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Ucraina Russia, Zelensky: "Premendo su Mosca tregua possibile in settimane o mesi"

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Zelensky chiede agli Stati Uniti di rafforzare le sanzioni contro la Russia
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Zelensky chiede agli Stati Uniti di rafforzare le sanzioni contro la Russia
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Il presidente ucraino ha affermato che un cessate il fuoco non significa la fine della guerra, ma piuttosto "apre la porta alla vera diplomazia". Esplosione in un mercato a Kiev, nel quartiere Desnyansky: due morti. Un raid missilistico russo ha colpito la città di Kryvyi Rih, città natale di Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk, causando quattro vittime. Mosca accusa di nuovo le forze armate ucraine di raid contro le infrastrutture energetiche

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che con una pressione sufficiente sulla Russia, "si potrebbe raggiungere" un accordo per la tregua "nelle prossime settimane, forse mesi. Oppure potrebbe accadere all'improvviso, a volte, in guerra, le cose cambiano in un istante". Lo riporta Ukrinform. Zelensky ha affermato che un cessate il fuoco non significa la fine della guerra, ma piuttosto "apre la porta alla vera diplomazia". 

Un'esplosione in un mercato nel quartiere Desnyansky a Kiev ha provocato la morte di almeno due persone. Lo afferma la polizia della capitale ucraina, citata da Rbc-Ukraine. Un attacco missilistico russo ha colpito la città di Kryvyi Rih, città natale di Zelensky nella regione di Dnipropetrovsk, causando quattro vittime. Nuovi raid anche su Kharkiv. 

Il ministero della Difesa russo accusa di nuovo le forze armate ucraine di raid contro le infrastrutture energetiche. Mosca sostiene che l'esercito ucraino abbia effettuato quattro attacchi contro obiettivi di questo tipo nelle ultime 24 ore.

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Zelensky: "Premendo su Mosca tregua possibile in settimane o mesi"

"In Arabia Saudita, come sapete, noi abbiamo accettato un cessate il fuoco incondizionato, ma i russi non l'hanno ancora accettato". Tuttavia, "siamo consapevoli che sono in corso colloqui tra americani e russi su questo tema. Questi colloqui privati stanno avvenendo". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sottolineando che con una pressione sufficiente sulla Russia, "si potrebbe raggiungere" un accordo per la tregua "nelle prossime settimane, forse mesi. Oppure potrebbe accadere all'improvviso, a volte, in guerra, le cose cambiano in un istante". Lo riporta Ukrinform. Zelensky ha affermato che un cessate il fuoco non significa la fine della guerra, ma piuttosto "apre la porta alla vera diplomazia". 

Russia: esercitazioni anti-sottomarino nel Baltico

Una nave russa è stata impegnata in esercitazioni antisommergibile nel Mar Baltico. Lo ha riferito la flotta russa nel Baltico. "Durante una missione pianificata, la corvetta Soobrazitelny si è esercitata a cercare, rilevare e distruggere un sottomarino nemico simulato utilizzando armi antisommergibile", si legge in una nota. La Soobrazitelny è una corvetta multiruolo Project 20380 sviluppata dall'ufficio centrale di progettazione marittima di Almaz, progettata per rilevare e distruggere sottomarini e navi di superficie, supportare le operazioni di sbarco ed eseguire missioni nelle zone costiere. 

Zelensky visita Sumy: "Operazione a Kursk un grande risultato"

"Oggi ero nella regione di Sumy, una delle direzioni in cui molto è in gioco. Ho ringraziato personalmente i nostri guerrieri e tutti coloro che svolgono missioni nella regione di Kursk, difendendo il nostro Stato e la nostra regione di Sumy dal desiderio implacabile dei russi di avanzare in Ucraina". Lo riferisce su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Da agosto dell'anno scorso, le nostre unità hanno combattuto in territorio nemico, uno dei risultati più significativi dell'Ucraina in questa guerra. È del tutto giusto riportare la guerra da dove è venuta. Abbiamo parlato con i comandanti delle nostre unità in questa zona, abbiamo discusso delle esigenze chiave, del supporto aggiuntivo, della fornitura di equipaggiamento, dei droni, delle questioni operative. Stiamo lavorando per difendere le nostre posizioni. Sappiamo su cosa conta il nemico. In ogni caso, difenderemo il nostro Stato, la nostra indipendenza e il nostro popolo", ha sottolineato. 

Baltici: "Fornire sostegno a Kiev ora"

"All'Ucraina va fornita urgentemente maggiore assistenza militare per poter arrivare ai negoziati di pace da una posizione di forza. La proposta dell'alto rappresentante dell'Unione europea per la Politica estera di fornire munizioni all'Ucraina va esattamente in questa direzione". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri estone, Hanno Pevkur. Ribadendo l'appoggio dell'Estonia al prgramma di riarmo europeo, Pevkur ha sottolineato che un eccessivo attendismo non farebbe che danneggiare l'Ue e aumentarne la fragilità. "Dobbiamo agire ora: i soldi devono raggiungere la difesa e l'industria. È fondamentale investire subito nella difesa aerea, nella capacità di attacco a lungo raggio, nelle munizioni e nei droni", ha aggiunto il politico estone. Dello stesso tenore anche le parole del ministro della Difesa lettone, Andris Spruds, che ha invitato a porre l'attenzione sul bisogno di investire nella difesa con particolare attenzione all'innovazione tecnologica. 

Kiev, garanzie di sicurezza siano legate ai negoziati di pace

"Oggi discuterò con gli alleati su come fare pressione sulla Russia affinché si impegni in un dialogo reale. Discuterò anche delle nostre urgenti esigenze di difesa e delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, nonché di un pacchetto di deterrenza credibile per noi: garanzie forti e durature sono direttamente collegate al processo di pace e agli sforzi in corso perché senza di esse la Russia attaccherà di nuovo". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sibiha nel corso del punto stampa prima del Consiglio Nato-Ucraina. 

Soldati di Kiev condannati in Russia per operazione nel Kursk

Un tribunale militare russo ha condannato quattro militari ucraini a pene detentive comprese tra 15 e 16 anni per aver preso parte all'incursione via terra nella regione di Kursk, iniziata nell'agosto dell'anno scorso. I quattro sono entrati in Russia fra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, a bordo di un mezzo Bradley per partecipare all'operazione a Veselovye, a pochi metri dal confine. L'accusa per cui sono stati giudicati colpevoli è terrorismo, per aver minacciato i civili con le armi, occupato abitazioni private, impedito lo sfollamento dei civili e sparato intenzionalmente contro alcuni residenti.

Kallas: "Problemi su munizioni a Kiev ma conta che arrivino"

"L'importante è che l'Ucraina ottenga le munizioni e le riceva molto velocemente". Al consiglio informale difesa a Varsavia oggi si è parlato di "ciò che i diversi paesi stanno realizzando. Alcuni hanno problemi a inserirli in questa iniziativa, ma non mi dispiace. Penso che sia importante che l'Ucraina riceva l'aiuto di cui ha bisogno. Quindi il presidente Zelensky ha detto che hanno bisogno di 2 milioni di munizioni, sono circa 5 miliardi, e i paesi stanno aumentando, come ho detto, arrivando con 2 miliardi dalla Francia, 12 miliardi dalla Germania, ovviamente nel giro di alcuni anni". Lo ha segnalato l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas.   All'interno della sala c'erano altri Paesi che dicevano di aver investito" anche altri soldi a sostegno dell'Ucraina "ma lascerò che lo annuncino loro stessi, penso che sia giusto così. Ma è importante se contiamo questi contributi, allora saremo in grado di fornire due milioni di munizioni a breve termine. E questo è importante. Ed è di questo che ha bisogno l'Ucraina".

Kallas: "5% difesa? Spesa salita, non concentriamoci su numeri"

"Penso che sia positivo ciò che afferma il segretario di Stato Marco Rubio secondo cui gli Stati Uniti sono con la Nato, non hanno intenzione di lasciare la Nato o altro". "Per quanto riguarda il secondo messaggio che gli alleati europei dovrebbero spendere di più", arrivando al 5% del Pil speso per la difesa, "stiamo facendo di più". E' importante che "tutti raggiungano gli obiettivi che ci siamo prefissati finora". "Non mi concentrerei tanto sui numeri, ma anche sulle capacità", su "cos'altro possiamo fare insieme", su "come vediamo la difesa a livello regionale in modo da cooperare perché non è più nazionale, sta proteggendo e difendendo l'Europa". Lo ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale difesa a Varsavia.

Rutte a Tokyo la prossima settimana

Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si recherà in Giappone la prossima settimana per la prima volta nella sua attuale veste, e avrà colloqui con il premier Shigeru Ishiba. L'incontro, nel corso della permanenza prevista tra il 7 e il 10 aprile, riferisce il governo di Tokyo, sarà un'opportunità per i due leader per scambiare opinioni sul conflitto in corso in Ucraina, e l'obiettivo comune del mantenimento di un Indo-Pacifico "libero e aperto". Ishiba ritiene che la sicurezza della regione vada di pari passo con quella dell'Europa, mentre il Giappone si prepara ad approfondire la sua partnership con l'alleanza nord atlantica. La Nato, da parte sua, ha rafforzato i legami con i Paesi dell'Indo-Pacifico, in primo luogo la Corea del Sud e l'Australia.

Media: Hegseth diserterà il gruppo di contatto sull'Ucraina

Pete Hegseth non parteciperà all'incontro del gruppo di contatto per l'Ucraina l'11 aprile a Bruxelles, secondo quanto hanno dichiarato diversi funzionari europei e un funzionario americano al sito Defensenews. Se fosse confermato sarebbe la prima volta che il meeting si svolgerà senza il capo del Pentagono.    Hegseth ha partecipato all'ultimo meeting, a febbraio, anche se in quell'occasione per la prima volta dalla sua creazione un segretario alla difesa Usa volta non lo ha presieduto.

Pichetto: "Se finisce guerra in Ucraina si aprono nuovi mercati"

"Non abbiamo la sfera di cristallo per avere la certezza del dopo, certamente si aprono nuovi mercati. L'Unione europea è un grande sistema produttivo che finora col libero mercato è cresciuto di molto. Oggi si cercano nuovi equilibri. Se finisce la guerra si aprono tutta una serie di commerci che non riguardano il singolo Stato".    Così il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto a proposito della possibilità di una pace in Ucraina intervistato durante "Together Europa2025", su Tgcom24.    "Ora, l'Italia fa a meno del gas russo. La guerra ci ha portato a dover cambiare fornitori e questo ormai è un fatto assodato", ha aggiunto Pichetto.

Stubb: "Dai volenterosi decisione di parlare con Putin"

Il presidente della Finlandia Alexander Stubb ha affermato che la cosiddetta coalizione dei volenterosi ha deciso che "almeno un leader europeo dovrà parlare" con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo Stubb, come riporta il media finlandese Mtv, la Francia o la Gran Bretagna dovrebbero riaprire la comunicazione con la Russia.

Kiev: "Tariffe Usa del 10%, situazione impegnativa ma non critica"

I dazi introdotti degli Stati Uniti per l'Ucraina, configurano una situazione "impegnativa non critica", ha affermato la prima vice Premier e ministra dell'Economia, Yulia Svyrydenko. "Per noi ci saranno dazi generici del 10 per cento. Contro il 31 per cento applicato alla Moldova e il 20 all'Ue, l'Ucraina non avrà una tariffa separata più alta", ha aggiunto.

Nel 2024 l'Ucraina ha esportato beni negli Usa per 874 milioni di dollari, di cui 363 dall'export di ghisa e 112 da tubature, e importato merci dagli Usa per 3,4 miliardi di dollari. "I nostri dazi sui prodotti americani sono bassi: il dieci per cento sulle auto e zero su carbone e petrolio", ha sottolineato, spiegando che vi è "ora l'opportunità di negoziare un accordo sulla base di altre condizioni, la dichiarazione degli Usa citano esplicitamente questa possibilità".

Se le cose proseguono in questo modo, la tariffa universale americana colpirà principalmente i piccoli produttori. "Per questo stiamo già lavorando per garantire all'Ucraina condizioni migliori". "L'Ucraina ha molto da offrire agli Stati Uniti come alleato e partner affidabile. Tariffe giuste saranno positive per entrambi i nostri Paesi".

Russia, Fsb perquisisce casa padre ex braccio destro Navalny

Agenti del servizio di sicurezza russo Fsb hanno fatto irruzione nella casa del padre di Leonid Volkov, stretto alleato dell'ex leader dell'opposizione Aleksei Navalny, effettuando una perquisizione. Volkov, che vive in esilio all'estero, ha definito l'accaduto come una "vendetta" delle autorita' per il suo impegno contro il Cremlino di Vladimir Putin. Navalny e' morto in circostanze poco chiare in una remota prigione nell'Artico russo nel febbraio 2024, dove stava scontando una condanna a 19 anni per accuse di estremismo, ritenute motivate politicamente. Dopo la sua morte, le autorita' russe hanno intensificato la campagna contro gli alleati e i familiari di Navalny, etichettando la sua vedova, Yulia Navalnaya, come estremista, condannando i suoi avvocati a anni di prigione e arrestando i giornalisti che hanno seguito le sue udienze in tribunale. Leonid Volkov, ex capo dello staff di Navalny, ha riferito della perquisizione della casa di suo padre in un video pubblicato su Telegram. "Gli ufficiali dell'Fsb stanno conducendo attivita' investigative in relazione alle presunte donazioni alla Fondazione anti-corruzione (Fbk, fondata da Navalny e vietata in Russia) da parte di mio padre", ha riferito Volkov. "Contrariamente a quanto riportato dai media, non e' stato arrestato", ha aggiunto l'attivista, "stanno sequestrando apparecchiature e non sono state ancora presentate accuse". Secondo Volkov le perquisizioni sono "una vendetta" per il lavoro che ha svolto e sta svolgendo, "ma non ho intenzione di fermarmi", ha avvertito. La Russia mette al bando qualsiasi forma di cooperazione con i gruppi etichettati come "estremisti". Leonid Volkov ha anche detto che suo padre, Mikhail Volkov, un matematico che era a capo di un dipartimento presso un'universita' di Ekaterinburg, e' stato licenziato a febbraio senza spiegazioni, dopo aver lavorato li' per piu' di 49 anni. Volkov e' stato uno dei piu' stretti collaboratori di Navalny nella campagna politica del leader dell'opposizione contro Vladimir Putin e il suo sistema di potere.

Usa, a Mosca festeggiano i dazi: "Sarà morte economica dell'Ue" (2)

"L'Unione Europea sta crollando. La sua economia, la sua politica, la sua industria, la sua produzione, le sue finanze... tutto sta andando a rotoli, e' ovvio", ha detto Maria Zakharova, portavoce degli Affari Esteri, nel suo briefing con la stampa. Secondo Zakharova, le notizie giunte ieri sera da Washington sono "ulteriori informazioni" che confermano l'incapacita' di Bruxelles di raggiungere gli obiettivi di crescita economica precedentemente dichiarati. Trump ha annunciato dazi del 20% sull'import dall'Ue. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno escluso Russia, Cuba, Corea del Nord e Bielorussia da round di dazi globali perche' questi Paesi gia' sono soggetti a severe sanzioni economiche, ha spiegato ieri la Casa Bianca.

Usa, a Mosca festeggiano i dazi: "Sarà morte economica dell'Ue"

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha previsto la fine dell'economia dell'Unione Europa sullo sfondo dei nuovi dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Su Telegram, l'ex capo del Cremlino ha commentato l'introduzione dei dazi, che hanno risparmiato la Russia, ricorrendo all'antica saggezza cinese: "Non ha senso agitarsi. Seguendo l'immortale consiglio di Lao Tzu, dobbiamo sederci sulla riva e aspettare che il cadavere del nemico ci passi accanto. Il cadavere in putrefazione e' quello dell'economia dell'Ue", ha scritto Medvedev. "La Russia commercia gia' a malapena con l'America, cosi' come con l'Ue", ha poi ricordato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, "quasi tutto il fatturato e' sanzionato. Ma ci stiamo ancora sviluppando e a un ritmo abbastanza buono: nel primo trimestre del 2025, la crescita e' stata di circa il 3%". Medvedev ha poi predetto che le conseguenze dell'introduzione dei dazi americani saranno globali: le vecchie catene commerciali saranno interrotte, ma ne emergeranno di nuove.

Fonti a Kiev: "Preparativi per elezioni di fatto già iniziati"

I preparativi per le elezioni in Ucraina sono di fatto in corso. E da alcuni mesi. Con discussioni su questioni pratiche come la stampa delle schede, la sicurezza dei seggi e le modalità del voto per i milioni di sfollati all'estero. Anche se ufficialmente Kiev continua a sostenere che non è possibile votare con una guerra in corso "secondo la costituzione e il buon senso a causa dei problemi della sicurezza", come ha dichiarato il portavoce della presidenza, Dmytro Lytvyn. 

"Negli ultimi mesi ci sono stati preparativi reali per le elezioni. Ci sono molti segnali di attività nei quartier generali dell'organizzazione delle elezioni, circolano pubblicità senza clamori, sono distribuiti milioni di bollettini speciali sui leader di partito ", ha testimoniato a Radio Europa libera Oleksiy Koshel, direttore dell'Ong Comitato degli elettori ucraini. La campagna elettorale "di fatto è già iniziata", ha precisato. 

Lo stesso dice Olena Davlikanova, analista a Kiev del Centro per le analisi sulle politiche europee, secondo cui i partiti politici si stanno preparando per il voto. "Ma senza una tregua le elezioni non ci potranno fare. E molti di noi non credono che Vladimir Putin manterrà la sua parola".

Austria disponibile a ospitare vertice con Russia

L'Austria, Paese non membro della Nato, è disponibile a ospitare un negoziato di pace tra Russia e Ucraina, benché non la ritenga una prospettiva probabile. Lo ha dichiarato il presidente austriaco Alexander van der Bellen, in conferenza stampa a Helsinki, dove si è recato per incontrare l'omologo finlandese, Alexander Stubb. "Risponderei alla sua chiamata, proprio come qualsiasi politico austriaco. Ma diciamocelo, Putin non è noto per la sua aderenza alle promesse o ai trattati internazionali", ha detto Van der Bellen. "Prima dei negoziati, ci deve essere una sorta di accordo. Cosa negozieranno? Ho l'impressione che Putin voglia non solo occupare l'Ucraina, ma distruggerne l'identità e il carattere nazionale", ha concluso il leader di Vienna. 

Mosca, 4 attacchi ucraini contro strutture energia in 24 ore

Il ministero della Difesa russo accusa di nuovo le forze armate ucraine di raid contro le infrastrutture energetiche. Mosca sostiene che l'esercito ucraino abbia effettuato quattro attacchi contro obiettivi di questo tipo nelle ultime 24 ore.   Stando al dicastero, un drone avrebbe colpito una stazione di distribuzione del gas nella regione ucraina di Lugansk, in parte occupata dalle truppe russe, provocando un incendio e un'interruzione delle forniture di metano a 11.000 persone. Un drone avrebbe colpito una stazione elettrica nella regione di Kursk causando un blackout per 1.200 utenze domestiche, e un altro avrebbe colpito una struttura simile nella regione ucraina di Zaporizhzhia, anch'essa in parte occupata dai soldati del Cremlino, provocando un'interruzione delle forniture elettriche per 9.000 abitazioni. Infine, sempre secondo il ministero della Difesa russo, un attacco a una stazione elettrica nella regione russa di Belgorod, avrebbe lasciato senza luce 1.700 abitazioni. Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili in modo indipendente. Mosca e Kiev si accusano a vicenda di non rispettare lo stop ai raid su questi impianti. 

Kiev, esplosione in un mercato nella capitale, due morti

Un'esplosione in un mercato nel quartiere Desnyansky a Kiev ha provocato la morte di almeno due persone. Lo afferma la polizia della capitale ucraina, citata da Rbc-Ukraine. Sono in corso di accertamento le circostanze dell'incidente.

Zakharova: "Europei hanno messo gli occhi su Odessa e Leopoli"

''Gli europei hanno messo gli occhi su Odessa e Leopoli'', lo dimostrano i piani di diversi Paesi della Ue di schierare ''forze di rassicurazione'' in Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing.

"Si ha l'impressione che gli europei abbiano già puntato gli occhi su queste città e stiano mettendo a punto i loro piani", ha osservato Zakharova. Per quanto riguarda le forze di peacekeeping discusse dalla coalizione dei volenterosi, secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo è un tentativo di ''fatto per fuorviare completamente i propri cittadini, i cittadini della Ue e del Regno Unito, che non capiscono 'cosa è cosa', chi sta giocando a quali giochi, chi sta supportando chi, come vengono chiamati e quali funzioni svolgono".

Zakharova ha aggiunto che "queste forze non saranno di stanza sulla linea di combattimento, né sostituiranno le forze armate ucraine. Il loro scopo è proteggere punti strategici in coordinamento con gli ucraini, ad esempio Odessa e Leopoli, che sono state menzionate sia a Parigi che a Londra".

Mosca: conquistati 2 villaggi nel sud e nell'est dell'Ucraina

Il ministero della Difesa di Mosca afferma che le truppe russe hanno conquistato due villaggi in Ucraina: Lobkovoe, nella regione meridionale di Zaporizhzhia, e Vesele, nella regione orientale di Donetsk, nel Donbass. Lo riporta la Tass. Le dichiarazioni delle autorità militari russe non sono al momento verificabili in maniera indipendente.

Rubio: "Vedo isteria in giro, gli Usa restano nella Nato"

"Vedo dell'isteria in giro per il mondo e anche negli Stati Uniti: gli Usa sono attivi nella Nato come non mai". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Marco Rubio al quartier generale della Nato. "Il presidente Trump ha chiarito che sostiene la Nato. Rimarremo nella Nato. Ma vogliamo che la Nato sia più forte. Vogliamo che la Nato sia più vitale. E l'unico modo in cui la Nato può diventare più forte e vitale è se i nostri partner, gli Stati nazionali che compongono questa importante alleanza, hanno più capacità".

Kiev: "Nella notte abbattuti 28 droni russi su 39"

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 39 droni di vario tipo:  28 velivoli kamikaze sono stati abbattuti e sette droni-esca sono caduti in zone aperte: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev.    I droni distrutti sono stati intercettati nel nord e nell'est del Paese, mentre le regioni di Kharkiv, Donetsk e Dnipropetrovsk sono state colpite dall'attacco.

Kiev: dazi al 10% dagli Usa, complicato ma non critico

Gli Usa hanno introdotto un dazio del 10% sull'Ucraina che determinerà una situazione "critica ma non complicata". Lo afferma il ministro dell'Economia ucraino Yulia Sviridenko, come riporta Rbc.  Sviridenko ha aggiunto che nel 2024 l'Ucraina ha esportato negli Stati Uniti 874 milioni di dollari e nello stesso periodo, negli Stati Uniti sono stati acquistati beni beni per un valore di 3,4 miliardi di dollari. 

Kallas: "Da Paesi Ue già oltre 50% fabbisogno munizioni Kiev"

Rispetto alla stima di 2 milioni di munizioni, del valore di 5 miliardi di euro, necessari all'Ucraina fatta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky le "cose stanno procedendo molto bene", "dobbiamo far arrivare l'aiuto all'Ucraina il più velocemente possibile". "Sono felice di vedere che abbiamo già proposte diverse o che Paesi diversi stanno dando il loro contributo, quindi abbiamo già oltre il 50% di ciò che serve". Lo ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas all'arrivo al Consiglio informale difesa a Varsavia. "Oggi mi aspetto che i paesi dichiarino cosa possono fare di più e cosa faranno effettivamente di più" a breve.

"Il team di Waltz ha creato 20 chat su Signal di esteri"

Il team del consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz ha creato almeno 20 chat su Signal per coordinare il lavoro ufficiale su questioni sui principali dossier di politica estera come Ucraina, Cina, Gaza, Africa ed Europa. Lo riferiscono a Politico quattro persone che fanno parte dei gruppi sottolineando che nelle chat ci sono state "discussioni di informazioni sensibili".

Usa: Russia esclusa da dazi perché non c'è scambio significativo

Nella lista di Paesi colpiti dalle nuove sanzioni annunciate da Donald Trump manca la Russia, oltre a Cuba, Bielorussia e Corea del Nord. Ma, nel giorno in cui l'inviato di Vladimir Putin, Kirill Dmitriev, è a Washington per incontrare il braccio destro del presidente americano Steve Witkoff, l'assenza di Mosca dalla lista nera ha suscitato l'attenzione dei media.    La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha spiegato ad Axios che la Russia è stata esclusa perché le sanzioni americane "precludono già qualsiasi scambio commerciale significativo".

Kiev,: attacco russo su città natale di Zelensky, tre morti

Un attacco missilistico russo ha colpito la città di Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky, nella regione di Dnipropetrovsk, causando tre morti e un ferito. Lo riferisce RBC-Ucraina citando il capo della regione Serghei Lysak. 

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