
"Nel weekend ospiterò un gruppo di leader" europei per "portare avanti la discussione sulla difesa comune europea”, ha riferito il premier britannico. Mercoledì nuova riunione tra Usa e Russia. Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato una risoluzione presentata degli Usa che chiede la "rapida fine della guerra". E intanto arriva l'intesa Usa-Kiev sulle terre rare, venerdì la firma. Anche Putin offre a Trump un accordo sui minerali strategici. Il presidente Usa: "Ho sentito che Zelensky viene venerdì, per me ok"
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Un gruppo di leader europei si recherà domenica a Londra per incontrare la controparte britannica in vista della messa a punto di piani comuni per la difesa. Lo ha annunciato il primo ministro polacco Donald Tusk dopo il bilaterale con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Vertice confermato dal leader britannico Keir Starmer: "Nel weekend ospiterò un gruppo di leader" europei per "portare avanti la discussione sulla difesa comune europea”. "I tiranni come Putin capiscono solo il linguaggio della forza", ha ribadito il premier britannico giustificando in un discorso alla nazione da Downing Street l'annuncio fatto in Parlamento del "maggiore incrementi di spese militari" del Regno "dalla fine della Guerra Fredda". È giunta l'ora di "combattere per la pace" in una "nuova era pericolosa per il mondo", ha aggiunto. Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron concordano sul fatto che il presidente americano Trump sta lavorando per "una pace duratura in Ucraina" e "la sua leadership è benvenuta". Lo ha riferito una portavoce di Downing Street dopo la telefonata avvenuta nel pomeriggio di martedì tra i 2 leader.
Si terrà mercoledì a Riad un nuovo incontro tra le delegazioni di Russia e Stati Uniti, dopo quella della settimana scorsa tra il ministro degli Esteri di Mosca Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio che avevano stabilito un "meccanismo di consultazione" regolare. Lo riferisce una fonte diplomatica all'Afp. E intanto arriva l'intesa Usa-Kiev sulle terre rare, venerdì la firma. Anche Putin offre a Trump un accordo sui minerali strategici.
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L’Europa potrebbe difendersi da un attacco della Russia senza gli Usa?
Il ritrovato dialogo fra Stati Uniti e Russia ha risollevato timori sulle posizioni di Washington che riguardano non solo la guerra in Ucraina, ma anche un ipotetico disimpegno dalla sicurezza europea. Senza l’appoggio americano, l’Europa sarebbe in grado di contrastare un attacco da parte di Mosca? La risposta arriva da uno studio dell'istituto Bruegel e del Kiel Institute for the World Economy firmato da Guntram Wolff e Alexandr Burlikov, secondo cui sarebbe necessario reclutare 300.000 nuovi soldati, acquistare 1.400 nuovi carri armati e raddoppiare la spesa per la difesa nei prossimi cinque anni. LO STUDIO
Kiev, 'attacco russo con droni, una donna ferita'
Un attacco russo con drone nel distretto di Buchansky, nella regione di Kiev, ha ferito una ragazza di 19 anni che è stata ricoverata in ospedale. L'attacco ha causato un incendio in un'abitazione privata. Lo afferma Mykola Kalashnyk, capo ad interim dell'amministrazione militare regionale di Kiev, come riportano i media ucraini.
Zelensky: "Mi dimetto se Ucraina entra nella Nato. Accordo con Usa su terre rare vicino"
Il presidente ucraino ha ribadito la necessità di garanzie di sicurezza per Kiev, nell'ambito del negoziato tra Usa e Russia per portare a conclusione il conflitto, e ha ripetuto che l'adesione alla Nato sarebbe, da questo punto di vista, "l'opzione più economica”. LEGGI L'ARTICOLO
Trump: intesa su terre rare? Riavremo soldi indietro
"Abbiamo praticamente negoziato il nostro accordo sulle terre rare. Vogliamo i nostri soldi indietro, i contribuenti americani riavranno i loro soldi indietro". Lo ha detto Donald Trump, sottolineando che "senza gli Stati Uniti e i loro soldi e apparecchiature militari, la guerra sarebbe finita in un periodo breve".
Trump: revoca sanzioni a Russia a un certo punto sul tavolo
La revoca delle sanzioni alla Russia sarà a un certo punto sul tavolo. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Trump: mi piacerebbe un accordo per le terre rare russe
"Mi piacerebbe acquistare minerali anche dal territorio russo. Mi piacerebbe un accordo per accedere alle terre rare russe". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dai media americani.
Media: in intesa su terre rare non ci sono garanzie sicurezza
I media ucraini riportano i dettagli dell'accordo che sarebbe stato raggiunto in serata tra gli Usa e l'Ucraina sulle terre rare. Il documento, scrive Ukrainska Pravda, sarà firmato dal ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga e dal segretario di Stato americano Marco Rubio. In base a tale accordo, gli Stati Uniti e l'Ucraina dovrebbero creare un Fondo di investimento per la ricostruzione. Il Fondo riceverà il 50% dei ricavi derivanti dalle risorse naturali, dai porti e dalle infrastrutture legate alle risorse ucraine (anche quelle di proprietà indiretta del governo ucraino) da reinvestire nell'economia ucraina. La disposizione secondo cui gli Stati Uniti avrebbero avuto il controllo totale sul fondo commerciale è stata eliminata dall'accordo aggiornato. Nella formulazione attuale, deterranno la massima quota finanziaria nel fondo consentita dalla legge degli Stati Uniti. La nuova versione dell'accordo non include la clausola, molto contestata da Zelensky, in base alla quale i contributi fiscali ucraini al fondo avrebbero dovuto raggiungere un importo pari a 500 miliardi di dollari come rimborso all'assistenza finanziaria degli Stati Uniti. Secondo il testo, gli Stati Uniti intendono impegnarsi finanziariamente per assistere l'Ucraina, per un importo che sarà determinato separatamente. Tuttavia, l'accordo non contiene chiare garanzie di sicurezza, che il leader ucraino aveva chiesto.
Guerra in Ucraina, tre anni dall'invasione russa: a che punto è il conflitto
È il 24 febbraio 2022: dopo otto anni di conflitto a bassa intensità la Russia invade l'Ucraina, dichiarandole guerra. Sono le 5 del mattino e le città di tutto il Paese tremano per le esplosioni. Le truppe russe colpiscono in più direzioni nelle regioni di Kherson, Donetsk, Luhansk, Sumy, Kharkiv, Chernihiv e Kyiv. Tre anni dopo, sono oltre 46 mila i soldati ucraini morti in battaglia dall'inizio della guerra. Più di 2500 i bambini uccisi. L'APPROFONDIMENTO
Trump: ci sarà bisogno di qualche sorta peacekeeping in Ucraina
Ci sarà bisogno di qualche sorta di peacekeeping in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump firmando alcuni ordini esecutivi, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. "Ci sarà bisogno di qualche forma di peacekeeping, troveremo qualcosa che va bene a tutti", ha detto Trump rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla freddezza Cremlino all'ipotesi di una presenza di peacekeeper europei. "E' qualcosa di cui ho parlato, ma una forma di peacekeeping che sia alla fine accettabile per tutti", ha aggiunto.
Trump: 'ho sentito che Zelensky viene venerdì, per me ok'
"Ho sentito che Zelensky viene venerdì" a Washington. "Va bene per me se vuole fare visita". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Le dichiarazioni di Trump giungono dopo che Reuters ha scritto sul suo portale online, citando due fonti a conoscenza della questione, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha in programma di recarsi a Washington venerdì per incontrare il presidente degli Stati Uniti dopo che i funzionari hanno concordato i termini di una bozza di accordo sulle terre rare. La Casa Bianca ha rifiutato di commentare, mentre una delle fonti, che ha richiesto l'anonimato per discutere della questione, ha detto a Reuters che la Casa Bianca ha proposto la visita e che i funzionari di entrambe le parti hanno accettato la bozza di accordo e hanno consigliato di firmarla. Un'altra fonte a conoscenza della questione ha detto che Zelensky potrebbe incontrare i legislatori a Capitol Hill, ma che il programma della visita è ancora in fase di definizione.
Ucraina, così la disinformazione sul conflitto si è evoluta nei 3 anni di guerra
La società di monitoraggio NewsGuard mostra come, dall’inizio dell’invasione russa, abbia scovato 302 affermazioni false, diffuse dai 551 siti. Nel corso della guerra si è assistito sia a una evoluzione dei contenuti e delle tattiche adottate, sia a un crescente utilizzo e impatto dell’intelligenza artificiale. IL REPORT
Zelensky sente Macron: "Discussi risultati del colloquio con Trump"
"Come sempre, una conversazione costruttiva con il presidente francese Emmanuel Macron. Emmanuel mi ha informato sui risultati della sua visita negli Stati Uniti e del suo incontro con il Presidente Trump". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ho condiviso i dettagli dell'incontro di ieri con i leader dei paesi nordico-baltici a Kiev. Per raggiungere una pace giusta è necessaria la voce di ogni Paese nella nostra parte del mondo. Stiamo lavorando su una posizione comune e su garanzie di sicurezza affidabili", ha dichiarato il leader ucraino. "Abbiamo anche coordinato i nostri piani e i prossimi contatti in vari formati. La pace per cui ci impegniamo deve garantire che le generazioni future in Ucraina e in tutta Europa siano protette dall'aggressione russa.Grazie, Emmanuel, per tutto il tuo aiuto e supporto. L'Ucraina vede quanto la Francia sta facendo per il nostro futuro comune", ha concluso.
Osce: “L’Ucraina è in cima alla nostra agenda”
Il Segretario generale dell'Osce, Feridun H. Sinirlioğlu, ha concluso la sua visita ufficiale di due giorni in Ucraina nel corso della quale ha incontrato il ministro degli Affari esteri, Andrii Sybiha. "La guerra in corso è una ferita aperta nel cuore dell'Europa. Ha ucciso e ferito milioni di persone, sfollato innumerevoli persone, distrutto le loro case e le loro infrastrutture. Ogni giorno, i civili continuano a pagare un prezzo terribile in questa guerra. Deve finire ora", ha detto Sinirlioğlu ribadendo che l'Ucraina rimane in cima all'agenda dell'Osce "che ha gli strumenti, l'esperienza e la competenza per svolgere un ruolo nei giorni a venire". Sinirlioğlu ha infine sottolineato la necessità di rilasciare i tre funzionari dell'Osce, Vadym Golda, Maksym Petrov e Dmytro Shabanov, detenuti a Donetsk e Lugansk da oltre 1.000 giorni. "Non lascerò nulla di intentato per garantire il loro rilascio e vederli tornare con le loro famiglie e i loro cari", ha detto.
Kiev: rimosse clausole sfavorevoli Usa, ok accordo su minerali
L'Ucraina ha accettato i termini di un accordo sui suoi minerali con gli Stati Uniti, senza clausole sfavorevoli per Kiev, e il presidente Volodymyr Zelensky potrebbe firmarlo già venerdì in una visita a Washington. Lo ha detto oggi un alto funzionario ucraino. Secondo questo accordo, gli Stati Uniti svilupperebbero congiuntamente con l'Ucraina le ricchezze minerarie e i proventi che ne deriverebbero andrebbero in un fondo di nuova creazione che potrebbe "coniugare Ucraina e America", ha detto all'AFP questa fonte che parla sotto copertura dell'anonimato. "I funzionari governativi stanno lavorando sui dettagli. Prevediamo una visita a Washington venerdì per firmare l'accordo", ha detto questa fonte. Secondo questo alto funzionario, gli americani hanno "tolto tutte le clausole che non ci convenivano, in particolare i 500 miliardi di dollari" che i minerali dovevano portare agli Stati Uniti. L'Ucraina aveva chiesto garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti nell'ambito dell'accordo. Secondo la fonte ucraina, i termini dell'accordo contengono un riferimento alla "sicurezza", ma non menzionano esplicitamente il ruolo degli Stati Uniti. "Questa è una clausola generale che dice che l'America investirà in un'Ucraina sovrana, stabile e prospera, che lavora per una pace duratura e che l'America sostiene gli sforzi per garantire la sicurezza", ha detto. Il Presidente americano Donald Trump aveva chiesto un accordo con l'Ucraina sulle terre rare per compensare Washington per gli aiuti militari e finanziari già consegnati e la sua amministrazione ha moltiplicato le pressioni sul leader ucraino, Volodymyr Zelensky, perché firmi il documento. Zelensky aveva respinto una prima versione dell'accordo, affermando che "l'Ucraina non è in vendita".
Starmer e Macron: "Trump lavora a pace duratura in Ucraina"
Il premier britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron concordano sul fatto che il presidente americano Donald Trump sta lavorando per "una pace duratura in Ucraina" e "la sua leadership è benvenuta". È quanto ha riferito una portavoce di Downing Street dopo la telefonata avvenuta nel pomeriggio tra il leader britannico e quello francese. "Noi siamo dalla parte dell'Ucraina. Siamo assolutamente convinti che non possa esserci una trattativa per la pace senza l'Ucraina e senza l'Europa, per un semplice motivo: siamo noi che abbiamo imposto le sanzioni alla Russia, e il tema sanzioni sarà sul tavolo della trattativa. E se non c'è il soggetto protagonista non si può fare una trattativa. Ma l'ha riconosciuto lo stesso segretario di Stato Rubio. Quindi, sempre a testa alta", ha sottolineato Tajani.
Tajani: “Usa, Ue, Russia e Kiev siano al tavolo per l'Ucraina”
"Ci vuole tempo" per superare l'impasse sull'Ucraina, "dobbiamo sederci attorno a un tavolo Stati Uniti, Russia, Europa ed Ucraina per cercare di trovare la miglior soluzione possibile che garantisca libertà e che ci sia una pace giusta. Noi siamo sempre dalla parte dell'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Giovanni Floris questa sera a diMartedì su La7.
Mattarella: "A tre anni da brutale aggressione siamo vicini a Kiev"
Il messaggio del presidente della Repubblica nella ricorrenza dell'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. L'ARTICIOLO
Lettonia: "Cessate il fuoco non causi revoca sanzioni Mosca"
"E' assolutamente necessario escludere la revoca o l'allentamento delle sanzioni europee comminate alla Federazione russa in caso di cessate il fuoco: le sanzioni sono uno strumento per indebolire l'economia russa e limitare la sua capacità di riorganizzarsi per riprendere l'aggressione". Lo ha affermato la segretaria permanente del ministero degli Esteri lettone, Dace Melbarde, al consiglio Affari Generali dell'Ue, tenutosi oggi a Bruxelles. Melbarde ha in particolare sottolineato che l'avanzare delle trattative di pace in Ucraina deve andare di pari passo con un veloce e deciso sviluppo dell'industria bellica nel continente e la formazione di una strategia complessiva europea di difesa.
L'Ucraina che verrà. Una nazione plasmata dalla guerra, ai confini dell'Europa
L'Ucraina va verso una faticosa ricostruzione partendo dalle ferite e dai rottami del conflitto. Sky TG24 ha incontrato centinaia di persone, intellettuali, politici, imprenditori e operai, fabbri e contadini, militari e gente comune per capire come sta evolvendo il Paese. IL REPORTAGE
Kiev: "Potremmo firmare venerdì a Washington intesa minerali"
L'Ucraina potrebbe firmare un accordo sui minerali venerdì a Washington: lo afferma un responsabile ucraino all'Afp aggiungendo che "le clausole sfavorevoli sono state ritirate" dagli Usa. "Ora funzionari del governo stanno lavorando sui dettagli - ha detto la fonte -. A partire da ora, stiamo considerando una visita a Washington per venerdì per firmare l'accordo."
Funzionario di Kiev: concordati termini accordo terre rare
L'Ucraina ha concordato i termini sull'accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti: lo afferma un alto funzionario ucraino all'Afp.
Parigi: “Trump può spingere Putin a concessioni”
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot si è rallegrato - durante un'intervista negli studi di BFM TV questa sera - dei "diversi risultati soddisfacenti" all'indomani della visita di Emmanuel Macron a Washington, soprattutto in merito alla guerra in Ucraina. Barrot ha affermato che l'incontro fra Macron e Donald Trump segna "una svolta" in vista dei negoziati sulla guerra in Ucraina. Per il ministro, il presidente americano è "un interlocutore importante poiché gli Stati Uniti sono una grande potenza". "Creando una forma di incertezza nei confronti di Vladimir Putin, Donald Trump può effettivamente spingerlo a fare delle concessioni", ha aggiunto Barrot.
Ucraina, Meloni al G7: “Italia c'è stata e ci sarà”. E cerca l'asse con Merz
Davanti agli altri leader, nel terzo anniversario della guerra russa, la premier ha ribadito l’impegno verso Kiev: “L'Italia ci sarà, insieme al resto d'Europa e dell'occidente, per un futuro di sovranità, prosperità e soprattutto di libertà”. Telefonata con il cancelliere in pectore tedesco Merz: si è congratulata e "ha confermato l'auspicio di poter ulteriormente intensificare le già eccellenti relazioni bilaterali", oltre a lavorare "per rafforzare la sicurezza e rilanciare la competitività dell'Europa”. LEGGI L’ARTICOLO
Usa: "Nessun aggiornamento significativo sulle terre rare"
"Rispetto a quanto dichiarato dal presidente ieri, non ci sono aggiornamenti significativi sull'accordo sulle terre rare". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, nel consueto briefing.
Usa: "In un buon accordo le parti sono tutte un po' scontente"
"Il presidente sa come fare accordi e per fare accordi le due parti si devono sedere al tavolo. E di solito quando si ha un buon accordo, tutte le parti lasciano il tavolo un po' scontente". Lo afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt rispondendo a chi le chiedeva quali fossero le concessioni chieste alla Russia per la fine della guerra in Ucraina. "Non illustro le concessioni che il presidente e la sua squadra sono impegnati a discutere. Le trattative sono in corso e sarebbe imprudente" parlarne dal podio.
Lituania: "La difesa europea senza la Nato è irrealistica"
"Parlare della possibilità che l'Europa si doti di capacità militari proprie per sostituire la Nato è geopoliticamente irrealistico. Oggi, la nostra capacità di lavorare insieme in aree specifiche determinerà sia il risultato che la possibilità di un cessate il fuoco in Ucraina". Lo ha affermato la ministra dell Difesa lituana, Dovile Sakaliene, durante il suo intervento alla conferenza 'Three Years - Time to Win', organizzata a Kiev dalla Yalta European Stratey e dalla Victor Pinchuk Foundation. "La capacità dell'Europa di investire nella sua difesa, di espandere la sua industria della difesa e di cooperare con l'Ucraina, tanto continuando il suo sostegno quanto realizzando progetti congiunti nell'industria della difesa, determinerà l'efficacia con cui potremo essere d'aiuto a Kiev oggi e in futuro", ha continuato Sakaliene. La ministra ha preicisato che l'utilizzo dei beni russi congelati rappresenterebbe la soluzione maestra per rintracciare gli svariati miliardi di euro necessari alla realizzazione di tali progetti. "L'utilizzo dei beni congelati - ha concluso Sakaliene - non è legata a cavilli legali, ma dipende sclusivamente da una decisione politica".
Macron sente Zelensky e Starmer, determinati a pace duratura
Il presidente francese Emmanuel Macron, al ritorno da Washington, ha parlato con il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Siamo determinati a lavorare per una pace forte e duratura in Ucraina", ha affermato il presidente francese su X.
Ft: "Intesa Usa-Ucraina sui minerali, Kiev pronta a firmare"
L'Ucraina ha concordato con Washington i termini sull'accordo sui minerali ed è ora pronta a firmare l'intesa. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, l'accordo è stato approvato dai ministri ucraini della giustizia, dell'economia e degli esteri, e questo spiana la strada a un possibile viaggio di Zelensky alla Casa Bianca nelle prossime settimane per la firma con Donald Trump. Quella "sarà l'occasione per parlare" più ampiamente, "dopo saremo in grado di pensare ai prossimi passi", ha detto un funzionario ucraino al Financial Times. Alcuni funzionari ucraini spiegano al quotidiano di aver negoziato termini più favorevoli e descrivono l'intesa come una possibilità per ampliare i rapporti con gli Stati Uniti. L'intesa, comunque, "omette ogni riferimento alle garanzie di sicurezza", riporta il Financial Times. Gli ucraini sperano che l'accordo sui minerali migliori i rapporti con l'amministrazione Trump e spiani la strada a un impegno di lungo termine per la sicurezza da parte degli Stati Uniti.
Trump si aspetta che Zelensky firmi l'accordo sui minerali
"E' essenziale" che l'accordo sui minerali venga firmato: il presidente "si aspetta che Zelensky lo firmi". Lo afferma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che l'accordo è cruciale per "recuperare i soldi dei contribuenti americani che hanno finanziato la difesa nazionale dell'Ucraina".
Argentina giustifica astensione sul voto Onu a sostegno di Kiev
"La risoluzione europea era carica di retorica del passato e senza proposte per il futuro". Così il ministro degli Esteri argentino, Gerardo Werthein, ha difeso l'astensione nel voto di ier all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, sulla risoluzione che chiede alla Russia di "ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dall'Ucraina". Werthein ha negato che l'Argentina abbia cambiato improvvisamente la sua posizione privilegiando l'allineamento con gli Usa di Trump piuttosto che la promessa di amicizia e sostegno fatta personalmente dallo stesso presidente Javier Milei al suo omologo Volodymyr Zelensky il giorno dell'insediamento a Buenos Aires. "Non abbiamo cambiato opinione. La risoluzione Usa chiede la fine della guerra senza assegnare responsabilità, l'Argentina sarà sempre a favore del processo di pace", ha aggiunto Werthein, allineandosi poi a Washington anche nel sottolineare che il mandato presidenziale di Zelensky è scaduto. "E' importante rilevare che l'Ucraina deve recuperare le sue istituzioni con elezioni, e per questo bisogna prima ottenere la pace", ha detto. Con la sua astensione l'Argentina ha finito per allinearsi non solo agli Usa, ma anche ai Paesi che compongono i Brics (Brasile, India, Cina, Sudafrica).
Starmer: "È giunto il momento di combattere per la pace"
È giunta l'ora di "combattere per la pace" in una "nuova era pericolosa per il mondo". Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer in una conferenza stampa a Downing Street dopo aver annunciato alla Camera dei Comuni l'incremento delle spese per la Difesa al 2,5% del Pil dal 2027 e aumenti successivi anno per anno. Il primo ministro laburista ha parlato anche di un "momento storico" per il Regno Unito, chiamato ad affrontare la sempre più forte minaccia rappresentata dalla Russia di Vladimir Putin e le sfide legate al conflitto in Ucraina. Ai giornalisti che gli rinfacciavano di aver annunciato oggi l'aumento delle spese militari solo perché giovedì andrà in visita a Washington dal presidente americano Donald Trump, sir Keir ha risposto che la svolta politica Usa sotto la nuova amministrazione ha "accelerato" la sua scelta. "Su questo sono d'accordo con Trump", ha sottolineato Starmer. Ha inoltre insistito nel giustificare le sue decisioni come "dure ma necessarie", a partire dal criticatissimo taglio dei fondi per gli aiuti esteri e la cooperazione allo sviluppo, che fra l'altro ha già suscitato le proteste delle ong. E, rispondendo a una domanda, ha polemizzato con il leader del populista Reform UK, Nigel Farage, denunciandone l'assenza oggi in Parlamento e sostenendo che si comporta da burattino di Putin, "non da patriota".
Starmer conferma vertice con leader europei nel weekend
"Nel weekend ospiterò un gruppo di leader" per "portare avanti la discussione" sulla difesa comune europea. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer, sottolineando che l'incontro si svolgerà dopo il suo incontro di giovedì con Donald Trump. Starmer ha aggiunto di aver parlato in questi giorni col presidente ucraino Volodymyr Zelensky e oggi di nuovo con Emmanuel Macron, reduce a sua volta da Washington. Poi ha ribadito di voler fare da ponte fra America ed Europa, di non voler scegliere fra questi partner della Nato, ma non senza aggiungere che gli Usa restano "l'alleato più importante" del Regno Unito a livello bilaterale.
Starmer: "Tiranni come Putin capiscono solo la forza"
"I tiranni come (Vladimir) Putin capiscono solo il linguaggio della forza". Lo ha ribadito Il premier laburista britannico Keir Starmer giustificando in un discorso alla nazione da Downing Street l'annuncio fatto in Parlamento del "maggiore incrementi di spese militari" del Regno "dalla fine della Guerra Fredda". Starmer ha ripetuto che vi sarà un prezzo da pagare fra tagli agli aiuti internazionali e al welfare britannico, ma che si tratta di una "sfida generazionale" e che la sicurezza nazionale è un dovere assoluto. Ha aggiunto che, se l'Europa non sarà in grado di "proteggere l'Ucraina", l'instabilità e i rischi aumenteranno.
La Polonia donerà altri 200 milioni di euro all'Ucraina
Il governo polacco sta preparando il 46esimo pacchetto di aiuti all'Ucraina per un valore di oltre 200 milioni di euro. Lo ha affermato il ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz in un discorso al Senato. "Stiamo solo preparando la 46a donazione all'Ucraina il cui valore supererà i 200 milioni di euro", ha affermato Kosiniak-Kamysz, citato dall'agenzia Pap. "È più di quanto alcuni paesi europei abbiano offerto durante l'intera guerra". Il ministro della Difesa ha promesso che la Polonia continuerà a sostenere l'Ucraina. "Addestreremo i soldati ucraini", ha sottolineato. "Di circa 80.000-90.000 soldati addestrati dai paesi dell'Unione Europea, la Polonia ne ha addestrati circa un terzo, 28.000. Siamo pronti a continuare l'addestramento sul nostro territorio. Siamo leader in questo settore", ha affermato. Kosiniak-Kamysz ha affermato che "in relazione al nostro Pil e alle nostre capacità, gli aiuti umanitari e militari fino ad oggi hanno un primato tra tutti i paesi del mondo che hanno sostenuto l'Ucraina".
Media: inviato di Trump rinvia visita in Israele per concentrarsi sugli sforzi diplomatici
L'inviato di Trump Steve Witkoff ha rinviato a data da destinarsi la sua visita in Israele. Lo riferisce Ynet. Domenica Witkoff aveva detto alla Cnn che si sarebbe recato in Israele mercoledì per discutere di un'eventuale estensione della prima fase dell'accordo su Gaza, il passaggio alla fase due e la risoluzione dell'attuale crisi sul rilascio dei detenuti palestinesi. Fonti americane ad Axios hanno riferito che Witkoff ha rinviato la visita di qualche giorno per concentrarsi sugli sforzi diplomatici per fare cessare la guerra tra Russia e Ucraina.
Kiev: "Un morto e 14 feriti in un attacco russo a Kramatorsk"
Una persona è morta e altre 14 sono rimaste ferite, tra cui 4 bambini, in un attacco russo contro Kramatorsk, nella regione ucraina di Donetsk. "Una persona è stata uccisa, altre 14 sono rimaste ferite, tra cui 4 bambini: sono le prime conseguenze del bombardamento di Kramatorsk", ha dichiarato la polizia ucraina secondo cui "è attualmente in corso un'operazione di salvataggio". Il capo dell'amministrazione militare ucraina di Donetsk, Vadym Filashkin, ha ribadito l'invito ai civili a evacuare la città, dopo aver riferito che almeno 17 abitazioni private sono state danneggiate nell'attacco.
Von der Leyen a Londra per summit sulla difesa con i leader Ue
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sarà tra i partecipanti al summit che si terrà a a Londra domenica su difesa e Ucraina che si terrà con il primo ministro Keir Starmer. Giovedì, invece, la presidente dell'esecutivo Ue si recherà assieme al collegio dei commissari in India, dove vedrà il primo ministro Narendra Modi e dove, al centro, ci sarà una stretta nelle relazioni commerciali tra Ue e Delhi.
ajani: "Ingresso di Kiev nella Nato? Prima deve finire la guerra"
L'ingresso dell'Ucraina nella Nato resta una possibilità? "In questo momento non c'è l'ipotesi che possa entrare nella Nato perché intanto deve finire la guerra. Quando finirà la guerra se ne discuterà. Magari gli americani dicono che il tema non è sul tavolo, vedremo quando finirà la guerra. Bisogna sempre essere realisti: prima deve finire la guerra e poi si vedrà quello che accadrà". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della seduta della Camera.
Polonia pronta a nuovo pacchetto aiuti per 200 mln
La Polonia sta preparando il 46 pacchetto di aiuti militari all'Ucraina per 200 milioni di euro. Lo dice il ministro della Difesa polacco Wadysaw Kosiniak-Kamysz intervenendo a una conferenza al Senato in occasione del terzo anniversario dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia, come riportato dal canale televisivo Interia. Kosiniak-Kamysz ha osservato che gli aiuti di Varsavia all'Ucraina "a volte sono superiori a quelli donati da alcuni Paesi europei durante l'intera guerra"."Questo e' il 46 contributo e continueremo ad aiutare, vorrei dirlo. Addestreremo l'esercito ucraino e abbiamo portato a termine questa missione. Su 80-90.000 soldati addestrati dai paesi dell'UE, la Polonia ne ha addestrati circa un terzo, 28.000. Siamo pronti a continuare ad addestrare sul nostro territorio. Siamo leader in questo settore", ha sottolineato.
Ucraina: rimosso monumento a Pietro il Grande a Poltava
Il monumento all'imperatore russo Pietro il Grande e' stato smantellato a Poltava, citta' dell'est dell'Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il sindaco facente funzione di Poltava Kateryna Yamshchykova. "In conformita' con la decisione del Ministero della cultura e della politica dell'informazione dell'Ucraina, il monumento a Pietro il Grande e' stato rimosso dallo spazio pubblico della nostra citta'. Questo passaggio e' una parte importante della politica statale di decolonizzazione", ha detto Yamshchykova secondo cui si tratta di un'"azione consapevole e responsabile della comunita', Il monumento all'imperatore russo Pietro.
Tajani: "Non utile inviare truppe europee o Nato"
‘’Non si è mai parlato di truppe, e non credo sia utile inviare truppe europee o della Nato in Ucraina. Se si deve fare una zona cuscinetto bisogna mandare delle truppe sotto la bandiera delle Nazioni Unite, e nel caso ci può essere anche una disponibilità italiana, come c'è per la Palestina, ma sempre con la corresponsabilità di tutti. Se la Lega sarà d'accordo? Parlate con la Lega". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando in Transatlantico alla Camera con i cronisti.
Tajani: "Possibili truppe solo sotto bandiera Onu"
"Non si è mai parlato di truppe e non credo sia utile inviare truppe europee o della Nato in Ucraina. Se si deve fare una zona cuscinetto bisogna mandare delle truppe sotto la bandiera delle Nazioni Unite, e nel caso ci può essere anche una disponibilità italiana, come c'è per la Palestina, ma sempre con la corresponsabilità di tutti. Se la Lega sarà d'accordo? Parlate con la Lega, io dico ciò che penso io". Così il vicepremier azzurro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine della seduta della Camera. "Se deve essere una forza di interposizione deve essere delle nazioni unite in modo che sia neutrale", ha aggiunto.
Cremlino ribadisce no a dispiegamento peacekeeper europei
Il Cremlino ribadisce il suo 'no' al dispiegamento di peacekeeper europei in Ucraina, all'indomani delle affermazioni di Donald Trump, secondo cui Vladimir Putin sarebbe disposto ad accettarlo. Rispondendo a una domanda dei giornalisti durante il briefing, il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov ha detto: "Il ministro degli Esteri ha già detto quello che c'era da dire, non ho nulla da aggiungere".
Nei giorni scorsi, parlando da Riad con a fianco il segretario di Stato americano Marco Rubio, Sergei Lavrov aveva affermato: "Il dispiegamento di truppe di Paesi Nato, sotto una bandiera straniera, dell'Ue o sotto bandiere nazionali, è per noi naturalmente inaccettabile".
Lavrov: "Ho informato l'Iran sui nostri colloqui con gli Usa"
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha detto di avere informato l'Iran sui colloqui tra Mosca e Washington, durante un incontro avuto oggi a Teheran con il suo omologo iraniano, Abbas Araghchi. "Ho condiviso le nostre valutazioni sui recenti contatti con i nostri colleghi americani", ha sottolineato Lavrov, citato dall'agenzia Tass, riferendosi in particolare all'incontro tra una delegazione russa e una statunitense la scorsa settimana a Riad.
Wsj: "Un giorno triste per gli Usa all'Onu, momento deplorevole"
"Una giornata triste per gli Stati Uniti all'Onu". Il board editoriale del Wall Street Journal critica la decisione americana di votare con la Russia sulla risoluzione per l'Ucraina. Un "momento deplorevole", aggiunge il quotidiano dell'impero di Rupert Murdoch. "La risoluzione non ha alcuna importanza pratica, anche se sottolinea la svolta di Donald Trump verso la Russia nel conflitto. Forse" il presidente americano "pensa che dire la verità sulla Russia spingerà Vladimir Putin ad abbandonare i negoziati con l'Ucraina. Ronald Reagan, che cercò e raggiunse la pace, non si è tirato mai indietro dal dire la verità sull'Unione Sovietica. Verità che era un'arma essenziale per sconfiggere quello che Reagan chiamava un 'impero del male", mette in evidenza il board editoriale.
Russia: 4 militari ucraini condannati per violenze nel Kursk
Un militare ucraino è stato condannato in Russia a 16 anni di reclusione e tre suoi commilitoni a 15 anni ciascuno per avere aperto il fuoco su civili residenti nella regione russa di Kursk, rendendosi colpevoli di "atti di terrorismo". Lo riferisce il Comitato investigativo russo, citato dall'agenzia Ria Novosti. Sedici anni di reclusione sono stati inflitti a Pavel Oleksyuk e 15 anni ciascuno a Serghe Gorbachenko, Yuri Andreychenko e Grigory Lyashenko. Gli imputati, appartenenti al 64/o Battaglione della 44/a Brigata meccanizzata delle forze armate ucraine, erano accusati di avere occupatao case private, di avere impedito l'evacuazione di civili e di avere ripetutamente aperto il fuoco su civili e militari russi nel settembre dello scorso anno nel villaggio di Snagost, durante l'invasione di una parte del territorio della regione di Kursk. I quattro sono poi stati fatti prigionieri durante combattimenti con le truppe di Mosca
Iran: Nessun contatto diretto sotto pressione con gli Usa
Il ministro degli Esteri Abbas Araghchi ha detto, durante una conferenza stampa con il suo omologo russo Sergei Lavrov, che l'Iran non terrà colloqui diretti con gli Stati Uniti sotto la massima pressione, in presenza di minacce e sanzioni
Starmer a Trump: pace in Ucraina sia basata sulla forza
Il premier britannico Keir Starmer intende sollevare giovedì a Washington con il presidente americano Donald Trump il tema dell'unità fra alleati sul dossier ucraino e sulla necessità di affrontare "le minacce" che la Russia continua a rappresentare "con la forza" da posizioni "di forza": per raggiungere "una pace attraverso la forza in Ucraina". Starmer ne ha parlato in Parlamento annunciando una revisione delle spese per la difesa. Il premier ha poi ribadito di considerare la Nato "un pilastro" al pari della sicurezza in Europa e di non voler scegliere fra l'alleanza vitale con gli Usa e quella con gli alleati europeo
Guerra in Ucraina, la posizione del governo italiano e dell’Europa sull’invio di truppe
Non c’è ancora un accordo sull’ipotetico invio di truppe di pace europee in Ucraina. Per quanto riguarda l’Italia, fonti del governo hanno confermato che “l'invio di truppe italiane in Ucraina non è all'ordine del giorno". LEGGI QUI
Nuovo incontro delegazioni di Russia e Usa domani a Riad
Si terrà domani a Riad un nuovo incontro tra le delegazioni di Russia e Stati Uniti, dopo quella della settimana scorsa tra il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov e il segretario di Stato americano Marco Rubio che avevano stabilito un "meccanismo di consultazione" regolare. Lo riferisce una fonte diplomatica all'Afp, richiedendo l'anonimato. Secondo la fonte, "la riunione di follow-up" tra rappresentati di Russia e Usa sarà "di livello inferiore" rispetto a quella precedente, "ma resta un segnale di progresso"
Tusk: "Domenica riunione a Londra su piani difesa comune"
Un gruppo di leader europei si recherà domenica a Londra per incontrare la controparte britannica in vista della messa a punto di piani comuni per la difesa. Lo ha annunciato il primo ministro polacco Donald Tusk dopo il bilaterale con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. "Sono convinto che l'Unione Europea sarà veramente unita sulla questione dell'Ucraina. E che il 6 marzo rafforzeremo l'Ucraina nella sua difesa contro la Russia e la indeboliremo", ha aggiunto Tusk.
Fazzolari: "Ipotesi della Francia su truppe non è efficace"
Quella di inviare truppe europee per un cordone militare in Ucraina "è un'ipotesi che la Francia sostiene da tempo. L'Italia non la reputa la soluzione più efficace. Che io ricordi, non c'è mai stata una forza di interposizione internazionale tra due eserciti di questa portata. Da entrambi i lati ci sono più di un milione di soldati armati e non vedo bene quale sia la forza di interposizione tra questi due eserciti". Lo ha dichiarato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario per l'Attuazione del programma, a margine della conferenza stampa sulla medaglia del Poligrafico "Due anni di resistenza ucraina". "Altro discorso è quello di una missione internazionale con cappello Onu in un contesto di pace - ha aggiunto -. Missioni di pace di questo genere l'Italia le ha fatte più volte, semmai se ne parlerà, e se ne parlerà anche con l'Italia. Ma non è a oggi, all'ordine del giorno".
Fonti governo: pace più facile con garanzie per Kiev
"A fronte di garanzie di sicurezza certe per l'Ucraina trovare un accordo di pace sara' sicuramente più facile". Cosi' fonti di governo, senza sbilanciarsi sulle chance di un accordo di pace prima di Pasqua: "Ce lo auguriamo". "Le garanzie di sicurezza dell'Ucraina" sono il fattore decisivo, chiariscono le stesse fonti: "Su un accordo come questo, dobbiamo prima vedere concretamente nero su bianco le condizioni, poi le commentiamo. A oggi non abbiamo nulla da commentare, non ha senso commentare notizie di stampa o dichiarazioni estemporanee"
Fonti governo: l'invio di truppe non all'ordine del giorno
"L'Italia ha sempre detto che l'invio di truppe italiane in Ucraina non è all'ordine del giorno. Dopodiché, se un domani ci dovesse essere una missione Onu con contingenti di vari Paesi, si potrà magari ragionare. Ma non è all'ordine del giorno, non se ne è mai parlato". Lo affermano fonti di governo definendo "notizie totalmente campate per aria" le ricostruzioni sulle valutazioni di un invio di truppe. "Non esiste questo dibattito all'interno della maggioranza", chiariscono le stesse fonti.
Costa: "Domani videocall dei 27 Ue, Macron ci aggiornerà"
"Per preparare il Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, sto organizzando una videoconferenza dei membri del Consiglio europeo". Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Nell'occasione "ascolteremo un resoconto del Presidente Emmanuel Macron sulla sua recente visita a Washington Dc", aggiunge.
Cremlino loda posizione "equilibrata" degli Usa all'Onu
"Gli Stati Uniti stanno assumendo una posizione molto più equilibrata, il che aiuta davvero gli sforzi volti a risolvere il conflitto intorno all'Ucraina" Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando l'adozione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu della risoluzione proposta da Washington. Il portavoce, citato dall'agenzia Interfax, ha aggiunto che "forse, in base ai risultati dei contatti tra europei e americani" anche l'Europa "in qualche modo graviterà verso un maggiore equilibrio".
Cremlino: "Possibile vasta interazione con Usa su terre rare"
Ci sono "vaste" possibilità di cooperazione tra Washington e Mosca per l'estrazione di terre rare, perché gli Usa ne hanno bisogno e la Russia ne ha a sufficienza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Missione a Kiev dell'inviato speciale della Farnesina
In concomitanza con il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina, si è svolta a Kiev la missione dell'Inviato Speciale del Ministro degli Esteri Antonio Tajani per la ricostruzione dell'Ucraina, Davide La Cecilia, che ha incontrato rappresentanti del governo e delle autorità locali in vista dell'organizzazione della "Ukraine Recovery Conference" prevista tenersi a Roma il 10-11 luglio prossimi. Di rilievo gli incontri con il Ministro delle Finanze Marchenko sulla prosecuzione dell'assistenza economica e il rilancio della Piattaforma Donatori; con il Ministro dell'Energia Halushenko sul rafforzamento delle infrastrutture energetiche dopo i ripetuti bombardamenti russi di queste ultime settimane che hanno colpito la produzione del gas; con il Ministro dell'Unità nazionale Chernyshov, insieme ai Ministeri delle politiche sociali, salute, veterani, economia, gioventù e sport e cultura per discutere di come rafforzare le infrastrutture civili, sanitarie ed educative e promuovere le condizioni sociali per la ripresa economica. Nel corso della missione, l'Inviato Speciale ha anche incontrato il Ministro della Cultura Tochytskyi con il quale sono stati registrati passi avanti significativi sulla costituzione di un fondo internazionale per la tutela del patrimonio culturale ucraino e di uno strumento specifico per la lotta al traffico illegale di opere d'arte. La Cecilia ha inoltre avuto riunioni con l'Agenzia nazionale per la ricostruzione, i rappresentanti del sistema Nazioni Unite, della società civile, della comunità degli affari internazionale. Agli incontri ha partecipato l'Ambasciatore a Kyiv, Carlo Formosa. La Cecilia ha tenuto a sottolineare l'impegno italiano sulla ricostruzione, in linea con il sostegno a trecentosessanta gradi del nostro Paese all'Ucraina, ricordando come il 5 marzo a Milano il Ministro Tajani aprirà insieme alla Vice PM Svyrydenko e al Presidente della Lombardia Fontana l'evento preparatorio dedicato al settore privato, con la partecipazione di imprenditori e manager rappresentanti di aziende italiane, ucraine e internazionali.
Esplosione presso il consolato russo di Marsiglia, due fermi
Due persone sono state fermate e sono al momento detenute il relazione al lancio di ordigni esplosivi ieri contro il consolato russo a Marsiglia. Lo rende noto la procura locale.
Ucraina, Meloni: "Priorità è una pace giusta e duratura"
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato ieri ad una riunione in video conferenza dei leader del G7, organizzata dalla Presidenza di turno canadese del Gruppo in occasione del terzo anniversario dell’aggressione russa contro l’Ucraina. Il presidente Meloni "ha ribadito come la priorità dell’Italia sia quella di costruire, insieme ai partner europei e occidentali e insieme all’Ucraina, una pace giusta e duratura". E' quanto si legge sul sito del governo.
"Una prospettiva di pace -è scritto- oggi possibile grazie all’eroica resistenza del popolo ucraino e al sostegno occidentale mai venuti meno in questi tre anni, e che dovrà basarsi sulla definizione di garanzie di sicurezza reali ed efficaci. L’Italia c’è stata in questi tre anni difficili e ci sarà, insieme al resto d’Europa e dell’occidente, per un futuro di sovranità, prosperità e soprattutto di libertà".
Putin: "Non siamo contrari alla partecipazione dell'Ue ai colloqui, Zelensky è una figura tossica"
La Russia non è contraria alla partecipazione dell'Ue ai colloqui per una soluzione alla guerra in Ucraina, ma ritiene importante anche la posizione dei Paesi Brics. Lo ha sottolineato il presidente russo, Vladimir Putin, in un'intervista al programma 'Mosca. Cremlino. Putin', sul canale televisivo Rossiya-1.
"L'attuale capo del regime di Kiev (Volodymyr Zelensky, ndr) sta diventando una figura tossica per le forze armate ucraine perché impartisce ordini assurdi, dettati non da considerazioni militari, ma politiche, e non è chiaro su cosa si basino. Questo porta a perdite enormi", ha poi dichiarato Putin, citato dall'agenzia Tass.
Il consenso del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è la metà di quello dell'ex comandante in capo delle forze armate ucraine ed ora ambasciatore a Londra, Valeriy Zaluzhny, ha affermato. "Il suo consenso (di Zelensky, ndr), secondo i nostri dati, è esattamente la metà di quello del suo potenziale rivale politico, l'ex comandante delle forze armate dell'Ucraina Zaluzhny", ha detto il capo del Cremlino.

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Ucraina, la Polonia: "Non c'è unanimità per accelerare l'adesione"
"Come presidenza polacca dell'Ue siamo determinati a sostenere l'Ucraina e ad andare avanti con il processo di allargamento. Durante la nostra presidenza apriremo il primo cluster, poichè siamo pronti anche ad aprire il successivo sesto cluster, ma ci saranno discussioni molto dure e difficili perchè non c'è unanimità tra gli Stati membri. Quindi siamo determinati a portare avanti questo processo ma non posso parlare di date". Lo ha dichiarato il ministro degli Affari europei della Polonia (Paese presidente di turno), Adam Szlapka, all'arrivo al Consiglio Affari generali rispondendo a una domanda sull'intenzione di fare aderire l'Ucraina all'Ue prima del 2030.
Macron: "La pace non può significare la resa di Kiev"
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha insistito sul fatto che la pace non possa significare la "resa" dell'Ucraina, mettendo in guardia da un mondo in cui vince la "legge del più forte". "Questa pace non può significare la resa dell'Ucraina", ha detto Macron ieri sera in una conferenza stampa congiunta a Washington con Donald Trump.
Donald Trump ha "buone ragioni" per riprendere i contatti con il leader russo, Vladimir Putin, ha dichiarato.
Trump: "La Nato ottimo strumento se usato bene, la mia politica estera rompe con il passato"
"La Nato è un ottimo strumento se usata bene". Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando ieri sera ai giornalisti nello Studio Ovale prima di iniziare il bilaterale con Emmanuel Macron.
La politica estera dell'amministrazione Trump "rompe decisamente" con quella tradizionale degli Stati Uniti, ha dichiarato.
"La mia amministrazione sta rompendo decisamente con i valori di politica estera della passata amministrazione e, francamente, del passato. Mi sono candidato contro un establishment di politica estera molto sciocco", ha detto Trump a Washington.
Media, la Russia prepara le regole per ritorno delle aziende occidentali
Le autorità russe stanno mettendo a punto il quadro legislativo per l'eventuale ritorno di aziende di Paesi occidentali che hanno lasciato il Paese dopo l'inizio del conflitto in Ucraina. Lo scrive il quotidiano economico Vedomosti, citando fonti del ministero delle Finanze, mentre a Mosca si infittiscono le ipotesi di una ripresa delle relazioni commerciali, specie con gli Usa, nel caso di un accordo per la fine della guerra. Ieri sera, in un'intervista alla televisione di Stato, il presidente Vladimir Putin aveva parlato tra l'altro di una possibile collaborazione con aziende americane per lo sviluppo della produzione di alluminio nella regione russa di Krasnoyarsk. "Il rientro sul mercato russo di aziende straniere provenienti da Paesi ostili può avvenire solo previa autorizzazione della commissione governativa per gli investimenti esteri", ha detto a Vedomosti un rappresentante del Ministero delle Finanze. La stessa fonte ha aggiunto che sia la vendita di attività in Russia sia il ritorno di aziende straniere sono regolati dai decreti presidenziali 618 e 81. I legali e gli operatori finanziari intervistati dal quotidiano economico ricordano che molte grandi aziende, quando hanno venduto le loro attività in Russia, hanno incluso nei relativi contratti opzioni di riacquisto. Tra queste aziende figurano Mercedes-Benz (il periodo di opzione è di 6 anni dalla data di vendita), Renault (10 anni), McDonald's (15 anni) e L'Occitane (5 anni). Tuttavia, il primo vice primo ministro Denis Manturov ha detto all'agenzia Ria Novosti che, in particolare per i gruppi automobilistici occidentali, non sarà semplice tornare sul mercato russo, dove si sono affermati in questi tre anni i marchi cinesi. "Se parliamo dell'industria automobilistica - ha affermato Manturov - posso dire subito che la situazione qui è molto ambigua e non sarà possibile semplicemente prendere e tornare come hanno preso e lasciato. Innanzitutto, abbiamo una buona memoria e sicuramente non prenderemo decisioni del genere così facilmente".
La Cina risponde a Trump e Putin: "La spesa militare non diminuirà"
La Cina non diminuirà la sua spesa per la difesa. Lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri in risposta all'appello di Donald Trump, raccolto da Vladimir Putin, di dimezzare i bilanci militari di Mosca, Washington e Pechino. "La Cina ha costantemente aderito al percorso dello sviluppo pacifico e la sua limitata spesa per la difesa è del tutto necessaria per salvaguardare la sua sovranità, la sua sicurezza e i suoi interessi di sviluppo, nonchè la pace nel mondo", ha affermato Lin Jian.
Lavrov oggi a Teheran, vede omologo iraniano
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov effettuerà una visita di un giorno in Iran oggi per tenere colloqui con la sua controparte iraniana Abbas Araghchi su importanti questioni regionali e internazionali, tra cui gli sviluppi in Siria, dopo la caduta del presidente Bashar Assad, che era sostenuto da Iran e Russia. L'ambasciatore iraniano a Mosca Kazem Jalali ha scritto sul suo account X che durante la visita, le due parti discuteranno dell'espansione della reciproca cooperazione e delle consultazioni. Gli osservatori attribuiscono importanza alla visita, poiché si svolge nel contesto dei recenti sviluppi nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti, tra cui il recente incontro di Lavrov con la sua controparte americana Marco Rubio in Arabia Saudita sulla guerra di Mosca con l'Ucraina. L'incontro ha avuto luogo come seguito alla conversazione del presidente Donald Trump con il presidente russo Vladimir Putin del 12 febbraio, quando le due parti hanno anche discusso del programma nucleare iraniano.
Russo condannato a 16 anni per spionaggio a favore dell'Ucraina
Un tribunale militare russo ha condannato un uomo a 16 anni di carcere per aver fornito all'Ucraina dati su un sito militare vicino a Mosca e per aver preparato attacchi, hanno affermato le autorità russe. L'uomo ha filmato un sistema di difesa aerea a Podolsk, circa 40 chilometri (25 miglia) a sud di Mosca, ad aprile e ha inviato immagini insieme a dati geografici "ai suoi mentori ucraini per guidare un attacco con droni contro questo sito militare", ha affermato il Comitato investigativo russo. Il comitato ha affermato che l'uomo ha anche portato armi dall'Ucraina in Russia nel 2017 per preparare attacchi in diverse regioni, tra cui Bryansk e Kursk e Belgorod, che confinano tutte con l'Ucraina. Il tribunale lo ha ritenuto colpevole di aver preparato un attacco, traffico di armi e complicità in attività terroristiche, ha aggiunto.
Anniversario conflitto in Ucraina, Mattarella: "Vicini a Kiev". VIDEO
Ucraina, Meloni al G7: “Italia c'è stata e ci sarà”. Onu, Usa votano contro integrità Kiev
Davanti agli altri leader, la premier ha ribadito l’impegno verso Kiev: “L'Italia ci sarà, insieme al resto d'Europa e dell'occidente, per un futuro di sovranità, prosperità e soprattutto di libertà”. Nel terzo anniversario della guerra russa, dopo i colloqui con Macron e gli altri leader, Trump ha messo in chiaro che la sua linea per la conclusione del conflitto non prevede compromessi. E all'Onu gli Stati Uniti hanno snobbato l'Ue votando con la Russia contro l'integrità territoriale dell'Ucraina. LEGGI L'ARTICOLO

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Raid russi su Kiev nella notte, Mosca abbatte 19 droni ucraini
Raid aerei russi hanno preso di mira Kiev la scorsa notte, poche ore dopo che il presidente americano Donald Trump aveva detto che il leader del Cremlino Vladimir Putin avrebbe fatto ''tutto il possibile'' per fermare la guerra. Nei raid su Kiev è rimasta ferita una donna di 44 anni e diverse abitazioni sono state danneggiate, secondo quanto riferito da funzionari ucraini.
Nel frattempo il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che 19 droni sono stati abbattuti dalla sua contraerea nelle regioni di Bryansk, Kursk e Kaluga, tutte al confine con l'Ucraina. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass.
Ancora attacchi hacker filorussi, nel mirino enti locali
Prosegue anche oggi - per il nono giorno consecutivo - la campagna di attacchi hacker a siti italiani da parte del gruppo russofono NoName057. Questa volta i target oggetto della rivendicazione appartengono per lo piu' al settore della pubblica amministrazione locale: nell'elenco figurano, tra gli altri, i comuni di Bologna e Catania, la regione Puglia, le province di Trapani, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta. Al momento risultano non raggiungibili diversi degli obiettivi: si tratta, come al solito, di attacchi di tipo DDos (Distributed Denial of service) che mirano appunto a congestionare un determinato sito saturandolo di accessi da una rete di computer 'infetti'. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che monitora costantemente il traffico, ha allertato tempestivamente i bersagli dell'offensiva e sta aiutando i rispettivi tecnici nella predisposizione delle opportune misure di mitigazione.
Ucraina, Guerini: "Fondamentale l'unità della risposta europea, no ambiguità"
"Salutare positivamente il risultato di Afd significa festeggiare l’affermazione di un partito il cui programma è contrario all’interesse nazionale del nostro Paese. Afd vuole uscire dall’euro, vuole tagliare ogni forma di solidarietà interna all’Europa, vuole penalizzare i paesi con un alto debito pubblico come l’Italia. Mi auguro che il governo italiano guardi in un’altra direzione". Lo dice a Repubblica Lorenzo Guerini, leader dei riformisti dem e presidente del Copasir, commentando il risultato tedesco. "L’elemento fondamentale è l’unità della risposta europea di fronte alla guerra in Ucraina - sottolinea - ed è chiaro che il governo non deve lasciare spazio all’ambiguità, non è possibile alcun negoziato che premi l’aggressore. Spero che l’Italia si muova in questa direzione. Nessuno può pensare di uscire da queste difficoltà da solo, contando su ipotetiche relazioni privilegiate che rischiano poi di sciogliersi di fronte a un mondo che sembra andare verso la costruzione di un nuovo ordine mondiale basato solo su nuovi rapporti di forza".
"Dobbiamo immaginare, nonostante le difficoltà del confronto di questi giorni, un lavoro per riannodare i fili delle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. Perché in gioco non c’è solo la sicurezza collettiva, ma la fine di un caposaldo internazionale come la relazione atlantica. Detto questo, resta l’esigenza ineludibile da parte dell’Europa di rafforzare la sua dimensione strategica, sia dal punto politico che dal punto di vista della sicurezza", conclude l'ex ministro della Difesa.
Ucraina, Macron da Trump: "Europa pronta a fare di più". VIDEO
La Cina condanna le sanzioni Gb sulle forniture all'esercito russo
La Cina "condanna", "si oppone con forza" e ha presentato "rimostranze formali" contro le ultime sanzioni "unilaterali" adottate ieri dalla Gran Bretagna contro entità e individui di diversi Paesi, tra cui 10 del Dragone, "per la loro fornitura di equipaggiamenti vitali per l'esercito russo", nell'ambito del pacchetto più grande di misure varate contro Mosca per la sua guerra all'Ucraina. Un portavoce dell'ambasciata cinese a Londra ha affermato che le sanzioni "non hanno alcuna base nel diritto internazionale" e ledono "i legittimi diritti e interessi delle aziende cinesi", assicurando l'adozione di azioni "necessarie" di difesa. Il portavoce, in una nota, ha ribadito che sulla questione ucraina "la posizione della Cina è stata giusta e oggettiva". Pechino, a tal proposito, "ritiene che il dialogo e la negoziazione siano l'unica via d'uscita praticabile dalla crisi e si è impegnata a promuovere colloqui per la pace", oltre a esercitare "un rigoroso controllo delle esportazioni di articoli a duplice uso in conformità con le leggi e i regolamenti". La Repubblica popolare "non alimenta mai il fuoco o cerca guadagni egoistici", ma "non accetteremo certamente di essere il capro espiatorio in alcun modo". Pertanto, l'invito alla parte britannica è di "rettificare i propri illeciti e di revocare le sanzioni contro le aziende cinesi" perché, in caso contrario, "adotteremo le misure necessarie per difendere i loro legittimi diritti e interessi".
Ok Consiglio Sicurezza Onu a risoluzione Usa sull'Ucraina
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato con dieci voti a favore, zero contrari e cinque astensioni la risoluzione Usa sull'Ucraina, dopo che tutti gli emendamenti (sia quelli di Mosca sia quelli degli europei) erano stati bocciati per ragioni procedurali o per il veto della Russia. Tra gli astenuti, la Francia e la Gran Bretagna due membri permanenti che avrebbero potuto usare il loro potere di veto. La risoluzione Usa chiede una rapida fine della guerra in Ucraina, ma non menziona l'aggressione russa. I 5 Paesi astenuti sono Francia, Slovenia, Grecia, Danimarca, Regno Unito. I russi hanno votato a favore. Respinta una risoluzione elaborata dagli Stati Uniti che essere stata emendata con riferimenti alla Russia come aggressore e alla sovranità e all'integrità territoriale di Kiev.
Macron: "Tregua in Ucraina entro qualche settimana"
"La tregua in Ucraina potrebbe essere raggiunta in qualche settimana". Lo ha detto Emmanuel Macron a Washington. Il presidente francese ha ripetuto un concetto espresso da Donald Trump durante il loro incontro bilaterale.