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Guerra Israele Medio Oriente, 45 morti in Libano nei nuovi attacchi di Tel Aviv

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Nuovo leader hezbollah Qassem si dice pronto a una tregua
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Nuovo leader hezbollah Qassem si dice pronto a una tregua
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Il bilancio totale delle vittime sale a 2.865 dall'ottobre 2023, secondo il ministero della Salute libanese. L'Iran promette una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Quattro vittime anche durante operazioni militari israeliane a Tulkarem, in Cisgiordania. 007 Israele: l'Iran attaccherà dall'Iraq prima del voto Usa

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Gli attacchi israeliani hanno ucciso 45 persone in Libano nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime a 2.865 dall'ottobre 2023. Lo rende noto il ministero della Salute libanese, senza fare distinzioni tra civili e combattenti. 

L'Iran ha promesso che una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, secondo l'agenzia di stampa Tasnim. Secondo quanto riferito ad Axios da due fonti israeliane, l'intelligence israeliana suggerisce che l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L'attacco potrebbe partire da milizie filo iraniane in Iraq per evitare ritorsioni sul terreno iraniano contro obiettivi strategici. 

Una fonte di Hamas ha affermato che il gruppo respinge la proposta di tregua a breve termine a Gaza. "L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea", ha detto all'AFP Taher al-Nunu, un leader senior del movimento.


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Morte Sinwar, chi sarà adesso il nuovo leader di Hamas? I possibili successori

L'uccisione del leader del movimento militante islamico per mano di Israele, a poco più di un anno dall’attentato del 7 ottobre 2023, apre una fase di incertezza per l'organizzazione, che potrebbe decidere di affidarsi a un triumvirato in attesa di capire come muoversi soprattutto nel conflitto con gli israeliani. I NOMI

Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane

Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA

Nyt: Khamenei ha ordinato prepararsi ad attaccare Israele

La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dato ordine lunedì scorso al Consiglio per la sicurezza nazionale iraniano di prepararsi ad attaccare Israele. Lo riporta il New York Times citando fonti iraniane, secondo le quali Khamenei ha deciso dopo aver esaminato un rapporto militare dettagliato sui danni causati dall'attacco israeliano del 26 ottobre alla produzione missilistica dell'Iran e alle infrastrutture energetiche del Paese. Secondo Khamenei, mette in evidenza il New York Times, la portata dell'attacco di Israele è stata troppo grande per essere ignorata e non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta.

Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO

Idf, intercettati 2 droni in avvicinamento da est

L'esercito israeliano ha affermato che la sua forza aerea ha intercettato due droni in avvicinamento da est, senza specificare da dove provenissero. "Gli Uav sono stati intercettati prima di entrare in territorio israeliano", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. Nelle ultime settimane, la Resistenza islamica in Iraq, una rete libera di fazioni filo-iraniane, ha affermato di aver lanciato diversi di questi droni contro Israele. 

Idf, avviso di evacuazione per città libanese di Nabatiye

L'esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione ai residenti della città di Nabatiye, nel sud del Libano. "Se vi trovate all'interno o nelle vicinanze di un edificio utilizzato da Hezbollah per immagazzinare armi, evacuatelo immediatamente e allontanatevi di almeno 500 metri", ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee, secondo quanto riferisce il quotidiano libanese L'Orient le Jour online. 

Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar

Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI

Media, Iran prepara attacco prima delle elezioni in Usa

Secondo quanto riferito ad Axios da due fonti israeliane, l'intelligence israeliana suggerisce che l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre. L'attacco potrebbe partire da milizie filo iraniane in Iraq per evitare ritorsioni sul terreno iraniano contro obiettivi strategici. Secondo le fonti, l'intelligence israeliana suggerisce che l'attacco dovrebbe essere condotto dall'Iraq utilizzando un gran numero di droni e missili balistici. 

Axios: per 007 Israele possibile attacco Iran prima elezioni Usa

L'intelligence israeliana ritiene che l'Iran si stia preparando ad attaccare lo Stato ebraico dal territorio iracheno nei prossimi giorni, possibilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi in programma il 5 novembre. Lo hanno riferito due fonti israeliane ad Axios, secondo le quali per l'intelligence israeliana l'attacco dovrebbe essere condotto  utilizzando un gran numero di droni e missili balistici. Proprio oggi l'Iran ha avvertito che risponderà in modo "brutale" al raid israeliano di sabato scorso.
Lanciare un attacco attraverso le milizie filo-iraniane in Iraq e non direttamente dal territorio iraniano - nota il portale di notizie - potrebbe essere un tentativo da parte dell'Iran di evitare un'altra rappresaglia israeliana, la terza, contro obiettivi strategici nella Repubblica islamica.

Blinken: "Buoni progressi" per cessate il fuoco in Libano"

Il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken ha dichiarato che sono stati fatti "buoni progressi" nei colloqui su un possibile cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. "Considerando il mio recente viaggio nella regione e le discussioni in corso in questo momento, abbiamo fatto buoni progressi in questa direzione", ha dichiarato Blinken in una conferenza stampa. 

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI

Oggi 45 morti in Libano per attacchi Israele

Gli attacchi israeliani hanno ucciso 45 persone in Libano nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime a 2.865 dall'ottobre 2023. Lo rende noto il ministero della Salute libanese, senza fare distinzioni tra civili e combattenti.

Iran: "La nostra risposta a Israele sarà brutale"

L'Iran darà una risposta "brutale" all'attacco israeliano di sabato scorso contro la Repubblica islamica. Lo ha affermato Mohammad Mohammadi Golpayegani, il capo dell'ufficio del leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, secondo l'agenzia di stampa Tasnim. "La recente azione del regime sionista, che ha attaccato parti del nostro Paese, è stata un atto disperato, e la Repubblica islamica dell'Iran risponderà in un modo brutale che farà pentire Israele".

Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro

Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE

Netanyanu: "Oggi abbiamo piu' liberta' d'azione in Iran"

"Israele oggi ha piu' libertà d'azione che mai in Iran e puo' raggiungere qualsiasi posto in Iran se ne ha bisogno". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, alla luce dell'attacco lanciato da Israele la settimana scorsa contro obiettivi militari nella Repubblica islamica.

Anp, 4 palestinesi uccisi in raid Israele a Tulkarem

Quattro palestinesi sono stati uccisi durante operazioni militari israeliane a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito il ministero della Salute palestinese, precisando che tra le vittime ci sono un 16enne e un 20enne colpiti nel campo di Nur Shams. L'esercito israeliano ha confermato un'operazione in cui ha "eliminato il terrorista Hussam Mallah", identificandolo come un importante membro di Hamas nella zona "che era coinvolto nella pianificazione di attacchi terroristici a breve". 

Netanyahu: "Possiamo raggiungere qualsiasi luogo in Iran"

"Oggi Israele ha più libertà di azione in Iran di quanta ne abbia mai avuta" e "può raggiungere qualsiasi luogo in Iran se necessario". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, tornando sulla recente rappresaglia dello Stato ebraico contro la Repubblica islamica durante un discorso pronunciato alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf.

"L'obiettivo principale che ho fissato è impedire (che l'Iran si doti di, ndr) armi nucleari", ha osservato Netanyahu, citato dal sito di Haaretz. Il primo ministro ha anche parlato del rapporto tra il suo governo e la Casa Bianca, sostenendo di "apprezzare la politica degli Stati Uniti, ma quando è necessario, dico di no".

Amb. palestinese a Roma: "Condanniamo campagna Israele contro Onu"

"Lo Stato di Palestina condanna con la massima fermezza la violenta campagna israeliana contro le Nazioni Unite, le loro agenzie, i loro funzionari e il loro staff, ricordando l'importanza delle posizioni del segretario generale, Antonio Guterres, non solo sull'imprescindibile ruolo dell'Unrwa, ma anche su quello sempre più indispensabile della Corte internazionale di giustizia". Lo afferma in una nota l'ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh, dopo il voto della Knesset che mette al bando in Israele l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi.

"Coloro che hanno scelto di unirsi a Israele nella sua crociata contro l'Onu e i difensori dei diritti umani stanno violando i propri obblighi nei confronti di questa organizzazione e tradendo la propria complicità nel genocidio commesso da Israele", prosegue l'ambasciatrice che ha espresso il suo "forte apprezzamento per la condanna espressa da molti, qui in Italia e nel resto del mondo, rispetto alla decisione presa dalla Knesset israeliana di vietare le operazioni dell'Unrwa". 

"Una decisione che, oltre a rappresentare un attacco diretto ai rifugiati e a tutto il popolo palestinese, mina i principi fondamentali delle Nazioni Unite e delle loro agenzie specializzate - aggiunge - La battaglia non è finita e chiedo per questo un'azione urgente che traduca il diffuso rifiuto di questa iniziativa israeliana in misure serie che rendano Israele responsabile delle sue azioni e proteggano le istituzioni delle Nazioni Unite, costringendo lo Stato occupante a ritirare queste leggi e a non andare avanti con la loro attuazione".


Governo libanese, almeno 12 uccisi in raid di Israele nel paese

E' di almeno 12 persone uccise, tra cui alcune donne, il bilancio dei recenti attacchi di Israele in varie regioni del Libano. Lo riferisce il ministero della sanità libanese, secondo cui queste vittime si aggiungono alle 15 registrate stamani. Secondo il ministero, una donna è stata uccisa e suo marito ferito nella valle della Bekaa da un raid aereo israeliano. Un altro attacco sferrato dall'aviazione dello Stato ebraico ha ucciso cinque persone a Hermel, nella cittadina di Mekne, dove un edificio è stato colpito e distrutto. L'agenzia governativa di notizie Nna afferma che a Mekne si scava sotto le macerie alla ricerca di altre vittime. Nelle prime ore del pomeriggio un altro sanguinoso attacco compiuto da Israele ha ucciso, a Sidone, nella cittadina di Arzi, cinque persone che si trovavano in un edificio colpito dai jet con la Stella di Davide. 

Razzo dal Libano cade su base irlandese Unifil, nessun ferito

Una base per le truppe di peacekeeping irlandesi dell'Unifil nel Libano meridionale è stata colpita da un razzo lanciato contro Israele. Lo ha riferito l'esercito irlandese citato dal Times of Israel, sottolineando che nessuno è rimasto ferito. Il tenente generale Sean Clancy, capo di stato maggiore delle forze di difesa irlandesi, ha affermato che il razzo Katyusha è caduto in un'area non occupata di Camp Shamrock, nel sud Libano, causando "danni minimi". Il razzo - ha sottolineato - stava viaggiando verso Israele e non è chiaro se sia caduto o se sia stato abbattuto dal sistema di difesa israeliano Iron Dome. Il premier irlandese Simon Harris ha descritto l'incidente come "estremamente grave" e ha affermato che non si sta facendo abbastanza per proteggere le truppe di peacekeeping nel mezzo del conflitto Israele-Hezbollah. "Ribadisco fermamente il mio appello in relazione alla necessità di rispettare il diritto internazionale e le protezioni specifiche che vengono fornite ai peacekeeper", ha affermato. Circa 350 soldati irlandesi sono attualmente schierati come peacekeeper con la missione delle Nazioni Unite in Libano dell'Unifil. 

Media Libano, raid Israele su Baalbeck dopo ordine evacuazione

Israele ha attaccato il Libano orientale con quattro raid contro il villaggio di Douris e intorno alla città di Baalbeck, dopo un appello all'evacuazione pubblicato dall'esercito israeliano. Lo afferma l'agenzia di stampa ufficiale libanese. "Aerei nemici hanno effettuato quattro raid sulla città di Douris e nei dintorni della città di Baalbeck", ha riferito l'agenzia Ani. 

Razzo su base truppe irlandesi Unifil, nessun ferito

La base delle truppe irlandesi impiegate nella missione di Unifil in Libano è stata colpita da un razzo, presumibilmente sparato da Hezbollah, ma non ci sono stati feriti. Lo ha confermato il premier irlandese Simon Harris su X, che è stato "informato dell'attacco missilistico a Camp Shamrock". "Le nostre truppe sono al sicuro e stanno bene", ha assicurato. Secondo il capo di Stato maggiore irlandese Sean Clancy, è stata colpita una parte non occupata di Camp Shamrock, a 7 km dal confine israeliano. Il razzo, di fabbricazione russa, "stava viaggiando da nord verso sud in Israele", riporta il Guardian. Ieri, il portavoce della missione Onu, Andrea Tenenti, ha riferito che ci sono stati circa 30 attacchi alle basi Unifil nella zona cuscinetto tra Libano e Israele, di cui 20 sono stati attribuiti alle truppe israeliane. Lunedì un razzo, probabilmente sparato da Hezbollah, ha colpito il quartier generale dei caschi blu a Naqoura, ferendo lievemente otto soldati austriaci. 

Unicef, ogni giorno viene ucciso un bambino in Libano dal 4 ottobre

Ogni giorno, dal 4 ottobre, in Libano viene ucciso un bambino e dieci vengono feriti. E' l'allarme dell'Unicef che, in una nota, spiega quali sono gli effetti che i raid aerei israeliani stanno avendo sulla popolazione libanese. Molti bambini, infatti, sono profondamente traumatizzati dalla violenza e molti hanno mostrato gravi segni di disagio emotivo, tra cui ansia da separazione, isolamento, aggressività e problemi di concentrazione. Molti bambini soffrono inoltre di disturbi del sonno, incubi, mal di testa e perdita di appetito e, senza la stabilità della scuola, non hanno spazi per giocare, imparare e guarire, ha aggiunto.

La direttrice esecutiva dell'Unicef Catherine Russell ha chiesto un cessate il fuoco immediato per proteggere i bambini. "La guerra in corso in Libano sta sconvolgendo la vita dei bambini e, in molti casi, infliggendo gravi ferite fisiche e profonde cicatrici emotive", ha affermato Russell. "La guerra distrugge gli ambienti sicuri di cui i bambini hanno bisogno. Quando i bambini sono costretti a sopportare periodi prolungati di stress traumatico, affrontano gravi rischi per la salute e psicologici, e le conseguenze possono durare tutta la vita", ha aggiunto. Il Ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 166 bambini sono stati uccisi e 1.168 feriti dall'ottobre dell'anno scorso.

Missili dal Libano su Israele, 7 morti in due attacchi

Sette persone sono rimaste uccise in Israele, in due diversi attacchi, a causa di razzi sparati dal Libano. Cinque i morti stamane vicino Metula, e altri due nel pomeriggio vicino Kiryat Ata, nella zona di Haifa. In tutti e due i casi, le vittime sono state colpite mentre si trovavano al lavoro in zone agricole. 

Netanyahu a Usa, tregua Libano deve garantire nostra sicurezza

"Il primo ministro ha specificato che la questione principale non sono le scartoffie per questo o quell'accordo, ma la determinazione e la capacità di Israele di garantire l'applicazione dell'accordo e di prevenire qualsiasi minaccia alla sua sicurezza proveniente dal Libano", ha fatto sapere l'ufficio di Netanyahu dopo l'incontro svoltosi a Gerusalemme con gli inviati di Biden. 

Una donna leggermente ferita vicino Haifa dopo lancio razzi

Il servizio di soccorso Magen David Adom ha dichiarato che una donna di 21 anni è rimasta leggermente ferita nei pressi della città di Shfar'am, nel nord di Israele, durante l'ultimo lancio di razzi nei pressi di Haifa. Lo riporta Haaretz.   Secondo il servizio di soccorso, la donna è rimasta ferita quando le schegge le hanno colpito la parte superiore del corpo ed è stata trasferita al Rambam Hospital per cure mediche. 

Altri razzi da Libano su nord Israele, 2 feriti gravi

Altri razzi dal Libano sono caduti sul nord di Israele, nella zona di Kiryat Ata, e due persone sono rimaste gravemente ferite. Lo hanno riferito i soccorritori, citati da Haaretz. Stamane in cinque sono morti per un missile caduto vicino a Metula. 

Berlino chiude i consolati iraniani in Germania

La Germania ha annunciato la chiusura dei tre consolati iraniani sul suo territorio in reazione all'esecuzione da parte di Teheran del dissidente iraniano naturalizzato tedesco Jamshid Sharmahd. Berlino "ha deciso di chiudere i tre consolati generali iraniani a Francoforte sul Meno, Monaco e Amburgo" dopo "l'assassinio" del dissidente da parte di "un regime dittatoriale e ingiusto", ha affermato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock. 

Gaza, sale a 43.204 numero morti da inizio guerra

E' di 43.204 il numero dei palestinesi che sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. Lo rende noto il ministero della Salute di Gaza aggiungendo che 101.641 palestinesi sono rimasti feriti in oltre un anno di guerra.

Media, attacchi di Israele vicino a Tiro nel sud del paese

I canali libanesi Al-Jadeed e Al Mayadeen hanno segnalato diversi attacchi nel villaggio di Al-Khosh, vicino alla città di Tiro, nel Libano meridionale. Al-Jadid ha segnalato otto attacchi. Lo riporta Haaretz. 

Libano, 6 sanitari di Hezbollah uccisi in raid Israele

Sei soccorritori affiliati a Hezbollah e al suo alleato Amal sono stati uccisi e quattro sono rimasti feriti in attacchi israeliani nel Libano meridionale. Lo ha riferito il ministero della Salute del Paese dei Cedri in una nota, precisando che dall'ottobre 2023 il bilancio è di 178 operatori sanitari uccisi e 279 feriti. Secondo il ministero, Israele "ha preso di mira un punto di raccolta del Comitato sanitario islamico nel villaggio di Derdghaiya", uccidendo quattro paramedici. Altri due, appartenenti al Comitato sanitario islamico e all'associazione Al-Risala affiliata al movimento sciita Amal, sono morti in diversi raid israeliani contro i loro veicoli. 

Cinque morti nel nord d'Israele per razzi dal Libano

Il presidente del consiglio di Metula vicino al confine con il Libano, nel nord di Israele, ha annunciato che cinque persone sono state uccise dal lancio di razzi e un'altra persona è rimasta gravemente ferita. Lo riporta Haaretz.   L'incidente è avvenuto in una zona agricola nei pressi della città. Quattro delle vittime sono lavoratori stranieri provenienti dalla Thailandia e uno è un cittadino israeliano. Un membro del team di risposta alle emergenze di Metula ha detto ad Haaretz che l'esercito aveva permesso ai lavoratori di entrare nella zona, nonostante si tratti di una zona militare chiusa. 

Miqati: "Ultimatum israeliani ai civili sono un crimine di guerra"

Gli ultimatum di Israele ai civili libanesi perché evacuino le aree che saranno bombardate sono dei crimini di guerra: lo ha detto oggi a Beirut il premier uscente libanese Najib Miqati. 

Infuria la battaglia di Khiam tra Hezbollah e Israele

Per il terzo giorno consecutivo infuria nel sud del Libano la battaglia di Khiam tra militari israeliani, che hanno invaso il paese dall'inizio di ottobre, e combattenti di Hezbollah che resistono all'aggressione nemica lungo la fascia di territorio più a ridosso della linea di demarcazione. Secondo media di Beirut, i soldati israeliani si sono arroccati su alcune posizioni nella piana di Khiam, a sud-est della cittadina posta su una collina da cui si dominano le direttrici viarie verso nord. Hezbollah dal canto suo ha affermato anche stamani di aver preso di mira con lanci di mortai gruppi di soldati nemici che tentano di raggiungere la cittadina. Khiam è tristemente nota per aver ospitato a lungo, durante la prima occupazione militare israeliana del sud del Libano (1978-2000), la famigerata prigione e luogo di tortura dove Israele rinchiudeva i combattenti libanesi, palestinesi e di altre nazionalità che resistevano allo Stato ebraico. Nel luglio del 2006, durante l'ultima guerra tra Hezbollah e Israele, a Khiam furono uccisi in un bombardamento di Israele Israele quattro caschi blu dell'Onu: un austriaco, un canadese, un finlandese e un cinese. 

Soldati Israele

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Il governo libanese denuncia: "Israele spara sui soccorritori"

Il ministero della sanità libanese ha denunciato stamani Israele per i ripetuti attacchi aerei contro i soccorritori, gli ambulanzieri e gli operatori della Protezione civile. Dall'8 ottobre del 2023, riferisce il ministero, Israele ha ucciso in Libano 173 paramedici e ne ha feriti 277, si legge nel bilancio diffuso stamani dal governo di Beirut. 

Governo del Libano, 9 persone uccise in un raid di Israele nelle ultime ore

Israele ha ucciso nove persone, tra cui civili e soccorritori, nelle ultime ore in Libano secondo il bilancio aggiornato del ministero della sanità libanese. Gli attacchi israeliani più sanguinosi si sono verificati nella valle della Bekaa e nel sud del Libano.

Ong, 3 morti nei raid israeliani a Homs in Siria

Tre persone sono morte nei raid israeliani sulla città siriana Homs vicino al confine libanese. Lo comunica l'ong War Monitor.

Razzo dal Libano sul nord di Israele, 5 morti e un ferito grave

Si aggrava il bilancio del razzo sparato dal Libano che ha colpito una zona agricola vicino Metula, nel nord di Israele. Cinque persone sono morte e una è rimasta gravemente ferita. Secondo informazioni di stampa, tra le vittime, una era israeliana e le altre quattro straniere.

Al-Sisi vede Burns, colloqui su sforzi per il cessate il fuoco a Gaza e in Libano

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha incontrato il direttore della Cia William Burns per discutere degli sforzi congiunti per allentare le tensioni a Gaza e dei negoziati per un cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri. Lo ha affermato la presidenza egiziana in una dichiarazione, sottolineando l'urgente necessità di un cessate il fuoco in Libano. Sisi ha anche criticato la recente legge israeliana che limita le operazioni dell'Unrwa, sottolineando il ruolo essenziale dell'agenzia e sollecitando che il suo lavoro non venga interrotto.

Medio Oriente, l'Fmi: "I conflitti lasceranno cicatrici durature nei paesi dell'area"

Gaza, Libano e Sudan impiegheranno decenni per riprendersi dai conflitti che imperversano sul loro territorio. Ad affermarlo è il Fondo monetario internazionale (Fmi) sottolineando che le azioni militari di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza e Hezbollah in Libano e la guerra civile in Sudan avranno un impatto duraturo. "I danni causati da questi conflitti lasceranno cicatrici durature nei loro epicentri per decenni", afferma in un rapporto l'Fmi che ha abbassato le previsioni di crescita per il Medio Oriente e l'Asia centrale al 2,1% per il 2024, con un calo dello 0,6% dovuto alle guerre e alla minore produzione di petrolio. Secondo il Regional Economic Outlook del Fmi, redatto a settembre, la crescita dovrebbe salire al 4,0% l'anno prossimo, a seconda dei conflitti.

"Quest'anno è stato difficile, con conflitti che hanno causato devastanti sofferenze umane e danni economici duraturi", sottolinea a Dubai Jihad Azour, direttore del Dipartimento Medio Oriente e Asia Centrale del Fmi. "La recente escalation in Libano ha aumentato notevolmente l'incertezza nell'intera regione Mena".

Le previsioni del Fmi per il Libano, dove il conflitto con Israele si è intensificato questo mese, sono state sospese. Ma le stime "prudenti" indicano una contrazione del 9,0-10% quest'anno, ha detto Azour. "L'impatto sul Libano sarà grave e dipenderà da quanto durerà il conflitto", ha dichiarato l'ex ministro delle Finanze libanese. I tagli alla produzione di petrolio dell'Opec+, finalizzati a sostenere i prezzi, "stanno contribuendo a rallentare la crescita a breve termine di molte economie", ha affermato il Fmi. Per gli esportatori di petrolio della regione, "la crescita a medio termine dovrebbe essere moderata, poiché le riforme di diversificazione economica richiederanno tempo per dare risultati", sottolinea l'Fmi. Secondo l'Fmi i rischi al ribasso continuano a dominare, tra cui la fluttuazione dei prezzi delle materie prime, i conflitti e gli shock climatici.

No di Hamas alla tregua breve: "Serve cessate il fuoco permanente"

Hamas ha ribadito la sua opposizione a qualsiasi proposta di sospensione temporanea dei combattimenti a Gaza, insistendo su un cessate il fuoco permanente. "L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non temporanea", ha dichiarato un alto esponente del gruppo militante palestinese, Taher al Nunu. Secondo una fonte vicina ai colloqui, i mediatori dovrebbero proporre ad Hamas una tregua di "meno di un mese" con uno scambio tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi e l'aumento degli aiuti a Gaza. Questa ipotesi è stata al centro delle discussioni avute tra domenica e lunedì tra il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns e il primo ministro del Qatar a Doha. Nunu ha detto che Hamas non ha ricevuto finora alcuna proposta, aggiungendo che se ricevesse un piano del genere, risponderebbe. Allo stesso tempo, ha ribadito le richieste ripetute in questi mesi dal gruppo: "Un cessate il fuoco permanente, il ritiro (delle forze israeliane) da Gaza, il ritorno degli sfollati, sufficienti aiuti umanitari alla Striscia e un serio accordo di scambio di prigionieri".

Gaza

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Media: "L'Idf ha attaccato edifici a Homs in Siria"

I media statali siriani hanno riferito che l'esercito israeliano ha attaccato diversi edifici nella zona di Al-Qusayr, alla periferia della città di Homs. Lo riporta Haaretz. "L'attacco israeliano ha causato danni alla zona industriale e ad alcune aree residenziali di Qousseir, nella regione centrale di Homs", ha dichiarato Sana, riferendo che 'civili sono rimasti feriti'. 

Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente

Il recente attacco condotto da Israele contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". COSA SAPERE

Razzi di Hebzollah su Metula, feriti 5 soldati israeliani

Razzi di Hezbollah hanno colpito la città di Metula, nel nord di Israele, ferendo cinque militari di cui uno in modo grave. Lo riporta l'esercito israeliano, secondo quanto riporta l'emittente N12. I feriti sono stati trasferiti nell'ospedale di Rambam a Haifa.

Idf: "Nuovo avviso di evacuazione per città libanese di Baalbek"

L'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i residenti della città libanese di Baalbek e delle aree circostanti, per il secondo giorno consecutivo. Ieri la città è stata poi colpita. Lo riporta il Guardian. 

Hamas: "Respingiamo proposta di tregua breve a Gaza"

Una fonte di Hamas afferma che il gruppo respinge la proposta di tregua a breve termine a Gaza. "L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea", ha detto all'AFP Taher al-Nunu, un leader senior del movimento.

Barrot: "Shock per gli appelli dei ministri a ricolonizzare Gaza"

Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, intervistato questa mattina da BFMTV/RMC, si è detto ''scioccato'' per l'appello di alcuni ministri israeliani a ricolonizzare la Striscia di Gaza. ''Dichiarazioni estremamente gravi'', deplora il capo del Quai d'Orsay, aggiungendo che ''la colonizzazione aggressiva all'opera da due anni dietro l'incitazione e gli incoraggiamenti di alcuni ministri del governo Netanyahu è una chiara violazione del diritto internazionale". ''Sentire oggi che bisognerebbe colonizzare il nord di Gaza, è ovviamente qualcosa che mi sciocca,  sono dichiarazioni estremamente gravi che ledono l'unica soluzione in grado di garantire durevolmente pace e sicurezza a Israele, vale a dire la soluzione a due Stati", avverte Barrot, ricordando che Parigi ha già adottato sanzioni contro 28 coloni estremisti israeliani. Il riferimento va, in particolare, ai ministri Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich,che sostengono la colonizzazione in Cisgiordania occupata nonché la ricolonizzazione di una parte della Striscia di Gaza lacerata da oltre un anno dalla guerra tra Hamas e Israele. 

Libano, colpita auto vicino a Beirut: un morto

Un'auto è stata colpita stamattina da un attacco israeliano su una strada molto frequentata vicino a Beirut e il suo conducente è stato ucciso: lo ha confermato una fonte della sicurezza libanese, il giorno dopo un attacco simile sullo stesso punto vicino a Beirut. "Un drone israeliano ha preso di mira un'auto Mercedes sulla strada per Araya, uccidendo il suo conducente" la cui identità non è stata ancora determinata, ha detto la fonte. L'Agenzia nazionale d'informazione libanese (Ani) ha confermato che un "drone nemico" aveva preso di mira l'auto sulla strada internazionale che attraversa la citta' di Araya e collega Beirut alla pianura della Bekaa, a est della capitale. Del veicolo, dopo l'esplosione e l'incendio che ne è seguito, rimane solo la carcassa, come mostrano le immagini pubblicate sui social network da chi si trova su auto e bus lungo l'autostrada. Ieri nello stesso punto è stato colpito un furgone che trasportava armi e munizioni di Hezbollah a Kahale', un villaggio vicino ad Araya. 

Hezbollah, chi è il nuovo leader Naim Qassem, successore di Nasrallah e Safieddine

La milizia libanese ha scelto il successore del defunto capo, ucciso da un attacco israeliano a Beirut, così come Safieddine. Qassem dal 1991 ha rivestito il ruolo di vicesegretario del gruppo alleato di Hamas e appoggiato dall'Iran. Era di fatto il numero due dopo Nasrallah. IL PROFILO

Il nuovo leader di Hezbollah, Qassem, si dice pronto a una tregua. VIDEO

Israele chiede evacuazione villaggi nel sud del Libano

Israele chiede l'evacuazione dei residenti di diversi villaggi nel sud del Libano.

Media, leader Hezbollah apre la porta a diplomazia con Israele

Una fonte in Libano ha dichiarato al quotidiano libanese Al-Diyar che il neo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha aperto le porte alla diplomazia con Israele. Lo riporta Haaretz. Secondo la fonte, nel suo discorso di mercoledì, Qassem sembrava aver dato il via libera ai negoziati per il cessate il fuoco. Tuttavia, raggiungere un accordo potrebbe richiedere settimane o mesi, ha detto la fonte, chiarendo che "tutta l'attività diplomatica, anche se si intensificherà nei prossimi giorni, non porterà a un rapido cambiamento sul campo". 

Attaccati circa 150 obiettivi di Hezbollah in 24 ore

Nelle ultime 24 ore l'aeronautica militare israeliana ha attaccato circa 150 obiettivi di Hezbollah e Hamas, tra cui edifici militari, centri di comando, depositi di armi, posti di osservazione e lanciatori, ha riferito inoltre l'esercito. 

Due palestinesi uccisi in scontri con Idf in campo profughi Cisgiordania

Due palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in scontri nel campo profughi di Nur Shams, hanno reso noto fonti mediche palestinesi a Tulkarem dopo l'uccisione, rivendicata dalle Idf e dallo Shin Bet, del presunto operativo di Hamas Husam Malah. Le Idf hanno accusato Malah di aver organizzato attacchi per il futuro immediato. 

Israele annuncia uccisione comandante Hezbollah

Le forze israeliane hanno annunciato l'uccisione, in un raid aereo nel sud del Libano, di un comandante di Hezbollah responsabile della divisione anti carro della zona di Ghajar, Muhammad Khalil Aliyan.

Idf, si combatte in Cisgiordania, drone su campo profughi

Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno bombardato il campo profughi di Nour Shams con un drone; il campo si trova nella parte orientale della città di Tulkarem, in Cisgiordania. L'attacco è  stato deciso in risposta al fuoco nemico che a sua volta reagiva a  un'operazione di terra israeliana che ha causato diverse vittime, secondo i media locali. "Le forze di sicurezza stanno lavorando ad un'operazione antiterrorismo a Nour Shams", hanno scritto le Idf in un comunicato, e "durante l'operazione un aereo ha attaccato dall'alto una squadra di terroristi armati che sparavano contro le nostre forze". L'agenzia ufficiale palestinese Wafa ha riferito che un "gran numero" di veicoli delle forze israeliane accompagnati da tre bulldozer sono entrati nella città di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, e hanno imposto "uno stretto assedio" al campo profughi di Nour Shams. Wafa ha riferito di esplosioni e "scontri violenti", prima di specificare che almeno un bambino e' stato ucciso e un giovane è rimasto "gravemente ferito" dal bombardamento del drone israeliano.

Trump a Netanyahu, voglio fine guerra entro mio ritorno

L'ex presidente Donald Trump ha ribadito al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che vuole che la guerra a Gaza sia conclusa prima che lui torni alla Casa Bianca. Lo riporta The Times of Israel, che cita due fonti a conoscenza della telefonata. Trump aveva detto questa cosa già a luglio, quando nel suo resort di Mar-a-Lago, in Florida, aveva incontrato il premier israeliano. 

Media, Hezbollah lancia 4 attacchi a Israele

Il gruppo armato libanese di Hezbollah ha reso noto che suoi combattenti hanno effettuato quattro attacchi contro postazioni israeliane, tra cui gli insediamenti di Liman, Gesher HaZiv e la citta' di Kiryat Shmona. Lo riporta Al Jazeera. Gli attacchi sono avvenuto mentre il suo nuovo leader, Naim Quassem, sottolineava che il gruppo avrebbe continuato a combattere contro Israele fino a che non verranno offerte loro condizioni accettabili per il cessate il fuoco.

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