Ucraina, summit coalizione volenterosi. Meloni: "No truppe italiane in eventuali missioni"
MondoÈ durata due ore la videocall promossa da Starmer con gli altri leader interessati a garantire la sicurezza di Kiev dopo un'eventuale pace con Mosca. Presente anche la presidente del Consiglio italiana. È stata riaffermata la necessità di sostenere l'Ucraina e di fare pressione sulla Russia. "Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo" della pace, ha detto il premier britannico. "Alleati si preparino a difendere pace, è tempo che le armi tacciano". La replica del Cremlino: "Ue come cagnolini ai piedi di Trump"
Si è chiusa dopo circa due ore la videocall promossa dal premier britannico Keir Starmer che ha riunito gli altri leader della cosiddetta "coalizione dei volenterosi” a guida anglo-francese impegnati a garantire la sicurezza dell’Ucraina dopo un'eventuale pace con Mosca (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CONFLITTO). Anche Giorgia Meloni ha deciso di partecipare e ha ribadito: "No a truppe italiane in eventuali missioni". Sono stati in totale 26, incluso il padrone di casa Starmer, i rappresentanti e leader di Paesi alleati convocati. Presenti diversi Paesi europei, assieme all'Ucraina, all'Australia, al Canada, alla Nuova Zelanda, nonché i vertici di Ue e Nato. È stata riaffermata la necessità di sostenere l'Ucraina e di fare pressione sulla Russia. "Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo" della pace, ha detto Starmer. La replica russa è arrivata tramite il consigliere diplomatico del Cremlino, Yuri Ushakov: "Come previsto dal presidente Vladimir Putin, i leader europei sotto Trump si comportano come cagnolini ai piedi del loro padrone".
Meloni: "No truppe italiane in missioni"
La premier italiana Giorgia Meloni ha sentito Starmer e ha deciso di partecipare alla call con Londra. Fino a ieri non aveva ancora stabilito definitivamente se esserci o meno. "Non è prevista la partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno", ha ribadito la premier nel corso della riunione. Poi ha confermato che l'Italia intende continuare a lavorare con i partner europei e occidentali e con gli Stati Uniti per la definizione di garanzie di sicurezza credibili ed efficaci. In serata Meloni ha poi avuto una conversazione telefonica con il Principe Ereditario e Primo Ministro dell'Arabia Saudita, Mohamed bin Salman al Saud. "Alla luce del positivo esito dei colloqui tenutisi a Gedda a inizio settimana e a seguito della videoconferenza di questa mattina convocata dal Primo Ministro Starmer, i due leader - si legge in una nota di Palazzo Chigi - hanno in particolare discusso delle iniziative in corso e dell'impegno condiviso per una pace giusta e duratura in Ucraina. Il colloquio ha infine permesso di intrattenere uno scambio di vedute sui recenti sviluppi nella regione mediorientale".
Starmer: "È tempo che le armi tacciano in Ucraina"
"È tempo che le armi tacciano e che cessino gli attacchi barbarici della Russia" in Ucraina. È questo il messaggio del vertice nelle parole di Keir Starmer. L'impegno del presidente Volodymyr Zelensky per il cessate il fuoco senza condizioni proposto dal presidente Donald Trump dimostra che "l'Ucraina è il partito della pace", ha detto il premier britannico ai giornalisti a conclusione della riunione, accusando ancora una volta Vladimir Putin di prendere tempo. "Il sì, ma" di Mosca "non è sufficiente", ha insistito, evocando la necessità di esercitare "la massima pressione" sulla Russia. Poi ha annunciato per giovedì una "riunione operativa" a livello di vertici militari destinata a coinvolgere i Paesi alleati della cosiddetta coalizione dei volenterosi disposti a discutere di un futuro schieramento di peacekeeper "sul terreno" e di "aerei nei cieli", a garanzia della sicurezza dell'Ucraina, dopo il raggiungimento di un accordi di pace. L'incontro si svolgerà a Londra a conferma del "ruolo leader" rivendicato dal Regno Unito su questa iniziativa.
Macron: "La pressione su Mosca sia chiara"
Il presidente francese Macron vuole che su Mosca "la pressione sia chiara" perchè "non dà l'impressione di volere sinceramente la pace". In un messaggio al termine della videoconferenza organizzata da Londra, il capo dell'Eliseo ha dichiarato che la Russia "non risponde alla proposta di Stati Uniti e Ucraina" a favore di una tregua di un mese, ma "intensifica i combattimenti". Il presidente russo Vladimir Putin "vuole ottenere tutto, poi negoziare", ha detto Macron. "Se vogliamo la pace, la Russia deve rispondere chiaramente e la pressione deve essere chiara, insieme agli Stati Uniti, per ottenere questo cessate il fuoco", ha aggiunto.
Von der Leyen: "Mosca sostenga tregua per una pace giusta"
"Ribadiamo il nostro sostegno all'accordo dell'Ucraina per un cessate il fuoco. Ora la Russia deve dimostrare di essere disposta a sostenere un cessate il fuoco che porti a una pace giusta e duratura. Nel frattempo, sosterremo il rafforzamento dell'Ucraina e delle sue forze armate seguendo la nostra "strategia dell'istrice", scrive la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine della videocall. "Infine, intensificheremo gli sforzi di difesa dell'Europa attraverso ReArm Europe, incrementando la spesa per la difesa", aggiunge.

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Il summit
"La mia sensazione è che Putin prima o poi dovrà sedersi al tavolo e impegnarsi in discussioni serie", aveva esordito Starmer rivolgendosi da Downing Street ai leader. "Nell'ultima settimana molto è successo", ha aggiunto, riferendosi alla proposta di tregua concordata in Arabia Saudita dal presidente americano Donald Trump con il presidente ucraino Zelensky (quest'ultimo presente in collegamento alla call odierna convocata dal premier britannico). "L'Ucraina è parte del processo di pace - ha sottolineato - poiché si è impegnata a una cessate il fuoco senza condizioni di 30 giorni". Mentre Putin "sta cercando di prendere tempo", ha ribadito, rimarcando che se il presidente russo "è serio riguardo alla pace, deve interrompere i suoi barbarici attacchi all'Ucraina e accettare il cessate il fuoco" a sua volta.
Starmer: "Gli alleati si preparino a difendere la pace"
I Paesi alleati dell'Ucraina "non possono semplicemente aspettare" che Vladimir Putin si sieda al tavolo della pace per avviare "discussioni serie", ha proseguito Starmer. "Noi - ha insistito - dobbiamo guardare avanti e avanzare preparandoci a una pace che sia sicura e possa durare. Il che significa rafforzare la difesa dell'Ucraina ma anche essere noi stessi pronti a difendere un eventuale accordo attraverso lo strumento di una coalizione dei volenterosi". Il primo ministro britannico ha quindi ripetuto che occorre altresì "mantenere la pressione su Putin affinché venga al tavolo" negoziale, dopo aver già fatto riferimento in precedenza a una prospettiva di rafforzamento ulteriore nell'immediato delle "pressioni economiche" su Mosca. Dopo l'introduzione di Starmer diffusa in streaming per i media, è stato stabilito che il resto della discussione, con gli interventi dei leader collegati, prosegua a "porte chiuse".

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Il messaggio di Starmer
"Il popolo dell'Ucraina può contare su di noi, ora più che mai", aveva scritto in mattinata su X il primo ministro britannico, sotto una fotografia di Starmer e Zelensky pubblicata come manifesto della videocall odierna. Al meeting virtuale c'è un numero di partecipanti maggiore rispetto a quello del summit del 2 marzo scorso svoltosi in presenza alla Lancaster House: riunione durante la quale Starmer aveva presentato assieme al presidente francese Emmanuel Macron e allo stesso Zelensky l'idea della “coalizione dei volenterosi”, rivolgendosi in quel caso in totale a una quindicina di leader europei (fra cui Giorgia Meloni per l'Italia), oltre che del Canada e al ministro degli esteri della Turchia. Nel messaggio introduttivo alla video-riunione di oggi, il premier britannico fa riferimento alla volontà di dare "concretezza agli impegni" dei cosiddetti 'volenterosi' sul sostegno e sulle garanzie di sicurezza per Kiev. "Non possiamo consentire al presidente Putin di fare giochetti sull'accordo presentato dal presidente Trump". "Il disprezzo totale del Cremlino rispetto alla proposta di cessate il fuoco del presidente Trump - prosegue poi Starmer - serve solo a dimostrare come Putin non sia serio sulla pace". Passando quindi agli obiettivi degli alleati dell'Ucraina, afferma: "Se la Russia siederà finalmente al tavolo (della pace), noi dobbiamo essere pronti a sorvegliare il cessate il fuoco per assicurare una pace seria e duratura. Se invece non lo farà, dovremo ricorrere a ogni sforzo vigoroso per intensificare la pressione sulla Russia in modo da garantire la fine di questa guerra".