
Il portavoce del Cremlino, Peskov, sostiene che "Putin rimane aperto a negoziati di pace" sulla guerra. "Il fatto che la Russia, d'accordo con la parte americana, abbia annunciato che avrebbe aderito a una moratoria temporanea sugli attacchi alle infrastrutture energetiche è la prova più eloquente" ha aggiunto, affermando che ci sarebbe, a suo dire, "un'assoluta riluttanza" di Kiev "a seguire la stessa strada". Attacco russo su città natale di Zelensky: 3 morti
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Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che "Putin rimane aperto a negoziati di pace" sulla guerra in Ucraina. "Il fatto che la Russia, d'accordo con la parte americana, abbia annunciato che avrebbe aderito a una moratoria temporanea sugli attacchi alle infrastrutture energetiche è la prova più eloquente" ha dichiarato Peskov secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass affermando che ci sarebbe, a suo dire, "un'assoluta riluttanza" di Kiev "a seguire la stessa strada".
Violento attacco di droni russi nelle regioni di Zaporizhia e Kharkiv, nell'Ucraina orientale, nel corso della notte. Un uomo di 45 anni è morto, mentre almeno una decina di persone sono rimaste ferite quando un "drone nemico" ha "attaccato" delle auto parcheggiate davanti a una casa nella regione di Zaporizhia, ha affermato su Telegram Ivan Fedorov, governatore militare della regione. Un attacco missilistico russo ha colpito la città di Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky, nella regione di Dnipropetrovsk, causando 3 morti e un ferito.
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 93 droni ucraini su tre regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Mosca. Ottantasette velivoli senza pilota sono stati distrutti sul territorio della regione di Kursk, quattro su quello della regione di Rostov e due sul Belgorod.
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Kit di sopravvivenza in caso di emergenze: la proposta Ue per preparare i cittadini
Il nuovo piano Ue presentato a Bruxelles prevede un sistema europeo di stoccaggio per garantire, in caso di “disastri naturali, stati di crisi o aggressione armata”, l’accesso a tutte le risorse critiche. Nella “Strategia dell’Unione europea per la preparazione” 30 azioni chiave per affrontare le emergenze. ECCO IL PIANO
ReArm Europe, Italia punta su strumenti comuni Ue. Gli scenari
Per il piano di riarmo europeo, Roma sembra voler puntare su meccanismi che "non pesino direttamente sul debito degli Stati", come ha spiegato la premier Meloni. Ci potrebbero essere quindi dei contributi a fondo perduto. Anche di questo tema si è occupata la puntata di "Numeri", approfondimento di Sky TG24. GLI SCENARI
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Ucraina, Poroshenko: "Dobbiamo collaborare con Trump"
L’ex presidente ucraino attacca anche Zelensky: "Non deve trasformare l’Ucraina in una dittatura". L'intervista a Sky TG24. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra Ucraina, la Russia prepara una nuova offensiva in primavera. Cosa sappiamo
Nella guerra tra Russia e Ucraina si prospetta una pesante escalation militare per questa primavera. Il Cremlino si starebbe preparando a lanciare nelle prossime settimane una nuova e potente offensiva militare con l'obiettivo di aumentare la pressione su Kiev e sfiancare l'avversario, ma anche di rafforzare la sua posizione negoziale nei colloqui sul cessate il fuoco. LEGGI QUI
Media: "Usa revocano sanzioni a moglie alleato Putin"
Gli Stati Uniti hanno revocato le sanzioni nei confronti di Karina Rotenberg, moglie del miliardario russo e stretto collaboratore di Vladimir Putin, Boris Rotenberg, con cui il presidente russo e' amico dagli anni '70. Lo riporta il Moscow Times. Karina Yurievna Rotenberg e' stata rimossa dall'elenco Specially Designated Nationals (Sdn) gestito dall'Office of Foreign Assets Control del dipartimento del Tesoro. Documenti trapelati indicano che Karina Rotenberg, che ha sposato Boris Rotenberg nel 2009, e' cittadina statunitense almeno dal 2013. E' stata aggiunta alla lista delle sanzioni statunitensi nel marzo 2022. Nonostante le sanzioni imposte dall'Unione Europea al marito in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, ha continuato a viaggiare all'estero. L'estate scorsa, secondo l'emittente indipendente russa SVTV, ha pubblicato su Instagram dei video da un esclusivo resort nel sud-est della Francia, dove e' stata vista praticare pilates in uno studio a Roquebrune-Cap-Martin. Karina Rotenberg e' a capo della Federazione equestre di Mosca e lei e suo marito continuano a gestire scuderie d'e'lite in Europa, secondo l'agenzia di stampa indipendente Vyorstka. I database della Federazione equestre internazionale e della Federazione equestre russa mostrano che i Rotenberg possiedono almeno 24 cavalli, alcuni del valore di 900.000 euro. Secondo l'agenzia di stampa investigativa IStories e l'Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp), prima del 2022 Karina Rotenberg sosteneva finanziariamente il marito attraverso 'prestiti' concessi da filiali estere di banche russe: documenti trapelati ottenuti da IStories e Occrp mostrano che una societa' offshore intestata all'ex guardia del corpo di Boris Rotenberg ha depositato 2 milioni di euro presso la filiale cipriota della Promsvyazbank, che ha poi concesso un prestito dello stesso importo a Karina Rotenberg utilizzando quel deposito come garanzia. Nel frattempo, sempre oggi gli Stati Uniti hanno ampliato la loro lista di sanzioni per includere diversi individui ed entita' russe, tra cui Yuri Belyakov, Vyacheslav Vidanov e le societa' Edison, Kolibri Group e Sky Frame. Sono state imposte sanzioni anche alla nave battente bandiera russa AM Theseus. Inoltre, l'Ue ha revocato le sanzioni a Dmitri Pumpyansky, il miliardario fondatore della Pipe Metallurgical Company, nonche' a sua moglie e suo figlio. L'Ue aveva imposto sanzioni per la prima volta alla famiglia tre anni fa.
Ucraina, la città di Bucha celebra il terzo anno dalla liberazione da truppe russe
Con una commovente commemorazione, la cittadina ucraina ha celebrato il terzo anniversario della liberazione. Kiev denuncia oltre 1.400 vittime e 9.000 crimini di guerra, mentre Mosca respinge ogni accusa. GUARDA IL VIDEO
Guerra in Ucraina, così gli Stati Uniti hanno aiutato Kiev dietro le quinte
Stanno continuando i dialoghi tra le parti nel tentativo di arrivare alla fine del conflitto tra Russia e Ucraina. I colloqui verso una pace si sono intensificati nell’ultimo periodo, in particolare con l’insediamento dell’amministrazione Trump che sta premendo per terminare la guerra.
Tuttavia nei tre anni precedenti al ritorno alla Casa Bianca del tycoon, Washington e Kiev sarebbero state unite da una forte partnership: a rivelarlo è un’inchiesta del New York Times, secondo cui a sapere di questa collaborazione sarebbero stati in totale un ventina di funzionari. Le attività non sarebbero state solamente legate alle armi, ma anche all’intelligence, strategia, pianificazione e tecnologia. Gli Stati Uniti insomma sarebbero stati coinvolti nel conflitto più di quanto finora emerso, giocando un ruolo “segreto” determinante. LEGGI QUI
Russia, bombardiere strategico si schianta in Siberia: un morto
Un pilota e' morto nello schianto di un bombardiere strategico russo Tu-22M3 avvenuto nella regione siberiana di Irkutsk, ha riferito il ministero della Difesa russo. "Un aereo Tu-22M3 si e' schiantato nella regione di Irkutsk durante un volo di routine", ha affermato il ministero. "I quattro membri dell'equipaggio dell'aereo si sono eiettati. Durante l'atterraggio, secondo il capitano dell'equipaggio, un pilota e' morto", riferisce il dicastero. "Secondo i dati preliminari, l'incidente e' stato causato da un guasto tecnico", aggiunge Mosca. Il Tu-22M3 (classificazione Nato: Backfire) e' un bombardiere supersonico con ali a geometria variabile, con un'autonomia di 5.100 chilometri. Lo scorso agosto, un altro Tu-22M3 si e' schiantato nella stessa regione, uccidendo anche in questo caso un pilota. Diversi mesi prima, ad aprile, un altro bombardiere russo della stessa classe si era schiantato nella Russia meridionale mentre tornava alla base dopo una missione di combattimento sull'Ucraina.
Mosca ribadisce: "Iniziative di pace siano realistiche"
La Russia si e' detta aperta a iniziative pacifiche e proposte di mediazione per una soluzione in Ucraina che tenga conto degli interessi russi, secondo una nota pubblicata sul sito del ministero degli Esteri di Mosca in seguito a un incontro tra il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin e l'assistente del ministro degli Esteri cinese Liu Bin. Si segnala che "nel corso della conversazione si e' avuto uno scambio approfondito di opinioni sul tema della crisi ucraina". "E' stata dichiarata la disponibilita' di Mosca a iniziative di pace realistiche e proposte di mediazione che tengano conto degli interessi russi. In questo contesto, sono state discusse le attivita' del 'Gruppo di amici della pace in Ucraina' creato presso l'Onu", si legge nel comunicato. "La parte russa ha sottolineato che per raggiungere un accordo di pace globale, equo e duraturo e' necessario eliminare incondizionatamente le cause profonde del conflitto, tra cui lo smantellamento delle minacce alla sicurezza della Russia provenienti dal territorio dell'Ucraina in seguito all'espansione della Nato a Est, nonche' la fine dello sterminio dei diritti della popolazione russofona da parte di Kiev", ha ricordato Mosca.
Dmitriev arrivato a Washington, vede oggi Witkoff
Il negoziatore russo Kirilli Dmitriev, capo del fondo sovrano Rdif, è arrivato a Washington e già in giornata vedrà l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff. Lo rivela la Cnn, che cita due fonti al corrente dell'incontro, secondo cui l'obiettivo dei colloqui è quello di rafforzare i rapporti tra i due Paesi mentre si negozia la fine dell'Ucraina. E mentre il presidente Donald Trump ha lasciato filtrare la sua "frustrazione" nei confronti di Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky sulla mancata attuazione del cessate il fuoco.
Quella di Dmitriev, vicinissimo al presidente russo, è la prima visita di un funzionario di Mosca di così alto livello dall'inizio della guerra in Ucraina a febbraio di tre anni fa. L'uomo d'affari aveva già partecipato a febbraio ai primi colloqui a Riad tra russi e americani e aveva collaborato con Witkoff per il rilascio del professore americano detenuto in Russia Marc Fogel.
Trump, a che punto sono i dossier? Dall’Ucraina ai dazi: cosa sappiamo
I negoziati più difficili sull'Ucraina, la tregua a Gaza quasi alle spalle, la guerra dei dazi che aumenta le tensioni globali, con i mercati e le cancellerie di mezzo mondo che guardano con il fiato sospeso in direzione della Casa Bianca: questi sono i temi principali sul tavolo di Trump alla Casa Bianca. L'APPROFONDIMENTO
Iran, viceministro Esteri a Mosca: "Discusso negoziato su nucleare"
Il viceministro degli Esteri iraniano, Majid Takht Ravanchi, ha discusso i negoziati in corso sul programma nucleare di Teheran con la controparte russa Serghei Ryabkov. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russo come riportano le agenzie. Le parti hanno affrontato misure congiunte per stabilizzare la situazione e "ridurre le tensioni artificialmente e irragionevolmente alimentate dai Paesi occidentali", si legge nella nota. Mosca ammonisce che usare la forza militare contro l'Iran e minacciare di colpire la sua infrastruttura nucleare sarebbe "illegale e inaccettabile" in quanto causerebbe "conseguenze radioattive e umanitarie su larga scala e irreversibili" per il Medio Oriente e il mondo. All'inizio di quest'anno, il Cremlino si e' offerto di mediare tra gli Stati Uniti e l'Iran, con cui Mosca ha firmato un trattato di partenariato strategico a gennaio. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto alla Nbc News nel fine settimana che Teheran potrebbe affrontare un attacco militare e dazi secondarie se non si arrivasse a un accordo sul suo programma nucleare.
Mosca: "Bombardiere strategico si schianta in Siberia, un morto"
Un bombardiere strategico russo a lungo raggio Tu-22M3 si è schiantato nella regione di Irkutsk, in Siberia, "mentre effettuava un volo pianificato" e uno dei quattro membri dell'equipaggio è morto: lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, ripreso dalla Tass. Secondo il dicastero, tutti e quattro i membri dell'equipaggio sono riusciti a catapultarsi dall'aereo, ma uno di loro è deceduto "nell'atterraggio". Le autorità militari russe sostengono che l'aereo si sia "schiantato in una zona non popolata" e che non ci siano "danni al suolo". "I dati preliminari mostrano che l'aereo si è schiantato a causa di un malfunzionamento tecnico", sostiene sempre il ministero della Difesa russo.
Inviato Trump insiste: "Siamo su orlo cessate il fuoco"
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, Keith Kellogg, ha dichiarato a Fox News che il conflitto in Ucraina e' sull'orlo di un cessate il fuoco, ma che entrambe le parti devono ancora raggiungere un accordo. "Credo che possiamo riuscirci. Credo davvero che siamo sull'orlo di un cessate il fuoco, ma entrambe le parti dovranno giungere a un qualche tipo di accordo. Nessuna delle due parti otterra' tutto cio' che desidera", ha detto Kellogg. L'inviato speciale ha poi ribadito che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e' "turbato" dalle azioni di Russia e Ucraina e che gli Stati Uniti intendono raggiungere un cessate il fuoco completo.
Mosca: "Con Teheran per soluzione negoziata su nucleare iraniano"
Il ministero degli Esteri russo afferma che Mosca e Teheran, in un incontro tra il vice ministro russo Sergei Ryabkov e il suo omologo iraniano Majid Takht-Ravanchi, hanno "confermato" di "ricercare soluzioni negoziate praticabili e sostenibili che dissipino i pregiudizi e le incomprensioni occidentali riguardo al programma nucleare iraniano, tenendo nel contempo in debita considerazione il legittimo diritto di Teheran all'uso pacifico dell'energia atomica". Secondo Mosca, si tratterebbe di una "conferma" del "percorso stabilito durante le consultazioni ad alto livello tra Russia, Cina e Iran tenutesi a Pechino il 14 marzo", scrive la Tass.
Mosca: "Inammissibili minacce militari contro l'Iran"
Il ministero degli Esteri russo afferma che Mosca e Teheran, in un incontro tra il vice ministro russo Sergei Ryabkov e il suo omologo iraniano Majid Takht-Ravanchi, "hanno sottolineato l'illegalità e l'inammissibilità" di un eventuale "uso della forza militare da parte degli oppositori dell'Iran per risolvere disaccordi e l'inaccettabilità di minacce esterne di bombardare le infrastrutture energetiche nucleari dell'Iran, che porterebbero inevitabilmente a conseguenze umanitarie su larga scala e irreversibili per l'intera regione del Medio Oriente e per il mondo nel suo complesso". Lo riporta la Tass.
Kiev: nessun preparativo voto, "sarà processo lungo"
In Ucraina "non esiste alcuna preparazione per elezioni presidenziali", secondo quanto ha dichiarato il consigliere del capo dell'ufficio presidenziale, Mykhailo Podoliak. "Ora non c'e' nemmeno la possibilita' di organizzare in sicurezza il processo elettorale", ha spiegato il consigliere a Rbc-Ucraina. Podoliak ha ripetuto che attualmente e' ancora in vigore la legge marziale e solo quando verra' revocata, si potra' iniziare a parlare dell'organizzazione del voto. Il consigliere ucraino ha poi avvertito che finche' non ci sara' un cessate il fuoco, o anche solo una tregua temporanea, nessuno revochera' la legge marziale. "Nessuno mettera' le persone in pericolo. Nessuno violera' la Costituzione perche', per qualche ragione, la Russia vuole una specie di elezioni, la Russia non e' piu' assolutamente e completamente un soggetto per noi che puo' influenzare la nostra politica interna", ha ammonito Podoliak. Il consigliere presidenziale ha poi aggiunto che sara' necessario elaborare degli emendamenti alla legge elettorale e poi approvarli visto che si trattera' di elezioni post-belliche che dovranno affrontare la sfida di portare alle urne un gran numero di sfollati. Il tutto richiederebbe diverso tempo, secondo Podoliak, anche sei mesi. Secondo l'Economist, Zelensky ha tenuto la settimana scorsa una riunione per chiedere alla sua squadra di organizzare un voto dopo un cessate il fuoco completo, che gli americani ritengono di poter imporre entro la fine di aprile, magari la domenica di Pasqua.
In testo difesa Pe passa il sì a uso armi Ue in territorio russo
Respinta con 113 voti a favore, 517 contrari e 36 astenuti al Parlamento europeo la richiesta della sinistra Ue di eliminare dalla relazione sulla strategia di difesa Ue un paragrafo che invitava "gli Stati membri a revocare tutte le restrizioni che impediscono all'Ucraina di utilizzare sistemi d'arma occidentali contro obiettivi militari legittimi in territorio russo". L'emendamento 79 al testo, che chiedeva inoltre l'aggiunta di un "invito all'Ue a lanciare urgentemente un'ambiziosa iniziativa diplomatica per garantire un cessate il fuoco immediato in Ucraina" e aggiungeva un "rammarico al fatto che non sia ancora stata trovata una soluzione diplomatica e pacifica". La richiesta ha incassato il voto favorevole di Lega, Avs e M5s. Contrari alla modifica invece il Pd, con la sola eccezione di Cecilia Strada, Forza Italia e Fratelli d'italia.
Zelensky: "Mosca accetterebbe cessate il fuoco su pressione Usa"
La Russia potrebbe accettare un cessate il fuoco completo con l'Ucraina senza ulteriori condizioni ma questo richiede pressione da parte degli Stati Uniti. Lo ha affermato il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta Rbc-Ucraina che cita l'ufficio del presidente. "L'Ucraina ha dimostrato di essere pronta per un cessate il fuoco completo e incondizionato. Non stiamo ponendo alcuna condizione e i russi non hanno alcun diritto di farlo", ha dichiarato Zelensky in un incontro con i rappresentanti delle imprese della regione di Dnipropetrovsk. Il presidente ha ribadito che l'Ucraina si oppone alla revoca delle sanzioni alla Russia in cambio di un cessate il fuoco e che questa posizione e' sostenuta dai Paesi dell'Unione Europea. Secondo Zelensky, la Russia sta "eludendo la tregua" perche' vuole ottenere determinati successi sul fronte. Ne sono prova i piani di lanciare un'offensiva nelle direzioni di Sumy, Kharkiv e Zaporizhia. "Penso che una maggiore pressione e un dialogo piu' serrato tra gli americani e i russi portera' comunque a un cessate il fuoco", ha sostenuto il presidente ucraino.
Rutte: "Da alleati Nato in tre mesi 20 mld per 2025"
Gli alleati Nato nei "primi tre mesi" del 2025 hanno "già promesso oltre 20 miliardi di euro in assistenza alla sicurezza" dell'Ucraina " per il 2025. E il nostro comando a Wiesbaden continua a coordinare l'assistenza alla sicurezza e l'addestramento" delle truppe del Paese aggredito dalla Russia. Lo dice il segretario generale della Nato Mark Rutte, in conferenza stampa a Bruxelles alla vigilia della Ministeriale Esteri.
Varsavia: "In Kazakistan hanno motivi per essere preoccupati di attacco russo"
Non solo i vicini dell'Ucraina, ma anche Paesi come il Kazakistan hanno motivo di essere preoccupati per un possibile attacco russo. "Mosca, storicamente, attacca i Paesi più deboli", ha avvertito il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, parlando dell'ex repubblica sovietica. "Assicuro che il Kazakistan e altri posti hanno anche motivo di essere preoccupati", ha detto il capo della diplomazia di Varsavia, in un'intervista a Rmf24, dopo aver riaffermato che "la causa del conflitto" in Ucraina "non è l'allargamento della Nato, ma l'imperialismo russo".
Ucraina, missile russo su città natale Zelensky: 4 morti
E' di quattro morti e tre feriti il bilancio di un attacco missilistico russo su Kryvyi Rig, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo hanno riferito le autorità locali, secondo cui il missile balistico ha danneggiato alcuni edifici residenziali.
Kiev, attacco russo su città natale di Zelensky, 3 morti
Un attacco missilistico russo ha colpito la città di Kryvyi Rih, città natale di Volodymyr Zelensky, nella regione di Dnipropetrovsk, causando 3 morti e un ferito. Lo riferisce RBC-Ucraina citando il capo della regione Serghei Lysak.
Raid russi su Kharkiv, 4 feriti tra i quali un bimbo
Un raid russo ha colpito con un drone un palazzo di 16 piani a Kharkiv, ferendo 4 persone, tra cui un bambino di 10 anni. Lo afferma sindaco di Kharkiv Igor Terekhov, come riportano i media ucraini.
Rutte: "Cessate fuoco sia duraturo"
Quando ci sarà "un accordo per un cessate il fuoco" in Ucraina "dovrà essere chiaro ai russi che non possono rifarlo", che un'aggressione al Paese vicino non si deve ripetere. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Bruxelles alla vigilia della Ministeriale Esteri.
Per Rutte, qualsiasi accordo che ponga fine alla guerra in Ucraina dovrà essere "duraturo". Il politico olandese ha lodato il presidente americano Donald Trump "per aver rotto lo stallo" in cui si era impantanata la situazione in Ucraina. "Sostengo pienamente i suoi sforiz per portare questa guerra ad una fine giusta e duratura", ha concluso.
Zelensky: "Putin non vuole neanche tregua parziale, servono nuove pressioni concrete"
Volodymyr Zelensky accusa Vladimir Putin "di non aver interesse neanche in un cessate il fuoco parziale" e di liquidare in questo modo gli sforzi diplomatici dei Paesi. "Sono necessarie pressioni nuove e concrete sulla Russia per instradare questa guerra a una conclusione", "azioni da prendere il prima possibile", ha aggiunto, chiedendo ai partner di non aspettare fino all'11 aprile, giorno in cui sarà passato un mese dal 'no' di Mosca alla proposta americana per una tregua totale.
La Russia continua a bombardare obiettivi in Ucraina, incluse infrastrutture dell'energia in operazioni che avrebbero dovuto essere sospese secondo l'accordo che sarebbe entrato in vigore lo scorso 25 marzo per una tregua di 30 giorni nel Mar Nero e l'esclusione dei raid contro le infrastrutture dell'energia di entrambi i Paesi, raggiunto con la mediazione degli Stati Uniti. "Ci sono stati anche bombardamenti nelle regioni di Odessa e Sumy. Un'altra serie di raid contro siti dell'energia" ha affermato Zelensky, citando l'attacco di un drone contro una sottostazione nella regione di Sumy, altri attacchi di artiglieria nelle regioni di Nikopol e Dnipro, dove circa 4mila persone sono rimaste al buio.
Rutte: "Russia non è l'unica minaccia"
La Nato deve rendersi conto che la Russia non è l'unica minaccia. E' il monito lanciato dal segretario generale dell'Alleanza, Mark Rutte. "Noi 32 alleati dobbiamo anche essere consapevoli che le minacce non provengono solo dalla Russia. Vediamo la crescente influenza della Cina, la situazione in Iran, ciò che sta accadendo in Corea del Nord", ha detto in una conferenza stampa alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa dell'Alleanza. Rutte ha poi riconosciuto una logica nel possibile disimpegno degli Stati Uniti dall'Europa per concentrarsi sull'Indo-Pacifico. "E' comprensibile che, nel tempo, gli Stati Uniti vogliano concentrarsi sempre di più anche su quella parte del mondo", ha sottolineato, "allo stesso modo, è logico che gli europei rafforzino ulteriormente il loro impegno". Quanto al futuro dell'alleanza, è tornato a ripetere, "non ci sono piani di ritiro o altro. Sappiamo che gli Stati Uniti sono completamente impegnati nella Nato, ma credo che sia nel nostro interesse collettivo garantire la stabilità globale, permettendo alla Nato di concentrarsi in modo prioritario sulla nostra area euro-atlantica".
Russia, frena il settore manifatturiero. La guerra non basta più
Frena il settore manifatturiero in Russia che ha fino a ora, con l'aumento della produzione nel settore della difesa registrato dall'inizio della guerra contro l'Ucraina, sostenuto l'economia colpita dalle sanzioni Occidentali.
Secondo i dati di S&P Global, il Purchasing Managers Index (Pmi) è sceso a 48,2 a marzo, da 50,2 a febbraio e 53,1 a gennaio, segnando il declino più marcato dal 2022 e la prima contrazione dal settembre dello scorso anno. Il declino è attribuito a una contrazione della domanda, con il flusso di nuovi ordini in calo per la prima volta dal 2023. A contribuire all'andamento negativo, anche il calo delle esportazioni.
L'indice degli acquisti misura la disponibilità agli acquisti dei responsabili delle principali aziende. Ha frenato a febbraio anche il settore dei servizi: sceso a 50,5 da 54,6 misurato a gennaio. L'indice Pmi composito, che associa manufatturiero a servizi, è sceso a 50,4 a febbraio dal 54,7 di gennaio. Il nuovo andamento della domanda ha innescato una ulteriore riduzione negli acquisti di materie necessarie alla produzione a marzo, evidenzia il rapporto. L'occupazione è in aumento ma in modo marginale.
Cbs: Witkoff incontra Dmitriev oggi alla Casa Bianca
Steve Witkoff, l'inviato speciale di Donald Trump, incontrerà il negoziatore russo Kirill Dmitriev oggi alla Casa Bianca. Lo riporta Cbs citando alcune fonti, secondo le quali il Tesoro americano ha temporaneamente revocato le sanzioni contro Dmitriev per consentire al dipartimento di Stato di emettere il visto necessario per la sua visita negli Stati Uniti.
Russia, Putin ordina la ricostruzione del Kursk anche se in parte occupata
Nonostante sia in parte ancora occupata dalle truppe ucraine, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al governo di attuare un programma di ricostruzione nella regione di Kursk. E' quanto si legge in un comunicato apparso sul sito del Cremlino. Putin stesso ha confermato. "Il governo della Russia, insieme alle autorità regionali di Kursk, portera' avanti un programma di ricostruzione delle infrastrutture della regione", ha annunciato. Il presidente dovrà ricevere ogni tre mesi un rapporto sull'avanzamento dei lavori, a partire dal primo luglio. Quanti hanno perso case o proprietà nell'offensiva sferrata dall'Ucraina lo scorso agosto saranno risarciti con 65.000 rubli (circa 770 dollari) al mese.
Kharkiv, nuovo attacco russo: numerosi feriti. VIDEO
Mossa bipartisan Usa, dazi del 500% a chi fa affari con Mosca
Il senatore repubblicano Lindsey Graham e il democratico Richard Blumenthal sono i primi firmatari di un disegno di legge bipartisan che propone l'imposizione di tariffe del 500 per cento sui beni importati dai paesi che acquistano petrolio, gas, uranio e altri prodotti russi. Le sanzioni primarie e secondarie contro la Russia puntano a fare pressione su Mosca perchè faccia progressi sui colloqui per la pace in Ucraina.
Sarà presso la Nato il summit dei ministri della Difesa dei "volenterosi"
Il 10 aprile il Regno Unito e la Francia ospiteranno un incontro della Coalizione dei Volenterosi nel formato dei ministri della difesa presso il quartier generale della Nato. Lo fa sapere l'Alleanza.
Mosca: "Vogliamo l'estradizione degli alleati di Navalny"
Il ministero dell'Interno russo ha dichiarato di star "adottando tutte le misure di propria competenza" per chiedere l'arresto e l'estradizione in Russia di alcuni alleati dell'oppositore Alexey Navalny costretti di fatto all'esilio: lo riportano diversi media russi, tra cui la testata online Meduza, secondo cui le autorità di Mosca hanno bollato i dissidenti come "traditori della patria". Navalny e le sue organizzazioni sono stati inseriti nell'elenco degli "estremisti" del governo russo mentre il Cremlino continua a inasprire al massimo la repressione di ogni forma di dissenso. Lo stesso Navalny era stato condannato a 19 anni di reclusione proprio per accuse di "estremismo" ritenute dagli osservatori occidentali infondate. L'oppositore è poi morto in circostanze poco chiare nel carcere sopra il circolo polare artico e i suoi alleati accusano il Cremlino di averlo ucciso. "In un momento in cui migliaia di nostri concittadini (...) difendono con le armi in mano gli interessi nazionali e l'integrità territoriale della Federazione russa, questi traditori della patria stanno portando avanti un lavoro ideologico sovversivo contro il loro popolo", recita la nota del ministero dell'Interno secondo Meduza, definendo guerra per "l'integrità territoriale della Federazione russa" l'invasione dell'Ucraina ordinata da Putin e nella quale hanno perso la vita decine di migliaia di persone.
Cremlino: "Putin aperto a negoziati di pace, Kiev riluttante"
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che "Putin rimane aperto a negoziati di pace" sulla guerra in Ucraina. "Il fatto che la Russia, d'accordo con la parte americana, abbia annunciato che avrebbe aderito a una moratoria temporanea sugli attacchi alle infrastrutture energetiche è la prova più eloquente" ha dichiarato Peskov secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass affermando che ci sarebbe, a suo dire, "un'assoluta riluttanza" di Kiev "a seguire la stessa strada". Mosca e Kiev si accusano a vicenda di non rispettare lo stop ai raid su questi impianti. Putin - che tre anni fa ha ordinato l'invasione dell'Ucraina - non ha finora accettato una proposta di Kiev e Washington di un cessate il fuoco di almeno 30 giorni fissando tutta una serie di condizioni.
Mosca,'nessun legame tra visita Trump in Arabia Saudita e Putin'
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che la possibile visita del presidente americano Donald Trump in Arabia Saudita non abbia "nulla a che fare con Putin" e che non ci sia "ancora un'intesa chiara sulla data e sul luogo di un possibile incontro tra Putin e Trump". Lo riporta l'agenzia Interfax.
Cremlino, possibile in settimana negoziatore in Usa
Il Cremlino ha affermato che il suo negoziatore Kirill Dmitriev potrebbe visitare gli Stati Uniti questa settimana, poiché i media americani hanno riferito che e' atteso a Washington per incontrare l'inviato di Donald Trump Steve Witkoff. "Si', confermo. Questa visita potrebbe essere possibile. Stiamo continuando a parlare con gli americani. Non fornirò dettagli piu' concreti", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov quando gli è stato chiesto dei resoconti della visita programmata.
Peskov: Usa non reagiscono ad attacchi Kiev su energia
Finora non c'è stata alcuna reazione da parte di Washington agli attacchi delle Forze Armate ucraine contro gli impianti energetici russi. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce presidenziale Dmitrij Peskov, rispondendo a una domanda dell'agenzia TASS in merito alla reazione dell'amministrazione statunitense all'elenco dei fatti relativi a tutte le violazioni da parte delle Forze armate ucraine dell'accordo raggiunto dai presidenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti, consegnatole il giorno prima."Finora non c'è stata alcuna reazione a questo comportamento del regime di Kiev", ha detto Peskov.
Russi avanzano e colpisco siti energetici, cessate fuoco si allontana
Si allontanano le possibilità di raggiungere a breve un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina, si allontana l'ipotesi di arrivarci entro il 20 aprile, Pasqua. Perché continuano i raid aerei russi sulle infrastrutture energetiche ucraine, nonostante l'impegno che il leader del Cremlino Vladimir Putin aveva preso con il presidente americano Donald Trump, e le truppe di Mosca continuano ad avanzare ai danni di quelle di Kiev, sia nella regione di Sumy sia in quella del Krusk. Lo scrive l'Isw, l'Institute for the Study of War, nella sua ultima analisi. ''Le forze russe stanno continuando a bombardare le infrastrutture energetiche ucraine durante le trattative in corso sui dettagli dell'accordo di cessate il fuoco sugli attacchi alle infrastrutture energetiche'' e questo ''indica che la Russia potrebbe sfruttare i termini vaghi o non definitivi del cessate il fuoco per colpire le infrastrutture energetiche ucraine con artiglieria a corto raggio, ma non con missili da crociera a lungo raggio o droni da attacco unidirezionali'', scrive il think tank.
Inoltre ''alti funzionari russi continuano a ribadire la richiesta del Cremlino di eliminare le 'cause profonde' della guerra in Ucraina come precondizione per un accordo di pace'', Si tratta, scrive Isw, di ''un riferimento alle richieste che la Russia ha formulato all'inizio della guerra'' il 24 febbraio del 2022 e che ''che contraddicono direttamente l'obiettivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di raggiungere una pace duratura in Ucraina'' in tempi brevi.
Mosca, 'Kiev continua i raid sulle infrastrutture energetiche'
La Russia accusa l'esercito ucraino di "lanciare sistematicamente attacchi contro le infrastrutture energetiche russe utilizzando droni e sistemi di artiglieria". Lo riportano le agenzie russe citando un comunicato stampa in cui il ministero della Difesa di Mosca accusa le forze di Kiev di aver "attaccato deliberatamente due volte le infrastrutture energetiche" nella regione di Kursk "nelle ultime 24 ore". Le autorità russe sostengono che i soldati ucraini abbiano attaccato con un drone una stazione elettrica a Klyukva provocando un blackout per "più di 1.200 utenze domestiche", e che abbiano colpito la centrale elettrica di Kurskenergo danneggiando un cavo e "interrompendo l'alimentazione elettrica a più di 300 utenze domestiche". Le dichiarazioni di Mosca non sono al momento verificabili in modo indipendente. Mosca e Kiev si accusano a vicenda di non rispettare lo stop ai raid su questi impianti.
Inviato Cremlino Dmitriev atteso a Washington questa settimana, vedrà Witkoff
L'inviato del Cremlino Kirill Dmitriev sarà a Washington questa settimana per incontrare Steve Witkoff, inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente che con Dmitriev lo scorso febbraio ha aperto la strada ai contatti diretti fra Stati Uniti e Russia, ha reso noto Cnn citando fonti informate. Le sanzioni a carico di Dmitriev, direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti, sono state temporaneamente sollevate, o è comunque stata inoltrata una richiesta formale in questo senso al dipartimento del Tesoro, in modo che il dipartimento di Stato possa concedergli il visto di ingresso negli Usa. Se la visita sarà confermata sarà la prima negli Stati Uniti di un alto esponente della nomenklatura russa dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina nel febbraio del 2022. Dopo il primo incontro fra delegazioni di Stati Uniti e Russia a Riad, a cui Dmitriev ha preso parte, Vladimir Putin lo ha nominato inviato speciale per la cooperazione economica con Paesi stranieri. "Forse", si è limitato a commentare Dmitriev su X. "La resistenza al dialogo fra Usa e Russia è reale, trascinata da interessi consolidati e narrative datate. Ma se migliori relazioni fossero esattamente quello di cui il mondo ha bisogno per una pace e sicurezza globali e durature?", ha aggiunto. Dopo che Trump si era detto furioso con Putin, Dmitriev aveva concesso una intervista a Izvestia in cui aveva parlato di discussioni già in corso sulle terre rare con gli Stati Uniti.
Mosca: "Nel 2024 vietati 81 media stranieri e 71 organizzazioni"
Il procuratore generale della Russia, Igor Krasnov, ha dichiarato che l'anno scorso il governo di Mosca ha vietato di lavorare in Russia a 81 media stranieri e 71 organizzazioni straniere e internazionali bollate come "indesiderate". Lo riporta la Tass. Il Cremlino sta inasprendo la repressione del dissenso e aumentando il controllo sui mass media violando la libertà di stampa. In questi anni, anche gruppi di opposizione sono stati etichettati come "estremisti" con sentenze di ovvia matrice politica. Tra questi, i gruppi legati ad Alexey Navalny, il principale oppositore del Cremlino, morto in circostanze poco chiare nel carcere in cui era ingiustamente detenuto e per il cui decesso i suoi alleati puntano decisamente il dito contro il governo russo. Mosca ha bollato come enti "indesiderati" gruppi di opposizione, organizzazioni per la difesa dei diritti umani, organizzazioni per il monitoraggio indipendente delle elezioni come Golos, giornali indipendenti come Novaya Gazeta Europe e Meduza, e persino enti per la difesa dell'ambiente come Greenpeace e il ramo internazionale del Wwf. Per l'accusa di partecipazione alle attività di un'organizzazione definita "indesiderata" dalle autorità russe si rischiano una multa fino a 500.000 rubli (circa 5.000 euro) o la reclusione fino a quattro anni, e per le accuse di "organizzazione" fino a sei anni di detenzione.
Zelensky denuncia "deliberati" attacchi ai siti dell'energia
Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia stava intenzionalmente attaccando le infrastrutture energetiche ucraine e ha invitato gli alleati a fare pressione su Mosca affinchè fermasse la sua invasione. "Un altro giro di attacchi deliberati e danni alle strutture energetiche: un drone FPV ha colpito una sottostazione nella regione di Sumy e a Nikopol, nella regione di Dnipro, una linea elettrica è stata danneggiata dal fuoco dell'artiglieria", ha affermato il leader ucraino, aggiungendo che gli attacchi hanno tagliato la corrente a migliaia di persone.
Putin: "Russia-Bielorussia assicurano rafforzamento della difesa"
"Nell'attuale difficile situazione internazionale, le azioni congiunte della parte russa e bielorussa garantiscono il rafforzamento del potenziale di difesa e della sicurezza affidabile dello Stato dell'Unione": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio pubblicato sul sito internet ufficiale del Cremlino in occasione del Giorno dell'unità dei popoli di Russia e Bielorussia. Il regime bielorusso negli ultimi anni si è avvicinato politicamente sempre più al Cremlino. Nel 2022 Minsk ha consentito alle truppe del Cremlino di attaccare l'Ucraina dal suo territorio e nel 2023 Putin ha detto di aver ordinato di dispiegare proprio in Bielorussia delle testate tattiche nucleari.
Trump, a che punto sono i dossier? Dall’Ucraina ai dazi: cosa sappiamo
I negoziati più difficili sull'Ucraina, la tregua a Gaza quasi alle spalle, la guerra dei dazi che aumenta le tensioni globali, con i mercati e le cancellerie di mezzo mondo che guardano con il fiato sospeso in direzione della Casa Bianca: questi sono i temi principali sul tavolo di Trump alla Casa Bianca. I DETTAGLI
Zelensky chiede agli Stati Uniti di rafforzare le sanzioni contro la Russia. VIDEO
Walesa: "Con Putin e Trump l'Ue rischia di sparire"
"Dobbiamo uscire dalla logica dei blocchi, della gestione territoriale, concentrarci su tecnologia e globalizzazione. La cosa peggiore è che pensiamo in modo vecchio". Lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera il Nobel per la Pace e primo presidente della Polonia libera Lech Walesa. "Solidarnosc - dice ancora - ci ha mostrato come, a partire dalla comprensione del proprio tempo, lottare e vincere. I metodi applicati oggi non hanno possibilità di vittoria nel lungo termine. Putin spara, ma la questione centrale è convincere ogni singolo russo che ci battiamo nel suo interesse, perché, se continueremo su questa strada, tra quindici anni la Russia rialzerà la testa e rappresenterà la stessa minaccia per i nostri nipoti. Stiliamo l'elenco di tutti i caduti in questa atroce guerra, mostriamolo ai russi. Spieghiamo che un mandato presidenziale non può durare più di cinque anni e non si può ripetere più di due volte. Facciamo propaganda della verità". Secondo Walesa l'Europa può dissolversi "se permettiamo a Putin e Trump di guidare il gioco illudendoci di avere un dialogo quando non ci ascoltano. Putin non ha via d'uscita perché ha fatto così tanto male, causato la morte di così tante persone che non può più tornare indietro, può essere fermato solo con la forza e la solidarietà tra europei, non si può dargliela vinta". Trump? "Meglio non parlare con lui, ma osservare cosa fa ed eventualmente rispondere. Quello che sta facendo è contrario a qualsiasi nostro ideale, è inammissibile. Abbiamo reso la democrazia una caricatura di se stessa. I politici ragionano in termini di mandato e di distretti elettorali, oggi non abbiamo politici con una visione, bensì molti politici in televisione". A Zelensky direbbe: "Vai avanti così. Non accettare un compromesso senza valore, non puoi tornare indietro".

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Ucraina, un morto e 10 feriti in attacchi russi su Zaporizhzhia e Kharkiv
E' di almeno un morto e dieci feriti il bilancio degli attacchi dei droni russi nelle regioni ucraine orientali di Zaporizhzhia e Kharkiv. Ad annunciarlo sono stati oggi funzionari ucraini: un uomo di 45 anni è stato ucciso in un attacco russo che ha colpito le auto parcheggiate davanti ad una casa a Zaporizhzhia, ha riferito il capo dell'amministrazione militare della regione ucraina Ivan Federov su Telegram. Altre due persone, un uomo di 44 anni e una donna di 39, sono rimaste ferite. Il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, ha reso noto che otto persone sono rimaste ferite negli attacchi dei droni, "un attacco massiccio da parte di droni nemici", ha sottolineato il capo militare della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, che ha detto ai residenti di "rimanere nei rifugi". Nella tarda serata di ieri, lo stato maggiore ucraino aveva denunciato 72 attacchi e 646 'droni kamikaze' contro il territorio ucraino dall'inizio della giornata.
Droni russi su Kharkiv, 8 feriti tra cui un neonato di 9 mesi
Almeno otto persone, tra cui un neonato di nove mesi, sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un massiccio attacco russo con droni kamikaze sulla città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto il presidente della Procura regionale, Dmytro Chubenko, come riporta Ukrainska Pravda. In particolare, è stato preso di mira il distretto di Kholodnohirskyi della città, dove sono andati in fiamme circa duemila metri quadrati di magazzini e impianti produttivi. Danneggiate anche una ventina di abitazioni.
Mosca: "Nella notte abbattuti 93 droni ucraini"
Le difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 93 droni ucraini su tre regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Mosca. Ottantasette velivoli senza pilota sono stati distrutti sul territorio della regione di Kursk, quattro su quello della regione di Rostov e due sul Belgorod.
Difesa, ecco quanto spendono Russia ed Europa. Il confronto
Il tema è stato uno degli argomenti centrali del Consiglio europeo: in vista di questo appuntamento Bruxelles ha pubblicato il Libro Bianco sulla Difesa, che riassorbe in modo organico il piano ReArm Europe e fornisce alcuni dettagli sulla sua messa a terra. Le differenze tra i singoli Paesi e tra Unione europea e Russia sono stati al centro della puntata di “Numeri”, programma di SkyTG24. I NUMERI