Guerra a Gaza, nave Flotilla diretta verso la Striscia sequestrata da Israele

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L'organizzazione Freedom Flotilla Coalition, che ha noleggiato la nave umanitaria Madleen per dirigersi a Gaza con a bordo l'attivista svedese Greta Thunberg, ha dichiarato che l'imbarcazione è stata sequestrata dall'esercito israeliano insieme ai suoi passeggeri. Israele parla invece di "dirottamento" a cui seguirà il rimpatrio delle persone coinvolte

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Flotilla afferma che la barca umanitaria diretta a Gaza con a bordo anche Greta Thunberg è stata "sequestrata" insieme ai suoi passeggeri da Israele, che parla invece di "dirottamento" a cui seguirà il rimpatrio delle persone coinvolte. 

Israele, infatti, ha dichiarato che l'imbarcazione  è stata dirottata verso le coste israeliane, con i passeggeri pronti a tornare alle loro case. "Lo 'yacht da selfie' delle 'celebrità' sta navigando in sicurezza verso le coste di Israele. Si prevede che i passeggeri facciano ritorno ai loro Paesi d'origine", ha scritto il ministero degli Affari Esteri israeliano sui social media.

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Tajani: "Abbiamo detto ora basta, deve tornare la pace a Gaza"

"A Gaza dobbiamo fare di tutto perché arrivi la pace, bisogna immediatamente far cessare gli attacchi israeliani contro la popolazione civile": lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la situazione dei territori palestinesi a margine del Vertice sul "Mediterraneo connesso" di Nizza. "Abbiamo detto 'ora basta', devono essere liberati immediatamente gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas - ha insistito Tajani - e poi bisogna attuare un progetto per la ricostruzione di Gaza che secondo noi deve essere guidato da un Paese arabo. E l'Italia è pronta anche a mandare dei militari qualora fosse necessaria una presenza di una forza di pace che riunifichi la Cisgiordania a Gaza in modo da dar vita poi a uno Stato palestinese". Tajani ha poi ricordato la vicenda del piccolo Adam, ferito in un raid israeliano che ha decimato la sua famiglia: "Mercoledì Adam arriverà a Milano con la mamma, la zia e quattro cuginetti. Nei prossimi giorni arriveranno anche una cinquantina di palestinesi che escono da Gaza. L'Italia - rivendica il ministro - è uno dei Paesi che ha fatto di più per fare uscire la popolazione civile da Gaza. Il 10% di tutti coloro che sono usciti da Gaza oggi è in Italia, siamo uno dei Paesi che ha fatto di più per il riconoscimento dei palestinesi". L'impegno "così forte" dell'Italia "continua con Food for Gaza, che è il progetto italiano per aiutare la popolazione civile. Per noi questa rimane una priorità, non è soltanto un'azione umanitaria, è un'azione politica. Perché senza un dialogo forte con Israele non avremmo potuto ottenere questi risultati". 

Macron: "Blocco umanitario su Gaza è uno scandalo"

Il blocco umanitario su Gaza è "uno scandalo" e "una vergogna". Lo dice il presidente francese Emmanuel Macron, chiedendo nuovamente un cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi israeliani e la "riapertura delle rotte umanitarie" nel territorio palestinese assediato. Macron ha anche affermato che la Francia sarà "vigile" dopo che la Marina israeliana ha intercettato un'imbarcazione che tentava di raggiungere Gaza con a bordo diversi attivisti filo-palestinesi, tra cui sei cittadini francesi.

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Media: "La Madleen ha raggiunto il porto di Ashdod"

La Madleen, intercettata e sequestrata da Israele questa mattina mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza con aiuti umanitari e con a bordo 12 attivisti tra cui la svedese Greta Thunberg, è arrivata nel porto israeliano di Ashdod questa sera. A riferirne è un fotografo dell'AFP. Scortata da due navi militari israeliane, l'imbarcazione è entrata nel porto di Ashdod intorno alle 20:45 locali. 

Tajani: "Fare di tutto perché arrivi pace a Gaza"

“Dobbiamo fare di tutto perché arrivi la pace a Gaza”. Lo ribadisce il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che a margine del vertice sul Mediterraneo connesso in corso a Nizza osserva: “Bisogna immediatamente cessare gli attacchi israeliani contro la popolazione civile. Abbiamo detto ‘ora basta’. Devono essere liberati immediatamente gli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e poi bisogna attuare un progetto per la ricostruzione di Gaza che secondo noi deve essere guidato da un paese arabo”.

“L’Italia  è pronta anche a mandare dei militari qualora fosse necessaria una presenza di una forza di pace che riunifichi la Cisgiordania a Gaza, in modo di dar vita poi a uno stato palestinese”, ha concluso. 

Gaza, gli occhi per vedere il dolore: il fumetto di Claudio Marinaccio

Occhi smarriti, che hanno perso la speranza. Occhi che ogni giorno hanno davanti solo dolore, distruzione, morte. Sono gli occhi di Gaza. E sono i nostri che devono vedere cosa sta succedendo. La disperazione di Gaza raccontata da Claudio Marinaccio. LEGGI L'ARTICOLO

Famiglia ostaggio pubblica filmato del suo rapimento il 7 ottobre

La famiglia di Matan Angrest, un soldato israeliano tenuto in ostaggio a Gaza, ha divulgato oggi un ulteriore filmato del momento del suo rapimento, avvenuto il 7 ottobre 2023. Il video pubblicato è il terzo di Matan dall'inizio della prigionia che la famiglia rende pubblico, dopo averne diffusi altri due ad aprile. Un video documentava il suo rapimento a Gaza e un altro il suo interrogatorio durante la cattività. L'esercito israeliano ha recuperato il filmato e lo ha trasmesso alla famiglia, che lo ha fatto divulgare nel programma di informazione investigativa "Uvda" su Canale 12.

Anat Angrest, la madre di Matan, ha raccontato che nelle ultime settimane la famiglia ha esaminato tutte le informazioni disponibili per comprendere le condizioni di Matan. Hanno incontrato ex ostaggi che avevano visto Matan in prigionia e hanno scoperto una discrepanza tra quanto detto alla famiglia e le gravi condizioni di salute del giovane.

Angrest, soldato delle IDF, è stato preso prigioniero dal suo carro armato durante i combattimenti nei pressi della comunità di confine di Gaza, Nahal Oz, la mattina del 7 ottobre. Angrest è stato ferito e preso in ostaggio. Il Capitano Daniel Perez e il Sergente Maggiore Itay Chen, che avevano combattuto al suo fianco, sono stati entrambi uccisi nella stessa occasione e si ritiene che i loro corpi siano a Gaza.

Pe in contatto con Israele per sicurezza persone a bordo Flottilla

"La protezione e il benessere dei deputati europei, ovunque nel mondo, saranno sempre la massima priorità per il Parlamento europeo.Negli ultimi giorni e ore, la presidente del Parlamento europeo è stato in costante contatto con le autorità israeliane e i leader dei gruppi politici del Parlamento europeo per garantire la sicurezza della deputata Rima Hassan, una delle persone a bordo dell'imbarcazione Madleen, e di tutti i suoi accompagnatori". Lo rende noto la portavoce del Pe, Delphine Colard. "Il Parlamento europeo insisterà sempre affinché tutti i suoi deputati siano tutelati e trattati con rispetto, in quanto rappresentanti eletti dei cittadini europei, ovunque si trovino nel mondo.La situazione e' ancora in corso e rimarremo in contatto 24 ore su 24 con tutte le parti fino a quando non sara' risolta in sicurezza", aggiunge.

Israele: "Abbiamo dato a Kiev vecchi sistemi Patriot"

L'ambasciatore israeliano in Ucraina, Michael Brodsky, ha riferito che Israele ha inviato all'Ucraina sistemi di difesa aerea Patriot, ricevuti dagli Stati Uniti all'inizio degli anni '90. A maggio, il New York Times - citando funzionari Usa - aveva scritto della decisione di trasferire i sistemi di difesa aerea dallo Stato ebraico a Kiev. "All'inizio degli anni '90, quando ebbe luogo la prima Guerra del Golfo, ricevemmo sistemi Patriot dagli Stati Uniti. A proposito, questi sistemi ora si trovano in Ucraina: erano sistemi in servizio in Israele all'inizio degli anni '90 e abbiamo accettato di trasferirli all'Ucraina. Purtroppo, non se ne è parlato molto, ma quando alcuni affermano che Israele non ha aiutato militarmente l'Ucraina, non è vero. Israele ha aiutato anche militarmente", ha affermato Brodsky. Rispondendo alla domanda sul perché Israele non commenti mai sull'assistenza militare all'Ucraina, l'ambasciatore ha affermato di preferire non discutere di questo argomento "delicato". "Sottolineo sempre che è meglio parlare di questi argomenti non sui media, non pubblicamente, ma attraverso i canali speciali esistenti. Pertanto, lasciamo questo argomento agli specialisti, a coloro che lavorano in questo settore", ha osservato il diplomatico. 

Media: "Netanyahu e Trump hanno parlato per 40 minuti"

Alcuni media israeliani - tra cui Ynet e Channel 12 -  hanno riferito della telefonata intercorsa fra il presidente americano Donald Trump ed il premier israeliano Benyamin Netanyahu, precisando che la telefonata è durata circa quaranta minuti. 

Ghf, riaperto centro distribuzione aiuti

Il Gaza Relief Fund (Ghf) ha annunciato la riapertura di un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Tel a-Sultan a Rafah, in precedenza chiuso "a causa di una rivolta scoppiata tra la folla". Lo fa sapere Ynet.

Vance: "Nessun genocidio di Israele, ma soffro per palestinesi"

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha respinto l'accusa secondo cui Israele starebbe perpetrando un genocidio a Gaza, lamentando al contempo la mancanza di umanità da parte di alcuni che non riconoscono le continue sofferenze dei palestinesi all'interno della Striscia di Gaza. "Vedo questi video, vedo le immagini, ed è molto straziante", ha detto Vance dopo che il comico e podcaster Theo Von, durante un'intervista al vicepresidente, ha mostrato quello che descrive come un filmato "orribile" proveniente da Gaza. "Quello che stiamo cercando di fare è cercare di risolvere due problemi". "Da un lato, ha spiegato Vance "stiamo cercando di portare più aiuto possibile alla gente", dall'altra bisogna ricordare che Israele "è attaccato da questa terribile organizzazione terroristica e la gente a volte lo dimentica". "E quello che stiamo cercando di fare è arrivare a una risoluzione pacifica che dia a Israele la certezza che Hamas non li attaccherà mai più", ha concluso.

Golan: "Fermare guerra a Gaza, governo non rappresenta più gli israeliani"

“Israele dovrebbe porre fine alla guerra il prima possibile. Oggi il governo non rappresenta la stragrande maggioranza degli israeliani”. Lo ha detto Yair Golan, ex premier e capo dell’opposizione israeliana di sinistra, durante un briefing con i giornalisti. Le dichiarazioni arrivano a pochi giorni da un voto parlamentare che potrebbe portare a nuove elezioni. Golan ha detto di rappresentare coloro “che vogliono salvare la democrazia israeliana da un futuro corrotto” e dalla “visione messianica, nazionalista ed estremista di una piccola fazione della società israeliana”.

“La grande maggioranza vuole mantenere Israele come patria del popolo ebraico e allo stesso tempo come stato libero, egualitario e democratico”, ha continuato il capo dell’opposizione, secondo cui la maggior parte degli israeliani vuole “la fine immediata della guerra a Gaza”, il ritorno di tutti gli ostaggi detenuti da militanti palestinesi tramite un unico accordo di scambio, e la creazione di una commissione d’inchiesta nazionale sull’attacco di Hamas del 2023. Obiettivi che, a sua detta, il governo Netanyahu osteggia. “Credo che potremmo raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi nel giro di pochi giorni – ha sottolineato Golan - Credo che ponendo fine alla guerra e liberando gli ostaggi, potremo costruire un’alternativa ad Hamas all’interno della Striscia di Gaza. La stragrande maggioranza vuole nuove elezioni il prima possibile”.

Mercoledì in Lombardia bambini Gaza, Adam sarà curato a Niguarda

E' previsto per dopodomani, mercoledì 11 giugno, l'arrivo a Milano di alcuni bambini e dei loro familiari provenienti da Gaza per essere curati negli ospedali della Lombardia. Lo comunica in una nota l'assessorato regionale al Welfare, sottolineando che i pazienti saranno ricoverati a Milano - all'ospedale Niguarda, dove verrà seguito il piccolo Adam, e al Policlinico - e a Bergamo, all'ospedale Papa Giovanni XXIII. "Confermiamo così, come già indicato al Governo - dichiara l'assessore Guido Bertolaso - tutta la nostra disponibilità a curare questi bambini con grande senso di responsabilità".

Netanyahu: "Siamo in una guerra esistenziale, nessuna resa"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato alla cerimonia commemorativa per i caduti nell'Affaire Altalena, un violento scontro che ebbe luogo nel giugno 1948 tra le neonate forze di Difesa Israeliane e l'Irgun, uno dei gruppi paramilitari ebraici che operò nel corso del mandato britannico della Palestina dal 1931 al 1948. Come riporta il quotidiano israeliano Ynet, Netanyahu, durante il suo discorso pronunciato nel cimitero militare nel quartiere Nahalat Yitzhak di Tel 

Mediterranea Saving Humans: "Amici di Freedom Flotilla, serve mobilitazione"

"Siamo amici con la Freedom Flotilla e ci conosciamo coi membri dell'equipaggio. La Freedom Flotilla mentre andava verso Gaza ha soccorso delle persone migranti e ha contrastato di fatto un respingimento verso la Libia". Lo ha affermato a Radio Vaticana, don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans. "Quindi noi siamo molto preoccupati in primis per le persone che sono a bordo e per i nostri amici che si trovano a bordo, perché comunque sono stati sembra arrestati non si sa se verranno rimpatriati o cosa - dice Ferrari -. Ma siamo preoccupati soprattutto per le persone che dovevano ricevere il loro aiuto, cioè le persone che si trovano a Gaza in una condizione terribile, vergognosa, inaccettabile, disumana, e anche questo gesto di squisita solidarietà internazionale è stato fermato". Per don Ferrari, "dobbiamo mobilitarci sempre di piu', tutti perché è un tema di fraternità universale. Sono i nostri fratelli e sorelle le persone che a Gaza si trovano in condizioni totalmente inaccettabili, sono i nostri fratelli e sorelle gli ostaggi che si trovano appunto prigionieri dopo un periodo così lungo e anche quella è una cosa totalmente inaccettabile".

Fonte Idf: "Madleen nelle prossime ore ad Ashdod"

Dovrebbe raggiungere il porto di Ashdod nelle prossime ore la Madleen, l'imbarcazione della Freedom Flotilla con 12 attivisti internazionali a bordo, intercettata nella notte dalle forze di sicurezza israeliane mentre cercava di raggiungere Gaza. Lo ha riferito una fonte militare al Times of Israel, precisando che i volontari arrestati saranno consegnati alla polizia per essere espulsi verso i Paesi d'origine. La Freedom Flotilla Coalition (Fcc) alcune ore fa aveva denunciato di aver perso i contatti con gli attivisti di cui non conosceva la localizzazione dopo essere stati fermati dagli israeliani.

Libano: "100 dollari a siriano per tornare in patria" (2)

I primi profughi siriani erano giunti in Libano dal 2011, anno dello scoppio della sanguinosa repressione governativa contro le allora proteste popolari. Oltre ai profughi siriani, il Libano deve gestire l'emergenza di sfollati interni: un milione e 200mila libanesi che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa della guerra israeliana contro Hezbollah lo scorso autunno. Il Libano, che ha una popolazione di circa cinque milioni di persone, è inoltre afflitto dal 2019 dalla peggiore crisi economica della sua storia. Dopo più di mezzo secolo, a dicembre scorso in Siria si è registrato uno storico cambio di governo. Da allora, secondo i dati dell'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr), circa 173.000 profughi siriani sono tornati volontariamente in Siria dal Libano. Ma la guerra civile e regionale in Siria non si è conclusa del tutto. Solo a marzo, sono state uccise più di 1.500 persone in scontri armati a sfondo confessionale. A seguito di queste persecuzioni, circa 40mila civili della zona costiera siriana sono fuggiti in Libano, diventando nuovi profughi siriani. L'Unhcr ha annunciato le scorse settimane "drastici tagli" agli aiuti offerti ai siriani in Libano a causa del congelamento del sostegno finanziario americano che rappresenta il 40% del suo finanziamento globale. "Non possiamo fornire cifre precise ma prevediamo il ritorno di circa 200-300mila persone a seconda del grado di successo del piano", ha detto Mitri, secondo cui le autorità libanesi prevedono di dare a ciascun siriano un incentivo di 100 dollari per tornare in Siria. Mitri ha spiegato che "il ritorno avverrà in modo organizzato o non organizzato. Nel primo caso, i nomi saranno registrati e il trasporto in Siria sarà assicurato dalle autorità libanesi tramite autobus. Per questi rifugiati - ha detto - sarà fornito un aiuto di 100 dollari a persona. Nel secondo caso, i rifugiati dovranno fissare la data del loro ritorno e provvedere al proprio mezzo di trasporto, e avranno anch'essi diritto a 100 dollari a persona". 

Ucraina, ambasciatore Israele: "Inviati a Kiev sistemi Patriot"

Israele ha inviato all'Ucraina i sistemi di difesa aerea Patriot, ricevuti dagli Stati Uniti nei primi anni '90. Lo ha detto l'ambasciatore israeliano in Ucraina Michael Brodsky in un'intervista con Marichka Dovbenko. Lo riporta Ukrinform. "All'inizio degli anni '90, quando si svolse la prima guerra del Golfo (nota anche come Operazione Desert Storm, che durò dal 17 gennaio al 28 febbraio 1991 - ndr), ricevemmo i sistemi Patriot dagli Stati Uniti. A proposito, questi sistemi sono ora in Ucraina. Purtroppo non se ne è parlato molto, ma quando alcuni dicono che Israele non ha aiutato militarmente l'Ucraina, non è vero. Israele ha aiutato Kiev anche in senso militare", ha sottolineato Brodsky.

Israele, Smotrich a partner governo: "Non fatelo cadere"

Il ministro delle Finanze israeliano e leader di estrema destra Bezalel Smotrich ha esortato i partiti ultraortodossi a non far cadere il governo per la mancata approvazione di una legge che esenti i giovani haredi dalla leva militare obbligatoria. "Esorto tutti i miei partner di coalizione: mettete da parte i disaccordi. Mostrate senso di responsabilità", è l'appello lanciato. "La storia - ha aggiunto il leader di Sionismo Religioso - non perdonerà coloro che smantellano il governo e trascinano il Paese alle elezioni nel mezzo della guerra, prima del ritorno degli ostaggi e prima che i nostri obiettivi riguardo a Gaza e all'Iran siano pienamente raggiunti".

Smotrich: "Non sapevo di armi a milizia Gaza"

Il ministro delle Finanze israeliano e leader di estrema destra Bezalel Smotrich ha dichiarato che non era a conoscenza della decisione del premier Benjamin Netanyahu di far arrivare armi a una milizia anti-Hamas a Gaza. "Sono totalmente contrario ad armare un nemico, a prescindere dalla fazione a cui appartiene", ha affermato. 

Attesa telefonata Trump-Netanyahu su Iran e Gaza

Il presidente americano Donald Trump parlerà con il premier israeliano Benjamin Netanyahu più tardi. Lo ha riferito il giornalista Barak Ravid, citando un collaboratore del capo di governo israeliano e una fonte al corrente della questione. La telefonata tra i due avverrà mentre si attende la risposta dell'Iran alla proposta Usa sul programma nucleare della Repubblica islamica, dopo cinque round di colloqui tra Washington e Teheran. L'amministrazione Trump è inoltre impegnata nel tentativo di far raggiungere a Israele e Hamas un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi. 

Israele su Flotilla:c'è chi alimenta Gaza e chi il proprio ego

Il portavoce del governo israeliano David Mencer, in un conferenza stampa, ripresa dalla Bbc, ha affermato che le forze israeliane, che rimorchiano l'imbarcazione della Freedom Flotilla, hanno dato ai 12 attivisti a bordo cibo e bevande in abbondanza e aggiunge che il gruppo tornerà a casa a breve. "Per quanto riguarda gli aiuti, lo yacht aveva un carico esiguo, ma ovviamente verrà inviato a Gaza. Chi sta davvero alimentando Gaza e chi sta davvero alimentando il proprio ego?", ha chiesto in modo sarcastico. "Per quanto riguarda questa flottiglia, non era una flottiglia, era uno yacht da selfie. Era attivismo su Instagram", ha aggiunto Mencer. 

Lapid: "Netanyahu svende soldati per salvare governo"

"Netanyahu sta svendendo i nostri soldati e la nostra sicurezza solo per mantenere la sua coalizione in rovina ancora per qualche settimana". E' l'accusa lanciata dal leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid, facendo riferimento alla crisi in corso all'interno del governo, con i partiti ultraortodossi che hanno minacciato di votare per la dissoluzione della Knesset a fronte della mancata approvazione di una legge che esenti i giovani haredi dalla leva militare obbligatoria. Per il leader di Yesh Atid, "una legge senza sanzioni immediate non è una legge. E' solo un'altra bugia di Netanyahu". "Qual è la spiegazione del primo ministro, del Likud e di Sionismo Religioso? Cosa diranno ai soldati che muoiono ogni giorno?", ha aggiunto Lapid. 

Ghf, chiuso un centro aiuti a Gaza a causa di disordini

La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha riferito della chiusura di un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Tel al-Sultan, nella Striscia. La decisione, riferisce Yedioth Ahronoth, è stata presa "a causa di disordini scoppiati tra la folla radunata sul posto, che hanno impedito la distribuzione sicura degli aiuti". 

Idf: "Uccisi 15 terroristi negli ultimi giorni a Gaza"

Durante le operazioni della 98a Divisione a Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale, nei giorni scorsi, le Idf hanno eliminato almeno 10 terroristi, identificati nelle vicinanze delle forze armate. Lo rende noto l'esercito israeliano, aggiungendo che la 252ª Divisione ha diretto un attacco aereo contro una cellula di cinque agenti avvistati nei pressi delle forze. Decine di altri obiettivi, tra cui tunnel e operativi, sono stati colpiti nei raid aerei degli ultimi giorni in tutta Gaza.

Parigi: protezione consolare per 6 francesi a bordo nave con aiuti per Gaza

Il ministro degli Esteri francese Jean Noel Barrot ha ''chiesto di poter esercitare la protezione consolare'' nei confronti dei sei cittadini francesi che si trovano a bordo della nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition diretta nella Striscia di Gaza e intercettata da Israele. Barrot ha aggiunto che ''la Francia vuole favorire un ritorno rapido'' dei sei cittadini francesi che si trovano sul veliero partito il primo giugno dal porto di Catania con l'obiettivo di portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.

Iran. Grossi (Aiea): 'Chiarisca materiale e attività nucleari non dichiarate'

Nell'ambito del programma nucleare iraniano "persistono questioni irrisolte in materia di garanzie. L'Iran deve fornire con urgenza risposte tecnicamente credibili per chiarire la presenza di materiale e attività nucleari non dichiarate". Lo scrive in un post su X il segretario generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Mariano Grossi, riportando quanto detto nel suo intervento al Consiglio dei governatori dell'ente stesso. "Negli ultimi mesi ho lavorato intensamente con Iran e Stati Uniti a sostegno dei loro negoziati", aggiunge Grossi, assicurando che l'Aiea "svolge un ruolo indispensabile nella verifica di ogni nuovo accordo" e che l'agenzia resta "ingaggiata" nel processo che vede coinvolti Washington e Teheran. È attesa per oggi la controproposta iraniana a un'offerta statunitense che l'Iran ha definito "inaccettabile", stando a quanto confermato dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei; i negoziati sembrano essersi rallentati in seguito a una serie di cinque incontri tra le delegazioni nelle ultime settimane.

Nave con aiuti per Gaza, Spagna convoca incaricato d'affari ambasciata israeliana

La Spagna convoca l'incaricato d'affari dell'ambasciata israeliana a Madrid, Dan Poraz, per una protesta sul caso dell'imbarcazione 'Madleen' della Freedom Flotilla con a bordo attivisti, anche un cittadino spagnolo, e aiuti diretti a Gaza e intercettata da Israele. Fonti del ministero degli Esteri hanno confermato di essere in contatto con l'attivista, con la sua famiglia e con il ministero degli Esteri israeliano per "la protezione consolare". Poraz è stato convocato al dicastero per "protestare per quanto accaduto". 

E' la seconda volta in meno di un mese che l'incaricato d'affari israeliano in Spagna viene convocato al ministero degli Esteri di Madrid. Il 22 maggio era stato per una protesta dopo che in Cisgiordania forze israeliane erano intervenute esplodendo "colpi di avvertimento" durante una visita di diplomatici, compreso un rappresentante spagnolo. Israele non ha un ambasciatore a Madrid da quasi un anno, quando il governo di Benjamin Netanyahu richiamò per consultazioni Rodica Radian-Gordon in segno di protesta per l'annuncio del riconoscimento della Palestina da parte della Spagna.

Hamas, 47 morti e 388 feriti nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore, 47 persone sono state uccise e 388 ferite dalle forze israeliane a Gaza. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, guidato da Hamas, secondo il quale dall'inizio della guerra il 7 ottobre 2023, in 54.927 sono morti e 126.615 feriti. 

Berlino: "Assistenza a cittadina tedesca a bordo della Madleen"

L'ambasciatore tedesco in Israele, Steffen Seibert, ha confermato che un tedesco era a bordo della nave Madleen intercettata dalle forze di sicurezza israeliane mentre era diretta a Gaza. "Siamo in contatto con le autorita' israeliane. Tutti i passeggeri sono stati trasferiti in Israele dalla Marina, che ci ha assicurato che nessuno è rimasto ferito", ha affermato Seibert. "E' stato ordinato loro di lasciare il Paese e abbiamo offerto assistenza consolare a una cittadina tedesca", ha aggiunto. Si tratta di Yasemin Acar, tedesca nata da genitori curdi: attivista dall'età di 15 anni, si batte per i rifugiati, i diritti umani e contro il razzismo anti-musulmano; sostenitrice della Palestina, ha organizzato manifestazioni a Berlino. 

I 12 attivisti della Freedom Flotilla, chi sono

Sono 12 gli attivisti a bordo della barca Madleen con la quale l'organizzazione Freedom Flotilla puntava a arrivare a Gaza per portare aiuti umanitari simbolici forzando il blocco israeliano. La più famosa del gruppo è Greta Thunberg, attivista svedese per il cambiamento climatico che da qualche tempo ha imbracciato la causa palestinese. A Catania, da dove il veliero è partito, era stato visto anche l'attore di Game of Thrones Liam Cunningham ma la Freedom Flotilla ha smentito la presenza a bordo. C'è invece Rima Hassan, nata in un campo profughi palestinese in Siria e ora membro del Parlamento europeo e Yasemin Acar, attivista tedesca nata e cresciuta da genitori curdi provenienti dalla Turchia.  Thiago Avila è il coordinatore della Freedom Flotilla Brasile e membro del Comitato direttivo della Coalizione Freedom Flotilla. Molti i francesi a bordo dell'imbarcazione: Yanis Mhamdi, giornalista e direttore di Blast, un'agenzia di stampa indipendente francese, il medico e attivista Baptise Andre, i francesi Reva Viard e Pascal Maurieras, che ha già partecipato ad altre missioni della Freedom Flotilla.  L'imbarcazione però è una perfetta rappresentazione del mondo: l'attivista turco Suayb Ordu, lo studente di ingegneria olandese Mark van Rennes e Sergio Toribio della ong per la conservazione marina Sea Shepherd. A bordo anche Omar Faiad, corrispondente di al-Jazeera. 

Tajani: "Prima bisogna costruire lo Stato palestinese, poi lo si riconosce"

Intervistato da Rai Radio 1, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto alle critiche rivolte al governo italiano durante le manifestazioni di sabato, in cui si è accusato l’esecutivo di essere troppo indulgente nei confronti di Benjamin Netanyahu. Al centro del dibattito, il mancato riconoscimento formale dello Stato di Palestina da parte dell’Italia. "Cosa si è ottenuto con il riconoscimento di uno Stato che non esiste? - ha replicato Tajani - Non hanno ottenuto nessun risultato da Israele. Se servisse questo a fermare Israele, potrebbe essere una soluzione. Io credo invece si ottenga l’effetto contrario". 

Il ministro ha sollevato interrogativi sulla natura stessa di un eventuale Stato palestinese: "Qual è lo Stato palestinese? Gaza o la Cisgiordania? E chi è l’interlocutore? L’Autorità nazionale palestinese – che non controlla Gaza – oppure Hamas, che è un’organizzazione terroristica?". Secondo Tajani, la priorità è creare le condizioni per la nascita concreta di uno Stato: "Prima bisogna costruirlo lo Stato palestinese e poi riconoscerlo. Credo che l’unico modo sia arrivare a un cessate il fuoco, poi avere una fase di supervisione da parte di un Paese arabo con la presenza anche italiana su un piano anche militare per un’operazione di pacificazione, e poi riconoscere lo Stato di Palestina, che riconosce a sua volta Israele e che viene riconosciuto da Israele".

Fondamentale, per il ministro, è l’eliminazione del ruolo di Hamas: "Prima bisogna assolutamente estirpare Hamas, che non può essere un interlocutore e deve stare fuori dalla Cisgiordania e da Gaza, questo è fondamentale. Hamas continua a sparare sulla folla ed è responsabile di tutto ciò che è accaduto". Pur ribadendo le critiche a Tel Aviv, Tajani ha condannato con forza l’atteggiamento di Hamas: "Israele ha sbagliato e abbiamo condannato quello che è stato fatto, però Hamas deve liberare gli ostaggi, perché usarli come arma di ricatto è inaccettabile e vergognoso". 

Gaza, il drammatico video appello di Greta Thunberg dalla nave Madleen

"Se vedete questo video, siamo stati intercettati e rapiti in acque internazionali dalle forze di occupazione israeliane, o da forze che sostengono Israele", dice l'attivista. IL VIDEO

Tajani: "Israele ha già vinto militarmente, ora basta con le sofferenze dei civili"

Parlando a Rai Radio 1, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lanciato un appello per la fine delle ostilità nella Striscia di Gaza, sottolineando il ruolo cruciale che Stati Uniti e Cina possono svolgere per riportare la pace sia in Medio Oriente che in Ucraina. "Chi ha la bacchetta magica per far finire le guerre?", la domanda al titolare della Farnesina, che ha risposto: "Io credo che soprattutto Stati Uniti e Cina possano svolgere un ruolo fondamentale sia in Ucraina che a Gaza, anche se lì è molto complicato perché c’è una storia che va avanti da millenni, da tempi di Mosè".

Tajani ha definito "inaccettabile" quanto sta accadendo nella Striscia e ha chiesto un cambio di passo immediato: "È ovvio che bisogna smetterla con i bombardamenti, Israele deve chiudere la partita, ha già vinto militarmente. Hamas deve liberare tutti gli ostaggi, ora basta con la sofferenze del popolo palestinese, che è vittima di Hamas, e più continuano le cose e più Hamas sfrutterà gli scudi umani". Il ministro ha ribadito l’impegno italiano nel rispetto del diritto internazionale: "Bisogna rispettare il diritto umanitario. Noi siamo amici di Israele e del popolo palestinese nella stessa maniera. Stiamo lavorando affinché possa intanto essere aiutata la popolazione civile". 

Tajani ha ricordato le azioni concrete messe in campo dall’Italia per i civili: "Siamo l’unico Paese che è riuscito a fare entrare un convoglio delle Nazioni Unite. L’11 giugno arriverà in Italia il piccolo Adam con la mamma, la zia e quattro cuginetti. Ieri sera il governo d’Israele ha autorizzato la partenza e quindi dall’11 saranno in Italia e saranno curati in Lombardia". Infine, ha rivendicato il ruolo dell’Italia come attore umanitario di primo piano: "L’Italia è il Paese che ha accolto il 10% di tutti i palestinesi che hanno lasciato Gaza, è il Paese che ha fatto di più insieme all’Egitto e altri due Paesi arabi".

Tajani: "Nave Madleen? Provocazioni non servono a niente"

"Le provocazioni non servono a niente". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato a 'Il rosso e il nero' su Radio 1 a proposito della vicenda della nava Madleen, intercettata dalle forze israeliane mentre era diretta a Gaza. Tajani ritiene l'iniziativa una "provocazione" e "un'operazione politica" in quanto si tratta di "una nave piccola che non poteva portare grandi aiuti". 

Boldrini: "Israele liberi nave ed equipaggio della Freedom Flotilla"

"Nella notte tra l'8 e il 9 giugno le forze armate israeliane hanno assaltato la nave Madleen di Freedom Flotilla, che voleva attraccare a Gaza per consegnare beni di prima necessità, e sequestrato il suo equipaggio''. Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

''A bordo della nave, che batte bandiera del Regno Unito, ci sono 12 persone tra cui l'attivista Greta Thunberg, il giornalista francese Yanis Mahmadi, l'europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan. Ci sono cittadine e cittadini svedesi, francesi, tedeschi, turchi, spagnoli, brasiliani, olandesi, tutti pacifisti e disarmati. Ue, Uk, Brasile, Turchia e i paesi d'appartenenza dei volontari a bordo facciano pressione su Tel Aviv perché rilasci la nave e le persone che sono a bordo. Israele liberi immediatamente l'equipaggio della Madleen e permetta la distribuzione ordinata di viveri alla popolazione stremata di Gaza". 

Macron: "Gli attivisti francesi della nave Flotilla tornino prima possibile"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto che i cittadini francesi, attivisti sulla nave umanitaria Freedom Flotilla fermata da Israele mentre tentavano di raggiungere Gazam, possano rientrare "il prima possibile". 

Macron

©IPA/Fotogramma

Ankara: "Israele si comporta da Stato terrorista"

"L'attacco odioso del governo di Benjamin Netanyahu" contro la barca a vela Madleen della Freedom Flotilla, per impedirle di rompere il blocco navale e raggiungere Gaza, "dimostra ancora una volta che Israele agisce da Stato terrorista". E' la durissima condanna espressa dal ministero degli Esteri turco nei confronti dello Stato ebraico dopo che le forze di sicurezza hanno intercettato e preso il controllo dell'imbarcazione con a bordo 12 attivisti stranieri. 

Israele, sequestrata barca umanitaria diretta a Gaza. VIDEO

Madrid convoca capo missione d'Israele per protesta per la nave Flotilla

Il governo spagnolo si è messo in contatto con Sergio Toribio, l'attivista iberico fra i 12 volontari internazionali a bordo della nave umanitaria della Freedom Flotilla, bloccata dall'esercito israeliano mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza, e con il ministero degli Affari esteri di Israele, "esercitando protezione consolare" sul connazionale. Lo segnalano fonti del ministero degli esteri, citate dall'agenzia Europa Press. Madrid ha inoltre convocato l'incaricato di affari dell'ambasciata israeliana in Spagna, Dan Poraz, per protestare per l'accaduto. Poraz è attualmente capo della missione diplomatica israeliana in Spagna, dopo che un anno fa il governo di Benjamin Netanyahu ha richiamato a consultazione l'ambasciatrice Rodica Radian-Gordon, per protestare contro la decisione dell'esecutivo presieduto da Pedro Sanchez di riconoscere lo Stato di Palestina. L'incaricato di affari israeliano a Madrid era stato convocato dal ministero degli Esteri, guidato da José Manuel Albares, l'ultima volta due settimane fa, per trasmettergli la condanna del governo iberico per le intimidazioni a colpi di arma da fuoco da parte delle forze armate israeliane contro una delegazione internazionale di diplomatici, che stata effettuando una visita in Cisgiordania. 

La Turchia condanna il sequestro della Flotilla per Gaza

"L'intervento delle forze israeliane contro la nave Madleen, mentre si trovava in acque internazionali, salpata per consegnare aiuti umanitari a Gaza, con a bordo anche nostri cittadini, è una chiara violazione del diritto internazionale": Lo afferma il ministero degli Esteri turco in un comunicato sul sequestro da parte di Israele della Flotilla con aiuti per Gaza, mentre gli attivisti a bordo sono stati fermati. "Questo atto atroce del governo (di Benjamin) Netanyahu, che minaccia la libertà di navigazione e la sicurezza marittima, dimostra ancora una volta che Israele si comporta come uno Stato terrorista", si legge nella nota. 

Media, la Freedom Flotilla arrivata al porto di Ashdod

L'emittente israeliana Kan riferisce che la Madleen, la nave della Freedom Flotilla fermata da Israele, è arrivata nel porto di Ashdod.   Il ministro della Difesa israeliano aveva dichiarato in precedenza che la nave sarebbe stata trasportata lì dopo essere stata bloccata dalle forze israeliane mentre cercava di raggiungere la Striscia di Gaza. 

Teheran: "Presenteremo presto agli Usa la proposta sul nucleare"

L'Iran annuncia che presenterà presto la propria proposta sul nucleare agli Stati Uniti con i quali sono in corso i negoziati. Lo annuncia il portavoce del ministero degli Esteri  Esmail Baghaei. "Nessun Paese è autorizzato a rilasciare autorizzazioni per l'arricchimento dell'Iran o a dettare alcunché in merito al diritto all'arricchimento dell'Iran", ha sottolineato. 

Nucleare Iran

©Ansa

Partito ultra-ortodosso: "Voteremo per lo scioglimento della Knesset"

Un portavoce del partito ultra-ortodosso israeliano Shas ha dichiarato che mercoledì voterà a favore dello scioglimento del Parlamento (Knesset). "Allo stato attuale, voteremo mercoledì a favore dello scioglimento della Knesset", ha dichiarato il portavoce dello Shas, Asher Medina, in un'intervista alla stazione radio Kol Beramah, ripresa dal Times of Israel. "Siamo delusi da Netanyahu. Ci aspettavamo che prendesse provvedimenti in precedenza, non solo negli ultimi giorni", afferma. La coalizione di governo di Netanyahu è entrata in crisi la scorsa settimana, quando i partiti ultraortodossi United Torah Judaism e Shas hanno iniziato a minacciare di abbandonare la coalizione e di sciogliere la Knesset se il governo non avesse approvato una legge che esentasse gli studenti delle yeshiva dal servizio militare. Venerdì, l'ufficio di Netanyahu ha riferito di "progressi significativi" nei negoziati con i partiti ultra-ortodossi in merito al disegno di legge di esenzione. Tuttavia, i partiti ultra-ortodossi continuano a minacciare di far cadere il governo. 

Spagnolo su nave Flotilla fa appello a Madrid per liberazione

L'attivista spagnolo Sergio Toribio, fra i 12 volontari internazionali a bordo della nave umanitaria della Freedom Flotilla diretta a Gaza, bloccata dall'esercito israeliano mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza, ha lanciato in un videomessaggio ad "amici e familiari" un appello a fare pressione sul governo iberico per ottenere "quanto prima" la liberazione. "Mi chiamo Sergio Toribio, di Spagna. Se state vedendo questo video, siamo stati intercettati in mare e sono stato sequestrato dalle forze israeliane di occupazione o di un paese complice del genocidio di palestinesi da parte di Israele", dice l'attivista nel videomessaggio diffuso sui social dalla Coalizione della Fredom Flotilla. "Chiedo a tutti i miei compagni, amici e familiari di fare pressione sul governo di Spagna per chiedere quanto prima la mia liberazione", ha segnalato. Il video è simile a quelli pubblicati dall'attivista Greta Thunberg e altri volontari a bordo della nave Madleen, fra cui l'europarlamentare francese Rima Hassan, dopo che ieri il ministro israeliano Israel Katz ha ordinato ai suoi militari di bloccare l'imbarcazione.   L'organizzatrice della Freedom Flotilla, Huwaida Arraf, ha definito il fermo degli attivisti "arbitrario e illegale" chiedendo che vi sia posta fine in maniera immediata. "Israele non ha autorità legale per detenere i volontari internazionali a bordo del Madleee", ha assicurato l'avvocata palestinese-statunitense, ripresa dai media iberici, e ha ricordato che i volontari "non sono sottoposti alla giurisdizione israeliana e non possono essere penalizzati per portare aiuti volontari o sfidare un blocco illegale". 

L'Iran accusa Israele di pirateria per il sequestro della nave Freedom Flotilla

L'Iran ha accusato Israele di "pirateria" per il sequestro della nave Freedom Flotilla, che si stava dirigendo verso Gaza con a bordo alcuni attivisti, tra cui Greta Thunberg. "L'attacco a questa imbarcazione - dal momento che è avvenuto in acque internazionali - è considerato dal diritto internazionale una forma di pirateria", ha dichiarato in conferenza stampa Esmaeil Baqaei, portavoce del ministero degli Esteri di Teheran. 

Katz: "Mostreremo a Greta Thunberg le atrocità di Hamas"

Il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato all'esercito di proiettare un video, che mostra le atrocità commesse il 7 ottobre 2023 da Hamas, a attivisti della Freedom Flotilla arrestati dopo che avevano tentato di sfidare il blocco israeliano su Gaza. Lo riporta il Times of Israel. "È giusto che Greta l'antisemita - afferma Katz - e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente chi è il gruppo terroristico Hamas che sostengono e per conto del quale agiscono, quali atti atroci hanno compiuto su donne, anziani e bambini, e contro chi Israele sta lottando per difendersi". 

Sinistra Ue: "Il fermo della Freedom Flotilla viola le norme internazionali"

"La Sinistra Ue esprime la sua più ferma condanna in seguito all'intercettazione da parte delle autorità israeliane di una nave della Freedom Flotilla che trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione civile di Gaza, costretta alla fame forzata dal 2 marzo". Lo si legge in una nota diffusa dal gruppo politico di cui fa parte anche l'eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan, tra i volontari a bordo della nave.    "Questa intercettazione e la detenzione dell'eurodeputata Rima Hassan costituiscono una palese violazione del diritto internazionale, incluso il diritto marittimo e umanitario", spiegano dal gruppo. "L'esercito di Netanyahu ha intercettato la Freedom Flotilla in un contesto di assordante silenzio da parte dei leader politici in Europa e nel mondo. La storia li guarda. La loro inazione per porre fine al genocidio non è altro che complicità. Chiediamo un intervento immediato da parte delle autorità europee per garantire la sicurezza dell'equipaggio e consentire agli aiuti umanitari di entrare a Gaza", aggiunge la copresidente del gruppo della Sinistra Ue, l'eurodeputata francese Manon Aubry. 

Israele, ordini di evacuazione per diverse aree a Nord di Gaza

L'esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per diverse località del governatorato settentrionale della Striscia di Gaza, tra cui il campo profughi di Jabalya e altri sette quartieri limitrofi. Nel comunicato diffuso sulle reti sociali, le Israel Defence Forces affermano di avere avviato in questa zona operazioni "per distruggere le capacita' delle organizzazioni terroristiche". Tra i quartieri interessati ci sono Al Nahda, Al Rawda, Al Salam, Al Nour, Al Tuffah, Al Daraj e Tel Al Zaatar, ha aggiunto Adraee. Dal 18 maggio scorso, quando il governo di Benjamin Netanyahu ha dato il via libera alla nuova operazione denominata "Carri di Gedeone", le forze israeliane non solo hanno intensificato i loro attacchi aerei in tutta l'enclave ma hanno anche effettuato incursioni terrestri sia a Nord che a Sud, accompagnate da ordini di evacuazione. In questo modo, una popolazione di 2,1 milioni di persone sta venendo concentrata in un'area sempre piu' ridotta: la città settentrionale di Gaza, Al Mawasi, e l'area centrale di Deir el-Balah.

Lupi: "La piazza per Gaza non va sottovalutata"

"La piazza non va mai sottovalutata". Lo ha detto il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, commentando in un'intervista a La Stampa la manifestazione per Gaza organizzata dalle opposizioni sabato 7 a Roma. "Nelle democrazie l'opinione pubblica conta e le manifestazioni sono uno strumento per far sentire con forza le proprie idee. Ma sbagliano a dire che il governo non ha preso una posizione. Il nostro giudizio è netto e chiaro ma siamo al governo e abbiamo la responsabilità di indicare la strada e le soluzioni. E noi dobbiamo dialogare con Israele e fare pressione diplomatica per far cessare i bombardamenti", afferma Lupi. La proposta di sanzioni, o di sospendere gli accordi commerciali con Israele, "è esattamente questo che ci differenzia da quella piazza. Entrambi vogliamo che il cessate il fuoco arrivi il prima possibile, ma abbiamo idee diverse su come arrivare all'obiettivo. Noi non siamo d'accordo con le sanzioni, perché Israele non è la Russia, è una democrazia e va condizionata attraverso le pressioni della diplomazia e dell'opinione pubblica. Sarebbe un errore isolarla e interrompere il dialogo". Intanto nel centrodestra si discute di terzo mandato. "Siamo disponibili al dialogo e al confronto, ma manteniamo una posizione di contrarietà", afferma il leader di Noi moderati. 

Hamas: "Il sequestro della nave Madleen è terrorismo di Stato"

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna il sequestro da parte di Israele della nave di aiuti umanitari Madleen diretta a Gaza, bollandolo come "terrorismo di Stato organizzato". "Rendiamo omaggio ai coraggiosi attivisti di varie nazionalità che hanno resistito con fermezza alle minacce e hanno ribadito che Gaza non è sola", si legge nel comunicato.

Hamas ha affermato che la Madleen e altri convogli umanitari diretti a Gaza provenienti da Algeria, Tunisia e Giordania sono una "testimonianza vivente del fallimento" della "macchina propagandistica" di Israele. Ha inoltre chiesto il rilascio degli attivisti e che le Nazioni Unite condannassero il sequestro. "Il sequestro della Madleen non metterà a tacere la voce di chi è libero, né fermerà la crescente solidarietà globale con Gaza", ha affermato Hamas.

La manifestazione pro Gaza ricompatta il Campo Largo. VIDEO

Teheran: "Potremmo ridurre cooperazione con l'Aiea"

Teheran ha minacciato di ridurre la propria cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) se - durante la riunione del Consiglio dei Governatori dell'agenzia, oggi a Vienna - verrà adottata una risoluzione anti-iraniana.

"Certamente, l'Aiea non dovrebbe aspettarsi che la Repubblica Islamica dell'Iran continui la sua ampia e amichevole cooperazione", ha dichiarato Behrouz Kamalvandi, portavoce dell'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran, quando gli è stato chiesto dalla televisione di stato la possibile risposta dell'Iran in caso di adozione di una risoluzione sfavorevole al Paese.

Israele: "Nave con a bordo Greta Thunberg dirottata verso le coste israeliane"

Israele ha dichiarato che un'imbarcazione diretta a Gaza con a bordo Greta Thunberg e altri attivisti è stata dirottata verso le coste israeliane, con i passeggeri pronti a tornare alle loro case. 

"Lo 'yacht da selfie' delle 'celebrità' sta navigando in sicurezza verso le coste di Israele. Si prevede che i passeggeri facciano ritorno ai loro Paesi d'origine", ha scritto il ministero degli Affari Esteri israeliano sui social media.

Katz: "L'equipaggio della nave Madleen guarderà video delle atrocità di Hamas"

L'equipaggio della Madleen guarderà un video che mostra le atrocità commesse il 7 ottobre 2023. Lo ha annunciato il ministro della Difesa Israel Katz che ha ordinato all'esercito di proiettare il filmato di 43 minuti, prodotto dall'ufficio del portavoce dell'Idf utilizzando immagini non censurate e difficili da guardare di persone massacrate e corpi mutilati durante l'attacco, in gran parte riprese dalle bodycam dei terroristi. "E' giusto che Greta, l'antisemita, e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente chi è il gruppo terroristico che sostengono e per conto del quale agiscono, quali atti atroci hanno compiuto su donne, anziani e bambini, e contro chi Israele sta combattendo per la sua difesa", afferma Katz in una nota riferendosi a Greta Thunberg, la più famosa dei 12 attivisti a bordo dell'imbarcazione catturata questa notte dalla Marina israeliana. Il video sarà proiettato per il gruppo non appena arriveranno ad Ashdod.

Israele: "Nave Flotilla dirottata, chi a bordo sarà rimpatriato"

Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato oggi che la nave umanitaria Madleen, diretta a Gaza con a bordo l'attivista svedese Greta Thunberg, è stata dirottata e sta per attraccare in Israele da dove i suoi passeggeri dovranno "tornare nei loro Paesi". La barca a vela "sta dirigendosi in sicurezza verso le coste di Israele. E' previsto che i passeggeri tornino nei loro paesi", ha dichiarato il dicastero in una nota poco dopo che la ong Freedom Flotilla che ha noleggiato la nave ha annunciato che l'imbarcazione era stata "abbordata" dalle forze israeliane. 

Flotilla: "Nave sequestrata e equipaggio rapito da Israele"

L'organizzazione Freedom Flotilla Coalition, che ha noleggiato la nave umanitaria Madleen per dirigersi a Gaza con a bordo l'attivista svedese Greta Thunberg, ha dichiarato oggi che l'imbarcazione è stata sequestrata dall'esercito israeliano. "Le comunicazioni con la Madleen sono state interrotte. L'esercito israeliano ha sequestrato la nave", ha dichiarato l'organizzazione su Telegram sostenendo che l'equipaggio è stato "rapito dalle forze israeliane". 

Gaza, gli occhi per vedere il dolore: il fumetto di Claudio Marinaccio

Occhi smarriti, che hanno perso la speranza. Occhi che ogni giorno hanno davanti solo dolore, distruzione, morte. Sono gli occhi di Gaza. E sono i nostri che devono vedere cosa sta succedendo. La disperazione di Gaza raccontata da Claudio Marinaccio. LEGGI L'ARTICOLO

Veto Usa all’Onu sulla tregua a Gaza: Trump e Netanyhau picconano il multilateralismo

Mentre la situazione umanitaria precipita, gli Stati Uniti fermano la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che puntava a far ripartire gli aiuti e ottenere la liberazione degli ostaggi. Parigi valuta sanzioni contro Israele. Lula parla apertamente di “genocidio premeditato”. LEGGI L'ARTICOLO 

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