Lo ha annunciato il presidente Usa. L'offerta di Putin alle truppe ucraine nell'area di Kursk di deporre le armi è ancora valida, "ma il tempo stringe", ha detto Peskov. Zelensky nega che via sia un accerchiamento delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. Il Cremlino si dichiara "cautamente ottimista" sulla tregua in Ucraina dopo il colloquio tra Putin e l'inviato della Casa Bianca Witkoff a Mosca
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Donald Trump ha annuciato su Truth che "il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina". "Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro", aggiunge. Precedentemente Kellogg era stato nominato inviato speciale per Russia e Ucraina, quindi si tratta di un ridimensionamento, dopo che secondo alcuni media, Putin aveva definito Kellogg troppo duro su Mosca e più simpatizzante verso la causa ucraina. Finora il generale era stato escluso dai negoziati di pace.
La proposta fatta ieri da Putin di risparmiare i soldati ucraini che deporranno le armi nel Kursk "è ancora valida, ma il tempo stringe", ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Le forze armate russe hanno dichiarato di aver liberato gli insediamenti di Rubanshchina e Zaoleshenka nella regione di Kursk nelle ultime 24 ore, ha riferito il ministero della Difesa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nega che via sia un accerchiamento delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk.
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Armi nucleari, quante ce ne sono in Europa e in che Paesi si trovano
Le posizioni di Trump nei confronti della Russia e della Nato hanno riportato in discussione il tema di una “deterrenza europea”. Francia e Regno Unito sono gli unici Paesi del Vecchio Continente che possiedono l’atomica. Gli Stati Uniti al momento hanno armi nucleari nelle basi dell’Alleanza atlantica in Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia. L'ARSENALE
Guerra Ucraina-Russia, l’Ue stabilisce i 5 principi per la pace. Ecco quali sono
I 27 capi di Stato e di governo dell'Unione europea al vertice straordinario sulla difesa hanno dato il via libera al piano ReArm proposto da Ursula von der Leyen, e ora serviranno i testi legislativi. "L'Europa affronta un pericolo chiaro, dobbiamo essere in grado di proteggerci", ha detto la presidente della Commissione accanto al leader di Kiev Volodymyr Zelensky e al presidente del Consiglio Antonio Costa. "Sentiamo la vostra vicinanza, siamo contenti di non essere soli", ha ribattuto il presidente ucraino. IL PIANO
Guerra in Ucraina, la Russia avanza nel Kursk: cosa sta succedendo senza intelligence Usa
Il monito di Donald Trump a Vladimir Putin, l’invito a smetterla di “martellare” l’Ucraina, sembra non essere stato ascoltato: nei giorni scorsi infatti l’esercito russo ha continuato gli attacchi missilistici sul Paese. Nella notte tra venerdì e sabato Mosca ha lanciato diversi raid contro le regioni di Donetsk e Kharkiv, dove almeno 20 civili sono rimasti uccisi e più di 50 feriti, tra cui cinque bambini. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di azioni "intimidatorie vili e disumane". E anche la città di Odessa è stata colpita, con droni che hanno causato incendi. L'APPROFONDIMENTO
Guerra in Ucraina, Trump: "Vicini a revocare sospensione sull'intelligence a Kiev"
“Riprendere la condivisione dell'intelligence con Kiev? Lo abbiamo quasi fatto". ha detto il presidente Usa ai giornalisti. “L'Ucraina deve essere seria e perseguire la pace, non ha le carte in mano” ha aggiunto. LEGGI QUI
Kiev: "Raid russo a Chernihiv colpisce edificio e causa incendio"
"A Chernihiv, un drone nemico ha colpito un edificio di cinque piani. L'attacco russo ha provocato un incendio". Lo riporta Rbc-Ucraina, citando il capo dell'amministrazione militare della città di Cernigov, Dmitry Bryzhynsky.
Meloni sente bin Salman: "Impegno condiviso per pace giusta e duratura"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Principe Ereditario e primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohamed bin Salman al Saud. Alla "luce del positivo esito dei colloqui tenutisi a Gedda a inizio settimana e a seguito della videoconferenza di questa mattina convocata dal Primo Ministro Starmer", si legge in una nota di palazzo Chigi, "i due leader hanno in particolare discusso delle iniziative in corso e dell’impegno condiviso per una pace giusta e duratura in Ucraina". Il colloquio "ha infine permesso di intrattenere uno scambio di vedute sui recenti sviluppi nella regione mediorientale".
Ucraina, cosa significa la proposta di Meloni di estendere a Kiev l'articolo 5 della Nato
Il governo di Kiev approva la proposta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni di estendere l’articolo 5 del Trattato istitutivo della Nato al territorio ucraino, lanciata in occasione dell’ultimo Consiglio europeo straordinario di Bruxelles. La norma prevede che un attacco armato nei confronti di uno Stato dell’Alleanza atlantica venga considerato come un attacco diretto anche a tutti gli altri Paesi e permette, se necessario, il ricorso alla forza. Cosa significherebbe per l’Italia e per tutti gli altri membri della Nato? LEGGI QUI
Guerra Ucraina Russia, cosa prevede la tregua di 30 giorni
Un cessate il fuoco temporaneo nella guerra russo-ucraina sarà discusso "la prossima settimana", ovvero tra il 17 e il 23 marzo. Lo ha riferito ai giornalisti il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, dopo i negoziati tra Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita. IL CESSATE IL FUOCO
Presidente lituano: 'No a deterrenza nucleare nel Paese'
"Nessuno nel nostro Paese sta pensando alla possibilità di dislocare delle armi nucleari in Lituania. Non ritengo che ad oggi vi sia bisogno di iniziare discussioni di questo genere". Lo ha affermato oggi il presidente lituano, Gitanas Nauseda. "Abbiamo già un ombrello nucleare comune nel quadro della Nato che ci permette di sentirci completamente al sicuro", ha sottolineato il presidente. Ieri la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, aveva dichiarato di ritenere necessario l'avvio di un dibattito per capire, nel caso in cui ve ne fosse bisogno, se e come ospitare armi nucleari in territorio lituano.
Guerra Ucraina-Russia, quali sono le condizioni di Putin per una possibile tregua
È arrivata la risposta di Mosca alla proposta di tregua mediata tra Stati Uniti e Ucraina. A rispondere è stato il presidente russo, Vladimir Putin, che ha espresso un sì di principio a uno stop alle ostilità con Kiev, ma solo a patto che l'accordo promosso da Washington porti a una "pace duratura" e "rimuova le cause alla radice della crisi". LE CONDIZIONI
Trump retrocede Kellogg: inviato solo per l'Ucraina
Donald Trump ha annuciato su Truth che "il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina". "Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro", aggiunge. Precedentemente Kellogg era stato nominato inviato speciale per Russia e Ucraina, quindi si tratta di un ridimensionamento, dopo che secondo alcuni media, Putin aveva definito Kellogg troppo duro su Mosca e più simpatizzante verso la causa ucraina. Finora il generale era stato escluso dai negoziati di pace.
Ucraina, summit coalizione volenterosi. Meloni: "No truppe italiane in eventuali missioni"
Èdurata due ore la videocall promossa da Starmer con gli altri leader interessati a garantire la sicurezza di Kiev dopo un'eventuale pace con Mosca. Presente anche la presidente del Consiglio italiana. È stata riaffermata la necessità di sostenere l'Ucraina e di fare pressione sulla Russia. "Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo" della pace, ha detto il premier britannico. "Alleati si preparino a difendere pace, è tempo che le armi tacciano". La replica del Cremlino: "Ue come cagnolini ai piedi di Trump". LEGGI QUI
Trump annuncia nomina Kellogg come inviato speciale
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che il generale Keith Kellogg e' stato nominato inviato speciale per l'Ucraina. "Il generale Kellogg, un esperto militare molto rispettato, si relazionera' direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina", scrive Trump su Truth Social, "li conosce bene e hanno un'eccellente relazione di lavoro". In precedenza Kellogg era stato indicato come inviato speciale per la Russia e l'Ucraina. E' quindi intuibile che i rapporti con il Cremlino continueranno a essere portati avanti da Steve Witkoff, anche inviato per il Medio Oriente, che ha incontrato due giorni fa al Cremlino il presidente russo, Vladimir Putin.
Lituania: "Inaccettabili condizioni russe sul cessate il fuoco"
Le condizioni poste dalla Russia per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina "sono inaccettabili. La Russia vuole che l'Ucraina si smilitarizzi, che non ci sia dispiegamento di truppe straniere e che in Ucraina vengano indette elezioni anche se il Paese si trova in guerra. Sono condizioni che non possono essere accettate". Lo ha detto il presidente lituano, Gitanas, Nauseda, al termine dell'incontro in teleconferenza della Coalizione dei volenterosi, indetto oggi dal premier britannico, Keir Starmer.
Kiev, un morto e un ferito nei raid russi su Nikopol
Le forze russe hanno attaccato Nikopol con l'artiglieria pesante, causando la morte di una donna e il ferimento di un bambino. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Serhii Lysak su Telegram, scrive Ukrinform. "I russi hanno bombardato Nikopol con l'artiglieria pesante colpendo una donna di 70 anni che è morta all'istante", si legge nel post. Il capo regionale ha anche aggiunto che una bambina di 11 anni è rimasta ferita nell'attacco. Inoltre, il bombardamento ha danneggiato un istituto religioso, due case e le linee elettriche.
Trump: "Falso che Putin abbia fatto aspettare Witkoff"
Donald Trump ha smentito la notizia, pubblicata alcuni media, che Vladimir Putin avrebbe fatto aspettare per nove ore fuori dalla porta l'inviato Steve Witkoff prima di riceverlo. "Fake News, come al solito", ha scritto il presidente americano su Truth. "Ieri sera ho letto che il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto il mio ambasciatore e inviato speciale, Steve Witkoff, in attesa per oltre nove ore quando, in realta', non c'era alcuna attesa", ha assicurato. "Ci sono stati anche altri incontri con altri rappresentanti della Russia e, ovviamente, hanno richiesto un po 'di tempo, ma sono stati molto produttivi", ha spiegato. "Da quel momento, le cose sono andate in modo rapido ed efficiente, e tutti i segnali sembrano essere, si spera, molto buoni!", ha proseguito. Poi l'attacco ai giornalisti: "L'unico motivo per cui hanno inventato quella storia e' cercare di provare a minimizzare, perche' sono malati degenerati, che dovrebbero iniziare a riportare correttamente le notizie. Questo e' il motivo per cui hanno perso ascolti, pubblico e rispetto".
Macron: "Mosca non può decidere se accettare o meno forze pace"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Russia non ha il diritto di "accettare o meno" un eventuale dispiegamento di forze alleate in Ucraina, nel caso in cui Kiev ne facesse richiesta per garantire un accordo di pace. Lo riportano diversi giornali regionali francesi, tra cui La Voix du Nord, Ouest-France e Le Parisien.
Macron ha precisato di non avere, per il momento, l’intenzione di "immischiarsi" nel dialogo tra Stati Uniti e Russia. Tuttavia, ha sottolineato che "a partire dal momento in cui si entrerà in questa fase di cessate il fuoco" proposta da Washington e Kiev, saranno necessari "scambi diretti" con il presidente russo Vladimir Putin e tra i negoziatori francesi e russi "per chiarire l'agenda" sulle garanzie di sicurezza da fornire all’Ucraina.
Ucraina, Starmer: "Giovedì riunione militare volenterosi"
Orban: "Un'Unione Europea, ma senza Kiev"
Un'Unione Europea dove non ci sia posto per l'Ucraina: è una delle richieste che il premier ungherese Viktor Orban chiede a Bruxelles. In un post su X il premier elenca 12 punti all'indirizzo della Ue, perché ci siano "pace, libertà e unità".
"1. Noi chiediamo un’Europa delle nazioni - scrive Orban sul social - 2. Chiediamo l'uguaglianza davanti alla legge per tutti gli Stati membri. 3. Ripristinare le competenze illegittimamente sottratte alle nazioni. 4. Sovranità nazionale e forte potere di veto per i governi nazionali. 5. Espellere gli agenti di Soros dalla Commissione e rimuovere i lobbisti corrotti dal Parlamento. 6. Non ipotechiamo il futuro dei nostri nipoti, eliminiamo il debito dell'Unione".
"7. Non ostacolare la nostra guardia nazionale nel proteggere i nostri confini. Non far entrare migranti e allontanare coloro che sono arrivati illegalmente. 8. Dollari ed euro corrotti non devono fluire negli Stati membri. 9. Vietare la rieducazione innaturale dei nostri bambini. 10. Proteggere il patrimonio cristiano dell'Europa. 11. Chiediamo la pace in Europa. 12. Un'Unione, ma senza l'Ucraina".
Trump: "Witkoff in attesa di Putin nove ore? Fake news per sminuire"
"Le fake news, come al solito, ci riprovano! Perché non possono essere onesti, per una volta? Ieri sera ho letto che il Presidente russo Vladimir Putin avrebbe fatto aspettare il mio rispettabilissimo ambasciatore e inviato speciale, Steve Witkoff, per oltre nove ore quando, in realtà, non c'è stata alcuna attesa". Lo ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, in un post su Truth Social, smentendo i rumor delle ultime ore.
"Si sono svolti altri incontri con altri rappresentanti della Russia e, ovviamente, hanno richiesto del tempo, ma sono stati molto produttivi. Da lì in poi, le cose si sono svolte in modo rapido ed efficiente e tutti i segnali sembrano essere, si spera, molto buoni! - ha proseguito - In conclusione, non c'è stata alcuna attesa di nove ore, né proprio alcuna attesa!". "L'unica ragione per cui si sono inventati questa storia è per cercare di sminuire, perché sono dei degenerati malati, che devono iniziare a riportare le notizie correttamente. Ecco perché hanno perso ascolti, pubblico e rispetto", ha concluso.
Stubb: "Ancora troppo presto per discutere invio truppe di pace"
Il presidente finlandese Alexander Stubb, dopo aver preso parte alla video-call della "coalizione dei volenterosi" voluta dal premier britannico Keir Starmer, ha dichiarato alla Bbc che è "ancora troppo presto" per discutere dell'invio di truppe di pace in Ucraina. Stubb ha sottolineato che, sebbene la Finlandia sia disposta a sostenere gli sforzi per garantire un accordo di pace, parlare di "stivali sul terreno" è prematuro, poiché non esistono ancora né un cessate il fuoco né un processo di pace strutturato.
Il presidente finlandese ha spiegato che il sostegno potrebbe assumere molte forme, e l'invio di truppe è solo una delle possibili opzioni. Ha poi aggiunto che qualsiasi impegno concreto potrà avvenire solo quando sarà definito un piano chiaro. Le sue dichiarazioni arrivano mentre Starmer continua a sollecitare i Paesi europei affinché adottino misure concrete per garantire la sicurezza dell'Ucraina in caso di cessate il fuoco.
Starmer aveva precedentemente annunciato che la pianificazione militare entrerà in una "fase operativa" con un incontro cruciale previsto per giovedì. Tuttavia, la prudenza espressa da Stubb evidenzia le incertezze ancora presenti sulla fattibilità di una missione di pace in Ucraina e sulla risposta europea alla crisi.
Zelensky: "Russia dimostri se vuole pace o guerra"
Dopo l'intesa tra Stati Uniti e Ucraina su un possibile cessate il fuoco di trenta giorni, è venuto il momento per la Russia di uscire allo scoperto. A sottolinearlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post su Telegram. "Tutti sono convinti che si tratti di un passo avanti serio e che sarà difficile per la Russia uscirne adesso", ha spiegato, se ci sarà una tregua Mosca "deve dimostrare di sostenere la fine della guerra" o rendere chiaro se vuole "continuare la guerra". "Un cessate il fuoco non dovrebbe essere accompagnato da un 'ma"", ha insistito, "sono 30 giorni in cui tutte le parti hanno la possibilita' di dimostrare la volonta' di mettere fine al conflitto. O il contrario".
Zelensky: "Putin mente quando dice tregua complicata"
Il presidente russo Putin "mente" quando dice che la tregua di 30 giorni proposta da Kiev e Washington e' "complicata", ha accusato sabato il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. "Putin sta mentendo anche sul fatto che un cessate il fuoco e' presumibilmente troppo complicato. In realta', tutto puo' essere controllato e ne abbiamo discusso con gli americani", ha dichiarato Zelensky in un messaggio su X.
Cnn: Witkoff, Rubio e Waltz a Mar-a-Lago da Trump
L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff informera' il presidente Donald Trump e i suoi massimi funzionari della sicurezza nazionale a Mar-a-Lago nel fine settimana sul suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha reso noto alla Cnn una fonte a conoscenza della discussione. Anche il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz dovrebbero essere li', ha aggiunto la fonte. Tutti e tre hanno incontrato alti funzionari russi a Riad, in Arabia Saudita, alla fine del mese scorso, mentre Waltz e Rubio si sono seduti con funzionari ucraini a Gedda questa settimana prima che Waltz andasse al suo incontro a Mosca. L'aereo privato di Waltz e' atterrato a Fort Lauderdale ieri sera, secondo i tracciatori di volo. Rubio ha invece fatto sapere che si sarebbero incontrati per discutere di Russia e Ucraina una volta che Witkoff fosse tornato negli Stati Uniti. "Ci riuniremo di nuovo e il presidente avra' delle opzioni a sua disposizione, le decisioni saranno prese dopo", ha detto Rubio ai giornalisti ieri in risposta a una domanda della Cnn sull'incontro di Witkoff con Putin.
Zelensky: "Mosca vuole avanzare sul terreno prima di una tregua"
Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia vuole raggiungere una "posizione più forte" militarmente prima di impegnarsi in un cessate il fuoco in Ucraina. "Vogliono una posizione più forte prima del cessate il fuoco", ha affermato il presidente ucraino in una conferenza stampa a Kiev, aggiungendo: "Penso che il ritardo del processo sia esattamente dovuto a ciò che ho detto. Vogliono migliorare la loro situazione sul campo di battaglia".
Macron: "La pressione su Mosca sia chiara"
Il presidente francese Macron vuole che su Mosca "la pressione sia chiara" perchè "non dà l'impressione di volere sinceramente la pace". Macron, in un messaggio al termine della videoconferenza organizzata da Londra, ha dichiarato che la Russia "non risponde alla proposta di Stati Uniti e Ucraina" a favore di una tregua di un mese, ma "intensifica i combattimenti". Il presidente russo Vladimir Putin "vuole ottenere tutto, poi negoziare", ha detto Macron. "Se vogliamo la pace, la Russia deve rispondere chiaramente e la pressione deve essere chiara, insieme agli Stati Uniti, per ottenere questo cessate il fuoco", ha aggiunto.
Zelensky: "Mosca ritarda tregua per rafforzarsi su campo di battaglia"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ritardare i colloqui per la tregua di 30 giorni proposta da Kiev e Washington, per approfittare e rafforzare le proprie posizioni sul campo di battaglia.
"Vogliono una posizione più solida prima del cessate il fuoco - ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa al termine della video-call della "coalizione dei volenterosi" - Il ritardo nel processo è legato al fatto che vogliono migliorare la loro situazione sul campo di battaglia".
Zelensky: "Russia vuole posizione forte prima di tregua"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene che la Russia vuole raggiungere una "posizione piu' forte" militarmente prima di impegnarsi in un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. "Vogliono una posizione piu' forte prima del cessate il fuoco", ha dettoo Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, aggiungendo: "Penso che il ritardo del processo sia esattamente dovuto a cio' che ho detto. Vogliono migliorare la loro situazione sul campo di battaglia".
Scholz: "La Russia lavori finalmente per la pace"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato la Russia a lavorare per una pace giusta in Ucraina dopo tre anni di guerra. "Ora spetta alla Russia porre fine ai suoi attacchi quotidiani contro le città ucraine e le infrastrutture civili e intraprendere finalmente la strada di una pace duratura e giusta", ha affermato Scholz in una dichiarazione dopo aver partecipato al vertice virtuale ospitato dal primo ministro britannico Keir Starmer.
Zelensky nomina team negoziale per futuri colloqui di pace
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato una delegazione ufficiale per rappresentare Kiev in eventuali colloqui di pace per porre fine alla guerra con la Russia. Lo si legge in un decreto pubblicato oggi. Zelensky ha nominato il capo dello staff, Andriy Yermak, alla guida della delegazione, della quale fanno parte anche il suo vice, Pavlo Palisa, il ministro degli Esteri Andriy Sybiga ed il ministro della Difesa Rustem Umerov.
Costa: "Impegno dell'Ue perché Kiev sia forte nei negoziati"
"Grazie, Keir Starmer, per aver organizzato l'incontro virtuale di oggi per valutare i progressi e considerare i prossimi passi dopo i colloqui di questa settimana a Gedda. Ora la Russia deve dimostrare una reale volontà politica di fermare la guerra. Siamo impegnati a garantire che l'Ucraina sia in una posizione di forza nei futuri negoziati di pace. L'Ue contribuisce attivamente al rafforzamento dell'Ucraina e al potenziamento della sua difesa attraverso il sostegno politico, finanziario e militare, per raggiungere una pace globale, giusta e duratura." Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Starmer annuncia riunione operativa militare per giovedì
Il premier britannico Keir Starmer ha annunciato per giovedì una "riunione operativa" a livello di vertici militari destinata a coinvolgere i Paesi alleati della cosiddetta coalizione dei volenterosi disposti a discutere di un futuro schieramento di peacekeeper "sul terreno" e di "aerei nei cieli", a garanzia della sicurezza dell'Ucraina, dopo il raggiungimento di un accordi di pace. L'incontro si svolgerà a Londra a conferma del "ruolo leader" rivendicato dal Regno Unito su questa iniziativa. "Il mondo ha bisogno di azione, non di parole vuote o di condizioni" (per una tregua), ha detto Starmer, sottolineando come il gruppo degli alleati coinvolti nella riunione di oggi si sia allargato "rispetto al vertice di due settimane fa" alla Lancaster House da circa 15 a 26 Paesi rappresentati. Nelle parole del premier britannico, stamattina sono emersi "una determinazione collettiva più forte" e "nuovi impegni" per passare una "fase operativa" sullo sfondo della volontà di dare impulso "politico e militare" al progetto della "coalizione dei volenterosi". Impulso che a suo dire va tradotto sia in un rilancio del sostegno all'Ucraina, affinché possa difendersi nell'immediato e consolidare il suo apparato di sicurezza futura dopo la pace; sia, in parallelo, nell'imposizione di nuove "sanzioni" contro la Russia per "indebolire la macchia da guerra" del Cremlino e costringere Vladimir Putin "a sedersi al tavolo negoziale" senza ulteriori rinvii. Incalzato dalle domande, il primo ministro ha infine glissato sui riferimenti alle resistenze addebitate dai media a Donald Trump rispetto alla strategia da adottare con Mosca e all'impegno ad assicurare garanzie di sicurezza americane dirette per il dopo guerra in Ucraina. Mentre ha detto che nella discussione odierna si è toccato anche il tema di una possibile confisca "dei beni russi congelati" in forza delle sanzioni (da usare nel caso per finanziarie nuovi aiuti a Kiev), seppure ribadendo che si tratta di una "questione complessa" a livello legale.
Olanda: "Fare pressione su Mosca per negoziati, nuove sanzioni"
"Le proposte degli Stati Uniti e dell'Ucraina per un cessate il fuoco temporaneo lasciano ben sperare. Ora è importante continuare a fare pressione sulla Russia affinché si presenti al tavolo dei negoziati. È quindi necessario continuare a lavorare duramente per ottenere nuove sanzioni europee. Allo stesso tempo, è bene prepararsi per una possibile fase successiva, come la prossima riunione dei pianificatori militari che si terrà giovedì prossimo a Londra, dove i Paesi Bassi saranno nuovamente presenti nel contesto delle garanzie di sicurezza." Lo ha scritto su X il premier olandese Dick Schoof dopo la videocall dei Volenterosi organizzata dal primo ministro britannico Keir Starmer.
Starmer: è tempo che la armi tacciano in Ucraina
"E' tempo che le armi tacciano e che cessino gli attacchi barbarici della Russia" in Ucraina. E' questo il messaggio del video vertice dei 'volenterosi' nelle parole del premier britannico Keir Starmer. L'impegno del presidente Volodymyr Zelensky per il cessate il fuoco senza condizioni proposto dal presidente Donald Trump dimostra che "l'Ucraina è il partito della pace", ha detto Starmer ai giornalisti a conclusione della riunione, accusando ancora una volta Vladimir Putin di prendere tempo. "Il sì, ma" di Mosca "non è sufficiente", ha insistito, evocando la necessità di esercitare "la massima pressione" sulla Russia
Von der Leyen: "Mosca sostenga tregua per una pace giusta"
"Ribadiamo il nostro sostegno all'accordo dell'Ucraina per un cessate il fuoco. Ora la Russia deve dimostrare di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco che porti a una pace giusta e duratura. Nel frattempo, sosterremo il rafforzamento dell'Ucraina e delle sue forze armate seguendo la nostra "strategia dell'istrice". Lo scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine della videocall tra i 'volenterosi' organizzata da Keir Starmer. "Infine, intensificheremo gli sforzi di difesa dell'Europa attraverso ReArm Europe, incrementando la spesa per la difesa", aggiunge
Cremlino: leader Ue come cagnolini ai piedi di Trump
"Come previsto dal presidente Vladimir Putin, i leader europei sotto Trump si comportano come cagnolini ai piedi del loro padrone". Lo ha detto il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov, come riporta Ria Novosti.
Starmer chiude il video vertice dei 'volenterosi
Keir Starmer ha chiuso dopo poco meno di due ore il meeting virtuale con 25 altri leader alleati dedicato a discutere del progetto di una "coalizione dei volenterosi" impegnati a garantire la sicurezza dell'Ucraina dopo un accordo di pace con la Russia. Le conclusione della riunione saranno affidate al premier britannico, in una conferenza stampa. La Bbc evoca da parte sua una riunione interlocutoria e parla dell'iniziativa del fronte dei volenterosi come di "un work in progress", rispetto al quale Starmer, Macron e Zelensky sono impegnati a cercare di definire il perimetro dei partecipanti a un'eventuale operazione di peacekeeping.
Meloni: impegno a lavorare con Ue e Usa per soluzione pace
La premier Giorgia Meloni ha partecipato oggi alla videoconferenza organizzata dal primo ministro del Regno Unito Keir Starmer sull'impegno a favore di una pace giusta e duratura che assicuri la futura sovranità e sicurezza dell'Ucraina. In questo contesto, il presidente del Consiglio italiano ha confermato che l'Italia intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci
Meloni: non previsto invio truppe Italia in Ucraina
"Non è prevista la partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno". Lo ha ribadito la premier Giorgia Meloni nel corso di una riunione in videoconferenza organizzata dal Primo Ministro del Regno Unito, Keir Starmer sull'Ucraina
Nardella: "Lavoriamo per accelerare integrazione Ucraina in Ue"
"Stiamo lavorando con grande impegno per garantire la difesa dell'Ucraina, e anche per accelerare il processo di integrazione della repubblica Ucraina nell'Unione Europea: questo è un altro punto importante". Lo ha affermato Dario Nardella, eurodeputato del Pd, dialogando con Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, in una sessione online della scuola di politiche europee Akademeia, di cui lo stesso Nardella è ideatore e presidente del comitato scientifico. Parlando di Klitscho, Nardella ha detto che "il suo ruolo è cruciale, un ruolo strategico, non solo come sindaco di Kiev, ma anche come leader politico e nazionale in Ucraina".
Zelensky nega "accerchiamento delle truppe nel Kursk"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nega che via sia un accerchiamento delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk. "L'operazione delle nostre forze nelle aree designate della regione di Kursk continua. Le unità stanno svolgendo i loro compiti esattamente come richiesto. Grazie alle forze ucraine nella regione di Kursk, un numero significativo di forze russe è stato ritirato da altre direzioni. Le nostre truppe continuano a trattenere i raggruppamenti russi e nordcoreani nella regione di Kursk. Non c'è alcun accerchiamento delle nostre truppe", scrive Zelensky su X.
Sindaco Kiev: "Europa sia più forte, più risorse alla difesa"
"Se sei forte, i russi ti prestano attenzione, se sei debole nessuno ti presta attenzione: ecco perché l'Europa deve essere molto più forte". Lo ha detto Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, in una sessione online della scuola di politiche europee Akademeia. "Per questo motivo - ha aggiunto - sono molto contento che i leader europei stiano parlando della difesa dell'Europa, che stiano preparando budget per la difesa molto più consistenti, che stiano discutendo di una nuova strategia di difesa per l'Europa e che non dipendano totalmente dagli Usa". Per Klitschko, in ogni caso, "la posizione degli Stati Uniti gioca in questo momento un ruolo molto importante, e il nostro obiettivo principale è quello di non perdere gli Usa, di averli dalla parte dell'Europa e dell'Ucraina". Infatti, secondo il sindaco di Kiev, "il sostegno dell'Unione Europea è molto importante, ma l'Europa non è pronta a produrre molte attrezzature e armi per l'Ucraina". Per questo motivo dunque "la posizione degli Stati Uniti - ha proseguito - gioca un ruolo molto importante; e sì, non sempre possiamo essere d'accordo con ciò che dice Trump, ma cerchiamo di farlo in modo democratico e diplomatico, perché non perdere il sostegno degli Stati Uniti è molto importante. Anche per l'Europa è molto importante avere il sostegno degli Stati Uniti. E gli Stati Uniti hanno grandi risorse per fare pressione sulla Russia. L'Unione Europea non ha così tante risorse come gli americani".
Mattarella: "Doveroso realizzare un futuro di pace"
"Sono lietissimo di condividere questo premio" con Borut Pahor "e con cui, soprattutto, ho avuto il privilegio di condividere un tratto di cammino nell'impegno a favore dell'amicizia tra i nostri due Paesi. Esperienza che abbiamo vissuto non soltanto come dovere civico e istituzionale verso i nostri rispettivi popoli, ma come responsabilità doverosa per la realizzazione di un futuro di pace per il nostro continente. La pericolosa alternativa a questo progetto, Italia, Slovenia, Europa, l'hanno conosciuta in tutta la sua drammaticità". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sindaco Kiev: "Trump prema su Putin per fermare la guerra"
"L'amministrazione degli Stati Uniti ha fatto enormi pressioni sul governo ucraino e sul presidente dell'Ucraina" per il cessate il fuoco, per cui "incrociamo le dita e speriamo che Trump faccia esattamente la stessa grande pressione politica su Putin per fermare questa guerra insensata e riportare la pace in Europa". Lo ha affermato Vitali Klitschko, sindaco di Kiev, intervenendo online alla scuola di politiche europee Akademeia. "E' molto complicato difendere i nostri interessi nazionali in senso politico - ha aggiunto -, perché rinunciare a una grande parte del territorio ucraino non è giusto. Non è una soluzione giusta". "Non è una soluzione giusta", ed "è per questo che ho parlato di via politica: tutto il mondo democratico può fare pressione sulla Russia", ha aggiunto Klitschko secondo cui "gli Usa sono un partner molto importante per noi, perché da loro dipende il sostegno finanziario, le armi difensive, il sostegno politico. Siamo d'accordo con il cessate il fuoco. Siamo pronti a farlo. Speriamo che Putin abbia la stessa pressione da parte degli Stati Uniti per cessare il fuoco. Ma se parliamo del cessate il fuoco, dobbiamo anche parlare di fermare la guerra".
Video summit sull'Ucraina: 26 in totale i partecipanti
Sono in totale 26, incluso il padrone di casa Keir Starmer, i rappresentati e leader di Paesi alleati convocati oggi dal premier britannico per un meeting virtuale in collegamento video della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi' impegnata a garantire la sicurezza di Kiev dopo un accordo di pace con Mosca. Lo riporta la Bbc, riferendo di aver appreso da fonti di Downing Street che sono presenti diversi Paesi europei, assieme all'Ucraina, all'Australia, al Canada, alla Nuova Zelanda, nonché i vertici di Ue e Nato. Finora, dopo l'intervento introduttivo di Starmer, risultano aver preso la parola il presidente francese, Emmanuel Macron, quello ucraino Volodymyr Zelensky, il neo primo ministro canadese Mark Carney (insediatosi a Ottawa come capo del governo solo ieri in veste di nuovo leader del Partito Liberale al posto di Justin Trudeau) e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Non è chiaro se tutti i leader collegati (fra cui Giorgia Meloni per l'Italia, come confermato da Palazzo Chigi) siano iscritti a parlare, precisa ancora la Bbc.
Starmer: "Gli alleati si preparino a difendere la pace"
I Paesi alleati dell'Ucraina "non possono semplicemente aspettare" che Vladimir Putin si sieda al tavolo della pace per avviare "discussioni serie". Lo ha affermato il premier britannico Keir Starmer intervenendo al meeting virtuale con circa 25 altri leader da lui stesso convocato. "Noi - ha insistito - dobbiamo guardare avanti e avanzare preparandoci a una pace che sia sicura e possa durare. Il che significa rafforzare la difesa dell'Ucraina ma anche essere noi stessi pronti a difendere un eventuale accordo attraverso lo strumento di una coalizione dei volenterosi". Il primo ministro britannico ha quindi ripetuto che occorre altresì "mantenere la pressione su Putin affinché venga al tavolo" negoziale, dopo aver già fatto riferimento in precedenza a una prospettiva di rafforzamento ulteriore nell'immediato delle "pressioni economiche" su Mosca. Dopo l'introduzione di Starmer diffusa in streaming per i media, è stato stabilito che il resto della discussione, con gli interventi dei leader collegati (fra cui Giorgia Meloni), prosegua a "porte chiuse".
"Amici di Trump" in piazza davanti al consolato Usa a Napoli
Nella locandina che annunciava l'evento una foto, realizzata con l'intelligenza artificiale, di Trump e Putin che si stringono la mano. Oggi, davanti al consolato americano sul lungomare Caracciolo a Napoli un gruppo di persone ha partecipato al presidio organizzato dagli 'Amici di Trump' esponendo uno striscione con la scritta 'Fermare la guerra. Far scoppiare la pace'. A prendere la parola sono stati Pietro Diodato e Luigi Mercogliano che hanno esposto le ragioni del sit in. Una manifestazione per esprimere "sostegno al presidente Trump nel percorso di pace'. Oltre agli 'Amici di Trump' in piazza un gruppo di associazioni come 'Comitato fermare la guerra', 'Dio, Patria, Famiglia' 'Europa delle Patrie', 'Italia per la Pace', 'Noi per la famiglia' e 'Area Blu'. "Questa - ha detto Diodato - è un'altra piazza, alternativa a quella per l'Europa che si concentrerà oggi pomeriggio a Roma. Questa è una piazza che vuole offrire un altro racconto di ciò che sta accadendo in Ucraina. Paradossalmente, quelli che oggi si riuniscono a Roma sono gli stessi che agli inizi degli anni '80 protestavano contro gli euromissili, erano a favore della pace sostenuta e finanziata dall'allora Unione Sovietica. Oggi, come in una geometria variabile, la pace, secondo loro, si sposa con la visione bellicistica, con i nuovi armamenti, con gli 800 miliardi di euro che la Von der Leyen, senza tenere in alcun conto del Parlamento europeo e degli Stati sovrani, vuole mettere in campo perchè l'Europa manifesti una visione aggressiva nei confronti della federazione russa".
Starmer apre call con i "volenterosi": pressione su Putin
Il premier britannico Keir Starmer ha aperto un meeting virtuale con circa 25 leader alleati della cosiddetta "coalizione dei volenterosi" a guida anglo-francese (fra cui Giorgia Meloni per l'Italia) riaffermando la necessità di sostenere l'Ucraina e di fare pressione sulla Russia. "Vladimir Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo" della pace, ha detto.
Meloni sente Starmer: partecipa a call con Londra
La premier Giorgia Meloni, che ha sentito in queste ore il premier britannico Keir Starmer, parteciperà alla call con Londra dove saranno collegati anche diversi leader internazionali della coalizione dei "volenterosi" impegnata a garantire la sicurezza di Kiev. Lo si apprende in ambienti diplomatici internazionali. La presidente ribadirà le posizioni già espresse in questi giorni su questo argomento.
Ucraina, Salvini: "Lega un collante, il governo è compatto"
"Un problema la premier Meloni che partecipa al vertice dei volenterosi? No, penso che la Lega sia il collante di questa maggioranza, sia lo stimolo. Giorgia sta facendo un lavoro enorme, noi spingiamo". Così ad Ancona il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini. "La storia della Lega di coraggio, di coerenza, identità: mi hanno accusato di essere un agente al servizio di Putin, follia, perché ritenevo che la guerra dovesse finire al tavolo della diplomazia non nelle trincee, e finisce così". "Il governo è compatto, lo dimostriamo: - ha aggiunto - la Lega è un collante e dà una spinta"
Russia: "Liberati altri due insediamenti nel Kursk"
Le forze armate russe hanno dichiarato di aver liberato gli insediamenti di Rubanshchina e Zaoleshenka nella regione di Kursk nelle ultime 24 ore, ha riferito il Ministero della Difesa. "Il gruppo di battaglia Nord ha liberato gli insediamenti di Zaoleshenka e Rubanshchina", si legge nella dichiarazione riportata dalla Tass.
Kiev: "Nella notte abbattuti 130 droni russi"
L'Ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 130 droni lanciati dalla Russia in tutto il Paese durante la notte, mentre si intensificano gli sforzi internazionali per porre fine alla guerra che dura da tre anni. L'aeronautica militare di Kiev ha dichiarato che i droni Shahed di fabbricazione iraniana sono stati abbattuti in 14 regioni e che Mosca ha anche attaccato con due missili balistici.
Starmer riunisce 25 "volenterosi", basta giochetti Putin
Il premier britannico Keir Starmer ha diffuso un messaggio in vista del meeting virtuale da lui convocato stamattina con altri leader della cosiddetta "coalizione dei volenterosi a guida anglo-francese" impegnati a garantire la sicurezza di Kiev dopo un'eventuale pace con Mosca: riunione a cui Londra annuncia la partecipazione di circa 25 leader di vari Paesi europei, di Australia, Nuova Zelanda, oltre che di Volodymyr Zelensky. Starmer accusa Vladimir Putin di non essersi finora mostrato "serio sulla pace" ed evoca nuove "pressioni" per spingerlo a smettere di "fare giochetti sul piano del presidente Trump" per una tregua. Il popolo dell'Ucraina può contare su di noi, ora più che mai", si legge stamane sul profilo X del primo ministro britannico, sotto una fotografia di Starmer e Zelensky pubblicata a mo' di manifesto dell'imminente videocall odierna. Al meeting virtuale è previsto un numero di partecipanti maggiore - seppure non indicato per ora Paese per Paese da Downing Street - rispetto a quello del summit del 2 marzo scorso svoltosi in presenza alla Lancaster House: riunione durante la quale Starmer aveva presentato assieme al presidente francese Emmanuel Macron e allo stesso Zelensky l'idea della 'coalizione dei volenterosi', rivolgendosi in quel caso in totale a una quindicina di leader europei (fra cui Giorgia Meloni per l'Italia), oltre che del Canada e al ministro degli esteri della Turchia. Nel messaggio introduttivo alla video-riunione di oggi, il premier britannico fa riferimento alla volontà di dare "concretezza agli impegni" dei cosiddetti 'volenterosi' sul sostegno e sulle garanzie di sicurezza per Kiev. "Non possiamo consentire al presidente Putin - premette- di fare giochetti sull'accordo presentato dal presidente Trump". "Il disprezzo totale del Cremlino rispetto alla proposta di cessate il fuoco del presidente Trump - prosegue poi Starmer - serve solo a dimostrare come Putin non sia serio sulla pace". Passando quindi agli obiettivi degli alleati dell'Ucraina, sir Keir afferma: "Se la Russia siederà finalmente al tavolo (della pace), noi dobbiamo essere pronti a sorvegliare il cessate il fuoco per assicurare una pace seria e duratura. Se invece non lo farà, dovremo ricorrere a ogni sforzo vigoroso per intensificare la pressione sulla Russia in modo da garantire la fine di questa guerra".
Kiev: quattro feriti in attacchi russi con droni della notte
Nella scorsa notte, le forze russe hanno lanciato attacchi nella regione di Kharkiv con droni, aviazione e sistemi lanciarazzi multipli. Quattro persone sono rimaste ferite, tra cui tre donne di 72, 76 e 56 anni e un uomo di 53 anni. Lo riferisce Ukrinform, citando il capo dell'amministrazione militare regionale Oleh Syniehubov. Secondo il capo regionale, un drone Geran-2 ha colpito un edificio non residenziale a Bohodukhiv intorno alle 320. Tra l'1 e le 2, due droni hanno colpito il tetto di un istituto scolastico, provocando un incendio su un'area di 500 metri quadrati. I primi rapporti indicano che 18 case private e cinque scuolabus sono stati danneggiati. Oltre ai quattro civili feriti, un uomo ha subito uno shock. Syniehubov ha anche riferito che la sera del 14 marzo, l'aviazione russa ha effettuato attacchi alla comunità di Zolochiv utilizzando tre bombe plananti, due delle quali hanno colpito terreni aperti vicino al villaggio di Odnorobivka. Intorno alle 20.30, nel villaggio di Ivashky, sempre nella comunità di Zolochiv, quattro case private, annessi e reti elettriche sono stati danneggiati da attacchi nemici. Una casa è stata completamente distrutta. A Kupiansk, è scoppiato un incendio su su un campo a causa dei bombardamenti e una casa privata è stata danneggiata da più colpi di lanciarazzi alle 15:45. Ieri, nel distretto di Izium, alle 12:26, si è verificato un incendio di sottobosco di 1,5 ettari nella comunità di Oskil a causa dei bombardamenti. Inoltre, alle 10:21 nel villaggio di Borova, un'area di 200 metri quadri di prato è stata incendiata, presumibilmente da artiglieria missilistica. Come riportato da Ukrinform, il 13 marzo, otto persone sono rimaste ferite, tra cui quattro bambini, a causa di attacchi di droni russi e bombardamenti nella regione di Kharkiv.
Mosca: "Iniziato sminamento al confine di Kursk"
Le truppe russe hanno iniziato lo sminamento dei territori della regione di Kursk liberati dalle Forze armate ucraine: lo ha affermato il Ministero della Difesa russo secondo quanto riporta Interfax. "Le truppe del Genio delle Forze armate russe hanno iniziato a svolgere missioni di bonifica dei territori nelle aree di confine della regione di Kursk dalle mine", ha affermato il Ministero in una dichiarazione. Lo sminamento viene eseguito "per ripristinare strutture infrastrutturali e socialmente importanti necessarie per stabilire una vita pacifica e attività economiche nella regione dopo intensi combattimenti", ha affermato la dichiarazione.
Hollande: "L'Europa si svegli, Usa non sono più un alleato"
"Avendo io stesso negoziato gli accordi di Minsk, so che nei prossimi giorni Putin cercherà di accentuare il suo vantaggio sul campo. Giocherà con il tempo e intensificherà ancora la sua offensiva, lasciando al contempo intendere a Trump che si potrà avviare una trattativa per un cessate il fuoco". Così al Corriere della Sera il presidente emerito e deputato socialista francese François Hollande. "L'Europa - sostiene - non ha fatto abbastanza per aiutare l'Ucraina, lasciando agli Usa di Biden il ruolo principale. Trump cambia le carte in tavola perché intende negoziare direttamente con Putin un accordo di pace, escludendo almeno in un primo momento l'Europa. E ha deciso di attaccare da un punto di vista commerciale ed economico l'Europa. Come possiamo considerarlo ancora un nostro alleato? E' soltanto un partner, perché si sta allontanando dai suoi obblighi e perché sta infliggendo danni alle nostre economie". "Dobbiamo conservare la Nato e la solidarietà in caso di aggressione a un Paese membro. Il punto è capire cosa vogliono fare ancora gli Stati Uniti all'interno di questa alleanza. Molti Paesi europei non riescono a rassegnarsi al distacco o addirittura a una possibile rottura. Devono aprire gli occhi. Dobbiamo garantire autonomamente la sicurezza del continente. È forse più facile per la Francia, che ha capacità militari significative e dispone della forza di deterrenza, e più complicato per la Germania, la Polonia, i Paesi Bassi o l'Italia". Sul Pd diviso "ognuno ha la propria storia, e quella del Partito democratico affonda le sue radici lontane nel comunismo, almeno nell'eurocomunismo. Questa storia permette di ricordarci quanto sia stato necessario rompere con il sovietismo russo. La sinistra non vuole la guerra, difende la democrazia, la libertà, l'indipendenza e il diritto internazionale. Questi valori non si negoziano".
Mosca: "Il tempo stringe per deporre armi ucraine nel Kursk"
L'offerta del presidente russo Vladimir Putin alle truppe ucraine nell'area di Kursk di deporre le armi è ancora valida, "ma il tempo stringe", ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La proposta fatta ieri da Putin di risparmiare i soldati ucraini che deporranno le armi nel Kursk "è ancora valida", ha detto Peskov, che ha poi citato un romanzo di Honorè de Balzac per affermare che "il loro tempo si sta restringendo come una pelle di zigrino". Nel romanzo il protagonista ha un pezzo di pelle magica che esaudisce ogni suo desiderio ma diminuendo ogni volta le sue dimensioni fino a scomparire, e alla sua morte.
Cavo Dragone: "La guerra non conviene nemmeno al Cremlino"
"La storia ci dice che la guerra è un pessimo affare per tutti e proseguirla è un azzardo pericoloso. Non dobbiamo dimenticare che anche la Russia sta pagando un prezzo altissimo". Così al Messaggero il presidente del Comitato militare della Nato ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. "A livello politico - prosegue - la necessità di stabilire nuove 'alleanze strategiche' con l'Iran, la Corea del Nord e la stessa Cina comporta rinunce molto gravose. Credo che le autorità russe siano consapevoli di questa realtà e del fatto che dovranno fare i conti con un dopoguerra non facile". Frattura nella Nato? "Non vedo assolutamente il rischio", risponde, ma se a Kiev non sarà permesso entrarvi, quali garanzie potrà avere? "La prima garanzia continueranno a essere le Forze Armate ucraine. Kiev continuerà a ricevere da più paesi contributori un sostegno importante" per "ricostruire quanto logorato dalla guerra per sviluppare la necessaria deterrenza contro una potenziale nuova aggressione. Le garanzie politiche saranno definite da un giusto accordo di pace che, per essere anche valido e duraturo, dovrà offrire garanzie per tutte le parti coinvolte". Il piano per una missione di interposizione internazionale in Ucraina è "possibile e utile ma a condizioni molto precise - dice l'ufficiale - Innanzitutto, un cessate il fuoco chiaro e rispettato da entrambe le parti. Poi, un mandato forte, preferibilmente sotto egida Onu. Infine, una forza credibile, multinazionale e possibilmente non solo di forze europee, con una presenza significativa lungo tutto il confine russo-ucraino". Ha senso, gli viene chiesto, l'esercito comune europeo? "Come per la Nato, non è corretto parlare di un 'esercito europeo', ma di forze che vengono messe a disposizione di un'organizzazione da parte degli stati membri, per specifiche attività e periodi di tempo limitati. Quindi più che di esercito comune europeo, io parlerei di missioni ed operazioni europee che devono avere come comune denominatore delle forze interoperabili e intercambiabili".
Trump: “Lunedì maggiori informazioni su possibile tregua”
Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che lunedì prossimo si sapranno maggiori informazioni su un possibile cessate il fuoco in Ucraina. "Come sapete, abbiamo un accordo di cessate il fuoco con la parte ucraina e stiamo cercando di raggiungere lo stesso accordo con la Russia. E penso che finora tutto sia andato bene. Lunedì ne sapremo un po' di più e speriamo che vada bene", ha detto Trump in una videointervista esclusiva al magazine domenicale Full Measure, di cui è stata pubblicata un'anticipazione su YouTube.
Mosca: "Nella notte abbattuti 126 droni ucraini"
Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte 126 droni ucraini in sei regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Sessantaquattro velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Volgograd, 38 in quella di Voronezh, 14 nel Belgorod, sette nel Bryansk, due nella regione di Rostov e uno nel Kursk.
Trump: Putin accetterà cessate fuoco, lunedì sapremo
"Stiamo trattando con Putin e credo stia andando ragionevolmente bene. E' una situazione molto complessa, una guerra tremenda. Penso che Putin accetterà il cessate fuoco.
Ne sapremo un po' di più lunedì, speriamo che vada bene". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in una videointervista alla testata 'Full Measure' di cui è stata pubblicata un'anticipazione su YouTube.
Attacco missilistico russo a Kryvyi Rih, 11 feriti
Nella città ucraina di Kryvyi Rih un attacco missilistico russo ha causato 11 feriti. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, si legge sul sito Ukrinform. "Sei persone colpite dall'attacco a Kryvyi Rih sono in ospedale", ha scritto il funzionario
Ucraina, droni russi su siti energia nella regione di Odessa
Le forze russe hanno lanciato ieri sera un attacco con droni contro le infrastrutture energetiche della regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleg Kiper, come riporta Ukrainska Pravda. L'attacco, ha affermato Kiper, ha interrotto completamente l'erogazione di energia elettrica alla città di Chornomorsk
Bombe russe sul Kherson, un morto e 4 feriti
Una persona è morta e altre due sono rimaste ferite, tra cui un ragazzo di 14 anni, in seguito ad un attacco aereo lanciato ieri sera dalle forze russe nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto la Procura regionale, come riporta Ukrainska Pravda. Nell'attacco, il secondo in un giorno, sono state utilizzate otto bombe aeree teleguidate. Ieri pomeriggio una bomba aerea teleguidata aveva colpito il centro di Kherson ferendo un uomo di 23 anni e una donna di 50 anni. La vittima di ieri sera era un uomo di 43 anni