Ucraina, il fact checking della BBC sulle fake news di Trump, da Zelensky alla guerra
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Introduzione
Donald Trump, l'Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. Nel suo intervento, Trump ha accusato l'Ucraina di essere la principale responsabile della guerra con la Russia, una tesi che si allinea in parte con le posizioni del Cremlino. Le sue parole sono arrivate in un momento delicato: mentre a Riad si teneva un incontro tra funzionari americani e una delegazione russa su una possibile risoluzione del conflitto. L'assenza dell'Ucraina dal vertice e le successive dichiarazioni del Capo della Casa Bianca hanno suscitato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato Trump di essere "influenzato dalla propaganda russa". La BBC ha verificato quanto affermato dal presidente Usa. Ecco i principali punti esaminati (GUERRA RUSSIA UCRAINA - LA DIRETTA).
Quello che devi sapere
“Zelensky è un dittatore mai eletto”
In uno scontro verbale tra i due leader, con il tycoon che ha accusato falsamente il presidente ucraino di aver iniziato la guerra con Mosca, Trump ha definito Volodymyr Zelensky un "dittatore mai eletto", "un comico mediocre" che "rifiuta di indire elezioni, che è "molto giù nei sondaggi" ucraini e che l'unica cosa in cui è stato bravo è l'aver "suonato Biden come un violino”. Affermazioni ribadite dal presidente Usa su Truth. Come riporta la fonte, il primo mandato quinquennale di Zelensky avrebbe dovuto concludersi a maggio 2024. Ma, l’Ucraina è sotto legge marziale dall'invasione russa nel febbraio 2022, il che significa che le elezioni sono sospese. Le leggi marziali dell'Ucraina sono state redatte nel 2015, in risposta all'annessione della Crimea da parte della Russia e anni prima che Zelensky e il suo partito salissero al potere. Gli osservatori indipendenti, come quelli dell'Osce, hanno confermato che le elezioni del 2019 erano state "competitive e le libertà fondamentali erano state generalmente rispettate”. Zelensky aveva ottenuto il 73% dei voti al ballottaggio. Il presidente ucraino ha inoltre promesso di indire nuove elezioni al termine del conflitto e non ha ancora confermato la sua intenzione di ricandidarsi alla poltrona

Zelensky “è sceso al 4% di indice di gradimento”
Il presidente Trump ha anche affermato che l'indice di gradimento di Zelensky è sceso al 4%, senza citare una fonte. La Bbc ha chiesto alla Casa Bianca di chiarire questo aspetto. È vero che non è facile effettuare sondaggi affidabili in tempo di guerra, con buona parte della popolazione fuggita all’estero, ma sondaggi di tipo telefonico sono comunque stati fatti in Ucraina negli ultimi anni. Secondo un sondaggio condotto questo mese dal Kyiv International Institute of Sociology, il 57% degli ucraini ha dichiarato di fidarsi del presidente. Una percentuale in calo rispetto al 77% della fine del 2023 e al 90% di maggio 2022. Secondo altri sondaggi, Zelensky sarebbe in svantaggio rispetto al suo rivale più plausibile, l’ex capo dell’esercito Valery Zaluzhny, al primo turno di qualsiasi futura elezione, indicando che i due si affronterebbero in un ballottaggio. Sulla scia dei commenti di Trump, alcuni importanti organi di stampa russi hanno riportato l'affermazione del presidente degli Stati Uniti, citando un sondaggio condotto dal parlamentare ucraino Oleksandr Dubinsky, su Telegram che, secondo loro, supportava la valutazione di Trump

“Non avreste dovuto iniziare la guerra”
Parlando ai giornalisti, Trump ha respinto le lamentele di Kiev per l’esclusione dai colloqui tra Stati Uniti e Russia sulla fine della guerra e ha detto riferendosi all’Ucraina: “Non avreste dovuto iniziare. Avreste potuto fare un accordo”.
"Sono stati loro a iniziare la guerra nel 2014. Il nostro obiettivo è fermare questa guerra. E non abbiamo iniziato questa guerra nel 2022", aveva detto il presidente russo Vladimir Putin al conduttore del talk show statunitense Tucker Carlson nel febbraio 2024. Ma l’Ucraina non ha iniziato la guerra. La Russia ha iniziato un'invasione su vasta scala dell'Ucraina nel febbraio 2022, dopo aver annesso la Crimea nel 2014. L'annessione è avvenuta dopo che il presidente filo-russo dell'Ucraina è stato estromesso dalle manifestazioni popolari. Inoltre, la Russia ha appoggiato le forze indipendentiste nel Donbass, accusando Kiev di discriminazione e genocidio nei confronti dei russofoni. Dichiarazione che la Corte internazionale di giustizia dell’Aia (il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite) ha respinto.
Come riporta la Bbc, dopo il fallimento degli accordi che miravano a porre fine al conflitto nel 2014, la Russia ha avviato un massiccio numero di truppe al confine con l'Ucraina alla fine del 2021. Putin ha lanciato l'invasione il 24 febbraio 2022, dichiarando che l'obiettivo dell'operazione era "smilitarizzare e denazificare" il governo filo-occidentale di Volodymyr Zelensky e impedire al paese di entrare nella Nato

Gli Usa "hanno speso 350 miliardi di dollari"
Nel suo post di mercoledì, Trump ha anche dichiarato che Zelensky “ha convinto gli Stati Uniti d’America a spendere 350 miliardi di dollari” per “entrare” in una guerra che non avrebbe potuto vincere. Una cifra lontana della realtà. Risulta, infatti, essere priva di fondamento la narrazione che vuole gli Stati Uniti aver donato molto di più all'Ucraina rispetto all’Europa. I rapporti economici e il confronto tra Usa e Ue sulle armi sono stati al centro della puntata di “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 19 febbraio. Il Kiel Institute ha certificato che tra il 2022 e il 2024 l’Europa ha donato a Kiev 113,1 miliardi di euro, mentre gli Stati Uniti 114,2 miliardi. Le parole di Trump peraltro vanno in decisa controtendenza rispetto a quanto anche gli stessi Repubblicani hanno sempre detto. Nel celeberrimo Project 2025, manifesto per un'Amministrazione repubbblicana, si dice testualmente: “L’invasione dell’Ucraina è un’ingiustizia e il popolo ucraino ha il diritto di difendersi”
