
Crimini di guerra: quali sono, chi li può giudicare e quali sanzioni comportano
È la Convenzione di Ginevra del 1949 a dare rilevanza giuridica alle violazioni del diritto internazionale configurabili come crimini di guerra. Si tratta di comportamenti, tenuti durante un conflitto militare, che vanno a colpire persone protette o beni protetti (come ad esempio civili e ospedali) e che sono compiuti con armi o metodi di combattimento vietati. La giurisdizione spetta alla Corte Penale Internazionale con sede all'Aia

I corpi senza vita dei civili ucraini fotografati per le strade e nelle improvvisate fosse comuni della cittadina di Bucha hanno fatto rimbalzare tra le cancellerie internazionali e tra i report di numerose organizzazioni umanitarie parole che in Europa non si sentivano da tempo: i crimini di guerra
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COSA SONO I CRIMINI DI GUERRA – È la Convenzione di Ginevra del 1949 – e i suoi Protocolli aggiuntivi, del 1977 e del 2005 - a definire per la prima volta il crimine di guerra come concetto giuridico
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I crimini di guerra sono gravi violazioni del diritto internazionale compiute durante un conflitto militare. Comprendono varie forme di attività, come l’uccisione e la tortura di civili e prigionieri di guerra e attacchi intenzionali contro strutture civili e ospedali
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In generale i crimini di guerra possono essere divisi in alcune categorie: crimini contro persone protette (civili, personale umanitario e volontari), crimini contro beni protetti (musei, monumenti, edifici civili e ospedali) crimini compiuti con l’uso di mezzi vietati (come armi chimiche e batteriologiche) oppure metodi di combattimento vietati (utilizzare civili come scudi umani, interrompere riforniture alimentari nel Paese avversario)
La Russia è processabile per crimini di guerra?
LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE – Giudice competente per i crimini di guerra – “in particolare quando commessi come parte di un piano o di un disegno politico” - è la Corte Penale Internazionale con sede all’Aia, Paesi Bassi. Il tribunale internazionale, nato in seguito alla Conferenza diplomatica del 1998, è operativo dal 2002
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Oltre ai crimini di guerra, la Corte dell’Aia può perseguire il "genocidio" o "i crimini contro l'umanità" - come ad esempio possono essere lo "stupro" o la "deportazione"

LE SANZIONI - Chi viene giudicato colpevole dai giudici dell'Aia può essere condannato alla reclusione o, se il crimine è di "estrema gravità", all'ergastolo. A queste pene la Corte può aggiungere la pena pecuniaria dell'ammenda e la confisca "di profitti, beni ed averi ricavati direttamente o indirettamente dal crimine, fatti salvi i diritti di terzi in buona fede"

LA GIURISDIZIONE DELLA CORTE - Essendo un tribunale internazionale, il campo di azione della Corte è per forza di cose limitato dai trattati che ne disciplinano organizzazione e funzionamento. Per condannare un Paese, serve che lo stesso sia firmatario del suo Statuto. Molti Stati, di grande influenza sugli equilibri geopolitici, non lo hanno fatto. Tra questi, Stati Uniti Cina, India e Russia

Nonostante questa strutturale barriera al suo pieno funzionamento, la Corte può comunque svolgere qualche compito anche all’interno di conflitti tra Stati che non fanno parte del suo campo di giurisdizione. Deve però passare dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che può affidarle mandato per indagare ed eventualmente processare individui ed enti che hanno infranto il diritto umanitario, anche in quei Paesi non firmatari dello Statuto

La Russia, come membro permanente del Consiglio di Sicurezza, ha diritto di veto sulle decisioni dell’organo. È difficile, se non impossibile, che sotto il presidente Vladimir Putin si possa arrivare a dare mandato di indagini alla Corte

Nemmeno l’Ucraina è tra gli Stati firmatari dello Statuto di Roma. Kiev ha però accettato la giurisdizione della Corte. Stando alle regole, i suoi giudici possono intervenire se "i crimini sono stati commessi da un cittadino di uno Stato parte, o nel territorio di uno Stato parte, o in uno Stato che ha accettato la giurisdizione della Corte"

Il procuratore in carica della Corte, Karim Khan (in foto), ha già detto che sta raccogliendo dati e testimonianze su quanto sta succedendo, forte della richiesta in tal senso depositata da oltre 40 Paesi firmatari

Per essere processati, i responsabili degli eventuali crimini di guerra devono comparire davanti alla Corte. Anche nel caso di un'ipotetica condanna, sembra molto difficile poter ottenere la loro estradizione dalla Russia