Introduzione
Le truppe di Mosca guadagnano campo su diversi fronti: nella regione di Donetsk, in quella di Zaporizhzhia, con la conquista del villaggio di Levadne, e vicino alla città mineraria di Pokrovsk, dove è caduto il villaggio di Mykhailivka, alla periferia di Selydové. Il presidente ucraino Zelensky ha ammesso che la situazione è "molto difficile”. L'Alto rappresentante della Nato a Kiev sostiene che il rischio di escalation nucleare è basso. Ma l'intelligence tedesca avverte: “Il Cremlino può attaccare l’Alleanza atlantica entro il 2030”.
Quello che devi sapere
I russi avanzano nella città di Toretsk
- La guerra tra Russia e Ucraina prosegue senza sosta. E su diversi fronti si registra l’avanzata delle truppe di Mosca. Nelle scorse ore l'esercito russo è avanzato nella città di Toretsk, nella regione di Donetsk, e sta distruggendo intere aree con l’artiglieria, secondo quanto ha affermato l'addetta stampa del gruppo tattico-operativo "Lugansk" Anastasia Bobovnikova come riporta Ukrainska Pravda. Secondo le informazioni dell'intelligence ucraina, i russi stanno cercando di approfittare del clima secco nella regione di Donetsk, utilizzando attivamente l'artiglieria e i droni per raggiungere i propri obiettivi prima che inizi il gelo.
Per approfondire: Lo speciale di Sky TG24 sulla guerra Russia-Ucraina
L’avanzata a Zaporizhzhia
- Le forze armate russe, che da mesi avanzano nella regione orientale ucraina di Donetsk, stanno passando all'offensiva anche più a ovest, in quella di Zaporizhzhia. Qui il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato l'occupazione del villaggio di Levadne, che lo scorso anno era stato liberato dalle truppe ucraine durante la limitata controffensiva d’estate
L’obiettivo Pokrovsk
- Negli scorsi giorni i russi in Ucraina hanno conquistato il villaggio di Mykhailivka, alla periferia di Selydové, nell'est del Paese, in un'area dove l'esercito di Putin procede rapidamente da diverse settimane. La conquista della nuova roccaforte ha una valenza importante nella lunga guerra di logoramento che si sta combattendo al fronte e potrebbe portare a ulteriori progressi russi vicino a Pokrovsk, una città mineraria che produce carbon coke, necessario per la fabbricazione dell'acciaio
Il ruolo fondamentale di Pokrovsk
- Tale città costituisce un nodo logistico strategico per l'esercito ucraino e la sua perdita dimezzerebbe la produzione di questo metallo, essenziale per l'industria militare e costoso da importare. Il presidente Volodymyr Zelensky, ha ammesso che la situazione nell'est della regione del Donetsk, dove si trova Pokrovsk, e nel sud di Zaporizhzhia è "molto difficile"
Come sta andando nel Kursk
- Rimane confusa intanto la situazione nella regione russa di Kursk, dove le truppe ucraine, che dal 6 agosto sono penetrate oltre confine, cercano di mantenere le loro posizioni di fronte ai contrattacchi delle forze di Mosca. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di "feroci battaglie" in corso in particolare "nelle direzioni di Pokrovsky e Kurakhovsky", dove i soldati russi starebbero cercando di sfondare le difese degli ucraini, che "resistono e contrattaccano"
La diplomazia
- Sul piano diplomatico continuano ad arrivare segnali contraddittori dalla Germania. Alle insistenti voci su una presunta iniziativa di pace di Olaf Scholz aveva risposto venerdì la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, secondo la quale il presidente russo Vladimir Putin rifiuta di ricevere una telefonata dal cancelliere tedesco. Una circostanza smentita poi dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale "Putin rimane aperto a contatti", anche se "nessuna proposta è stata fatta" dalla Germania in tal senso
Il botta e risposta con la Germania
- Quindi è stato il capo dei servizi d'intelligence tedeschi, Bruno Kahl, a escludere ogni possibilità di compromesso con Mosca che porti a una fine negoziata del conflitto ucraino. "Al più tardi alla fine di questo decennio la Russia potrebbe essere in grado di sferrare un attacco alla Nato", ha avvertito Kahl in una audizione parlamentare. E la Germania sarebbe tra i principali obiettivi, perché "il Cremlino vede la Repubblica federale tedesca come nemico". "Ci troviamo in uno scontro diretto con la Russia", ha insistito il capo degli 007 di Berlino, secondo il quale Putin "vuole creare un nuovo ordine mondiale". Affermazioni "illogiche", gli ha risposto Peskov, secondo il quale "è completamente sbagliato affermare che le forze armate russe pongano una minaccia a chiunque". Per il portavoce di Putin è semmai la Russia ad essere minacciata a causa delle ripetute "ondate di espansione" verso i suoi confini da parte dell'Alleanza Atlantica negli ultimi 25 anni
Il rischio di escalation nucleare è basso
- Ieri intanto, l'Alto rappresentante della Nato a Kiev, Patrick Turner, in un'intervista a Ukrinform, ha detto che non c'è attualmente alcun "rischio serio" di escalation nucleare da parte della Russia nel conflitto in Ucraina. “La Russia sta "sventolando" le armi nucleari da un bel po' di tempo e ovviamente c'è la minaccia che ciò possa destabilizzare e indebolire le misure di deterrenza nucleare - ha affermato Turner -. Ma, prima di tutto, va notato chiaramente che, secondo le ultime valutazioni della Nato, attualmente non esiste alcun rischio serio di un'escalation nucleare da parte della Russia". Il giorno prima la Nato ha iniziato un'esercitazione nucleare che coinvolge più di 60 aerei, con voli di addestramento sull'Europa occidentale. Manovre, queste, che secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "non portano a nient'altro che a una ulteriore escalation della tensione".
Per approfondire: Steven Seagal su Putin: "Morirei per lui". Mosca pensa di mandarlo in Ucraina