
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse

NETANYAHU E LA RICHIESTA DI MANDATO D’ARRESTO DELLA CPI
- Il premier israeliano Netanyahu è finito nel mirino della Corte penale internazionale: il procuratore capo ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro di lui – e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità" nella Striscia di Gaza dall'8 ottobre 2023. Se accolta, il leader dello Stato ebraico rischia di entrare in un elenco in cui compaiono molte figure controverse, da Gheddafi e al Bashir fino a Putin

SINWAR
- Netanyahu ha già bollato la mossa come un esempio di "nuovo antisemitismo". Il procuratore della Corte ha però fatto la stessa richiesta anche per il leader di Hamas Yahya Sinwar (e gli altri vertici Mohammed Deif, Ismail Haniyeh e Diab Ibrahim Al Masri)

CHI SONO GLI ALTRI LEADER NEL MIRINO DELLA CORTE: PUTIN
- Guardando agli altri leader sotto la lente della Corte, quello nei confronti del presidente russo è uno dei provvedimenti emessi dalla Cpi che hanno fatto più clamore. Putin è accusato dal tribunale internazionale del "crimine di guerra" di "deportazione illegale" di bambini dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia, insieme a Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini del Cremlino

LAURENT GBAGBO
- Anche Laurent Gbagbo, ex presidente della Costa d'Avorio, è finito all'Aja, ma dopo un processo per crimini contro l'umanità è stato assolto nel 2021 in appello

JEAN-PIERRE BEMBA
- Nel 2016 la Corte penale internazionale ha condannato l'ex vicepresidente del Congo, Jean-Pierre Bemba, per assassinio, stupro e saccheggio in quanto comandante delle truppe che commisero atrocità continue e generalizzate nella Repubblica Centrafricana nel 2002 e 2003

GHEDDAFI
- Nel 2011 l'Aja accusò di crimini contro l'umanità l'ex leader libico Gheddafi, e un simile provvedimento fu emesso per il figlio Seif al Islam e per il capo dei servizi segreti Abdellah Senussi. Lo stesso anno Gheddafi fu ucciso dopo essere stato catturato dalle milizie ribelli del Consiglio nazionale di transizione, mentre si nascondeva in un canale di scolo sotterraneo a Sirte

AL BASHIR
- Tra i leader di spicco finiti nel mirino dei giudici c'è l'ex presidente sudanese Omar al Bashir: il 14 luglio del 2008, il procuratore capo della Corte penale internazionale Luis Moreno Ocampo lo accusò di essere responsabile di genocidio e crimini contro l'umanità e della guerra in Darfur cominciata nel 2003

I DOSSIER APERTI/1
- Tra i dossier aperti e su cui indaga la Cpi c'è l'inchiesta sui crimini contro la minoranza musulmana dei Rohingya in Birmania

I DOSSIER APERTI/2
- Un'altra indagine è quella su presunti crimini contro l'umanità commessi dal governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro

NON SOLO CPI
- Non è solo la Corte Penale Internazionale ad aver processato capi di Stato e di governo: nel 2001, l'ex presidente Slobodan Milošević fu accusato di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l'umanità dal Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia. Arrestato, morì d'infarto in cella all'Aja nel 2006, prima che il processo potesse concludersi