
Fonti israeliane e internazionali coinvolte nei negoziati hanno riferito che Hamas è "interessato a un cessate il fuoco, anche se temporaneo". Hezbollah ha inviato circa 2mila uomini nella zona siriana di Homs vicino al confine col Libano per resistere all'offensiva degli insorti siriani. L'Ospedale civile di Beit Lahia a Gaza denuncia nuovi Raid israeliani: 29 le vittime. L'Idf nega e annuncia di aver ucciso Majdi Aqilan, uno dei comandanti che hanno guidato l'attacco al kibbutz Nahal Oz il 7 ottobre
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Fonti israeliane e internazionali coinvolte nei negoziati hanno riferito alla tv pubblica Kan che "Hamas è più vicino che mai a un accordo ed è interessato a un cessate il fuoco, anche se temporaneo". Il primo ministro del Qatar ha dichiarato di aver visto "un nuovo slancio" nei negoziati per una tregua e il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. "Abbiamo avuto la sensazione, dopo le elezioni, che la dinamica stesse tornando", ha dichiarato Mohammed ben Abdelrahmane Al-Thani davanti al Forum di Doha.
Hezbollah ha inviato circa 2mila uomini nella zona siriana di Homs vicino al confine col Libano per resistere all'offensiva degli insorti siriani. Lo riferiscono media di Beirut citando fonti vicine al partito armato libanese.
Erdogan avverte: “Damasco è il prossimo obiettivo”. Nelle mani degli insorti ci sono anche Daraa e Suwayda nel Sud, il valico di Nassib al confine con la Giordania e una base russa dotata di missili. I curdi entrano a Deir az Zor e occupano le zoneorientali abbandonate dall'esercito. Gli attacchi russi e siriani vicino ad Homs - secondo un osservatorio per i diritti umani - hanno ucciso 20 civili, tra cui cinque bambini. Libano e Giordania chiudono le frontiere, Israele rafforza le truppe nel Golan.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Chi era Yahya Sinwar, leader e capo politico di Hamas
- Perché Israele ha attaccato la missione dei militari italiani in Libano? Le ipotesi
- Attacco Iran contro Israele, usato per la prima volta missile ipersonico Fatah. Cos’è
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. L'APPROFONDIMENTO
Medio Oriente, chi sono i leader eliminati da Israele in un anno di guerra
Yahya Sinwar, capo politico di Hamas, è stato ucciso il 16 ottobre dall'Idf. Ma i leader di peso “eliminati” da Israele nell’ultimo periodo, durante la campagna militare che va avanti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, sono diversi. Un martellamento che ha preso di mira Hamas, ma anche altri gruppi legati a Teheran, come Hezbollah in Libano o le milizie delle Guardie rivoluzionarie iraniane. LE FOTO
Media: Hamas più vicino che mai a un accordo
Fonti israeliane e internazionali coinvolte nei negoziati hanno riferito alla tv pubblica Kan che "Hamas è più vicino che mai a un accordo ed è interessato a un cessate il fuoco, anche se temporaneo". Secondo le stesse fonti, "Hamas si sente tagliato fuori e isolato dopo l'intesa di cessate il fuoco in Libano e i colpi ricevuti da Hezbollah, e si sente anche sotto pressione da parte dei mediatori, in seguito al cambio di amministrazione negli Stati Uniti".
Iron dome, cos'è e come funziona il sistema anti missile israeliano
Si tratta di un sistema di difesa terrestre che intercetta razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Di solito viene utilizzato dalle forze israeliane per fermare i missili lanciati dai miliziani di Hamas. Inaugurato nel 2011, è composto da diverse batterie che compongono questa "Cupola di ferro" sparse sul territorio israeliano: ciascuna è dotata di un radar che rileva i razzi in arrivo. Insieme alla Fionda di David e ad Arrow, completa la triade di difesa di Israele. L'APPROFONDIMENTO
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria in guerra con i ribelli jihadisti
Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato colpito dall'invasione di forze jihadiste filo-turche, che hanno assediato Aleppo: non è ancora chiaro se abbia lasciato il Paese. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità compiuti durante la guerra in Siria. IL PROFILO
Media: Assad pronto ad accordo, anche per un esilio
Assad è pronto a un accordo che gli permetta di mantenere le restanti aree sotto il suo controllo o garantirne l'esilio sicuro: lo scrive Bloomberg citando fonti informate, secondo i media arabi. Il presidente siriano sarebbe attualmente a Teheran.
6 morti negli attacchi israeliani nel sud del Libano
Sei persone sono morte negli attacchi israeliani nel sud del Libano, ha annunciato il ministero della Sanità libanese in un comunicato. Secondo il ministero, un raid aereo "del nemico israeliano sulla città di Beit Lif ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di altre cinque". Inoltre, "un attacco di droni sulla città di Deir Seryan ha causato la morte di una persona", ha aggiunto.
Proposti colloqui a Ginevra con regime e ribelli siriani
Le potenze occidentali, l'Onu e l'Unione Europea si sono dette d'accordo oggi nell'avviare a Ginevra colloqui inter-siriani per gestire il post-Assad ed evitare "un bagno di sangue" in Siria, coinvolgendo nei negoziati sia esponenti "presentabili" del governo siriano - esclusi quindi Bashar Assad e il fratello - sia rappresentanti di Hayat Tahrir ash Sham (Hts), la coalizione jihadista a guida dell'offensiva militare cominciata il 27 novembre scorso. Lo si apprende da un documento riservato, visionato dall'ANSA, della riunione svoltasi oggi a Doha, tra i rappresentanti di Usa, Francia, Germania, Regno Unito, Ue e Onu. (ANSA).
Cnn: Assad risulta introvabile a Damasco
Il presidente siriano Bashar al-Assad non si trova da nessuna parte a Damasco. Lo scrive la Cnn citando una fonte a conoscenza della situazione. La linea ufficiale dell'ufficio del presidente siriano è che Assad non è fuggito dalla capitale. Ma la fonte sostiene che Assad non si trova in nessuno dei luoghi della città in cui ci si aspetterebbe di trovarlo. La guardia presidenziale di Assad non è più schierata nel suo solito luogo di residenza, come dovrebbe se fosse lì, ha detto la fonte, alimentando le speculazioni che possa essere fuggito da Damasco.
Cnn, decine in fuga dal quartiere di Mezzeh vicino Damasco
Decine di residenti hanno iniziato a fuggire dal quartiere signorile di Mezzeh, vicino alla capitale siriana Damasco, mentre le forze ribelli guadagnano terreno nelle aree controllate dal regime. I fari delle auto illuminano un'autostrada che portava fuori da Mezzeh, appena a sud-ovest della capitale siriana, in un video geolocalizzato dal canale Usa, mentre gruppi di persone con i loro averi camminano lungo un'ampia strada al calare la notte. Alcuni indossano pantaloni mimetici e sembrano essere membri dell'esercito siriano. Il quartiere si trova a circa 5 chilometri dal palazzo presidenziale siriano. "L'esercito (del regime) si sta ritirando", dice nel filmato una persona che non è in vista. "L'intero esercito si è ritirato". L'esercito di Assad ha smentito le notizie secondo cui le truppe governative si stavano ritirando dalla regione di Damasco.
Guerra in Siria, migliaia di civili in fuga e i timori dell'Europa. Cosa può succedere
Si rischia una nuova ondata migratoria dalla Siria: lo scontro tra i ribelli islamisti e il presidente Bashar al-Assad può portare nuovi migranti sul continente europeo. A fuggire non sarebbero solamente siriani ma anche libanesi, che di recente erano riparati proprio a Damasco per sfuggire alla guerra nel loro Paese. COSA SAPERE
Siria, media: "Ribelli alla periferia di Damasco". Tajani: "Pronti a evacuare italiani"
Possibile punto di svolta nell'avanzata dei miliziani antigovernativi, che dopo aver conquistato la città di Quneitra al confine con Israele si troverebbero ora a un passo dalla capitale. Decine di diserzioni tra l'esercito regolare. La situazione dei circa 300 italiani nel Paese "è sotto controllo", ha detto Tajani, ma Roma è comunque pronta alle evacuazioni, per le quali "ci sono già richieste". Vertice a Doha tra Iran, Russia e Turchia. Lavrov: "Mosca continuerà ad assistere militarmente Assad". GLI AGGIORNAMENTI
Usa: il regime di Assad potrebbe cadere in pochi giorni
Il regime di Bashar al-Assad in Siria cadrà in pochi giorni. E' l'analisi di cinque alti funzionari americani alla Cnn. "Probabilmente entro il prossimo fine settimana il regime di Assad avrà perso ogni parvenza di potere", ha sottolineato una delle fonti precisando che "l'unica cosa che potrebbe fermare l'avanzata dei ribelli sarebbe un colpo di Stato ben organizzato ma Assad ha fatto un buon lavoro nel soffocare ogni potenziale rivale".
Idf: attacco a Hebron, ferito soldato riservista investito
Un soldato delle forze di riserva israeliane, di 30 anni, è rimasto gravemente ferito questa sera in un attacco vicino Hebron, in Cisgiordania. L'attentatore, che ha investito il militare, è fuggito e le forze israeliane gli stanno dando la caccia. L'esercito ha imposto un blocco nella città di Hebron. Un uomo di circa 40 anni, che si trovava su un'auto vicina, è stato ferito da schegge di proiettile.
Perché l’attacco ad Aleppo in Siria è legato al cessate il fuoco in Libano? L’analisi
Mentre in Libano sembra scricchiolare il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah, si è all’improvviso riacceso lo scontro militare all’interno della Siria. E secondo una valutazione degli analisti israeliani a seguito dell’attacco delle forze jihadiste filo-turche ad Aleppo, ci sarebbe un legame tra questi due eventi: i ripetuti raid dell'aeronautica di Tel Aviv contro le milizie sciite e le guardie rivoluzionarie iraniane che operano sul territorio siriano avrebbero infatti indirettamente creato il contesto e l'opportunità per i radicali sunniti di sottrarsi alla pressione delle forze governative e riorganizzarsi. Forse anche con l'aiuto della Turchia. E a finire al centro della contesa tra i ribelli e il governo di Damasco è stata nuovamente la grande città di Aleppo, già a lungo martoriata dalla guerra civile. LEGGI QUI
Idf, artiglieria contro assalto ribelli a postazione Onu
Primo coinvolgimento diretto di Israele negli eventi in Siria: l'Idf ha attaccato con l'artiglieria le forze ribelli che hanno assaltato una postazione delle Nazioni Unite nella zona di Khader, sulle pendici del Monte Hermon, di fronte a Majdal Shams. Lo ha detto il portavoce dell'Idf.
Siria: riunione gabinetto Israele alle 20
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riunirà alle 21 ora locale (le 20 in Italia) il gabinetto di sicurezza per discutere della situazione in Siria. Lo ha riferito il suo ufficio al Times of Israel.
Al-Jazeera: riunione a Doha tra Paesi Arabi, Iran, Russia e Turchia
Si tiene a Doha una riunione sulla situazione in Siria alla presenza dei rappresentanti di Qatar, Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Iraq, Iran, Turchia e Russia. Lo ha riferito al-Jazeera, citando fonti turche e iraniane.
Idf insieme a forze Onu per respingere attacco a Golan
L'Idf ha fatto sapere di aiutare le forze Onu sul lato siriano delle alture del Golan a respingere un attacco di uomini armati a una postazione delle Nazioni Unite. Secondo l'esercito israeliano un gruppo di uomini armati ha attaccato una postazione Onu vicino alla città siriana di Hader, sul confine israeliano. "L'Idf sta ora aiutando la forza Onu a respingere l'attacco", ha afferma l'esercito. L'esercito ha anche affermato che "continuerà ad agire per proteggere lo Stato di Israele e i suoi cittadini". Le forze ribelli hanno preso il controllo dell'area di Quneitra e Daraa, al confine con Israele, dalle forze governative siriane nel weekend.
Media, capo 007 Turchia ha incontrato dirigenti Hamas a Doha
Il capo dell'intelligence turca, Ibrahim Kalin, ha incontrato oggi a Doha alti funzionari dell'ufficio politico di Hamas con i quali ha discusso degli sforzi per raggiungere un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito il giornalista di Axios Barak Ravid, ricordando che tre settimane fa Kalin ha incontrato il capo dello Shin Bet, Ronan Bar, e ha discusso con lui l'accordo sugli ostaggi. Sempre oggi la questione è stata al centro di un colloquio a Doha tra alti funzionari di Hamas ed il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi.
Hamas posta il video di un giovane ostaggio israeliano
Hamas ha pubblicato un video del giovane ostaggio Matan Tsengaoker. Al momento la famiglia non ha ancora approvato la pubblicazione del filmato. Lo riferisce Ynet.
Siria: Israele si prepara a 'crollo regime, diserzione massa soldati'
Israele ha rilevato "una diserzione di massa dei soldati siriani" e "si prepara al crollo completo del regime" del presidente siriano Bashar al-Assad. Lo ha riferito la tv pubblica israeliana Kan, citando alti funzionari israeliani, secondo i quali ciò che sta prendendo forma in Siria è "una svolta drammatica che potrebbe cambiare la realtà in Medio Oriente".
Siria: presidenza, Assad è a Damasco e continua suo lavoro, false voci partenza
Il presidente siriano, Bashar al-Assad, è a Damasco e nella capitale "sta portando avanti il suo lavoro". Lo ha riferito la presidenza siriana in una nota citata dall'agenzia di stampa Sana, nella quale si bollano come "false" le voci e le notizie pubblicate da "alcuni media stranieri" sulla "partenza" di Assad da Damasco o "su visite lampo" in altri Paesi.
Araghchi ha incontrato capo ufficio politico Hamas a Doha
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha avuto un incontro a Doha con la leadership di Hamas, mentre aumentano le indiscrezioni su un possibile accordo tra la fazione palestinese e lo Stato ebraico. Secondo i media della Repubblica islamica, Araghchi ha incontrato, tra gli altri, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Mohammad Ismail Darwish, ed il capo del team negoziale della fazione palestinese, Khalil al-Hayaa.
Mo: raid Idf in Libano, ucciso miliziano Hezbollah che aveva violato tregua
Le forze di difesa israeliane hanno riferito di aver condotto un raid con un drone nel villaggio di Deir Siryan, nel Libano meridionale, uccidendo un miliziano di Hezbollah. Secondo i militari israeliani, l'agente di Hezbollah "rappresentava una minaccia per le truppe dell'Idf dispiegate nella zona'' e aveva ''violato l'accordo tra Israele e Libano". Le Idf hanno diffuso un video dell'attacco contro il miliziano di Hezbollah, colpito mentre viaggiava in moto.
Hamas, bilancio Gaza è 44.664 morti e 105.976 feriti
Dall'inizio della guerra a Gaza, sono state uccise 44.664 persone e 105.976 sono rimaste ferite. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, precisando che nelle ultime 24 ore i morti sono stati 52 e 142 i feriti.
Tajani: "Pronti a organizzare evacuazioni dalla Siria"
"L'ambasciata è pronta a organizzare evacuazioni, abbiamo già richieste, il Governo è pronto a fare il necessario sia con iniziative nazionali che Onu per l'uscita in sicurezza dei cittadini". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al termine della riunione sulla crisi siriana all'Unità di Crisi della Farnesina da dove il ministro si è collegato con tutti gli ambasciatori italiani nella Regione. "Faremo in modo che tutti coloro che vogliono laciare la Siria possano farlo", ha aggiunto senza fornire dettagli sui piani di evacuazione.
Media, 'ribelli siriani, siamo a 20 chilometri da Damasco'
I ribelli siriani hanno annunciato di aver preso il controllo della città di Sanmin nelle campagne di Daraa, situata a circa 20 chilometri a sud della capitale Damasco. Lo riferisce Ynet.
Israele si prepara, 'possibile che l'esercito di Assad crolli'
L'Idf ha annunciato che rafforzerà ulteriormente le alture del Golan, vicino al confine siriano, dove i ribelli sunniti stanno avanzando. Il governo - riferisce l'emittente pubblica Kan - dovrebbe riunirsi questa sera e anche domenica, poiché l'establishment della sicurezza teme che i ribelli raggiungano il sud della Siria, al confine di Israele sulle alture di Golan. Una fonte israeliana ha aggiunto: "Le possibilità che l'esercito di Assad crolli sono aumentate".
Media, 'attacco israeliano nel sud del Libano, un morto'
Il media libanese al Manar, vicino a Hezbollah, riferisce che una persona è stata uccisa in un attacco israeliano con un drone contro una motocicletta nel villaggio di Deir Siryan, nel Libano meridionale. Al momento non ci sono commenti da parte dell'Idf.
Hezbollah, 'abbiamo inviato 2mila uomini a Homs'
Hezbollah ha inviato circa 2mila uomini nella zona siriana di Homs vicino al confine col Libano per resistere all'offensiva degli insorti siriani. Lo riferiscono media di Beirut citando fonti vicine al partito armato libanese.
'Esercito siriano e russi evacuano da confine con Israele'
Funzionari dell'opposizione siriana hanno riferito che l'esercito regolare ha iniziato il ritiro questa mattina dal distretto di Quneitra, al confine con Israele, anche le forze militari russe hanno iniziato a evacuare le loro posizioni al confine. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan. Questa mattina l'esercito siriano ha ammesso di essersi ritirato dai distretti di Daraa e di al-Sawidaa sui monti abitati dai drusi, nel sud della Siria, in seguito all'avanzamento dei ribelli sunniti.
'Qatar convoca Hamas a Doha per i negoziati sugli ostaggi'
Su richiesta dei funzionari del team di transizione del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, il Qatar ha convocato questa settimana i leader di Hamas a Doha per riprendere i negoziati sugli ostaggi, secondo fonti che lo hanno riferito al Times of Israel. Il Qatar ha espulso i leader di Hamas a fine ottobre dopo che l'amministrazione Biden ha chiesto a Doha di mandarli via a causa del rifiuto, durato mesi, del gruppo terroristico di impegnarsi in modo costruttivo nei negoziati per un cessate il fuoco e un accordo di rilascio degli ostaggi. Il Qatar ha sostenuto che la decisione di estromettere i funzionari di Hamas è stata presa autonomamente, come parte di una decisione di interrompere temporaneamente i suoi sforzi di mediazione, che ha promesso di riprendere solo quando entrambe le parti avranno dimostrato la volontà di negoziare in buona fede. Dal Qatar, i leader di Hamas si sono spostati in Turchia, nonostante l'amministrazione Usa si sia subito espressa contro la decisione di Ankara di consentire loro l'ingresso. I collaboratori di Trump hanno chiarito al Qatar che vogliono che la crisi degli ostaggi venga risolta entro il 20 gennaio, ma hanno anche chiesto a Doha di richiamare i leader di Hamas per riuscirci, ritenendo che gli sforzi di mediazione del Paese del Golfo siano essenziali per il successo, hanno detto due fonti al Times of Israel.
Papa: "Mondo stanco di guerre, discreti e pazienti sforzi diplomatici possono fare tanto"
“La storia ci ha dimostrato che si possono fare molti progressi nella risoluzione di situazioni apparentemente insolubili attraverso discreti, pazienti e persistenti sforzi diplomatici, ispirati al rispetto reciproco, alla buona volontà e alla convinzione morale”. Lo ha sottolineato il Papa ricevendo in udienza un gruppo di ambasciatori in occasione delle Lettere credenziali. "Una volta - ha raccontato- ho sentito dire che il mestiere del diplomatico è come il ballo del minuetto: piccoli passi per fare un’armonia. Di fatto, molti degli attuali problemi globali sono di lunga data e ciò, invece di scoraggiarci, deve spingerci a cercare soluzioni nuove e innovative”.
Premier Qatar: "Nuovo slancio colloqui Gaza dopo elezioni Usa"
I colloqui per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti hanno registrato ''un nuovo slancio dopo le elezioni americane'' e la vittoria di Donald Trump. Lo ha dichiarato il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani intervenendo al Forum di Doha per il dialogo politico. "Abbiamo percepito, dopo le elezioni, un nuovo slancio", ha detto Al-Thani, aggiungendo che ci sono stati "molti incoraggiamenti da parte della nuova amministrazione per arrivare a un accordo, anche prima che il presidente entri in carica".
Qatar, "Assad non ha colto opportunità col popolo siriano"
Il presidente siriano Bashar al-Assad non è riuscito a impegnarsi con il suo popolo e ad affrontare questioni come il ritorno dei rifugiati durante un periodo di calma nella guerra, ha affermato sabato il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani . "Assad non ha colto queste opportunità per iniziare a impegnarsi e ripristinare il suo rapporto con il suo popolo, e non abbiamo visto alcun movimento serio, che si tratti del ritorno dei rifugiati o della riconciliazione con il suo stesso popolo", ha detto al Forum di Doha per il dialogo politico.
New York Times "l'Iran evacua comandanti e diplomatici dalla Siria"
L'Iran ha iniziato a evacuare i comandanti militari di alto rango e altri funzionari dalla Siria, tra cui capi della forza Quds del corpo delle guardie rivoluzionarie, diplomatici con le loro famiglie e civili. Le evacuazioni sono iniziate venerdì mattina. Lo riferisce il New York Times citando funzionari regionali e iraniani. Il quotidiano statunitense riporta che alcuni funzionari hanno lasciato la Siria in aereo, mentre altri sono partiti via terra diretti in Libano, Iraq e nella città portuale siriana di Latakia.
Siria, Giordania chiede a connazionali di lasciare Paese prima possibile
La Giordania ha chiesto ai suoi cittadini che si trovano in Siria di lasciare il Paese ''il prima possibile''. In una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Amman mentre continua l'avanzata degli insorti siriani si invitano ''i cittadini giordani residenti e presenti sul territorio a lasciare la Siria il prima possibile''. Ieri la Giordania ha chiuso l'unico valico di frontiera tra i due Paesi usato per il passaggio di persone e merci.
Media, negoziati ostaggi e cessate fuoco Gaza nella fase finale
Sono entrati nella ''fase finale'' i negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Lo scrive il quotidiano libanese Al-Akhbar vicino a Hezbollah, spiegando che ''negli ultimi due giorni hanno preso una piega positiva i contatti con i qatarioti''. Una fonte egiziana citata da Al-Akhbar ha però affermato che ''vari punti restano ancora in sospeso'', in particolare per il day after della guerra, la ricostruzione della Striscia di Gaza e la sua gestione.
Ancora da definire anche la presenza delle Forze di difesa israeliana (Idf) nella Striscia di Gaza, così come il rilascio di quali e quanti detenuti palestinesi in Israele.
Media, Hamas sta verificando quanti ostaggi sono vivi
Hamas ha iniziato a verificare quanti ostaggi siano in vita tra quelli tenuti a Gaza da altri gruppi terroristici, in quanto si aspetta potenziali movimenti per un accordo con Israele. E' quanto riferisce il quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, con sede a Londra, citando fonti palestinesi secondo le quali Hamas ha contattato altri gruppi per ricevere aggiornamenti sulle condizioni degli rapiti. Sono ancora 101 gli ostaggi tenuti nella Striscia e si ritiene che circa la metà sia viva.
Siria, esercito riposiziona truppe a Daraa e Suwayda nel sud
L'esercito di Damasco ha annunciato che sta riposizionando le proprie truppe nelle province di Daraa, culla della rivolta del 2011, e di Suwayda, nella Siria meridionale. L'annuncio arriva dopo che l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito che il regime di Bashar al-Assad ha perso il controllo della maggior parte di Daraa e di alcune posizioni a Suwayda. "Le nostre forze che operano a Daraa e a Suwayda si stanno ridistribuendo, riposizionando e stabilendo un perimetro di sicurezza dopo che elementi terroristici hanno attaccato posti di blocco isolati", ha affermato l'esercito in una nota rilanciata dai media statali siriani.
Hamas verifica condizioni ostaggi con gruppi Gaza in vista di accordo
La leadership politica di Hamas ha chiesto a vari gruppi nella Striscia di Gaza una verifica delle condizioni degli ostaggi in vista di un possibile accordo che preveda il loro rilascio. Lo scrive il quotidiano arabo Asharq Al-Awsat citando fonti palestinesi secondo le quali appunto Hamas ha chiesto aggiornamenti sugli ostaggi tenuti da altri gruppi a Gaza in quanto prevede possibili sviluppi su un accordo di cessate il fuoco con Israele. Israele ritiene che siano 100 gli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, tra vivi e morti. Il Times of Israel riferisce che si ritiene che circa la metà siano vivi.
Siria, ong: "28 morti tra cui 8 bambini in attacchi ultime ore"
E' di 28 morti, tra cui otto bambini, il bilancio degli attacchi delle ultime ore in diverse aree della Siria, nell'ambito dell'offensiva di gruppi di jihadisti e insorti contro il regime di Damasco. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui la maggior parte delle vittime è stata registrata nella regione di Homs, dove venti persone, tra cui cinque bambini, sono morte in seguito a "bombardamenti di artiglieria lanciati dalle forze del regime contro varie località della zona rurale a nord". Altri quattro civili, una donna e tre bambini, sono morti a Daraa, nel sud della Siria, dove sono entrati ieri sera gli insorti. Una vittima si registra negli scontri tra i militanti e le forze del regime nella città di Nawa, riferisce ancora la ong con sede a Londra, mentre altri tre civili, tra cui una donna, sono morti nei bombardamenti delle forze filoturche nel nord del Paese.
Siria, New York Times: "Iran ha iniziato a evacuare personale e comandanti Pasdaran"
In un'ulteriore indicazione di quello che appare come il prossimo collasso del regime di Damasco a causa dell'avanzata dei jihadisti, l'Iran ha iniziato a evacuare il proprio personale e anche comandanti della Forza Quds dei Pasdaran dalla Siria. Lo rivela il New York Times, che cita fonti della regione e tre fonti iraniane, secondo cui i militari, funzionari diplomatici e le loro famiglie e altri civili iraniani vengono trasferiti nei vicini Libano e Iraq via terra o a Teheran in aereo. Le operazioni di evacuazione sono iniziate ieri mattina.
Siria, ribelli prendono il controllo della città di Daraa
I gruppi di opposizione siriani hanno preso il controllo di Daraa, città vicina al confine con la Giordania, nel sud della Siria. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, e la notizia è riportata anche dall'agenzia turca Anadolu. La conquista ha un forte valore simbolico: Daraa è considerata il luogo di nascita dell'insurrezione anti-regime in Siria, poiché fu proprio in questa città che si accese la prima scintilla della rivolta del 2011 contro il regime di Bashar al-Assad. Le proteste, inizialmente indirizzate a chiedere libertà e riforme, furono brutalmente represse, segnando l'inizio della guerra civile.
Gli Usa chiedono ad americani di lasciare subito la Siria
I cittadini statunitensi in Siria devono lasciare immediatamente il Paese "fin quando sono ancora disponibili opzioni di voli commerciali". E' la raccomandazione del Dipartimento di Stato. "La situazione della sicurezza continua ad essere instabile e imprevedibile con scontri attivi tra gruppi armati in tutto il paese. Il Dipartimento esorta i cittadini statunitensi a lasciare la Siria ora", ha affermato il ministero Usa in un'allerta pubblicato sui suoi social media.
Gaza, Wafa: "Raid Israele su campo Nuseirat, almeno 20 morti"
Almeno 20 palestinesi, tra cui sei bambini, sono stati uccisi ieri sera in un attacco aereo israeliano contro una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza: lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che cita fonti locali. Secondo la Wafa, l'abitazione presa di mira dai caccia israeliani era stata evacuata prima dell'attacco. Tra le vittime ci sono anche cinque donne, aggiunge l'agenzia, che parla di molti feriti.
Siria, Blinken: "Proteggere i civili, anche le minoranze"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiesto ieri che i civili, compresi i membri delle minoranze, vengano protetti in Siria, dove i ribelli avanzano nelle loro offensiva sostenuti dalla Turchia. Durante una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, "Blinken ha insistito sull'importanza di proteggere i civili, compresi i membri delle minoranze, in Siria" e ha parlato della "necessità di una soluzione politica al conflitto", ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Matthew Miller.
Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, controlla una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica. Il suo leader è stato a lungo - dal 1992 - Hassan Nasrallah, che ha guidato il gruppo fino al 28 settembre 2024, quando è stato ucciso da un attacco israeliano su Beirut. L'ANALISI
Bashar al-Assad, chi è il presidente della Siria in guerra con i ribelli jihadisti
Al potere dal 2000, è laureato in Medicina e ha studiato oftalmologia a Londra. Ha iniziato la carriera politica dopo la morte del fratello Basil, primogenito del padre Hafez, rimasto al potere per anni. Negli ultimi giorni il suo regime è stato colpito dall'invasione di forze jihadiste filo-turche, che hanno assediato Aleppo: non è ancora chiaro se abbia lasciato il Paese. È accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità compiuti durante la guerra in Siria. IL PROFILO
Guerra in Siria, migliaia di civili in fuga e i timori dell'Europa. Cosa può succedere
Si rischia una nuova ondata migratoria dalla Siria: lo scontro tra i ribelli islamisti e il presidente Bashar al-Assad può portare nuovi migranti sul continente europeo. A fuggire non sarebbero solamente siriani ma anche libanesi, che di recente erano riparati proprio a Damasco per sfuggire alla guerra nel loro Paese. COSA SAPERE