Giubileo dei giovani: Roma attiva la macchina della sicurezza

Zaini in spalla, fazzoletti intorno al collo, bandane, magliettine colorate con l'immagine dei pellegrini in processione dietro alla croce. Canti e tamburi e sonorità da tutto il mondo. Si entra nel vivo del Giubileo dei giovani. Sabato sulla spianata di Tor Vergata alle 20.30 si svolgerà la veglia di preghiera del Santo Padre e, sempre lì, domenica alle 9.00 Papa Leone XIV celebrerà la Santa messa. Sono gli appuntamenti clou del Giubileo 2025 una manifestazione che secondo le previsioni potrebbe vedere la partecipazione di 1 milione di giovani. Massicce le misure di sicurezza. In campo 4mila agenti e altrettanti operatori della Protezione civile e del volontariato. 5mila steward con il compito di accogliere e indirizzare i pellegrini. Obiettivo: garantire l’accoglienza e la sicurezza delle persone. “Tutto il servizio di sicurezza si inserisce in un grande progetto di accoglienza, accompagnamento ed assistenza che vede in campo tutte le istituzioni, che raggiungerà il suo massimo sforzo nella giornata di sabato”. Il questore di Roma Roberto Massucci racconta il dietro le quinte della macchina organizzativa. “Quando i ragazzi e le ragazze convergeranno sulla spianata di Tor Vergata – dice - saranno controllati uno per uno, e sarà dato loro il kit necessario per rimanere due giorni su quell’area in sicurezza rispettando le regole di safety”. “L’area – continua - dovrà vivere in piena sicurezza e incolumità delle persone. Per fare questo ovviamente bisognerà rispettare delle regole, ma contiamo molto sui ragazzi”. La sala operativa della Questura sarà l’occhio sull’evento. Un’interconnessione con gli assetti di alta tecnologia predisposti a Tor Vergata, dove ci sarà un’area operativa che fornirà le informazioni dei flussi. Eventuali ammassamenti – assicura Massucci – saranno segnalati e gestiti. Non solo Forze dell’ordine ma anche servizi di sorveglianza aerea e anti-drone utili per neutralizzare minacce che possono arrivare dal cielo. Anche se – precisa il Questore – al momento l’intelligence non segnala minacce. Sicurezza, sì, ma anche inclusione: “È un piano di organizzazione che richiede la collaborazione di tutti. Quindi anche i giovani si sentano parte di questo grande piano di sicurezza”. È il messaggio di augurio e di auspicio di Massucci per queste due giornate finali del Giubileo dei giovani. Cantano, ballano, portano una ventata di allegria tra le strade della Capitale in attesa del grande evento del fine settimana. In questi giorni Roma è invasa da una marea di giovani. Un affresco festoso, quello che la Capitale sta restituendo, riassunto dalle parole del prefetto di Roma Lamberto Giannini: “Allegra, molto bella. Siamo felici e orgogliosi che da Roma arrivino queste immagini di gioia in un momento in cui in cui apriamo i tg e vediamo il brutto della guerra”. Nessun pronostico sui numeri. Il bilancio si farà ad evento chiuso. “Le cifre le vedremo alla fine - dice Giannini - certo è che già nella prima giornata durante la Messa dell’accoglienza pensavamo che si riempisse solo piazza San Pietro invece anche via della Conciliazione era gremita di giovani. Siamo pronti ad accoglierne un milione”. Necessaria la collaborazione fra le varie istituzioni ma anche lo scambio di informazioni per la riuscita della manifestazione. Indispensabile dal punto di vista della sicurezza anche la presenza di Ares 118 e la sanità militare un meccanismo già collaudato durante i funerali di Papa Francesco. Ora non resta che partecipare alle giornate conclusive del Giubileo dei giovani e viverle con la massima serenità avendo la consapevolezza che questo è “un momento storico”. Un Giubileo che, secondo il prefetto, “avviene in un anno importante dove riuscire a radunarsi per dirsi una parola di pace è veramente qualcosa di importante e storico”.

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Silvana Aversa