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Guerra Israele Medio Oriente, raid su Gaza: almeno 11 morti vicino a Khan Younis

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A Riad vertice arabo sul conflitto israelo-palestinese
NEWS
A Riad vertice arabo sul conflitto israelo-palestinese
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Aerei da guerra avrebbero colpito il distretto di Al-Mawasi, centrando un internet café e dei tendoni che ospitavano rifugiati palestinesi. Altri cinque morti per raid israeliani si contano anche nel nord dell'enclave palestinese. La Protezione civile di Gaza da parte sua segnala "almeno 14 vittime e decine di feriti" per gli attacchi delle ultime ore sulla Striscia. Israele comunica la morte di 4 soldati dell'Idf. Almeno 5 morti in un raid israeliano contro una località a est di Beirut

in evidenza

Secondo Al Jazeera almeno 11 persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite stanotte in un attacco aereo israeliano vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Aerei da guerra avrebbero colpito il distretto di Al-Mawasi, centrando un internet café e dei tendoni che ospitavano rifugiati palestinesi. Precedentemente sempre Al Jazeera aveva dato notizia di altri cinque morti per raid israeliani sulla città di Gaza e su quella di Beit Hanun, nel nord dell'enclave palestinese. La Protezione civile di Gaza da parte sua segnala "almeno 14 vittime e decine di feriti" per gli attacchi delle ultime ore sulla Striscia. 

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di quattro soldati, uccisi nel nord della Striscia di Gaza, portando a 376 il numero dei soldati israeliani caduti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra. 


Gli approfondimenti:

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Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Hamas, Stati Uniti complici guerra di genocidio a Gaza

Il gruppo militante palestinese Hamas ha condannato condanna gli Usa per la loro complicita' nella "guerra di genocidio" nella Striscia di Gaza, dopo che Washington ha affermato che Israele non stava violando la legge statunitense sul livello di aiuti che entrano nel territorio. Hamas ha condannato le "affermazioni" di Washington secondo cui Israele starebbe "prendendo misure per migliorare la situazione umanitaria a Gaza" e ha affermato in un comunicato che si tratta di una "conferma della piena collaborazione dell'amministrazione del presidente Biden nella brutale guerra di genocidio contro il nostro popolo". 

Trump nomina magnate Steven Witkoff inviato Medio Oriente

Donald Trump ha annunciato di aver nominato come inviato speciale per il Medio Oriente il magnate dell'immobiliare Steven C. Witkoff. "Steve è un leader molto rispettato nel mondo degli affari e della filantropia, che ha reso ogni progetto e comunità in cui è stato coinvolto più forti e più prosperi. Steve sarà una voce instancabile per la pace e ci renderà tutti orgogliosi", scrive il tycoon in una nota

Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO

Libano, 33 persone uccise negli attacchi odierni israeliani

Il Libano ha annunciato che il bilancio degli attacchi odierni israeliani è salito a 33 morti in tutto il Paese. Tra le vittime si contano anche gli sfollati a causa dell'intensificarsi del conflitto tra Israele e Hezbollah. Gli attacchi hanno preso di mira non solo le roccaforti conosciute di Hezbollah, come la periferia meridionale di Beirut, ma anche aree in cui il gruppo sostenuto dall'Iran non è tradizionalmente presente. Il ministero della Sanità ha affermato che un raid in una città nella regione di Chouf, a sud di Beirut, ha ucciso almeno 15 persone, rivedendo al rialzo il bilancio precedente da 12. Il ministero della Sanità ha aggiunto che un altro raid pochi chilometri più a nord, nella regione montuosa di Aley, a est della capitale, ha ucciso otto persone. Una fonte della sicurezza ha riferito alla France Presse che l'attacco ha colpito una casa dove si erano rifugiati alcuni sfollati. Il ministero ha anche riferito di un morto in un attacco israeliano nella zona di Tiro, nel sud del Libano. Altrove nel sud del Paese, il ministero ha riferito che gli attacchi nelle città di Tefahta e Roumin hanno ucciso sette persone, mentre quelli nella regione di Hermel nella valle della Bekaa, nella parte orientale del Paese al confine con la Siria, hanno causato la morte di altre due persone.

Onu,atti che ricordano i più gravi crimini internazionali

Un alto funzionario delle Nazioni Unite ha condannato la "crudeltà  quotidiana" subita dalla popolazione della Striscia di Gaza sotto l'assedio e i bombardamenti di Israele, definendo "atti che ricordano i più gravi crimini internazionali". "Abbiamo condannato la morte, la distruzione e la disumanizzazione dei civili di Gaza che sono stati cacciati dalle loro case, privati del loro senso di appartenenza e della loro dignità, costretti ad assistere all'uccisione di membri della famiglia, bruciati e sepolti vivi", ha dichiarato Joyce Msuya, capo facente funzioni dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha), al Consiglio di Sicurezza dell'Onu. "Le parole 'bambino ferito, nessuna famiglia sopravvissuta' sono state scritte sulle braccia dei bambini feriti. La maggior parte di Gaza è ora un campo di rovine", ha aggiunto, sottolineando anche la diffusione della fame.

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Usa non bloccheranno aiuti a Israele per situazione a Gaza

Gli Stati Uniti non bloccheranno gli aiuti militari a Israele. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel alla scadenza del termine posto dall'amministrazione Biden per migliorare l'accesso dei palestinesi agli aiuti. In una lettera del 13 ottobre, il segretario di Stato Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin avevano dato a Israele 30 giorni per soddisfare le loro richieste, tra cui garantire che i civili abbiano accesso a cibo e altre necessità. Patel ha messo in evidenza che ci sono stati progressi, e che senza il pressing dell'amministrazione Biden questi passi in avanti non ci sarebbero stati.

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Pentagono conferma l'attacco Houthi, "ma non alla Lincoln"

"Sulla base delle informazioni che abbiamo", la portaerei Abraham "Lincoln non è stata attaccata contrariamente" alle dichiarazioni degli Houthi. Lo ha detto il portavoce del Pentagoni Pat Ryder, sottolineando che invece sono state prese di mira delle navi americane con droni e missili.

Chi è Yoav Gallant, il ministro della Difesa licenziato da Netanyahu

Generale in pensione, è stato l'uomo al centro della sicurezza di Israele. Il primo ministro lo ha licenziato. Al suo posto Israel Katz, finora ministro degli Esteri, che sarà a sua volta occupato da Gideon Saar. IL PROFILO

Usa: "Non sospenderanno assistenza militare a Israele"

Gli Stati Uniti hanno annunciato che non sospenderanno l'assistenza militare a Israele, affermando che Israele non viola la legge statunitense sulla scadenza stabilita dal Segretario di Stato americano Antony Blinken e dal Segretario alla Difesa Lloyd Austin per aumentare drasticamente l'assistenza umanitaria a Gaza. "Al momento non abbiamo valutato se gli israeliani stiano violando la legge statunitense", ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato, Vedant Patel.

"Stiamo conducendo valutazioni e stime costanti. Abbiamo visto che sono state prese misure nel corso dei 30 giorni, tra cui l'apertura del valico di Erez e l'apertura di Kissufim. È stata decisa una deroga ai requisiti doganali che le organizzazioni umanitarie hanno dichiarato essere un ostacolo. Abbiamo anche visto alcune rotte di consegna aggiuntive aperte all'interno di Gaza e l'espansione delle zone umanitarie", ha aggiunto Patel.

Usa: "Non abbiamo perso la speranza di un accordo su Gaza"

Gli Stati Uniti "non hanno perso la speranza" su un accordo per il cessate il fuoco a Gaza nonostante il Qatar abbia sospeso la mediazione. "Continuiamo a portare avanti una serie di iniziative per garantire il rilascio degli ostaggi. Questo lavoro è in corso. Non abbiamo perso la speranza", ha detto il portavoce del dipartimento di stato Vedant Patel. 

Usa: "Israele ha fatto progressi per gli aiuti a Gaza"

Israele non è in violazione della legge americane sugli aiuti umanitari a a Gaza. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di stato Vedant Patel, sottolineando che negli aiuti alla Striscia sono stati compiuti dei progressi. "Al momento non riteniamo che Israele sia in violazione della legge americana. Israele ha preso una serie di iniziative", ha aggiunto. 

Chi sono i Maccabi Fanatics, gli ultras israeliani di estrema destra gemellati con l'Ajax

Gli ultras del Maccabi Tel Aviv, finiti nel mirino degli attacchi ad Amsterdam, sono noti per le loro coreografie e la vicinanza all'estrema destra israeliana. Il club è stato fondato nel 1906 ed è il più antico della città: a tifarlo è per lo più la borghesia ed è tradizionalmente contrapposto all'Hapoel che raccoglie il tifo del proletariato e degli ambienti progressisti e pacifisti. DI CHI SI TRATTA

Attacco con razzi nel nord di Israele, 2 morti (2)

I nomi dei due uomini uccisi questa mattina dall'attacco di un razzo proveniente dal Libano e caduto a Nahariya sono stati resi noti dal comune della città. Sono Ziv Belfer, 52 anni, e Shimon Najm, 54 anni, entrambi residenti nella città costiera settentrionale. Entrambi sono stati dichiarati morti sul colpo nel magazzino colpito direttamente.

Trump nomina Huckabee ambasciatore Usa in Israele

Il Presidente eletto Donald Trump ha annunciato di aver scelto l'ex governatore dell'Arkansas Mike Huckabee come ambasciatore degli Stati Uniti in Israele. "Mike è stato un grande servitore pubblico, governatore e leader nella fede per molti anni. Ama Israele e il popolo di Israele e, allo stesso modo, il popolo di Israele ama lui. Mike lavorerà instancabilmente per portare la pace in Medio Oriente!" ha affermato Trump in una dichiarazione. La figlia di Huckabee, l'attuale governatrice dell'Arkansas Sarah Huckabee Sanders, è stata in passato addetta stampa di Trump durante la sua prima amministrazione.

Medioriente, il Qatar si ritira dalla mediazione: tregua sempre più lontana. Cosa succede

Il Qatar ha deciso di ritirarsi dalla mediazione per una tregua nella Striscia di Gaza. La scelta è già stata comunicata sia ad Hamas che a Israele. La motivazione è stata fornita ad Afp da una fonte qualificata: "Le parti coinvolte nel conflitto non sono disposte a negoziare in buona fede". Contestualmente, i qatarini hanno comunicato al gruppo terroristico palestinese che "non serve più" il suo "ufficio politico a Doha". Non è tuttavia chiaro se si tratta di un vero e proprio invito a lasciare il Paese: stando a un alto ufficiale di Hamas, non avrebbero avuto una comunicazione in tal senso. L'APPROFONDIMENTO

Libano: altri sei morti in nuovo raid israeliano nel sud

Sei persone sono rimaste uccise e altre sei ferite in un nuovo raid israeliano contro un edificio residenziale a Joun, nel distretto di Shuf, nel sud del Libano. Lo rende noto il ministero della Sanità libanese. È invece salito a 8 morti e 5 feriti il bilancio dell'attacco aereo del pomeriggio nella zona di Aley, a est di Beirut. Almeno altre 5 persone hanno inoltre perso la vita sempre nel pomeriggio a Tefahta nel sud del Paese.

Herzog ringrazia Biden: "Un incredibile amico di Israele"

Il presidente Isaac Herzog davanti ai giornalisti durante l'incontro nello Studio Ovale con Joe Biden ha ringraziato il presidente uscente degli Stati Uniti per il suo sostegno a Israele, scrive il Times of Israel. "Sono qui a nome del popolo di Israele e dello Stato di Israele per dirle, signor presidente, grazie mille. Come diciamo in ebraico, 'Todah Rabah'", afferma Herzog, che potrebbe essere l'ultimo alto esponente israeliano a incontrare Biden prima della fine del suo mandato.

Netanyahu: "Iraniani si liberino di Khamenei per futuro di pace con Israeliani"

"Da quando ci siamo parlati l'ultima volta, il regime di Khamenei ha lanciato centinaia di missili balistici contro il mio paese. Mi chiedo, vi hanno detto quanto è costato questo attacco? Beh, non lo sto indovinando: la cifra è di 2,3 miliardi di dollari". Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un nuovo messaggio video, nel quale auspica che gli iraniani si liberino dal regime di Khamenei e  concludendo con un appello alla futura cooperazione tra i due popoli. "Il regime vuole distruggere il vostro futuro nel suo tentativo di distruggere il nostro paese. Non permetteremo che ciò accada. Non ho dubbi che arriverà il giorno in cui israeliani e iraniani, in una Teheran libera, costruiranno un futuro di prosperità e pace", ha aggiunto Netanyahu.

Netanyahu a iraniani: "Vostri soldi sprecati in attacchi"

"C'è una cosa che il regime di Khamenei teme più di Israele. Siete voi, il popolo iraniano. Non perdete la speranza. Il regime di Khamenei ha lanciato centinaia di missili balistici contro il mio Paese. Mi chiedo: vi ha detto quanto è costato quell'attacco? Beh, 2,3 miliardi di dollari. Questo è quanto del vostro prezioso denaro hanno sprecato in attacchi inutili". Lo afferma in un video rivolto agli iraniani Benyamin Netanyahu. "Khamenei ha esposto la brutalità del regime, ha messo il mondo contro il vostro Paese. Vi ha derubato del denaro. Voglio che immaginiate come sarebbe diversa la vostra vita se l'Iran fosse libero".

Houthi, 'attacco a portaerei Usa Lincoln nel Mare Arabico'

Il portavoce dei ribelli Houthi nello Yemen ha detto di avere "attaccato la portaerei Usa Lincoln nel Mare Arabico". Lo riporta la Tass

Il presidente israeliano è arrivato alla Casa Bianca

Il presidente israeliano Isac Herzog è arrivato alla Casa Bianca dove è stato ricevuto da Joe Biden. I due leader avranno ora un incontro nello Studio Ovale. 

Attacco Israele a Tefahta in Libano, almeno 5 morti

Almeno cinque persone sono state uccise in un attacco israeliano sulla città di Tefahta, nel Libano meridionale. Lo ha affermato il Ministero della Salute libanese. In precedenza, cinque persone erano state uccise e due ferite in un altro attacco israeliano sulla città libanese di Baalshamieh, nel distretto di Aley sul Monte Libano

Attacco con razzi nel nord di Israele, 2 morti

Due uomini sono stati uccisi in un colpo diretto su un edificio a Nahariya, nel nord di Israele, durante l'ultimo bombardamento missilistico. Secondo il comune, il colpo è  stato su un magazzino nella parte orientale della città.  Allo stesso tempo, l'IDF ha riferito che nel bombardamento a nord del Paese, che è stato sparato contemporaneamente al bombardamento al centro, sono stati rilevati circa 10 missili provenienti dal Libano. Lo scrive 'Ynetnews'.

Libano: "44 morti in 24 ore, 3.287 da inizio conflitto"

Almeno 44 persone sono morte e 88 sono rimaste ferite in 24 ore in Libano, teatro delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, che parla di un bilancio di 3.287 morti e 14.122 feriti nel Paese dei Cedri dall'inizio del conflitto. A riferire il bollettino aggiornato è l'agenzia libanese Nna.

Idf conferma attacchi nel sud di Beirut contro siti di Hezbollah

L'Idf ha confermato che in mattinata i caccia israeliani hanno effettuato una serie di attacchi aerei contro siti di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Secondo l'esercito, tra gli obiettivi c'erano centri di comando, impianti di produzione di armi e altre infrastrutture militari. I siti di Hezbollah si trovavano nel cuore di zone abitate dalla popolazione civile, afferma l'esercito, accusando il gruppo terroristico di utilizzare scudi umani. Prima degli attacchi, l'Idf avevano diramato avvisi di evacuazione ai civili nella zona.

Libano, 5 morti in un nuovo raid israeliano nel sud

Cinque persone sono morte in un raid israeliano contro un villaggio nel sud del Libano. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese.  In precedenza lo stesso ministero aveva riportato un bilancio di 5 morti in un altro raid a est di Beirut. 

Pezeshkian: "Dovremo parlare con gli Usa, che ci piaccia o no"

"Credo che riguardo agli Stati Uniti, che ci piaccia o no, dovremo alla fine parlare con questo Paese nelle arene regionali e internazionali e sarebbe meglio che fossimo noi a gestire quest'arena". Lo ha dichiarato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, durante un intervento pronunciato davanti a ex ministri degli Esteri della Repubblica islamica durante il quale ha sottolineato che "per affrontare i problemi interni e sviluppare il Paese" si devono migliorare "le relazioni internazionali e rimuovere le tensioni".

Pezeshkian, riferisce l'agenzia Tasnim, ha affermato - a una settimana dal successo elettorale di Donald Trump - che Teheran deve "gestire i suoi nemici con tolleranza" e ha osservato che la sua amministrazione cerca di espandere le relazioni con tutti i Paesi del mondo, compresa l'Europa. "Sono in corso trattative con i Paesi europei, ma il regime sionista ha cercato di causare interruzioni e complicare la questione con i suoi recenti atti malvagi", ha spiegato.

Due uomini uccisi nel nord di Israele da razzi dal Libano (2)

I medici del Magen David Adom hanno riferito che oltre alle due vittime di Nahariya, nel kibbutz Kabri altri due uomini sulla trentina sono rimasti feriti dalle schegge dell'esplosione di un altro razzo lanciato da Hezbollah. Secondo l'Idf, nell'attacco sono stati lanciati 10 razzi, alcuni sono stati intercettati, mentre altri hanno colpito all'interno di città nella Galilea occidentale o in aree aperte.

Due uomini uccisi nel nord di Israele da razzi dal Libano

Due uomini sono rimasti uccisi a Nahariya, nel nord di Israele, dai razzi lanciati dal Libano contemporaneamente sul centro e la zona settentrionale di Israele. Secondo l'Idf Hezbollah ha sparato circa 10 razzi a lungo raggio. 

Razzi contro il nord di Israele: "2 morti a Nahariya"

Due persone sono rimaste uccise a Nahariya causa dell'ultimo lancio di razzi contro il nord di Israele. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, precisando che le vittime sono due uomini. Le autorità locali hanno riferito che è stato colpito un magazzino nella parte orientale della città.

Suonano sirene a Tel Aviv: "Intercettati 3 razzi lanciati dal Libano"

Le forze israeliane riferiscono di tre razzi lanciati dal Libano e intercettati dopo che le sirene dell'allarme antiaereo sono tornate a suonare in varie zone del centro e del nord di Israele. Lo riporta il sito di notizie Ynet, dopo gli allarmi scattati anche a Tel Aviv. 

Iran: in costruzione tunnel difensivo a Teheran

L'Iran sta costruendo quello che chiama il suo primo tunnel "difensivo" all'interno della rete metropolitana di Teheran. Lo riferiscono i media statali, ma senza approfondire quali siano le misure di difesa. "Per la prima volta nel Paese, un tunnel con funzionalità difensive è in costruzione a Teheran", Jafar Tashakori, che dirige il consiglio comunale commissione trasporti, e' stato citato dall'agenzia di stampa ufficiale IRNA. "Questo tunnel segue il percorso tra le stazioni della metropolitana 'I difensori della salute' e 'Imam Khomeini Hospital', e offre la possibilità di accesso diretto a questo centro medico", ha aggiunto. Tashakori non ha fornito ulteriori dettagli sulle capacità difensive del tunnel. Tuttavia, la parola "difesa" può significare diverse cose in farsi, con medici e infermieri chiamati "difensori della salute" e polizia "difensori della sicurezza".

Sindaco Amsterdam: "Violenze mix antisemitismo e teppismo"

Gli attacchi contro i tifosi israeliani ad Amsterdam sono stati un "mix velenoso" di antisemitismo e comportamento teppistico. Lo ha detto il sindaco della citta', Femke Halsema, aggiungendo che "è stata fatta un'ingiustizia sia agli ebrei della nostra città che alle persone delle minoranze che simpatizzano per i palestinesi". "I tifosi israeliani erano ospiti nella nostra città e sono stati braccati e aggrediti dopo appelli antisemiti sui social e per le strade", ha detto Halsema, "ma è anche successo che gli abitanti di Amsterdam sono stati attaccati dagli ultrà del Maccabi che intonavano slogan razzisti e pieni di odio". Ieri il premier olandese Schoof ha promesso "azioni dure" contro i colpevoli degli attacchi. 

Idf, razzi a lungo raggio lanciati dal Libano su centro Israele

Razzi a lungo raggio sono stati lanciati dal Libano facendo scattare le sirene a Tel Aviv e in molte località del centro di Israele dove sono stati sentiti i boati delle esplosioni. L'Idf ha riferito di aver intercettato tre razzi. 

Iran, capo Aiea: "Margini di manovra Teheran su nucleare si riducono"

"I margini di manovra cominciano a ridursi" per l'Iran riguardo al suo programma nucleare. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, in un'intervista all'Afp alla vigilia della sua visita "importante" a Teheran.

"Il governo iraniano deve capire che la situazione internazionale sta diventando sempre più tesa e che lo spazio di manovra sta iniziando a ridursi e che è imperativo trovare modi per raggiungere soluzioni diplomatiche", ha affermato Grossi, che ha quindi esortato la Repubblica islamica a concedere maggiore accesso ai propri siti nucleari. "Ho sempre detto che serve più trasparenza. Dobbiamo poter vedere di più", ha aggiunto, riferendosi al lavoro degli ispettori dell'Aiea.

La visita di Grossi in Iran arriva circa una settimana dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane. "Ho già avuto l'opportunità di lavorare con la prima Amministrazione Trump e abbiamo lavorato bene", ha assicurato il capo dell'Aiea. Durante il primo mandato di Trump, gli Stati Uniti si ritirarono unilateralmente dal Jcpoa, l'accordo internazionale sul programma nucleare iraniano. Negli ultimi anni sono falliti tutti i tentativi di rilanciare questo accordo. "È un guscio vuoto", ha ammesso Grossi.

Pse in Israele per omicidio Rabin: "Manca sua saggezza"

In ricordo dell'omicidio del primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, una delegazione del Partito del socialismo europeo (PSE) ha visitato Israele e Palestina. La delegazione - composta dal Segretario Generale del PSE Giacomo Filibeck, dall'eurodeputata Hana Jalloul Muro e dall'eurodeputata Evin Incir - ha tenuto una serie di riunioni ad alto livello per valutare gli sviluppi in Medio Oriente. Il 4 novembre - il 29° anniversario dell'assassinio di Yitzhak Rabin - la delegazione ha deposto fiori in un memoriale a Tel Aviv, ha avuto incontri con il leader dei Democratici israeliani - Yair Golan - e i suoi rappresentanti alla Knesset, e ha incontrato le famiglie degli israeliani presi in ostaggio da Hamas il 7 ottobre. Il segretario generale del PSE, Giacomo Filibeck, ha dichiarato: "La saggezza di Yitzhak Rabin rappresenta tutto ciò che manca all'attuale governo israeliano. Il primo ministro Netanyahu è concentrato sulla guerra, continuando a perpetrare attacchi militari quotidiani su Gaza. La risposta militare all'orribile attacco contro Israele, che condanniamo senza riserve, ha già provocato la morte di oltre 42.000 palestinesi, tra cui 6.000 donne e 11.000 bambini, e questo ha creato una tragica crisi umanitaria senza precedenti. Con questo approccio, crediamo che Netanyahu stia cinicamente minando ogni possibilità di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi israeliani. Come PSE, siamo al fianco dei nostri partner israeliani, i Democratici, guidati da Yair Golan, per i negoziati per riportare a casa gli ostaggi. Il raggiungimento di questo accordo dovrebbe essere la priorita' numero uno di Netanyahu".

Turchia, Russia e Iran condannano "i crimini di Israele"

Turchia, Russia e Iran "hanno espresso la loro ferma condanna e profonda preoccupazione per le continue uccisioni di massa e gli attacchi criminali da parte di Israele a Gaza, nonché per l'aggressione israeliana in Libano e in Cisgiordania". Lo si legge in un comunicato congiunto pubblicato dopo una riunione tra delegazioni di Ankara, Mosca e Teheran che si è tenuta ieri e oggi nella capitale del Kazakhstan, Astana, nell'ambito di una serie di incontri che si sono svolti regolarmente negli anni passati riguardo alla situazione in Siria. I tre Paesi, "hanno invitato la comunità internazionale, in particolare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC), a garantire un cessate il fuoco immediato e permanente e un accesso umanitario senza ostacoli a Gaza", si legge nella nota, che esprime anche "grave preoccupazione per gli attacchi intenzionali contro l'Unifil da parte delle forze armate israeliane" e condanna gli attacchi attribuiti a Israele in Siria. Durante l'incontro, "è stato valutato l'impatto degli sviluppi regionali sulla Siria" e "sono stati inoltre esplorati modi per rivitalizzare il processo politico, che è l'unica via verso una soluzione completa al conflitto in Siria", si legge in una nota del ministero degli Esteri di Ankara.

Germania: "Smotrich viola diritto per Cisgiordania"

L'ambasciatore tedesco in Israele, Steffen Seibert, ha affermato che l'appello del ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich a "applicare la sovranita'" sulla Cisgiordania e' "un aperto appello all'annessione" e che "qualsiasi preparazione per attuare questo obiettivo viola pienamente il diritto internazionale".

Libano, almeno 5 morti in raid israeliano a est di Beirut

Almeno 5 persone sono morte in un raid israeliano contro una località a est di Beirut. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese. "Il raid del nemico israeliano" sulla regione montagnosa di Aley, a est della capitale libanese, "ha fatto cinque morti e diversi feriti", ha reso noto il ministero in un bilancio ancora provvisorio. 

Otto ong: "Israele non ha rispettato richieste Usa su aiuti a Gaza"

Otto organizzazioni umanitarie internazionali affermano che Israele non è riuscito a soddisfare le richieste degli Stati Uniti di consentire un maggiore accesso umanitario alla Striscia di Gaza, dove le condizioni sono peggiori rispetto a qualsiasi altro momento dei 13 mesi di guerra. Lo riporta il Times of Israel.  Il mese scorso l'amministrazione Biden ha chiesto a Israele di "inviare" più cibo e altri aiuti di emergenza nel territorio palestinese, dandogli una scadenza di 30 giorni che scade oggi. L'amministrazione aveva avvertito che la mancata osservanza potrebbe innescare leggi statunitensi che impongono di ridurre il supporto militare mentre Israele conduce offensive contro Hamas a Gaza e Hezbollah in Libano.  Le organizzazioni umanitarie internazionali elencano 19 misure di conformità alle richieste degli Stati Uniti e afferma che Israele non è riuscito a rispettarne 15 e solo parzialmente quattro. "Israele non solo non è riuscito a soddisfare i criteri statunitensi che indicherebbero il supporto alla risposta umanitaria, ma ha contemporaneamente adottato misure che hanno peggiorato drasticamente la situazione sul campo, in particolare nella parte settentrionale di Gaza" - afferma il rapporto - dove la situazione è in uno stato ancora più disastroso oggi rispetto a un mese fa". Questa mattina Israele ha dichiarato di aver aperto un nuovo valico per consentire l'ingresso di maggiori aiuti a Gaza.

Unrwa, a Gaza aiuti ridotti: "Gente ha bisogno di tutto"

Gli aiuti a Gaza già tutt'altro che sufficienti si sono ulteriormente ridotti e la gente ha bisogno di tutto. A lanciare l'allarme e' l'agenzia Onu di supporto ai rifugiati palestinesi (Unrwa), evidenziando la situazione "catastrofica" nel nord della Striscia di Gaza assediato. La dichiarazione dell'Unrwa è arrivata mentre Israele ha annunciato che stava aprendo un ulteriore valico di aiuti a Gaza, alla vigilia di una scadenza imposta dagli Stati Uniti per migliorare le condizioni umanitarie nel territorio devastato dalla guerra. Alla domanda se ci fossero segnali che la situazione fosse migliorata prima della scadenza del 13 novembre, Louise Wateridge, funzionario delle emergenze dell'Unrwa, ha sottolineato che "gli aiuti che entrano nella Striscia di Gaza sono al livello più basso da mesi". Parlando a un briefing con i media di Ginevra tramite collegamento video da Gaza, Wateridge ha detto che "la media di ottobre e' stata di 37 camion al giorno nell'intera Striscia di Gaza. Questo vale per 2,2 milioni di persone". "I bambini stanno morendo. Le persone muoiono ogni giorno", ha detto, sottolineando che "le persone qui hanno bisogno di tutto". La situazione è al suo peggio nel nord di Gaza, dove una valutazione sostenuta dall'Onu nel fine settimana ha affermato che la carestia era imminente. Nessun cibo è stato autorizzato a entrare nella Gaza settentrionale assediata per un mese intero, ha proseguito Wateridge, aggiungendo che le richieste dell'Onu di accedere all'area sono state ripetutamente respinte, pertanto al nord il quadro è "infinitamente orribile" e stava diventando "più critico" di ora in ora. "Gli ospedali sono stati bombardati, i dottori ci informano che hanno esaurito le scorte di sangue, hanno esaurito le medicine. Ci sono cadaveri per le strade", ha continuato la stessa fonte. Il mese scorso, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il Segretario alla Difesa Lloyd Austin hanno avvertito Israele che aveva tempo fino al 13 novembre per far entrare altri aiuti a Gaza o rischiare di vedersi negare parte dell'assistenza militare dagli Stati Uniti, il principale sostenitore di Israele. La lettera è stata inviata settimane prima delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, vinte da Donald Trump, che ha promesso di dare più libertà a Israele. Poco più di un mese fa Israele ha dato il via a un importante assalto aereo e terrestre nella già devastata parte settentrionale di Gaza per impedire ai militanti di Hamas di riorganizzarsi. Secondo l'ultimo bilancio del ministero della Salute del territorio gestito da Hamas, che l'ONU considera affidabile, finora a Gaza, da ottobre 2023, ci sono stati 43.665 morti e 103.076 feriti.

Maduro attacca Israele e denuncia uno "sterminio" in Palestina

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha denunciato lo "sterminio" di arabi e palestinesi da parte di Israele, e ha paragonato il primo ministro del paese, Benjamin Netanyahu, ad Adolf Hitler e Benito Mussolini. "È una guerra di sterminio, vogliono sterminare completamente la riproduzione delle nuove generazioni arabo-palestinesi", ha detto Maduro nel suo programma televisivo settimanale. "Hitler credeva che fosse possibile uccidere gli ebrei durante il nazismo di 100 anni fa e ora Netanyahu crede che potrà uccidere donne e bambini in modo che non ci siano nuove generazioni", ha aggiunto chiedendo un intervento delle Nazioni Unite.  Secondo Maduro c'è anche "un silenzio complice" da parte dell'Onu e delle organizzazioni che devono tutelare i diritti umani "come ci fu a suo tempo con le azioni di Mussolini e Hitler, che bombardarono il popolo spagnolo per soffocare la Repubblica". Il leader venezuelano ha quindi chiesto al segretario generale dell'Onu, António Guterres, di agire "per cacciare Israele dalla Palestina e porre fine al genocidio di Netanyahu". 

Bilancio Hamas: "A Gaza 43.665 vittime e 103.076 vittime"

Il Ministero della Salute del governo di Hamas a Gaza ha annunciato un nuovo bilancio di 43.665 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele più di un anno fa. Almeno 62 persone sono state uccise nelle ultime 48 ore, ha affermato in una nota, aggiungendo che 103.076 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, scatenata da un attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023. 

Idf chiede evacuazione in 14 località nel sud del Libano

Il portavoce dell'Idf ha invitato gli abitanti di 14 villaggi nel Libano meridionale a evacuare. "Per la vostra sicurezza, dovete evacuare senza indugio immediatamente le vostre case e spostarvi a nord del fiume Awali", ha scritto il portavoce in lingua araba. 

Tv Houthi: "Nuovo raid Usa-Gb su due province in Yemen occidentale"

I ribelli Houthi hanno denunciato un nuovo raid da parte degli eserciti di Stati Uniti e Regno Unito contro le città di Tuhayat e Soma, nelle province yemenite di Hodeida e Baida. Lo ha reso noto l'emittente Al Masirah, specificando che non ci sarebbero vittime.

I ribelli avevano già denunciato raid negli ultimi giorni, con Washington che ha confermato solo di aver effettuato diversi attacchi aerei sabato contro presunti obiettivi dei ribelli nel Paese.

Una nave britannica nel Mar Rosso è stata bersaglio di un attacco, secondo il capitano della nave, che ha detto che ci sono state “esplosioni multiple” nelle vicinanze dell'imbarcazione, pur senza danni particolari. La Uk Maritime Trade Operations ha informato attraverso il suo account X  che “le autorità stanno indagando”, ma che la nave rimaneva in rotta verso il porto di destinazione. 

Procura si oppone a richiesta Netanyahu di rinviare sue udienze

La procura ha espresso oggi la sua opposizione alla richiesta del primo ministro Benyamin Netanyahu di posticipare la sua testimonianza nel processo per i casi in cui è accusato di corruzione, abuso di potere e frode, prevista per il 2 dicembre. In una comunicazione al tribunale, la procura ha sottolineato che qualsiasi ulteriore rinvio sarebbe "fortemente contrario all'interesse pubblico" e che è essenziale iniziare la difesa del primo ministro come programmato, dopo cinque anni dall'inizio del procedimento. Netanyahu ha chiesto il rinvio di due mesi e mezzo a causa dell'intenso impegno derivante dalla guerra. I suoi avvocati hanno spiegato che gli eventi eccezionali, come l'eliminazione di leader di Hamas e l'escalation regionale, hanno reso impossibile prepararsi adeguatamente per la testimonianza. Nonostante le difficoltà, il tribunale aveva già stabilito che Netanyahu dovesse testimoniare a dicembre, sottolineando l'importanza di evitare ritardi per non compromettere l'efficienza del processo e rispettare l'interesse pubblico. 

Erdogan: "Israele ha creato a Gaza un disastro ambientale"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha accusato Israele di avere creato un "disastro ambientale" nella striscia di Gaza a causa dei suoi attacchi nell'ultimo anno. "Crediamo che i responsabili del grave disastro umanitario e ambientale a Gaza debbano essere ritenuti responsabili dinnanzi a un tribunale internazionale", ha detto Erdogan durante il suo intervento alla Conferenza sui cambiamenti climatici Cop29 di Baku in Azerbaigian. "Israele continua a creare enorme distruzione. Le sostanze chimiche fuoriuscite nel suolo e nel sottosuolo hanno già avuto un impatto sul futuro dei bambini di Gaza", ha aggiunto il leader turco, come riferisce Hurriyet. 

Iran: "Rimosso il dollaro dalle nostre transazioni con la Russia"

L'Iran ha completamente rimosso il dollaro statunitense dalle sue transazioni commerciali con la Russia. Lo ha affermato il governatore della Banca centrale iraniana, Mohammadreza Farzin, aggiungendo che i due Paesi hanno anche istituito accordi di regolamento finanziario per evitare di utilizzare il sistema bancario SWIFT basato sul dollaro, da cui le banche iraniane sono state escluse nel 2018. Inoltre, l'Iran ha collegato il suo sistema interbancario Shetab al servizio di pagamento Mir in Russia e, di conseguenza, iraniani e russi possono utilizzare le loro carte bancarie in ciascuno dei Paesi, ha dichiarato, citato da Irna. Sia l'Iran che la Russia sono sotto sanzioni finanziarie e bancarie da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati in Occidente. 

Ambasciatore Germania condanna Smotrich su annessione Cisgiordania

L'ambasciatore tedesco in Israele Steffen Seibert "condanna fermamente" la richiesta del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di annessione della Cisgiordania. Seibert, in un messaggio su X, ha affermato che l'appello di Smotrich ad "applicare la sovranità" sulla Cisgiordania è "un aperto appello all'annessione" e che "qualsiasi preparazione per attuare questo obiettivo viola pienamente il diritto internazionale". In Israele le dichiarazioni del ministro sono state bollate ironicamente dai media come "i sogni di Smotrich". 

Wafa, 6 palestinesi uccisi in raid israeliano a Gaza

I paramedici della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno riferito che sei palestinesi sono stati uccisi nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, dopo che un drone israeliano ha preso di mira un raduno di cittadini. Lo riporta Wafa.   In un altro attacco un civile e circa 20 feriti sono stati trasferiti all'ospedale Al-Shifa a ovest di Gaza City, dopo che un drone israeliano ha bombardato la zona di Abu Iskandar, nel quartiere Sheikh Radwan, a nord della città. 

Rubio un convinto sostenitore di Israele: "Distrugga Hamas"

Marco Rubio, scelto da Donald Trump come nuovo segretario di Stato Usa secondo quanto anticipato dal New York Times, è un convinto sostenitore di Israele e ha spesso assunto posizioni intransigenti sul conflitto mediorientale. All'inizio di quest'anno, ha accusato il presidente Joe Biden di cedere agli "antisemiti" del Partito Democratico quando il presidente ha criticato le azioni di Israele a Gaza e ha esortato l'amministrazione a revocare i visti per gli studenti stranieri coinvolti nelle proteste pro-palestinesi, etichettandoli come "simpatizzanti del terrorismo". A novembre dell'anno scorso, quando è stato affrontato da un gruppo di attivisti al Congresso, Rubio si è opposto alle richieste di cessate il fuoco, descrivendo i miliziani di Hamas come "animali feroci" e dicendo: "Voglio che Israele distrugga ogni elemento di Hamas su cui riesce a mettere le mani". In un video diventato virale su X in queste ore, Rubio sostiene che "il 100% delle vittime civili" nella Striscia "è responsabilità di Hamas", i cui miliziani si "nascondono dietro i civili e sotto gli ospedali". "Penso che le morti dei civili siano terribili, ma è tutta colpa di Hamas", afferma il senatore repubblicano. 

Riappare l'ambasciatore dell'Iran dopo l'esplosione dei pager: ferite a occhi e mani

I media iraniani hanno pubblicato la prima foto dell'ambasciatore della Repubblica islamica a Beirut, Mojtaba Amani, colpito lo scorso settembre da una delle esplosioni multiple di pager che presero di mira in Libano numerosi militanti di Hezbollah. Nell'immagine, scattata insieme al ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, Amani ha una grave ferita all'occhio destro e la mano sinistra completamente bendata. Inoltre sembra aver riportato conseguenze anche alla mano destra. 

Secondo l'agenzia Mehr, il diplomatico è pronto a riprendere il suo lavoro a Beirut, anche se non si precisa la data esatta in cui farà ritorno in Libano. Nelle ore immediatamente successive alle esplosioni dei cercapersone, diversi media tra cui il New York Times avevano riportato la notizia che Amani aveva perso un occhio e che, a causa delle gravi ferite riportate, sarebbe stato trasportato in Iran per essere curato.

La Turchia condanna le dichiarazioni di Smotrich sulla Cisgiordania

La Turchia ha condannato le dichiarazioni del ministro israeliano delle Finanze, Bezalel Smotrich, secondo cui, dopo l'elezione di Donald Trump, è arrivato il momento di annettere la Giudea e la Samaria (la Cisgiordania). "Respingiamo con la massima fermezza le dichiarazioni dei funzionari israeliani che chiedono l'annessione della Cisgiordania occupata", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, secondo cui le parole di Smotrich "sfidano il diritto internazionale e la soluzione dei due Stati" e "sono la prova che l'obiettivo finale di Israele è la conquista dei territori palestinesi". Nella nota, la Turchia chiede che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la comunità internazionale adottino "una posizione ferma contro le politiche illegali di Israele". 

Crosetto: "Prenderò contatto con il nuovo ministro in Israele"

"La preoccupazione nostra continua, monitoriamo ogni giorno". Cosi' il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con i giornalisti della situazione in Medio Oriente al termine della Messa nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli per commemorare i caduti italiani nelle missioni internazionali di pace. "Adesso c'è stato un cambio in Israele - ha aggiunto commentando il cambio del ministro della Difesa Israeliano - Dovremo riprendere i rapporti, come sapete quando cambia un vertice bisogna riprendere da zero i rapporti che si sono avuti, quindi va ricostruito un rapporto con una persona che ha una esperienza enorme in un altro settore, che io personalmente non conosco, e con cui prenderò contatto prossimamente". 

Crosetto

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L'Iran: "Con gli Usa perseguiamo obiettivi nei nostri interessi"

"Perseguiremo una soluzione appropriata e qualsiasi misura che sia nell'interesse del Paese e della causa della Rivoluzione islamica". Lo ha affermato la portavoce del governo iraniano, Fatemeh Mohajerani, elaborando rispetto a possibili colloqui diretti tra Washington e Teheran dopo l'insediamento del neoeletto presidente Donald Trump. "Sebbene la politica di massima pressione di Trump abbia imposto un peso al popolo iraniano alla fine è fallita", ha aggiunto la portavoce, come riferisce Irna. "Ora, ciò che è importante per l'Iran sono le azioni degli Stati Uniti, non le sue parole. Raccomandiamo a Trump di tenere conto del fallimento delle sue politiche passate ed evitare di intraprendere qualsiasi azione sbagliata che calpesti i diritti del popolo iraniano". Nel 2018, quando era presidente, Trump ritirò gli Usa dall'accordo sul nucleare trovato nel 2015, noto come Jcpoa, per poi imporre nuove sanzioni contro Teheran. 

L'ufficio di Netanyahu condanna gli arresti per le fughe di notizie

"Ci addolora molto che vengano distrutte le vite di giovani con accuse infondate, per danneggiare il governo di destra. In uno Stato democratico non si arrestano persone tenendole per 20 giorni nei sotterranei, impedendo loro di incontrare un avvocato per giorni, solo per ottenere dichiarazioni false contro il primo ministro". Lo dichiara una nota dell'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. "Questa tortura è ancora più scioccante poiché non c'è stata nemmeno un'indagine sulle fughe di notizie dal gabinetto e dal team negoziale che hanno esposto a Iran, Hezbollah e Hamas informazioni sensibili sulla sicurezza", aggiunge la nota.

Media libanesi, 9 raid israeliani sul quartiere Dahiyeh a Beirut

Il canale libanese Al-Jadid, ripreso da Haaretz, ha riferito che l'Idf ha colpito finora nove volte il sobborgo meridionale di Beirut Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah. Un palazzo e un centro medico hanno subito danni negli attacchi. 

Israele apre il valico di Kissufim, camion con aiuti a Gaza

Il nuovo valico di Kissufim tra Israele e la Striscia di Gaza meridionale è stato aperto per la consegna di aiuti umanitari ai palestinesi, così come era stato annunciato nei giorni scorsi. Lo rende noto il coordinatore delle attività governative nei territori (Cogat) del ministero della Difesa spiegando che il valico è stato aperto "in conformità con le direttive del livello politico e come parte dello sforzo e dell'impegno per aumentare la quantità e le rotte degli aiuti alla Striscia di Gaza". I camion carichi di cibo, acqua, attrezzature mediche e attrezzature per i rifugi nella parte meridionale e centrale di Gaza sono passati attraverso il nuovo valico dopo essere stati ispezionati dalle autorità al valico di Kerem Shalom. 

Drone di Hezbollah su un asilo di Haifa, nessun ferito

Un drone di Hezbollah lanciato dal Libano ha colpito il cortile di un asilo nel sobborgo di Nesher ad Haifa. Secondo il Times of Israel l'esplosione ha causato lievi danni a un edificio e non ci sono stati feriti, ma le sirene non hanno suonato per mettere in allarme la popolazione di Nesher. Nonostante questo, il personale dell'asilo, forse grazie a un avviso ricevuto sui propri cellulari dall'Home Front Command o per aver sentito le sirene in altre aree lontane, avevano condotto i bambini nella stanza rinforzata della struttura. L'Idf sta indagando per capire perchè le sirene non siano entrate in funzione a Mesher, nonostante fossero state attivate nella Galilea occidentale e nelle aree vicine ad Haifa. 

Unicef: "Forte rischio di carestia imminente nel nord di Gaza"

"È profondamente preoccupante: c'è una forte probabilità che la carestia sia imminente nel nord di Gaza. I bambini sono particolarmente vulnerabili alla malnutrizione. È necessaria un'azione immediata per garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e forniture commerciali per salvare vite umane". Lo dichiara  su X la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell. 

Gaza

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Wsj, consenso Fatah-Hamas su comitato apolitico per Gaza

Hamas e Fatah sono d'accordo in linea di principio su un piano per il governo della Striscia di Gaza una volta che cesseranno i combattimenti. Lo riferisce il Wall Street Journal, che parla di "consenso" sulla creazione di un comitato apolitico composto da tecnocrati palestinesi non affiliati a nessuna delle due principali fazioni un tempo acerrime nemiche.

Questo comitato, scrive il giornale, avrebbe il suo "punto di forza" proprio nel fatto che non vedrebbe nessuna delle due fazioni al comando. Funzionari palestinesi e arabi sostengono che avrebbe il compito di occuparsi della delicata fase immediatamente successiva al conflitto, con la gestione della distribuzione degli aiuti e della ricostruzione. 

Husam Badran, membro dell'ufficio politico di Hamas basato a Doha, ha spiegato in un'intervista che la fazione islamista è aperta alla creazione di un comitato per supervisionare gli aiuti e la ricostruzione. Anche Fatah, come hanno confermato funzionari dell'Olp e dell'Anp, è favorevole a questo piano e ritengono "probabile" un accordo su questa formula. Secondo Tariq Kenney-Shawa, analista del think tank Palestinian Policy Network, le due fazioni in questo modo vogliono "evitare di essere messe da parte" e non avere voce in capitolo sul futuro dell'enclave.

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. L'APPROFONDIMENTO

La polizia tailandese: "Previsto atto terroristico contro gli israeliani"

La polizia tailandese in un documento ufficiale ha avvertito che ci sono informazioni sull'intenzione di effettuare un attacco terroristico contro i turisti israeliani durante la festa della Luna Piena in Thailandia. Lo riferisce Ynet. La festa, molto popolare tra i turisti israeliani, si terrà il prossimo venerdì 15 novembre.

Wfp: "In Libano crescono insicurezza alimentare e malattie"

Aumenta in Libano l'insicurezza alimentare, esacerbata dal conflitto tra Israele e Hezbollah. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp), prevede che la situazione alimentare in Libano peggiorerà a causa delle operazioni militari in corso, che stanno mettendo a dura prova le infrastrutture, sfollando forzatamente le popolazioni e peggiorando gli effetti della crisi economica. L'agenzia Onu denuncia difficoltà persistenti nella vendita al dettaglio e nell'approvvigionamento alimentare. A El Nabatieh, l'80% dei negozi rimane chiuso e a Baalbek-El Hermel, le chiusure sono aumentate dal 26% al 42% alla fine di ottobre.  Il conflitto minaccia anche il settore agricolo della Bekaa e del Libano meridionale che rappresenta oltre il 60% della produzione agricola libanese. "I danni causati dagli attacchi israeliani sono stimati in 12 miliardi di dollari in settori economici, edifici e infrastrutture", ha evidenziato il Wfp nel suo ultimo rapporto sulla situazione umanitaria in Libano che sottolinea come Israele ha intensificato le sue operazioni militari, peggiorando ulteriormente la fragile situazione del Libano e causando più di 3.000 morti e 13.600 feriti dall'ottobre 2023. Quasi un quarto della popolazione del paese è stata colpita dal conflitto (1,4 milioni di persone), con quasi 875.200 sfollati interni secondo l'Oim. Da parte sua, l'Organizzazione Mondiale della Sanità  osserva che l'insicurezza e le restrizioni di accesso per gli operatori sanitari e i primi soccorritori stanno influenzando il lavoro sul campo. I sobborghi meridionali di Beirut, Bekaa, South e Baalbek continuano ad essere sistematicamente presi di mira, portando a un aumento degli sfollamenti forzati di civili. "Questo aumento del numero di sfollati, le cui condizioni abitative non sono ottimali - sottolinea l'Oms - aumenta il rischio di diffusione di malattie infettive". Tra il 30 ottobre e il 4 novembre, l'Oms ha ricevuto 17 segnalazioni di malattie infettive tra gli sfollati nei rifugi, tra cui casi di afta epizootica, intossicazione alimentare, epatite A, infezioni respiratorie, sospetta tubercolosi, morbillo, scabbia e pidocchi. 

Parigi, 4mila poliziotti per la partita Francia-Israele dopo gli attacchi ad Amsterdam

Il capo della polizia francese ha affermato che 2.500 agenti di polizia saranno schierati attorno allo Stade de France, a nord della capitale francese, oltre ad altri 1.500 a Parigi e sui trasporti pubblici. Il ministro degli Interni francese ha confermato che la partita Francia-Israele si svolgerà come previsto giovedì 14 novembre. "Penso che per una ragione simbolica non dobbiamo cedere, non dobbiamo arrenderci". LEGGI L'ARTICOLO

A Riad vertice arabo sul conflitto israelo-palestinese. VIDEO

Medio Oriente, "tunnel difensivo" in costruzione a Teheran

L'Iran sta costruendo un "tunnel ad uso difensivo" nella capitale Teheran in seguito agli attacchi di Israele dello scorso 26 ottobre. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim, precisando che il tunnel, situato vicino al centro della città, collegherà una stazione della metropolitana all'ospedale Imam Khomeini, consentendo così un accesso sotterraneo diretto alla struttura medica.

"Per la prima volta nel Paese, è in costruzione a Teheran un tunnel ad uso difensivo", ha confermato alla Tasnim il responsabile dei trasporti del Consiglio comunale della capitale iraniana.

Il mese scorso Israele ha confermato di aver attaccato l'Iran, colpendo fabbriche di missili e altri siti vicino a Teheran e nell'ovest del Paese in risposta ai raid condotti il primo ottobre dalla Repubblica islamica contro il territorio dello Stato ebraico.

Kallas: "Serve riunione del Consiglio di associazione con Israele"

"È difficile vedere le vittime dei conflitti, siano in Palestina, Ucraina o Sudan. Questi conflitti devono avere la nostra attenzione. Per quanto riguarda il Medio Oriente, noi siamo quelli che sollevano la questione del rispetto del diritto internazionale con Israele, dobbiamo avere un Consiglio di Associazione in modo che gli Stati membri possano affrontare il tema". Lo ha detto Kaja Kallas, candidata designata ad assumere la carica di Alto Rappresentante Ue, durante l'audizione di conferma alla Commissione Esteri del Parlamento europeo. "Le infrastrutture civili non devono essere attaccare in un conflitto". 

IDF ordina ad abitanti zona sud Beirut di lasciare case

L'esercito israeliano ha intimato ai residenti di diversi quartieri della periferia meridionale di Beirut di lasciare immediatamente le loro case, avvertendo che avrebbe colpito obiettivi di Hezbollah che si trovano in quell'area. "Vi trovate vicino a strutture e interessi affiliati a Hezbollah, contro i quali le Forze di difesa israeliane agiranno nel prossimo futuro", ha affermato il portavoce militare Avichay Adraee in un post su X che includeva una mappa che mostrava gli edifici che saranno presi di mira nella capitale libanese. 

Iran: "Israele attacca il Libano allo stesso modo di Gaza"

Il presidente del Parlamento iraniano, Mohammad Ghalibaf, ha affermato che gli attacchi di Israele in Libano sono comparabili a quelli nella Striscia di Gaza. "Se dovessi descrivere brevemente la situazione in Libano, dovrei dire che stanno ripetendo quello che hanno fatto a Gaza. Comunque, questo non impedirà alla resistenza di continuare la sua lotta", ha detto Ghalibaf durante una telefonata con l'omologo libanese, Nabih Berri. "In Iran, il leader della rivoluzione islamica (Ali Khamenei), il popolo, il governo e il Parlamento sostengono il Libano", ha sottolineato, come riferisce Mehr. "Oggi, siete al centro delle discussioni riguardanti il ;;cessate il fuoco e l'aiuto a un Paese devastato dalla guerra. Pertanto, noi e il fronte della resistenza forniamo supporto politico e qualsiasi altra assistenza che possa essere necessaria", ha detto Ghalibaf mentre, da parte sua, Berri ha ringraziato il presidente del Parlamento iraniano per l'attenzione ai problemi in Libano.

Gantz a Netanyahu, 'inchiesta su 7/10 è dovere morale verso le vittime'

''E' un dovere morale nei confronti degli assassinati, dei caduti, delle famiglie in lutto, dei feriti, degli ostaggi e dell'intera nazione istituire una commissione d'inchiesta statale" su quanto accaduto il 7 ottobre del 2023 e su quello che ha portato al massacro compiuto da Hamas nel sud di Israele. Lo ha chiesto il leader dell'opposizione israeliana e leader del partito di Unità Nazionale Benny Gantz, che ha chiesto al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di dire "basta con le invenzioni e le evasioni''.

Su 'X' Gantz ha criticato l'ipotesi del premier israeliano di istituire un ''comitato speciale'' per indagare sui fatti del 7 ottobre invece che una commissione d'inchiesta statale. "Il peggior disastro che abbiamo dovuto affrontare dalla fondazione di Israele non può concludersi con un comitato di facciata, né con qualsiasi altro formato che cerchi di eludere le responsabilità", ha scritto su X.

Idf, 'centinaia di pacchi di cibo consegnati nel nord di Gaza'

Centinaia di pacchi di cibo e acqua sono stati consegnati ieri nelle aree di Jabalia e Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza, durante un'operazione di coordinamento tattico da parte dell'Amministrazione di coordinamento e collegamento di Gaza (Cla) e dell'organismo del ministero della Difesa israeliano che supervisiona le attività in Cisgiordania e a Gaza (Cogat): lo ha reso noto l'esercito (Idf) su Telegram. "Questa operazione tattica si è aggiunta allo sforzo di coordinamento della scorsa settimana per inviare 11 camion di cibo, acqua e forniture mediche al campo di Jabalia", si legge in un comunicato. "Oltre a questa operazione, continuano gli sforzi umanitari nel nord di Gaza - prosegue l'Idf -. Da ottobre, 741 camion di aiuti sono stati consegnati al nord di Gaza attraverso il valico di 'Erez West'. Inoltre, in coordinamento con il Cla di Gaza e l'Organizzazione mondiale della sanità, nell'ultimo mese 244 pazienti e i loro accompagnatori sono stati evacuati dagli ospedali nel nord di Gaza, mentre 50.000 litri di carburante, 180 unità di sangue e centinaia di scatole di forniture mediche e di cibo sono state consegnate per sostenere le infrastrutture ospedaliere critiche nel nord di Gaza". 

Media, aiuti umanitari a Gaza al livello più basso da dicembre

La quantità di aiuti che raggiunge Gaza è scesa al livello più basso da dicembre, secondo i dati ufficiali israeliani, nonostante gli Stati Uniti abbiano lanciato un ultimatum di 30 giorni il mese scorso, minacciando sanzioni se non ci fosse stato un aumento delle forniture umanitarie nel territorio. Lo riporta il Guardian. L'ultimatum è stato consegnato il 13 ottobre, quindi scadrà martedì o mercoledì. Non è chiaro quali misure verranno adottate di fronte all'apparente inadempienza di Israele alle richieste statunitensi, ma potrebbero includere uno stop temporaneo delle forniture di alcuni tipi di munizioni o di altra assistenza militare. Dall'inizio di novembre, solo 8.805 tonnellate di aiuti alimentari hanno attraversato i posti di blocco israeliani per entrare nella Striscia di Gaza. Ieri, in un'apparente concessione dell'ultimo minuto, le autorità israeliane hanno annunciato un'estensione della "zona umanitaria" designata, aggiungendo aree interne che potrebbero parzialmente alleviare l'intenso sovraffollamento e consentire ad alcuni sfollati di allontanarsi dalla costa con l'avvicinarsi dell'inverno. Tuttavia, sembra che Israele abbia ignorato la maggior parte delle richieste formulate in una lettera inviata congiuntamente dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, e dal ministro della Difesa, Lloyd Austin, il 13 ottobre. 

Gaza, attacco a tenda-internet point per sfollati, 10 morti

La scorsa notte, 10 abitanti di Gaza sono stati uccisi e 15 feriti in un attacco aereo di Israele su una tenda utilizzata come internet point dagli sfollati ad Al Mawasi, a ovest di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche.

Attacchi mattutini a Gaza, almeno 5 morti

Almeno cinque persone sono morte e diverse sono rimaste ferite nelle prime ore di stamattina in seguito agli ultimi bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, precisando che tre di queste vittime sono state uccise in un attacco aereo dell'esercito israeliano su una casa a nord di Gaza City. L'agenzia ha inoltre osservato che un secondo attentato contro due abitazioni ha ucciso due cittadini e ferito un certo numero di persone nella città di Bei Hanoun, situata a nord dell'enclave palestinese. Intanto, otto persone sono rimaste ferite e diverse risultano disperse dopo un attacco aereo a nord-ovest del campo profughi di Nuseirat, dove i bombardamenti israeliani ieri avevano causato la morte di altre sei persone. 

Iran, 'a Gaza e in Libano serve un onorevole cessate il fuoco'

È necessario stabilire un "onorevole" cessate il fuoco a Gaza e in Libano e la "priorità dovrebbe essere data all'invio di aiuti umanitari": lo ha detto oggi ai media il primo vicepresidente iraniano, Mohammadreza Aref, al suo ritorno da Riad, dove ha partecipato al vertice dei Paesi arabi e islamici sulla Palestina. Lo riporta l'Irna. "Il mondo dovrebbe giungere alla conclusione che Israele deve essere punito", ha sottolineato. Riferendosi alla visita di ieri sera con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, Aref ha affermato che le relazioni tra Teheran e Riad sono irreversibili e la loro promozione porterà solidarietà e consenso tra gli Stati regionali e islamici. Nel suo intervento al vertice, Aref ha definito "terrorismo organizzato" l'assassinio dei leader dei gruppi sostenuti dall'Iran, Hamas e Hezbollah, da parte di Israele. Ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti hanno sostenuto le azioni israeliane e ora il mondo attende che la prossima amministrazione - sotto il neoeletto presidente Donald Trump - ponga fine alle guerre di Israele a Gaza e in Libano. 

Idf: intercettato un drone proveniente da est

L'Aeronautica militare israeliana ha intercettato questa mattina nello spazio aereo del Paese un drone proveniente da est, dopo che le sirene d'allarme erano risuonate nella zona delle alture del Golan meridionale: lo rende noto l'esercito (Idf) su Telegram.

Almeno 11 morti in raid vicino Khan Yunis

L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno 11 persone sono morte e molte altre sono rimaste ferite stanotte in un attacco aereo israeliano vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Aerei da guerra avrebbero colpito il distretto di Al-Mawasi, centrando un internet café e dei tendoni che ospitavano rifugiati palestinesi. Precedentemente sempre Al Jazeera aveva dato notizia di altri cinque morti per raid israeliani sulla città di Gaza e su quella di Beit Hanun, nel nord dell'enclave palestinese. La Protezione civile di Gaza da parte sua segnala "almeno 14 vittime e decine di feriti" per gli attacchi delle ultime ore sulla Striscia. 



Israele: morti 4 soldati nel nord di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di quattro soldati, uccisi nel nord della Striscia di Gaza, portando a 376 il numero dei soldati israeliani caduti nel territorio palestinese dall'inizio della sua guerra. operazione di terra del 27 ottobre 2023. "I nomi di quattro soldati caduti lunedì in combattimento nel nord della Striscia di Gaza sono stati autorizzati alla pubblicazione", ha annunciato l'esercito in un comunicato.

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