Zelensky: "Mi dimetto se Ucraina entra nella Nato. Accordo con Usa su terre rare vicino"
Mondo
Il presidente ucraino ha ribadito la necessità di garanzie di sicurezza per Kiev, nell'ambito del negoziato tra Usa e Russia per portare a conclusione il conflitto, e ha ripetuto che l'adesione alla Nato sarebbe, da questo punto di vista, "l'opzione più economica”
Volodymyr Zelensky ha detto che Kiev e Washington sono più vicine a un accordo sull'accesso degli Stati Uniti alle risorse minerarie ucraine in cambio di assistenza per la sicurezza. "Stiamo facendo progressi", ha detto Zelensky. Puntualizzando allo stesso tempo che "non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini", riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di Trump, considerata eccessiva da Kiev. "Siamo pronti a condividere" le risorse, ha aggiunto il leader ucraino, che comunque si aspetta che prima Washington si assicuri che Vladimir Putin "ponga fine a questa guerra".
Zelensky: mi dimetto subito se sì ad accesso a Nato
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di essere disposto a dimettersi "immediatamente" se a Kiev sarà concesso di entrare nella Nato. "Se davvero avete bisogno che io lasci il mio incarico, sono pronto", ha spiegato il presidente ucraino, dicendosi disposto a scambiare la presidenza con l'adesione all'alleanza atlantica. Zelensky ha ribadito la necessità di garanzie di sicurezza per Kiev, nell'ambito del negoziato tra Usa e Russia per portare a conclusione il conflitto, e ha ripetuto che l'adesione alla Nato sarebbe, da questo punto di vista, "l'opzione più economica". La Russia ha definito un eventuale ingresso di Kiev nella Nato come una "minaccia diretta" a Mosca e gli Stati Uniti hanno escluso in modo esplicito una simile prospettiva, che Zelensky ha però assicurato essere "ancora sul tavolo".
