
“Riprendere la condivisione dell'intelligence con Kiev? Lo abbiamo quasi fatto". ha detto il presidente Usa ai giornalisti. “L'Ucraina deve essere seria e perseguire la pace, non ha le carte in mano” ha aggiunto
Gli Stati Uniti potrebbero revocare presto la pausa nella condivisione di dati di intelligence con Kiev, dopo gli annunci dei giorni scorsi. A lasciarlo intendere è stato il presidente Donald Trump, come riportano i media americani. Parlando nelle scorse ore con i giornalisti, alla domanda se stesse valutando la possibilità di revocare lo stop Trump ha risposto: "Ci siamo quasi, ci siamo proprio". "Faremo molti progressi", ha poi osservato il Presidente in riferimento agli attesi colloqui tra delegazioni di Stati Uniti e Ucraina in Arabia Saudita. Gli Stati Uniti hanno anche annunciato lo stop alle forniture di armamenti a Kiev. "L'accordo sui minerali rari con l'Ucraina potrebbe avvenire nei prossimi due, tre giorni"" ha detto inoltre Trump, senza però fornire altre indicazioni. Non è chiaro se Trump, rispondendo alle domande dei giornalisti, abbia fatto un auspicio o parlato di svolta certa.
Trump: "Né Kiev né Mosca hanno le carte, fermeremo la guerra"
"Io dico che (gli ucraini) non hanno le carte. Nessuno ha davvero le carte. La Russia non le ha. E quello che bisogna fare è arrivare a un accordo e fermare le uccisioni. E' una guerra senza senso e riusciremo a fermarla" ha detto inoltre nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti, come riportato da Fox News, mentre in Arabia Saudita sono attesi i colloqui tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il principe ereditario, Mohammed bin Salman, alla vigilia dell'incontro nella monarchia del Golfo tra delegazioni di Stati Uniti e Ucraina.

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“Pronti ad accogliere la Groenlandia"
Sul suo social Truth Trump è inoltre tornato a parlare della Groenlandia: "Gli Stati Uniti sostengono fermamente il diritto del popolo della Groenlandia di determinare il suo futuro". "Siamo pronti - ha aggiunto - a investire miliardi di dollari per creare posti di lavoro e farvi ricchi. Se lo desiderate vi accogliamo come parte del piu' grande Paese del mondo, gli Stati Uniti”.