Le forze di Kiev hanno avuto uno scambio a fuoco con le truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk. Lo scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev, Andriy Kovalenko. "Le prime truppe nordcoreane sono già state colpite a Kursk", ha aggiunto. Il capo di stato maggiore dell'esercito ucraino ha avvertito che le sue forze stanno affrontando "una delle più potenti offensive russe" dall'inizio della guerra
Le forze di Kiev hanno avuto uno scambio a fuoco con le truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk, vicino al confine con l'Ucraina. Lo scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev, Andriy Kovalenko. "Le prime truppe nordcoreane sono già state colpite a Kursk", ha aggiunto.
La capitale ucraina è stata nuovamente presa di mira dai droni russi nella notte, che hanno fatto scattare le sirene dall'arme ed hanno attivato le difese aeree del Paese. Almeno due velivoli senza pilota sono stati abbattuti nei distretti di Obolon e Desnyan, ha reso noto il sindaco della città, Vitaly Klitschko.
Il capo di stato maggiore dell'esercito ucraino ha avvertito che le sue forze stanno affrontando "una delle più potenti offensive russe" dall'inizio della guerra, mentre la Russia ha reso noto di aver conquistato altri insediamenti sulla linea del fronte orientale. Oleksandr Syrsky ha affermato che la situazione in prima linea "resta difficile" e che alcune aree "richiedono un costante rinnovo delle risorse delle unità ucraine" in una dichiarazione su Telegram.
Gli approfondimenti:
- Ucraina, da Bucha a Kramatorsk, fino all'ospedale pediatrico di Kiev: le peggiori stragi di civili
- Cosa c’è nel "piano della vittoria" di Kiev: 5 punti e 3 allegati segreti
- Cosa sono i Patriot ei Samp/T che Kiev chiede agli alleati
- Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
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Armi nucleari tattiche, qual è la differenza con quelle strategiche
Si tratta delle testate meno potenti di un arsenale nucleare, che potrebbero essere usate appunto in chiave tattica. Il loro scopo è raggiungere degli obiettivi in scala ridotta contro bersagli specifici durante un conflitto, senza la distruzione di un ampio territorio come avviene invece per le testate nucleari strategiche. LE DIFFERENZE
Putin al BRICS Summit 2024: "Rischio crisi globale anche a causa di sanzioni occidentali"
Il capo del Cremlino ha inaugurato il vertice a Kazan evidenziando come sia in corso il "processo di formazione di un ordine mondiale multipolare, un processo dinamico e irreversibile". Poi una stoccata agli Usa: "Il dollaro viene usato come un'arma". Guardando al Medioriente, nella dichiarazione finale del vertice i Paesi Brics chiedono "l'immediata cessazione delle ostilità" in Libano e sottolineano la necessità di arrivare a "una soluzione politica e diplomatica" che preservi "la pace e la stabilità" nella zona. LEGGI L'ARTICOLO
Armi nucleari tattiche: cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. DI COSA SI TRATTA
Pentagono: "11-12mila soldati nordcoreani in Russia"
Il numero di truppe nordcoreane nella regione russa di Kursk è aumentato di circa 2.000 unità. Lo ha detto il Pentagono. "Pensiamo che il numero totale di forze nordcoreane in Russia potrebbe essere vicino a circa 11-12.000 unità" con "almeno 10.000 unità attualmente nella regione di Kursk", ha detto ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder. La settimana scorsa, i funzionari statunitensi avevano stimato il numero dei soldati di Pyongyang a Kursk - dove le truppe ucraine conducono un'offensiva terrestre da agosto e controllano diverse centinaia di miglia quadrate di territorio russo - in circa 8.000 unita' su un totale di 10.000 soldati in Russia. Ryder ha aggiunto che il Pentagono non può confermare le notizie secondo cui le truppe nordcoreane siano già state impegnate in combattimenti.
Guerra Ucraina, i russi avanzano a Zaporizhzhia e Pokrovsk
Le truppe di Mosca guadagnano campo su diversi fronti: nella regione di Donetsk, in quella di Zaporizhzhia, con la conquista del villaggio di Levadne, e vicino alla città mineraria di Pokrovsk, dove è caduto il villaggio di Mykhailivka, alla periferia di Selydové. Il presidente ucraino Zelensky ha ammesso che la situazione è "molto difficile”. L'Alto rappresentante della Nato a Kiev sostiene che il rischio di escalation nucleare è basso. Ma l'intelligence tedesca avverte: “Il Cremlino può attaccare l’Alleanza atlantica entro il 2030”. LE MAPPE
Guerra Ucraina, cosa c’è nel "piano della vittoria" di Kiev: 5 punti e 3 allegati segreti
Il primo punto, ha spiegato ieri il presidente ucraino Volodymr Zelensky - che oggi ha presentato il piano anche al Consiglio europeo -, riguarda un possibile invito da parte della Nato verso l'Ucraina, che può essere una base fondamentale per la pace. Il secondo, che contiene uno degli allegati segreti, riguarda la difesa. Il terzo si concentra sulla deterrenza e contiene un altro allegato riservato già inviato ai partner dell'Ucraina. TUTTI I PUNTI
Zelensky: "11mila soldati nordcoreani nel Kursk"
Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che 11.000 soldati nordcoreani sono già di stanza nel Kursk in Russia. "Oggi - ha detto Zelensky nel suo discorso serale - c'è stato anche un rapporto dei servizi segreti ucraini sulle truppe nordcoreane nel territorio della Russia. Ce ne sono già 11.000 nell'Oblast di Kursk. Stiamo assistendo a un aumento dei nordcoreani ma, sfortunatamente, non a un aumento della risposta dei nostri partner".
Kursk, Russia: "Soldati ucraini assediati". Ma Kiev smentisce. Cosa sappiamo
Continua il braccio di ferro tra le forze armate di Mosca e quelle di Kiev nella regione russa di Kursk. Stando a quanto dichiarato da Vladimir Putin, la situazione starebbe però girando a favore del suo esercito: circa 2mila uomini tra gli avversari sono ormai circondati. Al momento starebbero cercando di allentare il blocco. Il capo del Cremlino ha spiegato "che sono circondati, ma non si rendono nemmeno conto di esserlo. Infatti, a giudicare dalle informazioni che abbiamo, il comando ha perso i contatti con le truppe”. Non solo: Putin ha annunciato nei giorni scorsi che l’esercito russo ha già cominciato ad eliminare queste unità nemiche. Nell’ultimo mese, ha aggiunto, in tutto le truppe ucraine avrebbero perso circa 26mila militari nella zona di Kursk. LEGGI L'ARTICOLO
Lituania, no a militari con cittadinanza russa o bielorussa
Il ministero della Difesa e la commissione Difesa del Parlamento lituano presenteranno al Parlamento di Vilnius una proposta di legge con cui si intende proibire ai cittadini lituani in possesso di cittadinanza russa o bielorussa di servire nelle forze armate del Paese baltico. Lo comunica la televisione di stato lituana. Secondo quanto affermato dal ministro della Difesa lituano, Laurynas Kasciunas, la norma intende evitare che informazioni sensibili relative ai sistemi di difesa lituani vengano trasmesse agli eserciti dei due Paesi.
Russia, avanzata record in Ucraina. I nuovi scenari e il ruolo della Corea del Nord
Le truppe di Mosca sono avanzate in territorio ucraino per 478 km quadrati. Di particolare importanza è la regione di Kursk, dove, come confermato dalla Nato, sono state dispiegate unità militari nordcoreane. Questa mossa è stata bollata come "un'escalation" e l'Alleanza ha chiesto che l'iniziativa cessi subito. Rutte: "Oltre 600.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti nella guerra, e Putin non è in grado di sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il supporto straniero. Questo perché gli ucraini stanno reagendo con coraggio, resilienza e ingegno". LO SCENARIO
Russia-Nord Corea, Pyongyang: con Mosca fino alla vittoria in Ucraina
Lo ha detto la ministra degli Esteri, Choe Song Hui, incontrando a Mosca il suo omologo russo Serghei Lavrov. Lo riferisce la Tass. LEGGI L'ARTICOLO
Zelensky, 11 mila soldati nordcoreani nel Kursk
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che 11.000 soldati nordcoreani hanno raggiunto la regione di confine russa di Kursk, secondo le agenzie di intelligence di Kiev. "Ci sono già 11.000 (nordcoreani) nella regione di Kursk", ha affermato il leader nel suo discorso serale, aggiungendo di essere stato informato dal suo team di intelligence sui movimenti. "Vediamo un aumento dei nordcoreani e nessun aumento nella reazione dei nostri partner", ha poi sottolineato Zelensky.
Iran, il direttore dell'Aiea a Sky TG24: "Nucleare? Serve un processo di negoziato"
"Dobbiamo ricominciare un processo di lavoro e di negoziato con l'Iran", ha detto il direttore dell'Aiea a Sky TG24, a distanza di pochi giorni dalla minaccia di un attacco di Teheran a Israele L'INTERVISTA
Moldavia: Russia accusa l'Occidente di "ingerenza"
La Russia ha accusato l'Occidente di "ingerenza non dissimulata" nella rielezione della Presidente filo-europea Maia Sandu in Moldavia. "E' stata la campagna elettorale meno democratica dall'indipendenza della Moldavia" nel 1991, ha criticato la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, in un messaggio su Telegram, affermando che le autorità moldave hanno represso "l'opposizione e i media indipendenti, soprattutto di lingua russa"
Rutte, 'la linea del fronte non è più solo dentro l'Ucraina'
"Se Putin vince in Ucraina, non si fermerà lì. La Russia sta già conducendo un'intensa campagna di attacchi ibridi in tutti i nostri territori alleati, interferendo direttamente nelle nostre democrazie, sabotando l'industria e commettendo violenze. Tutto questo per indebolirci e seminare divisioni. Ciò dimostra che la linea del fronte in questa guerra non è più solo all'interno dell'Ucraina. Sempre più spesso il fronte si sposta oltre i confini, nella regione baltica, in Europa occidentale e persino nel Grande Nord. Ma la Nato è pronta a difendere da queste minacce". Lo ha detto il segretario generale Mark Rutte a Berlino.
Crosetto: "Soldati nordcoreani segnale pericolosissimo allargamento guerra"
Le truppe nordcoreane in Ucraina sono “un segnale pericolosissimo di come si possa saldare un fronte antidemocratico. Bisogna che la comunità internazionale convinca sia la Russia a fermare i propri attacchi, sia la Nordcorea a portare a casa i suoi soldati”. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto durante la registrazione della puntata di 'Cinque minuti' condotta da Bruno Vespa.
“E’ un allargamento della guerra e noi non vogliamo che diventi una guerra mondiale, oggi ricordiamo la fine della Prima guerra mondiale, oltre alla festa delle Forze Armate, non vogliamo arrivare alla terza guerra mondiale” ha aggiunto.
Rutte: "Se Putin vince, non si fermerà"
L'obiettivo, ha detto ancora Rutte, è "mantenere unita l'alleanza" e puntare alla vittoria dell'Ucraina per proteggere i Paesi che si trovano al confine orientale della Nato, a partire dalla Polonia. Se vince, ha detto, Vladimir Putin "non si accontenterà di restare in Ucraina". "Interferisce nelle democrazie, sabota l'industria e l'economia. Il suo obiettivo è indebolirci e dividerci. Il fronte non passa più solo attraverso l'Ucraina, ma anche attraverso i paesi baltici e nordici, verso l'Europa", ha avvisato. Secondo Rutte, "a lungo termine" l'Ucraina è destinata a entrare a far parte della Nato. "Al vertice di Washington, la NATO si è impegnata a rendere irrevocabile il percorso dell'Ucraina verso l'adesione alla NATO", ha detto Rutte.
Rutte: "Fondamentale industria difesa Germania"
"Stiamo lavorando con l’industria per incrementare la produzione e accelerare l’innovazione. L'industria della difesa qui in Germania è fondamentale per la sicurezza dell’Europa e la difesa dell’Ucraina". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, incontrando a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
In Baviera, prosegue, "aziende americane ed europee stanno collaborando con il sostegno della Nato per produrre mille missili di difesa aerea Patriot in una nuova fabbrica. E' l’industria della difesa transatlantica all’opera, che fornisce capacità e posti di lavoro su entrambe le sponde dell’Atlantico. Il produttore tedesco di armi Rheinmetall ha appena inaugurato il primo stabilimento in Ucraina, con un secondo impianto prossimo al completamento. E Rheinmetall ha aumentato significativamente la produzione di munizioni dal 2022. Dobbiamo mantenere lo slancio, per garantire la sicurezza del nostro miliardo di persone", conclude.