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Trump su Zelensky: "Dittatore non eletto e comico modesto". Cosa ha detto e perché

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Trump attacca Zelensky: dittatore mai eletto,comico mediocre
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Trump attacca Zelensky: dittatore mai eletto,comico mediocre
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Il presidente americano ha attaccato il leader ucraino che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata" aggiungendo che “è molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo suonare Biden come un violino”

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Tensione alle stelle tra Usa e Ucraina con Donald Trump che ha rivolto parole durissime a Volodymyr Zelensky, definito un "dittatore mai eletto" e un "comico mediocre" che è riuscito ad ottenere centinaia di miliardi dagli Stati Uniti per "una guerra che non avrebbe mai vinto". Concetto ribadito anche davanti alla platea di investitori della Future Investment Initiative, un evento tenutosi a Miami dove il presidente americano ha attaccato il leader ucraino che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata". In sostanza Trump scarica Zelensky e rincara la dose: “È molto basso nei sondaggi ucraini ed è stato bravo solo suonare Biden come un violino. L'Europa ha fallito” (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA GUERRA IN UCRAINA).

Gli attacchi dopo i colloqui di Riad

L’attacco è arrivato dopo le critiche mosse dal presidente ucraino il giorno dopo il vertice Usa-Russia a Riad: “Trump vive in uno spazio di disinformazione russa. Aiuta Putin a uscire dall'isolamento”. Questo scontro violento che contrappone i due leader, nemmeno a dirlo, è applaudito da Mosca che elogia Trump e fa ironia su Zelensky, un “individuo patetico”, dice Lavrov. Mentre Putin gongolando afferma che i colloqui di Riad “sono andati bene” e “l'isteria di Kiev è fuori luogo”.


Kiev: "Nessuno può costringere Ucraina ad arrendersi"

A far sentire le sue rimostranze su X c’è il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha, spiegando che il popolo ucraino ed il presidente Zelensky "si sono rifiutati di cedere alle pressioni di Putin. Nessuno può costringere l'Ucraina ad arrendersi" e aggiungendo che l'Ucraina "ha resistito al più orribile attacco militare nella storia moderna dell'Europa e a tre anni di guerra totale. Difenderemo il nostro diritto a esistere".

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Dall’analisi per Sky Tg24 Insider di Federico Leoni, corrispondente di Sky TG24 da New York, emerge come fosse inevitabile lo scontro cui stiamo assistendo. “Nel settembre del 2024, prima delle elezioni che avrebbero riconsegnato la Casa Bianca a Donald Trump, l'allora ex Presidente incontrò il leader ucraino a New York. Trump aveva già più volte espresso scetticismo per come l'Occidente stava gestendo la guerra. Nelle parole del futuro commander in chief, Putin era un "genio" e Zelensky "un uomo al quale gli Stati Uniti continuavano a dare miliardi ma che si rifiutava di trovare un accordo". Quello stesso uomo, sempre secondo Trump, faceva "i dispettucci al suo presidente preferito".

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