Guerra a Gaza, Katz: "Ho ordinato a Idf di fermare nave Flotilla per Gaza"

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A bordo della nave ci sono alcuni attivisti tra cui Greta Thunberg. "All'antisemita Greta e ai suoi amici, dico chiaramente: dovreste tornare indietro, perché non raggiungerete Gaza", ha detto il ministro della Difesa israeliano. "Avanti fino all'ultimo minuto", la risposta degli attivisti. 

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Il ministro israeliano della Difesa Israel Katz ha ordinato all'esercito di bloccare la missione di una nave di attivisti diretta a Gaza: a bordo anche Greta Thunberg. "All'antisemita Greta e ai suoi amici, dico chiaramente: dovreste tornare indietro, perché non raggiungerete Gaza", afferma Katz. 

La nave umanitaria della Freedom Flotilla diretta a Gaza, con 12 attivisti a bordo, continuerà il suo viaggio "fino all'ultimo minuto". Lo ha dichiarato all'Afp l'europarlamentare francese Rima Hassan a bordo della nave Madleen. "Resteremo mobilitati fino all'ultimo minuto, finché Israele non taglierà internet e le reti", ha dichiarato l'eurodeputata. "A bordo siamo dodici civili a bordo. Non siamo armati. Abbiamo solo aiuti umanitari", ha aggiunto.

Almeno 21 civili sono stati uccisi da attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, secondo fonti mediche citate dall'agenzia palestinese Wafa. Cinque palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti dal fuoco israeliano nei pressi dei siti di distribuzione degli aiuti a Gaza.

Intanto si cerca ancora una via per far arrivare con continuità gli aiuti umanitari. Il Gaza Humanitarian Fund (Gfh) ha avvertito che, dopo la chiusura totale di ieri, rimarrà aperto un solo centro di distribuzione di aiuti, nel centro del territorio palestinese. 

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Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Domani aperti tre siti per il cibo della Gaza Humanitarian Foundation

La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) aprirà domani tre centri di distribuzione nella Striscia di Gaza, afferma l'Ong sostenuta da Stati Uniti e Israele, citata dal Times of Israel. Uno a Wadi Gaza, nella parte centrale della Striscia, che aprirà alle 6 del mattino, mentre i due siti di Tel Sultan, nel sud, apriranno a mezzogiorno. La Ghf ha chiesto ai cittadini di Gaza di non avvicinarsi ai siti prima dell'orario di apertura. Secondo l'organizzazione, la distribuzione odierna è stata "organizzata e fluida". Oggi afferma di aver distribuito altre 17.000 scatole di cibo nei tre siti, un giorno dopo aver dichiarato di essere stata costretta a chiudere le operazioni a causa delle minacce al suo personale da parte di agenti di Hamas. 

Idf: "Perseguiteremo fino all'ultimo terrorista di Hamas"

L'Idf continuerà a perseguitare i terroristi di Hamas, fino all'ultimo. Lo ha dichiarato il portavoce dell'esercito israeliano, il generale di brigata Effi Dufferin, una volta arrivato al complesso sotterraneo sotto l'ospedale europeo di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, dove nei giorni scorsi è stato ritrovato tra gli altri il corpo di Sinwar. Indicando il tunnel, Dufferin ha poi scandito: "Qui potete vedere dove sono finiti i soldi degli aiuti europei, nello scavo di un'infrastruttura terroristica per l'uso cinico di Hamas delle infrastrutture civili. In un ospedale, ma non per aiutare le persone, ma causando morte e omicidi". "Ora possiamo dire con certezza che Sinwar era qui e ha trovato la sua morte qui. Continueremo a perseguitarli, fino all'ultimo di loro, fino a quando gli obiettivi della guerra non saranno raggiunti", ha promesso Dufferin.

Che cos'è il Captagon, la "droga della Jihad" trovata in Siria e che effetti produce

Si tratta di una metanfetamina conosciuta anche come "droga dei kamikaze", spesso mischiata con la caffeina. Non è molto diffusa in occidente, mentre è una sostanza che si trova relativamente in abbondanza in Medio Oriente. In Siria sono stati scoperti diversi laboratori per la produzione del Captagon. Ecco di cosa si tratta e quali sono gli effetti. COSA SAPERE

Media, report svela linea Hamas-Qatar vs il piano di Trump

Hamas e il Qatar si starebbero muovendo insieme per contrastare il piano di pace del presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente e gli sforzi dei paesi arabi per normalizzare le relazioni con lo Stato ebraico. Lo riferisce Channel 12, svelando il contenuto dei documenti trovati durante le operazioni dell'esercito israeliano a Gaza. Il rapporto sostiene che le relazioni tra il Qatar sono state cruciali per la sopravvivenza del gruppo terroristico di Hamas nel corso degli anni e per la sua capacità di portare a termine l'assalto del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele. In particolare, i documenti raccontano di una riunione di emergenza del giugno 2019, tra l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad bin Khalifa Al Thani e i leader di Hamas, tra cui Khaled Mashaal. Quest'ultimo, in riferimento agli Accordi di Abramo, avrebbe detto ad Al Thani: "Dobbiamo cooperare per resistere all'accordo del secolo e contrastarlo". Qualche mese dopo, nel dicembre 2019, in un incontro con l'allora ministro degli Esteri del Qatar, l'attuale primo ministro Mohammed bin Hamad Al Thani, l'allora leader di Hamas Ismail Haniyeh avrebbe detto: "Le sovvenzioni del Qatar sono l'arteria principale per noi", riferendosi al denaro dato da Doha al gruppo terroristico. Più tardi, nel 2020, Trump ha svelato ufficialmente un piano di pace che ha inquadrato come una soluzione "realistica" a due Stati. L'"accordo del secolo", formalmente intitolato "Pace per la prosperita': una visione per migliorare la vita del popolo palestinese e israeliano", offriva ai palestinesi uno stato su circa il 70% della Cisgiordania che non avrebbe incluso gli insediamenti israeliani, cosi' come una parte del deserto del Negev e un pesante pacchetto di aiuti economici. 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

Msf: "Un morto e 13 feriti arrivati in nostra clinica a Khan Yunis"

Tredici feriti e un corpo senza vita sono arrivati oggi al pronto soccorso della clinica di Medici Senza Frontiere (Msf) ad Al Mawasi, Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Hanno raggiunto la struttura sanitaria su carri trainati da asini, o in bicicletta o a piedi. I pazienti, tutti uomini di età compresa tra i 17 e i 30 anni - si legge in una nota - hanno raccontato ai team di Msf di essere stati colpiti nella zona di Shakoush, mentre si recavano a un centro di distribuzione di cibo. Alcuni, in condizioni critiche, sono stati trasferiti all'ospedale Nasser.

Secondo il personale del ministero palestinese della Salute, dall'alba sono stati ricoverati all'ospedale Nasser 40 pazienti con ferite da arma da fuoco, la maggior parte provenienti da Rafah.

Il sistema sanitario a Gaza, evidenzia Msf, è prossimo al collasso totale ed è sopraffatto da pazienti con ferite mortali causate dalla violenza. Un cessate il fuoco duraturo e un aumento senza impedimenti degli aiuti umanitari, che includano cibo e forniture mediche, sono di vitale importanza per fermare questa catastrofe causata dall'uomo.

Gaza, Pizzaballa: "Convenzioni internazionali non si sa cosa siano"

"Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili, orribili, di questi ultimi anni. Le immagini sono sugli schermi di tutti, quindi non entro dentro la cronaca. E' molto difficile dare prospettive di pace, di giustizia, di orizzonte, di dialogo, in un contesto dove tutto invece parla del contrario: orizzonti chiusi, mancanza di fiducia, odio profondo, guerra sotto il peso a Gaza di quello che è accaduto il 7 ottobre, ma poi quello che sta accadendo a Gaza, dove hanno ucciso decine di migliaia di persone, soprattutto innocenti, bambini, donne, in questo momento anche affamati, nonostante quello che dicono, la fame c'è". Lo ha detto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme in un intervento video trasmesso questo pomeriggio al convegno internazionale "Pax et Bonum. Costruire la pace per il bene comune, sulla via del diritto internazionale", organizzato a Roma dall'Azione Cattolica, dall'Istituto Giuseppe Toniolo e dal Fiac (Forum Internazionale di Azione Cattolica). "Si sta assistendo a una distruzione totale - ha proseguito Pizzaballa -: non soltanto a una devastazione del territorio, ma anche a una devastazione delle relazioni, delle prospettive, della fiducia, come dicevo, per non parlare di giustizia. Per cui parlare di pace in questo contesto sembra quasi fuori luogo". "Va anche aggiunto - ha detto ancora -, tenendo presente il tema del vostro convegno, che le cosiddette convenzioni internazionali qui proprio non si sa nemmeno cosa siano, e le organizzazioni multilaterali, a cominciare dall'Onu, ma non solo, stanno mostrando tutta la loro debolezza". Secondo Pizzaballa, "è il momento in cui viene fuori con evidenza che le istituzioni politiche e, ahimé, anche quelle religiose, nel nostro contesto, sono state e sono incapaci di intercettare il bisogno di pace, di giustizia e di prospettive per queste popolazioni". "Forse è anche il tempo di aggiornare queste convenzioni - ha continuato -, tenendo presente il contesto nel quale ci si trova, di guerre ibride, di situazioni totalmente sbilanciate, e anche bisognerebbe chiedersi cosa fare nel caso in cui le convenzioni non vengono rispettate, come intervenire. Sono domande importanti, per evitare che si resti al livello semplicemente teorico e di buoni auspici, tenendo presente il nostro contesto, dove ci troviamo". Quindi, per Pizzaballa, "il diritto internazionale, che resta un punto di riferimento, deve, soprattutto in questo mondo globalizzato, essere un punto di riferimento, ha bisogno comunque di essere pensato, studiato e diventare un riferimento reale, e non soltanto ideale". "Allora mi chiedo, dal momento che sono religioso: la pace, il bene dove si trovano? Dove cercarli? - ha domandato il cardinale - A livello di territorio, è lì che ancora posso trovare la speranza: sono tantissime le persone, associazioni, movimenti, gruppi, appartenenti alla società civile, che non rinunciano a considerare l'altro un uomo, una persona, con i suoi diritti, con la sua dignità, da rispettare".

Israele conferma, trovato il corpo di Mohammed Sinwar

L'Idf e lo Shin Bet confermano che il corpo del leader di Hamas Muhammad Sinwar è stato trovato dalle truppe in un tunnel che corre sotto l'ospedale europeo a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Lo scrive il Times of Israel. Il corpo è stato prelevato dal tunnel - utilizzato da Hamas come centro di comando - sabato, dopo che le truppe avevano raggiunto l'ospedale diversi giorni prima. Sono stati prelevati anche diversi altri corpi, appartenenti ad altri membri di Hamas. L'esercito afferma che, in seguito a un processo di identificazione, è stato confermato che uno dei corpi appartiene a Sinwar, ucciso in un attacco israeliano al tunnel il 13 maggio. Nell'attacco sono morti anche Muhammad Shabana, comandante della Brigata Rafah del gruppo terroristico, e Mahdi Quara, comandante del Battaglione Khan Younis del Sud. Sempre nel tunnel, l'esercito afferma di aver trovato diversi oggetti appartenenti a Sinwar e Shabana, tra cui le carte d'identità. Sono state trovate anche armi. 

Iran, missione segretario generale Farnesina a Teheran: ha visto Araghchi

Il segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ambasciatore Riccardo Guariglia, si è recato in missione a Teheran il 7-8 giugno scorsi, su indicazione del ministro Antonio Tajani.

Il segretario generale - ha riferito la Farnesina in una nota - ha presieduto una sessione di consultazioni bilaterali con il Vice Ministro degli Esteri, Majid Takht-Ravanchi. Le consultazioni hanno permesso di discutere i rapporti bilaterali nel settore politico, economico e culturale, nonché i principali dossier internazionali e regionali. L'ambasciatore Guariglia è stato altresì ricevuto dal ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, Abbas Araghchi, e ha incontrato il Vice Ministro e Presidente dell'Institute for Political and International Studies (Ipis), Saeed Khatibzadeh.

La manifestazione pro Gaza ricompatta il Campo Largo. VIDEO

Siria, Ong: "Un morto e due feriti in operazione mirata dell'Idf"

Una persona è morta e due sono rimaste ferite in un attacco dell'aviazione israeliana su un'auto a Mazraat Beit Jinn, vicino alla zona cuscinetto monitorata dalle Nazioni Unite. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), con sede a Londra. L'esercito israeliano ha reso noto di aver "neutralizzato un terrorista di Hamas nell'area di Mazraat Beit Jinn". 

Ghf: "Consegnati per la prima volta aiuti a capi comunità di Gaza"

La Gaza Humanitarian Foundation riferisce di aver distribuito oggi altre 17.000 casse di cibo in tre siti a Rafah e nella Striscia di Gaza centrale, un giorno dopo aver dichiarato di essere stata costretta a chiudere le operazioni a causa delle minacce al suo personale da parte di agenti di Hamas. L'organizzazione ha riferito inoltre di aver consegnato 11 camion di aiuti ai leader della comunità palestinesi per la distribuzione nel nord di Rafah, nell'ambito di un programma pilota che prevede la consegna diretta dei rifornimenti ai cittadini di Gaza, anziché costringerli a percorrere lunghe distanze e attraversare le linee delle Idf per ricevere gli aiuti. "Esamineremo le operazioni e valuteremo se questa sia un'opzione praticabile per il futuro", afferma. 

A Gaza esordisce l'unità Idf formata da ultra-ortodossi

Per la prima volta, i militari della nuova Brigata Asmonea dell'Idf, formata da ebrei ultra-ortodossi che hanno scelto di fare il servizio militare, sono entrati nella Striscia di Gaza per combattere. La brigata è stata dislocata nel nord della Striscia, fa sapere il Times of Israel, in operazioni di rastrellamento. 

Nave Flotilla a Katz: "Avanti fino all'ultimo minuto"

La nave umanitaria della Freedom Flotilla diretta a Gaza, con 12 attivisti a bordo, tra cui Greta Thunberg, continuerà il suo viaggio "fino all'ultimo minuto". Lo ha dichiarato all'Afp l'europarlamentare francese Rima Hassan a bordo della nave Madleen, dopo che il ministro israeliano Israel Katz ha ordinato ai suoi militari di bloccare l'imbarcazione. "Resteremo mobilitati fino all'ultimo minuto, finché Israele non taglierà internet e le reti", ha dichiarato l'eurodeputata. "A bordo siamo dodici civili a bordo. Non siamo armati. Abbiamo solo aiuti umanitari", ha aggiunto.  Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha ordinato ai militari di impedire alla nave di raggiungere il territorio palestinese. La coalizione ha risposto su X, affermando di aspettarsi "intercettazioni e attacchi da parte di Israele da un momento all'altro" e chiedendo ai governi delle persone a bordo di proteggerle: sono cittadini di Germania, Francia, Brasile, Turchia, Svezia, Spagna e Paesi Bassi. "Non abbiamo paura di loro", ha dichiarato l'attivista tedesca per i diritti umani Yasemin Acar, anche lei a bordo. "Il messaggio che ci hanno inviato - che non possiamo avvicinarci - non ci fa fare un passo indietro", ha aggiunto. L'eurodeputata francese Hassan - del partito della sinistra radicale di Jean-Luc Mélenchon La France Insoumise - ha espresso preoccupazione per la mancanza di una risposta ufficiale da parte dei Paesi di nazionalità degli attivisti. "Nessuno Stato ha risposto. Il messaggio che viene inviato è che a Israele viene permesso di agire impunemente, senza alcuna garanzia di protezione per noi", ha aggiunto. 

Prima brigata soldati ultra-ortodossi entra a Gaza

Per la prima volta, i riservisti ultra-ortodossi della brigata Asmonea delle Idf sono entrati nella Striscia di Gaza nell'ambito dell'offensiva contro Hamas. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che questi militari opereranno nell'area settentrionale dell'enclave palestinese con il compito di sostenere le operazioni difensive e di rastrellamento.

A novembre è nata in Israele la prima brigata formata da soldati ultraortodossi, dopo le polemiche sull'esenzione di cui godevano. Si ritiene che siano reclutabili almeno 60mila giovani studenti delle scuole talmudiche finora esenti dal servizio militare, dopo la fine del 'privilegio' deciso nei mesi scorsi dalla Corte suprema israeliana.

Nei giorni scorsi alcuni deputati ultraortodossi della Knesset hanno annunciato l'astensione dal voto sulle proposte legislative della coalizione di governo, in segno di protesta contro il mancato avanzamento della legge sull'esenzione dalla leva militare per i membri delle loro comunità.

Idf, sparati colpi avvertimento vicino centro aiuti

L'esercito israeliano ha ammesso di avere sparato "colpi di avvertimento" a un chilometro da un centro di distribuzione di aiuti di Tel al Sultan, vicino a Rafah, nel sud di Gaza. Secondo al Jazeera, almeno 14 persone sono morte e un centinaio sono rimaste ferite. Il ministero della Salute di Gaza ha confermato quattro vittime. I militari, ha spiegato l'Idf, hanno aperto il fuoco quando "diverse persone sospette" si sono avvicinate alle truppe "in modo minaccioso" e "nonostante i precedenti avvertimenti che l'area era una zona di combattimento attivo". I soldati avrebbero ordinato alle persone di allontanarsi e di fronte al loro rifiuto "hanno risposto con colpi di avvertimento". L'Idf ha negato che il bilancio sia così alto: "Un'indagine iniziale suggerisce che il numero di feriti segnalati non corrisponde alle informazioni" in possesso delle forze armate. Scondo fonti mediche, un'altra persona è morta in un altro punto di distribuzione, Wadi Gaza, nel centro dell'enclave palestinese vicino al corridoio di Netzarim. Quando, dopo un'ora di distribuzione degli aiuti, la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha annunciato che non ne avrebbe consegnati altri è scoppiato il caos. La Ghf ha riaperto oggi due punti di consegna, uno per un'ora e l'altro per mezz'ora. Aveva comunicato l'apertura di un terzo punto, ma non è arrivata conferma. 

Ex premier registra suo nuovo partito 'Bennett 2026'

L'ex primo ministro israeliano Naftali Bennett ha completato le procedure di registrazione del suo nuovo partito. Lo riferisce il Times of Israel citando Kan. La formazione, nome provvisorio 'Bennet 2026', consentirà all'ex premier di candidarsi alle prossime elezioni politiche senza dover pagare i debiti del suo vecchio partito Yamina. E il ritorno in grande stile nell'agone politico è proprio l'obbiettivo di Bennett: i sondaggi lo danno vincitore in un'eventuale sfida con l'attuale capo del governo, Benjamin Netanyahu. Secondo un'inchiesta di Channel 12, se si votasse oggi il blocco anti-Netanyahu vincerebbe 72 dei 120 seggi della Knesset se a guidarlo fosse Bennett. 

Teheran conferma: "Abbiamo documenti sensibili su Israele, un tesoro"

Il ministro iraniano dell'Intelligence, Esmail Khatib, ha confermato che i servizi segreti di Teheran sono entrati in possesso di un'ingente quantità di documenti "sensibili" che riguarderebbero anche i siti nucleari di Israele. Si tratta di un vero e proprio "tesoro", ha dichiarato Khatib, sottolineando che "i documenti che abbiamo ottenuto dal regime sionista sono relativi ai loro impianti nucleari" e "rafforzeranno le capacità offensive" della Repubblica islamica.

Ieri la tv di Stato iraniana aveva riportato in un servizio la notizia di quella che veniva presentata come una delle più significative operazioni di spionaggio degli ultimi anni, che ha portato l'intelligence di Teheran a mettere le mani su un'enorme quantità di documenti sensibili provenienti dall'interno di Israele, tra cui migliaia di file che descriverebbero nel dettaglio l'infrastruttura nucleare e i piani strategici del Paese.

Khatib ha precisato che l'Iran manterrà segreto il modo in cui ha trasferito i documenti all'interno del suo territorio, ma renderà pubblici i contenuti.

Katz: "ho ordinato a Idf di fermare nave Flotilla per Gaza"

Il ministro israeliano della Difesa Israel Katz afferma di aver dato istruzioni all'esercito di impedire la missione di una nave di attivisti e diretta a Gaza. Lo riferisce Times of Israel. L'imbarcazione Madleen è stata organizzata da Freedom Flotilla. Tra i 12 attivisti a bordo ci sono  Greta Thunberg, l'attivista brasiliano Thiago Avila, e Rima Hassan, membro franco-palestinese del Parlamento europeo. "Ho dato istruzioni all'Idf di agire affinché la Madleen non raggiunga Gaza. All'antisemita Greta e ai suoi amici, dico chiaramente: dovreste tornare indietro, perché non raggiungerete Gaza", afferma Katz in una dichiarazione. 

Israele, proteste per il rilascio degli ostaggi di Hamas. VIDEO

Migliaia di israeliani hanno protestato a Tel Aviv per chiedere l'immediato rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas

Nave verso Gaza con Greta. "Sarà intercettata entro 48 ore"

Israele dovrebbe intercettare nelle prossime 48 ore la nave di aiuti umanitari diretta a Gaza con a bordo Greta Thunberg. Lo ha riferito un fonte informata al Jerusalem Post. A bordo ci sono attivisti e un diplomatico.

Faraone: "Il governo tace su Gaza e sui temi dei referendum"

"Due grosse manifestazioni, una a Milano e una a Roma, sul dramma di Gaza; referendum su temi importantissimi come lavoro e cittadinanza. E la maggioranza di governo non c'è". Lo dichiara in una nota Davide Faraone, vicepresidente di Italia viva.  "Stanno in panchina, muti, omertosi, inutili. Meloni, Tajani e Salvini però si appassionano e discutono accalorandosi del terzo mandato ai governatori, sul tema si leggono sui giornali dichiarazioni a gogo, riprendono voce, s'alza la loquacità. Il loro silenzio in realtà è rumorosissimo, la scelta delle priorità altrettanto", conclude. 

Idf: "Portavoce Protezione Civile Gaza è terrorista Hamas" (2)

"E' un'accusa falsa", ha replicato Bassal interpellato da France Presse, "non lavoro per alcuna organizzazione militare". Bassal ha sottolineato che l'azione della Protezione Civile di Gaza è guidata dal diritto internazionale.

Idf, colpito membro di Hamas nel Sud della Siria (2)

Almeno una persona è rimasta ferita nell'attacco di un drone israeliano contro un veicolo che viaggiava nei pressi di una fattoria a Beit Jinn, ha riportato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo la Ong con sede nel Regno Unito, che dispone di un'ampia rete di collaboratori sul campo, "questo attacco costituisce una nuova escalation di una serie di attacchi aerei israeliani contro diverse aree della Siria".

Incendiata sinagoga a Gerusalemme, Netanyahu: "Sconvolto"

Un incendio e' scoppiato ieri sera nella sinagoga Or Habib a Gerusalemme, frequentata dal rabbino capo Ayizhak Yosef. Lo riferisce la polizia, secondo la quale il rogo è doloso, si legge sui media israeliani. "Sono sconvolto dall'episodio criminale di incendio doloso e dalla profanazione della sinagoga Or Habib a Gerusalemme", ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. In un'immagine pubblicata da Times of Israel si vedono diversi libri bruciati sul pavimento della sinagoga. Alcuni politici legati alla destra religiosa hanno ritenuto il gesto legato al dibattito in corso sulla revoca dell'esenzione dal servizio militare per gli ebrei ultraortodossi.

Capo milizia Gaza nega collaborazione con Israele e contatti Anp

Yasser Abu Shabab, leader di una milizia jihadista palestinese a Gaza, ha negato di collaborare con Israele e di avere rapporti con l'Autorità Nazionale Palestinese. "Non stiamo collaborando con Israele", ha affermato Abu Shabab, secondo quanto riferisce il Jerusalem Post, negando quindi di aver incontrato alcun funzionario israeliano nell'ultimo anno. La sua milizia non è armata con armi provenienti da Israele, ha aggiunto. "Le nostre armi non provengono da Israele: sono semplici armi che abbiamo raccolto dalla popolazione locale", ha detto, nonostante un portavoce dell'Idf avesse confermato che Israele fornisce armi al gruppo. Media israeliani aggiungono oggi che la milizia ha iniziato a proteggere le vie di accesso ai centri di aiuti umanitari a Rafah e a fornire protezione ai convogli umanitari con armi fornite da Israele. Il governo e alti funzionari della sicurezza avrebbero approvato la consegna di fucili Kalashnikov, pistole e munizioni alla milizia, guidata da Yasser Abu Shabab, un beduino trentunenne della tribù Tarabin di Rafah. Abu Shabab in precedenza aveva mantenuto ampi legami nella penisola del Sinai ed era coinvolto nel contrabbando di droga dal Sinai alla Striscia di Gaza, scrive il Jerusalem Post. Il miliziano ha inoltre smentito di essere legato all'Isis: "Non abbiamo alcun legame con alcun Paese o organizzazione. Queste voci mirano a danneggiare la nostra reputazione e a creare una situazione di ostilità tra noi, Israele e i Paesi arabi". 

Kiev: "Almeno 12 civili uccisi nelle ultime 24 ore in attacchi russi"

Almeno 12 civili sono stati uccisi e altri 65 sono rimasti feriti negli attacchi russi avvenuti in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo hanno riferito i funzionari regionali. Secondo l'aeronautica militare di Kiev, le forze russe hanno lanciato 49 droni durante la notte, tra cui Shahed di progettazione iraniana, insieme a un missile antinave Onyx e due missili aviolanciati guidati X-59/69. Le difese aeree hanno intercettato 40 droni, mentre altri 18 sono scomparsi dai radar: probabilmente si trattava di esche destinate a sopraffare i sistemi ucraini. Sono stati segnalati attacchi in almeno cinque regioni.

Wafa: "Almeno 21 civili uccisi oggi dagli attacchi a Gaza" (2)

Otto persone sono rimaste uccise in un attacco aereo israeliano sulla città di Jabalia nel nord di Gaza. I cadaveri di due civili sono stati recuperati dopo un attacco aereo nella zona di Ma'an, a est di Khan Yunis. Altre cinque persone, fra le quali due ragazzine, sono rimaste uccise dopo che un drone israeliano ha preso di mira tende di profughi nella zona di al-Mawasi, a Khan Yunis. Un'altra donna è morta per le ferite che aveva riportato in un attacco aeero precedente, sempre a Khan Yunis. A Rafah, quattro civili sono stati uccisi e altri 70 feriti dopo che le forze israeliane hano aperto il fuoco vicino a un centro aiuti a ovest della città. Nella zona centrale di Gaza, un civile è rimasto ucciso e molti altri sono stati feriti da fuoco israeliano vicino a un sito di distribuzione di aiuti presso il Corridoio Netzarim. Le forse israeliane hanno colpito abitazioni e strutture civili a Jabalia, nel nordest. 

Wafa: "Almeno 21 civili uccisi oggi dagli attacchi a Gaza"

Almeno 21 civili sono stati uccisi da attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, secondo fonti mediche citate dall'agenzia palestinese Wafa. Fonti mediche palestinesi sostengono che le riserve di carburante degli ospedali di Gaza dureranno solo altri due giorni. I feriti stanno cercando di raggiungere le strutture sanitarie di Gaza Sud, a causa degli attacchi in corso e del collasso delle infrastrutture. 

Al Jazeera: "Altri 5 morti durante distribuzione aiuti Gaza"

Altri cinque palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano nei pressi del centro di distribuzione di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation. Lo riferiscono ad Al Jazeera i funzionari di Hamas che controllano il territorio della Striscia. I feriti sarebbero decine.

Bonelli: "Dopo piazza Meloni riconosca Stato Palestina"

"La piazza di ieri, con oltre 300 mila persone da tutta Italia, è stata la risposta più potente e limpida a chi continua a voltarsi dall'altra parte davanti ai crimini di Netanyahu, a chi non riesce nemmeno a pronunciare la parola 'condanna', a chi impugna l'arma dell'antisemitismo solo per non denunciare l'orrore che si sta consumando a Gaza". Giorgia Meloni esca dall'ipocrisia e dica si' alle sanzioni e riconosca lo stato di Palestina". Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, commenta la grande manifestazione per la Palestina che ha riempito Roma, da piazza Vittorio a San Giovanni. "Abbiamo marciato insieme, con dignità e determinazione, per chiedere la fine dei bombardamenti, per fermare i crimini contro l'umanità, per togliere ogni complicità politica, economica e militare a chi calpesta il diritto internazionale. E' inaccettabile che il governo Meloni continui a chiudere gli occhi, a proteggere Netanyahu e a tacere davanti a un massacro di civili, bambini, donne, giornalisti e operatori umanitari. Siamo stati a Rafah, in Cisgiordania e continueremo a batterci in Parlamento e nelle piazze per fermare quella è che una vera e propria pulizia etnica. Vogliamo che l'Italia torni a essere un presidio di umanità, non un alleato di chi bombarda e uccide. E' il tempo del coraggio - conclude - non del silenzio".

Idf: "Portavoce Protezione Civile Gaza è terrorista Hamas"

Mahmoud Zabar Tafesh Bassal, portavoce della Protezione Civile di Gaza, e' "un terrorista attivo nell'organizzazione terrorista Hamas". E' l'accusa contenuta in un comunicato delle forze armate israeliane, secondo le quali Bassal "ha diffuso centinaia di dichiarazioni false ai media internazionali" e ha "attribuito falsi crimini di guerra a Israele e ha presentato dati inventati" che "hanno causato una grave distorsione della realtà sul terreno".

Haaretz: "5 persone uccise da Idf a Gaza vicino centro distribuzione aiuti"

Cinque palestinesi sono stati uccisi e decine di altri sono rimasti feriti dal fuoco israeliano nei pressi dei siti di distribuzione degli aiuti a Gaza. Lo riporta Haaretz.

Idf, colpito membro di Hamas nel Sud della Siria

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver colpito un membro di Hamas nell'area di Mazraat Beit Jinn, nel Sud della Siria. Lo si legge in un comunicato diffuso dalle Israel Defence Forces.

Minacce social ad Emiliano dopo lo stop ai rapporti con Israele

"Faremo saltare in aria te e quella Regione di m... ", oltre a definirlo "nazista" e "sionista". Sono due messaggi privati arrivati sul profilo Instagram del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la sua decisione, la prima di un governatore in Italia, di rompere i rapporti con il governo israeliano per il "genocidio" palestinese. Per questo ora Emiliano - riportano alcuni quotidiani locali - potrebbe finire sotto tutela. Emiliano ha presentato denuncia in Questura  allegando gli screenshot dei due messaggi ricevuti tra lunedì e martedì da un profilo all'apparenza anonimo e con una foto generica. Il caso è ora al vaglio della Digos e della Polizia postale, che dovranno accertare la provenienza e la reale pericolosità delle minacce. Intanto, la questione potrebbe essere discussa nei prossimi giorni dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che potrebbe decidere eventuali misure di tutela.

Netanyahu condanna incendio sinagoga Gerusalemme: "Punire responsabili"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato "l'incendio doloso e la profanazione" della sinagoga Or Habib dell'ex rabbino capo Yitzhak Yosef, nel quartiere Sanhedria di Gerusalemme. "Non dobbiamo permettere che accadano scene che ci ricordano periodi tragici della nostra storia", ha detto Netanyahu, citando le conclusioni dei vigili del fuoco secondo cui l'incendio è stato appiccato intenzionalmente. "Invito le autorità competenti ad accertare di chi sia la colpa il prima possibile" e a punirla con la massima severità possibile, ha chisto  Netanyahu. 

Anche il leader dell'opposizione Yair Lapid condanna l'incidente, affermando che "si aspetta che la polizia trovi rapidamente i colpevoli e li assicuri alla giustizia più severa", mentre il presidente di Yisrael Beytenu Avigdor Liberman dichiara che "non si deve permettere a una manciata di criminali di minare l'unità della società israeliana".

Israele, proteste per il rilascio degli ostaggi di Hamas

Idf: "Portavoce protezione civile Gaza è agente di Hamas"

Le Idf hanno diffuso documenti di intelligence che dimostrerebbero che il "portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza" non è semplicemente sotto l'influenza di Hamas, ma è un vero e proprio agente del movimento islamista. Secondo l'esercito israeliano, Mahmoud Zabar Tafesh Bassal è un terrorista attivo all'interno di Hamas.  Tre documenti di intelligence divulgati menzionano il nome di Bassal, anche se in contesti diversi. In uno di questi, viene descritto come capo di una cellula dell'intelligence di Hamas per la "Quinta Brigata: Occhio di Golia". In un altro documento, viene definito "custode dell'ordine" e in un terzo come vice comandante di plotone.  Da un riepilogo generale si evince che fa parte del battaglione Zeitoun della brigata di Gaza City (Hamas aveva cinque brigate, due nel nord di Gaza, una nel centro di Gaza, una a Khan Yunis e una a Rafah). Secondo l'Idf, Bassal "ha svolto il ruolo di portavoce della Protezione Civile per un lungo periodo di tempo e abusa del suo ruolo diffondendo informazioni false e non verificate ai media internazionali, attribuendo erroneamente crimini di guerra a Israele e presentando dati inventati. Queste informazioni hanno avuto risonanza mediatica globale e hanno causato una grave distorsione della realtà sul campo". 

Al Jazeera: "21 persone uccise negli attacchi israeliani nella Striscia"

Almeno 21 persone sono state uccise stamattina negli attacchi israeliani nella Striscia, secondo quanto riferito ad al Jazeera da fonti degli ospedali locali. Tra queste ci sono anche otto palestinesi uccisi in un attacco israeliano a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, secondo quanto riferito da una fonte dell'ospedale al-Shifa.

Calenda: "Usata manifestazione Gaza per aggirare silenzio elettorale"

"Se la destra avesse usato una manifestazione su un dramma umanitario per aggirare il silenzio elettorale, avremmo tutti, giustamente, stigmatizzato questo comportamento. E' esattamente ciò che è accaduto ieri. In un referendum con quorum l'invito a votare equivale ad un'indicazione di voto. Il corretto funzionamento di una democrazia non si difende solo quando fa comodo". Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda.

Incendio doloso nella notte a sinagoga di Gerusalemme

L'incendio scoppiato ieri sera in una sinagoga di Gerusalemme è stato appiccato intenzionalmente, afferma il servizio di Soccorso Antincendio locale, citato dal Times of Israel. "Dopo aver esaminato tutti i reperti rinvenuti sul posto, è stato inequivocabilmente stabilito che si trattava di un incendio doloso", afferma il servizio, che sta indagando sull'incidente insieme alla polizia. I vigili del fuoco sono stati chiamati nel quartiere Sanhedria di Gerusalemme durante la notte per spegnere l'incendio. La sinagoga è frequentata dall'ex rabbino capo Yitzhak Yosef. Nell'edificio sono stati trovati anche libri di preghiera vandalizzati. In un evento forse correlato, è stata trovata una croce dipinta sulla porta di un'abitazione vicina. La polizia non ha segnalato alcun arresto correlato all'incidente. Il ministro degli Interni Moshe Arbel ha intanto chiesto allo Shin Bet di indagare, aggiungendo di aver contattato il direttore uscente dell'agenzia, Ronen Bar, in merito all'incendio, riporta Ynet. "Si tratta di una preoccupante escalation e di un attacco a un simbolo nazionale", ha dichiarato in merito all'incidente, definendolo "un crimine d'odio efferato". 

Almeno 21 morti in ultimi attacchi israeliani a Gaza

Sono almeno 21 i palestinesi uccisi negli attacchi sferrati questa mattina dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera.

Medioriente, oltre 50 morti per attacchi Israele a Gaza

Hamas conferma morte comandante Brigate Mujaheddin

Hamas ha confermato la morte di Asaad Abu Sharia, comandante delle Brigate Mujaheddin, in un attacco israeliano su Citta' di Gaza. Nel comunicato, diffuso su Telegram, viene confermata anche la morte del fratello dell'uomo, Ahmed Abu Sharia. L'esercito israeliano aveva riferito che i due miliziani eliminati erano coinvolti negli attacchi del 7 ottobre 2023.

Hamas pubblica la foto di un ostaggio, 'non tornerà vivo'

Hamas pubblica una nuova foto dell'ostaggio israeliano Matan Zangauker, dopo aver affermato che le truppe israeliane stavano "assediando" la zona in cui è detenuto a Gaza. "Non ritornerà vivo", è il messaggio che accompagna l'immagine, dove si vede la foto del rapito attaccata a un sacco nero insanguinato appoggiato su un pavimento anch'esso sporco di sangue con alcuni proiettili. Nella foto, Zangauker è appoggiato su un fianco con una coperta che gli copre la parte inferiore del corpo, mentre sullo sfondo si vede una sacca per flebo. 

Idf, identificati i 4 soldati uccisi ieri a Khan Yunis

Sono tati tutti identificati dall'Idf i quattro soldati israeliani morti ieri in azione nel crollo di un edificio minato a Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza. Si tratta di Uri Yhonatan Cohen, Tom Rotstein e Yoav Raver, di un'unità del genio militare, e di Chen Gross, di un'unita di ricognizione. I quattro sono stati attirati in una trappola esplosiva. Lo si legge sui media israeliani, fra cui Haaretz.

Manifestazione per Gaza, organizzatori: “300mila in piazza”. Schlein: Italia che non tace

Il corteo si è mosso da piazza Vittorio a piazza San Giovanni.  Qui, dal palco, hanno parlato Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola  Fratoianni e Angelo Bonelli, oltre a giornalisti e figure pubbliche.  Ieri a Milano si è tenuta, invece, l'iniziativa di Azione e Italia Viva  al teatro Parenti. LEGGI QUI

In migliaia manifestano a Tel Aviv per il rilascio ostaggi

Migliaia di persone hanno manifestato ieri sera a Tel Aviv per chiedere il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza e un cessate il fuoco dopo 20 mesi esatti di guerra. La folla si è radunata nella piazza ribattezzata "Piazza degli Ostaggi". "Il popolo scelga gli ostaggi! Solo un accordo completo per il ritorno dei nostri cari porterà alla vera vittoria", ha dichiarato il Families Forum, la principale organizzazione per i familiari degli ostaggi rapiti da Hamas nel pogrom del 7 ottobre 2023. Noam Katz, figlia dell'ostaggio Lior Rudaeff, dichiarato morto ma il cui corpo si trova ancora a Gaza, ha chiesto la fine immediata delle ostilità. "Non mandate altri soldati a rischiare la vita per riportare indietro i nostri padri. Riportateli indietro attraverso un accordo. Fermate la guerra!", ha detto alla folla, secondo una dichiarazione del Families Forum.

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