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Guerra Ucraina Russia, Zelensky: "Incontro con Kellogg ci ridà speranza"

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Trump attacca Zelensky: dittatore mai eletto,comico mediocre
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Trump attacca Zelensky: dittatore mai eletto,comico mediocre
00:02:02 min

"Abbiamo bisogno di un accordo forte con gli Stati Uniti, ho ordinato di agire velocemente e con attenzione", dice il leader ucraino Zelensky. La premier Meloni parlando con il presidente canadese Trudeau ha affermato che la "priorità è la stessa di Ue, Nato e Kiev". Macron replica a Trump: "Zelensky presidente liberamente eletto". Leader europei "scioccati" per le parole di Trump. Usa non appoggiano risoluzione Onu su Ucraina

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La premier Giorgia Meloni ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau. Meloni ha "ribadito che la priorità per l'Italia è la stessa del resto d'Europa, dell'Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace". 

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg. Dopo il faccia a faccia, l'inviato del presidente Usa ha annullato la conferenza stampa. Zelensky su X: "Incontro produttivo. Sono grato agli Stati Uniti per tutta l'assistenza e il sostegno bipartisan per l'Ucraina e il popolo ucraino".

Macron replica a Trump: "Zelensky presidente liberamente eletto". In un botta e risposta Trump aveva definito Zelensky "un dittatore mai eletto e un comico mediocre", in risposta all'omologo ucraino che aveva definito il tycoon "influenzato dalla propaganda russa". Musk: "Zelensky ripristini libertà stampa e indica elezioni". Plauso di Mosca, ma i leader europei si dicono scioccati per le parole di Trump.  Tajani: "Le parole della nuova amministrazione Usa sono sempre forti, c'è qualche crepa nel rapporto tra Trump e Zelensky" ma "è nel nostro interesse che la situazione si calmi e si arrivi alla pace, non soffermiamoci sulle parole".

"Lunedì 24 febbraio ricorre il terzo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. Ho deciso di essere a Kiev per quell'occasione, con Ursula von der Leyen per riaffermare il nostro sostegno all'eroico popolo ucraino e al presidente democraticamente eletto Volodymyr Zelensky". Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Intanto, gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. 

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Ucraina, il fact checking della BBC sulle fake news di Trump, da Zelensky alla guerra

Donald Trump, l'Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. Nel suo intervento, Trump ha accusato l'Ucraina di essere la principale responsabile della guerra con la Russia, una tesi che si allinea in parte con le posizioni del Cremlino. Le sue parole sono arrivate in un momento delicato: mentre a Riad si teneva un incontro tra funzionari americani e una delegazione russa su una possibile risoluzione del conflitto. L'assenza dell'Ucraina dal vertice e le successive dichiarazioni del Capo della Casa Bianca hanno suscitato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato Trump di essere "influenzato dalla propaganda russa". La BBC ha verificato quanto affermato dal presidente Usa. Ecco i principali punti esaminati. LEGGI L'ARTICOLO

Trump

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Trump su Zelensky: "Dittatore non eletto e comico modesto". Cosa ha detto e perché

Il presidente americano ha attaccato il leader ucraino che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata" aggiungendo che “è molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo suonare Biden come un violino”. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky: incontro con Kellogg restituisce la speranza

"L'incontro con Kellogg ci ridà speranza. Abbiamo bisogno di un accordo forte con gli Stati Uniti, ho ordinato di agire velocemente e con attenzione". Lo dice il leader ucraino Zelensky

Ucraina, Europa prepara possibile piano per fase postbellica
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Ucraina, Europa prepara possibile piano per fase postbellica
00:02:06 min

Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati

Donald Trump ha accusato il presidente ucraino Zelensky di essere un “dittatore mai eletto e un comico mediocre” e l’Europa di “aver fallito nel portare la pace tra Kiev e Mosca”. L’Ue ha donato all’Ucraina quasi la stessa cifra degli Usa, da cui però dipende per la difesa avendo Washington il 90% delle testate nucleari Nato. Di questo si è parlato a "Numeri", il programma di Sky TG24 andato in onda il 19 febbraio. L'APPROFONDIMENTO

Speaker Usa: "Non c'è interesse a dare nuovi fondi a Kiev"

Capitol Hill "non ha interesse" a garantire nuovi fondi all'Ucraina. Lo ha detto lo speaker della Camera Usa Mike Johnson alla convention dei conservatori a Washington. "Dobbiamo mettere fine alla guerra e anche i nostri alleati europei lo pensano", ha aggiunto.     

Media: nuova bozza Usa per accordo su terre rare

Gli Stati Uniti hanno fornito all'Ucraina una nuova versione dell'accordo sui minerali, che tiene conto di alcune osservazioni di Kiev e ha maggiori probabilità di essere oncluso. Lo scrive Axios, che lo ha appreso da cinque fonti in Ucraina e negli Stati Uniti. La notizia è confermata dalla Pravda ucraina.

Zelensky a Ramaphosa: "Grazie per sostegno Sudafrica"

"Ho parlato con il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e l'ho ringraziato per il sostegno del Sudafrica alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina. E' importante che i nostri Paesi condividano la stessa posizione: niente sull'Ucraina senza l'Ucraina. Speriamo tutti di raggiungere una pace giusta e duratura quest'anno. La voce del Sudafrica è importante e contiamo sul suo sostegno". Lo scrive il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Negoziati Russia-Ucraina, perché i precedenti colloqui di pace sono falliti?

La Russia e gli Stati Uniti cominceranno "a tempo debito" negoziati sull'Ucraina, "sarà il presidente Putin a decidere quando". A dirlo è il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, al termine dell’incontro a Riad tra la delegazione russa di Sergei Lavrov e quella americana di Marco Rubio su un possibile cessate il fuoco. Questo non è il primo tentativo che è stato fatto per mettere fine al conflitto: già nel 2022 Kiev e Mosca avevano avviato delle trattative, poi terminate in un nulla di fatto. Accadeva fra il marzo e l’aprile di tre anni fa, quando i negoziatori russi e ucraini si riunirono in Bielorussia e in Turchia, oltre a diversi contatti avvenuti in videoconferenza. L'APPROFONDIMENTO

Speaker Usa: "Zelensky ha sbagliato ad attaccare Trump"

Lo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, ha criticato Volodymyr Zelensky per aver attaccato Donald Trump sul mancato inviti ai colloqui con la Russia. "Quando si inizia un negoziato non si chiamano mai le due parti insieme", ha detto il repubblicano intervenendo alla convention dei conservatori a Washington. "Il presidente ha bisogno di spazio, sa cosa fare", ha aggiunto. 

Macron: "Dirò a Trump di non essere debole con Putin"

La prossima settimana a Washington il Presidente francese, Emmanuel Macron, dira' a Trump che "non puo' essere debole con il Presidente Putin'". In una sessione di domande e risposte con il pubblico francese, Macron ha aggiunto quelle che saranno le sue parole per Trump sull'Ucraina: "Non è quello che sei, non è nel tuo interesse". Macron chiederà anche come il Presidente degli Stati Uniti possa affrontare la Cina se verra' visto come debole nei confronti della Russia. Macron ha anche respinto l'affermazione di Trump secondo cui Zelensky è un "dittatore". "E' un presidente eletto in un sistema libero", ha detto Macron. "Non è il caso di Vladimir Putin, che ha ucciso i suoi oppositori e manipolato le sue elezioni per molto tempo".

Mattarella: "La Russia torni a rispettare la carta Onu e la sovranità di ogni Stato"

"Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale", ha detto il presidente della Repubblica nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine dei colloqui con il presidente montenegrino Milatovic. Poi ha aggiunto: "L'auspicio è che si raggiunga una pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile". L'INTERVENTO

Ucraina, quale sarà la strategia europea dopo il vertice di Parigi e i nodi da sciogliere

L’Europa si organizza e, con il vertice "informale" che si è tenuto il 17 febbraio all’Eliseo, voluto dal presidente Francese Emmanuel Macron, arriva un segnale: le trattative per la pace in Ucraina non dovranno essere solo un “passo a due” russo-americano. Al vertice hanno partecipato i capi dei governi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Danimarca, Polonia e Olanda - alla presenza dei vertici Ue e della Nato. Intesa sui principi generali, ovvero sulla necessità di condividere le scelte con gli Stati Uniti, l'esigenza di garantire una pace giusta e di proteggere l'Ucraina. Ma non basta e ci sono ancora delle spaccature. Da Parigi, del resto, non è arrivato un documento finale. Ma quali sono i temi sui quali  si potrebbe lavorare per un'intesa? LEGGI QUI

Macron: truppe in Ucraina? Non domani ma dopo un accordo di pace

Il presidente francese, Emmanuel Macron, è tornato a chiarire che non intende in alcun modo inviare soldati in Ucraina ''domani'', ma solo a pace fatta, per ''garantire'' la sicurezza degli ucraini dinanzi al rischio di nuovi attacchi russi. ''Non ho deciso di inviare domani truppe in Ucraina, no. Ciò che penso, piuttosto, è inviare delle forze di peacekeeping per garantire la pace una volta che sarà negoziata'', ha spiegato il presidente, che questo pomeriggio ha risposto per quasi due ore alle domande aperte dei cittadini francesi in diretta sui suoi canali social.

Macron evoca fondi di risparmio per sostenere la difesa

Emmanuel Macron ''non esclude'' di ''lanciare dei prodotti di risparmio e di ''fare appello alla nazione'' per ''finanziare alcuni programmi" di difesa. RIspondendo per quasi due ore alle domande dei cittadini sulla sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa, in diretta sui suoi canali social, il presidente francese ha avvertito i connazionali che ''stiamo entrando in un'epoca in cui ciascuno di noi deve chiedersi cosa può fare per la nazione francese e per la Repubblica''. In questo senso, ha puntualizzato, un tale prodotto di risparmio sarebbe una ''buonissima idea''.

Macron: "Zelensky presidente eletto liberamente, non Putin"

Volodymyr Zelensky è il "presidente eletto di un sistema libero, non è il caso di Putin": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo in diretta alle domande dei cittadini sui suoi canali social. Un riferimento, in particolare, alle recenti dichiarazioni di Donald Turmp, secondo cui Zelensky sarebbe invece "un dittatore senza elezioni"

Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono

Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con  l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse  minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia.  L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno  molto richieste. COSA SAPERE

Macron: "Nessuno può dire a Kiev di non entrare in Nato-Ue"

''Nessuno ha il diritto di dire'' che ''l'Ucraina non ha il diritto di entrare nell'Unione europea o nella Nato'': lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo per quasi due ore alle domande dei cittadini francesi, in diretta sui suoi canali social.

Macron: "Avrò un nuovo colloquio con Zelensky stasera"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, rispondendo in diretta ai cittadini sui suoi profili social, ha annunciato che questa sera avrà un nuovo colloquio in videoconferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Macron è atteso all'inizio della settimana prossima a Washington per incontrare Donald Trump.

Putin ringrazia bin Salman per incontro Riad

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha chiamato il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, e lo ha ringraziato per aver ospitato i colloqui con gli Stati Uniti. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa RIA Novosti. Putin ha affermato che la leadership saudita ha creato una buona atmosfera per i colloqui. Putin e il principe Mohammed bin Salman hanno sottolineato nella loro telefonata l'importanza della stabilità del mercato petrolifero e della cooperazione all'interno dell'OPEC+, e hanno discusso della cooperazione bilaterale tra i due Paesi.

Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea

Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in  passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e  Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere  interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le  centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. IL PUNTO

Klitschko: "Cedere territori non è compromesso giusto"

Per la pace in Ucraina, "abbiamo ascoltato molte cose sul trovare un compromesso e una soluzione e dare una parte di territorio ai russi, ma non è giusto. Non è un compromesso. Non è una soluzione". Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in una conferenza stampa al Parlamento europeo. "È un gioco complesso. Ed è per questo che l'unità e l'indipendenza dell'Ucraina sono la priorità principale per la nostra patria", ha concluso. 

Meloni a Trudeau: "Italia lavora alla pace con Usa e partner"

Nella telefonata con il primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau, la premier Giorgia Meloni ha "ricordato come siano stati il sostegno occidentale insieme al coraggio e alla fermezza ucraina a precostituire le condizioni che rendono possibile parlare oggi di un'ipotesi di accordo". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, precisando che "l'Italia, insieme agli Stati Uniti e ai suoi partner europei e occidentali, lavora per una pace duratura in Europa, che necessita di garanzie di sicurezza reali ed efficaci per l'Ucraina". 

Sindaco di Kiev: "Andare al voto ora sarebbe veleno per la patria"

"Le elezioni ora sarebbero un veleno per la nostra patria. Celebreremo le elezioni in un secondo tempo. Non sarebbe intelligente tenere le elezioni ora che dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla guerra. Poi penseremo alle elezioni". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitalij Klychko al Parlemento europeo, a margine della plenaria del Comitato delle Regioni. 

Meloni sente Trudeau, tutto il possibile per pace in Ucraina

La premier Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro canadese e presidente di turno del G7 Justin Trudeau. Lo rende noto Palazzo Chigi, spiegando che in "uno scambio di vedute sui principali temi dell'attualità internazionale e sugli ultimi sviluppi del dossier ucraino", Meloni "ribadito che la priorità per l'Italia è la stessa del resto d'Europa, dell'Alleanza Atlantica e di Kiev: fare tutto il possibile per fermare il conflitto e raggiungere la pace". 

Meloni: "Priorità è stessa di Ue, Nato e Kiev"

Zelensky: con Kellogg "buona discussione"

Zelensky ha parlato di una "buona discussione, con molti dettagli importanti. Una conversazione dettagliata sulla situazione del campo di battaglia, su come restituire i nostri prigionieri di guerra e su efficaci garanzie di sicurezza". Il leader ucraino ha "ringraziato il generale Kellogg per il lavoro congiunto per ottenere importanti risultati". "Fin dal primo secondo di questa guerra, l'Ucraina ha cercato la pace. Dobbiamo e possiamo garantire che la pace sia forte e duratura, in modo che la Russia non possa mai tornare con la guerra", e per questo, ha spiegato Zelensky, "l'Ucraina è pronta per un accordo forte ed efficace di investimento e sicurezza con il Presidente degli Stati Uniti". 

Sindaco Kiev al Pe: "Noi vittime genocidio, continuate aiutarci"

"Bisogna continuare ad aiutare la nostra gente, senza il vostro aiuto non saremmo qui. Stiamo parlando di genocidio: distruggere gli impianti energetici da parte dei russi è stato deciso per umiliarci". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitalij Klychko, al Parlamento europeo. 

Zelensky: "Incontro produttivo con Kellogg, relazioni solide"

"Incontro produttivo" con l'inviato di Donald Trump a Kiev, Keith Kellog. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al termine dell'incontro con il funzionario Usa. Zelensky ha parlato di "relazioni solide" tra Stati Uniti e Ucraina. 

Mosca: "28 droni di Kiev distrutti su diverse regioni russe in 4 ore"

I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 28 droni ucraini che sorvolavano regioni della Federazione Russa in quattro ore. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo, precisando in una nota che "il 20 febbraio, tra le 15,30 e le 19:30 (ore di Mosca), i sistemi di difesa aerea in servizio hanno distrutto 28 droni ucraini: 19 sul territorio di Krasnodar, 8 sulle acque del Mar d'Azov e 1 sul territorio della Regione di Belgorod".

Tusk: "Sull'Ucraina basta chiacchiere, è ora di agire"

"Basta chiacchiere, è ora di agire! 1. Finanziamo i nostri aiuti all'Ucraina con i beni congelati alla Russia. 2. Rafforziamo la polizia aerea, la Baltic Sentry (la missione Nato di vigilanza nel Baltico) e i confini dell'Ue con la Russia. 3. Adottiamo rapidamente nuove regole fiscali per finanziare la sicurezza e la difesa dell'Ue. Ora!". Lo scrive in un tweet il primo ministro polacco Donald Tusk. 

Mosca, ritorno di aziende straniere solo a condizioni favorevoli

Anche se dovessero essere revocate le sanzioni contro la Russia, il ritorno di compagnie e investitori occidentali sarà "possibile solo in termini favorevoli" a Mosca. Lo ha detto il vice primo ministro Alexander Novak alla Tass, facendo capire che non si tratterebbe di un processo automatico. "Dobbiamo agire strettamente sulla base del nostro interesse nazionale - ha affermato Novak -. Molte nicchie rimaste vuote sono già state occupate da produttori russi o partner di Paesi amici. E' importante tenerne conto". Inoltre, ha aggiunto il vice premier, "il lavoro per arrivare alla sovranità tecnologica continuerà anche in caso di un cambiamento nelle circostanze esterne. La disponibilità di tecnologie avanzate prodotte internamente per le aree critiche è importante per l'ulteriore sviluppo positivo delle industrie leader in Russia". 

Rutte: "Servirà copertura Usa all'impegno europeo per Kiev"

Qualunque impegno europeo sulle "garanzie di sicurezza" per l'Ucraina "avrà comunque bisogno della copertura americana", anche se gli Usa non metteranno gli scarponi sul terreno. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte nel corso della visita in Slovacchia. 

Waltz: "Kiev abbassi i toni e firmi l'accordo sui minerali"

L'Ucraina deve "abbassare i toni" delle sue critiche a Donald Trump:  e' il monito lanciato dal consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz, poco prima dell'incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato speciale americano per il conflitto russo-ucraino Keith Kellogg. Interrogato dalla Fox News sulla "relazione incrinata" tra Zelensky e Trump, Waltz ha invitato Kiev a "esaminare attentamente la situazione" e a "firmare l'accordo" sui minerali strategici proposto dagli Stati Uniti. 

Ucraina, il fact checking della BBC sulle fake news di Trump, da Zelensky alla guerra

Donald Trump, l'Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. Nel suo intervento, Trump ha accusato l'Ucraina di essere la principale responsabile della guerra con la Russia, una tesi che si allinea in parte con le posizioni del Cremlino. Le sue parole sono arrivate in un momento delicato: mentre a Riad si teneva un incontro tra funzionari americani e una delegazione russa su una possibile risoluzione del conflitto. L'assenza dell'Ucraina dal vertice e le successive dichiarazioni del Capo della Casa Bianca hanno suscitato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato Trump di essere "influenzato dalla propaganda russa". La BBC ha verificato quanto affermato dal presidente Usa. Ecco i principali punti esaminati. LEGGI L'ARTICOLO

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Waltz: "Kiev abbassi toni e firmi accordo su terre rare"

"Considerato tutto quello che gli Stati Uniti hanno fatto per l'Ucraina", Kiev deve "moderare i toni, analizzare attentamente la situazione e firmare l'accordo" sulle terre rare. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz secondo Fox news. Secondo Waltz, l'Ucraina ha rifiutato "un'incredibile opportunità storica di far sì che gli Stati Uniti d'America co-investissero con l'Ucraina, investissero nella sua economia e nelle sue risorse naturali e diventassero realmente un partner per il futuro dell'Ucraina. Questa sarebbe anche la migliore garanzia di sicurezza che avrebbero mai potuto sperare", ha aggiunto.

Wsj: "Trump vuole svendere l'Ucraina a vantaggio della Russia"

"Donald Trump vuole svendere l'Ucraina e sta premendo su Kiev più di quanto non stia facendo sulla Russia per raggiungere un accordo". Lo scrive il Wall Street Journal nell'ennesimo editoriale critico nei confronti del presidente americano. "Una sfida nell'era Trump è distinguere quando il presidente vuole attirare l'attenzione e quando le sue osservazioni indicano un reale cambiamento nella politica e nelle priorità", si legge nell'articolo. "L'assalto retorico del presidente Trump all'Ucraina negli ultimi giorni sembra essere un esempio del secondo e forse è il segno di una brutta soluzione in arrivo". Si è tentati, sottolinea l'editorial board a proposito degli attacchi di Trump a Volodymyr Zelensky, "a liquidare questi come mera retorica, ma c'è la sensazione di un intento politico da parte di Trump". Il presidente "potrebbe distruggere la democrazia ucraina per far credere agli elettori che non ci sia una reale differenza tra il Cremlino e Kiev e pensare che questo renderà più facile raggiungere un accordo di pace che tradisce l'Ucraina", si legge ancora sul Wall Street Journal. "La democrazia ucraina è fragile e sarebbe più forte se potesse affiliarsi alle istituzioni occidentali come l'Unione Europea. L'unico dittatore in guerra è Putin, che avvelena i russi in esilio su suolo straniero e rinchiude gli oppositori nei campi di prigionia artici". Trump, sottolinea il quotidiano, "potrebbe anche pensare di poter mettere gli ucraini contro Zelensky. Ma l'ironia è che le frustate di Trump potrebbero avere l'effetto opposto, soprattutto se vedono Zelensky opporsi ad un pessimo accordo imposto loro da un patto Usa-Russia che non include alcuna credibile garanzia di sicurezza contro futuri saccheggi russi". La settimana scorsa, conclude l'editoriale, "Trump ha affermato che l'Ucraina non può aderire alla Nato e deve cedere gran parte del suo territorio alla Russia. La risposta di Putin questa settimana è stata un aumento degli attacchi di droni contro l'Ucraina". La strategia migliore, suggerisce l'editoriale, invece di attaccare l'Ucraina è quella di chiarire a Putin le armi e le pressioni che dovrà affrontare se non concluderà la guerra per accettare una pace duratura. "Allo stato attuale, l'apparente disperazione di Trump per un accordo è un rischio per l'Ucraina, l'Europa, gli interessi degli Stati Uniti e la sua stessa presidenza". 

Ucraina, Salvini: "Attacchi a Trump non buon servizio a pace"

"Io condivido quello che sta facendo Trump per porre fine alla guerra e conto che smettano di sparare i cannoni e di morire le persone. Chi attacca Trump evidentemente non fa un buon servizio alla pace, poi non commento i giudizi, commento i fatti e costui in poche settimane sta facendo quello che ne' von der Leyen ne' Biden hanno fatto in anni". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti in Senato. "A me interessano i fatti e quindi spero che vada fino in fondo", ha aggiunto.

Ucraina, alle 18.30 Macron risponde via social a domande su sicurezza europea

Alle 18.30 il presidente francese, Emmanuel Macron, risponderà in diretta sui suoi social network alle domande dei cittadini su “Russia, Ucraina e la sicurezza della nostra Europa”. Lo ha annunciato su X. 

All'inizio della prossima settimana  Macron si recherà anche a Washington per incontrare Donald Trump, la cui retorica appare sempre più favorevole a Mosca e ostile al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kubilius evoca rischio attacco russo contro Ue entro il 2030

Il commissario europeo alla Difesa, Andrus Kubilius, in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Monde, evoca il rischio che la Russia di Vladimir Putin possa ''testare militarmente'' l'Unione europea "entro il 2030".  Sulle colonne del giornale francese, il lituano invita, in particolare, i Ventisette a prendere ''molto sul serio i rapporti dei servizi di intelligence di diversi Paesi secondo cui la Russia puà essere pronta ad attaccarci prima del 2030". Altro punto, avverte, ''la Russia deve pagare per le devastazioni che ha causato. I negoziati non si fanno tra pari, si fanno tra un aggressore e una vittima. Bisogna mantenere i beni russi congelati fino a quando non sarà trovato un accordo sulle compensazioni.  E poi, le elezioni non possono far parte dei negoziati. Spettano alla decisione sovrana delle autorità costituzionali ucraine". 

Kellogg annulla conferenza stampa dopo incontro Zelensky

L'inviato Usa per la Russia e l'Ucraina, Keith Kellogg, ha annullato la sua conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Kiev. Lo hanno detto i funzionari ucraini secondo diversi media. Kellogg si è limitato a una photo-opportunity e una stretta di mano. L'inviato Usa avrebbe dovuto tenere l'incontro con la stampa assieme a Zelensky. L'annullamento della conferenza stampa è avvenuto su richiesta degli Stati Uniti, riportano i media.

Zelensky vede Kellogg. Media, inviato annulla conferenza stampa

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha incontrato a Kiev il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg. Lo riporta Rbc Ukraine. Secondo quanto riportato dal Guardian, l'inviato statunitense Keith Kellogg ha annullato la sua conferenza stampa dopo il faccia a faccia con Zelensky. Secondo quanto dichiarato dai funzionari ucraini, Kellogg non risponderà alle domande della stampa e si è presentato solo per un servizio fotografico e una stretta di mano protocollare. 

Annullata conferenza stampa Zelensky-Kellogg su richiesta Usa

E' stata annullata la conferenza stampa programmata a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato del presidente americano Donald Trump Keith Kellogg. Lo rende noto l'emittente ucraina Rbc citando l'ufficio del presidente Zelensky, secondo cui l'evento è stato annullato su richiesta Usa.

L'ufficio presidenziale ucraino ha anche riferito che Zelensky ha incontrato Kellogg.

Ucraina, "chiacchierata" di Macron con cittadini sui social

"Una chiacchierata" con i cittadini, per rispondere a tutte le domande sull'Ucraina, la sicurezza e la "nostra" Europa. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron che si colleghera' sui social network alle 18 e 30. "Ho letto i vostri numerosi commenti, messaggi, lettere e domande sulla Russia, l'Ucraina e la sicurezza della nostra Europa. Ci vediamo alle 18:30 per una chiacchierata. Fate le vostre domande e vi rispondero' in diretta sui miei canali", ha scritto il presidente francese su X. Prima di questa "conversazione", il capo dello Stato ha ricevuto per circa quattro ore all'Eliseo i leader dei partiti o dei gruppi rappresentati in Parlamento sullo stesso argomento. ISempr ei dossier Ucraina lo portera' nei prossimi giorni a Washington per incontrare Donald Trump, che sta manifestando una retorica sempre piu' favorevole a Mosca e ostile al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Media: "Usa non appoggiano risoluzione Onu su Ucraina"

Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. Lo scrive Reuters online. "La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno", ha detto una fonte diplomatica. La bozza, che condanna l'aggressione russa e ribadisce l'impegno per la sovranità dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi.Secondo Reuters, non è chiaro quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione. 

Vance: "Trump permissivo verso Putin? Spazzatura moralistica"

"Questa è spazzatura moralistica, che purtroppo è la moneta retorica dei globalisti perché non hanno altro da dire". Inizia così la dura risposta del vicepresidente americano, Jd Vance, a chi suoi social ne criticava la strategia troppo permissiva nei confronti della Russia di Vladimir Putin. 

"Per tre anni, il presidente Trump e io abbiamo sostenuto due semplici argomentazioni: primo, la guerra non sarebbe iniziata se il presidente Trump fosse stato in carica; secondo, né l'Europa, né l'amministrazione Biden, né gli ucraini avevano alcuna possibilità di vittoria. Questo era vero tre anni fa, era vero due anni fa, era vero l'anno scorso ed è vero oggi - ha scritto Vance su Truth -  E per tre anni sono state ignorate le preoccupazioni di chi aveva ovviamente ragione". 

Waltz: "Kiev abbassi i toni e accetti accordo con Usa su terre rare"

Sono ''inaccettabili'' le rimostranze espresse dall'Ucraina nei confronti degli Stati Uniti. Kiev ''deve abbassare i toni e firmate l'accordo'' sulle terre rare proposto dal presidente americano Donald Trump. Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Michael Waltz, intervistato da Fox News. "Abbiamo offerto agli ucraini un'opportunità davvero incredibile e storica", afferma il consigliere, aggiungendo che sarebbe "la migliore" e ''più sostenibile'' garanzia di sicurezza a cui gli ucraini potessero aspirare.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto l'offerta affermando: "Non posso vendere il nostro Stato".

Ucraina, ministro Esteri Kiev a Kellogg: "La pace sia giusta e duratura"

"Ho incontrato il generale Keith Kellogg per discutere di come raggiungere una pace completa, giusta e duratura. Ho affermato la volonta' dell'Ucraina di raggiungere la pace attraverso la forza e la nostra visione per i passi necessari. Ho anche ribadito che la sicurezza dell'Ucraina" e della regione transatlantica e' indivisibile". Lo ha scritto sui social il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha dopo l'incontro con il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina. Kellogg, in visita a Kiev, vedra' a breve il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Farage: "Zelensky non è un dittatore ma ucraini dovranno votare"

Il presidente Volodymyr Zelensky "non è un dittatore" ma "agli ucraini devono essere indicati i tempi per nuove elezioni". Lo ha dichiarato Nigel Farage, il leader del partito populista Reform Uk, dopo che il presidente americano Donald Trump aveva definito il leader ucraino come un "dittatore" che non vuole andare al voto malgrado il suo mandato sia scaduto. L'ex tribuno della Brexit, molto amico di Trump e in costante ascesa nei sondaggi nel Regno Unito, era stato messo sotto pressione per il silenzio iniziale sull'attacco dell'inquilino della Casa Bianca contro Zelensky. Farage ha sottolineato che Trump "deve essere sempre preso sul serio ma non alla lettera, come in questo caso", per poi elogiare l'operato del leader americano: "Aveva promesso di portare Putin al tavolo delle trattative ed è quello che ha fatto". Il leader di Reform infine ha respinto l'idea che nel Regno non vi siano state elezioni durante la Seconda guerra mondiale, affermando che si tennero nel luglio del 1945 quando dopo la resa della Germania nazista il conflitto era ancora in corso contro il Giappone nel Pacifico. 

Ucraina: "Russia non è aggressore', la contestazione Usa in testo G7" (2)

L'aggressione della Russia è stata menzionata cinque volte nella dichiarazione dei leader del G7 l'anno scorso. "Invitiamo la Russia a cessare immediatamente la sua guerra di aggressione e a ritirare completamente e incondizionatamente le sue forze militari dal territorio internazionalmente riconosciuto dell'Ucraina", si legge nella dichiarazione del 2024. Secondo due fonti ben informate, l'insistenza dell'Amministrazione Trump nell'ammorbidire il linguaggio riflette un più ampio cambiamento nella politica statunitense, che mira a descrivere la guerra come "conflitto ucraino".

Di recente nelle note del Dipartimento di Stato americano so sono state usate formulazioni simili. Parlando di un incontro tra il Segretario di Stato Marco Rubio e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Riad "il conflitto in Ucraina" veniva menzionato due volte. Durante l'Amministrazione Biden veniva usata l'espressione ''aggressione russa'' per riferirsi alla guerra in Ucraina.

Ucraina: "Russia non è aggressore', la contestazione Usa in testo G7"

Gli Stati Uniti si sono opposti a definire la Russia uno stato ''aggressore'' nella dichiarazione del G7 da rilasciare in occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra in Ucraina, il prossimo 24 febbraio. Lo scrive il Financial Times citando cinque funzionari occidentali ben informati. La posizione americana rischia di incrinare l'unità finora mostrata dai Paesi del G7 rispetto al conflitto in Ucraina. Gli stessi funzionari hanno anche precisato che non è ancora stata concordata la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice virtuale del G7 di lunedì.

Dopo che il presidente americano Donald Trump ha definito Zelensky un ''dittatore'', gli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni sull'espressione "aggressione russa" e su descrizioni simili utilizzate dai leader del G7 dal 2022 per descrivere il conflitto, hanno affermato i funzionari occidentali. Ma "siamo convinti che si debba fare una distinzione tra Russia e Ucraina. Non sono la stessa cosa", ha detto al Financial Times un funzionario ben informato sulla questione. "Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo", ha aggiunto il funzionario.

Capo intelligence Kiev: "Cessate fuoco sarà quest'anno"

La situazione e' "paradossale", perche' le posizioni di Kiev e Mosca sono radicalmente opposte, ma "allo stesso tempo, penso che raggiungeremo un cessate il fuoco quest'anno". Lo dice il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in una intervista di due giorni fa rilanciata oggi dai media ucraini. "Quanto durera' e quanto sara' efficace, e' un'altra questione - ha aggiunto Budanov, che diversi osservatori considerano un possibile sfidante di Volodymyr Zelensky in caso di elezioni presidenziali in Ucraina - ma penso che accadra'. La maggior parte degli elementi necessari perche' cio' accada ci sono".

Media Kiev: "Zelensky secondo al 16% se si votasse oggi"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky arriverebbe secondo se le elezioni presidenziali in Ucraina si svolgessero oggi. Lo scrive Ukrainska Pravda citando i dati di un sondaggo elaborati del Centro sociologico Socis e da Gradus Research dopo le dichiarazioni di Donald Trump secondo cui Zelensky avrebbe un gradimento del 4% tra gli elettori ucraini. Il sondaggio considera come altri candidati in lizza Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence di difesa ucraina, e Valerii Zaluzhnyi, ex comandante in capo delle forze armate e ora ambasciatore nel Regno Unito. In caso di una ipotetica elezione che si svolgesse oggi, lo stesso Zaluzhnyi arriverebbe primo con una percentuale del 27,2%. "Nonostante candidati come Valerii Zaluzhnyi, Kyrylo Budanov e diversi altri nuovi nomi provenienti dall'esercito possano entrare in gara, il presidente Zelensky mantiene saldamente il secondo posto (dopo Zaluzhnyi)", emerge dalla rilevazione. Secondo Socis, il tasso di approvazione di Zelenskyy si attesta intorno al 16% a febbraio 2025. Tra gli elettori che hanno gia' scelto un candidato e intendono votare, questa cifra sale al 22%.

Ft: Usa contro Russia "aggressore" in dichiarazione G7

Gli Stati Uniti si oppongono all'idea di definire la Russia "aggressore" in una dichiarazione del G7 nel terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Lo scrive il Financial Times.   Gli inviati degli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni all'espressione "aggressione russa" e a descrizioni simili utilizzate dai leader del G7 dal 2022 per descrivere il conflitto, hanno affermato i funzionari occidentali. "Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo", ha aggiunto il funzionario. 

Ucraina, ministro Esteri: "Con Kellogg parlato di pace giusta e duratura"

Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha discusso di una ''pace giusta, globale e duratura'' con l'inviato del presidente americano Donald Trump a Kiev Keith Kellogg. "Ho affermato la volontà dell'Ucraina di raggiungere la pace attraverso la forza e la nostra visione per i passi necessari. Ho anche ribadito che la sicurezza dell'Ucraina e della regione transatlantica è indivisibile", ha scritto su 'X' Sybiha. Più tardi Kellogg inconterà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Lula: "Trump sbaglia a trattare solo con la Russia"

Il presidente americano Donald ''Trump sbaglia a negoziare solo con la Russia'' per arrivare a una soluzione della crisi in Ucraina. Ci sono altri attori, come ''Cina, India e Brasile che possono svolgere un ruolo importante per arrivare alla pace''. Lo ha dichiarato il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva, sottolineando che la pace nella regione non si può raggiungere senza coinvolgere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

''Trump ha vinto le elezioni e ha iniziato a parlare con Putin. Adesso molte persone temono il fatto che Trump non abbia portato Zelensky al tavolo dei negoziati perché sta negoziano solo con Putin. Anche io penso che sia sbagliato. Non si tratta di parlare solo con Putin o solo con Zelensky. Entrambi devono essere chiamati al tavolo dei negoziati per trovare un denominatore comune che possa riportare la pace'', ha detto Lula.

Incontrando il primo ministro del Portogallo Luís Montenegro in visita a Brasilia, Lula ha anche detto che ''penso sia molto negativo che Trump voglia negoziare senza coinvolgere l'Unione europea, perché l'Unione europea è molto coinvolta in questa guerra. Credo che l'Unione europea non possa essere lasciata fuori dai negoziati ora''. E ''se Trump sta svolgendo un ruolo genuino e davvero vuole la pace, la può raggiungere. Penso che la Cina possa essere un importante partner, l'India possa essere un importante partner, il Brasile può contribuire'', ha concluso Lula.

Usa: "Possibile alleggerimento sanzioni contro la Russia"

Il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha affermato che sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace in Ucraina potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare o a ridurre le misure in base alla volontà di Mosca di negoziare. "Il presidente è impegnato a porre fine a questo conflitto molto rapidamente e questo potrebbe essere uno dei modi", ha dichiarato il ministro in un'intervista su Bloomberg Television. 

Jet, navi, droni in accordo Difesa Kiev-Ankara

Droni, aerei e navi da guerra. La collaborazione nell'ambito della Difesa tra Ankara e Kiev è uscita rafforzata dalla recente visita in Turchia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha siglato due diversi accordi di cooperazione con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Zelensky ha incontrato anche i vertici della Baykar, vale a dire Haluk e Selcuk Bayraktar (quest'ultimo genero di Erdogan ndr). Baykar produce i famigerati droni da guerra TB2 e ora TB3. Proprio su suolo ucraino Baykar ha aperto degli uffici e, nonostante la guerra abbia rallentato la collaborazione, ora Kiev produrrà componenti dei velivoli senza pilota. L'intesa con Ankara è però ancora più ampia. Come confermato dal ministero della Difesa, la Turchia invierà all'Ucraina una corvetta da guerra e da pattugliamento entro il 2026 e una miniflotta nel prossimo futuro; sempre su suolo ucraino verranno prodotti anche componenti dei jet da guerra di ultima generazione KAAN. Aerei da guerra che Ankara sta testando in questi mesi e che presto potrebbero entrare a far parte dell'inventario militare turco, sostituendo i jet americani F-16. I due Paesi, nonostante il conflitto in corso, mantengono un interscambio commerciale di 6 miliardi di dollari ed Erdogan è pronto a una nuova visita in Ucraina.

Cremlino, piano Francia-Gb "minaccia inaccettabile"

Una "minaccia diretta inaccettabile": cosi' il Cremlino ha bollato il piano anglo-francese per lo schieramento di 30.000 militari come parte di una forza di mantenimento della pace dopo un eventuale accordo di cessate il fuoco con la Russia. Il piano che, secondo il Daily Mail, Keir Starmer potrebbe delineare in occasione di una visita a Washington la prossima settimana, vedrebbe la Gran Bretagna e la Francia assumersi la responsabilita' di salvaguardare l'Ucraina sul campo, a condizione che gli Stati Uniti e altri Paesi della Nato forniscano copertura aerea. Le forze armate ucraine pattuglierebbero una zona demilitarizzata che si estende per tutta la lunghezza della linea del fronte, mentre le truppe di una "forza di rassicurazione" anglo-francese sarebbero di stanza in siti infrastrutturali chiave in tutto il Paese. La presenza di truppe occidentali dovrebbe servire a scoraggiare futuri attacchi russi: gli aerei da combattimento e le batterie di missili statunitensi rimarrebbero in stand-by nelle basi dell'Europa orientale come 'backstop', mentre le risorse aeree e navali della Nato svolgerebbero anche missioni di ricognizione sull'Ucraina e nel Mar Nero. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha respinto la proposta come "inaccettabile" dopo che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito la prospettiva di truppe Nato sul campo in Ucraina come una "minaccia diretta" alla sicurezza russa.

Ucraina, il fact checking della BBC sulle fake news di Trump, da Zelensky alla guerra

Donald Trump, l'Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. Nel suo intervento, Trump ha accusato l'Ucraina di essere la principale responsabile della guerra con la Russia, una tesi che si allinea in parte con le posizioni del Cremlino. Le sue parole sono arrivate in un momento delicato: mentre a Riad si teneva un incontro tra funzionari americani e una delegazione russa su una possibile risoluzione del conflitto. L'assenza dell'Ucraina dal vertice e le successive dichiarazioni del Capo della Casa Bianca hanno suscitato la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha accusato Trump di essere "influenzato dalla propaganda russa". La BBC ha verificato quanto affermato dal presidente Usa. Ecco i principali punti esaminati. LEGGI L'ARTICOLO

Trump

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Capo 007 Kiev, probabile cessate il fuoco entro l'anno

Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina Gur, afferma che è probabile che Ucraina e Russia raggiungano un accordo di cessate il fuoco entro la fine dell'anno. "Penso che quest'anno raggiungeremo un regime di cessate il fuoco. Quanto durerà o quanto sarà efficace è un'altra questione", dice Budanov in un'intervista, ripresa dai media ucraini. Budanov aggiunge di essere scettico circa l'efficacia di qualsiasi forza di mantenimento della pace che potrebbe essere dispiegata in Ucraina. "Mostratemi almeno un Paese al mondo in cui l'impiego delle forze di peacekeeping ha funzionato", afferma. 

Filorussi, 2 morti e 8 feriti per bombe ucraine nel Kherson

Due civili sono rimasti uccisi e altri otto feriti in bombardamenti ucraini avvenuti oggi sulla parte della regione meridionale di Kherson occupata dalle forze di Mosca, secondo quanto reso noto dal governatore filorusso Vladimir Saldo. Una donna, ha precisato Saldo, citato dall'agenzia Interfax, è morta dopo essere stata colpita nel cortile della sua casa ad Alyoshki, mentre un uomo è rimasto ucciso a Golaya Pristan. Si registrano invece quattro feriti a Kakhovka, tre ad Alyoshki e uno a Staraya Zburyevka. 

Von der Leyen e Costa il 24/2 a Kiev: "Ucraina eroica"

"Lunedì 24 febbraio ricorre il terzo anniversario dell'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia. Ho deciso di essere a Kiev per quell'occasione, con Ursula von der Leyen per riaffermare il nostro sostegno all'eroico popolo ucraino e al presidente democraticamente eletto Volodymyr Zelensky". Lo annuncia su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. 

Macron riunisce i partiti all'Eliseo: "La Russia è una minaccia"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato una riunione dei leader dei partiti all'Eliseo per discutere della situazione in Ucraina e degli ulteriori sforzi di difesa da adottare. Lo rendono noto i media francesi. L'incontro si svolge nel cosiddetto 'formato Saint Denis'. Partecipano all'incontro Manuel Bompard per la France Insoumise, Fabien Roussel per i comunisti, Marine Tondelier per gli ecologisti, Olivier Faure per il Partito Socialista e Guillaume Lacroix (Partito della Sinistra Radicale). Attesi anche Louis Aliot per RN, Gabriel Attal (Renaissance) e Marc Fesneau (MoDem). Macron, che lunedì e mercoledì ha riunito due volte i partner europei, ha detto che esiste "una fortissima convergenza nel dire che la Russia costituisce una minaccia esistenziale per gli europei". "Vogliamo una pace duratura e solida in Ucraina", ha ripetuto ancora ieri. Il capo di Stato francese è atteso a a Washington "all'inizio della prossima settimana".

Ue: "Nessuna soluzione sull'Ucraina senza Kiev o senza di noi"

Ci sono "in corso" diversi incontri "al fine di raggiungere una pace giusta e duratura" e dovrebbero svolgersi "tenendo presente che, come abbiamo detto più volte qui, non può esserci una soluzione per l'Ucraina senza il coinvolgimento dell'Ucraina, né senza il coinvolgimento dell'Unione europea. La sicurezza dell'Ucraina è la sicurezza dell'Unione europea". Lo ha ribadito il portavoce della Commissione europea Stefan de Keersmaecker nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa. "Stiamo vedendo un processo con diversi incontri che si svolgono tra diverse persone e organizzazioni. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha avuto diversi incontri. Continuiamo ad avere incontri anche con gli stati membri. C'è stato l'incontro alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, l'incontro con il presidente Macron e altri capi di stato a Parigi", ha ricordato. 

Ucraina, Ue: "Elezioni? Kiev è una democrazia, la Russia no"

"Abbiamo una posizione abbastanza chiara e lineare su questo: il presidente Zelensky è stato legittimamente eletto in elezioni libere, giuste e democratiche. L'Ucraina è una democrazia, la Russia di Putin no". Lo ha dichiarato il portavoce aggiunto della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker, nel briefing quotidiano con la stampa, in merito alle affermazioni di Donald Trump secondo cui Zelensky sarebbe un "dittatore senza elezioni". 

Tajani: "Sosteniamo Kiev e Zelensky è l'interlocutore"

"Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l'Ucraina, abbiamo sempre detto che non siamo in guerra con la Russia. Siamo convinti che al tavolo delle trattative ci debba essere l'Unione europea, l'Ucraina e gli Stati uniti. Le relazioni transatlantiche per noi sono fondamentali". Così il segretario nazionale di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla presentazione dei prossimi eventi del partito in vista del congresso del Partito popolare europeo di fine aprile a Valencia. E ha aggiunto: "Noi sosteniamo l'Ucraina e il governo legittimo, il presidente è Zelensky e finché sarà lui presidente, le nostre interlocuzioni saranno con lui". 

Raid russo su Kherson, dispersa la madre dei due bimbi feriti

Le squadre di soccorso ucraine sono alla ricerca in queste ore della madre dei due bambini - due gemelli - rimasti feriti nell'attacco russo della notte scorsa contro la città di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo riporta Ukrinform, che cita le autorità locali. Nell'attacco sono rimaste ferite un totale di sei persone, sono stati completamente distrutti 15 appartamenti di un condominio e sono state danneggiate 80 case, ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin. "Una bomba teleguidata dai russi ha colpito un condominio di dieci piani, scuotendo tutta Kherson durante la notte", ha scritto Prokudin. I gemelli di 14 anni, un maschio e una femmina, sono stati ricoverati in ospedale: l'appartamento in cui vivevano con la madre è stato completamente distrutto. "Le loro condizioni sono moderate, attualmente si trovano sotto la supervisione di operatori sanitari", ha detto la direttrice dell'ospedale pediatrico regionale, Inna Kholodnyak. Proseguono intanto le ricerche della madre e di eventuali altri dispersi. "I soccorritori stanno smantellando le macerie utilizzando attrezzature e strumenti speciali. Persone potrebbero essere intrappolate sotto le macerie", ha scritto su Facebook il Servizio statale per le emergenze.

Scholz: "Kiev non deve essere ostacolata nel cammino verso l'Ue"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha insistito sul fatto che l'Ucraina "non deve essere ostacolata" nella sua decisione di essere "una nazione democratica e sovrana sulla strada per l'Europa". Lo riporta il Guardian citando un'intervista radiofonica del cancelliere tedesco. Scholz ha di nuovo respinto i commenti di Donald Trump secondo cui l'Ucraina era da biasimare per la guerra, affermando: " Non lo è. Noi in Europa insistiamo su questo". Nel caso di un futuro accordo di pace, Scholz ha affermato che l'Ucraina deve avere un esercito forte, "di cui noi in Europa e i nostri partner internazionali e transatlantici condividiamo la responsabilità". 

Tabloid Gb di destra contro Trump: "Vergognoso l'attacco a Zelensky"

Fa breccia in apertura su tutti i principali giornali del Regno Unito - in prima fila nella linea dura anti russa e di sostegno all'Ucraina fin dall'invasione di Mosca di tre anni fa - l'attacco lanciato ieri da Donald Trump contro il leader ucraino Volodymyr Zelensky, additato dal presidente americano come "un dittatore" che non vuole andare alle elezioni malgrado il suo mandato sia scaduto. E a insorgere sono soprattutto i tabloid della stampa popolare, a cominciare da quelli che danno tradizionalmente voce agli umori della destra populista britannica.   "Vergognoso attacco" a Zelensky, tuona il Daily Express, storica bandiera della Brexit, sostenendo che le parole di Trump hanno "scioccato il mondo". "Trump inorridisce il mondo", fa eco il Daily Mail, testata che annovera fra le sue firme l'ex premier conservatore Boris Johnson. Mentre il super sensazionalista Daily Star ricorre a un fotomontaggio che mostra Trump in veste di cane da passeggio al guinzaglio del presidente russo e titola: 'Il barboncino di Putin. Ora il bamboccio arancione dà la colpa all'Ucraina per essere stata invasa".   Solo il Sun di Rupert Murdoch relega la polemica in secondo piano, evocando comunque "l'oltraggio" suscitato dalle affermazioni del leader della Casa Bianca.  Mentre il Mirror, unico tabloid vicino ai laburisti dell'attuale premier Keir Starmer, la butta sul patriottico, mostrando l'immagine dell'Union Jack con il titolo "To Ukraine... with love", nel sottolineare l'impegno britannico a continuare a sostenere Kiev e la solidarietà manifestata ieri sera da Starmer a Zelensky in una telefonata. Telefonata richiamata più sobriamente dal Times con questo titolo: "'Zelensky non è un dittatore', dice Starmer a Trump". 

Trump su Zelensky: "Dittatore non eletto e comico modesto". Cosa ha detto e perché

Il presidente americano ha attaccato il leader ucraino che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata" aggiungendo che “è molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo suonare Biden come un violino”. LEGGI L'ARTICOLO

Trump - Zelensky

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Soleterre, in Ucraina 9,6 milioni a rischio salute mentale

A tre anni dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia si stima che siano 9,6 milioni le persone a rischio di sviluppare o già affette da un problema di salute mentale e 1,5 milioni i bambini che rischiano di sviluppare un ritardo evolutivo a causa della guerra. Lo evidenzia Fondazione Soleterre  che ha avviato diversi studi, in collaborazione con l'Unità di Ricerca di Psicologia del Trauma dell'Università Cattolica, per esplorare lo stato di salute mentale e misurare l'evoluzione dei livelli di ansia, depressione e Post Traumatic Stress Disorder nella popolazione di sfollati interni nelle regioni di Kharkiv, Dnipro e Zaporizhzhia. Test realizzati a metà del 2024, su una popolazione di 514 individui ha mostrato che il 76,5% degli intervistati è soggetta ad avere una forma di depressione, di cui il 47,1% presenta una depressione maggiore. Il 39% rientra nella categoria dell'ansia moderata o severa. Il 42,8% manifesta gravi sintomi da stress post traumatico. I dati hanno reso possibili attività mirate di supporto.  A distanza di circa sei mesi 93 individui (presi tra i 514 precedentemente valutati) sono stati rivalutati. I risultati evidenziano che circa l'87% non presenta sintomi di depressione. Si osserva inoltre una riduzione rilevante dei sintomi legati all'ansia nella popolazione di riferimento. Infine la percentuale di individui con gravi sintomi da stress post traumatico si è ridotta passando dal 42,8% al 19,4%. "È emersa un'ampia presenza di sintomatologia depressiva, ansiosa e post traumatica, sintomatologia diminuita al momento del follow-up, testimoniando come il lavoro di ascolto, si configuri come un importante fattore di protezione", afferma Chiara Ionio, Responsabile dell'Unità di Ricerca sul Trauma del Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica. "Da tre anni lavoriamo senza sosta per offrire sostegno psicologico e medicine ai bambini malati di cancro, a quelli feriti di guerra e alle persone che hanno perso tutto,", ha concluso Il presidente di Soleterre Damiano Rizzi. 

Sanchez: "Lunedì sarò a Kiev in sostegno a Zelensky"

"Lunedì sarò a Kiev per ribadire il sostegno della Spagna alla democrazia ucraina e al presidente Volodymyr Zelensky": così su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez. 

Ucraina, reazioni dall’Italia dopo scontro Trump-Zelensky. Tajani: "Situazione si calmi"

Hanno fatto scalpore le parole del presidente americano Donald Trump, che ha definito il leader ucraino Zelensky “un dittatore mai eletto e un comico mediocre”. Secondo il Capo della Casa Bianca, è riuscito ad ottenere centinaia di miliardi dagli Stati Uniti “per una guerra che non avrebbe mai vinto. Si rifiuta di indire elezioni, è molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo a suonare Biden come un violino. L'Europa ha fallito”. Il presidente dell’Ucraina, dopo il vertice Usa-Russia a Riad, aveva detto del tycoon: “Trump vive in uno spazio di disinformazione russa. Aiuta Putin a uscire dall’isolamento". Lo scontro ha suscitato reazioni internazionali e anche in Italia diversi esponenti politici si sono schierati nello scontro in atto. LEGGI L'APPROFONDIMENTO

Ucraina, Tajani: "Area neutra garantita dal Consiglio sicurezza dell'Onu"

"Io credo sarebbe meglio avere una forza della Nazioni unite garantita dal Consiglio di sicurezza. Se ci fossero forze europee sarebbe una presa di posizione in favore dell'Ucraina. Sarebbe meglio avere una area neutra garantita dal Consiglio di sicurezza per evitare la contrapposizione". Perché "se finisce la guerra non possiamo ricominciare con il braccio di ferro". Così il ministro degli esteri Antonio Tajani risponde a Radio 24 su quanto dichiarato dal primo ministro britannico Keir Starmer rispetto all'invio di truppe per proteggere la pace.

Anche se nel Consiglio di sicurezza c'è la Russia? "Nella zona cuscinetto ci sarebbero presenze di paesi diversi. 30mila uomini sono pochi nel servono almeno 200mila, bisogna essere realisti. Con la guerra non si scherza". "Perché noi abbiamo sempre detto che le armi non potevano essere usate in territorio russo? Perché noi non siamo in guerra con la Russia. Noi dobbiamo essere molto prudenti e vedere come costruire la pace nell'Europa orientale", replica.

Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti?

Donald Trump ha accusato il presidente ucraino Zelensky di essere un “dittatore mai eletto e un comico mediocre” e l’Europa di “aver fallito nel portare la pace tra Kiev e Mosca”. L’Ue ha donato all’Ucraina quasi la stessa cifra degli Usa, da cui però dipende per la difesa avendo Washington il 90% delle testate nucleari Nato. Di questo si è parlato a "Numeri", programma di Sky TG24. I DATI

Parigi: "Zelensky è un eroe e Putin l'unico dittatore"

"Volodymyr Zelensky è un eroe" e Vladimir Putin è "l'unico dittatore in questa guerra". Non ha usato mezzi termini Benjamin Haddad, ministro francese con delega per l'Europa, in un'intervista alla radio LCI commentando le parole con cui Donald Trump ha definito il presidente ucraino un "dittatore non eletto". 

Putin - Zelensky

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Mosca: "Nel Kursk liberato il 64% del territorio invaso"

Le forze armate russe hanno liberato il 64%, pari a  oltre 800 chilometri quadrati, del territorio occupato da quelle ucraine nella regione di Kursk, secondo quanto affermato dal primo vice capo di Stato maggiore, Serghei Rudskoy. "Al momento, l'iniziativa nella regione di Kursk è interamente dalla nostra parte - ha detto Rudskoy in un'intervista alla rivista Krasnaya Zvezda ripresa dall'agenzia Interfax -. Le truppe russe stanno avanzando in tutte le direzioni. Il nemico sta subendo perdite significative e si sta ritirando dalle posizioni che ha occupato, nonostante il trasferimento di riserve aggiuntive". 

Trump attacca Zelensky: "Dittatore mai eletto, comico mediocre". VIDEO

Cremlino: "D'accordo con gli Usa sulla pace attraverso i negoziati"

Il Cremlino è "assolutamente d'accordo" con la nuova amministrazione Usa sul fatto che in Ucraina "è necessario stabilire la pace il prima possibile e farlo attraverso negoziati". Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, affermando che invece l'amministrazione di Joe Biden voleva "continuare la guerra fino all'ultimo ucraino". Lo riferisce l'agenzia Tass.

Tajani: "Roma vuole essere capitale della pace"

"Credo molto nel dialogo tra Parlamenti, la democrazia parlamentare riveste un ruolo non secondario, a volte i parlamenti possono fare più dei governi, hanno più libertà". Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier Antonio Tajani, portando il saluto del governo italiano alla XIX Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam), che si tiene oggi e domani a Roma, che per il ministro "vuole essere capitale della pace". "Noi italiani siamo proiettati nel Mediterraneo, è la nostra storia e la nostra identità, diamo grande importanza a tutti i paesi che vi si affacciano. Vorremmo fosse un mare di pace, ma ci sono ancora troppe guerre, troppi morti nel Mediterraneo, troppe vittime innocenti. E questo è il grande tema, favorire immigrazione regolare, contrastando quella irregolare, lottare contro i trafficanti. Ma si può fare solo lavorando tutti insieme. Per l'interscambio delle conoscenze, dei lavoratori, del saper fare, in un mare che è la culla degli scambi tra popoli", ha osservato. "Il dialogo tra popoli è importante, ma anche quello interreligioso è fondamentale, le religioni abramitiche non devono essere strumenti di odio. In questa area hanno sempre convissuto ebrei, musulmani e cristiani, le religioni devono essere elementi di rispetto. L'Italia lavora per costruire la pace in Medio oriente, dobbiamo far sì che il cessate fuoco a Gaza possa continuare, ci sono state troppe vittime innocenti, troppi ostaggi ancora da liberare", ha affermato Tajani, ricordando l'impegno italiano con Food for Gaza e i bambini di Gaza malati accolti dagli ospedali italiani. "Vogliamo essere portatori di pace, con questa assemblea a Roma che vuole essere capitale della pace. Pace che si conquista lavorando ogni giorno. Voi rappresentanti potete dare un contributo, siamo convinti che si possa convivere in pace", ha concluso.

Kiev: "Nella notte nuovo massiccio attacco contro impianti gas"

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa un massiccio attacco contro le infrastrutture del gas ucraine, danneggiando alcuni impianti di produzione: lo ha reso noto su Facebook il ministro dell'Energia, Herman Galushchenko, come riporta Rbc-Ucraina. "Nella notte la Russia ha effettuato ancora una volta un massiccio attacco missilistico e con droni contro le infrastrutture del gas. In particolare, sono stati danneggiati gli impianti di produzione. Non appena la situazione di sicurezza lo ha consentito, gli specialisti hanno iniziato a valutare i danni e ad eseguire i lavori di ripristino", si legge nel messaggio. Il ministro ha commentato che i russi puntano così a fermare la produzione di gas nel Paese. "Mentre la Russia continua a mentire sfacciatamente sul fatto di non attaccare infrastrutture civili critiche, stiamo assistendo al lancio simultaneo di diversi missili contro gli impianti di produzione di gas ucraini", ha aggiunto.

Media: “Trump vuole liberarsi di Zelensky, Zaluzhny in pole”

L'amministrazione di Donald Trump mira ormai a "liberarsi di Volodymyr Zelensky" come presidente dell'Ucraina e starebbe già lavorando alla scopo. Lo scrive oggi il britannico Economist, evocando il nome del generale Valery Zaluzhny, ex popolare comandante delle forze ucraine silurato a suo tempo da Zelensky e spedito a Londra come ambasciatore, quale possibile successore. L'Economist cita poi un sondaggio secondo cui il presidente attuale risulta al 52% dei consensi, suo minimo storico dopo essere stato al 90%. E verrebbe travolto da Zaluzhny col 65% dei voti contro il 30 in un'ipotetica sfida elettorale a due.

Borghi: "Europa e Italia si smuovano contro guerra ibrida russa"

"C'è la drammatica guerra in Ucraina. Gli atti di sabotaggio nell'est europeo. E la campagna di disinformazione e interferenze che si ripete a ogni tornata elettorale in tutta Europa. Pensare che la guerra ibrida di Mosca sia solo contro Kyiv è da ingenui o da complici. E prima ci organizzeremo per contrastarla, meglio sarà". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, postando la notizia delle fake news durante le elezioni tedesche. "Ho presentato una proposta di legge per l'istituzione di un'Agenzia contro la disinformazione e per la sicurezza cognitiva. Eppure, il disegno di legge resta bloccato, intrappolato in un limbo per scelta della maggioranza, che continua a evitarne la discussione. Un ritardo grave, che espone il nostro Paese a rischi sempre maggiori, mentre la retorica di JD Vance a Monaco non fa altro che alimentare la stura a questi attacchi verso le libertà europee. Quello che sta accadendo in queste ore in Germania - spiega Borghi - è solo l' anticipazione di un futuro distopico, se non ci smuoveremo dalla condizione di sonnambulismo e, in troppi casi, di furba accondiscendenza o silente compiacenza".

Cremlino: "Zelensky dice cose inaccettabili su Trump"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa "dichiarazini inaccettabili sui leader di altri Stati". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle affermazioni del leader ucraino secondo cui Donald Trump è sotto l'influenza della disinformazione russa. Lo riferisce l'agenzia Interfax. Zelensky aveva accusato Trump di essere influenzato dalla disinformazione russa dopo che il presidente americano aveva affermato che Zelensky aveva l'appoggio solo del 4% della popolazione e quindi erano necessarie elezioni presidenziali. Secondo Peskov, "il fatto che il sostegno a Zelensky stia calando" da parte degli ucraini "è una tendenza assolutamente ovvia e difficilmente si può discutere", anche se i russi non vogliono "essere coinvolti in alcuna discussione sulle cifre".

Parigi: "Zelensky eroe, l'unico dittatore è Putin"

"L'unico dittatore in questa guerra è Putin. Zelensky è un eroe”: il ministro francese responsabile dell'Europa, Benjamin Haddad, intervistato questa mattina dall'emittente LCI, ha commentato così le recenti dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump, secondo cui il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, sarebbe un “dittatore senza elezioni”. Haddad ha inoltre confermato la missione del presidente francese, Emmanuel Macron, la settimana prossima a Washington. In quell'occasione, ha puntualizzato il ministro, Macron "porterà la voce degli europei e dirà che l'avvenire dell'Ucraina non può decidersi senza di loro”. Nell'intervista a Lci, Haddad ha ribadito il timore della Francia che un cessate il fuoco "improvvisato sarebbe una vittoria per Putin". Ha quindi sottolineato la necessità che l'Europa venga inclusa nelle trattative di pace avviate in Arabia Saudita. Per lui, l'Europa dispone infatti di importanti argomenti da far valere nel negoziato, a cominciare dal suo sostegno all'Ucraina che - ha ricordato - è "superiore a quello degli Stati Uniti". Tra gli strumenti in mano all'Europa, Haddad ha evocato, tra l'altro, la "pressione economica sulla Russia" e la "nostra capacità di fornire garanzie di sicurezza".

Trump: "Mosca ha le carte in regola nei colloqui di pace"

Donald Trump ha detto alla Bbc di credere che la Russia abbia "le carte in regola" per partecipare a qualsiasi colloquio di pace per porre fine alla guerra in Ucraina, perché ha "conquistato molto territorio". "Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra, davvero - ha detto il presidente Usa alla tv britannica sull'Air Force One -. Penso che abbiano un po' le carte in regola, perché hanno preso un sacco di territorio. Hanno le carte in regola". Alla domanda se crede che Mosca voglia la pace, Trump ha risposto: "Sì".

Estonia: "Europa è in grado di gestire difesa autonomamente"

Le posizioni espresse dagli Stati uniti negli ultimi giorni "rendono necessario essere in grado di rialzarsi da soli. Non c'è più tempo per aspettare: dobbiamo svegliarci. Ma l'Europa c'è e ha coscienza di quanto sta accadendo". Lo ha affermato il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, in un'intervista alla televisione estone Err, parlando della necessità europea di badare autonomamente alla propria difesa e sicurezza. "Siamo in grado di sostituire in gran parte gli aiuti statunitensi all'Ucraina - ha detto ancora Tsahkna -. Dobbiamo continuare a sostenere Kiev per garantirne la sopravvivenza". 

Kiev: "Nella notte attacchi russi con 14 missili e 161 droni"

I russi hanno lanciato nella notte un attacco combinato con missili e droni contro l'Ucraina, sono stati utilizzati in totale 14 missili e 161 droni, di cui 158 non hanno raggiunto i loro obiettivi. Lo afferma l'Aeronautica militare delle Forze Armate dell'Ucraina su Telegram, come riporta Ukrainska Prevda. Le regioni colpite sono quelle di Kharkiv, Poltava, Sumy, Kiev, Cherkasy, Chernihiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Kherson, Mykolaiv e Odessa.

Praga: "Definire Zelensky un dittatore richiede molto cinismo"

Il presidente ceco Petr Pavel e il premier Petr Fiala condannano le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla guerra in Ucraina e sul presidente Vladimir Zelensky. Il presidente Petr Pavel ha scritto sul social X che definire Zelensky un dittatore richiede "molto cinismo". "Che valore avrebbero le elezioni tenute in un Paese che da tre anni resiste all'aggressione di una potenza nucleare vicina? Come organizzare le elezioni con un quinto del territorio occupato dalle truppe di occupazione e sotto il bombardamento quotidiano dell'intero paese? Definire il presidente ucraino 'un dittatore' richiede molto cinismo" ha scritto il presidente ceco nel post. Anche il premier ceco Petr Fiala ha espresso il suo disaccordo con le dichiarazioni di Trump. "È assolutamente impossibile essere d'accordo con queste affermazioni. In questo caso Donald Trump non ha ragione", ha detto Fiala alla televisione Ct24. "Tuttavia l'obiettivo è la sicurezza dell'Europa e della Repubblica Ceca, che può essere raggiunta solo con una pace giusta e sostenibile in Ucraina", ha aggiunto il premier ceco.

Tajani: "Eventuali forze di peacekeeping siano garantite da Onu"

"Io credo che sarebbe meglio avere, qualora si decidesse di avere una forza di peacekeeping, una forza delle Nazioni Unite garantita dal Consiglio di sicurezza Onu in modo da poter veramente garantire una forza di interposizione tra Ucraina e Russia". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a 24 Mattino su Radio 24, commentando il piano del primo ministro britannico Keir Starmer che prevede l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco mediato dagli Usa. "In questo caso, se ci fossero forze europee sarebbe una presa di posizione in difesa dell'Ucraina. Io credo che sarebbe meglio avere un'area neutra", ha aggiunto Tajani. "L'Italia potrebbe anche avere una presenza militare, però deve essere garantita dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite al fine di evitare contrapposizioni". "In una zona cuscinetto 30mila uomini sono pochi - ha aggiunto Tajani - ne servono almeno 200mila".

Kiev: "Russia e Corea Nord rafforzano la cooperazione militare"

La Corea del Nord e la Russia stanno rafforzando la loro cooperazione militare in vari campi, soprattutto in quello tecnologico riguardo allo sviluppo dei missili: lo ha detto il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, in un'intervista al quotidiano sudcoreano The Chosun. Lo riporta Rbc-Ucraina. In particolare, Budanov ha parlato dei missili KN-23 che Pyongyang ha consegnato alla Russia. "Inizialmente, la loro precisione era molto bassa, con un errore di 500-1.500 metri. Ma gli specialisti di missilistica russi hanno apportato modifiche tecniche, risolvendo questo problema - ha spiegato -. Ora i missili sono molto più precisi e rappresento una minaccia molto più grande".

Ucraina, Lucaselli (Fdi): “Da Conte poche idee e confuse”

"Nei suoi attacchi contro il premier Meloni, Giuseppe Conte ha dimostrato di avere poche idee e molto confuse. L'Italia e l'Europa non sono entrate in guerra in Ucraina, ma hanno correttamente difeso e supportato la democrazia di Kiev. Dobbiamo sempre ricordare che l'Ucraina è stata attaccata". Lo ha detto ad Agorà, su Rai3, la deputata di Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli. "Era inevitabile schierarsi a fianco di chi stava difendendo la democrazia, peraltro in una zona geopoliticamente strategica, perché proprio alle porte dell'Europa. Accusare Giorgia Meloni di volere la guerra è completamente fuori dalla realtà. Noi siamo sempre stati per la costruzione del percorso di pace, che però ha necessità di un interlocutore. La Russia, fino a questo momento, non lo è mai stata", conclude.

Tarquinio: "Putin e Zelensky siano al tavolo della pace"

 "L'Europa non è coinvolta nei negoziati tra Usa e Russia? La cosa che mi ferisce di più è che non sia coinvolta l'Ucraina, invasa dalla Russia di Putin. È stata glorificata e usata, in una guerra combattuta con le armi dell'Occidente e con i corpi della sua gente. E ora si vuol fare una pace sulla testa e sulla pelle delle ucraine e degli ucraini. È un altro frutto della guerra". Lo dice, in un'intervista al Fatto Quotidiano, Marco Tarquinio, europarlamentare eletto nelle liste Pd, da sempre su posizioni pacifiste. Pina Picierno dice che M5S e Lega si stanno riavvicinando nel nome di Putin. "Se questa affermazione vuole essere un esorcismo la prendo per buona, ma credo che debba essere considerata irrealistica e senza fondamento", commenta. Gaetano Pedullà (M5S) l'ha definita un'infiltrata dei fascisti. "Questa è una cosa lunare e purtroppo insultante - dice -. Pina Picierno ha opinioni anche piuttosto diverse dalle mie in tema di guerra e pace, ma non ha nulla a che spartire con i fascisti". Trump e Putin attaccano Zelensky. "Nessuno deve pretendere di scegliersi gli interlocutori. Era sbagliato dire ieri che non si tratta con Putin, è sbagliato dire oggi che non si tratta con Zelensky - spiega -. Solo il popolo ucraino può decidere chi deve rappresentarlo". Infine, l'Europa che "non è stata in grado di propiziare un processo di pace e non è detto che possa aver ruolo nella stabilizzazione della pace se non da ufficiale pagatore dei costi della ricostruzione", conclude.

Tajani: "Zelensky è stato eletto e sostenuto dagli Usa"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "è stato eletto e sempre sostenuto dagli americani, era sostenuto anche dall'amministrazione Trump. Io ricordo che fu la vecchia Amministrazione Trump a portare Zelensky in Europa attraverso l'ambasciata a Bruxelles". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite a 24 Mattino su Radio 24, commentando l'attacco del presidente Usa al leader ucraino. "Non so i motivi che hanno portato Trump a parole così dure", ha aggiunto Tajani, "probabilmente non ha gradito la reazione di Zelensky all'incontro che c'è stato in Arabia Saudita tra americani e russi". Ma ora bisogna andare oltre lo scontro verbale, aggiunge il vicepremier, e "lavorare per raggiungere l'obiettivo che è quello della pace".

Tajani: "Parole forti Trump a Zelensky, situazione si calmi"

"Le parole della nuova amministrazione Usa sono sempre forti, c'è qualche crepa nel rapporto tra Trump e Zelensky" ma "è nel nostro interesse che la situazione si calmi e si arrivi alla pace, non soffermiamoci sulle parole": così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio 24. "Non è un linguaggio che ci appartiene", ha affermato il vicepremier e occorre "tenere i nervi saldi" perchè "schermaglie ci sono e ci saranno", ha continuato il ministro. "Trump ha usato parole dure probabilmente perchè non ha gradito la reazione di Zelensky all'incontro Usa-Russia in Arabia Saudita ma "non facciamoci prendere dalla cronaca", aggiunge.

Ucraina, chi ha donato di più tra Unione europea e Stati Uniti? I dati

Donald Trump ha accusato il presidente ucraino Zelensky di essere un “dittatore mai eletto e un comico mediocre” e l’Europa di “aver fallito nel portare la pace tra Kiev e Mosca”. L’Ue ha donato all’Ucraina quasi la stessa cifra degli Usa, da cui però dipende per la difesa avendo Washington il 90% delle testate nucleari Nato. Di questo si è parlato a "Numeri", il programma di Sky TG24 andato in onda il 19 febbraio. LEGGI L’ARTICOLO

Trump: "Macron a Washington forse lunedì"

Il Presidente americano Donald Trump ha confermato che il Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Washington per incontrarlo "molto presto, forse lunedì". Poco prima fonti della Casa Bianca avevano anticipato l'arrivo del Presidente francese "all'inizio della prossima settimana"

Media: Trump vuole accordo su minerali prima di colloqui di pace

L'amministrazione Trump vuole raggiungere un accordo sui minerali con l'Ucraina prima di autorizzare potenzialmente un maggiore sostegno militare statunitense a Kiev - o di proseguire con il tentativo di mediare i colloqui di pace tra Kiev e Mosca - optando per un accordo semplificato e concordando i dettagli in seguito: lo riporta la Reuters, che cita due fonti anonime. La decisione di Washington, sottolinea l'agenzia di stampa, segue il rifiuto da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di una proposta "dettagliata" degli Stati Uniti la scorsa settimana, secondo cui Washington avrebbe ricevuto il 50% dei minerali critici dell'Ucraina, tra cui grafite, uranio, titanio e litio (quest'ultimo è un componente chiave nelle batterie delle auto elettriche). Secondo le fonti, il rifiuto di Kiev ha dimostrato che ci vorrà del tempo per raggiungere un accordo completo. 

Dazi, Trump: "Un accordo commerciale con la Cina è possibile"

Un accordo commerciale con la Cina è "possibile". A suggerirlo è Donald Trump che ricorda come nel 2020, gli Stati Uniti avessero già concordato "un grande accordo commerciale" con Pechino. Dopo aver preso di mira Cina e Ue e i vicini Canada e Messico usando i dazi come principale strumento politico per ridurre l'enorme deficit commerciale degli Stati Uniti, all'inizio di febbraio Trump ha imposto nuove tasse doganali del 10% su tutti i prodotti importati dalla Cina e minaccia tariffe del 25% su tutte le auto, sui prodotti farmaceutici e sui semiconduttori. A bordo dell'Air Force One ha annunciato di aver preso in considerazione dazi del 25% sul legname. La Cina è il Paese con il più grande surplus commerciale con gli Stati Uniti in termini di merci: 295,4 miliardi di dollari nel 2024, secondo il Bureau of Economic Analysis, che fa capo al Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Le nuove minacce di Trump arrivano all'indomani della promessa, fatta dal commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, di rispondere "fermamente e rapidamente" all'imposizione di dazi sulle merci dell'Ue.

Poroshenko: “Zelensky dialoghi con Trump, può fermare la Russia”

"Pur in circostanze avverse, Zelensky potrebbe fare meglio e invece sbaglia: dovrebbe tenere aperto e privilegiato il rapporto con Trump. Gli Usa restano la nostra unica garanzia contro Putin". Lo spiega in un'intervista al Corriere della Sera Petro Poroshenko, l'ex presidente ucraino sconfitto alle elezioni del 2019, e oggi accusato di irregolarità finanziarie e messo sotto embargo, che accusa il rivale Zelensky di "avere già aperto la campagna elettorale". "Conosco bene Trump, ho lavorato con lui per oltre tre anni durante il suo primo mandato: sono certo che è possibile intenderci - prosegue -. Zelensky e diversi leader europei lo considerano un problema, io invece lo ritengo un'opportunità. Ma Zelensky non è riuscito a costruire un canale di dialogo diretto con lui". Lo stesso, secondo l'ex presidente, "deve fare l'Europa, perché ad oggi gli Stati Uniti restano la pedina vitale della nostra difesa e della Nato - sottolinea -. Meloni ha compreso bene questa necessità e ha costruito un rapporto diretto con Trump". Trump può convincere Putin a finire l'aggressione secondo Poroshenko. "Solo lui può farlo. Noi non possiamo capitolare, se lo facessimo sarebbe una sconfitta anche per Trump", conclude.

Media: Starmer propone 30.000 soldati europei in Ucraina

Il primo ministro britannico Keir Starmer presenterà al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un incontro a Washington la settimana prossima, un piano che prevede l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco mediato dagli Usa: lo scrive il Telegraph in esclusiva. Secondo fonti citate dal giornale, Starmer illustrerà nei dettagli come queste truppe potrebbero far rispettare l'eventuale accordo di cessate il fuoco e sosterrà che è nell'interesse degli Stati Uniti continuare a impegnarsi per impedire una terza invasione russa dopo la fine dei combattimenti. Secondo il piano anglo-francese, meno di 30.000 soldati verrebbero schierati - sotto il comando dei Paesi europei - nelle città ucraine, nei porti e in altri siti infrastrutturali critici, come le centrali nucleari, che si trovano lontano dall'attuale linea del fronte. Invece di inviare in Ucraina un contingente molto più numeroso, la missione si affiderà al "monitoraggio tecnico" - attraverso aerei di intelligence, sorveglianza e ricognizione, droni e satelliti - per fornire "un quadro completo di ciò che sta accadendo", ha affermato un funzionario occidentale. La fonte ha aggiunto che l'operazione sarà supportata da una potenza di fuoco sufficiente a "individuare e respingere gli attacchi" al fine di riaprire lo spazio aereo ucraino e ripristinare i voli commerciali. Il Telegraph scrive che saranno inviate anche navi da pattugliamento nel Mar Nero per monitorare le minacce russe alle rotte di navigazione commerciale.

Trump: "I russi hanno carte in mano nei negoziati su guerra"

I russi "hanno le carte in mano" nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: "Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra. Ma penso che un po' abbiano le carte in mano perché hanno conquistato molto territorio, quindi hanno le carte in mano", ha detto ai giornalisti.

Mattarella: "La Russia torni a rispettare la carta Onu e la sovranità di ogni Stato"

"Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale", ha detto il presidente della Repubblica nel corso delle dichiarazioni alla stampa al termine dei colloqui con il presidente montenegrino Milatovic. Poi ha aggiunto: "L'auspicio è che si raggiunga una pace giusta in Ucraina e che non sia fittizia o fragile". L'INTERVENTO

Negoziati Russia-Ucraina, perché i precedenti colloqui di pace sono falliti?

La Russia e gli Stati Uniti cominceranno "a tempo debito" negoziati sull'Ucraina, "sarà il presidente Putin a decidere quando". A dirlo è il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, al termine dell’incontro a Riad tra la delegazione russa di Sergei Lavrov e quella americana di Marco Rubio su un possibile cessate il fuoco. Questo non è il primo tentativo che è stato fatto per mettere fine al conflitto: già nel 2022 Kiev e Mosca avevano avviato delle trattative, poi terminate in un nulla di fatto. Accadeva fra il marzo e l’aprile di tre anni fa, quando i negoziatori russi e ucraini si riunirono in Bielorussia e in Turchia, oltre a diversi contatti avvenuti in videoconferenza. L'APPROFONDIMENTO

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