
Lo ha ribadito il presidente Volodymyr Zelensky, alla vigilia dei colloqui a Riad tra team negoziali russi e americani, parlando in conferenza stampa ad Abu Dhabi dove è in visita. Turchia: "Zelensky martedì in visita per colloqui con Erdogan". Gli ultimi sviluppi del conflitto, oltre a questioni regionali e globali, saranno al centro dei colloqui. Il cancelliere tedesco Scholz ha dichiarato che Ue e Usa devono sempre agire insieme in materia di sicurezza, dopo i colloqui con i leader europei a Parigi
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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrà un incontro martedì ad Ankara con il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan. Gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, oltre a questioni regionali e globali, saranno al centro dei colloqui, che riguarderanno anche "tutti gli aspetti delle relazioni di partenariato strategico Turchia-Ucraina" e "i passi da intraprendere per rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i due Paesi", ha annunciato il direttore della comunicazione di Erdogan, Fahrettin Altu.
Lo stesso Zelensky ha affermato che Kiev "non riconoscerà" alcun accordo tra la Russia e gli Stati Uniti raggiunto senza di lui. Il capo dello Stato ha aggiunto che l'Ucraina non è informata dei colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita. L'Ucraina vuole che l'Europa nomini rapidamente un rappresentante per potenziali negoziati di pace con gli Stati Uniti e la Russia: lo ha affermato Ihor Zhovkva, vice capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, secondo il sito di Bloomberg. "Nessuno imporrà un accordo preconfezionato al leader eletto di una nazione sovrana, la decisione ultima sul futuro dell'Ucraina resta all'Ucraina". Lo avrebbe detto l'inviato Usa Keith Kellogg nel corso di un incontro col segretario generale della Nato Mark Rutte e con il Consiglio Atlantico, stando ad una fonte diplomatica alleata.
Il ministro degli Esteri svedese, Maria Malmer Stenergard, ha affermato di "non escludere" l'invio di peacekeeper in Ucraina. "Credo che sia del tutto prematuro parlarne ora", ha commentato il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Intanto, le potenze europee si sono riunite lunedì a Parigi per discutere del dossier Ucraina. "Non può esserci una pace imposta che l'Ucraina deve accettare". e "non ci deve essere alcuna divisione sulla sicurezza tra Europa e Stati Uniti", ha riferito il cancelliere tedesco Scholz, lasciando il vertice di Parigi. Il destino dell'Ucraina "non mette in gioco solo il futuro" di Kiev, ma è "una questione esistenziale per l'Europa intera" in quanto continente, ha detto il premier britannico Keir Starmer alla Bbc. "La Russia è una minaccia reale a tutta la sicurezza Europea e per la nostra libertà. Il punto più importante dell'incontro di stasera è che dobbiamo aumentare il riarmo, sia in Danimarca che in Europa", ha dichiarato la prima ministra danese Mette Fredriksen, parlando con DR. "Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l'Ucraina merita la pace attraverso una posizione di forza. L'Europa si fa carico di tutta la sua parte di assistenza militare all'Ucraina”, ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
I negoziati sull'Ucraina tra le delegazioni russa e americana sono programmati per martedì a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, secondo quanto riferito dal quotidiano russo Kommersant. E potrebbe arrivare "molto presto" un incontro tra Trump e Putin, afferma il presidente Usa.
Gli approfondimenti:
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- Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
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- Da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
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Mosca: "Le parole di Mattarella non resteranno senza conseguenze"
Il Capo dello Stato in un discorso all'università di Marsiglia la scorsa settimana aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all'Ucraina. Dal Quirinale nessun commento sulle nuove dichiarazioni di Zakharova. LEGGI QUI
Parigi, vertice europeo su Ucraina: telefonata Macron-Trump. Leader riuniti all'Eliseo
Il presidente francese ha avuto un colloquio telefonico con quello americano prima dell'inizio del summit parigino. Presenti i leader dei principali Paesi europei chiamati a raccolta per non essere esclusi dalla partita a due Washington-Mosca sul destino di Kiev. Presente anche Meloni. Il premier britannico Starmer si dice pronto anche all'invio di truppe. Tusk: "Chiederò aumento immediato della spesa per la difesa". LEGGI QUI
A Chernobyl un missile colpisce il reattore 4, grande esplosione ed incendio
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che “i livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili", ma la situazione resta sotto stretta osservazione. LEGGI L'ARTICOLO
Trump e Putin al lavoro per negoziati di pace Ucraina Russia. Cosa succede ora?
Svolta nei negoziati per il conflitto tra Russia e Ucraina, su iniziativa del presidente americano Donald Trump che ha parlato, in una lunga telefonata, con Vladimir Putin. I due presidenti si sono confrontati per un'ora e mezza, secondo il Cremlino, decidendo di "far iniziare immediatamente i negoziati" sull'Ucraina. Poi il tycoon ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky. COSA SUCCEDE
Dodik: “Putin e Trump sulla buona strada verso ripristino pace”
Per il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, i presidenti russo e americano Vladimir Putin e Donald Trump sono sulla buona strada verso il ristabilimento della pace e il ripristino di una buona collaborazione fra i loro due Paesi. Parlando al termine di un incontro oggi a Budapest con il premier ungherese Viktor Orban, Dodik - come riferito dai media a Belgrado - ha detto che "l'Europa è in una sorta di caos, con un incontro a Parigi che invia un messaggio sulla mancata unità dell'Unione europea". Orban, da parte sua, ha auspicato che "i nuovi venti che soffiano nella politica internazionale alimentino la speranza che gli attacchi politici al presidente della Republika Srpska Milorad Dodik possano finalmente essere fermati". Nei Balcani, ha aggiunto, serve stabilità, "e questo è esattamente ciò che il presidente Dodik ha messo sul tavolo negli ultimi anni, una Republika Srpska stabile e prospera. E non c'è bisogno di punirlo per questo".
Sánchez: "Sicurezza bene pubblico, si finanzi con meccanismi Ue"
Per la Spagna "sicurezza e difesa" dell'Unione Europea sono "un bene pubblico europeo", per cui "c'è bisogno di articolare meccanismi comuni dell'Unione Europea, per poter finanziare e aumentare le nostre capacità di sicurezza e Difesa": lo ha detto il premier iberico, Pedro Sánchez, dopo il vertice di Parigi sull'Ucraina. "Questo è il dibattito sostanziale che dovrà esserci a Bruxelles, incentrato su come va finanziata la necessità di maggiori investimenti in sicurezza e difesa di fronte a uno scenario geopolitico nuovo", ha aggiunto.
Guerra in Ucraina, le condizioni di pace che Putin accetterebbe
Donald Trump ribadisce la sua volontà di "mettere fine alla guerra orribile" in Ucraina. "Mi piacerebbe incontrare Putin presto", ha affermato il presidente Usa intervenendo ieri in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, assicurando che anche "l'Ucraina è pronta a un accordo". Ma le pressioni del tycoon - anche e soprattutto in tema economico - non sembrano smuovere il Cremlino. "Nulla di nuovo", ha detto il portavoce Dmitrij Peskov. "Restiamo pronti al dialogo", ha però assicurato, purché sia "un dialogo su un piano di parità e nel rispetto reciproco". Putin è "pronto" a eventuali colloqui, ma a precise condizioni. COSA SAPERE
Sánchez: "Guerra in Ucraina momento cruciale per il progetto Ue"
Il momento attuale, in quanto agli sviluppi della guerra in Ucraina, è "cruciale" per l'Unione Europea, perché può essere un "punto di inflessione" per la "difesa dell'ordine multilaterale" da parte dei suoi Stati membri: lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dopo il vertice di Parigi. "Ora che si apre l'opportunità di negoziati di pace, che dovrà essere giusta e duratura, dobbiamo approfittarne per rafforzare il progetto europeo", ha aggiunto Sánchez, secondo cui l'Europa, che "è cresciuta e si è rafforzata a base di crisi", è "un progetto politico forte" i cui membri devono "togliersi la sensazione di sottovalutare se stessi". Il premier spagnolo ha aggiunto che è "prematuro" pensare alla possibilità di inviare truppe di Paesi europei in Ucraina, perché lì "la guerra continua".
Rutte: "Europa pronta a fornire garanzie di sicurezza"
"Pronti e disponibili. Questa è la mia opinione sull'incontro di oggi a Parigi. L'Europa è pronta e disposta a farsi avanti. A fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina. È pronta e disposta a investire molto di più nella nostra sicurezza. I dettagli dovranno essere decisi, ma l'impegno è chiaro". Lo ha scritto su X il segretario generale della Nato Mark Rutte al termine del vertice di Parigi.
Zelensky arrivato in Turchia per incontrare Erdogan
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Turchia dove incontrerà il leader turco Recep Tayyip Erdogan. Lo annuncia lui stesso su X pubblicando un video del suo arrivo in aereo accompagnato dalla moglie Olena Zelenska. "Scambi di prigionieri: continueranno tutti gli sforzi per riportare a casa la nostra gente. Sicurezza alimentare. Diplomazia educativa e culturale della First Lady", scrive Zelensky sui temi dell'incontro.
Von der Leyen, "L'Ue si farà carico del suo sostegno a Kiev"
"Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l'Ucraina merita la pace attraverso una posizione di forza. Una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L'Europa si fa carico di tutta la sua parte di assistenza militare all'Ucraina." Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo il vertice di Parigi.
Guerra in Ucraina, i possibili fronti se la Russia invadesse anche l’Europa
Mentre la guerra in Ucraina procede - con Kiev che di recente ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero - c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI
Trump chiede all'Ucraina terre rare in cambio degli aiuti: cosa sono e a cosa servono
Il presidente americano Donald Trump punta a negoziare un "accordo" con l'Ucraina affinché Kiev offra una "garanzia" sulle sue immense risorse minerarie, in cambio degli aiuti statunitensi contro la Russia. L’Ucraina è molto fornita di terre rare che nei prossimi anni saranno molto richieste. COSA SAPERE
Starmer: "Per pace in Ucraina resta vitale garanzia Usa"
L'Europa deve assumere maggiori responsabilità a tutela della propria sicurezza, ma una "rete di protezione americana" resta necessaria per assicurare un accordo in Ucraina di pace poiché "solo una garanzia Usa può efficacemente scoraggiare la Russia di Vladimir Putin dall'attaccare di nuovo" Kiev. Lo ha detto il primo ministro Keir Starmer ai media britannici dopo il vertice di Parigi. Starmer ha poi aggiunto di voler "discutere con Donald Trump" la settimana prossima a Washington delle valutazioni emerse a Parigi in vista di un successivo ulteriore incontro europeo e di voler risentire nei prossimi giorni Volodymyr Zelensky.
Russia, ecco il piano d’attacco di Putin in caso di conflitto con Giappone e Sud Corea
Non solo Ucraina: secondo quanto riferito dal Financial Times, in passato la Russia ha pianificato un possibile attacco a Giappone e Corea del Sud in caso di conflitto su scala globale. Ad essere interessati sarebbero sia obiettivi militari che civili, incluse le centrali elettriche e nucleari. Ecco quello che è emerso. IL PUNTO
Fredriksen: “Priorità è riarmarsi, in Danimarca ed Europa”
"La Russia è una minaccia reale a tutta la sicurezza Europea e per la nostra libertà. Il punto più importante dell'incontro di stasera è che dobbiamo aumentare il riarmo, sia in Danimarca che in Europa", lo ha dichiarato la prima ministra danese Mette Fredriksen, parlando con DR, l'emittente di servizio pubblico danese, presso l'ambasciata di Danimarca a Parigi. Fredriksen ha partecipato all'incontro a Parigi a nome di tutti i Paesi Nordici e Baltici: "Dobbiamo essere pronti alla possibilità che la Russia sposti la guerra dall'Ucraina ad un altro paese europeo" ha sottolineato la premier danese: "Un armistizio può sembrare più positivo di quanto lo sia realmente. Perché un armistizio può portare ad un accordo di pace che in realtà rischia di mettere altri paesi europei e l'Ucraina stessa in una situazione ancor più pericolosa. La Russia potrebbe utilizzare l'opportunità per mobilitarsi e attaccare " ha aggiunto. Per quanto riguarda le trattative di pace Fredriksen ha sottolineato l'importanza della presenza europea al tavolo delle trattative: "Se dobbiamo parlare di pace in Europa, l'Europa deve chiaramente sedersi al tavolo. Ma se c'è una parte che deve assolutamente partecipare è chiaramente l'Ucraina. Si tratta dell'Ucraina, del loro territorio e loro fanno parte dell'Europa non della Russia" ha sottolineato Fredriksen.
Delegazione russa giunta a Riad per l'incontro con gli Usa
Una delegazione russa, di cui fanno parte, fra gli altri, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere diplomatico del Cremlino Yuri Ushakov, è arrivata in Arabia Saudita, dove incontrerà alti funzionari statunitensi. Lo ha riferito la televisione di Stato russa. Rossiya 24 ha mostrato la delegazione mentre scende dall'aereo a Riad. "La cosa principale è iniziare una vera normalizzazione dei rapporti tra noi e Washington", ha detto Ushakov ai giornalisti.
Starmer: “Sull'Ucraina si gioca l'esistenza dell'Europa”
Il destino dell'Ucraina "non mette in gioco solo il futuro" di Kiev, ma è "una questione esistenziale per l'Europa intera" in quanto continente. Lo ha detto il premier britannico Keir Starmer alla Bbc dopo il vertice di Parigi, evocando un momento di svolta "generazionale per la sicurezza collettiva europea" e britannica, non senza insistere che solo una "pace durevole che salvaguardi la sovranità dell'Ucraina farà da deterrente a future aggressioni di Putin". Nel contempo Starmer ha difeso l'approccio Usa, affermando come non possa essere "una sorpresa" che Trump voglia un maggiore impegno dell'Europa "per la propria sicurezza". Incalzato dai giornalisti britannici sull'apertura da lui fatta nelle scorse ore su un possibile dispiegamento di militari britannici in Ucraina dopo un ipotetico accordo di cessazione delle ostilità con Mosca, Starmer ha peraltro leggermente frenato, sulla scia del 'no' secco opposto per ora da altri Paesi come Germania e Polonia e delle riserve espresse da veterani degli stessi alti comandi e dell'intelligence del Regno Unito. "Non dobbiamo precorrere i tempi", si è limitato a rispondere stasera sull'argomento, insistendo che l'obiettivo - condiviso a suo dire anche con l'amministrazione Usa del presidente Donald Trump - deve essere al momento quello di raggiungere "una pace basata sulla forza" con la Russia di Vladimir Putin. Una pace che, nelle sue parole di questi giorni, non può essere imposta al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lega: "In Ue prevalga buonsenso, il nemico non è Trump"
"La Lega, da sempre sincera sostenitrice della pace, confida che in Europa prevalga il buonsenso, anche grazie all'azione di un governo italiano forte e compatto. Incomprensibili gli attacchi di certa sinistra contro il presidente Trump, che in poche settimane ha fatto - per la pace e la stabilità dell'intero Occidente - più di Biden in anni interi. Dopo troppi morti, è l'ora di voltare pagina: il nemico non è Trump ma chi non vuole mettere fine ai conflitti". Così riferiscono fonti della Lega.
Guerra in Ucraina, cosa succede ora? Dalla telefonata Trump-Putin alle reazioni nel mondo
Lunga telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin: i due presidenti hanno discusso di diversi temi, con il capo del Cremlino che ha invitato il tycoon a Mosca. Trump però ha poi detto che incontrerà Putin in Arabia Saudita. Proprio il conflitto è stato l’argomento principale della chiamata: "Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni. Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati e inizieremo chiamando il presidente ucraino Zelensky per informarlo della conversazione", ha scritto Trump su Truth. COSA SUCCEDE
Zelensky: "Gli Usa vogliono compiacere Putin"
Gli Stati Uniti "vogliono compiacere Putin". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'emittente pubblica tedesca Ard, giudicando "debole" la capacità di difesa europea. "Il problema è che gli Stati Uniti oggi dicono cose che sono molto gradite a Putin. Penso che sia lì il problema. Perché vogliono compiacerlo", ha detto il leader nell'intervista registrata sabato e andata in onda oggi. Per quanto riguarda "il numero di truppe da combattimento, la flotta, l'aeronautica, i droni, onestamente penso che l'Europa sia debole", ha aggiunto.
Podolyak: “Senza invito per Riad per noi quel tavolo non esiste”
"Ad oggi, non abbiamo ricevuto alcun invito alle trattative in Arabia Saudita. Al momento, per noi questo tavolo non esiste": lo afferma il primo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mychailo Podolyak, in un'intervista a Quarta Repubblica in onda stasera su Rete4. "La guerra può cessare solo con adeguate garanzie per l'Ucraina" e - ha ribadito - "Zelensky ha già spiegato che, prima di iniziare qualsiasi negoziato, dobbiamo trovare una posizione comune tra Stati Uniti, Ucraina e Unione Europea". "Per noi la presenza dell'Europa ai tavoli dei negoziati è assolutamente imprescindibile - ha proseguito -: è una guerra che si sta combattendo sul territorio europeo, le trattative riguardano la sicurezza e il futuro dell'Europa. Deve partecipare, altrimenti, con le ambizioni di Putin, il rischio è che non ci sarà una pace duratura. La guerra può cessare solo con adeguate garanzie per l'Ucraina, di cui ancora non si sta parlando". Garanzie che Podolyak così sintetizza: "Farci entrare nella Nato o fare accordi bilaterali per la difesa, incluse basi militari sul nostro territorio da cui poter rispondere ad eventuali attacchi".
Starmer: “Pace deve essere duratura, tutti si facciano avanti”
Il primo ministro britannico, Sir Keir Starmer, ha condiviso un breve video sui social media da Parigi dove è in corso il summit dei leader europei sul futuro dell'Ucraina, in cui si rivolge ai follower affermando che "tutti vogliono un accordo di pace", ma "deve essere duraturo". Tutti nel continente devono "farsi avanti", ha aggiunto, per la "sicurezza collettiva".
Concluso il vertice di Parigi, i leader lasciano l'Eliseo
Si è concluso il vertice europeo di Parigi sull'Ucraina. Attesi da una temperatura di zero gradi, i leader riuniti all'Eliseo da Emmanuel Macron stanno uscendo dal palazzo della presidenza francese uno dopo l'altro.
Scholz al vertice sull'Ucraina: "Ue e Usa devono agire insieme"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che l'Europa e gli Stati Uniti devono sempre agire insieme in materia di sicurezza, dopo i colloqui con i leader europei a Parigi in risposta alla svolta politica di Washington sull'Ucraina. "Non ci deve essere alcuna divisione sulla sicurezza tra Europa e Stati Uniti - ha detto Scholz -. La Nato si basa sul fatto che dobbiamo sempre agire insieme e condividere i rischi, garantendo così la nostra sicurezza".
Scholz: "Nessun diktat a Kiev, non può esserci pace imposta"
"Non può esserci una pace imposta che l'Ucraina deve accettare. Per noi è evidente che il Paese deve percorrere la sua strada nell'Unione europea, deve poter difendere la sua democrazia e la propria sovranità ed essere nella condizione di mantenere un esercito forte. Tutto ciò non è negoziabile": lo ha detto Olaf Scholz, cancelliere tedesco, lasciando il vertice di Parigi.
Scholz: "Sbagliato parlare adesso di truppe di pace in Ucraina"
"Credo che sia del tutto prematuro parlarne ora. Anzi sono anche un po' irritato per questo dibattito. Voglio dirlo chiaramente: qui si discute sulla testa degli ucraini di trattative di pace che ancora non hanno avuto luogo, alla quale gli ucraini non hanno detto di sì e non si sono nemmeno seduti al tavolo". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo ad una domanda sulla possibilità di inviare truppe di peacekeeping in Ucraina. "È del tutto irragionevole: è un dibattito sbagliato al momento sbagliato su questioni sbagliate. Non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti", ha aggiunto Scholz lasciando il summit di Parigi per rientrare a Berlino.
Kellogg alla Nato: “Nessuno imporrà un accordo a Zelensky”
"Nessuno imporrà un accordo preconfezionato al leader eletto di una nazione sovrana, la decisione ultima sul futuro dell'Ucraina resta all'Ucraina". Lo avrebbe detto l'inviato Usa Keith Kellogg nel corso di un incontro col segretario generale della Nato Mark Rutte e con il Consiglio Atlantico, stando ad una fonte diplomatica alleata.
Scholz: “Ucraina con esercito principio non negoziabile”
"Siamo uniti nell'idea che l'Ucraina debba avere un esercito. È un principio non negoziabile": lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz lasciando il vertice di Parigi con altri leader europei convocato dal presidente francese Emmanuel Macron.
Nevi: "Con la sinistra non saremmo stati a tavolo Macron"
"Dobbiamo ammettere che qualche anno fa forse l'Italia non sarebbe stata nemmeno interpellata per la riunione informale dei leader europei su Ucraina e sicurezza organizzata dal presidente francese Macron. Con la sinistra soprattutto eravamo abituati a decisioni di Francia e Germania prese spesso senza nemmeno consultare la posizione dell'Italia che oggi invece c'è e si fa sentire. Ora sul tavolo c'è un ragionamento molto importante sulla posizione che deve assumere l'Europa in rapporto al nuovo scenario che si è determinato con l'elezione di Donald Trump e mi pare che stiamo perseguendo una strada giusta, con il nostro Paese che ha ormai di nuovo legittimato una statura internazionale autorevole. Non a caso Giorgia Meloni va e interviene per il nostro Paese, mettendo sul tavolo anche un rapporto con Trump che può essere molto utile all'Europa". Così Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ospite a Tagadà su La7.
Kiev: "L'Ue nomini un rappresentante per i negoziati"
L'Ucraina vuole che l'Europa nomini rapidamente un rappresentante per potenziali negoziati di pace con gli Stati Uniti e la Russia: lo ha affermato Ihor Zhovkva, vice capo dell'ufficio di Volodymyr Zelensky, secondo il sito di Bloomberg. "Dovrebbe essere una decisione presa rapidamente", ha detto Zhovkva. "Spero subito dopo l'incontro di Parigi. Dovremmo agire, non riflettere", ha aggiunto. Zhovkva, che si trova a Bruxelles per consultazioni sulla sicurezza del Paese, ha rifiutato di suggerire nomi, ma ha indicato che la persona dovrebbe avere un livello che abbia lo stesso status di Zelensky, del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e del presidente russo Vladimir Putin.
Provenzano (Pd): “Meloni deve dirci in Aula da che parte sta”
"Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo" Giorgia Meloni deve venire in aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri. Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall'abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L'idea di escludere l'Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente. A quel tavolo l'Europa deve starci, perché la pace, una pace giusta e sicura, è il nostro primo interesse. Il governo nelle scorse settimane, con l'improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump, aveva chiarito la sua strategia. Un rapporto privilegiato con la nuova amministrazione americana da far valere nel nostro continente. Ma in pochi giorni si è aperta una voragine nell'Atlantico. Una voragine strategica, politica, economica e persino morale. Bisogna prenderne atto. E reagire. Certo, serve la difesa comune, non liberare le spese nazionali magari per comprare dalle industrie belliche americane. Ma serve anche e soprattutto la politica. Una reale autonomia strategica. La costruzione di un'architettura di sicurezza e di pace. Il rilancio del multilateralismo. Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo. L'Italia deve scegliere da che parte stare. Il Governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell'Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune". Così il deputato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico.
Magi (+E): "La piazza di Conte? No se è anti-Ucraina e filo-Putin"
"Più Europa è convinta del percorso unitario con le altre opposizioni, ma sulla piazza invocata da Conte serve chiarezza: se i temi sono bollette, mancanza di lavoro, crisi industriali, sanità, diritti noi ci siamo. Se è invece una piazza per dire no al sostegno a Kiev e quindi sì alla politica imperialista di Putin, noi non ci saremo". Lo dice il deputato e segretario di Più Europa, Riccardo Magi. "Anche perché la nostra convinzione è che la democrazia, i diritti sociali e civili, il benessere degli europei e degli italiani, nonché il il futuro stesso dei nostri figli, dipenderanno dalla pace che si otterrà in Ucraina. Una pace - conclude Magi - che non può essere la sconfitta di Kiev e il trionfo di Putin, perché equivarrebbe a una sconfitta dell'Europa e dei suoi cittadini".
Meloni giunta all'Eliseo per il vertice sull'Ucraina
La premier italiana, Giorgia Meloni, è giunta all'Eliseo per partecipare al vertice informale sull'Ucraina e la difesa europea convocato dal presidente, Emmanuel Macron. La premier italiana si unisce così ai lavori con gli altri leader europei, giunti all'Eliseo intorno alle 16.
Opposizioni chiamano Meloni in aula, 'urgente discussione in Parlamento'
"La presidente Meloni deve venire in aula a riferire su quanto sta accadendo. Su quella che potrebbe diventare la road map per una pace, per un cessate il fuoco, un accordo in Ucraina. Si annuncia a Riad l'incontro tra la delegazione americana e quella russa. Un incontro in cui l'Europa non esiste e penso che questo sia un problema di cui il Parlamento, tutto il Parlamento, dovrebbe discutere". Lo dice in aula alla Camera, Nicola Fratoianni. "Una trattativa che esclude totalmente l'Europa in cui gli Stati Uniti trattano l'Europa come un comprimario fastidioso. Credo sia urgente che il Parlamento con la presidente del Consiglio discuta di quello che sta accadendo. Non c'è tempo da perdere".
Una richiesta a cui si è unito il Pd con Peppe Provenzano. "L'idea di escludere l'Europa è un attacco diretto al processo di integrazione. Noi rivendichiamo la scelta di stare accanto all'Ucraina insieme alla richiesta di uno sforzo diplomatico dell'Ue. Si è aperta una voragine nell'Atlantico, ne va preso atto e reagire. Dopo l'improvvida solitaria presenza della premier Meloni alla cerimonia di insediamento di Trump, torniamo a chiedere alla premier da che parte vuole stare? Se vuole contribuire a far risorgere l'Europa o a seppellirla sotto le picconate altrui. Di questo abbiamo bisogno di un discussione politica in Parlamento".
Usa, 'incontro con Russia a Riad non è negoziato'
Gli incontri tra funzionari statunitensi e russi in Arabia Saudita non dovrebbero essere visti come una "negoziazione" sull'Ucraina. Lo ha sottolineato un portavoce del Dipartimento di Stato americano in vista dei colloqui tra i due paesi domani a Riad. "Non credo che le persone dovrebbero vedere l'incontro come qualcosa dove verranno messi a punto dettagli o progressi, come una specie di negoziazione", ha affermato Tammy Bruce, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incaricato i funzionari di "dare seguito in modo efficace" alla telefonata con Vladimir Putin.
Cremlino conferma Dmitriev a negoziati con Usa: 'seguirà dossier economici'
Il direttore del Fondo per gli investimenti diretti Kirikk Dmitriev potrebbe prendere parte ai negoziati di Riad fra Russia e Stati Uniti, ha confermato il Consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, in una intervista a Perviy Kanal rilanciata dalla Tass. "Seguirà la parte economica" della trattativa, ha precisato Ushakov, che sarà al tavolo dei negoziati insieme al ministro degli Esteri, Sergei Lavrov.
Ucraina: Tusk: 'se Ue non spende ora per la difesa, spenderà 10 volte di più'
"Se noi europei non spendiamo molto per la difesa adesso, saremo costretti a spendere 10 volte di più se non impediamo una guerra più ampia". Lo ha scritto sui social il premier polacco Donald Tusk. "Come primo ministro polacco - ha aggiunto - ho il diritto di dirlo forte e chiaro, dato che la Polonia spende già quasi il 5% del suo pil per la difesa. E continueremo a farlo".
Macron sente Trump prima del vertice sull'Ucraina a Parigi
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sentito al telefono Donald Trump appena prima dell'inizio della riunione dei leader europei sull'Ucraina convocata da Parigi. Lo riferisce l'Eliseo. Il colloquio telefonico è durato "circa venti minuti".
Danimarca, ora rimuovere restrizioni su uso armi
"Dobbiamo aumentare il sostegno militare all'Ucraina, produrre di piu' e farlo piu' velocemente. Dobbiamo anche rimuovere le restrizioni sull'uso delle armi da parte degli ucraini, in modo che possano effettivamente difendersi dai russi senza avere un braccio legato dietro la schiena. Un cessate il fuoco non deve portare a un riarmo russo seguito da nuovi attacchi russi". Lo afferma in una nota la prima ministra danese, Mette Frederiksen, in vista del vertice di Parigi sull'Ucraina, dove rappresenterà gli otto Paesi baltici e nordici. "Non vedo l'ora di discutere tutto questo a Parigi e sono felice che il presidente Macron abbia preso l'iniziativa per l'incontro. Avverto una nuova determinazione europea, una serietà e una capacità di azione necessarie", aggiunge.
Ucraina, L'Italia al summit di Parigi con Ue e Nato
Olanda, non contrari a invio truppe ma con sostegno Usa
L'Olanda non è contraria all'ipotesi di inviare truppe in Ucraina, ma qualsiasi operazione del genere avrebbe bisogno del sostegno degli Stati Uniti. Lo ha detto il primo ministro olandese Dick Schoof prima di partecipare al vertice informale di Parigi. In alcune dichiarazioni riportate dal Telegraaf nel fine settimana e rilanciate dal Guardian, il premier olandese ha affermato che una discussione del genere avrebbe dovuto essere "condotta in modo appropriato" e coinvolgere il Parlamento, ma ha sottolineato di non essere "negativo" al riguardo poiché "comprendiamo che l'Europa deve fare qualcosa in merito". Schoof ha però sottolineato che qualsiasi operazione del genere avrebbe bisogno del sostegno degli Stati Uniti.
Cremlino: 'bene vertice Parigi ma solo se si discute di come porre fine a conflitto'
La Russia accoglie con favore il vertice straordinario europeo organizzato da Emmanuel Macron organizzato oggi a Parigi. Ma alla condizione che in discussione ci siano le modalità per porre fine al conflitto invece che di proseguirlo, ha affermato il portavoce, Dmitry Peskov. La Russia ripete da tempo che il conflitto va avanti a causa del rifornimento di armi occidentali all'Ucraina.
Spagna: troppo presto per parlare di invio truppe
"E' troppo presto al momento per parlare di schierare truppe in Ucraina. Al momento non c'è pace e lo sforzo deve essere quello di raggiungerla il prima possibile". Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo brasiliano, a poche ore dal vertice informale di Parigi. "Quando avremo la pace, dovremo vedere quali condizioni richiederà quella pace. E ogni volta che si parla di qualsiasi tipo di spiegamento di forze, dobbiamo considerare qual è la missione, chi puo' farla, sotto quale bandiera, con quale mandato", ha aggiunto.
Dombrovskis: 'pace duratura a Kiev necessaria per stabilità Ue'
"Siamo di fronte a tempi geopolitici turbolenti e questo sta influenzando anche le nostre prospettive economiche. dobbiamo lavorare per rafforzare la resilienza e la competitività dell'economia europea e, dato che i leader europei si incontrano oggi a Parigi, vorrei sottolineare che senza una pace duratura in Ucraina, non possiamo avere una crescita economica stabile e sicurezza per l'Europa". Lo ha detto il commissario per l'Economia, Valdis Dombrovskis, al suo arrivo all'Eurogruppo a Bruxelles. "Dobbiamo impegnarci per raggiungere una pace duratura e giusta in Ucraina. Non possiamo avere negoziati di pace in Ucraina senza Kiev o senza Ue", ha puntualizzato, assicurando che "difenderemo l'economia europea da barriere commerciali ingiustificate".
Zelensky: 'inviato Usa Kellogg sarà a Kiev il 20 febbraio
L'inviato dell'amministrazione per l'Ucraina Keith Kellogg sarà a Kiev il 20 febbraio. Lo ha ribadito il presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto si legge sui media ucraini. "Voglio portarlo al fronte e credo che non rifiuterà", ha spiegato Zelensky, che ha appena concluso una visita ufficiale negli Emirati Arabi Uniti, firmando un accordo che, ha sottolineato, favorirà l'export di prodotti ucraini nel Paese del Golfo.
Portogallo, vertice Parigi? Importante che Ue sia unita
Sul vertice di Parigi sull'Ucraina, dove sono stati invitati solo alcuni Stati europei, "l'importante e' che l'Europa sia coordinata, unita e che prenda decisioni a 27, ed e' per questo che lavoreremo". Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze del Portogallo, Joaquim Miranda Sarmento, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo.
Fico: "L'Ue non interferisca sull'invio delle truppe in Ucraina dei singoli paesi"
''L'Unione Europea dovrebbe rimanere estranea al dibattito sull'invio di truppe in Ucraina'' e ''non dovrebbe commentare le decisioni dei singoli Paesi'' in merito. Lo ha dichiarato il primo ministro slovacco Robert Fico. I suoi commenti arrivano mentre alcuni Paesi europei, come la Gran Bretagna e la Svezia, si sono detti pronti a inviare propri soldati in Ucraina a garanzia di un accordo di pace mentre altri, come la Polonia, hanno detto che non lo faranno.
Zelensky conferma: "Kellogg in visita a Kiev giovedì"
Keith Kellogg, inviato dell'amministrazione Trump per Russia e Ucraina, si recherà in visita in Ucraina giovedì. La conferma è arrivata direttamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa da Abu Dhabi. “Stiamo aspettando Kellogg - ha detto - Avevamo concordato che sarebbe venuto da noi il 20 febbraio, per due giorni, forse di più”.
Zelensky ha detto di voler portare Kellogg a visitare i fronti per parlare con i militari ucraini “in modo che possa vedere la situazione al loro livello”. “È importante che capisca tutto e lo riporti alla Casa Bianca. Penso che dopo la sua visita, al ritorno negli Stati Uniti, capiremo quando incontrerò il Presidente Trump”, ha detto Zelensky.
Zelensky: "Ok ad accordo su terre rare se Usa danno garanzie di sicurezza"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto disponibile a firmare un accordo che conceda agli Stati Uniti l'accesso alle terre rare dell'Ucraina, purché Washington fornisca in cambio garanzie di sicurezza a Kiev. “La domanda non è cosa può dare l'Ucraina, ma cosa può ottenere l'Ucraina”, ha detto in conferenza stampa da Abu Dhabi.
Nei giorni scorsi, Zelensky aveva rivelato di non aver dato il via libera alla prima bozza dell' accordo sull'accesso ai depositi minerari in cambio di futuri aiuti militari da parte di Washington. Da Abu Dhabi, il presidente ucraino ha detto di aspettarsi un “piano più dettagliato” dagli Usa, ma ha anche sottolineato che l'Ucraina è “davvero molto interessata” a firmare un accordo, e vuole sapere “cosa esattamente gli Stati Uniti stanno dando in termini di garanzie di sicurezza”.
Ue: "Il vertice di Parigi non pensato per escludere degli Stati"
Il vertice di Parigi sull'Ucraina "non è assolutamente inteso per escludere nessuno". Lo ha dichiarato il portavoce aggiunto della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nel briefing quotidiano con la stampa. "Per quanto riguarda la partecipazione degli Stati membri, è difficile per noi prendere una posizione in merito. La riunione è organizzata su iniziativa del presidente Macron. In ogni caso, per quanto ci riguarda, l'idea non è assolutamente quella di escludere altri. Questo incontro rappresenta un punto di partenza importante, per quanto riguarda la situazione in Ucraina e le questioni di sicurezza in Europa. E come credo sia già stato annunciato, sarà seguito da diversi altri incontri", ha aggiunto.
Berlino: "Niente truppe europee senza il coinvolgimento degli Usa"
Niente truppe europee in Ucraina "senza il pieno coinvolgimento degli Stati Uniti": lo afferma una fonte del governo tedesco a poche ore del summit dei principali leader Ue a Parigi per decidere la linea europea sull'impegno in Ucraina.
La Turchia: "Zelensky domani in visita per colloqui con Erdogan"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrà un incontro domani ad Ankara con il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan. Gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, oltre a questioni regionali e globali, saranno al centro dei colloqui, che riguarderanno anche "tutti gli aspetti delle relazioni di partenariato strategico Turchia-Ucraina" e "i passi da intraprendere per rafforzare ulteriormente la cooperazione tra i due Paesi", ha annunciato il direttore della comunicazione di Erdogan, Fahrettin Altun, in un messaggio su X.
Zelensky: "Le garanzie di sicurezza non su carta ma nelle armi"
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che l'Ucraina vuole che le garanzie di sicurezza siano tangibili piuttosto che semplicemente "sulla carta", quando ha commentato la prospettiva di un contingente europeo di peacekeeping da schierare in Ucraina come parte di un accordo negoziato con la Russia. "Vogliamo garanzie di sicurezza non sulla carta, ma sulla terra, sull'acqua, nel cielo, nella difesa aerea, sulle navi", ha detto Zelensky in una conferenza stampa ad Abu Dhabi. Sabato il leader di Kiev aveva esortato l'Europa a unirsi per creare un esercito e una politica estera uniti, avvertendo che i giorni del sostegno garantito degli Stati Uniti al continente sono finiti.
Mosca: "Le parole di Mattarella avranno conseguenze". VIDEO
Starmer sarà a Washington da Trump la settimana prossima
Il primo ministro britannico Keir Starmer sarà a Washington "la settimana prossima" per il primo faccia a faccia con Donald Trump dopo l'insediamento del presidente americano. L'annuncio è stato formalizzato da un portavoce di Downing Street durante il briefing di giornata, dopo le anticipazioni dei media dei giorni scorsi. Secondo fonti vicine al premier laburista, sir Keir intende affrontare temi bilaterali, la questione dei dazi, ma anche cercare di ricucire le posizioni fra Usa e alleati sul dossier ucraino, al centro oggi di una riunione di leader europei a Parigi.
Starmer: "Qualsiasi accordo deve essere giusto e duraturo"
"Giusto, duraturo, permanente". Così, secondo il premier britannico Keir Starmer, deve essere qualsiasi eventuale accordo per porre fine al conflitto in Ucraina. Lo riporta la Bbc. Dopo quasi tre anni di guerra, innescata dall'invasione russa su vasta scala iniziata il 24 febbraio di tre anni fa, Starmer ha ribadito di non voler vedere una pausa nei combattimenti che "semplicemente dia a Putin una possibilità di tornare".
Scholz: "Troppo presto per parlare di truppe di pace in Ucraina"
Olaf Schol, cancelliere federale tedesco, ritiene sia troppo presto per parlare della possibilità di impiegare truppe di pace in Ucraina. Lo ha detto a margine di una iniziativa elettorale. "È molto importante capire che manca ancora molto fino a quel momento", ha ribadito Scholz secondo il quale fino a quando ci sarà guerra non si potrà parlare di truppe europee in Ucraina. Si tratta, secondo il cancelliere, di capire come possa essere assicurata la pace senza decidere sulla testat degli ucraini. Scholz ha poi concluso: "Per me è importante che ci sia un forte esercito ucraino, anche in tempo di pace, questo sarà un grande impegno per l'Europa, per gli Stati Uniti e gli altri partner della comunità internazionale". Il cancelliere federale è atteso oggi a Parigi per un incontro promosso da Macron con altri leader europei.
Economist: 'Usa propongono forze di peacekeeping con Brasile e Cina'
Gli Usa stanno pensando a un diverso tipo di forza di peacekeeping in Ucraina, che includa paesi non europei come Brasile o Cina, e che si collocherebbe lungo un'eventuale linea di cessate il fuoco come una sorta di cuscinetto. Lo scrive The Economist aggiungendo che il vicepresidente Usa JD Vance avrebbe detto agli europei che una forza composta solo da europei sarebbe meno efficace nel dissuadere la Russia dall'attaccare. La Russia si oppone però a qualsiasi dispiegamento di truppe straniere in Ucraina. Quindi l'amministrazione di Donald Trump dovrà costringere Vladimir Putin a fare delle concessioni, conclude The Economist.
Zelensky: "Non informati di colloqui Usa-Russia Riad"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha ribadito che i rappresentanti di Kiev in Arabia Saudita non parteciperanno all'incontro delle delegazioni degli Stati Uniti e della Federazione Russa. In una conferenza stampa, come riporta l'agenzia Unian, Zelensky ha chiarito che non solo nessuno parteciperà ma che "l'Ucraina non ne sapeva nulla". "L'Ucraina considera qualsiasi negoziato sull'Ucraina senza l'Ucraina come inutile, e non possiamo riconoscere alcun accordo su di noi senza di noi. Non riconosceremo tali accordi", ha sottolineato Zelensky.
Tusk: "Sostegno a Kiev ma non in programma invio truppe"
"La Polonia sosterrà l'Ucraina come ha fatto finora: a livello organizzativo, in base alle nostre capacità finanziarie, umanitarie e militari. Non abbiamo in programma di inviare soldati polacchi nel territorio ucraino". Lo ha detto il primo ministro polacco, Donald Tusk ai giornalisti, prima di volare a Parigi per il vertice informale sull'Ucraina e la sicurezza europea.
Mosca: "Parole Mattarella non possono passare senza conseguenze"
"Nel corso di una conferenza presso un istituto scolastico" il capo di Stato Sergio "Mattarella ha affermato, in qualità di Presidente, di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Questo non può essere lasciato senza conseguenze e non lo sarà mai”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante la trasmissione 'Serata con Vladimir Solovyov' sul canale televisivo Rossiya-1, come riporta l'agenzia russa Tass, tornando all'attacco del presidente, dopo aver già definito "blasfeme" le sue parole.
Zakharova ha affermato che queste parole sono state pronunciate dal “Presidente di un Paese che storicamente è stato proprio tra quelli che hanno attaccato il nostro Paese”. “Purtroppo, è stata l'Italia il Paese in cui il fascismo ha avuto origine - ha aggiunto - Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda guerra mondiale sotto bandiere e slogan nazisti. Su quali basi si dice questo nell'anno dell'ottantesimo anniversario della nostra vittoria?”.
“Abbiamo dato una risposta, che ha generato non solo un'ondata di russofobia e una presunta pseudo-difesa del Presidente italiano. La gente ha promosso una petizione speciale in cui comuni cittadini italiani, giornalisti, personaggi pubblici hanno iniziato a scrivere di scusarsi con i russi per queste parole indegne”, ha concluso Zakharova.
La Polonia non prevede di inviare truppe in Ucraina
La Polonia non invierà le sue truppe in Ucraina, e continuerà a sostenere il suo vicino contro la Russia, ha affermato oggi il primo ministro polacco prima di volare a Parigi per un incontro informale sull'Ucraina e la sicurezza europea. "La Polonia sosterrà l'Ucraina come ha fatto finora: a livello organizzativo, in base alle nostre capacità finanziarie, umanitarie e militari. Non abbiamo in programma di inviare soldati polacchi nel territorio ucraino", ha detto Donald Tusk ai giornalisti.
Zelensky: "Kiev non riconoscerà accordi presi senza di me"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Kiev "non riconoscerà" alcun accordo tra la Russia e gli Stati Uniti raggiunto senza di lui. Il capo dello Stato ha aggiunto che l'Ucraina non è informata dei colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita.
Schlein: "Ue trovi voce unica contro provocazioni Trump"
"L'unione Europea deve reagire compatta alle provocazioni di Trump e lo deve fare con un salto di qualità sull'integrazione europea. L'Europa si deve sedere da protagonista nelle trattative per fare cessare il conflitto in Ucraina, deve portare una sua idea di pace e di sicurezza per il continente intero, deve garantire al tavolo di quelle trattive da protagonista gli interessi e la sicurezza sia dell'Ucraina che dell'Unione europea stessa perche' non sara' Trump a garantire gli interessi e la sicurezza dell' Ucraina e dell'Unione Europea. Lo deve fare l'Europa trovando una voce sola e forte con cui sedersi a quel tavolo con un mandato chiaro anche per dare tutte le garanzie di sicurezza necessaria, sia all' Ucraina che all'Unione europea". Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein a margine di un incontro pubblico all'Aquila.
Scholz: "Serve Europa forte e unita per Kiev e nostra sicurezza"
A poche ore dal vertice dei leader europei di Parigi, in cui si cercherà una posizione comune in vista dei negoziati di pace, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha esortato l'Europa a essere unita nel sostegno all'Ucraina.
Parlando a un evento elettorale nella città centrale di Kassel, Scholz ha ribadito l'importanza di fare tutto il possibile per garantire che l'Europa rimanga forte e unita. “Ne abbiamo bisogno per l'Ucraina, ne abbiamo bisogno per la nostra sicurezza”, ha detto.
Scholz si recherà più tardi a Parigi per partecipare al vertice, organizzato dal Presidente francese Emmanuel Macron.
Zelensky negli Emirati: "Grazie per aver salvato vite ucraine"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in visita insieme alla moglie Olena negli Emirati Arabi Uniti e ha avuto "una conversazione significativa" con il presidente Muhammad bin Zayed Al Nahyan ad Abu Dhabi. Lo afferma il leader ucraino su Telegram. "Uno dei nostri argomenti chiave oggi è il ritorno del nostro popolo dalla prigionia russa. La mediazione degli Emirati Arabi Uniti ha salvato molte vite. Grazie per questa importante collaborazione. Oggi abbiamo discusso su come possiamo continuarla. E' stato firmato un importante accordo economico tra i nostri Paesi. Il documento liberalizza al massimo l'accesso al mercato degli Emirati Arabi Uniti per quasi tutti i prodotti ucraini. Sarà più facile per le nostre aziende vendere i loro prodotti negli Emirati Arabi Uniti". "Grazie per la vostra collaborazione, che salva vite e aiuta le nostre nazioni a diventare più forti", scrive Zelensky.
Rilasciato americano arrestato per traffico droga in vista di colloqui Riad
E' stato rilasciato il cittadino americano di 28 anni arrestato nei giorni scorsi all'aeroporto di Vnukovo a Mosca con l'accusa di ''traffico di droga'' dopo che nel suo bagaglio erano state trovate caramelle gommose alla cannabis. Lo rende noto il Cremlino, sottolineando che il suo rilascio avviene con l'obiettivo di migliorare i rapporti tra Stati Uniti e Russia alla vigilia dei colloqui previsti in Arabia Saudita. ''Visto che domani si parlerà del ripristino delle relazioni'' tra Mosca e Washington, ''eventi come questi si inseriscono nel contesto'', ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando la scarcerazione di Kalob Wayne Byers
L'agenzia di stampa Tass aveva spiegato che il cittadino americano rischiava dai 5 ai 10 anni di carcere, oltre a una multa fino a 1 milione di rubli, l'equivalente di 10.884 dollari, per traffico di droga.
Berlino: "Usa e Russia puntino a una pace duratura"
Stati Uniti e Russia dovrebbero puntare a una "pace duratura" che ponga fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto un portavoce del ministero degli esteri tedesco alla vigilia dell'incontro che i rappresentanti di Mosca e Washington avranno in Arabia Saudita domani. "Il fatto che ci sia un contatto diretto tra americani e russi non è una brutta cosa se si tratta di trovare un modo per una pace duratura", ha detto il portavoce.
Svezia: "Non escludiamo l'invio di peacekeeper in Ucraina" (2)
"Dobbiamo prima di tutto negoziare una pace giusta e sostenibile che rispettI il diritto internazionale e rispetti l'Ucraina e che garantisca soprattutto che la Russia non possa ricostruire le sue forze e invadere l'Ucraina nuovamente dopo qualche anno", ha poi detto la ministra degli esteri svedese, Maria Malmer Stenergard in un'intervista a Sveriges Radio, la radio di servizio pubblico svedese. "Una volta raggiunta la pace, dobbiamo assicurarci che perduri, il nostro governo non esclude nulla" ha spiegato sottolineando l'importanza che l'Europa partecipi ai negoziati di pace: "La situazione è molto seria. Noi paesi europei vorremo sapere quale è la linea degli Stati Uniti, non credo sia completamente chiara attualmente. Quando ci saranno i negoziati ufficiali è importante che l'Europa possa sedersi al tavolo in modo da poter prendere responsabilità dopo la pace".
Usa confermano incontro con Russia a Riad domani
Una delegazione statunitense, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz e l'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff, incontrerà domani a Riad alti funzionari russi, ha confermato il dipartimento di Stato americano. I tre funzionari statunitensi "incontreranno la delegazione russa a Riad martedi'", ha affermato la portavoce Tammy Bruce. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il consigliere diplomatico di Vladimir Putin Yuri Ushakov si recheranno nella capitale saudita lunedì per l'incontro, ha annunciato la presidenza russa poche ore prima.
Zelensky: "Mediazione Emirati per scambio prigionieri con Russia"
In visita ad Abu Dhabi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver discusso della mediazione degli Emirati arabi per scambi di prigionieri con la Russia. In un post su Telegram, Zelensky ha scritto: "La mediazione degli Emirati ha salvato molte vite. Siamo grati per questa importante cooperazione e oggi abbiamo discusso di come possiamo continuarla".
Cremlino: "Incontro a Riad team Russia-Usa in primis dedicato a rapporti bilaterali"
L'incontro di domani a Riad fra le delegazioni di alto livello di Russia e Stati Uniti "sarà dedicato prima di tutto alla ripresa a tutto campo delle relazioni bilaterali", ha precisato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo aver reso noto che, da parte russa, sono partiti per Riad il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e il Consigliere per la sicurezza nazionale del Cremlino, Yuri Ushakov. i 'team' discuteranno anche i preparativi per quelli che Mosca definisce ancora "possibili" negoziati sulla fine della guerra in Ucraina, e l'incontro fra Vladimir Putin e Donald Trump.
Lavrov esclude concessioni territoriali nei negoziati
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha escluso che in futuri possibili negoziati di pace ci possano essere quelle che lui definisce "concessioni territoriali" all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax. Le truppe russe hanno invaso l'Ucraina nel febbraio del 2022 annettendosi unilateralmente quattro regioni ucraine solo in parte controllate dal Cremlino con le armi.
Ucraina, attacchi cyber a siti web italiani: informativa attesa in procura Roma
E’ attesa in procura a Roma, nelle prossime ore, una prima informativa degli esperti del Cnaipic della polizia postale che indagano sugli attacchi cyber di tipo DDoS filorussi a siti italiani di aeroporti e di trasporto pubblico. Nella rivendicazione si fa riferimento al discorso pronunciato a Marsiglia dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, finito al centro delle accuse da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Una volta iniziati gli attacchi, che non hanno avuto effetti Appena sono iniziati gli attacchi, che non hanno avuto impatti effettivi sui servizi, l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) ha avvertito i soggetti interessati e le autorità e ha sviluppato azioni di mitigazione.
Zelensky mercoledì in visita in Arabia Saudita (2)
La notizia arriva dopo quelle diffuse da The Kyiv Independent secondo cui delegazioni di Arabia Saudita e Ucraina si sono incontrate ieri per parlare di un aumento degli investimenti e della cooperazione bilaterale, proprio in vista della visita di Zelensky nella monarchia del Golfo. E' attesa la firma di accordi economici con vari Paesi della regione, stando alle dichiarazioni arrivate dalla vice premier e ministro dell'Economia, Yulia Svyrydenko, convinta esistano "prospettive per un coinvolgimento ancor più attivo negli investimenti da parte dei Paesi del Medio Oriente".
Già a margine dei lavori della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, Zelensky aveva detto ai giornalisti di voler andare in Arabia Saudita, e anche in Turchia, precisando di non avere in programma incontri con delegazioni di Russia o Stati Uniti
Commissione Ue in Ucraina per anniversario il 24 febbraio
La prossima settimana, in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, si terrà una visita del Collegio dei commissari dell'Ue a Kiev. Lo rende noto il portavoce aggiunto della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker.
Lavrov: "Non ha senso invitare gli europei ai negoziati" (2)
"Gli europei non hanno perso la loro filosofia. Non so cosa dovrebbero fare al tavolo delle trattative. Se escogitano qualche idea astuta per congelare il conflitto e con la loro consuetudine, disposizione e abitudini intendono continuare la guerra, allora perché invitarli lì?", ha detto Lavrov secondo l'agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti.
Lavrov: "Putin e Trump vogliono superare relazioni anomale"
Il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump vogliono lasciarsi alle spalle le ''relazioni anomale'' che hanno caratterizzato gli Stati Uniti e la Russia dall'inizio del conflitto in Ucraina il 24 febbraio del 2022. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alla vigilia dei colloqui che avrà domani a Riad con il Segretario di Stato americano Marco Rubio.
Nel colloquio telefonico della scorsa settimana, "Putin e Trump hanno concordato sulla necessità di lasciarsi alle spalle relazioni assolutamente anomale'', ha dichiarato Lavrov, aggiungendo che ''i presidenti sono d'accordo sulla necessità che il dialogo venga ripreso''.
Berlino: "Premature le discussioni sulle truppe in Ucraina" (2)
La vice portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann, durante la conferenza stampa del lunedì, ha ripetuto che esiste un consenso tra i partiti democratici di continuare a sostenere l'Ucraina e di fare in modo che questo sostegno continui a essere di livello "europeo". Al summit di oggi verrà discussa anche la necessità di "rafforzare le politiche comuni per la difesa europea". Inoltre sull'invio di truppe: "Esiste anche un consenso generale che non siano destinate a teatri di guerra", ma sulla base di precise risoluzioni internazionali.
Fonti Riad confermano presenza capo fondo sovrano russo in negoziati
Fonti saudite citate dall'agenzia di stampa russa Interfax hanno confermato la presenza, nella delegazione di Mosca ai negoziati sull'Ucraina in Arabia saudita, del numero uno del Fondo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev. La sua presenza nella delegazione russa era stata anticipata venerdì da Bloomberg, dopo che aveva operato per la liberazione dell'americano detenuto a Mosca, Marc Fogel, insieme al principe alla corona saudita Mohammed bin Salman, ma questa mattina il portavoce del Cremlino, si è limitato a parlare del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e del Consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov. Bloomberg aveva citato anche il nome del direttore del Servizio di intellgence estera, Sergei Naryshkin.
Peskov: "Riad scelta per colloqui perché adatta a Usa e Russia"
E' stata una scelta ''condivisa'' tra Stati Uniti e Russia quella dell'Arabia Saudita per ospitare colloqui tra le parti. Lo ha spiegato in conferenza stampa il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov. "L'Arabia Saudita è stata indicata dal presidente americano Donald Trump quando si è parlato di una sede per un possibile summit. Questa sede è considerata adatta sia per gli americani, sia per i russi. Questa p una decisione congiunta", ha detto Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti sul perché l'Arabia Saudita fosse stata scelta come sede per i colloqui Stati Uniti-Russia.
Lavrov: "Non ha senso invitare gli europei ai negoziati"
Mosca afferma che non ha senso invitare gli europei a negoziare sull'Ucraina. "Non so cosa i Paesi europei dovrebbero fare nei colloqui sull'Ucraina", ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato da Interfax.
Inviato Trump domani in Polonia, incontrerà Duda
L'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, sarà domani in la Polonia e incontrerà il presidente Andrzej Duda, ha affermato Varsavia mentre Washington ha iniziato a muoversi per avviare i colloqui su una tregua. La visita arriva mentre Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno affermato di voler tenere colloqui urgenti per porre fine alla guerra in Ucraina, innescata dall'invasione di Mosca quasi tre anni fa. Il Cremlino ha spinto per i negoziati tra funzionari statunitensi e russi in Arabia Saudita per discutere non solo del conflitto in Ucraina ma anche della più ampia sicurezza europea. L'inviato speciale di Trump in Ucraina, Kellogg, che ha affermato che l'Europa non sarebbe stata direttamente coinvolta nei colloqui sull'Ucraina, visiterà domani la Polonia, fedele alleato e vicino di Kiev. "Il generale Keith Kellogg sarà ospite del presidente Andrzej Duda al palazzo presidenziale domani", ha detto alla radio Rmf Fm l'assistente di Duda, Wojciech Kolarski. "E' la parte americana a essere interessata a tenere i colloqui", ha aggiunto Kolarski. Duda, alleato delle precedenti autorità conservatrici polacche, ha stretto legami con Trump ma allo stesso tempo ha criticato la Russia per la sua guerra in Ucraina. Alla domanda sulla posizione di Duda nei colloqui con Kellogg, Kolarski ha detto che "la Russia non può vincere questa guerra".
Zelensky mercoledì in visita in Arabia Saudita
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà in visita mercoledì in Arabia Saudita. Lo riferisce un portavoce della presidenza ucraina. Domani proprio a Riad è previsto l'avvio di negoziati tra Russia e Stati Uniti alla presenza dei rispettivi ministri degli Esteri, Serghei Lavrov e Marco Rubio.
Lavrov: "Usa possono contribuire a risolvere conflitto"
Gli Stati Uniti "possono contribuire a trovare una soluzione al conflitto ucraino". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che guiderà la delegazione russa che domani incontrerà gli americani a Riad.
Quirinale: "Nessun commento su nuove dichiarazioni di Zakharova"
"Nessun commento" del Quirinale sulle nuove dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo sottolineano fonti del Quirinale interpellate in proposito.

©Ansa
Lavrov: "No negoziati con europei che vogliono guerra"
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha affermato di non sapere cosa dovrebbe fare l'Europa al tavolo dei negoziati sull'Ucraina, poiche' la sua filosofia sul conflitto "non e' andata da nessuna parte". Lavrov ha richiamato l'attenzione sulle parole del presidente finlandese Alexander Stubb alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il quale ha affermato la necessita' di avviare negoziati per il riarmo dell'Ucraina. "La filosofia degli europei non e' andata da nessuna parte. Non so cosa dovrebbero fare al tavolo delle trattative. Se stanno a 'estorcendo' qualche idea subdola sul congelamento del conflitto, mentre a modo loro intendono continuare la guerra, allora perche' invitarli li'?", ha detto Lavrov in una conferenza stampa dopo i colloqui con il ministro degli Esteri serbo Marko Djuric, come riporta Ria Novosti.
Berlino: "Premature le discussioni sulle truppe in Ucraina"
Berlino ritiene "premature" le discussioni sull'invio di proprie truppe in Ucraina nell'ambito di un possibile accordo di pace.
Lavrov: "I presidenti vogliono superare relazioni anormali"
"I presidenti" di Russia e Usa, "Putin e Trump, parlando al telefono, hanno concordato sulla necessità "di lasciarsi alle spalle un periodo assolutamente anormale nelle relazioni delle due grandi potenze, in cui, di fatto, non comunicavano, tranne che su alcune questioni tecniche e umanitarie": lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ripreso dalla Tass.
Mosca: "Ripreso controllo di un villaggio nella regione di Kursk"
Le forze russe hanno ripreso il controllo di Sverdlikovo nella regione di Kursk, ha affermato il ministero della Difesa di Mosca "Le unità del gruppo di forze del nord hanno continuato la loro offensiva e hanno preso il controllo di Sverdlikovo", ha annunciato il ministero in una nota.
Ucraina, Save the Children: "Il 75% della popolazione ha difficoltà ad arrivare a fine mese"
Dopo tre anni di guerra intensa in Ucraina, tre persone su quattro affrontano difficoltà finanziarie nel Paese, soprattutto donne e bambini costretti a sopportare il peso della povertà più profonda e a lottare per permettersi cibo nutriente, vestiti o prodotti per l'igiene personale. E' l’allarme lanciato oggi da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, a tre anni dallo scoppio del conflitto che ha devastato l’Ucraina. Dopo 36 medi di bombardamenti e attacchi in tutto il Paese, migliaia di famiglie e bambini ucraini hanno subito privazioni indescrivibili, denuncia un comunicato dell'organizzazione. Molti di loro, infatti, non solo hanno perso i propri cari e le proprie case, ma sono rimasti senza reddito, risparmi e reti di supporto, non riuscendo ad inseguire i costi di un affitto, delle bollette e del cibo, aumentati vertiginosamente.
Infatti, secondo il Piano di risposta e bisogni umanitari 2025 dell'Ucraina guidato dalle Nazioni Unite (Onu), quasi il 75% delle persone nel Paese ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Inoltre, altri dati diffusi dalle Nazioni Unite, indicano che le famiglie stanno ricorrendo a misure disperate per sopravvivere, come vendere le proprie case, chiedere soldi a estranei, ridurre la spesa sanitaria o accettare lavori ad alto rischio. Le donne e le ragazze, che rappresentano più della metà di coloro che necessitano di sostegno umanitario, sono le più vulnerabili alla povertà e allo sfruttamento, in particolare le famiglie guidate da donne, che spesso hanno redditi più bassi e un accesso ridotto al cibo e all'assistenza sanitaria.
Nel Paese milioni di persone hanno perso il lavoro e le donne sfollate sono le più colpite. Gli stipendi sono scesi da una media mensile di 7.000 grivne (184 dollari Usa) nel 2022 a 5.000 (132 dollari), a fronte di un aumento del prezzo del cibo: dal 2022 alimenti come cavoli, carote e patate hanno un costo più che raddoppiato. Si stima, quindi, che in Ucraina circa 5 milioni di persone, il 60% delle quali sono donne e bambini, affronteranno livelli di insicurezza alimentare nel 2025 e non avranno accesso regolare a cibo nutriente.
Esperti dubbiosi sull'annuncio di Starmer: "Le truppe Gb non bastano"
Diversi esperti militari e di intelligence nel Regno Unito hanno avanzato dubbi dopo l'annuncio del premier laburista britannico Keir Starmer che in un intervento sul quotidiano filo-Tory Daily Telegraph si è detto pronto a inviare in Ucraina truppe di sua maestà all'interno di un contingente di pace a sostegno di Kiev in seguito ad un ipotetico accordo di cessazione delle ostilità con la Russia. "Francamente, al momento non abbiamo i numeri e non abbiamo l'attrezzatura per inviare una grande forza sul terreno per un lungo periodo di tempo", ha dichiarato in un'intervista alla Bbc il generale Richard Dannatt, ex capo di stato maggiore della difesa e membro della Camera dei Lord. A suo avviso nelle condizioni e con i bilanci attuali, nonostante la promessa del governo laburista di mantenere l'impegno ad aumentare le spese militari dal 2,3 al 2,5% del Pil, le forze armate britanniche non sarebbero lontanamente in grado di poter schierare in Ucraina i 40.000 effettivi che gli alleati sembrano attendersi da Londra. "Il primo ministro sta facendo la cosa giusta. Ma, ovviamente, fare la cosa giusta ha un prezzo", ha sottolineato Dannatt. Dubbi anche dal mondo dell'intelligence, a patire dall'ex capo dell'MI6 Sir John Sawers, secondo cui qualsiasi forza di mantenimento della pace inviata in Ucraina dopo la guerra dovrebbe avere "un mandato molto chiaro" mentre Lord Peter Ricketts, ex consigliere per la sicurezza nazionale durante il governo conservatore di David Cameron, ha detto di temere fortemente uno scontro diretto fra le truppe del Regno e quelle russe. Lo stesso Starmer, in partenza per Parigi dove prenderà parte al vertice coi leader europei, nel suo annuncio ha ammesso i pericoli di un invio di militari e di non parlare a cuor leggero. "Come dirò a Parigi, la pace passa attraverso la forza. Ma è vero anche il contrario. La debolezza porta alla guerra", ha sottolineato ancora il primo ministro. Secondo le stime di parte occidentale un contingente dovrebbe contare almeno 100.000 soldati tutti europei, con il Regno Unito e la Francia come primi contributori.
Ucraina, incontro von der Leyen-Kellogg rinviato a domani
E' stato rimandato a domani mattina l'incontro tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l'inviato speciale degli Stati Uniti per l'Ucraina Keith Kellogg, previsto inizialmente per oggi a Bruxelles. Lo riferiscono fonti Ue.
Oggi pomeriggio Von der Leyen parteciperà alla riunione informale sull'Ucraina convocata dal presidente francese Emmanuel Macron.
Cremlino: "Nessuna discussione su invio caschi blu"
Al momento non ci sono discussioni sostanziali sulla possibilità di inviare forze di peacekeeping in Ucraina, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Gli europei stanno parlando molto di contingenti di peacekeeping, sia francesi che britannici. Questo è certamente vero. Ma tutti noi conosciamo le regole per l'impiego di contingenti di peacekeeping. Finora, nessuno ha avuto discussioni sostanziali su questa questione", ha detto Peskov ai giornalisti che gli chiedevano se Mosca fosse potenzialmente pronta all'ipotesi delle forze di peacekeeping europee in Ucraina. "E' difficile parlarne, perche' questi sono Paesi membri della Nato, e quindi le truppe Nato saranno dispiegate sul territorio ucraino. Pertanto, questa e' una questione molto complessa, e finora non si sono tenute discussioni sostanziali su questa questione", ha osservato Peskov.
Il Cremlino: "A Riad discuteremo il vertice Putin-Trump"
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e il consigliere diplomatico del Cremlino Yuru Ushakov discuteranno dei preparativi per possibili colloqui sull'Ucraina con le loro controparti americane domani a Riad. Secondo quanto annunciato dal portavoce del Cremlino, Dmtri Peskov, in agenda nei colloqui in Arabia Saudita ci sarà anche "l'organizzazione di un incontro tra i due presidenti".
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Madrid: "Nessuno prevede l'invio di truppe in Ucraina per una missione di pace"
"Bisogna essere molto chiari quando tocchiamo temi tanto sensibili e gravi come questo: nessuno sta considerando in questi momenti l'invio di truppe in Ucraina" per una possibile missione di pace. E' quanto ha assicurato il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, in un'intervista radiofonica oggi a Onda Cero, in relazione alla riunione di leader europei oggi a Parigi. Albares ha per ora allontanato il dibattito sull'eventuale invio di militari per garantire la pace in Ucraina da parte dei Paesi Ue, evidenziando che il presidente russo, Vladimir Putin, continua la sua guerra di aggressione. Secondo il ministro, "la pace continua a essere molto lontana", poiché continuano i bombardamenti quotidiani sul territorio ucraino e si è detto convinto che continueranno. "Dobbiamo vedere di quale pace stiamo parlando, quale mandato di pace si darà a una possibile forza" armata, "e sotto quale bandiera" ha evidenziato. In relazione ai colloqui avviati fra gli Stati Uniti e Mosca, dai quali sono escluse Kiev e la Ue, il capo della diplomazia spagnola ha segnalato: "In primo luogo va evidenziata l'unità degli europei in questi momenti tanto cruciali per la sicurezza europea". "In secondo luogo, bisogna analizzare che dobbiamo fare noi europei d'ora in avanti per garantire che in Ucraina ci sia una pace giusta e duratura il prima possibile", ha aggiunto. E, infine, secondo Albares, sarà necessario "valutare e decidere di cosa abbiamo bisogno noi europei per poter raggiungere questa pace giusta e duratura, per continuare ad aiutare l'Ucraina a vincere questa pace e perché la sicurezza europea resti garantita in maniera definitiva e anche la protezione dei nostri cittadini", ha concluso.
Mosca: "Dai leader europei a Monaco discorsi molto aggressivi"
"Purtroppo la situazione nel mondo, e soprattutto in Europa, è sempre più influenzata da quelle forze che non sono soddisfatte di questo corso della storia e che vorrebbero riscriverla e diventare egemoni sulla scena internazionale. Lo abbiamo visto ancora una volta. Recentemente alla conferenza di Monaco, dove i discorsi dei leader europei sono stati estremamente aggressivi": lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ripreso dalla Tass.
Cremlino: "Lavrov a Riad per l'incontro con gli Usa domani"
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov voleranno a Riad oggi su istruzioni del presidente russo Vladimir Putin, ha affermato il portavoce del leader russo Dmitri Peskov. "Oggi, su ordine del presidente Putin, il ministro degli Esteri Lavrov e il consigliere presidenziale Yuri Ushakov voleranno a Riad ", ha detto Peskov ai giornalisti. Domani, ha spiegato Peskov, la delegazione russa vedra' i rappresentanti americani "per discutere il ripristino dell'intera gamma di relazioni bilaterali".
Russia: "Conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina"
Il ministero della Difesa russo sostiene che le truppe del Cremlino abbiano preso il controllo del paesino di Figolevka, nella regione nord-orientale ucraina di Kharkiv. Lo riporta la Tass. Le dichiarazioni delle autorità russe non sono verificabili in modo indipendente.
Attacchi cyber filorussi a settori dei trasporti e delle banche
Il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha avviato in mattinata una nuova serie di attacchi DDoS (distributed denial of service) contro i siti web di soggetti italiani, afferenti ai settori trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste, tra gli altri) e finanziari ( Intesa San Paolo). Al momento non risultano impatti effettivi sui servizi erogati. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha avviato l'opera di supporto e mitigazione alle prime avvisaglie delle azioni. Nella rivendicazione i NoName citano le dichiarazioni del presidente Sergio Mattarella, definito "russofobo', sulla Russia e il Terzo Reich. LEGGI L'ARTICOLO
Mosca: "Stazione di pompaggio del greggio attaccata da droni"
La società Consorzio dell'oleodotto del Caspio (Cpc) afferma che la sua stazione di pompaggio Kropotkinskaya di Kuban, in Russia meridionale, è stata attaccata in un raid di droni e messa momentaneamente fuori servizio. Lo riportano le agenzie Tass e Interfax. Secondo la società, il petrolio viene ora pompato in volumi minori bypassando la stazione. "Attualmente, la stazione di pompaggio del petrolio di Kropotkinskaya è fuori servizio. Il petrolio viene trasportato attraverso l'oleodotto Tengiz-Novorossiysk in quantità minori, aggirando la stazione di pompaggio del petrolio", si legge in una nota della società secondo l'agenzia Interfax.
Meloni sente Zelensky: focus su sviluppi in corso con obiettivo pace giusta e duratura
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto venerdì sera una conversazione telefonica con il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. I due Leader, riferisce Palazzo Chigi in una nota, "hanno discusso degli ultimi sviluppi in corso per mettere fine al conflitto, con l’obiettivo di raggiungere una pace giusta e duratura". Il Presidente del Consiglio ha riaffermato "il sostegno dell’Italia all’Ucraina e al popolo ucraino anche in vista dei futuri colloqui ed entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere uno stretto coordinamento con i partner europei e gli Stati Uniti".
Da parte sua, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto di 'X' di aver avuto un colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e di aver ''ringraziato l'Italia per il suo completo supporto all'Ucraina''. Zelensky ha spiegato di aver ''informato'' Meloni ''dei miei recenti contatti con l'amministrazione statunitense, incluso il mio incontro con il vicepresidente JD Vance e la mia telefonata con il presidente Trump''. Insieme, ha proseguito il leader ucraino, ''abbiamo discusso del coordinamento con i partner su efficaci garanzie di sicurezza per l'Ucraina e possibili quadri per garantire la sicurezza a lungo termine. Ho sottolineato che la garanzia più forte e conveniente è l'adesione alla Nato. Finché l'Ucraina non riceverà un invito, è fondamentale che i nostri partner sostengano lo sviluppo del nostro forte e moderno esercito, dei sistemi di difesa aerea, delle capacità a lungo raggio e di una flotta capace''.
Inoltre, ha aggiunto Zelensky, ''ho anche sottolineato che prima di qualsiasi negoziazione, Europa, Stati Uniti e Ucraina devono coordinare una strategia di difesa e sicurezza unificata con un chiaro piano d'azione. L'Europa deve essere un partecipante a pieno titolo alle negoziazioni di pace e agli sforzi per prevenire guerre future''.

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Ungheria: "A Parigi leader anti-Trump e pro-guerra"
"I leader europei anti-Trump e sostenitori della guerra si sono riuniti oggi a Parigi per bloccare gli sforzi di pace in Ucraina". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, oggi in visita ad Astana. Il ministro - secondo quanto riportato dal portavoce del governo di Budapest - ha sottolineato che Ungheria e Kazakistan hanno sempre sostenuto la pace, la sovranità e l'interesse nazionale, posizioni che li hanno resi bersagli di attacchi liberali. Tuttavia, con Donald Trump in carica, "l'era della politica interventista è finita". Szijjarto accoglie quindi con favore la ripresa dei colloqui di alto livello tra Stati Uniti e Russia, affermando che il dialogo tra Trump e Putin offre la migliore speranza per porre fine alla guerra. "A differenza di coloro che si vedono a Parigi, che hanno alimentato l'escalation per tre anni, noi sosteniamo gli sforzi di pace e i negoziati", ha aggiunto.
Kiev: "Danni a case da droni russi nella regione della capitale"
L'attacco russo con droni nella regione della capitale ha provocato incendi e danneggiato case in 4 distretti. In particolare, a Obukhivskyi sono state danneggiate tre case private e due auto, mentre nel distretto di Vyshhorodskyi è stato incendiato un laboratorio di produzione. Lo afferma il capo della regione Mykola Kalashnyk su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda.
Riad: "Non siamo solo ospiti in negoziati sull'Ucraina ma mediamo"
Un funzionario saudita ha detto alla Cnn che l'Arabia Saudita farà di più che ospitare i primi negoziati tra americani e russi sulla guerra in Ucraina e che saranno coinvolti in un ruolo di mediazione. Il team saudita sarà guidato dal consigliere per la sicurezza nazionale del Paese. Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato questa mattina in Arabia Saudita e i colloqui tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina dovrebbero iniziare domani. Con Rubio ci saranno l'inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. L'Ucraina ha detto che non sarà presente ai colloqui, anche se Keith Kellogg, l'inviato dell'amministrazione Trump per la Russia e l'Ucraina, ha parlato durante la conferenza sulla sicurezza a Monaco di una serie di negoziati "a doppio binario" e sarà a Kiev questa settimana.
Rubio in Arabia Saudita, attesa per i colloqui con i russi
Potrebbero iniziare domani a Riad, in Arabia Saudita, i colloqui tra Stati Uniti e Russia sull'Ucraina. A riferirlo sono stati nelle ultime ore vari media negli Stati Uniti e in Russia, come riporta stamani la Bbc, mentre il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, l'inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz, sono attesi per incontri nella monarchia del Golfo a pochi giorni dal terzo anniversario dall'inizio del conflitto in Ucraina, innescato dall'invasione russa su vasta scala avviata il 24 febbraio del 2022.
L'Ucraina non è stata invitata ai colloqui attesi a Riad, coinvolta a sua volta con gli Usa anche per il futuro della Striscia di Gaza, e non è chiaro quali interlocutori russi incontrerà Rubio in Arabia Saudita. Risale a sabato scorso il suo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto di aspettarsi un incontro "molto presto" con il leader russo Vladimir Putin, dopo il colloquio telefonico della scorsa settimana. Nella regione c'è comunque anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato ieri sera negli Emirati Arabia Uniti.
Svezia: "Non escludiamo l'invio di peacekeeper in Ucraina"
Il ministro degli Esteri svedese ha affermato di "non escludere" l'invio di peacekeeper in Ucraina. "Dobbiamo prima negoziare una pace giusta e sostenibile che rispetti il diritto internazionale... Quando avremo una pace del genere, dovrà essere mantenuta e per questo il nostro governo non esclude nulla", ha detto il ministro degli Esteri svedese. Maria Malmer Stenergard, alla radio pubblica Sveriges Radio.
Mosca insiste: "Le parole di Mattarella avranno conseguenze"
Il paragone tra la Russia e la Germania nazista nell'anno dell'80esimo anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, fatto di recente dal presidente italiano Sergio Mattarella, "non resterà senza conseguenze". Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ospite della tv russa ieri sera. "Nella sua veste di presidente ha dichiarto di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non rimarrà mai senza conseguenze", ha ammonito Zakharova intervistata nel programma del giornalista filo-Cremlino Vladimir Solovyov sul canale Rossiya-1. Zakharova - che ha postato una clip del suo intervento sul suo canale Telegram - ha sottolineato che queste parole sono state pronunciate dal "presidente di un Paese che storicamente è stato tra coloro che hanno attaccato il nostro Paese". "Purtroppo l'Italia è il Paese in cui è nato il fascismo", ha aggiunto la portavoce. "Questo ci viene detto da una persona che non può fare a meno di sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto le bandiere e gli slogan nazisti. Su quale base questo viene detto nell'anno dell'80esimo anniversario della nostra Vittoria?", ha insistito la diplomatica.
"Abbiamo dato una risposta, che ha dato origine non solo a un'ondata di russofobia e alla presunta pseudo-difesa del presidente italiano. La gente ha creato una petizione online in cui comuni cittadini italiani, giornalisti, personaggi pubblici hanno iniziato a scrivere che si scusano con i russi per queste parole indegne", ha concluso Zakharova.
Ucraina, Tajani: "Non c'è pace senza gli europei"
"Lo stesso segretario di Stato Usa Marco Rubio ieri ha riconosciuto pubblicamente la necessità di coinvolgere noi e l’Ucraina. L’Europa deve essere forte, unita e credibile, convinta della sua indispensabilità al tavolo negoziale. Bisogna pretendere di esserci". Lo dice a La Stampa il ministro degli Esteri Antonio Tajani, secondo il quale "in un modo o nell’altro Ucraina ed Europa devono essere dentro". E "non bisogna agitarsi troppo perché daremmo un segnale di debolezza. La calma è la virtù dei forti". E, di ritorno dalla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, al Corriere della Sera afferma di aver "visto troppa ansia e nervosismo", insistendo per "non reagire in modo scomposto". "Siamo noi europei che abbiamo imposto le sanzioni alla Russia, nessuno può pensare realisticamente che questo non conti sul tavolo delle trattative. Nessuno può parlare a nome nostro", aggiunge.
A poche ore dal summit convocato per oggi a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron, Tajani rimarca la necessità di "stare ai fatti" e a La Stampa sottolinea come "servirà per discutere della nostra posizione comune" perché "per esempio, non possiamo non dare risposte sul tema della Difesa europea". "Siamo per aumentare le spese per la Difesa", rimarca, "lieto" dell'apertura "alla possibilità di scorporarle dal Patto di Stabilità", un "cambio di passo che è già da considerare come un nostro successo diplomatico". "Siamo determinati a raggiungere innanzitutto il 2%, ma per farlo non possiamo tagliare la spesa sociale", le "spese per gli ospedali o la scuola, quindi l’allentamento dei vincoli Ue era fondamentale", osserva. E sottolinea: "Siamo il Paese che, dopo gli Stati Uniti, ha il maggior numero di uomini e mezzi impegnati nelle missioni Nato. I nostri militari sono in tutto il mondo, questo è un impegno che conta e che faremo valere".
"Spendere di più per la difesa non vuol dire essere guerrafondai, ma impegnarsi maggiormente per esempio nelle missioni di pace. E il potenziamento della Difesa europea è fondamentale per rafforzare la nostra presenza all’interno della Nato". E, conclude, "con la nuova amministrazione Trump c’è un confronto aperto e noi dobbiamo essere forti, senza dare segnali di panico. Ben sapendo che da soli non possiamo proteggere l’Ucraina, ma serve un’azione determinante da parte degli americani".
Ucraina, Starmer: "Pronti ad invio truppe se necessario"
Keir Starmer pronto a inviare truppe in Ucraina, se necessario. Il premier britannico si è detto "pronto e disponibile" parlando di 'boots on the ground' per contribuire alla sicurezza dell'Ucraina nel quadro di un accordo di pace. Una pace duratura, è convinto, è "essenziale se dobbiamo dissuadere (il leader russo) Vladimir Putin da un'ulteriore aggressione in futuro".
Prima del summit convocato per le prossime ore a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron, Starmer ha rimarcato come il Regno Unito sia pronto a contribuire alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina "mettendo le proprie truppe sul terreno se necessario". "Non lo dico a cuor leggero - ha scritto su Telegraph - Sento molto forte la responsabilità che deriva dal mettere potenzialmente in pericolo i militari britannici".
"Ma - ha aggiunto, come rilancia anche dalla Bbc - qualsiasi ruolo che contribuisca a garantire la sicurezza dell'Ucraina aiuta a garantire la sicurezza del nostro Continente e la sicurezza di questo Paese". Perché la fine del conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio del 2022, "quando arriverà, non potrà diventare semplicemente una pausa temporanea prima che Putin attacchi di nuovo".

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Kiev: "Nella notte abbattuti 83 droni russi su 147"
Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 147 droni di vario tipo, 83 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto l'Aeronautica militare ucraina aggiungendo che 59 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk e Odessa.
Ucraina, Meloni attesa al vertice di Parigi. VIDEO
Media: "Domani negoziati Usa-Russia a Riad senza Kiev"
I negoziati sull'Ucraina tra le delegazioni russa e americana sono programmati per domani a Riad, capitale dell'Arabia Saudita, secondo quanto riferito ieri sera dal quotidiano russo Kommersant. Sabato, il sito Politico aveva riferito che, secondo alcune fonti, un team di alti funzionari dell'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump si era recato in Arabia Saudita per iniziare i preparativi per i colloqui di pace sull'Ucraina.
Per Kiev, la notizia dei colloqui in Arabia Saudita è stata una sorpresa, secondo quanto raccontato da un funzionario ucraino a Politico. Rappresentanti ucraini sono arrivati in Arabia Saudita ieri per una visita di lavoro, ma l'ufficio del presidente Volodymy Zelensky ha dichiarato che non si prevedono incontri con la parte russa finchè non sarà elaborato un piano con gli Usa per porre fine alla guerra. Una fonte del governo ucraino ha dichiarato al servizio russo della Bbc che la delegazione ucraina non è stata invitata a Riad ai colloqui e che Kiev non ha inviato negoziatori. La capitale saudita è considerata la sede di un futuro incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin che potrebbe tenersi alla fine del mese. L'emittente americana Nbc, citando "fonti informate" ha riportato che in questa fase gli Stati Uniti intendono tenere colloqui bilaterali distinti, con la Russia e poi con l'Ucraina, e solo in seguito organizzare negoziati congiunti. Due funzionari americani hanno confermato che l'Ucraina non è stata invitata ai colloqui in Arabia Saudita. Allo stesso tempo, hanno spiegato che l'amministrazione di Donald Trump vuole organizzare prima un incontro bilaterale con la Russia, poi un incontro bilaterale con l'Ucraina. Una volta ottenuti i risultati di questi colloqui bilaterali, si terra' un ciclo congiunto di colloqui trilaterali. "Stiamo lavorando con entrambe le parti in egual misura. Vogliamo fermare le uccisioni e procedere verso una pace duratura", ha affermato uno dei funzionari americani a Nbc.
Ucraina, oggi il vertice dei leader europei a Parigi. I partecipanti e i temi
Si tiene oggi a Parigi un summit dei leader europei che ha come tema centrale l'Ucraina. Il Vecchio Continente teme infatti di restare fuori dal negoziato per la fine delle ostilità tra Kiev e la Russia, con gli Stati Uniti che intendono condurre da soli le trattative. Presente anche Giorgia Meloni. Partecipano anche il segretario generale NATO, la presidente della Commissione Ue e il presidente del Consiglio europeo. In vista del summit l’Eliseo ha esortato a “fare di più e meglio" per la sicurezza collettiva. COSA SAPERE
Poroshenko: "In Ucraina iniziati i preparativi per le elezioni"
L'ex presidente ucraino e leader del partito Solidarietà europea, Petro Poroshenko, ha affermato che nel Paese sono iniziati i preparativi per le elezioni. Intervistato da Ukrainska Pravda, Poroshenko ha detto che "la Commissione elettorale centrale, che non ha fatto nulla per due anni e mezzo, ha iniziato a lavorare". Inoltre "la tipografia ucraina è stata incaricata dalle autorità di calcolare i costi di stampa delle schede elettorali". Allo stesso tempo, l'ex capo di Stato (2014-2019) ha affermato di ritenere che i discorsi sulle elezioni in Ucraina siano "dannosi" ed ha assicurato che il suo partito non ha condotto e non intende attualmente condurre alcuna campagna elettorale. In un'intervista a Censor.Net pubblicata ieri, Poroshenko, aveva dichiarato di essere convinto che le elezioni in Ucraina si terranno il prossimo ottobre.
Ucraina, media: "Raid russi su Zaporizhzhia, Kherson e Kharkiv"
Le autorità di Kiev affermano che le forze russe hanno attaccato stanotte diverse zone dell'Ucraina, causando danni e disservizi. Lo riportano i media locali. In particolare 10 droni russi avrebbero preso di mira la città di Zaporizhzhia colpendo alcuni magazzini, che hanno preso fuoco. Interruzioni di corrente dovute ai raid si sono verificate invece a Kherson. Esplosioni anche a Kharkiv, attaccata da velivoli senza pilota di tipo Shahed.
Mosca, abbattuti stanotte 90 droni e un missile ucraini
Mosca afferma che le difese aeree hanno intercettato e distrutto stanotte 90 droni ucraini sul territorio russo e un missile guidato Neptune sul Mar d'Azov. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa della Russia.
Trump: "Incontro con Putin? Potrebbe essere molto presto"
"Nessuna data stabilita, ma potrebbe essere molto presto". Cosi' Donald Trump ai reporter che gli chiedevano i tempi del loro incontro. "Tipo questo mese?", hanno incalzato i cronisti. "Beh, sarà presto. Vedremo cosa succede, si stanno incontrando adesso" ha detto riferendosi agli imminenti colloqui a Riad tra americani e russi. "Questo avrebbe dovuto essere fatto quattro anni fa, tre anni fa, prima che iniziasse, ma avrebbe dovuto essere fatto subito dopo che è iniziato, invece di farlo ora, tre anni dopo", ha aggiunto.