Guerra in Ucraina, cosa succede ora? Dalla telefonata Trump-Putin alle reazioni nel mondo
MondoIntroduzione
Lunga telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin: i due presidenti hanno discusso di diversi temi, con il capo del Cremlino che ha invitato il tycoon a Mosca. Trump però ha poi detto che incontrerà Putin in Arabia Saudita. Proprio il conflitto è stato l’argomento principale della chiamata: "Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni. Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati e inizieremo chiamando il presidente ucraino Zelensky per informarlo della conversazione", ha scritto Trump su Truth. "Questo Paese vede la Russia e Putin come un rivale nell'area e qualche volta un avversario. Ma al presidente piace avere buoni rapporti diplomatici con i leader nel mondo, cercando un terreno comune e, allo stesso tempo, facendo notare quando sbagliano", ha detto poi la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt rispondendo a chi le chiedeva se il tycoon vedesse Putin come rivale o avversario. Intanto in un’intervista all’Economist, Zelensky ha dichiarato: "Se l’Ucraina non entrerà nella Nato, avremo bisogno di un esercito grande quanto quello russo. Per farlo avremo bisogno di armi e soldi, lo chiederemo agli Stati Uniti".
Quello che devi sapere
La telefonata
- Nel pomeriggio italiano (che corrisponde alla mattinata negli Stati Uniti) c’è stata una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin. A riferirlo per prima è stata la anchor della Cnn Kaitlan Collins su X.
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Trump: cessate il fuoco in un "futuro non troppo distante"
- A confermare il tutto è arrivato il post di Donald Trump sul suo social Truth: "Ho appena avuto una lunga e altamente produttiva telefonata con il presidente russo Vladimir Putin. Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, il potere del dollaro e vari altri argomenti". Poi in serata il presidente Usa ha detto che "prima o dopo saranno necessarie delle elezioni" in Ucraina e che un'adesione di Kiev alla Nato non sarebbe "realistica". Poi ha precisato che prevede il cessate il fuoco in un "futuro non troppo distante"
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La conferma da parte del Cremlino
- Una telefonata confermata anche dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che citato dall’agenzia Ria Novosti ha parlato della telefonata tra i due presidenti, durata circa un'ora e mezza, e dell’invito da parte del presidente russo di vedersi a Mosca.
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Ucraina all’oscuro della telefonata
- L’Ucraina e il presidente Volodomyr Zelensky erano totalmente all’oscuro della telefonata. "Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni. Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati (sull'Ucraina) ai nostri rispettivi team e inizieremo chiamando il presidente ucraino Zelensky per informarlo della conversazione, cosa che farò adesso. Ho chiesto al segretario di Stato Marco Rubio, al Direttore della Cia John Ratcliffe, al consigliere per la sicurezza Nazionale Michael Waltz e all'ambasciatore e inviato Speciale Steve Witkoff di guidare i negoziati che, sono fermamente convinto, avranno successo", ha scritto Trump. Successivamente è arrivata anche la conferma da parte della presidenza ucraina dell'avvenuta telefonata tra il presidente americano e Zelensky, confermata poi sempre dallo stesso Trump su Truth. "La conversazione è andata molto bene. Lui, come il presidente Putin, vuole fare la pace. Abbiamo discusso di vari argomenti che hanno a che fare con la guerra ma soprattutto dell'incontro che si terrà venerdì a Monaco, dove il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio guideranno la delegazione. Spero che i risultati di quell'incontro saranno positivi"
Trump: "Stop ai milioni di morti tra Russia e Ucraina"
- Come ha dichiarato lo stesso tycoon su Truth, la guerra tra Kiev e Mosca è stata al centro della telefonata. "Abbiamo entrambi riflettuto sulla grande storia delle nostre nazioni e sul fatto che abbiamo combattuto così bene insieme nella Seconda guerra mondiale, ricordando che la Russia ha perso decine di milioni di persone e noi, allo stesso modo, ne abbiamo perse così tante! Abbiamo parlato dei punti di forza delle nostre rispettive nazioni e del grande vantaggio che un giorno avremo nel lavorare insieme. Ma prima, come entrambi abbiamo concordato, vogliamo fermare i milioni di morti che si verificano nella guerra tra Russia e Ucraina. Il presidente Putin ha persino usato il mio forte motto della campagna, 'buon senso'. Entrambi ci crediamo molto". "Milioni di persone - ha proseguito Trump - sono morte in una guerra che non sarebbe accaduta se fossi stato presidente, ma è accaduta, quindi deve finire. Non si devono perdere altre vite! Voglio ringraziare il presidente Putin per il tempo e gli sforzi dedicati a questa chiamata e per la liberazione, ieri, di Marc Fogel, un uomo meraviglioso che ho salutato personalmente ieri sera alla Casa Bianca. Credo che questo sforzo porterà a una conclusione positiva, spero presto!". Come ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, Vladimir Putin ha concordato con Donald Trump che una "soluzione di lungo termine" in Ucraina può essere raggiunta attraverso i negoziati
Zelensky: "Con Trump delineati prossimi passi di pace"
- Sempre sui social sono arrivate le prime parole del presidente ucraino Volodomyr Zelensky a seguito della telefonata tra Trump e Putin. "Nessuno desidera la pace più dell'Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l'aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il presidente Trump, facciamolo". Il presidente ucraino ha poi dichiarato che con Trump "abbiamo concordato di mantenere ulteriori contatti e di pianificare i prossimi incontri" e "abbiamo parlato a lungo delle opportunità per raggiungere la pace, discusso della nostra disponibilità a lavorare insieme a livello di team e delle capacità tecnologiche dell'Ucraina, inclusi i droni e altre industrie avanzate. Sono grato al presidente Trump per il suo interesse per quello che possiamo realizzare insieme". Il presidente ucraino ha poi aggiunto di aver parlato con Trump anche del colloquio avuto oggi a Kiev con il segretario Usa al Tesoro, Scott Bessent, "e della preparazione di un nuovo documento su sicurezza, cooperazione economica e partnership sulle risorse"
Il ruolo di Witkoff
- Personaggio chiave nella missione del segretario di Stato Marco Rubio a Monaco del prossimo venerdì è Steve Witkoff, citato anche nel post di Donald Trump. Conosciuto finora come inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, era arrivato a sorpresa a Mosca ieri per riportare a casa Mark Fogel, l'insegnante americano detenuto dal 2021 in Russia. In cambio del suo rilascio, le autorità americane hanno annunciato la liberazione del cittadino russo Alexander Vinnik, arrestato in Grecia ed estradato negli Usa nel 2022 con pesanti accuse di riciclaggio. Durante la visita nella capitale russa Witkoff avrebbe avuto anche un incontro faccia a faccia con Putin durato ben tre ore e mezzo, secondo il noto conduttore di Fox News Sean Hannity. Una circostanza né confermata né smentita da Marco Rubio, intervistato da Hannity, e nemmeno dal Cremlino
Le reazioni dall'Europa
- Non sono mancate le reazioni dal Vecchio Continente alla notizia della telefonata tra Trump e Putin. "Non ci potrà essere alcuna pace giusta e duratura in Ucraina senza la partecipazione ai negoziati degli europei", hanno dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot e i suoi colleghi di Berlino, Annalena Baerbock e spagnolo Josè Manuel Albares in occasione dell'incontro svoltosi a Parigi tra i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Spagna. I tre hanno inoltre aggiunto che "nessuna decisione potrà essere presa "senza l'Ucraina". Sul tema si è espresso anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani: "Accolgo con favore il fatto che Stati Uniti e Russia tornino a parlarsi al massimo livello. Dobbiamo lavorare insieme ed uniti tutti noi europei, con gli Usa, per riportare la pace nel nostro continente. Una pace giusta e duratura che non cancelli le ragioni dell'Ucraina, un accordo che non sia una tregua provvisoria ma ristabilisca le regole e determini le condizioni per impedire nuove guerre o aggressioni"
Verso una forza di deterrenza europea in Ucraina?
- Sul tema sono arrivate dichiarazioni anche delle istituzioni comunitarie. "L'Europa deve poter sedersi a quel tavolo, perché non c'è accordo possibile senza di noi", ha dichiarato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, nel corso di un'intervista alla European Newsroom, un consorzio di testate internazionali. "Vediamo alcune cose in modo diverso ma forse più chiaramente di chi vive molto lontano", ha sottolineato Kallas precisando di aver spiegato al vicepresidente Usa JD Vance - lo ha definito "un ottimo incontro" - che l'Europa "deve essere ascoltata" perché, qualunque sia l'accordo, "poi va attuato dagli europei e dagli ucraini e non si può avanzare senza di noi e di loro". Con l'Europa che rischia di essere isolata, tutti gli occhi sono voltati verso Emmanuel Macron e Keir Starmer. Il presidente francese è stato il primo a ventilare l'ipotesi di 'scarponi europei sul terreno' in Ucraina, con obiettivi da chiarire, con Londra che è entrata a far parte della conversazione. Presso la residenza del segretario generale della Nato è stata convocata poi una cena dove hanno partecipato, oltre a Mark Rutte, Zelensky, Francia e Gran Bretagna, i vertici dell'Ue, l'Italia, la Germania, la Polonia e la Danimarca, in rappresentanza dei Paesi nordici. Una fonte alleata conferma che questo è "il perimetro" all'interno del quale viene condotta la discussione sulla possibile missione di deterrenza in Ucraina
Cosa prevede ora il piano Usa?
- Non c'è certezza sui dettagli del "piano Trump" per l'Ucraina, ma alcuni punti sembrano chiari: come ha dichiarato il nuovo capo del Pentagono, Pete Hegseth, aprendo la riunione del gruppo di contatto sull'Ucraina a Bruxelles, "siamo ad un momento critico della guerra, il conflitto deve finire. Vogliamo un'Ucraina sovrana e prospera, ma riportarla ai confini precedenti al 2014 è irrealistico. Inseguire questo obiettivo illusorio non farà altro che prolungare la guerra e causare più sofferenza. Una pace duratura per l'Ucraina deve includere solide garanzie di sicurezza per fare in modo che la guerra non ricominci". Lo stesso dicasi di una possibile adesione di Kiev alla Nato, obiettivo anche questo definito "non realistico". Le garanzie di sicurezza devono essere sostenute da truppe europee e non europee, "che non devono essere sotto l'ombrello di una missione Nato", ha dichiarato Hegseth. Per concludere, e "per essere chiari", ha quindi rimarcato il capo del Pentagono, "come parte di qualsiasi garanzia di sicurezza, non ci saranno truppe statunitensi in Ucraina"
Zelensky: "Se Ucraina fuori dalla Nato, abbiamo piano B"
- Se l'Ucraina non sarà ammessa nella Nato, dovrà raddoppiare il numero dei suoi militari: a dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista all'Economist, come riporta Rbc Ukraina. "Se l'Ucraina non è nella Nato, significa che l'Ucraina costruirà la Nato sul suo territorio. Quindi, abbiamo bisogno di un esercito grande quanto quello che hanno oggi i russi. E per tutto questo, abbiamo bisogno di armi e soldi. E chiederemo questo agli Stati Uniti", ha sottolineato Zelensky, definendo questo un "piano B"
La richiesta degli ucraini
- Secondo quanto rivela Bloomberg, citando alcune fonti, l'Ucraina ha chiesto all'amministrazione Trump di usare asset russi congelati per 300 miliardi di dollari per acquistare armi americane. Gli asset russi congelati sono al momento concentrati in Europa e, secondo un diplomatico del Vecchio Continente, potrebbero essere la carta degli europei da usare nelle trattative per l'Ucraina
Per approfondire: Lo speciale di Sky TG24 sulla guerra in Ucraina
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