Massacro di Bucha, dalle immagini satellitari individuata una fossa comune a Bucha. FOTO

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Le immagini satellitari di Maxar Technologies forniscono altre prove relative alle accuse rivolte ai russi in merito a crimini di guerra commessi nel territorio. Zelensky: “Hanno ucciso deliberatamente e con soddisfazione”

 

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Mentre la Russia continua a negare la responsabilità del massacro a Bucha e l’Occidente si prepara a imporre nuove sanzioni a Mosca, arrivano nuove testimonianze dei possibili crimini di guerra commessi in questo territorio. Maxar Technologies, la stessa compagnia che aveva diffuso le immagini dell’avanzata russa verso la capitale ucraina, ha pubblicato nuove foto satellitari che mostrano una trincea di 14 metri nei pressi della Chiesa di Sant’Andrea e Pyervozvannoho Ognissanti a Bucha. "La copertura più recente mostra il luogo di sepoltura con una trincea lunga circa 14 metri nella sezione sud-occidentale dell'area vicino alla chiesa", ha fatto sapere Maxar Technologies. La foto risale al 31 marzo ma Reuters, citando la compagnia, riferisce che i primi segnali del fatto che si stesse scavando una fossa comune in quell'area sono stati individuati già il 10 marzo. Secondo la Bbc, i residenti del posto hanno iniziato a seppellire i cadaveri nei primi giorni del conflitto e il numero dei corpi in quel luogo varia tra 150 e 300 (LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA - LE REAZIONI DELL'OCCIDENTE AL MASSACRO DI BUCHA - RUSSIA CHIEDE CONSIGLIO DI SICUREZZA).

epa09869749 A handout satellite image made available by Maxar Technologies shows a probable grave site (C-top) near the Church of Saint Andrew and Pyervozvannoho All Saints in Bucha, Ukraine, 31 March 2022 (issued 04 April 2022).  EPA/MAXAR TECHNOLOGIES HANDOUT -- MANDATORY CREDIT: SATELLITE IMAGE 2022 MAXAR TECHNOLOGIES -- THE WATERMARK MAY NOT BE REMOVED/CROPPED -- HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES
UKRAINE RUSSIA CONFLICT - Maxar Technologies/Ansa

Zelensky: "Soldati russi macellai"

Una residente di Bucha ha raccontato all’Ansa che l’orrore nel suo villaggio è cominciato il 4 marzo. Quel giorno, ha detto, “una ventina di tank russi hanno attraversato questa strada incolonnati e hanno cominciato a sparare con i kalashnikov all'impazzata sulle nostre case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole. Non evacuavano, sparavano. E con alcuni tank hanno sfondato le case”. Un’altra testimone ha invece detto che durante l’occupazione “i russi hanno preso alcune donne, sui trent'anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato”. Nella cittadina in giornata è arrivato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha definito “macellai” i soldati russi e ha accusato i responsabili di aver ucciso “deliberatamente e con soddisfazione”. L'Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, si è invece detta "inorridita" dalle immagini dei corpi trovati a Bucha e ha parlato di possibili crimini di guerra: "I rapporti che emergono da questa e altre aree sollevano seri e inquietanti interrogativi su possibili crimini di guerra, gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani".

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