Guerra Israele, Ben-Gvir guida incursione su Spianata delle Moschee. Anp condanna

©Getty

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha guidato un'incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Un operatore palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell'organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. 70 le vittime a Gaza nelle ultime 24 ore, incluse 38 che erano in attesa di cibo

in evidenza

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato una incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi.

Un operatore della Mezzaluna Rossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell'organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L'attacco ha causato l'incendio del primo piano dell'edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. 

Almeno 70 civili sono stati uccisi, di cui 37 richiedenti aiuto, e decine sono rimasti feriti nelle aggressioni israeliane in corso nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Testimoni hanno riferito che le forze di occupazione hanno preso di mira gruppi di civili in attesa di ricevere aiuti alimentari, uccidendo 37 civili  in varie zone della città. 

Soffrono anche gli ostaggi, circa 20 ritenuti ancora vivi. Un video shock diffuso da Hamas mostra un giovane israeliano ridotto a uno scheletro sotto un tunnel, in un cupo parallelismo con i gazawi che muoiono di fame. Languono i negoziati. Hamas ha ribadito che non accetterà di deporre le armi finché non verrà istituito uno Stato palestinese. Sugli aiuti a Gaza, al via la "collaborazione operativa" dell'Italia, con Emirati Arabi e Giordania.

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato questa mattina un'incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi.

Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Questo liveblog termina qui

Continua a seguire tutti gli aggiornamenti sul nuovo liveblog

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese

L’opera  porta la firma dell’artista romano Harry Grab e raffigura  un ritratto della giurista accompagnato da una grande scritta  blu: "Nobel".

Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese

Roma, a Trastevere spunta murale a sostegno di Francesca Albanese

Vai al contenuto

Un ostaggio in un video diffuso da Jihad islamica: "Sto morendo"

I familiari dell'ostaggio Rom Braslavski hanno dato l'autorizzazione per la pubblicazione di una parte del video pubblicato dalla Jihad islamica due giorni fa. "Sono Rom, ho 22 anni, di Gerusalemme, sono prigioniero delle brigate al Quds della Jihad islamica - dice l'ostaggio -. Ho dolore a un piede, non riesco a camminare fino al bagno. Ho finito cibo e acqua ... non posso dormire, non posso vivere, dovete smettere di fare quello che state facendo qui... sono sull'orlo della morte... fermate quell'inferno in cui siamo... " dice il ragazzo piangendo nel filmato. 

Iran, varato nuovo Consiglio di Difesa post guerra con Israele

Il massimo organo di sicurezza iraniano ha approvato la creazione di un nuovo consiglio di difesa più di un mese dopo che il cessate il fuoco ha posto fine alla 'guerra di 12 giorni' con Israele. Il nuovo organo, che sarà presieduto dal Presidente e includerà i massimi comandanti militari, oltre ad altri alti funzionari e ministri, avrà il compito di "rivedere le strategie di difesa" e "rafforzare le capacità delle forze armate iraniane", ha annunciato la tv di stato. L'agenzia di stampa Fars ha affermato che la decisione rientra in un più ampio processo di cambiamenti strutturali nell'apparato di sicurezza iraniano. La decisione arriva sulla scia di un conflitto con Israele che, secondo i dati ufficiali, ha causato oltre 1.000 morti in Iran e 29 in Israele. La guerra è iniziata il 13 giugno, quando Israele ha lanciato attacchi contro siti militari, nucleari e residenziali in Iran. L'Iran ha risposto con attacchi di rappresaglia sul territorio israeliano. Dal 24 giugno è in vigore il cessate il fuoco annunciato dagli Stati Uniti.

Gaza, la testimonianza di un medico palestinese: "Ecco come la fame distrugge il corpo"

Secondo Medici senza Frontiere, un quarto dei bambini di Gaza è malnutrito,  mentre Unicef lancia l'appello: “In tre mesi, il numero di bambini morti  per malnutrizione è aumentato del 54%”. La testimonianza del dottor  Mohammed Abu Mughaisib, vicecoordinatore medico di Medici Senza  Frontiere nella Striscia.

Medico palestinese a Gaza: 'Così la fame distrugge il corpo'

Medico palestinese a Gaza: 'Così la fame distrugge il corpo'

Vai al contenuto

Medioriente, card. Parolin: "Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto"

Il Segretario di Stato Vaticano ha parlato a margine di un evento  organizzato per il Giubileo degli Influencer. "Quella è la soluzione,  cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l'uno all'altro  in autonomia e sicurezza", ha ribadito. Poi sull'attacco alla Parrocchia  cristiana a Gaza: "L'impressione è che tante volte questi errori si  ripetano".

Medioriente, card. Parolin: 'Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto'

Medioriente, card. Parolin: 'Riconoscere Palestina è la soluzione, noi lo abbiamo fatto'

Vai al contenuto

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca e innovazione Horizon

La Commissione europea chiede di sospendere temporaneamente la partecipazione di alcune aziende e start-up israeliane al programma Horizon, in risposta alla situazione a Gaza. La misura non coinvolge università e ricercatori

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca

Gaza, Ue propone stop parziale di Israele nel programma ricerca

Vai al contenuto

Un ostaggio in un video diffuso da Jihad islamica: "Sto morendo"

I familiari dell'ostaggio Rom Braslavski hanno dato l'autorizzazione per la pubblicazione di una parte del video pubblicato dalla Jihad islamica due giorni fa. "Sono Rom, ho 22 anni, di Gerusalemme, sono prigioniero delle brigate al Quds della Jihad islamica - dice l'ostaggio -. Ho dolore a un piede, non riesco a camminare fino al bagno. Ho finito cibo e acqua ... non posso dormire, non posso vivere, dovete smettere di fare quello che state facendo qui... sono sull'orlo della morte... fermate quell'inferno in cui siamo... " dice il ragazzo piangendo nel filmato.

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente

Francia, Regno Unito e Malta hanno annunciato che nel settembre 2025 riconosceranno lo Stato di Palestina e porteranno a 150 su 193 i membri dell'Onu che hanno assunto questa posizione. Tra loro non ci sono l'Italia e gli Stati Uniti. La mappa dei Paesi

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA

Stato Palestinese, quali Paesi lo riconoscono ufficialmente: LA MAPPA

Vai al contenuto

Hamas: "Ostaggi non mangeranno meglio del popolo di Gaza"

Gli ostaggi israeliani non riceveranno alcun "privilegio speciale" nell'alimentazione che ricevono rispetto al resto della popolazione di Gaza. "Non facciamo morire di fame intenzionalmente i prigionieri, ma mangiano lo stesso cibo che mangiano i nostri combattenti e la popolazione in generale. Non riceveranno alcun privilegio speciale a fronte  del crimine di affamare e assediare" la popolazione, si legge in una dichiarazione dell'ala militare di Hamas, le Brigate Al-Qassam.

Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti di una studentessa di Sciences Po

"Tutti i profili che sono entrati nel Paese saranno oggetto di una nuova verifica dopo le falle che hanno portato qui questa giovane donna, che non può trovare posto in Francia”, ha affermato il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot. La ragazza era stata evacuata dalla Striscia di Gaza e si era trasferita a Lille per studiare nella prestigiosa università francese, ma ora dovrà lasciare il territorio nazionale

Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti studentessa

Francia sospende accoglienza gazawi dopo post antisemiti studentessa

Vai al contenuto

Hamas, pronti a rispondere a richieste Croce Rossa (2)

In precedenza, la Croce Rossa, in seguito alla richiesta di Netanyahu, ha affermato che gli ostaggi "devono ricevere urgentemente le cure mediche e l'attenzione di cui necessitano". Il portavoce delle Brigate Al-Qassam, ha affermato che il gruppo sta subordinando l'accesso della Croce Rossa agli ostaggi "all'apertura di corridoi umanitari in modo normale e permanente per il passaggio di cibo e medicine a tutta la nostra popolazione in tutte le aree della Striscia di Gaza e alla cessazione di ogni forma di attività aerea nemica durante le consegne dei pacchi ai prigionieri". "Le Brigate Al-Qassam non fanno morire di fame deliberatamente i prigionieri, che mangiano ciò che mangiano i nostri mujaheddin (combattenti) e i civili in generale, e non riceveranno alcun privilegio speciale in mezzo al crimine di fame e assedio", ha dichiarato il portavoce Hudhaifa Kahlout, noto come Abu Obeida. La scorsa settimana, Israele ha annunciato una pausa umanitaria di 10 ore nelle aree popolate della Striscia e ha notevolmente aumentato gli aiuti in entrata a Gaza. 

Hamas: "Pronti a rispondere a richieste della Croce Rossa"

Le brigate al Qassam, l'ala militare di Hamas, affermano di essere "pronte a impegnarsi a rispondere a qualsiasi richiesta della Croce Rossa di portare cibo e medicine" agli ostaggi che tiene prigionieri, che il gruppo terroristico definisce "prigionieri nemici", se Israele aprirà i corridoi per gli aiuti umanitari "in modo normale e permanente per il passaggio di cibo e medicine a tutta la popolazione in tutte le aree della Striscia e alla cessazione di ogni forma di attività militare durante le consegne dei pacchi ai prigionieri". Alla Croce Rossa Hamas non ha consentito alcun accesso agli ostaggi durante i 22 mesi di guerra.

Madre ostaggio denutrito: "Lo mostro perché mondo sappia"

La famiglia dell'ostaggio israeliano Rom Braslavski ha autorizzato la pubblicazione di parte del video diffuso dalla Jihad Islamica perché ritiene che sia "importante che il mondo intero lo veda". "La paura con cui viviamo è diventata più tangibile che mai, ed è importante che il mondo intero la veda, nonostante la mia difficoltà personale nel mostrare pubblicamente il mio Rom nelle terribili condizioni in cui si trova", ha dichiarato la madre, Tami Braslavski, al Forum delle Famiglie degli Ostaggi e delle Persone Scomparse. Il video mostra il 22enne Rom estremamente magro e pallido, con alcune ferite sulla pelle, mentre guarda immagini di bambini malnutriti in televisione. L'ostaggio si rivolge alla telecamera per quasi cinque minuti, visibilmente angosciato, piangendo senza sosta. "Non ho mai visto mio figlio così. Rom non urla né si arrabbia; parla a bassa voce, con voce debole, come chi ha accettato il fatto che non c'è più nulla per cui lottare e che potrebbe non uscirne vivo. Dicono che quando le parole finiscono, le lacrime parlano. Rom, amore mio, piango con te", continua la madre. Braslavski è uno dei 251 rapiti il 7 ottobre 2023. Quel giorno, stava lavorando nella squadra di sicurezza al festival musicale Nova, a pochi chilometri dalla Striscia e teatro di uno dei più grandi massacri di quel giorno. È uno dei 20 prigionieri presumibilmente vivi dei 50 rimasti a Gaza. "Mio Rom, ti guardo negli occhi e vedo la delusione, la tua angoscia. Sento la tua voce e sento il dolore. Non so cosa succederà, ma sto facendo e farò tutto il possibile per tirarti fuori di lì, e non mi fermerò finché non tornerai a casa", conclude la madre.

Netanyahu: "Hamas affama ostaggi come nazisti, non cediamo"

Si vedono gli ostaggi "languire in una cella sotterranea. Ma i mostri di Hamas che li circondano hanno braccia grasse e carnose. Li stanno affamando come i nazisti affamavano gli ebrei". Lo dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video. "E quando vedo questo - aggiunge -, capisco esattamente cosa vuole Hamas. Non vuole un accordo. Vuole spezzarci con questi video dell'orrore, con la propaganda menzognera che diffonde nel mondo. Noi non ci spezzeremo. Mi sento ancora più determinato a liberare i nostri figli rapiti, a eliminare Hamas, e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia", ha aggiunto.

Giubileo, il Papa: "Aspirate a cose grandi. Siamo con i giovani di Gaza e Ucraina"

Prima della messa conclusiva del Giubileo dei giovani, Prevost si è concesso un giro in papamobile: i presenti, oltre un milione, gli hanno lanciato bandiere e peluche in segno di affetto. Poi la celebrazione, con omelia, dal palco della spianata di Tor Vergata: "Le fragilità non siano un tabù". Citato Bergoglio: "Se siete inquieti, siete vivi"

Giubileo, Papa: 'Aspirate a cose grandi. Siamo con Gaza e Kiev'. FOTO

Giubileo, Papa: 'Aspirate a cose grandi. Siamo con Gaza e Kiev'. FOTO

Vai al contenuto

Media: "Israele deciderà questa settimana se espandere operazioni militari a Gaza"

Secondo quanto rivela il notiziario Channel 12, questa settimana la leadership israeliana dovrebbe decidere se ampliare le operazioni militari a Gaza,  mettendo a rischio gli ostaggi, oppure se concedere più tempo per un potenziale accordo. Secondo il rapporto, diffuso da Times of Israel, è emersa una divisione netta all'interno del gabinetto di sicurezza tra favorevoli o contrari all'espansione della guerra. Secondo il rapporto, il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Israel Katz, sarebbero ancora tra gli 'indecisi'. Inoltre, una fonte anonima governativa, ha rilasciato una dichiarazione ai media ebraici affermando che Israele è in contatto con la Casa Bianca e che "c'è intesa sul fatto che Hamas non è interessata a un accordo". Pertanto, afferma il funzionario, che ha chiesto l'anonimato, "il primo ministro sta spingendo per il rilascio degli ostaggi attraverso una risoluzione militare", in concomitanza con l'ingresso degli aiuti umanitari.

L'Iran punta a rafforzare le capacità delle sue forze armate

Il massimo organo di sicurezza iraniano ha approvato la creazione di un nuovo consiglio di difesa. Lo riferiscono i media statali ad oltre un mese dal cessate il fuoco che ha posto fine alla guerra dei 12 giorni con Israele. "Il Consiglio supremo di sicurezza nazionale ha approvato l'istituzione del Consiglio di difesa nazionale", ha annunciato la televisione di stato. Il nuovo organo, che sarà presieduto dal presidente e includerà i massimi comandanti militari, oltre ad altri alti funzionari e ministri, avrà il compito di "rivedere le strategie di difesa" e "rafforzare le capacità delle forze armate iraniane", ha aggiunto. L'agenzia di stampa Fars ha affermato che la decisione rientra in un più ampio processo di cambiamenti strutturali dell'apparato di sicurezza iraniano. 

Iran, istituto nuovo consiglio di difesa dopo guerra con Israele

“Il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale ha approvato l'istituzione del Consiglio di Difesa Nazionale”, ha dichiarato la televisione di Stato iraniana annunciando la creazione di un nuovo consiglio responsabile della difesa a Teheran, a più di un mese dalla fine della guerra dei 12 giorni con Israele. Il nuovo organo, secondo quanto riportano i media statali, sarà presieduto dal presidente e comprenderà alti comandanti militari, alti funzionari e ministri e avrà il compito di “rivedere le strategie di difesa” e “migliorare le capacità delle forze armate iraniane”. La decisione è arrivata a seguito del conflitto con Israele iniziato il 13 giugno scorso che, secondo i dati ufficiali, ha provocato oltre 1.000 morti in Iran. Dal 24 giugno è in vigore un cessate il fuoco.

Ankara condanna l'incursione del ministro israeliano ad Al-Aqsa

La Turchia ha condannato fermamente l'incursione del ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben Gvir al complesso della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme Est, un'area occupata e annessa da Israele, per pregare. "Condanniamo fermamente il raid sulla moschea di Al-Aqsa da parte di alcuni ministri israeliani, sotto la protezione della polizia israeliana e accompagnati da gruppi di coloni israeliani", ha dichiarato il ministero degli Esteri turco in una nota. Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano ha guidato pubblicamente una preghiera ebraica questa mattina nel luogo in cui si trova la moschea di Al-Aqsa. 

Croce Rossa rinnova la richiesta di "accesso" agli ostaggi a Gaza

In seguito all'appello del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu a un funzionario della Croce Rossa, il Circ (Comitato Internazionale della Croce Rossa) ha risposto ribadendo che gli ostaggi trattenuti a Gaza "devono ricevere urgentemente le cure mediche e l'attenzione di cui necessitano", rinnovando la richiesta di poter "accedere" agli ostaggi.  "Il Circ è inorridito dagli strazianti video pubblicati negli ultimi giorni che mostrano gli ostaggi israeliani tenuti prigionieri a Gaza", ha affermato il comitato aggiungendo che: "Questi video sono la prova lampante delle condizioni di vita pericolose in cui sono tenuti gli ostaggi". Agli ostaggi deve essere garantito "un trattamento umano e condizioni accettabili. Devono ricevere urgentemente le cure mediche e l'attenzione di cui necessitano. Ribadiamo inoltre la nostra richiesta di poter accedere agli ostaggi, in modo da poter valutare le loro condizioni, fornire loro supporto medico e facilitare i contatti con le loro famiglie", ha concluso il comitato.

Paita: "Per Stato palestinese serve cacciata Hamas"

"Dalle parti di Hamas sostengono che il movimento per il riconoscimento della Palestina da parte dell’Occidente sia ‘merito’ dell’azione terroristica che ha prodotto il massacro del 7 ottobre. Parole agghiaccianti che dovrebbero far riflettere tutti anche chi si ostina in questi giorni a concentrarsi solo sul riconoscimento dello Stato di Palestina tout court senza prendere in considerazione il piccolo dettaglio che a Gaza, ancora, a governare non è il popolo palestinese ma Hamas”. Lo afferma Raffaella Paita, capogruppo di Italia viva al Senato. 

“I Paesi occidentali -aggiunge- dovrebbero al contrario riflettere sul documento della Lega araba che saggiamente lega il sacrosanto diritto dei palestinesi ad avere uno Stato al disarmo e alla cacciata di Hamas da Gaza. Una terra oppressa da una organizzazione terroristica che mostra ogni giorno il suo volto più feroce. Senza questa consapevolezza l’auspicabile realizzazione del concetto di due popoli, due Stati sarà sempre più lontana”. 

Post antisemiti, la studentessa di Gaza lascia la Francia

La studentessa di Gaza, arrivata in Francia con una borsa di studio prima che venissero rivelati i suoi post antisemiti sui social media, ha lasciato la Francia per il Qatar, ha annunciato il ministero degli Esteri. "Il ministro Jean-Noel Barrot, ha sottolineato la natura inaccettabile dei commenti trasmessi prima del suo ingresso in territorio francese dalla signora N.A., una studentessa di Gaza. Data la loro gravità, la signora A. non poteva rimanere in territorio francese. Ha lasciato la Francia oggi per recarsi in Qatar per proseguire i suoi studi", ha scritto il Quai d'Orsay in un comunicato. Il ministero "ringrazia le autorità del Qatar per la loro decisiva collaborazione". "Ha lasciato il territorio nazionale. Non c'era posto per lei. L'ho detto io, l'abbiamo fatto", ha dichiarato Barrot in un messaggio su X. 

Il Cairo: "Israele è responsabile della fame a Gaza"

"La questione palestinese è al centro del conflitto nella regione e deve essere risolta. Israele è responsabile della fame a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty a Cairo News. "Stiamo lavorando con le parti interessate per stabilire una tregua a Gaza - ha aggiunto -. Israele è responsabile della chiusura dei valichi e dell'ostacolo all'ingresso degli aiuti a Gaza". Abdelatty ha poi precisato che il suo Paese "ha consentito l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza fin dall'inizio del blocco israeliano", sottolineando che "non ci sarà pace nella regione finché la questione palestinese non sarà risolta". 

Merz: "Hamas non abbia più alcun ruolo politico a Gaza"

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha affermato di essere "inorridito" dai video di propaganda diffusi da Hamas che mostrano due ostaggi israeliani. In un'intervista al quotidiano Bild, il cancelliere tedesco ha sostenuto che le immagini degli ostaggi emaciati Ram Braslavski, cittadino tedesco-israeliano, ed Evyatar David, "dimostrano che Hamas non dovrebbe più svolgere un ruolo nel futuro di Gaza". Merz ha poi invitato Israele a non "rispondere al cinismo di Hamas" interrompendo gli aiuti umanitari al territorio, dove esperti incaricati dalle Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme per una carestia in corso. 

Sa’ar contro ProPal australiani: "Trascinate Occidente ai margini della storia"

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha condannato sul suo profilo social i manifestanti di una marcia pro-palestina a Sydney, accusando la sinistra radicale di allearsi con l'Islam fondamentalista, contribuendo a trascinare “l'Occidente ai margini della storia". “I manifestanti radicali oggi al Sydney Harbour Bridge mostrano un'immagine del 'leader Supremo' iraniano, il leader più pericoloso dell'Islam fondamentalista, il più grande esportatore di terrore al mondo e responsabile di esecuzioni di massa. Australiani, svegliatevi!”, ha scritto Sa'ar su X, condividendo una foto della protesta che mostra i partecipanti con in mano un'immagine del leader iraniano Ali Khamenei.

Media: "Oggi 70 civili uccisi a Gaza"

Dall'alba di domenica, almeno 70 civili sono stati uccisi, di cui 37 richiedenti aiuto, e decine sono rimasti feriti nelle aggressioni israeliane in corso nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Testimoni hanno riferito che le forze di occupazione hanno preso di mira gruppi di civili in attesa di ricevere aiuti alimentari, uccidendo 37 civili  in varie zone della città. Secondo alcune fonti, si prevede che il bilancio delle vittime aumenterà a causa di feriti gravi, colpiti negli attacchi Idf di oggi. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza ha raggiunto quota 60.839 morti, la maggior parte donne e bambini, dall'inizio del conflitto nell'ottobre 2023. 

Tusk: "Stiamo con Israele ma non con chi causa fame e morte"

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che il suo Paese sta con Israele nella lotta contro il terrorismo islamico, ma non con i politici che causano "fame e morte di madri e bambini", riferendosi alla situazione umanitaria a Gaza. "La Polonia è stata, è e sarà sempre dalla parte di Israele nella sua lotta contro il terrorismo islamico, ma mai dalla parte dei politici le cui azioni causano fame e morte di madri e bambini", ha scritto Tusk sul suo account X. "Questo dovrebbe essere evidente alle nazioni che hanno condiviso l'inferno della Seconda Guerra Mondiale", ha aggiunto il primo ministro polacco. Tusk ha rilasciato queste dichiarazioni in riferimento alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, la cui popolazione soffre per la mancanza di beni di prima necessità a causa della guerra di Israele contro l'organizzazione islamista palestinese Hamas, che controlla il territorio costiero e da cui ha lanciato gli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023. Dall'inizio della guerra israeliana contro Hamas, il 7 ottobre 2023, più di 60.000 persone sono morte nella Striscia e almeno 175 sono morte per fame o malnutrizione, tra cui 93 bambini, secondo le autorita' locali di Gaza.

Gaza: "Oltre 22.000 camion di aiuti bloccati da Israele"

L'ufficio stampa del governo di Gaza afferma che Israele sta deliberatamente bloccando l'ingresso nel territorio di oltre 22.000 camion di aiuti umanitari, definendo tale provvedimento parte di una sistematica campagna di "fame, assedio e caos". "Confermiamo che ci sono più di 22.000 camion di aiuti umanitari attualmente parcheggiati ai valichi di frontiera della Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali appartengono alle Nazioni Unite, a organizzazioni internazionali e a varie entità. L’occupazione israeliana impedisce deliberatamente il loro ingresso nell’ambito di una politica sistematica di creazione di fame, assedio e caos”, si legge nella dichiarazione riportata su Times of Israel. 

L'ufficio ha chiesto l'ingresso immediato e incondizionato di tutti i camion fermati, la completa riapertura dei valichi di frontiera e la consegna sicura degli aiuti ai civili di Gaza "prima che sia troppo tardi".

Merz: "Inorridito da immagini, priorità rilascio ostaggi"

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto "inorridito dalle immagini" dei due ostaggi israeliani diffuse negli ultimi giorni da Hamas e dalla Jihad Islamica. In una dichiarazione al quotidiano Bild, Merz ha espresso il suo sgomento e la sua condanna per le foto e i video pubblicati dalle organizzazioni islamiste palestinesi. "Sono inorridito dalle immagini di Evyatar David e Rom Braslavski. Hamas tortura gli ostaggi, terrorizza Israele e usa la propria popolazione nella Striscia di Gaza come scudi umani", ha dichiarato Merz, aggiungendo che è giunto il momento di negoziare un cessate il fuoco. "Non c'è alternativa se non quella di negoziare un cessate il fuoco. Il rilascio di tutti gli ostaggi e' un requisito essenziale per questo. Israele non risponderà al cinismo di Hamas e deve continuare a fornire aiuti umanitari", ha aggiunto il cancelliere tedesco. Inoltre, Merz ha osservato che Hamas non può continuare a detenere il potere a Gaza: "Hamas non deve avere alcun ruolo nel futuro di Gaza". Bild ha anche ricevuto una reazione dal ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul, che ha espresso la sua solidarietà alle vittime del rapimento e alle loro famiglie. La Germania "continuerà a fare tutto il possibile per ottenere il rilascio degli ostaggi", ha detto Wadephul.

Lammy: "Sgomento per immagini propaganda disgustose Hamas"

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha espresso sgomento per le condizioni degli ostaggi mostrate nei recenti video di Rom Breslavsky e Avitar David. "Le immagini mostrate a scopo di propaganda sono disgustose. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati incondizionatamente", ha scritto Lammy sul suo account X. "Hamas deve disarmarsi e non avere alcun controllo su Gaza. Stiamo lavorando con i partner a una soluzione a lungo termine e a un piano di pace. Questo deve iniziare con un cessate il fuoco immediato che liberi gli ostaggi e revochi le disumane restrizioni agli aiuti", ha sottolineato il capo della diplomazia britannica.

Netanyahu: "Menzogna della fame di Hamas e crimini nazisti evidenti"

"La 'menzogna della fame' di Hamas sta risuonando in tutto il mondo, mentre la fame sistematica è rivolta ai nostri ostaggi che soffrono crudeli abusi fisici e psicologici". Lo ha detto Benjamin Netanyahu a colloquio con il capo della delegazione della Croce Rossa nella regione, Julian Larisson, secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro israeliano. "Il mondo non può restare inerte di fronte a immagini scioccanti che ricordano i crimini nazisti", ha affermato Netanyahu. Le sue dichiarazioni sono giunte poche ore dopo l'attacco israeliano contro la sede della Mezzaluna Rossa a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui è stato ucciso un membro palestinese dell'organizzazione sanitaria e altri due sono rimasti feriti. "Questo attacco deliberato a una struttura protetta della Mezzaluna Rossa è una grave violazione del diritto umanitario internazionale: è un crimine di guerra", ha denunciato l'organizzazione in una dichiarazione pubblicata sul suo account X.

Leader Hamas: "Paesi riconoscono Palestina grazie ai frutti del 7 ottobre 2023"

Ghazi Hamad, un membro di spicco di Hamas, ha dichiarato ad Al Jazeera che l'ondata di nazioni occidentali che si stanno muovendo per riconoscere lo Stato palestinese è il risultato dei "frutti" del massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023. In un estratto della sua intervista rilasciata al quotidiano, come rivela Times of Israel, Hamad ha domandato all'intervistatore: "Perché tutti i Paesi riconoscono oggi uno Stato palestinese? Prima del 7 ottobre, qualche Paese ha mai osato riconoscere lo Stato palestinese?". Ghazi Hamad ha poi aggiunto: "I frutti del 7 ottobre sono ciò che ha spinto il mondo intero ad aprire gli occhi sulla questione palestinese, e le nazioni si stanno muovendo in questa direzione con forza. Il che significa che il popolo palestinese è un popolo che merita una patria".

Appello Netanyahu a Croce Rossa: "Cibo e cure ai rapiti" (2)

Netanyahu, scrive il suo ufficio, "ha chiesto il coinvolgimento dei Paesi del mondo nella condanna delle organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad islamica e nella cessazione del sostegno a esse, sia diretto che indiretto, sottolineando che le loro azioni sono contrarie al diritto internazionale e alla Convenzione di Ginevra". 

Appello Netanyahu a Croce Rossa: "Cibo e cure ai rapiti"

Appello del premier israeliano Benyamin Netanyahu alla Croce Rossa affinché vengano forniti cibo e cure mediche agli ostaggi a Gaza. "Il primo ministro  ha parlato con il capo della delegazione della Croce Rossa nella regione, Julien Larison, e ha chiesto il suo intervento per fornire cibo e cure mediche per i rapiti subito", rende noto un comunicato dell'ufficio di Netanyahu. Il premier ha detto a Larison che "la menzogna della fame a Gaza diffusa da Hamas riecheggia nel mondo, mentre in realtà la fame sistematica è inflitta ai rapiti, che subiscono abusi fisici e psicologici brutali". 

Merz: "Israele non risponda a cinismo Hamas e prosegua con aiuti"

Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha invitato Israele a continuare a fornire aiuti umanitari a Gaza e a non “rispondere al cinismo di Hamas”, nonostante la pubblicazione di video scioccanti sugli ostaggi israeliani. In un'intervista al quotidiano Bild, il leader tedesco si è detto “inorridito” dalle immagini, che “dimostrano che Hamas non deve più avere alcun ruolo nel futuro di Gaza”.

Gnc, oltre 6.000 bambini palestinesi malnutriti a Gaza

Secondo i partner del Global Nutrition Cluster, che comprende le agenzie sanitarie e alimentari delle Nazioni Unite, oltre 6.000 bambini palestinesi sono in cura per malnutrizione a Gaza, provocata dal blocco israeliano di accesso alla Striscia. Lo riporta Al Jazeera indicando il nuovo bilancio dei morti per fame a Gaza: almeno 175 persone, tra cui 93 bambini. Proseguono gli appelli delle Nazioni Unite, delle agenzie umanitarie e dei leader mondiali affinché il governo israeliano consenta l'ingresso di più camion di aiuti per alleviare la crisi.

Idf, lanciati 136 pacchi di aiuti da sei paesi

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito che 136 pacchi di aiuti alimentari sono stati paracadutati a Gaza settentrionale e meridionale nell'ambito di sforzi coordinati da sei paesi. Emirati Arabi Uniti, Giordania, Egitto, Francia, Germania e Belgio si sono coordinati con Israele per la fornitura e la consegna degli aiuti. Ogni pacco di aiuti contiene circa una tonnellata di cibo.

Dal Belgio primi lanci di aiuti a Gaza

L'esercito belga ha effettuato il primo lancio di aiuti umanitari a Gaza. Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa su X. "Il primo lancio  su Gaza è stato completato, un successo per l'equipaggio", ha scritto il ministero sul suo profilo social. La consegna fa parte di uno sforzo più ampio per far arrivare cibo e forniture mediche attraverso la Giordania. 

Media: "Hamas decide solo col consenso tra i gruppi palestinesi"

Quasi due anni di guerra e l'eliminazione dei vertici storici hanno profondamente cambiato il processo decisionale di Hamas. Lo riferisce il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat citando fonti palestinesi, secondo cui, da quando Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar sono stati uccisi, la leadership dell'organizzazione ha avviato consultazioni prolungate con le altre fazioni palestinesi, tra cui la Jihad islamica e il Fronte Popolare. Le fonti spiegano che ogni decisione viene oggi presa solo con un ampio consenso, per evitare che Hamas venga ritenuto l'unico responsabile in caso di fallimenti futuri.  Questo approccio rallenta i negoziati, poiché ogni proposta richiede verifiche interne e confronti con gli altri gruppi. Secondo le fonti, quando Haniyeh e Sinwar erano al comando, le decisioni venivano adottate in modo autonomo e gli altri gruppi venivano solo informati. Ora, invece, la mancanza di una figura carismatica e autorevole costringe la nuova leadership a cercare consenso più ampio. Fonti interne a Hamas negano l'esistenza di un vuoto di potere, sostenendo che le consultazioni sono in corso sin dall'inizio della guerra per creare una linea unitaria. Tuttavia, riconoscono che Haniyeh, grazie alla sua esperienza diplomatica, godeva di rispetto sia all'interno del movimento che tra le altre fazioni. La nuova dirigenza, spiegano le fonti, dedica molto tempo all'esame di ogni proposta di cessate il fuoco o accordo politico, per assicurare un ampio sostegno interno. Nonostante le difficoltà, Hamas continua a operare con la sua struttura abituale e rifiuta ogni ipotesi di disgregazione. 

Idf, abbattuto drone Houthi al confine Gaza-Egitto

Le forze di difesa israeliane (Idf) affermano che l'aeronautica militare ha intercettato e abbattuto un drone lanciato dagli Houthi dallo Yemen. La conferma della distruzione del drone nemico e' arrivata poco dopo che l'allerta e' stata attivata a Bnei Netzarim, nella zona di confine tra Gaza e l'Egitto. Secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel, non ci sono segnalazioni di feriti o danni.

Drone lanciato dallo Yemen intercettato nel sud di Israele

L'Idf afferma che un drone probabilmente lanciato dallo Yemen è stato intercettato nel sud di Israele. 

Macron: video ostaggi dimostra crudeltà e disumanità di Hamas

"Crudeltà abietta, disumanità senza limiti: questo è ciò che Hamas incarna". Lo scrive su X Emmanuel Macron dopo la pubblicazione del video shock sull'ostaggio Evyatar David. "Le immagini insopportabili che mostrano gli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza ne sono un orribile promemoria", aggiunge il presidente francese, ribadendo che "la priorità assoluta e l'imperativo per la Francia è il rilascio immediato di tutti gli ostaggi". Macron rilancia la necessità di "ottenere questo rilascio incondizionato, ristabilire immediatamente il cessate il fuoco e consentire la consegna massiccia di aiuti umanitari, ancora bloccati alle porte di Gaza". Allo stesso tempo, "questo lavoro deve essere accompagnato da una soluzione politica per il giorno dopo. Questa soluzione è quella di due stati, Israele e Palestina, che vivono fianco a fianco in pace". Un soluzione, ha puntualizzato, che comprende "la completa smilitarizzazione di Hamas", "la sua completa esclusione da ogni forma di governo e il riconoscimento di Israele da parte dello Stato di Palestina".

Mo: ministero Salute Gaza, '119 palestinesi uccisi oggi, 65 mentre attendevano aiuti'

Sono 119 i palestinesi uccisi oggi dal fuoco israeliano e 866 i feriti. Lo riferisce il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas, precisando che almeno 65 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuto e altri 511 sono rimasti feriti.

Il bilancio complessivo degli attacchi israeliani dal 7 ottobre 2023 sale così a 60.839 persone uccise e 149.588 ferite. Dal 18 marzo, quando Israele ha violato l'accordo di cessate il fuoco con Hamas, almeno 9.350 persone sono state uccise e 37.547 ferite.

Netanyahu: status quo sulla Spianata non è cambiato né cambierà

L'ufficio del primo ministro ha risposto alla visita del ministro della Sicurezza nazionale sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei), affermando che "la politica di Israele di mantenere lo status quo sul Monte del Tempio non è cambiata né cambierà".

Papa: ‘siamo coi giovani di Gaza, con gli ucraini, vicini più che mai a chi soffre mali gravi’

“In comunione con Cristo, la nostra pace e la nostra speranza per il mondo, siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, che sono causati da altri esseri umani. Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell'Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinati dalla guerra. Miei giovani fratelli e sorelle, siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo”. Sono le parole del Papa all’Angelus a conclusione del Giubileo dei giovani a Tor Vergata.   “Sì, con Cristo è possibile! Con il suo amore, con il suo perdono, con la forza del suo Spirito. Miei cari amici, uniti a Gesù come i trami alla vite, darete molto frutto; sarete sale della terra, luce del mondo; sarete semi di speranza dove vivete: in famiglia, con i vostri amici, a scuola, al lavoro, nello sport. Semi di speranza con Cristo la nostra speranza”, il messaggio di Leone ai giovani. 

Dal Belgio lancio aiuti su Gaza, è la prima volta

Per la prima volta, il Belgio ha lanciato aiuti umanitari a Gaza con voli aerei, in collaborazione con la Giordania. Lo ha annunciato il ministro della Difesa belga, Theo Francken, in una nota.

Mo: polizia israeliana arresta 3 guardie di Al-Aqsa

La polizia israeliana ha arrestato tre guardie della moschea di Al-Aqsa dopo che Ben-Gvir, accompagnato da oltre 1.000 israeliani, ha fatto irruzione nel complesso. Lo riferisce il Direttorato della Moschea di Al-Aqsa.

A. Saudita: 'azioni come quella di Ben-Gvir destabilizzano regione'

Le azioni come quella del ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir nel complesso della moschea di Al-Aqsa rischiano di destabilizzare la regione. Lo ha detto il ministero degli Esteri saudita, condannando "nei termini più forti per le ripetute pratiche provocatorie da parte di funzionari delle autorità di occupazione israeliane contro la moschea di Al-Aqsa. Tali pratiche alimentano il conflitto nella regione”.

Hamas, 119 persone uccise a Gaza nelle ultime 24 ore

Il ministero della Salute guidato da Hamas ha dichiarato che 119 abitanti di Gaza sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. 

Rapporto, 18.500 arresti in Cisgiordania. E' record

Le forze israeliane hanno arrestato circa 18.500 palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme, da ottobre 2023. Un dato che rappresenta un record dalla Seconda Intifada del 2000. Il bilancio aggiornato è contenuto in un nuovo rapporto congiunto della Commissione per gli Affari dei Detenuti e degli Ex Detenuti, della Societa' dei Prigionieri Palestinesi e dell'Associazione Addameer per il Supporto ai Prigionieri e i Diritti Umani. Tra i detenuti ci sono almeno 570 donne palestinesi e 1.500 bambini. Tra le persone arrestate ci sono anche piu' di 194 giornalisti, 49 dei quali sono ancora dietro le sbarre. "Le campagne di arresti sono state accompagnate da gravi violazioni e atti di violenza, tra cui aggressioni fisiche, torture, minacce contro i detenuti e le loro famiglie, saccheggi e distruzioni di proprieta' e danni diffusi alle abitazioni e alle infrastrutture civili. Sono stati confiscati anche veicoli, fondi personali e oro", si legge nel rapporto. "Parallelamente a queste campagne, le forze israeliane hanno condotto esecuzioni extragiudiziali, anche prendendo di mira i parenti dei detenuti", afferma la stessa fonte.

Anp condanna incursione Ben Gvir su Spianata delle Moschee

Il ministero palestinese per gli Affari religiosi ha condannato fermamente l'incursione sulla Spianata delle Moschee (Monte del Tempio per gli ebrei) di questa mattina del ministro israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir e di diversi membri della Knesset. In una dichiarazione, il ministero ha descritto la mossa come una palese provocazione ai sentimenti dei musulmani di tutto il mondo, non solo in Palestina.

Madre di un ostaggio ucciso: 'disposta a arrendermi per i rapiti'

"Arrendersi? Sono disposta ad arrendermi, per gli ostaggi. Per l'ultimo briciolo di dignità che rimane alle famiglie come la mia, che hanno ancora speranza". Iris Haim, la madre di Yotam Haim, un ostaggio ucciso per errore dalle Idf a Gaza, ha sottolineato così, in un post su Instagram, che secondo lei Israele dovrebbe arrendersi ad Hamas per garantire la liberazione degli ostaggi rimasti. "Ci siamo arresi ad Hamas per 20 anni: abbiamo dato, dato e ancora dato. Ora dobbiamo liberare coloro che possono ancora essere salvati", ha sottolineato la donna - secondo quanto riporta il Jerusalem Post - ricordando che "per me e la mia famiglia è troppo tardi: Yotam non tornerà". 

Tajani: non ci sono ora condizioni per Stato Palestina

"Noi siamo a favore della creazione di uno Stato palestinese, perché è giusto. Ma prima bisogna costruirlo e senza la pace non si può costruire", dice ancora Tajani. "Noi non facciamo solo dichiarazioni politiche, che è molto facile", sottolinea. 

Onu, a Gaza un milione di donne e ragazze muoiono di fame

L'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra ha avvertito che un milione di donne e ragazze a Gaza stanno morendo di fame, mentre la crisi umanitaria nel territorio continua a peggiorare. In un post su X, l'Onu ha dichiarato: che "un milione. Ecco quante donne e ragazze stanno morendo di fame a Gaza. Questa situazione orribile e' inaccettabile e deve finire. Continuiamo a chiedere la consegna di aiuti salvavita per tutte le donne e le ragazze, un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi". La crisi alimentare a Gaza sta accelerando, con almeno 175 persone, tra cui 93 bambini, confermate morte per fame forzata, secondo il ministero della Salute dell'enclave palestinese, governata da Hamas. I gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di usare la fame come arma di guerra, citando le continue restrizioni agli aiuti e i ripetuti attacchi ai palestinesi nei punti di distribuzione. 

Katz: rafforzeremo la sovranità sul Monte del Tempio

Il ministro della Difesa Israel Katz ha promesso di rafforzare la sovranità di Israele su Gerusalemme, incluso il sito del Monte del Tempio, che per i palestinesi è la Spianata delle Moschee. "Chi odia Israele in tutto il mondo continua a prendere decisioni contro di noi e a protestare, e noi rafforzeremo la nostra presa e sovranità su Gerusalemme, sul Muro Occidentale e sul Monte del Tempio, per sempre", scrive Katz su X, condividendo le immagini mentre visita il Muro con il soldati dell'Idf. Oggi il Monte del Tempio è stato visitato dal ministro Itamar Ben Gvir, scatenando le proteste di Giordania e Arabia Saudita.

Sindaco Atene indignato per critiche ambasciatore Israele

Battibecco tra il sindaco di Atene Haris Doukas e l'ambasciatore israeliano in Grecia Noam Katz, che ha accusato il primo cittadino di "non aver ripulito" la capitale greca dai graffiti "antisemiti", offendendo i turisti israeliani in visita nel Paese. Doukas ha espresso la sua indignazione per le accuse del diplomatico israeliano. "Come autorita' municipale della citta', abbiamo dimostrato la nostra ferma opposizione alla violenza e al razzismo e non riceviamo lezioni di democrazia da coloro che uccidono civili", ha dichiarato Haris Doukas sul suo account X. "Atene, capitale di un Paese democratico, rispetta pienamente i suoi visitatori e sostiene il diritto alla libera espressione dei suoi cittadini", ha affermato il sindaco, membro del partito socialista di opposizione greco, Pasok.

Media, aumento tasso suicidi tra soldati è legato alla guerra

Un'indagine interna dell'Idf dimostra che l'aumento del tasso di suicidi tra soldati e riservisti è collegato alla guerra multifronte in corso in Israele. Lo ha riferito l'emittente pubblica israeliana Kan, secondo cui, la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati derivano da esperienze traumatiche a cui sono stati esposti, dalla perdita di compagni e dall'incapacità di affrontare il trauma. La notizia, secondo cui la maggior parte dei recenti suicidi tra i soldati delle Idf sono stati collegati a circostanze legate al combattimento e al peso psicologico dei soggiorni prolungati nelle zone di guerra, è stata smentita dall'esercito. "La maggior parte dei suicidi tra i soldati è il risultato della complessa realtà della guerra. La guerra ha delle conseguenze", ha dichiarato a Kan un alto funzionario militare. "Si tratta di sfide estremamente difficili, e i casi sono numerosi. Stiamo implementando lezioni sistematiche, fornendo più strumenti ai comandanti, con particolare attenzione alla formazione e all'identificazione dei segnali di disagio. Sono presenti sul campo operatori di salute mentale. Abbiamo aumentato di 200 unità il numero di operatori di salute mentale per i soldati in servizio attivo e di 600 unità per i riservisti".

Almeno 44 morti a Gaza di cui 23 richiedenti aiuti

Secondo fonti sanitarie e media, il bilancio delle vittime di oggi a Gaza sale a 44 persone, di cui 23 sono state uccise mentre attendevano la consegna di aiuti umanitari. Funzionari dell'ospedale di Gaza e testimoni affermano che 23 persone sono state uccise dal fuoco israeliano mentre cercavano aiuti vicino ai siti della Gaza Humanitarian Foundation (GHF). Fonti locali hanno denunciato che i civili sono stati colpiti da armi da fuoco mentre la folla affamata si accalcava intorno ai siti di distribuzione di aiuti.

Tajani: "Siamo per Stato palestinese, ma va costruito con la pace"

"Noi siamo a favore della creazione di uno Stato palestinese, perché è giusto che si realizzi il sogno di quel popolo, ma prima bisogna costruirlo. Stiamo lavorando per costruire quello Stato ma senza la pace quello Stato non si può costruire. Oggi c'è Gaza, c'è la Cisgiordania, una parte governata dall'Autorità palestinese e una parte da Hamas. Non possiamo riconoscere che esiste uno Stato dove c'è Hamas, ma noi lo Stato palestinese lo vogliamo e siamo al lavoro per costruirlo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando agli Stati generali del Sud di Forza Italia. "La dichiarazione politica è molto facile, costruire uno Stato palestinese con un percorso politico è molto più complicato e molto più serio". Ma, ha concluso Tajani, "a Israele diciamo: basta": "Hamas deve uscire dalla storia del popolo palestinese, ma Israele deve comprendere che c'è una priorità, che è la salvezza di centinaia di migliaia di vite umane".

Tajani: "Non ci sono ora condizioni per Stato Palestina"

"In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perche' ci sia uno Stato palestinese. Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo si'. Noi stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c'e' e' soltanto un esercizio teorico". Lo dice, a margine degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia a Reggio Calabria, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Questo non significa che non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la popolazione civile, basta vittime - aggiunge - come dobbiamo dire a Hamas basta usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilita' nella politica di Israele. 

Mantovano: "Intollerabili combattimenti durante soccorsi"

“Una delle ragioni di questa tragedia a Gaza, per certi aspetti disumana, incomprensibile, è proprio questa, che mentre interviene la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e coloro che proteggono le persone, poi continuano i combattimenti, continuano purtroppo le mostre, tutto ciò è intollerabile”. Sono le parole del Sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata.

Tajani: "Basta bombardamenti a Gaza"

"Basta bombardamenti a Gaza, liberazione degli ostaggi. Siamo il Paese che ha accolto più profughi da Gaza, altri 50 arriveranno nei prossimi giorni. Ma basta bombardamenti, i criminali sono quelli di Hamas ma Israele deve capire che c'è una priorità: la salvezza di vite umane. Noi siamo a favore di due Stati ma finchè c'è Hamas non si può riconoscere la Stato palestinese. Le dichiarazioni politiche sono facile, costruire un percorso politico per arrivare allo Stato di Palestina è molto più complicato ma più serio". Lo dice Antonio Tajani agli Stati generali del Mezzogiorno di Fi. 

Tajani: "Israele comprenda che la priorità è salvare vite"

"Israele deve comprendere che c'è una priorità che è la salvezza di centinaia di vite umane". Così il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, chiudendo gli Stati generali del Mezzogiorno organizzati dal suo partito e in corso a Reggio Calabria.  "Basta bombardamenti a Gaza, sì alla liberazione degli ostaggi - ha aggiunto - Bisogna costruire la pace e bisogna aiutare la popolazione. Abbiamo deciso di accogliere altri 50 palestinesi che arriveranno nei prossimi giorni. Però basta bombardamenti, il popolo palestinese non ha colpa, i criminali sono quelli di Hamas, sono loro che tengono in condizioni disumane gli ostaggi".

Katz promette sovranità rafforzata su Monte del Tempio

Il ministro della Difesa Israel Katz promette che Israele rafforzera' la sua presa su Gerusalemme, incluso il Monte del Tempio. La sua dichiarazione arriva in un clima di alta tensione dopo la visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir. La sua visita ad Al Aqsa ha suscitato un'ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. In un post su X, Katz ha condiviso immagini di se stesso mentre visita il Muro Occidentale e posa con i soldati dell'Idf, affermando di aver pregato per il ritorno degli ostaggi, la pace per le comunita' israeliane, la difesa delle forze di sicurezza e la sconfitta di Hamas.

Ufficio Netanyahu: "Non cambia status quo Monte del Tempio"

"La politica di Israele volta a mantenere lo status quo sul Monte del Tempio non e' cambiata e non cambiera'". Ad affermarlo e' l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, in risposta alla visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme del ministro della Sicurezza israeliano Itamar Ben Gvir, che ha suscitato un'ondata di sdegno e preoccupazione nel mondo arabo. 

Siria, media: "Attacco a forze sicurezza a Sweida. Un morto"

Gruppi armati hanno attaccato le forze di sicurezza siriane nella provincia drusa di Sweida, nel sud del Paese, e un agente e' rimasto ucciso. Lo ha riferito la tv di stato siriana Ekhbariya. "Gruppi fuorilegge hanno violato l'accordo di cessate il fuoco nella provincia di Sweida, attaccato le forze di sicurezza interne e bombardato diversi villaggi nelle campagne della provincia", ha riferito una fonte della sicurezza all'emittente. "Questi attacchi confermano la determinazione dei gruppi fuorilegge a mantenere Sweida in una spirale di tensione, escalation e caos", ha sottolineato la stessa fonte.

Media: "Altri sei morti di fame a Gaza. 175 in tutto"

Altri sei palestinesi sono morti di fame a Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Salute, a quanto riferisce al Jazeera. Il bilancio totale delle vittime della carestia è salito così a 175, tra cui 93 bambini, secondo la fonte.

Mantovano: "Italia sta facendo massimo per alleviare sofferenze Gaza"

“L'esperienza di questi giovani che provengono da Paesi in conflitto tra di loro o da Paesi al cui interno ci sono conflitti è un'esperienza che deve scuotere ancora di più le autorità di tutte le Nazioni impegnate per arrivare alla pace. L'Italia, come sapete, sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze delle popolazioni di Gaza, sta partecipando alla missione di invio di aiuti alimentari e sta facendo ogni sforzo perché cessi questa tragedia terribile”. Lo ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano a margine del Giubileo dei Giovani a Tor Vergata. Riguardo al lancio di aiuti, ha spiegato che “Il lancio è certo, le autorità sono pronte. Si tratta di coordinarsi anche con le autorità degli altri Paesi perché ciò avvenga in modo ordinato”. A essere coinvolte, risponde “l’Aeronautica Militare, la Protezione civile, c'è spazio per l'intelligence: tutte le realtà che finora, a cominciare dal ministro degli Esteri, sono già intervenute in quell'area per spostare in Italia centinaia di bambini che poi sono andati negli ospedali pediatrici con i loro familiari”. Rispondendo, infine ad una domanda sull'attacco alla Mezzaluna Rossa Mantovano ha detto: "é uno degli aspetti più disumani e incomprensibili di questa tragedia, che anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone continuano i combattimenti e tutto cio è intollerabile".

Crisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini. VIDEO

Crisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini | Video Sky - Sky TG24

Crisi umanitaria a Gaza, si aggrava la malnutrizione bambini | Video Sky - Sky TG24

Vai al contenuto

Germania: "Lancio aiuti non basta. Servono tir via terra"

Il lancio di aiuti da aerei su Gaza non basta a sconfiggere la carestia: nella Striscia devono entrare generi di prima necessita' su camion via terra. A sostenerlo e' stato ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, in un'intervista alla radio pubblica tedesca 'Deutschland Frunk'. "Il blocco che Israele ha imposto ha praticamente portato a una carestia nella Striscia di Gaza", ha detto Wadephul, "i nostri lanci aerei possono portare solo un piccolo sollievo, facciamo tutto quel che si puo' aiutare, ma bisogna andare via terra".

Israele: "Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi"

"Affamato. Spezzato. Costretto a scavarsi la fossa. Questa è la vera carestia a Gaza: Hamas sta facendo morire di fame gli ostaggi". Lo scrive il ministero degli Esteri israeliano sul suo account X postando il video diffuso dal gruppo terroristico dell'ostaggio Eyatar David, scheletrico e senza forze, mentre viene costretto a scavarsi la fossa dentro un tunnel dove è tenuto prigioniero da 667 giorni.

Tajani: "Non ci sono condizioni per riconoscere Stato Palestina"

"In questo momento non ci sono, in base al diritto costituzionale e al  diritto pubblico internazionale, le condizioni oggettive perché ci sia  uno Stato palestinese.Dobbiamo lavorare per costruirlo, questo sì. Noi  stiamo facendo questo, riconoscere uno Stato che non c'è è soltanto un  esercizio teorico". A dirlo il ministro degli Esteri e vicepremier  Antonio Tajani, parlando con i giornalisti agli Stati generali del  Mezzogiorno di Forza Italia."Questo - ha aggiunto - non significa che  non si deve dire a Israele basta bombardamenti, basta attacchi contro la  popolazione civile, basta vittime.Come dobbiamo dire a Hamas basta  usare il popolo palestinese come scudo umano, basta tenere in condizioni  disumane ostaggi che non hanno nessuna responsabilità nella politica di  Israele.Quindi dobbiamo lanciare dei messaggi forti proprio per  costruire la pace.Noi siamo schierati dalla parte della pace, non siamo  contro il popolo palestinese, non siamo contro il popolo israeliano".  "Attenzione anche - ha detto Tajani - a non creare, con un linguaggio  violento, nuovi sentimenti di antisemitismo.Questo è  inaccettabile.Quindi bisogna sempre usare un linguaggio a favore della  pace, non un linguaggio di odio.Diciamo a Israele basta, diciamo ad  Hamas basta, ora è il momento del dialogo, è il momento del cessate il  fuoco per costruire una pace duratura in quel martoriato Medio  Oriente.Non sarà facile ma non bisogna arrendersi di fronte alle  difficoltà".

Idf: operazione contro trafficanti di armi nel sud della Siria

Durante la notte, l'Idf ha concluso un'operazione contro sospetti trafficanti di armi nell'area di Hader, nel sud della Siria. Lo ha dichiarato il portavoce militare, precisando che, grazie a un monitoraggio d'intelligence e a un'approfondita attività sul terreno, le forze hanno effettuato irruzioni simultanee in quattro località diverse, individuando numerosi armamenti destinati al traffico illegale.

Sa'ar: "Hamas ringrazia i Paesi che riconoscono la Palestina"

In una intervista a al Jazeera "il terrorista di Hamas Ghazi Hamed ringrazia l'iniziativa di diversi Paesi di riconoscere uno Stato palestinese: è uno dei frutti del 7 ottobre. Abbiamo dimostrato che la vittoria su Israele non è impossibile e le nostre armi sono un simbolo della dignità palestinese". "Se questa è la persona che ti applaude, cosa dice di te?". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar commentando l'intervista del leader e negoziatore di Hamas Ghazi Hamad in cui ha difeso gli attacchi del 7 ottobre. "Lasciatemi dire: prima del 7 ottobre, il mondo stava anche solo discutendo della Palestina? Chiedete al presidente Abu Mazen, qualcuno stava prestando attenzione?", ha detto Hamed nell'intervista. "Hanno detto all'Autorità Palestinese di dimenticare la soluzione a due Stati. Il 7 ottobre ha cambiato tutto questo. Sì, abbiamo pagato un prezzo, ma quale opzione avevamo? Arrenderci a Ben Gvir e ai suoi coloni estremisti? Stava profanando Al-Aqsa, parlando ogni giorno di annettere la Cisgiordania. Le nostre opzioni erano: arrendersi o resistere. Grazie alla resistenza, abbiamo visto grandi risultati: il mondo sta di nuovo riconoscendo la Palestina. L'immagine di Israele come democrazia è distrutta. Il mito dell'invincibilità israeliana è scomparso. Oggi, le persone stanno marciando contro il genocidio in ogni capitale occidentale. Netanyahu è ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Israele è accusato di genocidio e pulizia etnica. E dopo 22 mesi di guerra, Israele non ha ancora sconfitto Gaza, recuperato i prigionieri, o stabilito il controllo. Gaza è diventata un modello di resistenza eroica", ha detto il leader di Hamas.

Onu: da 19 maggio solo 10% aiuti ha raggiunto civili a Gaza

Secondo i dati pubblici dell'Onu (Monitoring & Tracking DashboardUN2720)  un sistema che traccia ogni camion di aiuti che entra a Gaza utilizzando codici Qr, tra il 19 maggio e il 2 agosto, sono state scaricate circa 40.000 tonnellate di aiuti umanitari, ma solo 4.100 tonnellate (il 10%) sono arrivate a destinazione. Il resto è stato contrassegnato come "intercettato", cioè i carichi "sono stati dirottati lungo il tragitto dentro Gaza sia pacificamente da parte di persone affamate che con la forza da parte di attori armati".

Madre ostaggio ucciso: "Meglio arrendersi ad Hamas che lasciare muoiano di fame"

"Dobbiamo arrenderci. Non ho paura di dirlo. Arrendersi è meno terribile che lasciare che gli ostaggi muoiano di fame". Lo ha dichiarato all'emittente pubblica israeliana, Iris Haim, madre di Yotam Haim, tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza e che, dopo essere riuscito a fuggire, fu ucciso accidentalmente insieme ad altri due ostaggi dai soldati dell'Idf nel dicembre 2023. Secondo la donna, Israele deve accettare le richieste di Hamas nei negoziati per un accordo sugli ostaggi e "la guerra non dovrebbe durare per 20 anni. Dovremmo arrenderci, alzare bandiera bianca e poi tornare in guerra, perché questo nemico non se ne andrà da nessuna parte", ha aggiunto.

Media Gaza, 6 morti in 24 ore per la carestia

Sei persone sono morte nelle ultime 24 ore a causa della carestia e della malnutrizione nella Striscia di Gaza, hanno riferito oggi fonti mediche palestinesi citate da Wafa. I decessi sono stati registrati in diversi ospedali del territorio. 

Gran Bretagna accoglierà e curerà 300 bimbi malati da Gaza

Centinaia di bambini gravemente malati saranno trasferiti da Gaza verso la Gran Bretagna, dove saranno curati gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale (Nhs). A riferirlo e' stato oggi il Times di Londra, anticipando un piano che il governo annuncera' nelle prossime settimane. L'esecutivo di Keir Starmer permettera' l'ingresso nel Paese a 300 giovani al massimo, ha spiegato una fonte autorevole di Whitehall. Il programma operera' in parallelo con un'iniziativa del gruppo Project Pure Hope, fondato da medici volontari sempre allo scopo di portare bambini malati e feriti da Gaza al Regno Unito per ricevere cure.

Mantovano: "Italia sta facendo il massimo per aiuti Gaza"

"L'Italia sta facendo il massimo per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza. Partecipa alla missione di invio degli aiuti alimentari e compie ogni sforzo per porre fine a questa tragedia terribile". Cosi' il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa conclusiva del Giubileo dei Giovani presieduta dal Papa a Tor Vergata. Parlando con i giornalisti, Mantovano ha confermato che il lancio degli aiuti "e' certo, le autorita' sono pronte. Si tratta solo di coordinarsi con i partner internazionali affinche' tutto avvenga in modo ordinato".

Mantovano: "Intollerabile nuovo attacco a Gaza"

"E' uno degli aspetti piu' disumani e incomprensibili di questa tragedia. Anche quando intervengono la Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e altri soggetti impegnati nella protezione delle persone, i combattimenti continuano. Tutto questo è intollerabile". Cosi' il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, al termine della messa a Tor Vergata riguardo alle notizie giunte in mattinata dalla Mezzaluna Rossa, secondo cui un nuovo bombardamento avrebbe causato vittime civili.

Decine di migliaia a Sydney alla marcia pro-pal, anche Assange

Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla Marcia per l'umanità, nonostante la pioggia torrenziale, a Sydney in Australia. Tra i manifestanti che brandivano cartelli con slogan e appelli ai politici per lo stop della guerra a Gaza - riporta la Bbc - è stato avvistato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. Anche il parlamentare federale australiano Ed Husic e l'ex premier del Nuovo Galles del Sud Bob Carr. La marcia sull'Harbour Bridge si è svolta dopo essere stata autorizzata - ricorda il media britannico - dalla Corte Suprema solo alla vigilia, in quella che gli organizzatori hanno definito una decisione "storica". L'ultima chiusura del Sydney Harbour Bridge per un'assemblea pubblica risale al 2023, quando circa 50.000 persone marciarono lungo l'iconica carreggiata per il World Pride.

Mezzaluna Rossa, attacco nostra sede è crimine guerra

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha condannato l'attacco israeliano al suo quartier generale a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, in cui uno degli operatori e' morto e due sono rimasti feriti. "Questo attacco deliberato a una struttura protetta della Mezzaluna Rossa è una grave violazione del diritto umanitario internazionale: e' un crimine di guerra", ha denunciato l'organizzazione in una dichiarazione pubblicata sul suo account X. Il quartier generale colpito era chiaramente identificabile e la sua posizione era nota alle forze israeliane, ha assicurato la Mezzaluna Rossa: "Non si e' trattato di un errore", 

Giordania, visita Ben Gvir a Spianata Moschee provocazione

La Giordania ha condannato con forza come "provocatoria" la visita compiuta oggi dal ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, l'ultranazionalista Itamar Ben Gvir, alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. In una dichiarazione, il portavoce del ministero degli Esteri del regno hashemita, Sufian al Qudah, ha definito l'iniziativa di Ben Gvir una "flagrante violazione del diritto internazionale, una provocazione inaccettabile e un'escalation da condannare". Israele, ha ricordato al Qudah, "non ha alcuna sovranita' sulla sacra moschea di Al Aqsa", il terzo luogo piu' sacro dell'islam dopo la Mecca e Medina. Custode dei luoghi santi musulmani è invece proprio la Giordania.

Gaza, arrivano 2 autocisterne di gasolio dal valico di Rafah

Due autocisterne con 107 tonnellate di gasolio stanno per entrare a Gaza dal valico di Rafah con l'Egitto. Lo ha reso noto la tv statale egiziana Al Qahera, citata da Al Arabiya. Non c'è ancora conferma che i camion siano effettivamente entrati. L'ultimo ingresso di autocisterne di carburante nella Striscia era stato il 10 luglio. Dal marzo scorso Isreale ha ridotto drasticamente il flusso di rifornimenti a Gaza, per indebolire Hamas, provocando però una grave carenza di cibo per la popolazione. La mancanza di carburante ha danneggiato anche pesantemente l'operatività degli ospedali. 

Giubileo dei giovani, Papa: "Siamo con i ragazzi di Gaza e dell'Ucraina"

"Siamo con i giovani di Gaza, con i giovani dell'Ucraina e di ogni terra insanguinata dalla guerra". Lo ha detto il Papa all'Angelus, alla fine della messa. "Voi siete il segno - ha detto Prevost al milione di ragazzi che hanno partecipato alla celebrazione - che un altro mondo è possibile, un mondo di amicizia in cui i conflitti non vengono risolti con le armi ma con il dialogo". 

Governo Gaza, solo 36 camion di aiuti sono entrati ieri

Solo 36 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza ieri, nonostante il peggioramento della situazione umanitaria nell'enclave, hanno avvertito i funzionari palestinesi. Secondo l'ufficio stampa del governo di Gaza, scrive Sky News, la maggior parte dei rifornimenti umanitari è stata saccheggiata e rubata, "a causa dello stato di caos in materia di sicurezza che l'occupazione israeliana perpetua sistematicamente e deliberatamente". 

Gaza, 18 palestinesi uccisi stamani, 13 cercavano cibo

Almeno 18 palestinesi sono stati uccisi stamani da fuoco e attacchi aerei isrealiani a Gaza. Tredici delle vittime cercavano aiuti umanitari. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa, citando fonti sanitarie. Tredici persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco nei pressi del centro di distribuzione aiuti di Rafah della Gaza Humanitarian Foundation. Altre due vittime sono state provocate da un bombardamento di aerei israeliani contro una scuola che ospita sfollati a ovest di Khan Yunis, ad Al-Amal. Quattro palestinesi sono stati uccisi da un attacco contro persone che cercavano aiuti nel corridoio di Netzarim, nel centro di Gaza. Altri tre palestinesi sono stati uccisi in un attacco contro un assembramento di persone a est di Gaza City, a Shujaiya. Secondo fonti palestinesi, le vittime a Gaza dall'inizio della guerra sono arrivate a 60.430, con oltre 148.722 feriti. Ma si teme che molte vittime siano ancora sotto le macerie degli edifici distrutti, in zone di guerra dove è impossibile recuperarle. 

Kallas: "Video ostaggi israeliani emaciati sono spaventosi e barbari"

I video pubblicati da Hamas e dalla Jihad islamica che mostrano ostaggi israeliani emaciati sono "spaventosi" e barbari. Lo ha affermato il capo degli affari esteri dell'Ue, Kaja Kallas. "Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e mettono a nudo la barbarie di Hamas - ha scritto su X - Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza. Allo stesso tempo, gli aiuti umanitari su larga scala devono poter raggiungere chi ne ha bisogno".

Cri: "Gesto intollerabile attacco a sede Mezzaluna Palestinese"

"Un gesto intollerabile". Così il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro definisce l'attacco nel sud di Gaza che ha provocato la morte di un operatore della Mezzaluna Rossa Palestinese e il ferimento di altri tre. "Troppo il sangue versato dagli operatori umanitari - aggiunge - in questo conflitto, troppo quello versato dai civili".  "Attaccare edifici o veicoli identificati con il nostro emblema, attaccare operatori sanitari, - ricorda - è contrario alle norme del diritto internazionale umanitario e, soprattutto, è un duro colpo ai diritti e alla dignità della popolazione civile che, messa in ginocchio dal conflitto, rischia di non ricevere le cure necessarie, già rese difficili a causa della guerra" conclude Valastro.

Media: "Entrano a Gaza primi camion carburante da marzo"

Almeno due camion carichi di carburante sono entrati a Gaza attraverso il valico di Rafah. A mostrarlo sono video che circolano sui social media. E' la prima fornitura di carburante che arriva della Striscia da marzo.

Iran, Sa'ar: "Abbiamo rallentato programma nucleare, ma adesso produce missili"

"Il programma nucleare iraniano è stato fatto arretrare di alcuni anni, ma adesso Teheran produce missili. Abbiamo preso di mira tutte le componenti della filiera nucleare, compresi l’arricchimento, la trasformazione e la militarizzazione del materiale radioattivo. Secondo le nostre stime, prima del nostro attacco di giugno, l’Iran era a circa sei mesi dalla possibilità di produrre una bomba nucleare". Lo ha detto a Libero il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, aggiungendo che "ora c’è un impegno molto chiaro, non solo da parte di Israele, ma anche degli Stati Uniti, a intervenire di nuovo per impedire che l’Iran ottenga armi nucleari. E credo che gli Stati Uniti abbiano dimostrato con i fatti di prendere la questione molto seriamente". Sa'ar sottolinea che Teheran non ha smesso di essere pericoloso, "perché c’è un altro pericolo che viene dall’Iran: il programma di missili balistici. Hanno in programma di produrne circa 300 al mese, un numero incredibile. E questo esporrebbe il nostro piccolo Stato a un pericolo insostenibile. Abbiamo gravemente danneggiato la loro capacità di produrre missili balistici. Quindi, anche da questo punto di vista, oggi siamo in una posizione migliore e questo è importante anche per la sicurezza dell’Europa, come i governi europei sanno bene. Spero che i Paesi dell’E3 - Germania, Regno Unito e Francia - attivino questo mese la clausola di 'snapback', che consente di reintrodurre le sanzioni contro l’Iran, per impedire ogni comportamento destabilizzante. Questo include anche il sostegno a gruppi terroristici e ad attori statali e non statali in tutta la regione, come Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, che tra l’altro rappresentano una seria minaccia anche per l’economia italiana".

Saar: "La Palestina sarebbe uno Stato di Hamas"

"Ad oggi, circa 145 Paesi riconoscono lo Stato palestinese. Ma è un riconoscimento del tutto irrazionale, innanzitutto perché non esiste un reale Stato palestinese. In secondo luogo perché, se uno Stato palestinese oggi esistesse, sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas. Sarebbe lo Stato più radicalizzato del pianeta, situato a pochi chilometri da tutti i nostri centri abitati. Renderebbe la regione ancora più instabile e sarebbe un enorme vantaggio per l'Iran, perché gli consentirebbe di avere, tramite Hamas  nella Striscia di Gaza, nuovi confini con Israele, come li ha già tramite Hezbollah. E questo senza che Israele abbia confini con l'Iran. Non ci sarebbe davvero alcuna razionalità in una scelta del genere". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, intervistato da Libero. Saar commenta anche le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Mi è spiaciuto per ciò che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l'Italia, ma il nostro presidente Herzog ed io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale, e che queste accuse non rappresentano il modo in cui operiamo". In ogni caso "credo che Italia e Israele siano amici. Sappiamo che c'è un'enorme ondata anti-israeliana alimentata dai resoconti dei media, che, per usare un eufemismo, non sono sempre accurati né equilibrati. Ma credo che i rapporti tra noi siano forti e che supereremo questo periodo". Per il ministro "dire che stiamo commettendo un genocidio è completamente falso, è pura propaganda antisemita". E per quanto riguarda la posizione del Vaticano "siamo delusi da qualsiasi Stato o entità che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese, perché questo serve solo ad allontanarci dalla pace e dalla sicurezza". Saar poi parla anche di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi: "Albanese è un'antisemita, è ossessionata con Israele, come di recente è emerso molto bene nelle tensioni nate con l'amministrazione americana", afferma. 

Ben-Gvir guida incursione di coloni intorno ad Al-Aqsa

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di estrema destra, ha guidato stamani una incursione di coloni sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, presso la moschea di Al-Aqsa, accompagnato dal parlamentare del Likud Amit Halevi. Lo riferice l'agenzia plaestinese Wafa.    Secondo il Dipartimento islamico Waqf di Gerusalemme (l'organizzazione che gestisce gli edifici musulmani dell'area), almeno 1.251 coloni hanno occupato i cortili intorno alla moschea. I coloni hanno celebrato rituali, con preghiere, danze e canti ad alta voce, che si sono sentiti in tutta la spianata.In precedenza, intorno alla mezzanotte, Ben-Gvir aveva guidato una marcia di coloni attraverso la Città vecchia, in occasione di quello che i gruppi ebraici estremisti definiscono l'anniversario della distruzione del Tempio. Questi gruppi hanno diffuso appelli per incursioni di massa dei coloni ad A-Aqsa domenica mattina, per celebrare l'anniversario. Questi fatti seguono una campagna di appelli e cambiamenti politici, fra i quali il controverso ordine di Ben-Gvir alla polizia di permettere ai coloni di cantare e danzare sulla Spianata. A maggio, il ministro aveva dichiarato pubblicamente che "la preghiera e il prostrarsi sono ora possibili sul Monte del Tempio", in contrasto con la tradizione storica del sito. 

Governo Gaza: "Ieri entrati solo 36 camion"

Ieri sono entrati a Gaza solo 36 camion di aiuti, molto al di sotto dei 500-600 che secondo le Nazioni Unite sono necessari per soddisfare le esigenze degli abitanti della Striscia. A riferirlo e' stato l'ufficio stampa del governo di Gaza, riporta al Jazeera. La maggior parte dei camion sono stati saccheggiati prima che il loro contenuto potesse essere distribuito, ha spiegato l'ufficio, che ha accusato Israele di fomentare "il caos sistematicamente e deliberatamente". E' necessaria "l'apertura immediata dei valichi e l'ingresso di quantità sufficienti di aiuti e latte in polvere per bambini", ha sottolineato ancora la fonte.

Ben Gvir: "Conquistare e occupare tutta Gaza"

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, è tornato a invocare l'occupazione di Gaza. "Bisogna conquistare tutta Gaza, dichiarare sovranità su tutta la Striscia, eliminare ogni membro di Hamas e incoraggiare l'emigrazione volontaria", ha dichiarato dopo una visita alla Spianata delle Moschee di Gerusalemme. "Solo in questo modo riporteremo a casa gli ostaggi e vinceremo la guerra", ha assicurato in un video pubblicato su X.

Kallas: "Immagini ostaggi denunciano barbarie Hamas"

L'Unione europea ha condannato Hamas per i video di due ostaggi israeliani in condizioni fisiche terribili. "Le immagini degli ostaggi israeliani sono spaventose e denunciano la barbarie di Hamas", ha scritto su X l'Alto rappresentante Kaja Kallas. "Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. Hamas deve disarmarsi e porre fine al suo dominio a Gaza", ha proseguito. "Allo stesso tempo, è necessario consentire che gli aiuti umanitari su larga scala raggiungano chi ne ha bisogno", ha sottolineato Kallas. 

Sa'ar: "Delusi da Quirinale e Vaticano. Ma amici di Italia"

Israele non ha fatto mistero di non avere condiviso le posizioni sulla guerra a Gaza e il riconoscimento dello Stato della Palestina espresse dal Quirinale e dal Vaticano. E lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Gideon Sa'ar in un'intervista a 'Libero'. "Mi è dispiaciuto per cio' che ha detto il presidente Mattarella. Abbiamo grande rispetto per lui e per l'Italia, ma il nostro presidente Herzog e io gli abbiamo risposto sottolineando che stiamo agendo nel pieno rispetto del diritto internazionale", ha ricordato. Detto questo, "credo che Italia e Israele siano amici". Quanto al riconoscimento della Palestina, "certo che siamo delusi" dal Vaticano, ha ammesso, "siamo delusi da qualsiasi Stato o entita' che riconosca unilateralmente uno Stato palestinese perche' questo serve solo ad allontanarci dalla pace e della sicura". Per Sa'ar, "un riconoscimento e' del tutto irrazionale. Se uno Stato palestinese oggi esistesse sarebbe sicuramente uno Stato di Hamas".

Tajani: "Riconoscimento Palestina solo a fine percorso"

La Palestina potra' essere riconosciuta solo quando ci saranno basi solide di uno Stato. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha ribadito in un'intervista al Corriere della Sera. "Il riconoscimento e' un atto formale importante e noi siamo concretamente favorevoli. Ma oggi non ci sono i presupposti concreti per uno Stato palestinese", ha spiegato. "Dobbiamo costruire le condizioni per uno Stato che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. La reciprocita' non e' secondaria. Gaza e Cisgiordania dovrebbero essere riunificate. Le Nazioni Unite potrebbero guidare missione di caschi blu a guida araba per garantire la stabilita' della Striscia, l'Italia sarebbe pronta a partecipare", ha assicurato. "Pero' non possiamo riconoscere qualcosa che di fatto non esiste", ha insistito, "il riconoscimento deve arrivare alla fine di un percorso, quando ci saranno tutti gli 'ingredienti' costituzionali di uno Stato. A settembre, all'Assemblea Onu se ne discutera' in maniera approfondita, ma intanto dobbiamo raggiungere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Tajani ha poi ribadito che l'Italia e' impegnata a portare aiuto alla popolazione di Gaza e l'urgenza di mettere fine alle sofferenze. "La nostra condanna per quello che accade e' chiara, l'hanno ribadito sia Mattarella sia Meloni. Quel che sta facendo il governo israeliano e' oltre la linea rossa", ha detto.

Nyt: vittime Hamas e Hezbollah portano Unrwa in tribunale

Vittime e famigliari di persone uccise o ferite in attacchi di Hamas e Hezbollah hanno citato in giudizio l'agenzia delle Nazioni Unite dedicata ai palestinesi (Unrwa), accusata di aiutare i gruppi armati e alimentare il terrorismo. Lo scrive il New York Times. La causa è stata presentata giovedi' in tribunale federale nel distretto di Columbia da cittadini americani che vivono in Israele e negli Stati Uniti, e da loro familiari. E' la seconda volta che accade: un procedimento simile era stato aperto l'anno scorso anno al tribunale federale di Manhattan. In quell'occasione, l'allora amministrazione Biden chiari' che l'Unrwa gode di immunita' diplomatica e non puo' essere processata, ma ad aprile il dipartimento di Giustizia ha ribaltato il parere e aperto la strada a questa nuova denuncia.

Ong: per Israele l'88% dei casi di presunti abusi è senza accuse

L'organizzazione internazionale Azione contro la violenza armata (Aoav) ha affermato che quasi nove indagini militari israeliane su dieci che riguardano presunte violazioni dei diritti umani o crimini di guerra commesse dai suoi soldati dall'inizio della guerra a Gaza sono state chiuse senza trovare colpe o sono rimaste senza soluzione. Lo scrive il Guardian. Tra le indagini irrisolte figurano l'uccisione di almeno 112 palestinesi in coda per la farina a Gaza City nel febbraio 2024, ha affermato l'Ong, e un attacco aereo che ha ucciso 45 persone in un campo con tende a Rafah nel maggio 2024 .    Rimane irrisolta anche l'inchiesta sull'uccisione di 31 palestinesi mentre si recavano a ritirare cibo in un punto di distribuzione a Rafah il 1° giugno. Secondo testimoni sarebbero stati uccisi dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco. Poco dopo, le forze della difesa israeliane (Idf) hanno dichiarato che le notizie erano "false", ma hanno precisato al quotidiano britannico che l'incidente era "ancora in fase di revisione".    Iain Overton e Lucas Tsantzouris, del team dell'Aoav, hanno affermato che le statistiche suggeriscono che Israele sta cercando di creare un "modello di impunità non riuscendo a incolpare nella stragrande maggioranza dei casi le loro forze".

Corteo blocca autostrada Tel Aviv: "Ostaggi abbandonati"

Decine di manifestanti che chiedono un'intesa sulla la restituzione degli ostaggi nelle mani di Hamas hanno bloccato questa mattina l'autostrada Ayalon a Tel Aviv. Lo riferisce il Times of Israel. I dimostranti hanno cartelli con su scritto: "Abbandonare gli ostaggi è come distruggere il terzo tempio. Tutti lascino Gaza con un unico accordo". Ieri sera oltre diecimila persone si sono radunate a piazza degli Ostaggi sempre a Tel Aviv, dopo che Hamas ha diffuso i video con Evyatar David e Rom Braslavski gravemente denutriti, e David costretto a scavare quello che potrebbe essere la sua fossa in un tunnel di Gaza. Il fratello maggiore di David, Ilay, ha accusato Hamas di avere inscenato "una delle campagne piu' orribili che si possano immaginare" e di usare la sofferenza come strumento contorto per la sua propaganda. Evyatar David ha esortato il governo israeliano e i leader mondiali, in particolare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, ad arrivare al rilascio degli ostaggi "con ogni mezzo".

Al Jazeera: "62 morti in un giorno a Gaza"

Sessantadue palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito ad Al Jazeera fonti ospedaliere. Il bilancio delle vittime include 38 persone che cercavano aiuti nei siti di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf).

Attacco israeliano contro sede Mezzaluna rossa, un morto

Un operatore della MezzalunaRossa palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti in un attacco israeliano contro la sede centrale dell'organizzazione a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo ha annunciato l'organizzazione.  L'attacco ha causato l'incendio del primo piano dell'edificio, ha aggiunto la Mezzaluna Rossa palestinese in un comunicato pubblicato su X. "Un membro dello staff della Mezzaluna Rossa Palestinese è stato ucciso e altri tre sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno preso di mira la sede centrale della Società a Khan Younis, appiccando un incendio al primo piano dell'edificio", ha dichiarato l'organizzazione umanitaria in un post su X.    Un video, che secondo la Mezzaluna rossa "cattura i momenti iniziali" dell'attacco, mostra incendi in un edificio, e pavimenti coperti di macerie.    L'attacco arriva due giorni dopo la visita dell'inviato statunitense Steve Witkoff a un centro di soccorso sostenuto dagli Stati Uniti a Gaza per ispezionare gli sforzi per far arrivare cibo nel devastato territorio palestinese.    Nel marzo scorso, 8 membri dello staff della Mezzaluna Rossa, sei dell'agenzia di protezione civile di Gaza e un dipendente dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi sono stati uccisi in un attacco delle forze israeliane nel sud di Gaza, secondo l' agenzia umanitaria delle Nazioni Unite Ocha.

Mondo: I più letti