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Guerra Israele Medio Oriente, fonti mediche: 143 morti oggi in raid israeliani Gaza

©Getty

Negli attacchi, 132 persone sarebbero decedute nel nord della Striscia. Un bamobardamento aereo sulla città ha centrato nella notte un palazzo di cinque piani causando almeno "93 morti". Tra le vittime anche 20 bambini, ha riferito l'Unicef, mentre circa 40 persone sono disperse. Vienna: “Colpiti 8 soldati Unifil a Naqoura”. A renderlo noto su X è Michael Bauer, portavoce della Difesa austriaca, che parla di abrasioni leggere e superficiali e assicura che nessuno necessita di cure mediche di emergenza

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Idf: "Rilevati circa 50 razzi provenienti dal Libano"

L'esercito israeliano (Idf) ha rilevato questa mattina nello spazio aereo del Paese circa 50 razzi provenienti dal Libano dopo che le sirene d'allarme sono risuonate nelle zone dell'Alta Galilea e della Galilea occidentale. Lo ha reso noto l'Idf su Telegram, aggiungendo che alcuni razzi sono stati intercettati. 

Libano, incursione israeliana all'interno vicino Khiam

Secondo i media di Stato libanesi, è in atto una incursione israeliana "in profondità" nel sud del Paese, vicino a Khiam.

Starmer: "Gravemente preoccupato" dalla legge anti-Unrwa

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno Unito "è gravemente preoccupato" dopo che ieri la Knesset ha approvato due progetti di legge che prendono di mira l'agenzia di soccorso delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, scrive il Times of Israel. "Questa legge rischia di rendere impossibile il lavoro essenziale dell'Unrwa per i palestinesi, mettendo a repentaglio l'intera risposta umanitaria internazionale a Gaza e la fornitura di servizi sanitari ed educativi essenziali in Cisgiordania", afferma in una dichiarazione. Starmer aggiunge che la situazione umanitaria a Gaza è "semplicemente inaccettabile". "Abbiamo bisogno di vedere un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi e un aumento significativo degli aiuti a Gaza", afferma, senza menzionare Hamas o il destino dell'organizzazione terroristica e dei suoi membri. "Solo l'Unrwa può fornire aiuti umanitari nella scala e al ritmo necessari", continua Starmer. "Rendiamo omaggio ai 222 membri dello staff dell'Unrwa che hanno perso la vita nel conflitto".

Bilancio vittime bombardamento Beit Lahia sale a 93 morti

Almeno 93 palestinesi, tra cui 25 bambini, sarebbero morti in un bombardamento israeliano contro un edificio residenziale nella citta' di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo Hamas nell'edificio di cinque piani si stavano rifugiando "centinaia di civili sfollati". I media palestinesi hanno anche riferito di un attacco aereo contro le vicinanze dell'ospedale Kamal Adwan, sempre a Beit Lahia, dove erano appena arrivate alcune persone ferite nel bombardamento. L'esercito israeliano non ha ancora parlato dell'attacco, uno dei più sanguinosi dall'inizio della guerra. In un comunicato, l'ufficio stampa del governo di Gaza ha  aggiunto che risultano più di 40 dispersi tra le macerie. "L'esercito israeliano sapeva che in questo edificio residenziale c'erano decine di civili sfollati e che la maggior parte di loro erano bambini e donne", sostiene Hamas.  I video diffusi dopo il "massacro", nei termini usati dalle autorità palestinesi, mostrano decine di corpi avvolti in coperte accanto alle macerie dell'edificio attaccato. Sempre nella notte, altri due attacchi contro abitazioni a Beit Lahia hanno ucciso almeno sette persone, ha riferito Wafa, secondo cui è andata distrutta in un incendio anche una scuola di Al Fajoura collegata all'Unrwa. "Nella zona di Jabalia della Striscia di Gaza (nord), le truppe di terra, in collaborazione con l'aeronautica militare, hanno eliminato circa 40 miliziani in attacchi terrestri e aerei", ha riferito questa mattina un comunicato militare sulle attività nel nord, in cui non si fa menzione dell'attacco nella vicina Beit Lahia. Inoltre, le forze armate hanno ucciso un numero imprecisato di militanti nel centro di Gaza, che "intendevano piazzare esplosivi vicino alle truppe". 

Razzo di Hezbollah contro la Galilea, un morto e 3 feriti

Una persona è stato uccisa da un razzo di Hezbollah a Ma'alot-Tarshiha, in Galilea, nel nord di Israele. Lo rende noto il servizio d'emergenza israeliano Magen David Adom, precisando che l'uomo è rimasto gravemente ferito ed è deceduto per le ferite riportate e che almeno altre tre persone sono rimaste ferite.

Governo di Beirut: "64 persone uccise da Israele nella Bekaa"

Sale a 64 persone uccise, tra cui donne e bambini, il bilancio di raid aerei israeliani compiuti nelle ultime ore nella valle orientale della Bekaa, nella regione di Baalbeck. Lo riferisce il ministero della sanità libanese. I feriti sono 44. 

La Turchia condanna Israele per la messa al bando dell'Unrwa

La Turchia ha condannato il voto del Parlamento israeliano che ha messo al bando le attività dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), che lo Stato ebraico accusa di connivenza con Hamas, rompendo ogni rapporto con essa. Secondo Ankara, la decisione "viola chiaramente il diritto internazionale". Come si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco, "colpendo Unrwa, Israele punta a distruggere la soluzione con due Stati e ad impedire il ritorno dei rifugiati palestinesi nelle loro terre". La Turchia ha lanciato un appello alla comunità internazionale per "assumere una posizione forte contro i tentativi di mettere al bando l'Unrwa", affermando che "continuerà a fornire sostegno politico e finanziario all'agenzia". 

Boldrini: "L'Italia condanni il voto della Knesset sull'Unrwa"

"Il voto con cui la Knesset, il Parlamento israeliano, mette al bando le attività dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi e taglia ogni rapporto tra l'agenzia e lo Stato di Israele è di una gravità inaudita. Una decisione scellerata che va contro la Carta dell'Onu, indebolisce pericolosamente il sistema multilaterale e, non ultimo, toglie a milioni di palestinesi il più importante sostegno in grado di fornire aiuti vitali e i servizi essenziali ai civili. E mentre a Gerusalemme si consuma questo voto senza precedenti, a Gaza l'Idf fa un'altra strage di civili con almeno 65 vittime. L'Italia condanni fermamente quanto accaduto alla Knesset come hanno immediatamente fatto ieri sera i Governi di Irlanda, Spagna, Norvegia e Slovenia". Lo afferma Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. 

"Anche il Regno Unito -aggiunge- attraverso il ministero degli Esteri David Lammy ha definito le norme approvate alla Knesset 'totalmente sbagliate'. Serve una reazione unitaria della comunità internazionale per salvare l'Onu e le sue agenzie da questi attacchi inaccettabili. E la voce dell’Italia non può mancare".  

Naim Qassem, nuovo leader di Hezbollah

Nelle ultime settimane, nello scontro con Israele sono stati duramente colpiti i vertici di Hezbollah, la milizia sciita libanese pro Iran. Dopo l'uccisione del suo leader Hassan Nasrallah in un raid israeliano sulla periferia sud di Beirut, il 27 settembre, alla sua guida è stato eletto Hashem Safieddine, cugino dello stesso Nasrallah. All'inizio di ottobre, anche Safieddine è stato assassinato in un attacco aereo di Israele a Beirut. Il testimone passa ora a quello che è stato spesso definito il "numero due" del movimento: il 71enne vicesegretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. Qassem è nato a Kfar Kila, nel governatorato di Nabatieh, un villaggio del Libano meridionale che ha subito molti attacchi israeliani, soprattutto dall'ottobre scorso. Qassem ha una lunga storia di attivismo politico sciita.

Negli anni '70, si è unito al Movimento degli espropriati del defunto Imam Musa al-Sadr, che alla fine è diventato parte del Movimento Amal, un gruppo sciita in Libano. In seguito ha lasciato Amal e ha continuato a contribuire alla fondazione di Hezbollah nei primi anni '80, diventando uno degli studiosi religiosi fondatori del gruppo. Uno dei mentori religiosi di

Qassem è stato l'Ayatollah Mohammad Hussein Fadlallah, ampiamente rispettato, e Qassem stesso ha insegnato lezioni di religione per decenni a Beirut.

Qassem

©Ansa

Yemen, gli Houthi rivendicano l'attacco di un drone nel sud di Israele

I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato l'attacco con drone lanciato questa mattina nel sud di Israele. "La forza Uav (droni, ndr) delle forze armate yemenite ha effettuato un'operazione militare specifica mirando alla zona industriale del nemico israeliano nella regione di Ashkelon", si legge in una dichiarazione degli Houthi. 

Iran, il governo propone di triplicare budget per la difesa

Il governo iraniano vuole triplicare il budget per la difesa. Lo ha annunciato la portavoce del governo, Fatamen Mohajerani, mentre resta alta la tensione con Israele, che nella notte tra venerdì e sabato ha colpito alcuni siti militari iraniani, in risposta all'attacco della Repubblica islamica del primo ottobre scorso. Nel corso di una conferenza stampa, la portavoce ha parlato di "un aumento significativo di oltre il 200% delle spese militari".

Hezbollah: "Continueremo a resistere a Israele"

Sotto la guida del nuovo segretario generale Naim Qassem Hezbollah continuerà a resistere a Israele: è quanto si legge nel comunicato che il partito armato libanese ha diffuso poco fa per annunciare l'elezione da parte del consiglio consultivo di Hezbollah del nuovo leader del movimento sciita.  "Lavoreremo insieme per raggiungere gli obiettivi di Hezbollah, per mantenere accesa la fiamma della resistenza e issare la sua bandiera fino a quando non otterremo al vittoria", si legge nel comunicato. 

Libano, 560mila persone fuggite in Siria nelle ultime settimane

Più di mezzo milione di persone sono fuggite nelle ultime settimane dal Libano verso la Siria, da più di 13 anni travolta da un conflitto intestino e regionale, a causa dell'offensiva militare israeliana. Lo riferisce il governo di Beirut, secondo cui 160mila persone sono libanesi e circa 400mila sono siriani, rientrati in patria dopo essere stati per anni profughi nel Libano. Il nuovo bilancio è fornito dal ministero degli Sfollati libanese citato dai media di Beirut. 

Libano

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La Spagna condanna la messa al bando della Unrwa

I governi di Spagna, Slovenia, Irlanda e Norvegia condannano l'approvazione da parte del Parlamento israeliano di una legge che impedisce all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di operare nel territorio palestinese occupato. "La Unrwa ha un mandato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il lavoro dell'Agenzia è essenziale e insostituibile per milioni di rifugiati palestinesi nella regione, e in particolare nel contesto attuale di Gaza", si legge in una dichiarazione congiunta, diffusa dal ministero degli Esteri spagnolo.  I quattro Paesi denunciano, inoltre che "la legislazione approvata dalla Knesset costituisce un precedente molto grave per il lavoro delle Nazioni Unite e di tutte le organizzazioni del sistema multilaterale" e sottolineano che continueranno a lavorare per garantire la sostenibilità del lavoro della Unrwa e il suo ruolo umanitario.

Raid israeliano su Beit Lahiya, saliti a 77 i morti

E' salito a 77 io numero dei morti, tra cui decine di donne e bambini, del raid israeliano contro un edificio residenziale di Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera.

Naim Qassem nuovo leader di Hezbollah

"Il Consiglio della Shura ha deciso di eleggere Naim Qassem segretario generale di Hezbollah". E' quanto rende noto un comunicato del Partito di Dio, passato quasi un mese dall'uccisione il 27 settembre in un raid aereo a Beirut del leader storico degli Hezbollah, Hasan Nasrallah. Qassem, 71 anni, originario del sud del Libano, ha ricoperto a lungo la carica di vice segretario generale del partito sciita libanese. Nonostante questo incarico formalmente di rilievo, Qassem è stato da più parti considerato una figura di secondo ordine rispetto al defunto leader, Hasan Nasrallah, e a quello che per diversi anni era stato indicato come suo successore, Hashem Safieddin. Sia Nasrallah che Safieddin, entrambi uccisi da Israele, erano sayyid, ovvero appartenevano alla schiera dei 'discendenti del profeta' Maometto, una vera e propria nobiltà morale e politica nello sciismo politico. Qassem - che indossa il turbante bianco, non un sayyid ma uno shaykh - è una figura di rispetto che però non detiene quella autorità religiosa e politica dei sayyid, che indossano il turbante nero.

Pasdaran: "Presto attacchi più devastanti contro Israele"

"Il regime sionista dovrà affrontare colpi ancora più devastanti nei prossimi giorni": lo ha detto oggi il vice comandante delle Guardie rivoluzionarie, Mohammadreza Naghdi, come riporta la Tv di Stato. "I sionisti saranno sorpresi dai colpi", ha aggiunto, sottolineando che "i  i popoli di Palestina e Libano hanno scelto una leadership e una percorso corretti... invece dei leader nazionalisti palestinesi, che non hanno un modo di pensare realistico e religioso. In questo modo, hanno fatto una grande mossa e hanno messo in ginocchio gli Stati Uniti". 

Gaza, la Protezione civile: "Raid di Israele nel nord, 55 morti"

La Protezione civile di Gaza ha affermato oggi che un attacco aereo israeliano ha ucciso la notte scorsa più di 55 persone in un edificio residenziale nel distretto settentrionale di Beit Lahia. "Più di 55 persone sono state martirizzate e decine di feriti sono sotto le macerie di un edificio residenziale di cinque piani appartenente alla famiglia Abu Nasr che è stato colpito dall'occupazione israeliana la scorsa notte a Beit Lahia", ha detto il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal. 

Iran, l’arsenale degli Ayatollah tra droni, missili ipersonici e lo spettro nucleare

Dopo l’offensiva di Teheran dello scorso aprile, il 1° ottobre l'Iran ha attaccato il territorio israeliano prevalentemente con missili balistici e ipersonici. Il 26 ottobre la nuova rappresaglia israeliana con "attacchi di precisione" su obiettivi militari. L'arsenale del regime può contare su diverse soluzioni, dai droni kamikaze Shahed 136 ai missili ipersonici Kheibar e Fatah, fino a quelli da crociera tipo Paveh 351. Sono le armi più sofisticate mai affrontate dalle difese israeliane. L'APPROFONDIMENTO

Armi Iran

©IPA/Fotogramma

Cosa può succedere dopo l’attacco di Israele all’Iran? Gli scenari in Medio Oriente

L’attacco condotto da Israele nella notte fra venerdì e sabato contro l’Iran potrebbe aver scongiurato l’ipotesi di una guerra totale. O almeno è quello che ritengono la maggior parte degli analisti, secondo cui la portata contenuta dell’azione - che non ha colpito strutture strategiche, petrolifere o nucleari - rientrerebbe nella strategia della risposta "forte ma non abbastanza forte da obbligare Teheran a rispondere per non sembrare debole". GLI SCENARI

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