
Lo ha detto il presidente ucraino in conferenza stampa. Witkoff, inviato di Trump, sostiene che l'accordo sui minerali sarà in settimana. La Casa Bianca insiste per le terre rare di Kiev, che ha specificato che nei territori occupati ci sono 350 miliardi in risorse naturali. Prossima settimana previsto incotro Usa-Russia. Il dialogo tra Putin e Trump è promettente, ha detto Peskov in un'intervista alla televisione. Von Der Leyen: "Sostegno a Kiev incrollabile"
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Volodymyr Zelensky si è detto pronto a dimettersi "immediatamente" in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla Nato. L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si attende che l'accordo sui minerali con l'Ucraina sia firmato in settimana. Lo afferma lo stesso Witkoff in un'intervista a Cnn. Secondo Kiev, nei territori occupati ci sono 350 miliardi di risorse naturali. Il sostegno dell'Europa all'Ucraina è 'incrollabile', 'dal punto di vista finanziario e militare', dice la presidente della Commissione Ue von der Leyen che afferma di aver avuto colloqui telefonici con il presidente francese Macron e con il primo ministro britannico Starmer. 'Abbiamo condiviso aggiornamenti sui nostri contatti con i partner statunitensi e discusso i piani per la difesa e la sicurezza del continente', scrive su X. Intanto, Mosca avverte gli Stati Uniti che 'non venderà mai' i territori ucraini che occupa, circa il 20% del Paese. Nemmeno nel caso di un eventuale accordo con gli Usa per porre fine al conflitto. 'Le persone hanno deciso da tempo di unirsi alla Russia. Quindi nessuno venderà mai quei territori', ha detto il portavoce del Cremlino Peskov. "Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l'attuazione della loro volontà politica", ha dichiarato il portavoce della presidenza russain un'intervista alla televisione. Prossima settimana altri colloqui Usa Russia.
Gli approfondimenti:
- Su cosa trattano Mosca e Kiev? La guerra può finire nel 2025?
- Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati
- Russia, missili Oreshnik saranno schierati in Bielorussia
- Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
- Quali zone della Russia può colpire Kiev con i missili ATACMS di Biden?
- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Wsj: Kiev vuole garanzie sicurezza perché Mosca viola promesse
L'Ucraina vuole credibili garanzie di sicurezza dall'Europa e dagli Stati Uniti perché è consapevole che "un altro cessate il fuoco, una Minsk III, concederebbe semplicemente il tempo a Putin per finanziare la sua macchina da guerra dopo l'allentamento delle sanzioni, riarmarsi e invadere di nuovo successivamente". Lo afferma il board editoriale del Wall Street Journal tracciando una "breve storia delle promesse russe non mantenute all'Ucraina". Nell'editoriale si ricorda che la Russia ha invaso l'Ucraina e il Cremlino ha celebrato il terzo anniversario della guerra con il maggiore attacco di droni della guerra.
Zelensky si congratula con Merz: lavoriamo rafforzare Europa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con il leader conservatore tedesco Friedrich Merz per la vittoria alle elezioni legislative, affermando di voler di lavorare con la Germania per "rafforzare l'Europa". "L'Europa deve essere in grado di difendersi, sviluppare le sue industrie e ottenere i risultati necessari", ha sottolineato Zelensky in un post su X
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Ucraina, attacco di droni russi a Kiev
Alle 22,33 di questa sera e' stato dichiarato l'allarme aereo a Kiev a causa della presenza di droni russi. La difesa aerea ucraina ha reagito. Alle 23,09, gli ucraini hanno riferito che i detriti di un drone russo abbattuto sono caduti in un'area aperta nel distretto di Desnyansky. I servizi di emergenza sono sul posto.
Guerra Ucraina, chi è il generale Zaluzhny? L’ipotesi per il dopo Zelensky
Gli ultimi attacchi tra Donald Trump e il presidente ucraino fanno pensare a un inasprimento dei rapporti tra i due. L’amministrazione Usa, secondo indiscrezioni, sarebbe già al lavoro per trovare il nome del successore di Zelensky: Valery Zaluzhny, ex comandante delle forze ucraine e ambasciatore a Londra. IL FOCUS
Nato e difesa, quali Paesi hanno la spesa militare più alta? I numeri
Trump, così come i suoi predecessori, ha ragione quando afferma che l’Europa non ha mantenuto gli impegni di spesa relativa alla difesa. Ma i dati più recenti mostrano un’inversione di tendenza: anche di questo si è parlato nella puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 20 febbraio
Musk: “Zelensky si nutre dei cadaveri dei suoi soldati”
"Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe in maniera schiacciante, nonostante abbia preso il controllo di TUTTI i media ucraini", ha aggiunto il tycoon. LEGGI L'ARTICOLO
Ucraina, il fact checking della BBC sulle fake news di Trump, da Zelensky alla guerra
Donald Trump, l'Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. LEGGI L'ARTICOLO
Macron vola da Trump: "Impegno per pace duratura e sicurezza Europa"
"Dopo le discussioni degli ultimi giorni con i colleghi e gli alleati europei, siamo impegnati a garantire che la pace ritorni in Ucraina in modo giusto, solido e duraturo e che la sicurezza degli europei sia rafforzata durante tutti i futuri negoziati". Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron, in volo per Washington dove domani vedrà Donald Trump, riferendo di aver avuto nelle ultime ore colloqui con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il premier britannico Keir Starmer, con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il premier ungherese Vitkor Orban.
Guerra Ucraina, Mosca: presto nuovi colloqui con Usa
Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati
L’Ue ha donato all’Ucraina quasi la stessa cifra degli Usa, da cui però dipende per la difesa avendo Washington il 90% delle testate nucleari Nato. Di questo si è parlato a "Numeri", il programma di Sky TG24 andato in onda il 19 febbraio. L'APPROFONDIMENTO
Negoziati Russia-Ucraina, perché i precedenti colloqui di pace sono falliti?
La Russia e gli Stati Uniti cominceranno "a tempo debito" negoziati sull'Ucraina, "sarà il presidente Putin a decidere quando". Questo non è il primo tentativo che è stato fatto per mettere fine al conflitto: già nel 2022 Kiev e Mosca avevano avviato delle trattative, poi terminate in un nulla di fatto. Accadeva fra il marzo e l’aprile di tre anni fa, quando i negoziatori russi e ucraini si riunirono in Bielorussia e in Turchia, oltre a diversi contatti avvenuti in videoconferenza. L'APPROFONDIMENTO
Lavrov domani in Turchia, Ankara vuole pace
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è atteso domani nella capitale turca Ankara, dove sarà accolto dal capo della diplomazia turca Hakan Fidan. La visita di Lavrov in Turchia, uno dei Paesi più attivi dal punto di vista diplomatico, arriva nel quarto anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina.
L'Estonia invia un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev
Il governo estone ha approvato l'invio un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina formato da 10.000 munizioni di artiglieria da 155 mm e 750.000 pacchetti alimentari a uso dell'esercito ucraino. Lo ha annunciato il primo ministro estone, Kristen Michal, durante un discorso tenuto nella città di Tartu. Michal ha inoltre comunicato che nei prossimi mesi l'Estonia intende inviare a Kiev ulteriori aiuti militari per un totale di oltre 100 milioni di euro.
Fonti: il 6 marzo vertice Ue straordinario sull'Ucraina
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, a quanto si apprende da fonti europee, nelle prossime ore convocherà un vertice Ue straordinario sull'Ucraina e sulla Difesa europea. Il vertice si terrà a Bruxelles il 6 marzo.
Zelensky; "Voglio incontrare Trump prima che lui veda Putin"
Volodymyr Zelensky vuole incontrare Donald Trump prima che il presidente americano veda Vladimir Putin, anche per affrontare il dossier terre rare. "Dobbiamo incontrarci e parlarne. Penso che questo incontro dovrebbe essere equo, il che significa prima che Trump incontri Putin", ha aggiunto.
Zelensky: "Progressi su minerali ma non si affossi l'Ucraina"
Volodymyr Zelensky ha detto che Kiev e Washington sono più vicine a un accordo sull'accesso degli Stati Uniti alle risorse minerarie ucraine in cambio di assistenza per la sicurezza. "Stiamo facendo progressi", ha detto Zelensky. Puntualizzando allo stesso tempo che "non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini", riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di Trump, considerata eccessiva da Kiev. "Siamo pronti a condividere" le risorse, ha aggiunto il leader ucraino, che comunque si aspetta che prima Washington si assicuri che Vladimir Putin "ponga fine a questa guerra".
Zelensky: "Trump comprenda nostra posizione e ci fornisca garanzie sicurezza"
Volodymyr Zelensky chiede a Donald Trump di “comprendere” la posizione dell'Ucraina e di fornire garanzie di sicurezza. In una conferenza stampa a Kiev, il presidente ucraino ha detto: "Voglio che Trump capisca molto bene la nostra posizione, le garanzie di sicurezza da parte di Trump sono molto necessarie".
Zelensky: 'Pronto a dimettermi se aderiremo alla Nato'
Volodymyr Zelensky si è detto pronto a dimettersi "immediatamente" in cambio dell'adesione dell'Ucraina alla Nato.
Inviato Trump: guerra Ucraina è stata provocata, deve finire
La guerra è stata "provocata. Questo non significa necessariamente che è stata provocata dalla Russia. Allora c'erano conversazioni sulla possibilità che l'Ucraina entrasse nella Nato. Questo è divenuto una minaccia per i russi". Lo ha detto l'inviato di Trump per il Medio Oriente Stebe Witkoff in un'intervista a Cnn. "La guerra, a prescindere da chi l'ha iniziata, deve finire. Il presidente vuole essere un pacificatore", ha aggiunto.
Witkoff: possibili progressi nel prossimo futuro
Sono possibili "nel prossimo futuro" progressi nel negoziato per la soluzione del conflitto ucraino. Lo ha dichiarato alla Cnn l'inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff.
Inviato Trump: accordo sui minerali con Kiev in settimana
L'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si attende che l'accordo sui minerali con l'Ucraina sia firmato in settimana. Lo afferma lo stesso Witkoff in un'intervista a Cnn.
Kiev: domenica prossima nuovo round negoziati con Usa
Il capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha annunciato in conferenza stampa che domenica prossima si svolgerà il secondo round di negoziati con i rappresentanti degli Stati Uniti. Lo riporta Ria Novosti. Yermak non ha specificato su cosa verterà l'incontro e, a una domanda specifica sulla trattativa con Washington per le terre rare, ha risposto che "il dialogo è in corso".
Inviato Trump: presidente vuole mettere fine a carneficina in Ucraina
"Abbiamo un presidente che vuole mettere fine alla carneficina" in Ucraina. Lo ha detto l'inviato di Trump in Medio Oriente Steve Witkoff in un'intervista a Cnn.
Mosca: prossimi colloqui Usa-Russia la settimana prossima
Il prossimo round dei colloqui Usa-Russia si svolgerà alla fine della settimana prossima. Lo ha riferito un alto funzionario russo, specificando che i colloqui saranno a livello di direttori politici. Lo riporta la Tass.
Guterres: pace rispetti integrità territoriale
Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto una pace "giusta" in Ucraina, che rispetti "l'integrità territoriale" del Paese, alla vigilia del voto delle Nazioni Unite su un testo statunitense che non menziona tale aspetto. "Riaffermiamo l'urgente necessità di una pace giusta, duratura e globale, una pace che rispetti pienamente la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale", ha affermato Guterres in una dichiarazione in vista del terzo anniversario, domani, dell'invasione russa.
Wsj: piano di peacekeeping Francia-Gb con uno scudo Usa
Il Regno Unito e la Francia stanno lavorando a un piano per il dispiegamento di 30.000 soldati europei di peacekeeping in Ucraina nel caso in cui Mosca e Kiev raggiungano un cessate il fuoco. La proposta europea si basa però sul convincere Donald Trump ad accettare un ruolo limitato per gli Stati Uniti a protezione delle truppe europee in Ucraina in caso di pericolo e convincere la Russia a non violare ogni eventuale cessate il fuoco. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli Stati Uniti dovrebbero avere un ruolo di 'backstop'. Il premier britannico Keir Starmer dovrebbe illustrare l'iniziativa giovedì alla Casa Bianca, ma è improbabile che chieda per il momento l'assistenza americana.
Von der Leyen: fatto il punto con Macron e Starmer
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha riferito su X di aver fatto il punto con il presidente francese, Emmanuel Macron, e il premier britannico, Keir Starmer, alla vigilia dei loro viaggi a Washington, dove incontreranno il presidente Usa, Donald Trump, rispettivamente lunedì e martedì. "Abbiamo avuto buoni scambi telefonici questo fine settimana con Emmanuel Macron e Keir Starmer", scrive Von der Leyen, "abbiamo discusso del nostro incrollabile supporto all'Ucraina, dal punto di vista finanziario e militare. Abbiamo condiviso aggiornamenti sui nostri contatti con i partner statunitensi e discusso i piani per la difesa e la sicurezza del nostro continente".
A Milano marcia per l'Ucraina a tre anni dal conflitto
Sono diverse centinaia le persone che si sono ritrovate in piazza Castello a Milano per ricordare i tre anni dallo scoppio della guerra in Ucraina in seguito all'invasione della Russia. Il corteo, che arriverà in piazza San Babila, è promosso dall'associazione milanese degli ucraini in Italia "UaMi". Tante le bandiere blu e gialle che sventolano in piazza oltre a striscioni contro la Russia e a un cartonato di Putin vestito da carcerato con la scritta "assassino". I manifestanti, molti cittadini ucraini, hanno srotolato due striscioni con le facce dei soldati che hanno perso la vita in guerra in questi tre anni. Tra gli slogan scanditi, 'Russia Stato terrorista', 'Putin assassino' e 'Pace giusta non è la pace della Russia'. "Ci aspettiamo che le persone ci sostengono e che si ricordino che siamo stati invasi, che ci aiutino ad ottenere garanzie per il futuro - ha spiegato Ruslana Tkach di UaMi -. Siamo qui per chiedere sostegno alla nostra sicurezza. Ci aspettiamo un continuo appoggio dell'Ucraina da parte dell'Italia e dell'Europa, non bisogna avere paura e arrendersi di fronte a quello che la Russia cerca di raccontarci". "Il mondo dovrebbe essere come l'Ucraina cioè forte e resistente e amante della democrazia - ha aggiunto -. Come si può decidere la pace per un Paese, per delle vite umane senza un confronto con noi. Abbiamo una voce che deve essere sentita".
Kiev: 'Lavoriamo ad alternative a Starlink, esistono'
L'Ucraina sta lavorando a una "alternativa" ai sistemi di telecomunicazioni Starlink, fondamentali per il suo esercito, in un contesto di forti tensioni con il presidente americano e il suo alleato miliardario Elon Musk, proprietario del gruppo che li produce. Lo afferma il ministro della Difesa ucraino. "Stiamo già lavorando su questo. Le alternative esistono", ha detto il ministro Rustem Umerov in una conferenza stampa a Kiev. "Una soluzione esiste già", ha aggiunto, promettendo di rivelarne presto i dettagli.
Kallas: 'Tre anni di eroismo ucraino, l'Ue è con Kiev'
"Tre anni dall'inizio della guerra su larga scala da parte della Russia. Tre anni di eroismo ucraino. È stato un onore per me ricevere la bandiera della 36/a Brigata della Marina Separata, testimone del coraggio degli ucraini sul campo di battaglia. L'Unione europea sarà al fianco dell'Ucraina e del suo popolo, sempre". Lo scrive su X l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Kaja Kallas che, a Bruxelles, ha ricevuto l'omaggio del governo ucraino.
Von der Leyen: 'Il sostegno all'Ucraina è incrollabile'
"Questo fine settimana ho avuto buoni scambi telefonici conEmmanuel Macron e Keir Starmer. Abbiamo discusso del nostro incrollabile sostegno all'Ucraina, dal punto di vista finanziario e militare. Abbiamo condiviso gli aggiornamenti sui nostri contatti con i partner statunitensi e discusso i piani per la difesa e la sicurezza del nostro continente". Lo scrive, su X, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Ucraina: Kiev: '335 mld euro di risorse critiche in territori occupati da Mosca'
Le autorità ucraine hanno reso noto che circa 350 miliardi di dollari di risorse critiche del Paese si trovano attualmente in aree conquistate dalla Russia, mentre gli Stati Uniti spingono per un accordo che garantisca un accesso preferenziale alle risorse di Kiev. “Abbiamo informazioni che, purtroppo, ci sono circa 350 miliardi di dollari (335 miliardi di euro) di questi materiali critici utili nel territorio temporaneamente occupato”, ha detto la vicepremier Yulia Svyrydenko in conferenza stampa da Kiev.
Ucraina, Fratoianni: nuove armi? Dibattito fuori da storia
"Mi pare un dibattito fuori dalla storia, non so se ci saranno altri dibattiti sull'invio delle armi. Ho l'impressione che il dibattito sia sulla spartizione delle 'terre rare', forse non se ne sono accorti". Parlando con i giornalisti a Napoli, a margine della prima Conferenza nazionale delle elette e degli eletti di Avs nei Consigli comunali, il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, commenta così la possibilità che il Pd al Parlamento europeo voti a favore di un nuovo pacchetto di armamenti da inviare a Kiev. "Quello che diciamo - aggiunge il deputato di Avs - in Europa e in Italia, è che noi siamo radicalmente contrari ad aumentare la spesa militare nazionale. Siamo contrari a deroghe al Patto di stabilità per aumentare una spesa militare che è già alle stelle e, più aumenta la spesa militare, più aumentano le guerre. Se si vuole derogare al Patto, aumentiamo la spesa sociale, la spesa in protezione dei più fragili, per la transizione ecologica, le politiche industriali, perché è su questa crisi che le destre neonaziste e neofasciste stanno guadagnando consenso nella società europea".
Zakharova piange e canta "Bella ciao" contro Mattarella. VIDEO
Cremlino: "E' comprensibile l'ostilità di Trump verso Kiev"
Per il Cremlino, e "comprensibile" l'ostilità recentemente mostrata da Donald Trump nei confronti del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Zelensky fa commenti inappropriati rivolti a un capo dello stato. Lo fa continuamente" e "nessun presidente potrebbe tollerare un trattamento del genere, Quindi la sua reazione (di Trump) è del tutto comprensibile", ha detto il portavoce presidenziale, Dimitri Peskov.
Lavrov domani in visita in Turchia
Sergei Lavrov è atteso domani in Turchia. Lo hanno annunciato fonti diplomatiche turche, aggiungendo che il ministro degli Esteri russo incontrerà ad Ankara il suo omologo turco Hakan Fidan. I due discuteranno in particolare della soluzione del conflitto in Ucraina. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha confermato all'agenzia Tass che "una delegazione guidata da Sergei Lavrov dovrebbe presto visitare la Turchia" per discutere "una vasta gamma di argomenti".
La Turchia, membro della Nato, desidera svolgere un ruolo di primo piano nella fine delle ostilità, come ha tentato di fare nel marzo 2022 ospitando per due volte negoziati diretti tra Mosca e Kiev. Ricevendo martedì il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato ancora una volta che il suo Paese sarebbe un "ospite ideale" per i colloqui sull'Ucraina che coinvolgono Mosca, Kiev e Washington.
La Turchia, che è riuscita a mantenere i legami con Mosca e Kiev, fornisce droni da combattimento agli ucraini ma non ha aderito alle sanzioni occidentali contro la Russia. Allo stesso tempo, Ankara difende l’integrità territoriale dell’Ucraina e chiede la restituzione della Crimea, occupata dalla Russia dal 2014, in nome della protezione della minoranza tartara di lingua turca presente su questa penisola.
©Ansa
Cremlino: "Mosca resta aperta ai colloqui di pace sull'Ucraina"
La Russia resta aperta ai colloqui di pace sull'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "E' importante che nulla impedisca questo processo", ha aggiunto, scrive l'agenzia Tass.
Il Papa: "La guerra contro l'Ucraina vergogna per l'umanità"
"Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l'Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'intera umanità!" E' quanto afferma papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l'Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta. "Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino - aggiunge il Pontefice -, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan".
Cremlino: "Dialogo tra Putin e Trump è promettente"
"Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l'attuazione della loro volontà politica". Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov in un'intervista alla televisione, parlando della fermezza degli Stati Uniti nei confronti di Kiev e sulle dichiarazioni ostili di Trump nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Cremlino: "La Russia non venderà mai nuovi territori"
La Russia non cederà mai i territori conquistati in Ucraina. A chiarirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un'intervista all'emittente Rossiya 1. Alla domanda se vi sia il rischio che il presidente Vladimir Zelensky "svenda" l'Ucraina agli Stati Uniti, Peskov ha spiegato che di certo questo non riguarderebbe le regioni conquistate da Mosca. "La cosa più importante per noi è che gli abitanti hanno già deciso da sole di unirsi alla Russia. Nessuno venderà mai questi territori", ha detto.
Il Cremlino: "Zelensky non interferisca nelle trattative"
Niente deve interferire nel tentativo di mettere fine alla guerra in Ucraina intrapreso da Russia e Stati Uniti. A chiarirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in riferimento alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai colloqui tra Mosca e Washington.
Putin: "Dio mi affidato la missione di difendere la Russia"
Il fato e Dio: secondo Vladim Putin, sono stati loro ad affidargli la missione di difendere la Russia. E' stato lo stesso presidente russo a dirlo, durante una cerimonia al Cremlino per la consegna di onorificenze a militari che hanno combattuto in Ucraina, in occasione della Giornata dei difensori della patria. "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così si può dire", ha detto Putin alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione, "una missione tanto difficile quanto onorevole - difendere la Russia - è stata posta sulle nostre e sulle vostre spalle".
Tre anni di guerra in Ucraina, domani maratona virtuale per la pace
Una mobilitazione virtuale per la pace con decine di ospiti e collegamenti in ventidue appuntamenti tematici, con inizio alle 8.30 e termine alle 22, è in programma lunedì nel terzo anniversario dell'invasione russa in Ucraina. L'iniziativa è stata organizzata dalle cinque Reti della società civile italiana da tempo attive congiuntamente sul tema della pace: Europe For Peace, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Sbilanciamoci e Coalizione Assisi Pace Giusta. "Cessate il fuoco - si legge nella convocazione della manifestazione - è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti". Tra i protagonisti delle varie sessioni il segretario della Cgil, Maurizio Landini, Luciana Castellina (presidente onorario Arci), Flavio Lotti (Fondazione PerugiAssisi), l'europarlamentare dem Marco Tarquinio, Paolo Impagliazzo (Comunità di Sant'Egidio), don Marco Pagniello (Caritas Italiana), Gianfranco Pagliarulo (Anpi).
La Russia: "Preso il controllo di due villaggi nel Donetsk"
Truppe russe hanno preso il controllo dei villaggi di Ulakly e Novoandreyevka, nel Donetsk. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo.

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Zelensky alla vigilia del terzo anno dall'inizio del conflitto: "La guerra continua"
"Ringrazio tutti i nostri partner che ci aiutano e lo capiscono", ha detto ancora Zelensky. Il presidente ucraino ha fatto riferimento nel suo lungo post al massiccio attacco aereo sferrato dalle forze russe nella notte. "Alla vigilia del terzo anniversario della guerra su vasta scala, la Russia ha lanciato 267 droni contro l'Ucraina, il più grande attacco da quando i droni iraniani hanno iniziato a colpire città e villaggi ucraini. In totale, questa settimana sono stati lanciati circa 1.150 droni, più di 1.400 bombe aeree guidate e 35 missili di vario tipo", ha riferito. "Ringrazio tutti coloro che respingono quotidianamente questi attacchi: la nostra aviazione, la contraerea, le unità di guerra elettronica e i gruppi di fuoco mobili dell'Aeronautica e delle Forze di difesa. Ringrazio anche coloro che sul campo salvano vite e rispondono alle conseguenze dei bombardamenti: il Servizio di emergenza statale, i medici e la Polizia nazionale", ha proseguito. "La guerra continua", ha sottolineato.
Zelensky: "Unità di Usa ed Europa per una pace duratura"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivolto oggi un appello all'unità di Stati Uniti ed Europea per mettere fine alla guerra. "Dobbiamo fare tutto il possibile per portare una pace duratura e giusta in Ucraina", ha scritto sui social media alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa. "Questo si può ottenere attraverso l'unità di tutti i partner", ha spiegato, "abbiamo bisogno della forza di tutta l'Europa, della forza dell'America, della forza di tutti coloro che cercano una pace duratura".
Ucraina, 3 anni guerra: aiuti per 267 mld di euro e duello Ue-Usa
Nei tre anni di guerra in Ucraina gli alleati di Kiev hanno stanziato circa 267 miliardi di euro - più di 80 miliardi l'anno - di cui la metà, 130 miliardi, in assistenza militare, altri 118 in sostegno finanziario e 19 miliardi in aiuti umanitari. Il presidente americano, Donald Trump, rivendica - o lamenta - che nessun Paese ha erogato più fondi a Kiev degli Stati Uniti. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, replica a distanza: nessuno ha sostenuto Kiev più dell'Unione europea. Tecnicamente hanno entrambi ragione: se non si considera il blocco dell'Ue come uno Stato unico, l'America è in testa. Sommati gli aiuti dell'Unione europea, invece Bruxelles è in testa. Per analizzare le cifre viene in soccorso l'Ukraine Support Tracker del Kiel Institute che nei giorni scorsi ha pubblicato un ampio rapporto. L'Europa - intesa Ue e Stati membri - ha destinato nel complesso a Kiev 132 miliardi di euro (70 in aiuti finanziari e umanitari e 62 in aiuti militari); gli Stati Uniti invece hanno erogato una somma di 114 miliardi, 64 miliardi in armi e 50 in aiuti finanziari e umanitari. I paesi scandinavi e dell'Europa orientale si sono distinti per il loro contributo in rapporto al Pil, con Estonia e Danimarca che hanno destinato oltre il 2,5% del proprio Pil all'assistenza ucraina. Al contrario, potenze economiche come Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno speso meno dello 0,2% del loro Pil annuo, un livello paragonabile a programmi di sussidi interni minori, come quelli per il carburante o le auto aziendali. Il contributo di Francia, Italia e Spagna, è quantificato intorno allo 0,1% del Pil. In valori assoluti, la Germania è il donatore più importante del blocco europeo, con un contributo complessivo di 17 miliardi di euro, seguita da vicino dal Regno Unito con 15 miliardi di euro e dalla Danimarca con 8 miliardi di euro. L'Economist - commentando questi dati - fa notare come Lettonia e Lituania, le cui capitali distano entrambe meno di mille chilometri da Mosca, hanno contribuito per il 2% al loro Pil prebellico. Il Giappone, tuttavia, fornisce più aiuti bilaterali di Francia, Italia e Spagna in termini assoluti e in percentuale del suo Pil, nonostante sia più del doppio più lontano da Mosca.
Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia. L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno molto richieste. COSA SAPERE

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Kiev: "267 droni russi in una sola notte sono un record"
Il lancio durante la notte di 267 droni sull'Ucraina da parte della Russia - 138 dei quali abbattuti dalla contraerea - rappresentano un "record": lo dichiara l'aeronautica militare di Kiev. "Ben 267 droni nemici sono stati individuati nella notte sul cielo dell'Ucraina, che costituiscono un record per un solo attacco" dall'inizio dell'invasione, tre anni fa, ha detto il portavoce dell'aeronautica, Iury Ignat.
Goulard: "Kiev nella Ue? Prima l'Europa si riformi"
"Trump dichiarò la Nato obsoleta. Non ha mai nascosto di voler distruggere l'Ue. Il ciclone era prevedibile. Proporre all'Ucraina di entrare nell'Unione senza un piano di riforma dell'Ue non è serio". Ne è convinta Sylvie Goulard, ex consigliera di Prodi ai tempi della Commissione europea, poi ministra in Francia, europarlamentare intervistata dal QN. "I cosiddetti europeisti hanno fatto troppo poco, da anni. Tuttavia, i cosiddetti patrioti ingannano i cittadini. Non può durare l'illusione attuale, cioè mettersi in tasca i vantaggi della pace, del mercato unico e il Pnrr - prosegue - e allo stesso tempo colpire Bruxelles e ubriacarsi di interessi nazionali". "Una Unione pasticciata fatta di Stati lenti a decidere, eterogenei, non può essere potente. La nostra città è l'Europa - aggiunge -. Siamo stati dilettanti, pigri, nazionalisti. Se diventiamo più seri, saremo più credibili". Alla politica europea serve una difesa comune. "Non lo so" se è realistico "ma possiamo lavorarci. Iniziamo subito, nell'ambito dei trattati o, se certi Paesi bloccano, o hanno la tentazione di Mosca o di Mar-a-Lago, senza di loro. Quale sarebbe l'alternativa?", conclude.
Attacco russo nella città natale di Zelensky, 1 morto e 5 feriti
La Russia ha lanciato un attacco missilistico sulla città di Kryvy Rih, nell'oblast' di Dnipropetrovsk, nella tarda serata di ieri, uccidendo una persona e ferendone altre cinque. Lo ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare della città dove è nato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra i feriti ricoverati in ospedale, una donna sarebbe in condizioni critiche.
L'attacco ha inflitto gravi danni alle infrastrutture civili della città, ha detto Vilkul. Dodici edifici residenziali, una struttura infrastrutturale, una casa di riposo e una chiesa hanno subito danni. L'attacco ha inoltre colpito edifici sociali e industriali, una stazione di servizio e numerosi veicoli.
Medvedev: "il tempo ha dimostrato che l'operazione speciale era giusta"
La decisione della leadership russa di avviare l'operazione militare speciale in Ucraina è stata del tutto corretta, "il tempo ha dimostrato che questa difficile decisione era l'unica giusta e possibile". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un post su Telegram in occasione del Giorno dei difensori della patria. La Russia, ha aggiunto, ha dovuto "fare questo passo quando il punto di non ritorno è stato irreversibilmente superato nel confronto con il cosiddetto Occidente collettivo e l'unica via disponibile quella di difendere la nostra madrepatria e respingere il nemico dai suoi confini".
"Il popolo russo si è unito e ha resistito nella lotta contro il nemico cinico e crudele che è stato rinforzato con armi e denaro da tutte le parti del mondo. La guerra contro il neonazismo e i suoi complici non è ancora finita, ma il suo esito è molto vicino. Il nemico sarà distrutto. La verità trionferà", ha sottolineato Medvedev.
Ucraina, Trump: "Sto cercando di riprenderci i nostri soldi". VIDEO
Kiev, 267 droni e 3 missili russi nella notte: 138 abbattuti
Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto nella notte, a partire dalle 19 locali di ieri, 138 droni d'attacco russi di fabbricazione iraniana Shahed e altri tipi di droni, mentre altri 119 sono caduti in zone aperte, essendo per lo più 'esche' per confondere la contraerea. Lo segnala l'aeronautica militare uvcraina su Telegram, citata da Ukrinform. Contro l'Ucraina, riferisce Kiev, sono anche stati lanciati dalla Crimea tre missili Iskander M/Kn-23, ma non si precisa cosa sia accaduto. Potrebbero essere stati questi a colpire Kryvyi Rih, la città natale del presidente Volodymyr Zelensky, dove si registrano un morto e cinque feriti. I droni, precisa Kiev, sono stati abbattuti nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Kirovohrad, Zhytomyr, Mykolaiv, Odessa, Dnipropetrovsk, Khmelnytskyi e Rivne: queste ultime due nell'ovest dell'Ucraina.
Putin: "I soldati russi difendono il futuro della Russia"
I soldati russi che combattono in Ucraina "difendono gli interessi nazionali e l'avvenire della Russia": lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in occasione della Giornata dei difensori della patria e alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. "A risvhio della loro vita e dando provadi coraggio, i soldati russi difendono risolutamente la loro terra natale, gli interessi nazionali e l'avvenire della Russia", ha detto il leader del Cremlino, aggiungendo che la sua determinazione a rinforzare l'esercito "non è cambiata", nel contesto di "rapidi cambiamenti" nel mondo.
L’Europa potrebbe difendersi da un attacco della Russia senza gli Usa? Lo studio
Il ritrovato dialogo fra Stati Uniti e Russia ha risollevato timori sulle posizioni di Washington che riguardano non solo la guerra in Ucraina, ma anche un ipotetico disimpegno dalla sicurezza europea. Senza l’appoggio americano, l’Europa sarebbe in grado di contrastare un attacco da parte di Mosca? La risposta arriva da uno studio dell'istituto Bruegel e del Kiel Institute for the World Economy firmato da Guntram Wolff e Alexandr Burlikov, secondo cui sarebbe necessario reclutare 300.000 nuovi soldati, acquistare 1.400 nuovi carri armati e raddoppiare la spesa per la difesa nei prossimi cinque anni. LO STUDIO
Terre rare, quali Paesi ne hanno di più? L’obiettivo Usa è arginare il dominio della Cina
I 17 elementi della tavola periodica in questione producono un mercato globale che vale già quasi 11 miliardi e che entro il 2031 raggiungerà i 21,7 miliardi di dollari con un ritmo di crescita previsto del 7,4% all'anno. La partita delle terre rare, indispensabili nell'industria tecnologica e in quella della difesa, è sempre più strategica e la trattativa da 500 miliardi di dollari che si sta giocando tra Stati Uniti e Ucraina ne è l'esempio più evidente: partita che potrebbe servire a Washington per fare un passo avanti e arginare il dominio di Pechino in materia. L'APPROFONDIMENTO
Trump: "Dall'Ucraina vogliamo risorse strategiche e petrolio". VIDEO
Putin: "Rafforzare le capacità militari per una Russia sovrana"
La Russia rafforzerà le capacità dell'esercito e della flotta come elementi essenziali della sua sicurezza. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo discorso in occasione della Giornata del Difensore della Patria.
"Oggi, mentre il mondo sta cambiando impetuosamente, la nostra rotta strategica per il rafforzamento e lo sviluppo delle forze armate rimane invariata", ha detto. "Continueremo a rafforzare il potenziale di combattimento dell'esercito e della marina, e la loro efficacia come parte essenziale della sicurezza della Russia che garantisce il suo presente e futuro sovrano, e il suo sviluppo coerente", ha aggiunto in un messaggio pubblicato sul sito web del Cremlino. Dunque "sulla base dell'analisi dell'uso tattico delle armi e delle attrezzature, continueremo a fornire alle Forze Armate nuovi modelli all'avanguardia", ha spiegato.
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Mosca, abbattuti nella notte 20 droni ucraini
Venti droni delle forze armate ucraine sono stati eliminati sul territorio della Federazione Russa durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo. I velivoli sono "stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio", si legge in un messaggio su Telegram, "cinque sul territorio della regione di Orel, quattro a Belgorod, quattro a Kursk, tre a Lipetsk e due Tula e Voronezh".
Ucraina, attacco russo su Kryvyi Rih: un morto e 4 feriti
Un attacco russo sulla città ucraina centromeridionale di Kryvyi Rih ha causato un morto e quattro feriti, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Il capo dell'amministrazione militare della città natale del presidente Volodymyr Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegato su Telegram che nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili.
Londra: "Domani importante pacchetto sanzioni contro Mosca"
Il Regno Unito svelerà domani un "importante pacchetto di sanzioni" contro Mosca, in occasione dei tre anni dalla guerra in Ucraina. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri britannico David Lammy, confermando anticipazioni di stampa.
Nyt: "Trump vuole le entrate dei minerali dell'Ucraina senza garanzie di sicurezza"
Donald Trump vuole le entrate dalle risorse naturali dell'Ucraina senza alcuna garanzia di sicurezza in cambio. Lo riporta il New York Times citando la nuova bozza di proposta, datata 21 febbraio, per l'accordo sui minerali con Kiev. Il documento prevede che l'Ucraina ceda agli Stati Uniti la metà delle entrate derivanti dalle risorse naturali nonché i guadagni dei porti e di altre infrastrutture. Oltre a richiedere una serie di impegni da parte di Kiev, ma non prevede alcun impegno specifico in materia di sicurezza da parte degli Usa, limitandosi a dire che gli usa intendono fornire sostegno finanziario a lungo termine per aiutare lo sviluppo economico dell'Ucraina. La proposta prevede che le entrate provenienti dalle risorse di Kiev devono essere destinate a un fondo di cui gli Stati Uniti avrebbero il 100% degli interessi finanziari e che l'Ucraina dovrebbe contribuire al fondo fino a raggiungere i 500 miliardi di dollari. La cifra è superiore alle entrate effettive ucraine dalle risorse naturali ed è - osserva il New York Times - più di quattro volte il valore degli aiuti statunitensi finora impegnati per Kiev. Il documento suggerisce che gli Usa potrebbero inviare maggiori aiuti in futuro ma a un prezzo elevato. L'Ucraina infatti sarà tenuta a contribuire al fondo con una somma pari al doppio dell'importo che gli Stati Uniti potrebbero dare a Kiev dopo al firma dell'accordo. La proposta afferma inoltre che gli Usa potrebbero reinvestire una parte delle entrate nella ricostruzione postbellica.