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Guerra Israele Medio Oriente, 45 morti in Libano nei nuovi attacchi di Tel Aviv

©Ansa

Il bilancio totale delle vittime sale a 2.865 dall'ottobre 2023, secondo il ministero della Salute libanese. L'Iran promette una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Quattro vittime anche durante operazioni militari israeliane a Tulkarem, in Cisgiordania. 007 Israele: l'Iran attaccherà dall'Iraq prima del voto Usa

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Gli attacchi israeliani hanno ucciso 45 persone in Libano nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime a 2.865 dall'ottobre 2023. Lo rende noto il ministero della Salute libanese, senza fare distinzioni tra civili e combattenti. 

L'Iran ha promesso che una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, secondo l'agenzia di stampa Tasnim. Secondo quanto riferito ad Axios da due fonti israeliane, l'intelligence israeliana suggerisce che l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L'attacco potrebbe partire da milizie filo iraniane in Iraq per evitare ritorsioni sul terreno iraniano contro obiettivi strategici. 

Una fonte di Hamas ha affermato che il gruppo respinge la proposta di tregua a breve termine a Gaza. "L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea", ha detto all'AFP Taher al-Nunu, un leader senior del movimento.


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Morte Sinwar, chi sarà adesso il nuovo leader di Hamas? I possibili successori

L'uccisione del leader del movimento militante islamico per mano di Israele, a poco più di un anno dall’attentato del 7 ottobre 2023, apre una fase di incertezza per l'organizzazione, che potrebbe decidere di affidarsi a un triumvirato in attesa di capire come muoversi soprattutto nel conflitto con gli israeliani. I NOMI

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Nyt: Khamenei ha ordinato prepararsi ad attaccare Israele

La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dato ordine lunedì scorso al Consiglio per la sicurezza nazionale iraniano di prepararsi ad attaccare Israele. Lo riporta il New York Times citando fonti iraniane, secondo le quali Khamenei ha deciso dopo aver esaminato un rapporto militare dettagliato sui danni causati dall'attacco israeliano del 26 ottobre alla produzione missilistica dell'Iran e alle infrastrutture energetiche del Paese. Secondo Khamenei, mette in evidenza il New York Times, la portata dell'attacco di Israele è stata troppo grande per essere ignorata e non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta.

Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO

Idf, intercettati 2 droni in avvicinamento da est

L'esercito israeliano ha affermato che la sua forza aerea ha intercettato due droni in avvicinamento da est, senza specificare da dove provenissero. "Gli Uav sono stati intercettati prima di entrare in territorio israeliano", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. Nelle ultime settimane, la Resistenza islamica in Iraq, una rete libera di fazioni filo-iraniane, ha affermato di aver lanciato diversi di questi droni contro Israele. 

Idf, avviso di evacuazione per città libanese di Nabatiye

L'esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione ai residenti della città di Nabatiye, nel sud del Libano. "Se vi trovate all'interno o nelle vicinanze di un edificio utilizzato da Hezbollah per immagazzinare armi, evacuatelo immediatamente e allontanatevi di almeno 500 metri", ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee, secondo quanto riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour online. 

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Media, Iran prepara attacco prima delle elezioni in Usa

Secondo quanto riferito ad Axios da due fonti israeliane, l'intelligence israeliana suggerisce che l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L'attacco potrebbe partire da milizie filo iraniane in Iraq per evitare ritorsioni sul terreno iraniano contro obiettivi strategici. Secondo le fonti, l'intelligence israeliana suggerisce che l'attacco dovrebbe essere condotto dall'Iraq utilizzando un gran numero di droni e missili balistici. 

Axios: per 007 Israele possibile attacco Iran prima elezioni Usa

L'intelligence israeliana ritiene che l'Iran si stia preparando ad attaccare lo Stato ebraico dal territorio iracheno nei prossimi giorni, possibilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi in programma il 5 novembre. Lo hanno riferito due fonti israeliane ad Axios, secondo le quali per l'intelligence israeliana l'attacco dovrebbe essere condotto  utilizzando un gran numero di droni e missili balistici. Proprio oggi l'Iran ha avvertito che risponderà in modo "brutale" al raid israeliano di sabato scorso.
Lanciare un attacco attraverso le milizie filo-iraniane in Iraq e non direttamente dal territorio iraniano - nota il portale di notizie - potrebbe essere un tentativo da parte dell'Iran di evitare un'altra rappresaglia israeliana, la terza, contro obiettivi strategici nella Repubblica islamica.

Blinken: "Buoni progressi" per cessate il fuoco in Libano"

Il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha dichiarato che sono stati fatti "buoni progressi" nei colloqui su un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. "Considerando il mio recente viaggio nella regione e le discussioni in corso in questo momento, abbiamo fatto buoni progressi in questa direzione", ha dichiarato Blinken in una conferenza stampa. 

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Oggi 45 morti in Libano per attacchi Israele

Gli attacchi israeliani hanno ucciso 45 persone in Libano nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime a 2.865 dall'ottobre 2023. Lo rende noto il ministero della Salute libanese, senza fare distinzioni tra civili e combattenti.

Iran: "La nostra risposta a Israele sarà brutale"

L'Iran darà una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, secondo l'agenzia di stampa Tasnim. "La recente azione del regime sionista, che ha attaccato parti del nostro Paese, è stata un atto disperato, e la Repubblica islamica dell'Iran risponderà in un modo brutale che farà pentire Israele".

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Netanyanu: "Oggi abbiamo piu' liberta' d'azione in Iran"

"Israele oggi ha piu' libertà d'azione che mai in Iran e puo' raggiungere qualsiasi posto in Iran se ne ha bisogno". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, alla luce dell'attacco lanciato da Israele la settimana scorsa contro obiettivi militari nella Repubblica islamica.

Anp, 4 palestinesi uccisi in raid Israele a Tulkarem

Quattro palestinesi sono stati uccisi durante operazioni militari israeliane a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese, precisando che tra le vittime ci sono un 16enne e un 20enne colpiti nel campo di Nur Shams. L'esercito israeliano ha confermato un'operazione in cui ha "eliminato il terrorista Hussam Mallah", identificandolo come un importante membro di Hamas nella zona "che era coinvolto nella pianificazione di attacchi terroristici a breve". 

Netanyahu: "Possiamo raggiungere qualsiasi luogo in Iran"

"Oggi Israele ha più libertà di azione in Iran di quanta ne abbia mai avuta" e "può raggiungere qualsiasi luogo in Iran se necessario". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, tornando sulla recente rappresaglia dello Stato ebraico contro la Repubblica islamica durante un discorso pronunciato alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf.

"L'obiettivo principale che ho fissato è impedire (che l'Iran si doti di, ndr) armi nucleari", ha osservato Netanyahu, citato dal sito di Haaretz. Il primo ministro ha anche parlato del rapporto tra il suo governo e la Casa Bianca, sostenendo di "apprezzare la politica degli Stati Uniti, ma quando è necessario, dico di no".

Amb. palestinese a Roma: "Condanniamo campagna Israele contro Onu"

"Lo Stato di Palestina condanna con la massima fermezza la violenta campagna israeliana contro le Nazioni Unite, le loro agenzie, i loro funzionari e il loro staff, ricordando l'importanza delle posizioni del segretario generale, Antonio Guterres, non solo sull'imprescindibile ruolo dell'Unrwa, ma anche su quello sempre più indispensabile della Corte internazionale di giustizia". Lo afferma in una nota l'ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh, dopo il voto della Knesset che mette al bando in Israele l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.

"Coloro che hanno scelto di unirsi a Israele nella sua crociata contro l'Onu e i difensori dei diritti umani stanno violando i propri obblighi nei confronti di questa organizzazione e tradendo la propria complicità nel genocidio commesso da Israele", prosegue l'ambasciatrice che ha espresso il suo "forte apprezzamento per la condanna espressa da molti, qui in Italia e nel resto del mondo, rispetto alla decisione presa dalla Knesset israeliana di vietare le operazioni dell'Unrwa". 

"Una decisione che, oltre a rappresentare un attacco diretto ai rifugiati e a tutto il popolo palestinese, mina i principi fondamentali delle Nazioni Unite e delle loro agenzie specializzate - aggiunge - La battaglia non è finita e chiedo per questo un'azione urgente che traduca il diffuso rifiuto di questa iniziativa israeliana in misure serie che rendano Israele responsabile delle sue azioni e proteggano le istituzioni delle Nazioni Unite, costringendo lo Stato occupante a ritirare queste leggi e a non andare avanti con la loro attuazione".


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