"Introdurremo altre forze che consentiranno un governo diverso" ha detto il ministro della difesa. In 120mila protestano in Israele contro il governo, sperano in un accordo per la liberazione degli ostaggi. Ci sono spiragli sulla tregua. I leader di Hamas all'estero hanno espresso sostegno alle proposte di Israele, ma la risposta definitiva deve arrivare da Yahya Sinwar e Mohammed Deif, capi della fazione islamica a Gaza. Ma Netanyahu ribadisce: 'La condizione resta la fine del movimento'
"Introdurremo altre forze che consentiranno un governo diverso" ha detto, citato dai media, il ministro della difesa Yoav Gallant. "Pronti all'accordo perché vogliamo con forza il rilascio degli ostaggi", ha detto il consigliere capo per la politica estera di Netanyahu precisa però: 'Ci sono ancora molti dettagli da definire, ma non ci sarà un cessate il fuoco permanente fino a che tutti gli obiettivi di Israele non saranno raggiunti'. Intanto il presidente israelinao Herzog ha ringraziato il presidente Biden per i suoi sforzi, ed espresso pieno sostegno al premier e al governo per un accordo che veda il rilascio degli ostaggi. Il Cairo agli Usa: 'Israele si ritiri dall'area prima di riaprire il valico di Rafah'.
Gli approfondimenti:
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- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Il Papa: "Cessi l'escalation delle guerre, ora dialogo e trattativa"
Il Pontefice ha dedicato una preghiera speciale al Sudan dove il conflitto dura da oltre un anno e non trova soluzione di pace. LEGGI L'ARTICOLO
Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"
Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". GUARDA IL VIDEO
Biden: "Israele propone cessate il fuoco e ritiro truppe". Reazione positiva di Hamas
Per il presidente Usa ci sarebbe sul tavolo una roadmap per il cessate il fuoco nella Striscia, che potrebbe favorire la liberazione degli ostaggi. "È ora che questo conflitto finisca". Positiva la reazione di Hamas alle parole del presidente americano: Poi, il leader USa attacca Trump: "Pericoloso dire che un processo è truccato". LEGGI L'ARTICOLO
Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale
L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine, rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social. LEGGI L'ARTICOLO
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Il Brasile condanna l'attacco di Israele nel sud del Libano
Il governo brasiliano "esprime la propria indignazione e condanna il bombardamento di ieri a Saddikine, nel sud del Libano, che ha ferito tre cittadini brasiliani. Tutti sono in cura presso l'ospedale libanese italiano di Tiro". Si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri. "L'episodio è avvenuto nel contesto degli attacchi delle forze armate israeliane nel sud del Libano e di Hezbollah nel nord di Israele. L'ambasciata del Brasile a Beirut è in contatto con i parenti e l'équipe medica e sta fornendo assistenza consolare - prosegue la nota -. Dall'inizio del conflitto tra Israele e Palestina, l'ambasciata a Beirut ha monitorato e mantenuto contatti regolari con i residenti brasiliani nel sud del Libano". "Il Brasile - conclude il comunicato - esorta le parti coinvolte nelle ostilità a esercitare la massima moderazione, nonché il rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario, al fine di prevenire l'estensione del conflitto a Gaza ed evitare ulteriori vittime civili innocenti".
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO
Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud
I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE
Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano
Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LA STORIA
Dall'ambasciatore italiano in Israele solidarietà agli ostaggi
Nell'ambito delle iniziative per la celebrazione della Festa della Repubblica in Israele, l'ambasciata italiana ha fatto sapere di aver organizzato un evento presso il Forum delle Famiglie degli ostaggi e degli scomparsi a Tel Aviv. "Un segnale di vicinanza per esprimere - ha spiegato l'ambasciata - solidarietà e speranza per le famiglie degli ostaggi. L'ambasciatore Sergio Barbanti è intervenuto auspicando, come nelle parole del Presidente Mattarella, la liberazione immediata degli ostaggi sequestrati nel disumano attacco del 7 ottobre".
Usa: Israele ha centrato buona parte dei suoi obiettivi a Gaza
Israele ha "centrato buona parte dei suoi obiettivi a Gaza". Lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Binaca, John Kirby, in un'intervista a Abc. "Parlando dal punto di vista militare, Hamas non è più nelle situazione di condurre un attacco come quello del 7 ottobre. Non stiamo comunque dicendo che Hamas è stato spazzato via o che non rappresenta più una minaccia per Israele, diciamo che non ha la capacità militare di condurre" un attacco come quello del 7 ottobre, ha messo in evidenza Kirby.
Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. COSA SAPERE
Israele: dopo decisione Maldive, cittadini non vadano nel Paese
"Alla luce della decisione del governo delle Maldive di vietare l'ingresso ai cittadini con passaporto israeliano", il Ministero degli Affari Esteri ha raccomandato ai propri cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". "La raccomandazione - ha spiegato - è valida anche per i cittadini israeliani in possesso di passaporto straniero, oltre a quello israeliano. Per i cittadini israeliani che rimangono nel paese si consiglia di prendere in considerazione l'idea di andarsene, poiché se per qualsiasi motivo si trovassero in difficoltà, sarà difficile per noi aiutarli".
Media: le Maldive vogliono vietare l'ingresso agli israeliani
Il governo delle Maldive ha deciso oggi di modificare le leggi per vietare l'ingresso nell'arcipelago dell'Oceano Indiano ai titolari di passaporto israeliano, in mezzo alla crescente rabbia dell'opinione pubblica nel Paese, a maggioranza musulmana, per gli attacchi delle forze israeliane a Gaza. La decisione è stata annunciata dal ministro dell'Interno Ali Ihusan durante una conferenza stampa tenuta presso l'ufficio del presidente, ha riferito il portale di notizie Sun.mv. "Il governo ha deciso oggi di apportare le modifiche legali necessarie per vietare l'ingresso alle Maldive con passaporti israeliani il prima possibile", ha detto il ministro. Il governo ha istituito un comitato speciale di ministri per accelerare il processo, ha aggiunto il portale di notizie. Le Maldive ricevono più di un milione di turisti ogni anno, inclusi circa 15.000 provenienti da Israele.
Parata per l'Israel Day a New York: 'Ostaggi tornino a casa'
La parata per l'Israel Day sfila sulla Quinta Strada a New York fra elevate misure di sicurezza. La parata negli anni scorsi era stata un'occasione per "celebrare Israele" ma quest'anno, spiegano gli organizzatori, l'atmosfera di festa sarà accantonata in seguito alla guerra a Gaza e agli ostaggi israeliani ancora nella mani di Hamas. "Questa non è un'atmosfera di coriandoli e musica. Questo è uno stato d'animo di incrollabile e ferrea solidarietà agli ostaggi per riportarli a casa, ma anche il nostro orgoglio per la nostra identità ebraica", ha detto Mark Treyger, il numero uno del Jewish Community Relations Council. La parata, giunta la suo 59mo anno, dovrebbe attirare più di 40.000 persone. Fra le personalità presenti il leader dei democratici in Senato, Chuck Schumer. "Hamas è malvagia e la batteremo", ha detto Schumer cantando 'Bring them home', portate gli ostaggi a casa.
Papa: "Quante macerie per guerra, egoismo, indifferenza, ricostruire ciò che l’odio distrugge"
“Vediamo ogni giorno troppe strade, forse una volta odorose di pane sfornato, ridursi a cumuli di macerie a causa della guerra, dell’egoismo e dell’indifferenza! “. E’ il grido di dolore del Papa in occasione della celebrazione a San Giovanni in Laterano per la Solennità del Corpus Domini. “È urgente - ammonisce il Pontefice- riportare nel mondo l’aroma buono e fresco del pane dell’amore, per continuare a sperare e ricostruire senza mai stancarsi quello che l’odio distrugge”.
Bergoglio spiega il senso della processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà la Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Papa impartirà la benedizione: “Porteremo tra le case della nostra città il Signore. Non lo facciamo per metterci in mostra, e neanche per ostentare la nostra fede, ma per invitare tutti a partecipare, nel Pane dell’Eucaristia, alla vita nuova che Gesù ci ha donato; facciamo la processione con questo spirito”.