Giubileo, il Papa: "Aspirate a cose grandi. Siamo con i giovani di Gaza e Ucraina". FOTO
Prima della messa conclusiva del Giubileo dei giovani, Prevost si è concesso un giro in papamobile: i presenti, oltre un milione, gli hanno lanciato bandiere e peluche in segno di affetto. Poi la celebrazione, con omelia, dal palco della spianata di Tor Vergata: "Le fragilità non siano un tabù". Citato Bergoglio: "Se siete inquieti, siete vivi"
FINISCE IL GIUBILEO DEI GIOVANI
- Si è concluso, a Tor Vergata (Roma) il Giubileo dei giovani alla presenza di oltre un milione di ragazzi e ragazze arrivati da 146 Paesi del mondo. Emozionante la giornata di oggi, domenica 3 agosto: l'arrivo in elicottero, il giro in papamobile, l'omelia (con citazione di Bergoglio) e l'Angelus finale
L'OMELIA: "LE FRAGILITÀ NON SIANO TABÙ"
- All'inizio dell'omelia davanti alla folla, il Papa ha sottolineato come l'incontro con Cristo Risorto "cambi la nostra esistenza" e "illumini i nostri affetti, desideri, pensieri". Le fragilità, ha evidenziato Prevost, "non devono spaventarci, quasi fossero argomenti tabù, da evitare". Anche perché, ha aggiunto Leone XIV, "la fragilità di cui ci parlano è parte della meraviglia che siamo"
"LA VITA SI RIGENERA NELL'AMORE"
- L'umanità è fatta "non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un'esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell'amore", ha detto il Papa durante l'omelia. "E così aspiriamo continuamente a un 'di più' che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere", ha aggiunto Prevost
"NON SPEGNETE LA SETE CON SURROGATI INEFFICACI"
- Di fronte a questa sete, "non inganniamo il nostro cuore cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell'incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima. Ed è bello, anche a 20 anni, spalancargli il cuore, permettergli di entrare, per poi avventurarci con Lui verso gli spazi eterni dell'infinito", ha detto il Papa
LA FRASE DI BERGOGLIO
- Durante l'omelia, Leone XIV ha citato un discorso di Bergoglio. "Ciascuno di noi è chiamato a confrontarsi con grandi interrogativi che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma ci invitano a metterci in cammino, a superare noi stessi, ad andare oltre, a un decollo senza il quale non c'è volo. Non allarmiamoci, allora, se ci scopriamo interiormente assetati, inquieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi", aveva detto Papa Francesco nell'agosto del 2023. Un messaggio oggi rilanciato da Prevost
"ASPIRATE A COSE GRANDI"
- "Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno", ha detto il Papa rivolgendosi ai giovani di Tor Vergata. "Vi affido a Maria, la Vergine della speranza. Con il suo aiuto, tornando nei prossimi giorni ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, continuate a camminare con gioia sulle orme del Salvatore, e contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede! Buon cammino!", ha concluso Prevost
ALL'ANGELUS: "GIUBILEO, UNA CASCATA DI GRAZIA"
- Il Giubileo dei giovani "è stata una cascata di grazia per la Chiesa e per il mondo intero", ha detto il Papa All'Angelus, alla fine della messa a Tor Vergata. "Voglio ringraziarvi uno ad uno con tutto il cuore", ha aggiunto
"SIAMO CON I GIOVANI DI GAZA E UCRAINA"
- Poi, un passaggio sui conflitti in corso nel mondo. "Siamo con i giovani di Gaza, con i giovani dell'Ucraina e di ogni terra insanguinata dalla guerra", ha detto il Papa all'Angelus. "Voi siete il segno - ha affermato rivolgendosi al milione di ragazzi e ragazze sulla spianata - che un altro mondo è possibile, un mondo di amicizia in cui i conflitti non vengono risolti con le armi ma con il dialogo"
"VOI SIETE IL SALE DELLA TERRA"
- "Portate il saluto a quei giovani che non sono potuti venire qui con noi, che non sono potuti uscire" dalle loro terre "per le ragioni che sappiamo", ha affermato il Papa nel suo messaggio finale. "Voi siete il sale della terra e la luce del mondo. Portate questo messaggio di gioia e di speranza", ha aggiunto Prevost
IL SALUTO AI COREANI
- Prevost ha infine salutato i giovani coreani presenti a Roma, che ospiteranno la Giornata mondiale della Gioventù ad agosto 2027. "Il pellegrinaggio dei giovani continua", ha evidenziato il Papa, annunciando anche la data di tale Giornata ("Dal 3 all'8 agosto" del 2027). Poi un giro in papamobile e il ritorno in Vaticano
L'ARRIVO IN ELICOTTERO E IL CONTRATTEMPO
- La giornata per Prevost è cominciata con l'arrivo in elicottero a Tor Vergata. C'è però stato un piccolo contrattempo: il pilota avrebbe dimenticato di sorvolare l'area prima dell'atterraggio. Quindi, una volta toccato il suolo, il Pontefice ha fatto di nuovo decollare il velivolo, per poi farlo tornare all'eliporto
L'ACCOGLIENZA DELLE AUTORITÀ
- Ad accogliere il Papa anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha poi partecipato alla messa conclusiva. E così ha fatto anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che prima ha salutato il Pontefice al suo arrivo in elicottero sulla spianata e poi ha partecipato alla celebrazione, seduto a fianco del rappresentante del governo
ALTRO GIRO IN PAPAMOBILE
- Dopo essere stato accolto dalle autorità, Leone XIV si è concesso un altro giro a bordo della papamobile, tra i ragazzi e le ragazze presenti a Tor Vergata per assistere alla messa conclusiva del Giubileo dei giovani
UN LUNGO PERCORSO
- Quello è in papamobile è stato un lungo giro: la jeep bianca di Leone ha infatti toccato tutti i settori dove i giovani, nella notte, hanno riposato. E ciò nonostante sia arrivata un po' di pioggia prima dell'alba
IL LANCIO DI BANDIERE E PELUCHE
- Durante il giro in papamobile, i ragazzi e le ragazze hanno lanciato al Papa, in segno di affetto, bandiere e peluche
OLTRE UN MILIONE DI PERSONE
- Sono oltre un milione le persone presenti a Tor Vergata per il Giubileo dei Giovani. Si tratta di "un numero più che attendibile perché le aree, come si vede dall'aereo, sono tutte piene e sono aree che possono contenere" quella cifra, ha spiegato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, parlando con i cronisti nella sala Grandi eventi della Questura di Roma
DA OGNI PARTE DEL MONDO
- Vatican Media ha mostrato direttamente dalla papamobile il giro di Leone tra la folla. I ragazzi e le ragazze presenti nella spianata provengono da 146 Paesi del mondo, compresi quelli in guerra
NUOVO BAGNO DI FOLLA
- Già nella giornata di sabato 2 agosto Leone XIV era arrivato in elicottero da San Pietro (in quell'occasione intorno alle 19.30) e aveva compiuto, come previsto, un giro in papamobile tra i presenti, prima di dare il via alla veglia. In foto, Prevost sulla jeep bianca domenica 3 agosto
IL SALUTO DEL PAPA
- Prima della celebrazione, il Papa ha salutato la folla: "Buongiorno a tutti! Buona domenica!", ha detto dal palco di Tor Vergata. Ai giovani presenti, il Pontefice si è rivolto in italiano, spagnolo, francese e inglese. "Spero che abbiate riposato un po'", ha aggiunto - in inglese, appunto - il Pontefice prima della messa. "Cominciamo la celebrazione, il più grande dono che Cristo ci ha lasciato! Buona celebrazione!", ha concluso
"UN PRIVILEGIO, UNA BENEDIZIONE"
- Nella giornata di sabato 2 agosto, prima della veglia, il Papa aveva commentato entusiasta: "Per me è un privilegio, è una benedizione poter partecipare in questa missione, in questo servizio, come vescovo di Roma, come Santo Padre, conoscendo soprattutto la fede, l'entusiasmo e la gioia che condividiamo e che dà voce a quello che abbiamo nel nostro cuore"
IL QUESTORE MASSUCCI: "TUTTO È ANDATO BENE"
- Per il questore di Roma Roberto Massucci, che ha coordinato il dispositivo di sicurezza, l'evento è stato un successo: "Questa è la settimana più impegnativa di questo Giubileo, la più grande manifestazione organizzata negli ultimi 25 anni. Tutto è andato bene grazie allo sforzo di 10mila donne e uomini delle forze dell'ordine, ma anche del volontariato, della Protezione civile, insieme ai tantissimi giovani che hanno partecipato a questo grande evento giubilare"
IL LENTO DEFLUSSO
- Subito dopo la fine della messa ci sono stati cori e un applauso finale. Poi il lento deflusso dei pellegrini dalla spianata di Tor Vergata, con la folla - tenuta sotto controllo dalla sala Grandi eventi della Questura di Roma, che ha gestito l'uscita dei fedeli - che ha raggiunto la stazione Anagnina della metropolitana