A dirlo è stato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. "Abbiamo tanti sacrifici davanti a noi, ma siamo fiduciosi che la vittoria sarà nostra". Questo il messaggio del nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo primo discorso tv. Israele ha ordinato ai residenti di Baalbek, Ain bourday e Durous di evacuare "immediatamente" le città. Nuova proposta per cessate il fuoco e rilascio di ostaggi tra Israele e Hamas presentata ai mediatori
Per gli Stati Uniti "Israele non sta facendo abbastanza per ridurre al minimo" le morti di civili a Gaza. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa, sottolineando che Washington ha parlato più volte della questione con le autorità israeliano.
Il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo primo discorso pubblico dalla nomina, ha promesso di seguire i "piani di guerra" del predecessore Hassan Nasrallah, ucciso dagli israeliani il mese scorso.
Un accordo per il cessate il fuoco con il rilascio di 11-14 ostaggi tra Israele e Hamas. Questa la proposta che è stata recentemente presentata ai mediatori: lo riferiscono i media israeliani.
Israele ha ordinato ai residenti delle città di Baalbek , Ain bourday e Durous nella valle della Bekaa, nel Libano orientale, di evacuare "immediatamente" le città prima di iniziare a bombardare quelle che ha dichiarato essere strutture di Hezbollah. Il sindaco di Baalbek, Moustafa al-Chall , ha affermato che l'ordine di evacuazione ha spinto molte famiglie a fuggire dalla città.
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Hassan Nasrallah, chi era il leader di Hezbollah ucciso da Israele
- Chi era Safieddine, successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah
- Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
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Morte Sinwar, chi sarà adesso il nuovo leader di Hamas? I possibili successori
L'uccisione del leader del movimento militante islamico per mano di Israele, a poco più di un anno dall’attentato del 7 ottobre 2023, apre una fase di incertezza per l'organizzazione, che potrebbe decidere di affidarsi a un triumvirato in attesa di capire come muoversi soprattutto nel conflitto con gli israeliani. I NOMI
Cos'è l'Idf, come sono organizzate e come funzionano le Forze armate israeliane
Create nel 1948, ogg contano su 170mila soldati effettivi, grazie alla coscrizione obbligatoria di tre anni per gli uomini e di due per le donne. Dispongono, inoltre, di 3.500 carri armati. COME FUNZIONA
Israele, video di Sinwar con famiglia in un tunnel prima dell'attacco del 7 ottobre 2023
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso le immagini di un video in cui si vede il leader di Hamas, insieme ai suoi due figli e alla moglie, attraversare un tunnel con una scorta di provviste prima dell’attacco contro Israele del 7 ottobre 2023. IL VIDEO
Tunnel, esplosivi e guerriglia: come si sta riorganizzando Hamas dopo la morte di Sinwar
Hamas ha perso tantissimi dei suoi comandanti, dall'inizio della guerra. Su tutti, il capo dell'ufficio politico, Yahya Sinwar, ucciso il 17 ottobre a seguito di uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza. Ritenuto da Israele "il grande assassino, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre", rappresentava una figura fondamentale per il gruppo. Da subito gli analisti hanno concordato sul fatto che per Hamas questo sia stato un colpo quasi "fatale". Ma ciò non vuol dire che la sconfitta di Hamas - prerogativa dell’operazione israeliana a Gaza - sia vicina, anzi. LEGGI QUI
Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare
Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. LEGGI QUI
Mikati: "Spero in un cessate il fuoco entro pochi giorni"
Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha dichiarato che si sta impegnando per un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hezbollah entro pochi giorni. "Stiamo facendo del nostro meglio per avere un cessate il fuoco entro le prossime ore o giorni", ha detto Mikati durante un'intervista televisiva con l'emittente libanese Al-Jadeed, aggiungendo di essere "cautamente ottimista".
Israele soddisfatta per giudice Francia su Euronaval
Il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, ha salutato con soddisfazione la "decisione importante" della giustizia francese di autorizzare le società israeliane a partecipare alla fiera di difesa Euronaval, che si terrà la prossima settimana vicino a Parigi. "Questa è una vittoria importante per la giustizia e un chiaro messaggio contro i tentativi di indebolire Israele nella sua lotta contro le forze del male", ha affermato il ministro su X, dopo che il Tribunale del commercio di Parigi ha invalidato la decisione degli organizzatori di vietare ad alcune imprese israeliane di partecipare a questa fiera.
Israele-Iran, cronologia di una rivalità storica: le tappe dello scontro
Le pesanti tensioni tra Israele e l'Iran hanno una storia lunga decenni, tra minacce, proclami, guerre clandestine e attacchi via terra, mare, aria e cyberspazio. I raid incrociati che hanno segnato il 2024, in ordine cronologico sono solo l'ultimo stadio di una escalation tra i due Paesi, esacerbata un anno fa dall’inizio dell’operazione militare a Gaza. Ecco i principali eventi che hanno scandito il passaggio da una guerra ombra al conflitto aperto. LE TAPPE
Il premier del Libano: "Spero tregua nelle prossime ore o giorni"
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha annunciato che si sta battendo per un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. "Stiamo facendo del nostro meglio per avere un cessate il fuoco nelle prossime ore o giorni", ha detto Mikati nel corso di un'intervista televisiva con l'emittente libanese Al-Jadeed, aggiungendo di essere "cautamente ottimista".
Unifil: "La missione Onu colpita più di 30 volte ad ottobre"
La missione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil) è stata vittima di più di 30 "incidenti" dall'inizio di ottobre. Lo ha detto il portavoce Andrea Tenenti parlando in videoconferenza all'Onu. "Dal 1 ottobre Unifil ha registrato più di 30 incidenti che hanno causato danni a proprietà o installazioni delle Nazioni Unite o feriti tra le forze di pace", ha precisato: "Siamo stati in grado di attribuire circa 20 di essi a sparatorie o azioni da parte delle forze armate israeliane, almeno 7 dei quali erano intenzionali". "Ciò che è particolarmente preoccupante - ha insistito - sono gli incidenti in cui le forze di pace che svolgono la loro missione, così come le nostre telecamere, le torri di illuminazione e di osservazione sono state deliberatamente prese di mira dalle forze armate israeliane".
Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente
L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". LEGGI L'ARTICOLO
Ultimo tentativo di Biden per la tregua in Medio Oriente
L'amministrazione Biden, alla vigilia del voto, fa quello che sarà probabilmente l'ultimo tentativo di far tacere le armi a Gaza e in Libano: il consigliere per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, Brett McGurk, e il suo inviato speciale Amos Hochstein sono in viaggio per incontrare il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e altri alti funzionari al fine di discutere le condizioni di un possibile cessate il fuoco con Hezbollah. Uno sforzo diplomatico che potrebbe però aver vita breve: secondo la Cnn, l'Iran potrebbe rispondere ai recenti attacchi di Israele in maniera "definitiva e dolorosa" e, probabilmente, prima del voto americano. L'emittente cita una fonte iraniana, senza comunque fornire una data precisa per la "risposta". Il nuovo leader di Hezbollah, Naïm Qassem, pur mantenendo la linea dura del Partito di Dio durante il suo primo discorso dopo l'elezione a capo del movimento filo-iraniano, ha dichiarato di essere pronto a un cessate il fuoco con Israele a determinate "condizioni", precisando comunque che al momento non c'è alcun progetto serio sul tavolo. "Se Israele decide di voler fermare l'aggressione, diciamo che siamo d'accordo, ma alle condizioni che riteniamo appropriate", ha detto Qassem nel discorso televisivo preregistrato, che a un certo punto si è interrotto per un presunto cyberattacco. "Qualsiasi soluzione politica avverrà tramite negoziati indiretti", ha spiegato, aggiungendo che il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, alleato di Hezbollah, è stato incaricato dal suo gruppo di "negoziare" un cessate il fuoco. Che ci sia attività intensa attorno all'idea di una tregua in Libano è stato confermato dal ministro israeliano dell'Energia, Eli Cohen, membro del gabinetto di sicurezza, dove si stanno discutendo i termini di una tregua con Hezbollah nel sud del Libano. I due emissari Usa "stanno viaggiando in Israele per affrontare questioni tra cui una risoluzione diplomatica in Libano, nonché come porre fine al conflitto a Gaza", ha detto ai giornalisti il ;;portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. "Vogliamo vedere un cessate il fuoco. Vogliamo vedere una risoluzione diplomatica che consenta ai civili sia in Libano che in Israele di tornare alle loro case", ha detto Miller, ribadendo che gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Israele per evitare "danni diffusi" in Libano. Il portavoce ha anche ripetuto che per gli Stati Uniti "Israele non sta facendo abbastanza per ridurre al minimo" le morti di civili a Gaza. E mentre nella Striscia continua la conta dei morti e non cessano i raid israeliani - ieri la strage a Beit Lahia, 93 vittime - "Hamas è stato fermo nel sostenere che qualsiasi accordo di cessate il fuoco debba portare al ritiro totale delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza", secondo quanto scrive il sito Middle East Eye, sottolineando che secondo fonti informate il gruppo palestinese avrebbe respinto anche la recente proposta di rilascio di un piccolo numero di prigionieri israeliani e una cessazione delle ostilità per 30 giorni. Secondo questa fonte, Hamas ha "respinto la proposta avanzata da Qatar, Egitto e Stati Uniti, nonostante notizie di media israeliani affermino che sia ancora in fase di valutazione".
Tel Aviv, camion contro una fermata dell'autobus: un morto e più di 30 feriti
Il tir ha colpito all'incrocio di Glilot, nei pressi di Herzliya, zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell'Idf, tra cui l'unità di intelligence 8200. L'autista del camion è stato "neutralizzato". Gli investigatori propendono per un atto terroristico. LE IMMAGINI
Usa a Israele: "Contrari a legge che vieta apertura consolati a Gerusalemme"
Gli Stati Uniti hanno espresso a Israele il loro disappunto per la legge approvata ieri dalla Knesset che vieta l'apertura di nuovi consolati stranieri a Gerusalemme al servizio dei palestinesi. Lo ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller in una conferenza stampa. Il consolato statunitense era stato chiuso dall'ex presidente Donald Trump nel 2019. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva promesso di riaprire la missione, ma serve il vie libera di Israele poiché l'edificio si trova nel territorio israeliano a Gerusalemme Ovest.
"Ci opponiamo a tale legge, lo abbiamo chiarito e continuiamo a credere che l'apertura di un consolato statunitense a Gerusalemme sarebbe un modo importante per il nostro Paese di impegnarsi e fornire supporto al popolo palestinese", ha affermato Miller.
Cnn: "Iran risponderà a attacchi Israele prima del voto Usa"
La risposta dell'Iran ai recenti attacchi di Israele sarà "definitiva e dolorosa" e, probabilmente, arriverà prima del voto americano. Lo riporta Cnn citando una fonte iraniana, senza comunque fornire una data più precisa per la risposta.
Libano, sale a 2.822 morti bilancio raid Israele da ottobre 2023
Gli attacchi israeliani in Libano hanno ucciso 2.822 persone e ne hanno ferite altre 12.937 dall'ottobre 2023. Lo ha affermato il ministero della Salute libanese.
Usa: "Se l'Iran risponderà all'attacco noi con Israele"
"Iran non dovrebbe rispondere all'attacco di Israele. Se lo farà noi sosterremo Israele". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.
Hezbollah: "Razzi contro postazione militare vicino a Tel Aviv"
Gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver lanciato razzi contro una postazione militare israeliana vicino a Tel Aviv, nel contesto della guerra tra Israele e il movimento islamico filo-iraniano. In una dichiarazione, Hezbollah ha affermato di aver lanciato razzi contro un "campo di addestramento di unità speciali" a sud-est della città costiera.