Guerra Ucraina Russia, Trump: russi scherzano con fuoco. Medvedev: rischio guerra mondiale
"Riguardo alle parole di Trump su Putin - dice il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo - solo una cosa è davvero brutta: la Terza guerra mondiale". La Russia agirà per garantire la propria sicurezza indipendentemente dalle dichiarazioni di Donald Trump, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino Peskov. Il presidente Usa irritato. Oltre 20 navi, 25 aerei e circa 3.000 militari si stanno esercitando nel Mar Baltico
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"Riguardo alle parole di Trump su Putin che 'gioca col fuoco' e sulle 'cose davvero brutte' che stanno accadendo in Russia. Io conosco solo una cosa davvero brutta: la Terza guerra mondiale. Spero che Trump comprenda questo!", ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su X, replicando alle dichiarazioni del presidente Usa. Trump aveva detto: "Ciò che Vladimir Putin non capisce è che se non fosse stato per me, alla Russia sarebbero già successe un sacco di cose brutte, e intendo davvero brutte. Sta giocando col fuoco!". La Russia agirà per garantire la propria sicurezza indipendentemente dalle dichiarazioni di Donald Trump e dal fatto che sia in corso un processo di pace in Ucraina, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Oltre 20 navi, 25 aerei e circa 3.000 militari si stanno esercitando nel Mar Baltico: lo ha dichiarato il servizio stampa della Flotta russa del Baltico in un comunicato, ripreso da Interfax.
Gli approfondimenti:
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Mosca: abbattuti 112 droni in tre ore, 6 verso capitale
In sole tre ore, le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 112 droni ucraini in diverse regioni del Paese. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Contemporaneamente, il sindaco di Mosca Sergej Sobjanin ha scritto su Telegram che "le difese aeree del ministero della Difesa hanno abbattuto quattro droni diretti a Mosca", per poi aggiungere dieci minuti dopo che altri due droni diretti sulla capitale sono stati distrutti. Lo riporta la Tass.
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Antonio Omar Dridi, chi è il foreign fighter italiano morto in Ucraina
La conferma è arrivata da Memorial, l'associazione dei volontari internazionali per l'Ucraina, che sui social ha dato notizia della morte sul campo di battaglia del combattente italiano. Aveva 35 anni ed era originario di Palermo. In passato ha vissuto all'estero tra Germania e Austria. "Era uno spirito libero", ha detto la sorella, Noah. LEGGI QUI
Guerra Ucraina, Trump: "Putin stanco della guerra, non sta facendo una bella figura"
Le parole del presidente americano arrivano dopo il sostanziale stallo arrivato dal confronto in Turchia, dove la Russia ha ribadito richieste ritenute inaccettabili da Kiev, tra cui lo status di neutralità per l’Ucraina, la rinuncia alle riparazioni di guerra e il riconoscimento della perdita della Crimea e delle quattro regioni occupate. Trump conta di incontrare a breve Putin e minaccia sanzioni alla Russia in caso di mancato accordo sulla tregua. LEGGI QUI
Ucraina, Trump: Putin gioca con il fuoco
Timeline, la svolta di Merz sulle armi all'Ucraina. VIDEO
Ucraina, ucciso a Madrid Andriy Portnov: era ex consigliere di Viktor Yanukovitch
L'omicidio è avvenuto di fronte all'American School, dove l'ex consigliere ucraino filorusso, 52 anni, aveva accompagnato i figli, nel quartiere residenziale di Pozuelo de Alarcon. Tra il 2010 e il 2014 Portnov, considerato un esponente della nomenklatura particolarmente vicino a Mosca, ha ricoperto il ruolo di vice capo dell'ufficio presidenziale. CHI ERA
Guerra Russia-Ucraina, tra energia e territori annessi: i nodi per le trattive di pace
Sono molti i punti interrogativi che pendono sulle trattative di pace per la guerra tra Russia e Ucraina. Un ruolo centrale è quello svolto dagli Stati Uniti di Donald Trump, che da sempre ha spinto molto sulla necessità di colloqui diretti tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. I NODI
Medvedev a Trump: "L'unica cosa brutta è III guerra mondiale"
"Riguardo alle parole di Trump su Putin che 'gioca col fuoco' e sulle 'cose davvero brutte' che stanno accadendo in Russia. Io conosco solo una cosa davvero brutta: la Terza guerra mondiale. Spero che Trump comprenda questo!". Lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev su X, replicando alle dichiarazioni del presidente Usa.
Lavrov: "Hanno permesso all'Ucraina di fare quello che vuole". VIDEO
Ucraina, Yaroslav Trofimov: "Putin vuole spaccare l'Europa"
Ospite al Salone del Libro di Torino il giornalista e scrittore Yaroslav Trofimov, autore del romanzo Non c’è Posto per l’Amore qui. Abbiamo fatto un punto sulle prospettive dopo i colloqui di Istanbul. ASCOLTA L'INTERVISTA
Guerra Ucraina, vertice "volenterosi" con Macron, Starmer, Merz, Tusk e Zelensky a Tirana
Giorgia Meloni assente all'incontro che si è tenuto dopo la sessione plenaria del summit della Comunità politica europea. Sentito al telefono anche il presidente Usa Trump. IL VERTICE
Lituania, nota di protesta alla Russia per i raid in Ucraina
Il ministero degli Esteri lituano ha consegnato oggi all'ambasciata della Federazione russa a Vilnius una nota di protesta con cui vengono condannate l'uccisione di prigionieri di guerra ucraini e l'intensificazione dei bombardamenti sulle città ucraine con missili e droni. Nella nota si ricorda che le azioni perpetrate da Mosca rappresentano crimini di guerra non soggetti a prescrizioni e che la Lituania si spenderà per portare i responsabili di tali crimini davanti alla giustizia internazionale. Il documento sottolinea inoltre che, evitando di dichiarare un cessate il fuoco di almeno 30 giorni, la Russia sta dimostrando di non avere alcuna intenzione di ascoltare le richieste della comunità internazionale per fermare lo stillicidio di civili ucraini.
Ucraina, cancelliere Merz: Mosca minaccia da cui difendersi. VIDEO
Cremlino: "Merz ha confuso tutti e forse anche lui era confuso"
Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ieri ha annunciato la revoca del limite alla gittata dei missili forniti alla Russia anche da parte della Germania ma non del via libera all'invio di missili Taurus a Kiev, "ha confuso tutti e forse anche lui era confuso", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Persiste e insiste che questa decisione è già stata presa e che all'Ucraina è stata dato il permesso di portare a termine attacchi in profondità in Russia con missili a lungo raggio", ha dichiarato Peskov, ribadendo, come già aveva detto ieri, che se vera è una decisione "estremamente pericolosa, che ci porta di diversi passi più vicini al confronto diretto e va contro gli sforzi per una soluzione di pace che sono appena iniziati". "Questa incertezza diventerà un peso per loro. Vediamo se possono conviverci. Invece di creare incertezza per la Russia, come cerca di fare, crea incertezza per lui", ha aggiunto.
Fidan volerà a Kiev questa settimana
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, in visita a Mosca, "ha in programma di recarsi a Kiev questa settimana". Lo ha riferito un funzionario turco, senza specificare quando si svolgerà il viaggio. La Turchia intrattiene buoni rapporti sia con la Russia che con l'Ucraina e all'inizio di maggio ha ospitato i primi colloqui diretti tra le due parti in conflitto dopo tre anni.
Nyt: Russia vuole riavviare la centrale nucleare di Zaporizhia
La Russia sta costruendo linee elettriche nel sud est dell'Ucraina per collegare la centrale di Zaporizhia alla propria rete. Lo riporta il New York Times citando un rapporto di Greenpeace che include immagini satellitari che mostrano come dagli inizi di febbraio la Russia ha costruito più di 80 chilometri di linee elettriche e tralicci fra le città ucraine di Mariupol e Berdyansk. "Il piano di Putin per il riavvio della centrale nucleare di Zaporizhia dipende dalla messa in sicurezza di nuove linee di trasmissione elettrica. Questa è la prima prova fisica di tali piani", ha detto al New York Times Shaun Burnie di Greenpeace Ukraine. Secondo Olga Kosharna, esperte nucleare indipendente, collegare l'impianto alla propria rete è un obiettivo di vecchia data di Mosca.
Cremlino: "Ci difenderemo indipendentemente da parole Trump"
La Russia agirà per garantire la propria sicurezza indipendentemente dalle dichiarazioni di Donald Trump e dal fatto che sia in corso un processo di pace in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando dei massicci attacchi di droni delle ultime settimane sul territorio della Federazione. Il portavoce parlava in un'intervista televisiva, ripresa dalle agenzie.
Kellogg: "Ricevuto memorandum Kiev, aspettiamo quello russo"
Gli Stati Uniti hanno ricevuto da Kiev un elenco di condizioni per porre fine alla guerra e ora attendono una lista simile dalla Russia. Lo ha detto Keith Kellogg, inviato speciale di Trump, come riportano i media ucraini citando un'intervista a Fox. Una volta ricevuti i due documenti, gli Stati Uniti "li combineranno" per preparare il secondo incontro forse a Ginevra, dice Kellogg.
"Poi si prendono entrambi i documenti e ci si chiede: dove possiamo trovare un terreno comune per mettere insieme tutto? E quando avremo il loro 'piano urgente' o memorandum, ne metteremo insieme una versione congiunta e si terrà un altro incontro".
Podolyak: "Trump scelga tra embargo a Russia o ritiro da negoziati"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha due opzioni. La prima è "dare seguito alle sue parole sulla 'pazzia' di Putin con azioni concrete. Imporre nuove sanzioni, premere per un embargo commerciale totale contro la Russia, approvare ulteriori forniture di armi e rafforzare le difese aeree dell'Ucraina. La seconda: alzare le mani, ammettere che il problema è troppo complesso e abbandonare il processo di negoziazione per la fine della guerra. Il Cremlino è fiducioso che questo sia esattamente ciò che accadrà". Lo ha scritto su X il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, secondo cui è "chiaro che Putin ha scelto di colpire cinicamente la reputazione personale del presidente Trump, contando sulla sua disponibilità" al dialogo, come dimostrano "i brutali attacchi missilistici e con droni contro l'Ucraina degli ultimi giorni". Allo stesso tempo, ha aggiunto Podolyak, "la dichiarazione di Lavrov sul rifiuto della Russia di concedere all'Ucraina la sua sovranità mina tutte le iniziative diplomatiche americane".
Kellogg: "Ginevra possibile sede nuovi colloqui, russi non vogliono Vaticano"
I prossimi colloqui tra la Russia e l'Ucraina potrebbero tenersi a Ginevra, anche se gli Stati Uniti avrebbero voluto che ''si tenessero in Vaticano, ma i russi non vogliono andarci''. Lo ha dichiarato l'inviato della Casa Bianca per l'Ucraina, Keith Kellogg, intervistato da Fox News, spiegando che Ginevra potrebbe essere il luogo dove il presidente americano Donald Trump, il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelebsky ''si incontreranno per arrivare a un accordo''. L'incontro sarà possibile solo dopo che la Russia presenterà le sue condizioni per la pace con l'Ucraina, ha sottolineato, aggiungendo che Kiev ha già presentato le sue condizioni.
"Una volta che avremo tutto, ci sarà un altro incontro. Pensiamo che potrebbe tenersi a Ginevra'', ha dichiarato Kellogg. ''Vorremmo che si tenesse in Vaticano, ma i russi non vogliono andarci'', ha proseguito, aggiungendo che ''Ginevra potrebbe essere la prossima tappa, dove tutti e tre i principali leader - Putin, Zelensky e Trump - si incontreranno per raggiungere un accordo".
Mosca chiede incontro Consiglio sicurezza Onu sull'Ucraina
La Russia ha chiesto un incontro del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla guerra in Ucraina: lo afferma il vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitri Polyansky, ripreso dalla Tass. Polyansky ha detto di "attendersi che la presidenza greca" del Consiglio di sicurezza dell'Onu "fissi l'incontro per le 10 del mattino, ora di New York, del 30 maggio". Il rappresentante di Mosca ha affermato che gli alleati europei di Kiev "hanno chiesto che si tenga un incontro sulla situazione umanitaria in Ucraina alle 15 ora di New York del 29 maggio" e che Mosca ha deciso di "rispondere allo stesso modo" chiedendo un incontro su quelle che Polyansky, seguendo la narrazione del Cremlino, definisce "minacce alla pace e alla sicurezza globali in seguito alle azioni di diversi paesi europei" che, a suo dire, avrebbero "ostacolato gli sforzi per risolvere la crisi ucraina".
Media: esercitazione russa con 3.000 soldati nel Baltico
Oltre 20 navi, 25 aerei e circa 3.000 militari si stanno esercitando nel Mar Baltico: lo ha dichiarato il servizio stampa della Flotta russa del Baltico in un comunicato, ripreso da Interfax. "L'esercitazione coinvolge oltre 20 navi da guerra, imbarcazioni e navi da rifornimento, tra cui una fregata, corvette, navi e imbarcazioni missilistiche, corvette da guerra antisommergibile, dragamine e navi da rifornimento. All'esercitazione partecipano circa 3.000 soldati, circa 25 aerei ed elicotteri e fino a 70 pezzi di equipaggiamento militare e speciale", si legge nel comunicato.
Capo del consiglio di sicurezza iraniano in missione a Mosca
Il rappresentante di Ali Khamenei e segretario del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell'Iran Aliakbar Ahmadian oggi è a Mosca, su invito del segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Sergei Shoigu. Ahmadian parteciperà e pronuncerà un discorso al 13° incontro internazionale degli alti rappresentanti per le questioni di sicurezza a Mosca (27-30 maggio) e si consulterà con le autorità russe sul rafforzamento della cooperazione reciproca e sugli ultimi sviluppi nei legami strategici tra i due paesi.
Lavrov: "Trump è ancora interessato ai colloqui Mosca-Kiev"
Donald Trump "è interessato alla prosecuzione dei colloqui tra Russia e Ucraina", "è stata un'iniziativa sua e del presidente Putin". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa, ripresa dalla Tass, con il collega turco, Hakan Fidan. "Il presidente Trump ha già dichiarato che questa non è la sua guerra", ha aggiunto. "I più isterici nelle loro posizioni russofobe vogliono costringere gli Usa e l'attuale amministrazione" a cambiare idea e "adottare la posizione di guerra di Joe Biden".
Lavrov: "Su revoca limiti ad armi, Merz costretto a precisare"
La decisione di consentire all'Ucraina di utilizzare armi a lungo raggio contro obiettivi in Russia è stata presa "molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa ripresa dalla Tass, commentando le dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz sulla revoca delle restrizioni alla gittata delle armi fornite a Kiev. Lavrov ha criticato le dichiarazioni di Merz, ritenendole indicative del "livello di competenza" dei leader europei. Il ministro russo ha osservato che Merz aveva annunciato che non ci sarebbero state restrizioni "da ora in poi e per sempre", salvo poi essere contraddetto poco dopo dal suo vicecancelliere Lars Klingbeil, ha sottolineato Lavrov. "Poi il signor Merz, rendendosi conto di ciò che aveva detto, ha affermato di non riferirsi a una nuova decisione, ma a una precedente presa dal precedente governo tedesco", ha spiegato Lavrov. "Ciò suggerisce che la decisione di consentire all'Ucraina di condurre attacchi sul territorio russo - almeno entro certi limiti - sia stata presa molto tempo fa e semplicemente tenuta nascosta", ha concluso.
Merz: "Diversi Paesi hanno tolto da mesi limiti gittata per Kiev"
"La questione della limitazione della gittata delle armi utilizzate ha avuto un ruolo importante qualche mese e qualche anno fa. Per quanto ne so, e come ho riferito ieri, i Paesi che hanno imposto limiti di gittata hanno da tempo abbandonato queste restrizioni". Lo ha precisato il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ad Helsinki, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull'annuncio fatto ieri sul sollevamento die limiti di gittata per le armi fornite agli ucraini dall'Occidente. Il cancelliere tedesco ha anche aggiunto: "Ieri a Berlino ho descritto qualcosa che è stato fatto per mesi, ovvero che l'Ucraina ha il diritto di usare le armi che riceve oltre i propri confini contro obiettivi militari in territorio russo. A mio avviso, questo è necessario, perché chi si limita a respingere un attacco sul proprio territorio non può difendersi a sufficienza. Solo chi è in grado di attaccare anche le basi militari situate sul territorio dell'aggressore può difendersi".
Patuanelli: "Sanzioni non aiutano, stop sostegno militare a Kiev"
"Che le sanzioni economiche non abbiano prodotto alcun risultato è evidente dai fatti. La prima estate del conflitto l'allora Presidente Draghi disse che le sanzioni avrebbero messo in difficoltà economica la Russia ma mi sembra che la Russia dal punto di vista economico stia meglio dell'Europa". Lo ha detto Stefano Patuanelli, capogruppo M5s al Senato, ospite al programma Start di Sky Tg24. "Anche non acquistare più il gas dalla Russia ti costringe a un prezzo economico enorme e comunque la Russia lo vende ai cinesi, quindi dal punto di vista economico le sanzioni non hanno avuto alcun senso". "L'alternativa è trovare un elemento di discontinuità e l'unico elemento di discontinuità è togliere il sostegno militare a Zelensky. I territori che Putin ha conquistato a inizio della guerra sono gli stessi di oggi. Se Meloni continua a scommettere sulla vittoria militare dell'Ucraina buona fortuna, perché credo che questa vittoria passi per un'altra guerra mondiale", ha concluso Patuanelli.
Metsola: "L'Ue si faccia trovare pronta sul tema della sicurezza"
"Senza sicurezza, non c'è nulla. Per troppo tempo abbiamo guardato fuori dai nostri confini per garantire la nostra sicurezza e il nostro stile di vita. Quella mentalità è finita. Oggi, ogni Stato membro ha compreso che, per permettere all'Europa di controllare il proprio destino, dobbiamo essere in grado di agire in un mondo più instabile e pericoloso di prima. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ce lo ha ricordato in modo brutale. Dobbiamo farci trovare pronti, intensificando il nostro sostegno costante all'Ucraina per una pace giusta e duratura. E dobbiamo spiegare meglio perché lo facciamo, ad un'opinione pubblica sempre più scettica. Anche quando guardiamo alla crisi in Medio Oriente e alla terribile situazione a Gaza". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, intervenendo all'Assemblea di Confindustria, in corso a Bologna.
Parolin: tregua in Ucraina urgente, subito negoziato
"Non è importante dove si terrà il negoziato tra russi e ucraini che tutti auspichiamo. Ciò che veramente importa è che questo negoziato possa finalmente iniziare, perché è urgente fermare la guerra. È urgente innanzitutto una tregua, per mettere fine alle devastazioni, alle città distrutte, ai civili che perdono la loro vita. E poi è urgente arrivare a una pace stabile, giusta e duratura, pertanto accettata e concordata da entrambe le parti". E' quanto afferma il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, in un'intervista ai media vaticani. Il card. Parolin ricorda che "papa Leone ha dato la piena disponibilità della Santa Sede ad ospitare eventuali negoziati, con l'offerta di un luogo neutrale, protetto. Non si trattava dunque di una mediazione, perché una mediazione deve essere richiesta dalle parti. In questo caso invece c'è stata soltanto l'offerta pubblica di una disponibilità ad accogliere un eventuale incontro. Si parla ora anche di altre possibili sedi, come Ginevra". Sul tema della pace, dice ancora il segretario di Stato, "Leone XIV prosegue con forza sulla scia dei predecessori. Mi ha colpito che nel suo primo Regina Caeli dalla Loggia centrale della basilica vaticana - cioè da dove Papa Francesco aveva benedetto per l'ultima volta i fedeli parlando di pace e disarmo - Papa Leone abbia ripetuto le parole di san Paolo VI all'Onu: 'Mai più la guerra!'. Il Papa e tutta la Santa Sede sono impegnati per costruire la pace e per favorire ogni iniziativa di dialogo e negoziato". E chi parla di un rinnovato "protagonismo" del Vaticano sulla scena mondiale, Parolin replica che "io piuttosto mi rifarei alle parole profonde di Leone XIV nell'omelia della messa con i cardinali nella Cappella Sistina e nell'omelia della messa per l'inizio del pontificato: noi dobbiamo sparire perché il protagonista è Cristo, i cristiani non si sentono superiori agli altri ma sono piuttosto chiamati ad essere un 'piccolo lievito nella pasta', per dare testimonianza di amore, unità e pace". "Ecco, invece che parlare di 'protagonismo' preferirei inserire anche le iniziative diplomatiche in questo contesto di servizio alla pace e alla fraternità", aggiunge.
Ue: "Sanzioni per aumentare pressione su Mosca, Usa allineati"
La proposta del senatore americano Lindsey Graham di imporre nuove sanzioni contro Mosca e dazi fino al 500% sulle importazioni provenienti da Paesi che acquistano petrolio, gas, prodotti petroliferi o uranio dalla Russia "dimostra che gli Stati Uniti sono allineati" all'Ue "nell'esigenza di aumentare la pressione sulla Russia, ed è questo il messaggio principale". Lo hanno detto le portavoce della Commissione europea, Paula Pinho e Anitta Hipper, interpellate sulla posizione di Bruxelles in merito al disegno di legge presentato a inizio aprile al Senato americano, che sta raccogliendo sempre più consenso politico. "Cerchiamo di coordinare il più possibile le sanzioni con gli Stati Uniti", anche a livello di G7, ha sottolineato Pinho, evidenziando che "su questo fronte, più siamo uniti, maggiore sarà l'impatto" delle misure.
La Polonia vuole passare 6 miliardi Pnrr dal green alla difesa
La Polonia ha chiesto alla Commissione Ue di spostare quasi 6 miliardi di euro di finanziamenti del Pnrr da progetti verdi a progetti nella difesa. "C'è una richiesta di emendamento" del piano e "la stiamo esaminando attentamente. Non è ancora stata approvata" anche se "potrebbe accadere molto presto", ha confermato di fatto il portavoce dell'esecutivo Ue Balasz Ujvari. La notizia era stata anticipata da Politico.Ue secondo cui il via libera di Bruxelles potrebbe arrivare a breve. Si tratterebbe del primo Paese Ue a spostare finanziamenti del Recovery a progetti di difesa. Varsavia ha chiesto in particolare di riutilizzare i fondi stanziati per progetti ambientali locali a causa della scarsa adesione da parte di città e paesi, ha riferito Politico.eu, e vuole destinare i finanziamenti invece a progetti di dimensione civile e militare, o allo sviluppo di tecnologie militari. I fondi non potranno essere spesi direttamente per l'acquisto di armi, non consentito dalle norme Ue. I fondi così spostati sarebbero gestiti da un nuovo organismo che opererà sotto l'egida della banca di sviluppo polacca Gospodarstwa Krajowego, consentendo la spesa anche dopo la data di scadenza del Recovery.
Ucraina, M5s: "Governo conferma limiti uso missili italiani?"
"Il cancelliere tedesco Merz ha dichiarato che anche la Germania, dopo Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia, ha deciso di autorizzare Kiev a usare i missili a lunga gittata contro il territorio russo. I ministri Crosetto e Tajani hanno sempre affermato che i missili a lunga gittata Storm Shadow forniti dall'Italia non possono essere usati contro obiettivi russi al di fuori del territorio ucraino. Oggi chiediamo al governo di chiarire se per l'Italia questa limitazione sia ancora in essere, oppure se si stia valutando un allineamento con Berlino, Parigi e Londra. In tal caso sarebbe necessaria l'autorizzazione da parte del Parlamento dato che stiamo parlando di una decisione che, in violazione dell'articolo 11 della nostra Costituzione, porrebbe l'Italia in una condizione di belligeranza nei confronti della Russia". Lo affermano i parlamentari M5S delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
Ministro turco Fidan andrà a Kiev dopo Mosca
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, in questi giorni a Mosca, andrà a Kiev nei prossimi giorni per colloqui sugli esiti del primo incontro con i russi a Istanbul che viene indicata da fonti russe come sede anche per il secondo round. Lo riporta la Reuters sul proprio sito. Dopo aver incontrato Vladimir Putin e il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, oggi Fidan incontrerà il suo omologo russo, Serghei Lavrov.
Consiglio Ue dà il via a 11 nuovi progetti di difesa comune
Il Consiglio Ue avvia la sesta serie di progetti nell'ambito della cooperazione strutturata permanente (PESCO), il quadro fondamentale dell'Ue per lo sviluppo delle capacità di difesa. Con 11 nuovi progetti di collaborazione, il numero totale delle iniziative PESCO sale ora a 75. "Ciò dimostra l'impegno costante, collettivo e risoluto degli Stati membri partecipanti a rafforzare la prontezza di difesa dell'Ue", afferma il Consiglio. I nuovi progetti abbracciano diversi settori quali terra, aria, mare, fattori strategici abilitanti e moltiplicatori di forza, strutture di addestramento, nonché tecnologie all'avanguardia quali i sistemi quantistici e le armi a energia diretta.
Ankara: "Importante scelta russa di Istanbul per colloqui con Kiev"
"È stata molto importante la scelta di Istanbul da parte della Russia per i colloqui diretti con l'Ucraina". Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, durante un incontro a Mosca con l'omologo russo, Serghei Lavrov, dopo che il 16 maggio si sono tenuti nella città sul Bosforo i primi colloqui diretti dal 2022 tra Mosca e Kiev che hanno portato a un'intesa per lo scambio di duemila prigionieri di guerra. "Le relazioni Turchia-Russia stanno procedendo in modo sano sulla strada tracciata dai nostri leader. Le relazioni radicate tra Turchia e Russia svolgono un ruolo importante nella nostra regione", ha aggiunto Fidan, come riferisce Haberturk, che ieri ha visto a Mosca anche il presidente Vladimir Putin.
Mosca: "I Taurus tedeschi bruceranno come i Leopard"
Se la Germania fornirà all'Ucraina missili a lungo raggio Taurus, essi "bruceranno come fiammiferi", come già avvenuto ai carri armati Leopard, e Berlino "sprofonderà ulteriormente nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata da Interfax. "Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell'operazione militare speciale", ha aggiunto Zakharova, dopo che ieri il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che la Germania ha tolto le restrizioni sull'uso contro il territorio russo delle armi fornite a Kiev.
Mosca: "Critiche Trump a Putin non impediscono scambio prigionieri"
Le critiche rivolte dal presidente americano Donald Trump a quello russo Vladimir Putin per i bombardamenti sull'Ucraina non ostacoleranno le trattative tra Usa e Washington per un nuovo scambio di prigionieri, secondo il Cremlino. "È chiaro che le parti russa e americana non dovrebbero e non possono concordare su tutto, ci saranno sempre alcune differenze, ma la volontà politica di attuare gli accordi raggiunti c'è e il lavoro continua", ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.
Cremlino: "Processo di pace complesso, c'è bisogno di tempo"
Il processo di pace in Ucraina è "complesso e, naturalmente, c'è bisogno di tempo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' chiaro - ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti - che non tutto è semplice. E' chiaro che vorremmo che tutto avvenisse più presto, ma la materia relativa alla soluzione delle cause di fondo del conflitto ucraino è così complessa che c'è bisogno di tempo. Il lavoro procede".
Unicef, in tre giorni in Ucraina 3 bambini uccisi e 13 feriti
"Sono sconvolto dalle notizie di tre bambini uccisi a Zhytomyr e di almeno 13 bambini feriti in diverse aree a causa degli attacchi mortali che hanno colpito l'Ucraina negli ultimi tre giorni. Le nostre più sentite condoglianze vanno alle loro famiglie e ai loro cari". Lo afferma, in una nota, Munir Mammadzade, Rappresentante dell'Unicef in Ucraina. "Da gennaio ad aprile 2025, secondo i dati verificati dalle Nazioni Unite, più di 220 bambini sono stati uccisi o feriti in attacchi, circa il 40% in più rispetto al numero di vittime tra i bambini riportate nello stesso periodo dello scorso anno. Questo include l'attacco più letale per i bambini dall'escalation della guerra, quando un missile balistico è esploso sopra un parco giochi a Kryvyi Rih il mese scorso - sottolinea -. Poiché gli attacchi continuano a far accrescere le vittime tra i bambini, temiamo che altre giovani vite vengano devastate. Quest'ultima serie di attacchi ha colpito diverse regioni del Paese, comprese quelle lontane dalla linea del fronte: un altro brutale promemoria del fatto che in Ucraina nessun luogo è sicuro per i bambini. I bambini ucraini hanno sofferto per troppo tempo. Quanti altri futuri devono essere rubati? Violenza insensata e la perdita di giovani vite devono finire. Gli attacchi alle aree civili devono finire. I bambini devono essere sempre protetti. Soprattutto, i bambini hanno bisogno che finisca questa guerra".
Cremlino: "Attacchi droni ucraini non aiutano processo pace"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha condannato i continui attacchi ucraini con droni contro il territorio russo, affermando che "come minimo, non contribuiscono a fare avanzare il processo di pace". Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. Anche il ministero della Difesa di Mosca ha condannato quelli che ha definito "una serie di passi provocatori" da parte del "regime di Kiev, sostenuto da alcuni Paesi europei" per "ostacolare il processo di pace". Il ministero ha aggiunto che la risposta militare di Mosca agli attacchi ucraini prende di mira "solo strutture militari ucraine ed equipaggiamento militare".
Dodik di nuovo a Mosca a un Forum sulla sicurezza
Il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik è giunto a Mosca per partecipare a un Forum internazionale sui problemi della sicurezza. "Sono di nuovo qui", ha scritto Dodik su X. Dodik, che è presidente della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina, era stato nella capitale russa il 9 maggio scorso per le celebrazioni dell'80/mo anniversario della vittoria sul nazifascismo, unitamente al presidente serbo Aleksandar Vucic. E nei giorni scorsi lo stesso leader serbo-bosniaco aveva annunciato la sua partecipazione in giugno al tradizionale Forum economico internazionale di San Pietroburgo. A margine della conferenza sulla sicurezza di Mosca - alla quale è annunciata fra gli altri la presenza di delegati da India, Nicaragua, Vietnam, Corea del Nord, Thailandia, Iran, Emirati Arabi Uniti, Algeria - Dodik avrà un incontro con il segretario del Consiglio di sicurezza russo Serghiei Shoigu.
Zuppi: "Per Ucraina pace giusta e sicura, con necessarie garanzie"
"Il nostro sguardo si rivolge anche all'Ucraina nell'auspicio che i fili del dialogo, già così difficili, siano rafforzati, trovino le garanzie necessarie inserite in un quadro che permetta una pace giusta e sicura", dice il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, introducendo i lavori del Consiglio episcopale permanente. "Non possiamo però dimenticare i tantissimi conflitti che insanguinano il pianeta - aggiunge -. Abbiamo a cuore i popoli di Asia, Africa, America Latina piegati dalla tragedia delle armi, che portano morte e sofferenze, generando odio e ulteriori ingiustizie".
Lavrov accoglie ruolo Turchia per altri incontri con Kiev
La Russia "apprezza le opportunità" offerte dalla Turchia per continuare i negoziati diretti con l'Ucraina, ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. "Apprezziamo le opportunità che la Turchia ha nuovamente offerto per un'altra fase di negoziati diretti tra le delegazioni russa e ucraina", ha affermato il capo della diplomazia russa incontrando a Mosca il ministro degli Esteri di Ankara, Hakan Fidan. Lo riferisce la Tass.
Zelensky: "il 27/5 Giornata delle Forze per operazioni speciali"
D'ora in poi, ogni anno il 27 maggio celebreremo la Giornata delle Forze per le Operazioni Speciali, una data che risale al 2014, quando proprio in questo giorno le forze speciali, insieme ai colleghi di altre unità, liberarono il nuovo terminal dell'aeroporto di Donetsk e vi issarono la bandiera ucraina": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Il lavoro dei soldati non è pubblicizzato, ma spesso è decisivo: azioni precise e chiare dietro le linee nemiche, battaglie più accese su tutti i fronti, attacchi devastanti alle infrastrutture critiche nemiche - prosegue -. Grazie per la vostra forza, affidabilità e professionalità. Congratulazioni per la vostra giornata professionale. Gloria all'Ucraina!".
Mosca: Kiev provoca per sabotare negoziati
"Il regime di Kiev, con il sostegno di alcuni Paesi europei, ha adottato una serie di misure provocatorie volte a interrompere il processo di negoziazione". Lo dice il ministero della Difesa russo, secondo cui gli attacchi russi in Ucraina sono una "risposta ai massicci attacchi dei droni ucraini" contro i civili russi.
Merz: "Noi siamo minacciati e dobbiamo difenderci"
"Noi siamo minacciati e ci difendiamo. Non deve esserci alcun dubbio sul fatto che noi ci difenderemo". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz in conferenza stampa a Helsinki con l'omologo Patteri Orpo, rispondendo a una domanda dei giornalisti sugli sviluppi in Ucraina. Se Putin non accetta neanche la mediazione del Vaticano, ha ribadito, vuole dire che "non mostra alcun interesse a una tregua".
Mosca chiede riunione Onu: "Europa blocca pace"
La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione alla "minaccia alla pace rappresentata dai Paesi europei che stanno cercando di impedire una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina". Lo riferisce l'agenzia stampa russa Tass, citando il primo vice rappresentante permanente della Federazione russa presso l'Onu, Dmitry Polyansky.
Kiev: "Nella notte abbattuti 43 droni russi su 60"
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 60 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 43 dei quali sono stati abbattuti nell'est, nel nord e nel sud del Paese: lo ha reso noto l'Aeronautica militare su Telegram, precisando che 35 velivoli senza pilota sono stato distrutti con armi da fuoco e altri otto sono stati neutralizzati con sistemi di guerra elettronica.
Mosca: abbattuti 99 droni ucraini in sette regioni
Le difese aeree russe hanno abbattuto 99 droni ucraini in sette regioni del Paese tra ieri sera e questa mattina: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. "Tra le 20 del 26 maggio e le 7 del 27 maggio, ora di Mosca (le 19 di ieri e le 6 di oggi in Italia), le forze di difesa aerea in servizio hanno distrutto 99 droni ucraini: 56 droni nella regione di Belgorod, 25 droni nella regione di Voronezh, sette droni nella regione di Vladimir, cinque droni nella regione di Kaluga, quattro droni nella regione di Tula, un drone nella regione di Rostov e un drone nella regione di Lipetsk", si legge in un comunicato stampa.
Wsj: "Trump potrebbe imporre sanzioni contro Mosca in settimana"
Donald Trump sta valutando l'imposizione di sanzioni contro Mosca questa settimana, frustrato dai continui attacchi dell'esercito russo all'Ucraina e dalla lentezza dei colloqui di pace: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita fonti vicine al presidente statunitense. Le misure probabilmente non colpiranno il settore bancario, ha affermato una fonte, ma sono in discussione altre opzioni per spingere il presidente Vladimir Putin a fare concessioni al tavolo dei negoziati: tra queste, un cessate il fuoco di 30 giorni sostenuto dall'Ucraina, che la Russia ha a lungo respinto. Trump potrebbe anche decidere di non imporre nuove sanzioni, sottolinea il giornale.
Cremlino: "Pericolosa" decisione stop limitazione armi
Il Cremlino ha definito una decisione "piuttosto pericolosa" l'annuncio del cancelliere tedesco Friedrich Merz secondo cui i suoi principali alleati occidentali avrebbero eliminato i limiti di gittata per le armi consegnate all'Ucraina. "Se queste decisioni fossero realmente messe in atto, sarebbero in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni di raggiungere un accordo politico. Si tratta quindi di una decisione piuttosto pericolosa", ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, in un video trasmesso dai media russi.
Mosca: 20 droni ucraini abbattuti su regione russa Voronezh
Oltre 20 droni da guerra ucraini sono stati abbattuti stanotte sulla regione russa meridionale di Voronezh, affermano le autorità locali citate dall'agenzia di stampa Tass.