Guerra Medioriente, media: possibile accordo a Doha in 24 ore. Gaza, Idf: distrutto tunnel

Ansa/Afp

Secondo alcuni media sarebbe vicina una svolta sull'accordo per la liberazione degli ostaggi dopo la ripresa dei negoziati. L'esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato attacchi su vasta scala e di aver mobilitato le truppe per prendere il controllo di aree nella Striscia di Gaza, come parte della preparazione per l'operazione 'Carri di Gedeone' e dell'espansione della campagna nella Striscia. Almeno 153 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di ieri in seguito agli attacchi dell'Idf

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Secondo alcuni media sarebbe vicina una svolta dopo la ripresa dei negoziati sull'accordo per la liberazione degli ostaggi: "Un'intesa potrebbe verificarsi in 24 ore", dice la tv pubblica israeliana.

L'esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato attacchi su vasta scala e di aver mobilitato le truppe per prendere il controllo di aree nella Striscia di Gaza, come parte della preparazione per l'operazione 'Carri di Gedeone' e dell'espansione della campagna nella Striscia. Secondo un portavoce delle Idf, l'operazione mira a lanciare un avvertimento ad Hamas: "Un'ultima opportunità per raggiungere un accordo prima di una drammatica espansione dei combattimenti". 

Dopo l'offensiva dell'Idf a Gaza, il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato in una nota del suo ufficio che la delegazione di Hamas a Doha ha annunciato la ripresa dei negoziati sull'accordo per la liberazione degli ostaggi. 

Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, afferma che 153 morti e 459 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani. Il bilancio complessivo delle vittime dal 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram, è salito a 53.272, mentre i feriti sono 120.673.

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Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005.   Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori   nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a Rafah

Destituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

"Possibile la svolta per accordo a Doha entro 24 ore"

"Una fonte a conoscenza dei dettagli sui colloqui indiretti in corso a Doha tra Israele e Hamas riferisce che il negoziato sta procedendo con slancio, c'è la possibilità di una svolta nelle prossime 24 ore". Lo riporta il notiziario della tv pubblica israeliana Kan. Secondo il piano, dieci ostaggi vivi saranno rilasciati immediatamente, in una sola volta, e avrà inizio un cessate il fuoco immediato di un mese e mezzo o due mesi. Il decimo giorno dell'accordo, Hamas fornirà un elenco con lo stato degli ostaggi sia vivi che morti. Inoltre, si discuterà della liberazione di circa 200-250 detenuti palestinesi.

Meloni: "Amici di Israele ma non indifferenti a dramma Gaza"

"Italia e Germania sono amiche di Israele. Proprio perché siamo amici di Israele non possiamo restare indifferenti a quello che accade a Gaza, dove la situazione è sempre più drammatica. Ribadisco che in questo quadro non ci possano essere ambiguità nel chiarire che Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e non c'è un futuro per la presenza di Hamas nella Striscia o comunque nello Stato palestinese".    Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, al termine dell'incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Palazzo Chigi.

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA

Tregua Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi sono state in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio sono stati liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

Lega Araba: pressione contro spargimento sangue Gaza

I leader arabi hanno esortato la comunità internazionale a esercitare pressioni per un cessate il fuoco a Gaza e per l'accesso degli aiuti umanitari al territorio palestinese assediato. "Chiediamo alla comunita' internazionale di esercitare pressioni per porre fine allo spargimento di sangue e garantire che gli aiuti umanitari urgenti possano raggiungere senza ostacoli tutte le aree bisognose di Gaza", hanno dichiarato i leader nella dichiarazione finale congiunta durante un vertice a Bagdad.

Meloni ad Aoun: "Al fianco del Libano, può voltare pagina"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente della Repubblica libanese, Joseph Aoun. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che la premier "ha ribadito il forte impegno italiano a fianco del popolo libanese, particolarmente in questo momento decisivo in cui il Libano, impegnato in un ambizioso programma di riforme, può voltare pagina dopo le numerose crisi che lo hanno attraversato".

Idf: distrutto tunnel a Gaza, uccisi decine uomini armati

L'Idf ha riferito di aver distrutto un'infrastruttura sotterranea strategica lunga circa due chilometri nel nord della Striscia di Gaza. Durante l'operazione sono stati uccisi decine di uomini armati. Le truppe hanno inoltre individuato pozzi di accesso, ordigni, lanciatori e altre armi di Hamas, tra cui razzi, granate e lanciagranate. 

Hamas: "Colloqui a Doha senza condizioni preliminari"

Un alto funzionario di Hamas, Taher al-Nono, ha confermato che l'organizzazione partecipa a un "nuovo ciclo di colloqui" sul cessate il fuoco in corso a Doha, in Qatar. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito. Secondo al-Nono, le parti stanno discutendo "di tutte le questioni, senza condizioni preliminari". Finora Hamas aveva rifiutato di riprendere i negoziati prima della fine totale della guerra a Gaza, ha cambiato posizione dopo i pesanti bombardamenti nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore.

Egitto chiede a Trump pressioni per tregua a Gaza

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha invitato il suo omologo americano Donald Trump a "fare pressione" per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dove Israele ha annunciato che sta intensificando la sua offensiva. Nel discorso al vertice della Lega Araba a Bagdad, al-Sisi ha definito Trump un "leader costruttore di pace", esortandolo a "fare ogni sforzo e a premere per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza". Ciò consentirebbe "l'avvio di un processo politico" che avrebbe Trump come "mediatore e sponsor", ha sottolineato. 

Abu Mazen: "Hamas consegni le armi all'Anp, rilasci ostaggi"

"Hamas deve rinunciare al controllo di Gaza, tutte le fazioni della Striscia devono consegnare le armi all'Autorità nazionale palestinese", ha detto il presidente Abu Mazen nel suo discorso al vertice arabo di Baghdad chiedendo anche il rilascio di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco permanente. Abu Mazen ha sottolineato la necessità di "consentire allo Stato di Palestina di assumersi le proprie responsabilità civili a Gaza", dichiarando la disponibilità dell'Anp a tenere elezioni il prossimo anno: "Stiamo procedendo con il processo di riforma delle istituzioni statali", ha detto. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa.

Tajani a Israele: "Basta attacchi e sofferenze a Gaza"

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto a Israele di sospendere gli attacchi a Gaza. "Non vogliamo più vedere soffrire la popolazione palestinese. Basta attacchi", ha detto a margine di una manifestazione di Forza Italia a Noto. "Arriviamo a un cessate il fuoco, liberiamo gli ostaggi, ma lasciamo in pace un popolo che è vittima di Hamas", ha proseguito. "Dobbiamo dire al governo israeliano: "Basta. La reazione c'è stata. Garantite la vostra indipendenza, la vostra sicurezza e liberiamo gli ostaggi, ma arriviamo alla pace", ha insistito.

Katz: "Con nuova offensiva Hamas è tornata a negoziare"

Il ministro della Difesa Israel Katz ha riferito che Hamas è tornata al tavolo dei negoziati per il rilascio degli ostaggi israeliani dopo che l'Idf ha iniziato ieri sera la nuova offensiva nella Striscia di Gaza. "Con il lancio dell'operazione 'Carri di Gedeone' a Gaza, guidata con grande forza dal comando dell'Idf, la delegazione di Hamas a Doha ha annunciato un ritorno ai negoziati", ha sostenuto in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. Il movimento palestinese, ha proseguito, ha ricominciato a trattare senza che Israele abbia ripreso la consegna di aiuti umanitari a Gaza, "che non era richiesta", e senza un cessate il fuoco. 

Nuova offensiva dell'Idf nella Striscia di Gaza

Nuova offensiva dell'Idf nella Striscia di Gaza

Ansa/Afp

Hamas: "153 morti a Gaza nelle ultime 24 ore"

Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, afferma che 153 morti e 459 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi israeliani. Il bilancio complessivo delle vittime dal 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram, è salito a 53.272, mentre i feriti sono 120.673. 

Erdogan: "Non va perso tempo a Gaza, pressing su Netanyahu per la fine della guerra"

''Non c'è tempo da perdere per Gaza, nemmeno un giorno. L'aggressione israeliana a Gaza deve essere fermata". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, sottolineando che la Turchia "continuerà a usare tutti gli strumenti disponibili per aumentare la pressione sul governo Netanyahu" perché metta fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia di stampa Anadolu.

Social: "Volantini Idf a Gaza, l'esercito israeliano sta arrivando"

Sui social di Gaza, i residenti riferiscono che l'Idf ha distribuito in diverse zone volantini in lingua araba con un'illustrazione del Mar Rosso che si apre durante l'Esodo dall'Egitto, accompagnata dalla scritta: "Abitanti di Gaza, l'esercito israeliano sta arrivando". Questa mattina i media della Striscia hanno segnalato raid nelle aree della città di Gaza e di Khan Younis, e nei quartieri di Beit Lahia e Shuja'iyya. 

Khamenei: "Gli Usa devono lasciare il Medio Oriente"

Il leader iraniano Ali Khamenei ha dichiarato oggi che gli Stati Uniti devono lasciare il Medio Oriente. "Con la determinazione delle nazioni della regione (del Medio Oriente), l'America deve lasciare la regione e la lascerà", ha affermato Khamenei  in un discorso a Teheran, mentre proseguono i colloqui indiretti tra i due Paesi sul programma nucleare iraniano. "Attraverso i suoi accordi e il suo comportamento, Trump ha suggerito e imposto ai Paesi arabi un modello secondo cui questi Paesi non possono sopravvivere nemmeno dieci giorni senza gli Stati Uniti, e sono gli americani a mantenerli. Questo modello è fallimentare", ha dichiarato Khamenei, citato dall'Irna. "Il regime sionista è certamente la fonte di divergenze, corruzione e guerra nella regione, ed è un tumore maligno, pericoloso e mortale in quest'area, che deve essere estirpato". 

Tajani: "Non condividiamo le ultime scelte di Israele"

"Noi non condividiamo le ultime scelte del governo israeliano. L'abbiamo detto in tutti i modi possibili, pur sapendo bene che tutto è iniziato per colpa di Hamas, noi ci impegniamo per un cessate il fuoco per poi arrivare alla fine a due popoli, due Stati che è la soluzione ideale". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine di un incontro di Forza Italia a Noto, nel Siracusano.  "Nel frattempo - ha aggiunto - stiamo lavorando, stiamo insistendo molto perché ci possa essere un ingresso degli aiuti umanitari italiani. Il nostro progetto Food for Gaza è sempre stato molto apprezzato da tutti. L'abbiamo realizzato con il sostegno dell'autorità nazionale palestinese con il sostegno del governo di Israele. Continuerò a insistere con il ministro degli Esteri israeliano su questo e per un cessate il fuoco". 

Sanchez: "Chiederò all'Onu di indagare sul blocco israeliano agli aiuti per Gaza"

Il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato, durante il vertice della Lega Araba a Baghdad, che la Spagna presenterà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite una proposta per chiedere alla Corte Internazionale di Giustizia (Cig) di pronunciarsi sulla legittimità del blocco imposto da Israele alla Striscia di Gaza. "La Spagna porterà una proposta all’Assemblea delle Nazioni Unite affinché la Cig si pronunci sull’adempimento da parte di Israele dei suoi obblighi internazionali in relazione all’accesso degli aiuti umanitari a Gaza", ha dichiarato Sánchez, intervenendo come ospite al vertice.

Il leader spagnolo ha sottolineato che l’iniziativa intende "raddoppiare la pressione su Israele per fermare il massacro a Gaza, in particolare attraverso gli strumenti che ci fornisce il diritto internazionale". Israele ha ristabilito il blocco totale sull’enclave palestinese dallo scorso 18 marzo, data della ripresa della sua offensiva militare contro le milizie della Striscia, interrompendo il cessate il fuoco con Hamas e bloccando anche lo scambio di prigionieri con i detenuti palestinesi.

Tajani: "Continuerò a insistere con Israele per fare entrare aiuti umanitari a Gaza"

"Continuo a insistere, continuerò a insistere anche oggi nei colloqui con il ministro degli Esteri israeliano, affinché possano entrare gli aiuti umanitari italiani a sostegno della popolazione civile" di Gaza. "Continuerò a dire che è ora di finalmente di arrivare al cessare il fuoco perché la popolazione civile è stremata, non può più resistere a continui attacchi. Fermo restando che Hamas ha una grande responsabilità in tutto ciò che sta accadendo", dice. 

Khamenei: "Trump mente sulla ricerca della pace a Gaza"

La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Alì Khamenei, ha accusato il presidente americano Donald Trump di mentire quando sostiene che sta lavorando per la pace a Gaza. "Trump ha detto che voleva usare il potere per la pace; ha mentito", ha detto nel corso di un incontro con 2.500 insegnanti da tutto l'Iran, a quanto riferito dall'agenzia ufficiale Irna. "Gli Stati Uniti hanno usato il loro potere non per la pace, ma per uccidere i bambini e la gente di Gaza", ha aggiunto.

Guterres: "Cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza"

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto oggi da Baghdad un "cessate il fuoco permanente" a Gaza. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco permanente, ora", ha detto Guterres ai leader riuniti nella capitale dell'Iraq per un vertice della Lega Araba. "Sono allarmato dai piani di Israele di espandere le operazioni terrestri e altro ancora", ha aggiunto. 

Guterres

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L'Iraq stanzia 40 mln dollari per la ricostruzione di Gaza e Libano

Durante il vertice della Lega Araba ospitato a Baghdad, il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani ha annunciato un contributo di 40 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e del Libano, colpiti da recenti conflitti con Israele.

"L'Iraq sosterrà la creazione di un fondo arabo per finanziare gli sforzi di ricostruzione dopo le crisi nella regione", ha dichiarato Sudani, aggiungendo che Baghdad contribuirà con "20 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e 20 milioni per quella del Libano".

Idf, raid contro Hezbollah: ucciso comandante che voleva attaccare Israele

Un comandante dell'area di Shaqif di Hezbollah, coinvolto nella ricostituzione delle infrastrutture terroristiche finalizzare ad attaccare Israele, è stato ucciso questa mattina in un attacco condotto dalle Idf nella zona di Mazraat Jemjim, nel sud del Libano. E' quanto si legge sull'account delle Idf su 'X'. ''La ricostruzione di infrastrutture terroristiche e le attività correlate costituiscono una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano'', prosegue il post.

Corte penale internazionale, il procuratore Khan si autosospende dopo accuse di molestie

Alla fine dello scorso anno, un'ex assistente ha accusato il procuratore di averla costretta a subire rapporti sessuali. La donna ha raccontato di avere subito pressioni da Khan affinché ritirasse tutto. Il procuratore ha parlato di campagna di disinformazione contro di lui. Uno scandalo scoppiato proprio quando Khan è finito nel mirino di Israele per le richieste di arresto, alla fine di novembre del 2024, del premier Benjamin Netanyahu. LEGGI L'ARTICOLO

Ospedale Gaza: "Da mezzanotte 58 morti nel nord della Striscia"

Secondo il direttore dell'ospedale indonesiano nel nord di Gaza, Marwan Al-Sultan, "da mezzanotte la struttura ha ricevuto 58 morti, mentre altre vittime sono sotto le macerie". "La situazione all'interno dell'ospedale è catastrofica", ha dichiarato, citato da Reuters sul suo sito web. 

Media: "C'è un'apertura per i negoziati sulla tregua a Gaza"

"C'è un'apertura per le negoziazioni e la possibilità di interromperli in qualsiasi momento se ci fossero elementi che potrebbero far saltare l'accordo". Lo riferisce una importante fonte della sicurezza israeliana a Channel 12. Intanto il team negoziale israeliano è ancora a Doha. 

Riapre l'aeroporto di Sanaa, 11 giorni dopo il raid di Israele

Un primo volo è atterrato all'aeroporto internazionale della capitale dello Yemen - Sanaa - controllato dagli Houthi, solo 11 giorni dopo il bombardamento da parte dell'Aeronautica militare israeliana: lo riporta il Times of Israel. Si tratta del volo della Yemenia Airways proveniente da Amman, con a bordo 136 passeggeri. Durante l'attacco del 6 maggio scorso, i caccia israeliani avevano danneggiato le piste dell'aeroporto, distruggendo i terminal e sei aerei. 

Protezione civile, 10 morti a Gaza da questa mattina

Sono dieci le vittime degli attacchi israeliani da questa mattina a Gaza. Lo ha riferito la Protezione civile. Tre persone sono state uccise e quattro ferite in attacchi di droni a est della città meridionale di Khan Yunis, mentre altre tre sono morte uccise e diverse sono rimaste ferite nel bombardamento di una casa a Jabalia, nel nord. Quattro le vittime di due operazioni a Khan Yunis. Con il blocco agli aiuti che va avanti da due mesi e mezzo e la nuova offensiva lanciata ieri notte, il soccorso ai feriti sta diventando sempre più difficile. Marwan Sultan, direttore dell'ospedale indonesiano nel nord della Striscia di Gaza, ha lanciato l'allarme per una situazione che è "catastrofica". Diversi bombardamenti nelle vicinanze hanno provocato crolli nella struttura ospedaliera. "Le sale operatorie e le unità di terapia intensiva sono completamente piene e non siamo in grado di ricevere altri casi critici", ha detto, c'è "una grave carenza di unità di sangue e medicinali". 

Media Israele: "Trump ha licenziato Netanyahu"

Le ultime mosse dell'amministrazione americana e la mancata tappa del presidente in Israele durante il suo tour nel Golfo stanno sollevando sempre più dubbi sul sostegno di Donald Trump a Benjamin Netanyahu. Il leader Usa nega e lo ha fatto di nuovo a Fox News la notte scorsa, ma la stampa israeliana da giorni racconta della crescente e malcelata insoddisfazione per le aperture di Trump all'Iran e alla Siria, e i negoziati diretti con Hamas per la liberazione dell'ostaggio americano Edan Alexander. Il raffreddamento dei rapporti tra Bibi e quello che aveva definito "il migliore amico che Israele abbia mai avuto alla

Casa Bianca" sarebbe dimostrato plasticamente dall'agenda e dai messaggi del presidente Usa nel Golfo. E dal fatto che non abbia trovato nemmeno qualche ora per fare visita al suo alleato, dopo avere invece reso omaggio alle monarchie arabe. Tanto profondo sarebbe il solco che impietosamente Haaretz ha titolato oggi: "Il messaggio di Trump a Netanyahu è forte e chiaro: sei licenziato!". Secondo il quotidiano israeliano, "questa è stata la settimana più dolorosa" per Bibi e ogni foto o dichiarazione di Trump "e' stata fuoco che bruciava la carne di Netanyahu". E' vero che già nel precedente mandato Trump aveva stretto rapporti solidi con alcuni paesi arabi, ma si era arrivati agli Accordi di Abramo. Stavolta, secondo Haaretz, "Trump ha capito prima di essere rieletto che gli interessi dello Stato di

Israele non coincidono necessariamente con quelli del suo primo ministro". E il messaggio del nuovo tour è che "c'è un nuovo preferito per l'America nella regione. I sauditi (letteralmente) hanno pagato un sacco di soldi per questo status. Noi abbiamo sprecato il nostro". Dal canto suo, Trump ha rinnovato il suo sostegno al premier israeliano. "Bibi e' un uomo arrabbiato e si suppone che lo sia a causa del 7 ottobre", ha detto durante un'intervista a Fox News, "è stato gravemente ferito ed è stato aiutato perchè penso che abbia combattuto duramente e coraggiosamente". 

Pezeshkian: "Trump parla di pace e minaccia allo stesso tempo"

Il presidente americano Donald ''Trump parla di pace e allo stesso tempo minaccia''. Lo ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian chiedendosi: ''a cosa dovremmo credere?''.

Spiegando che ''non cerchiamo la guerra'' e che Teheran continuerà la strada del dialogo sul suo programma nucleare, Pezeshkian ha affermato che Trump ''da un lato parla di pace e dall'altro minaccia con gli strumenti più avanzati di uccisioni di massa".

Libano, media: "Attacco israeliano vicino a Sidone"

Un drone israeliano ha attaccato un'auto sulla strada di Wadi Khalil vicino al villaggio di Az-Zrariyah, nel distretto di Sidone, nel Libano meridionale. Lo ha riferito Quds News, a quanto riporta al Jazeera. 

Putin, il 15 ottobre primo summit con Lega Araba a Mosca

Il presidente russo Vladimir Putin ha invitato i leader della Lega Araba per un vertice a Mosca il 15 ottobre. Ad annunciare l'iniziativa è stato lo stesso Putin, appena terminata la missione del presidente americano Donald Trump nel Golfo. "Intendiamo continuare a sviluppare un dialogo costruttivo a tutto tondo con la Lega Araba e relazioni amichevoli con tutti i suoi membri", ha detto nel messaggio di saluto ai partecipanti del 34esimo summit della Lega Araba, che ha preso il via questa mattina a Baghdad, pubblicato sul sito del Cremlino. "A questo proposito, vorrei invitare i leader di tutti gli Stati della Lega Araba, così come il segretario Generale della Lega Araba, al primo vertice russo-arabo, che prevediamo di tenere il 15 ottobre", ha aggiunto. "Sono fiducioso che questo incontro contribuirà a rafforzare la cooperazione multiforme reciprocamente vantaggiosa tra i nostri paesi e anche a cercare modi per portare pace, sicurezza e stabilità in Medio Oriente e Nord Africa", ha concluso.

Media, blindati dell'Idf avanzano nella Striscia centrale

I media palestinesi riferiscono che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura: lo riporta Al Jazeera. Il fuoco di artiglieria dell'Esercito israeliano (Idf) sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia. 

Elicotteri dell'Idf attaccano a est di Rafah

Elicotteri dell'Idf hanno condotto un ''intenso'' attacco a est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce al-Jazeera citando fonti locali, aggiungendo che al momento non si hanno notizie di vittime.

Iran, Trump: "A cosa gli serve il nucleare? Hanno petrolio e gas illimitati"

Il presidente americano Donald Trump si è chiesto ''a cosa serve il nucleare all'Iran'' quando Teheran ''ha quantità illimitate di gas e petrolio''. Intervistato da Fox News, Trump ha detto ''preferisco la non violenza'' nell'affrontare la questione del programma nucleare iraniano, ''ma in modo violento o non l'affronteremo''.

Media, piano di Trump per trasferire un milione di palestinesi in Libia

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta lavorando a un piano per trasferire in modo permanente un milione di palestinesi dalla Striscia di Gaza alla Libia. Lo riporta l'emittente Nbc citando in esclusiva cinque fonti ben informate a condizione di anonimato. L'Amministrazione Usa ha discusso del piano con la leadership libica, hanno affermato tre fonti sottolineando come il processo sia in fase di valutazione. In cambio del reinsediamento dei palestinesi, l'Amministrazione Usa potrebbe rilasciare alla Libia miliardi di dollari di fondi che gli Stati Uniti hanno congelato più di un decennio fa, hanno affermato tre fonti.

Al momento, prosegue l'Nbc, non è stato raggiunto alcun accordo definitivo e Israele è stato informato, hanno precisato le fonti. Ma Basem Naim, alto funzionario di Hamas, ha affermato che il gruppo non era a conoscenza di colloqui sul trasferimento dei palestinesi in Libia.

Media, almeno 115 morti a Gaza nelle ultime 24 ore

Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di ieri in seguito agli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera all'indomani dell'avvio - la notte scorsa - della nuova offensiva con raid su vasta scala sul territorio. Secondo l'emittente tv, almeno 370 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani da domenica scorsa. 

Nuova offensiva Idf a Gaza: "Conquistare aree strategiche"

L'Idf ha lanciato nelle prime ore di oggi una mega nuova offensiva nella Striscia di Gaza, denominata "I carri di Gedeone", con l'obiettivo di ''conquistare aree strategiche'' dell'enclave palestinese. Lo si legge in una nota dell'esercito israeliano che ricorda di voler raggiungere ''tutti gli obiettivi della guerra a Gaza, tra cui il rilascio degli ostaggi e la sconfitta di Hamas". L'esercito aggiunge che ''le truppe dell'Idf nel Comando Meridionale continueranno a operare per proteggere i cittadini israeliani e realizzare gli obiettivi della guerra".

Secondo i funzionari israeliani, l'offensiva dei Carri di Gedeone mira a "conquistare" Gaza e mantenere il territorio, spostare la popolazione civile palestinese verso il sud della Striscia, attaccare Hamas, e impedire al gruppo di prendere il controllo delle forniture di aiuti umanitari

Gaza

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Onu: abbiamo competenze per gestire aiuti a Gaza

Le Nazioni Unite hanno ribadito la volontà di continuare a gestire gli aiuti umanitari a Gaza, senza demandare ad altri il compito. Lo ha detto Tom Fletcher, sottosegretario agli aiuti umanitari. "Come abbiamo dimostrato durante il cessate il fuoco di quest'anno - ha dichiarato - e ogni volta che ci e' stato concesso l'accesso, le Nazioni Unite e i nostri partner umanitari hanno le competenze, la determinazione e la chiarezza morale necessarie per fornire aiuti su scala tale da salvare vite umane in tutta Gaza". "A coloro - ha aggiunto - che propongono modalita' alternative di distribuzione degli aiuti, diciamo di non perdere tempo: abbiamo gia' un piano. Questo documento lo ribadisce. Si basa su principi non negoziabili di umanita', imparzialita', neutralita' e indipendenza. E' sostenuto da una coalizione di donatori e dalla grande maggioranza della comunita' internazionale". "E' pronto per essere attivato, oggi stesso - ha sottolineato - se solo ci verra' permesso di svolgere il nostro lavoro".

Medioriente, vertice Lega araba a Baghdad per discutere crisi regione

La Lega Araba si riunirà oggi a Baghdad per discutere di Gaza e di altre crisi regionali, in un vertice che tuttavia registrera' l'assenza di alcuni leader. Il primo ad arrivare nella capitale irachena e' stato il presidente palestinese Abu Mazen, e proprio la Striscia di Gaza e la guerra che va avanti dal 7 ottore dominera' l'agenda. Il ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein ha detto che il vertice di Baghdad sosterra' le decisioni prese nella riunione del Cairo a marzo per sostenere la ricostruzione di Gaza come alternativa alla proposta ampiamente condannata di Trump.

Medioriente, Israele lancia la nuova offensiva della guerra

L'esercito israeliano ha annunciato di aver lanciato attacchi su vasta scala e di aver mobilitato le truppe per prendere il controllo di aree nella Striscia di Gaza, come parte della preparazione per l'operazione 'Carri di Gedeone' e dell'espansione della campagna nella Striscia. Secondo un portavoce delle Idf, l'operazione mira a lanciare un avvertimento ad Hamas: 'un'ultima opportunità per raggiungere un accordo prima di una drammatica espansione dei combattimenti'. I civili a nord della Striscia tentano la fuga dai 'pesanti bombardamenti che stanno colpendo edifici residenziali", riferiscono i media di Gaza. I negoziati a Doha hanno fatto un buco nell'acqua. I mediatori israeliani restano comunque in Qatar nel fine settimana.

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