"Dobbiamo ricominciare un processo di lavoro e di negoziato con l'Iran", ha detto il direttore dell'Aiea a Sky TG24, a distanza di pochi giorni dalla minaccia di un attacco di Teheran a Israele
In Medioriente “la situazione è fragile, ma per quello che riguarda il nucleare dobbiamo ricominciare un processo di lavoro e di negoziato con l'Iran”. Ad affermarlo, ai microfoni di Sky TG24, è Rafael Grossi, direttore dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea), intervistato da Liliana Faccioli Pintozzi. Secondo Grossi, “il programma nucleare iraniano ha conosciuto fasi diverse", "un accordo dal 2015 è stato abbandonato" e si è arrivati a un "arricchimento dell'uranio quasi a livello militare”. Intanto, il leader iraniano Khamenei ha minacciato di reagire contro qualsiasi attacco contro l'Iran o i suoi gruppi alleati. "I nemici, siano essi il regime sionista o gli Stati Uniti d'America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante a ciò che stanno facendo all'Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza", ha detto Khamenei durante un raduno di studenti a Teheran, riferendosi all'alleanza di gruppi militanti sostenuti da Teheran che includono gli Houthi dello Yemen, gli Hezbollah e Hamas.
Grossi: "Necessaria più trasparenza da parte dell'Iran"
Il direttore dell'Aiea ritiene che via sia “molta preoccupazione nel mondo e una necessità per noi di recuperare un po' di visione e di monitoraggio”. Grossi ha poi aggiunto: “Sto preparando una visita in Iran, ho scambiato messaggi gentili, cortesi col presidente Pezeshkian. Spero di vederlo, incontrarlo e ascoltare quello che avrà da dire e avere l'opportunità di dire quello che secondo noi è necessario". Secondo l'Aiea è infatti "necessaria più trasparenza" da parte dell'“Iran”, oltre che “collaborazione e lavoro insieme".