nelle ultime settimane, ha detto che Israele è in contatto con "diversi paesi" per accogliere i civili sfollati dal territorio. Secondo prime indiscrezioni, questi sarebbero Indonesia, Somaliland, Uganda, Sud Sudan e Libia.
Iran: "Non accettiamo unilateralismo Usa e loro alleati"
"L'unilateralismo degli Stati Uniti e dei loro alleati, attraverso il quale cercano di dominare altri Paesi con la forza, non è accettabile per l'Iran": lo ha detto oggi il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante un incontro con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Lo riporta l'Irna. Arrivato a Minsk martedì sera dopo una visita in Armenia, Pezeshkian ha sottolineato che l'Iran e la Bielorussia hanno opinioni comuni sulle questioni regionali e internazionali. "I Paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, cercano di tracciare il nostro percorso in base ai propri punti di vista, ma possiamo superare le sanzioni e i problemi con una seria cooperazione", ha sottolineato. Lukashenko, da parte sua, ha affermato che Minsk è stata un'amica e un partner fidato per Teheran, esprimendo la speranza di un ampliamento della cooperazione reciproca.
Papa: "Pregate per pace disarmata e disarmante Ucraina e Medio Oriente"
"Vi chiedo di includere nelle vostre intenzioni la supplica per il dono della pace - disarmata e disarmante - per tutto il mondo, in particolare per l'Ucraina e il Medio Oriente. Vi benedico di cuore". Così Papa Leone XIV nell'Udienza Generale durante i saluti ai fedeli polacchi. Il Pontefice ha salutato i polacchi presenti a Roma e quelli in pellegrinaggi al Santuario della Madonna di Jasna Go'ora.
Teheran: "Sviluppati nuovi missili più potenti, pronti se Israele attacca"
L'Iran è pronto ad un eventuale nuovo attacco israeliano, anche grazie allo sviluppo di missili con capacità anche maggiori rispetto a quelli usati nella guerra dei 12 giorni. "Quei missili - ha detto il ministro della Difesa Aziz Nassirzadeh, citato da Irna - erano stati prodotti alcuni anni fa. Oggi, ne abbiamo sviluppati di altri con capacità maggiori degli altri e se il nemico sionista si imbarcherà in una nuova avventura senza dubbio li useremo".
Due giorni fa, a ricordare a Israele di essere "pronto in ogni momento al confronto" era stato il primo vice presidente Mohammad Reza Aref: "Non siamo neanche al cessate il fuoco, siamo alla cessazione delle ostilità".
Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'
L'obiettivo concreto, scrivono i tecnici italiani alla Federazione, è che "il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese, mettendo sul tavolo la richiesta, da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali". Tra settembre e ottobre, tra l'altro, la nazionale azzurra di calcio affronterà proprio Israele per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di calcio.
Lettera-appello dell’Assoallenatori alla Figc: 'Israele deve fermarsi'
Vai al contenutoL'Iran schiererà nuovi missili in caso di attacco israeliano
Il Ministro della Difesa iraniano Amir Nasirzadeh ha dichiarato mercoledì che l'Iran ha prodotto nuovi missili più potenti dei precedenti e che potrebbero essere utilizzati in qualsiasi nuovo attacco da parte di Israele. "Teheran conosce i punti deboli del nemico e la sua prossima risposta a qualsiasi aggressione sarà letale, sorprendente e al di là di ogni calcolo", ha sottolineato, citato dalla TV di Stato. Riferendosi alla guerra di 12 giorni dell'Iran con Israele a giugno, Nasirzadeh ha sottolineato: "Siamo pienamente consapevoli che, oltre agli Stati Uniti, alcuni paesi occidentali e regionali sono stati attivamente coinvolti nelle operazioni di intercettazione e difesa del regime sionista".
Trump: "Netanyahu un eroe di guerra e anche io"
Benjamin Netanyahu "è un eroe di guerra...e anche io". Parola di Donald Trump, che in un'intervista radiofonica la scorsa notte al The Mark Levin Show, parlando della guerra di giugno tra Iran e Israele e dei raid americani sugli impianti nucleari della Repubblica islamica ha detto: "E' un eroe di guerra perché abbiamo lavorato insieme. E' un eroe di guerra. Immagino di esserlo anche io, a nessuno importa, ma lo sono anche io, ho mandato quegli aerei".
Israele, parenti degli ostaggi chiedono un incontro urgente con ministro Difesa e capo Idf
In Israele il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi chiede un incontro urgente con il ministro della Difesa, Israel Katz, e il capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, dopo le ultime notizie sulle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz. Il Forum chiede garanzie che l'offensiva 'Carri di Gedeone II' a Gaza City, appena approvata, non abbia conseguenze per gli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese.
"Approvare i piani per l'occupazione di Gaza, mentre c'è un accordo sul tavolo in attesa dell'approvazione di Netanyahu è una pugnalata al cuore per le famiglie", affermano in una dichiarazione, convinti che "il piano che avrebbe dovuto essere approvato era quello per il ritorno di tutti gli ostaggi".
Yossi Beilin: "Via i miliziani da Gaza e gli estremisti dal governo"
"Non vedo la chiusura di un accordo se non sappiamo cosa succederà alla fine dei 60 giorni di cessate il fuoco". Lo spiega alla Stampa l'ex politico israeliano Yossi Beilin che rimarca come "non capisco come sia possibile negoziare con Hamas sul rilascio degli ostaggi dicendo loro: 'Una volta che avrete finito di rimandarceli indietro tutti, vi uccideremo'". "Dovremmo ottenere che, dalla mattina dopo, a Gaza non governi più Hamas ma l'Anp, come fino al 7 giugno del 2006 - prosegue -. E offrire l'immunità ad alcuni dei loro leader, di cui dobbiamo negoziare il numero, qualche decina, che potranno trasferirsi in Qatar o a Teheran o dove vogliono, e Israele garantirà di non ucciderli". C'è poi il tema del governo in Israele che "sa di non avere alcun appoggio, è un governo di minoranza, da diverse settimane non ha la maggioranza, non ha l'appoggio del popolo". "Sono all'angolo, odiati dal mondo intero che ha dimenticato il 7 ottobre e pensa solo alla fame a Gaza - aggiunge -. Ma Netanyahu va avanti come un treno perché ha bisogno di quei pazzi della sua coalizione per restare al governo". "È solo Bibi che può rottamarli e chiedere all'opposizione di unirsi a lui - conclude -. Non siamo costretti ad aspettare 26 o 27 mesi da oggi. Quelle persone sono pericolose per Israele".
Katz approva la chiamata di 60mila riservisti
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha approvato la chiamata alle armi di circa 60.000 riservisti: lo ha reso noto il ministero all'agenzia di stampa Afp. Il Times of Israele aveva riportato ieri, citando fonti della sicurezza, che circa 60.000 riservisti israeliani sarebbero stati richiamati a partire da oggi in vista della nuova offensiva dell'Esercito (Idf) a Gaza City, previa approvazione da parte di Katz.
Ministero Difesa: "Un ponte aereo per la popolazione di Gaza". VIDEO
Katz approva piano occupazione di Gaza denominato "Carri di Gideon B"
Il ministro della Difesa Yisrael Katz ha approvato il piano di attacco dell'Idf a Gaza City, che gli è stato presentato dal capo di stato maggiore Eyal Zamir e dal team di comando dell'esercito israeliano. L'offensiva è soprannominata "I carri di Gideon B", a seguito di una precedente operazione con lo stesso nome. Come parte del piano, verranno inviati gli ordini di riserva necessari per effettuare l'attacco. Inoltre - rivelano i media israeliani - sono stati approvati i necessari preparativi umanitari per l'assorbimento dei residenti che saranno evacuati da Gaza City verso sud quando iniziera' l'attacco alla città, al fine di isolare i terroristi di Hamas fino a quando non saranno eliminati.
Hamas: "Quasi 19.000 bambini uccisi dall'Idf da inizio guerra"
Il governo di Gaza controllato da Hamas afferma che almeno 18.885 bambini sono stati uccisi nella Striscia dall'Esercito israeliano (Idf) dall'inizio della guerra il sette ottobre 2023, su un totale di oltre 62.000 vittime palestinesi: lo riporta Al Jazeera.
Idf: "Ucciso capo del battaglione Nukhba di Hamas"
Lo scorso 13 agosto le forze dell'Idf hanno ucciso Muhammad Nayef Abu Shamleh, comandante della Compagnia Nukhba dell'ala militare-terroristica di Hamas, a sud di Khan Yunis. Lo ha riferito il portavoce dell'esercito israeliano.
Israele richiama 60mila riservisti per offensiva a Gaza
Circa 60.000 riservisti israeliani riceveranno gli ordini di chiamata che l'Idf emetterà a partire da domani per l'offensiva pianificata a Gaza City, a condizione che il ministro della Difesa Israel Katz approvi la decisione, secondo fonti di sicurezza. Lo riporta Times of Israel, precisando che gli ordini non sono immediati e i riservisti riceveranno almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio.
Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia di riservisti attualmente in servizio nelle riserve. Non è previsto che tutti i riservisti richiamati partecipino all'operazione per la conquista di Gaza City, poiché alcuni sostituiranno le truppe permanenti dell'esercito su altri fronti.