
Si aggrava il bilancio del sisma del 28 marzo. Secondo le previsioni dell'Usgs americano si potrebbe arrivare a 10.000 vittime. La giunta militare ha annunciato una settimana di lutto nazionale e oggi è stato osservato un minuto di silenzio. Oggi una donna è stata salvata dopo 91 ore sotto le macerie. Ieri quattro persone, tra cui una donna incinta e una bambina, sono state tratte in salvo a Mandalay. I geologi spiegano la portata di quanto accaduto: “Faglia spaccata per 450 km"
Continua a salire il bilancio delle vittime del devastante terremoto che il 28 marzo ha colpito il Myanmar, ma i cui effetti si sono sentiti fino alla Thailandia. Il leader militare del Paese, Min Aung Hlaing, in un discorso televisivo ha detto che le vittime hanno raggiunto quota 2.719. Il generale ha aggiunto che 4.521 persone sono rimaste ferite e 441 sono disperse. Alcune previsioni - come quella dell'Usgs americano - azzardano un totale di 10.000 morti. La giunta militare ha annunciato una settimana di lutto nazionale e un minuto di silenzio che è stato osservato oggi all’ora esatta in cui qualche giorno fa si è verificato il sisma di magnitudo 7.7.
Persone estratte vive
Oggi una donna è stata tratta in salvo dopo aver trascorso 91 ore sotto le macerie di un edificio raso al suolo dal terremoto che ha colpito il Paese venerdì scorso: lo hanno reso i Vigili del Fuoco. Ieri quattro persone, tra cui una donna incinta e una bambina, erano state salvate dalle macerie di edifici crollati a Mandalay, la città vicina all'epicentro del terremoto. E si inizia a pensare ai superstiti. Per l'Organizzazione mondiale della Sanità per i soccorsi servono urgentemente 8 milioni di dollari, "per fornire cure traumatologiche salvavita, prevenire focolai di malattie e ripristinare i servizi sanitari essenziali nei prossimi 30 giorni”.
Proseguono le operazioni di soccorso
Le operazioni di soccorso continuano in tutte le zone colpite, anche se con il passare dei giorni diminuiscono le speranze di trovare qualcuno ancora in vita. Secondo la stampa ufficiale, 500 almeno sono le persone morte nelle moschee del Paese dove si tenevano le preghiere del venerdì, nel mese sacro di Ramadan. Almeno 20 sono le vittime nella vicina Thailandia. E si prevede che il bilancio aumenterà in modo significativo man mano che si raggiungeranno città e villaggi dove le comunicazioni sono state interrotte. Più di 1.000 soccorritori sono arrivati dall'estero per aiutare le popolazioni. I media statali del Myanmar hanno riferito che quasi 650 persone sono state estratte vive da edifici crollati.

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La portata del terremoto
La rottura della faglia che ha generato il sisma è avvenuta lungo una porzione più che doppia rispetto a quella stimata inizialmente in circa 200 chilometri: le analisi più aggiornate condotte dal servizio geologico degli Stati Uniti, l'Usgs, indicano che la rottura è stata di almeno 450 chilometri. La rottura è avvenuta lungo la faglia Sagaing, che attraversa il Paese per 1.200 chilometri dal Mare delle Andamane a Sud fino all'Himalaya nord. L'ipotesi è che sia avvenuto il raro fenomeno chiamato 'Super-shear', che avviene quando la rottura si propaga più velocemente delle onde sismiche S, che in inglese sono anche chiamate shear waves.
