"Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza. Ora aspettiamo la risposta di Israele". L’ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry. Netanyahu ha detto che Israele è pronto a “intraprendere la Fase 1 del piano, per la Fase 2 presenterà delle condizioni”. Intanto gli Houthi dello Yemen sostengono di aver “colpito per la prima volta un sito militare nella città di Eilat, nel sud di Israele, con un missile balistico”.
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Israele si dice pronto a un accordo per riavere gli ostaggi, ma con la tregua solo dopo la distruzione di Hamas. "Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele". Lo ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry, oggi in visita a Madrid. Secondo fonti vicine a Netanyahu, il premier avrebbe convocato il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir per spiegargli il possibile accordo con Hamas.
E' salito a 16 miliziani siriani filo-iraniani il bilancio del raid aereo israeliano compiuto nella notte nel nord della Siria, nei pressi di Aleppo e non lontano a basi militari russe e turche presenti nella regione. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco ha preso di mira depositi di armi di Hezbollah e una fabbrica di rame nelle località di Hayyan e Tamura, vicino alla metropoli settentrionale siriana.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno 12 persone tra cui donne e bambini sono morte e diverse altri sono rimaste ferite in una serie di bombardamenti israeliani che stamattina hanno colpito le zone di Khan Yunis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Altri 10 morti in due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Perché l'Iran ha attaccato Israele?
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam
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Netanyahu parlerà al Congresso Usa il 13 giugno
- Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà un discorso al Congresso degli Stati Uniti il 13 giugno. Lo riportano i media Usa. Secondo il sito Punchbowl news il premier israeliano parlerà a Capitol Hill proprio quando Joe Biden si troverà in Puglia per il G7, dal 13 al 15 giugno. Netanyahu ha già tenuto tre discorsi a camera riunite al Congresso americano, l'ultimo nel 2015
Biden, lavoriamo a cessate il fuoco per ricostruire
"Stiamo lavorando per un accordo di cessate il fuoco e ostaggi che consentirebbe agli Stati Uniti e ai nostri partner di iniziare il lavoro per ricostruire case, scuole e ospedali a Gaza per aiutare a riparare le comunita' distrutte nel caos della guerra", scrive il presidente Usa Joe Biden su X. "Questo accordo deve essere concluso".
Le Maldive vieteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini israeliani
Il provvedimento-che non è chiaro quando entrerà in vigore- è una reazione alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza; intanto il ministero degli Affari Esteri di Israele ha raccomandato ai propri cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". LEGGI L'ARTICOLO
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO
Media, domani una delegazione di Hamas al Cairo
Hamas è intenzionata a inviare una delegazione al Cairo domani per discutere l'ultima proposta di accordo sugli ostaggi a Gaza: lo hanno detto al Times of Israel due funzionari a conoscenza del dossier. Nei giorni scorsi la fazione palestinese aveva accolto con favore il discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden che delineava l'offerta israeliana, ma deve ancora presentare formalmente la sua risposta, aggiunge il giornale israeliano.
Houthi, colpito un sito militare a Eilat a sud di Israele
Gli Houthi dello Yemen sostengono di aver "colpito per la prima volta un sito militare nella città di Eilat nel sud di Israele con un missile balistico". Lo ha annunciato in serata il loro portavoce militare, Yahya Saree. Lo scrive Al Arabiya. Il gruppo filo-iraniano, che controlla le zone più popolose dello Yemen, attacca da mesi le navi al largo delle coste africane, affermando di agire in solidarietà con i palestinesi che combattono Israele a Gaza.
Il Papa: "Cessi l'escalation delle guerre, ora dialogo e trattativa"
Il Pontefice ha dedicato una preghiera speciale al Sudan dove il conflitto dura da oltre un anno e non trova soluzione di pace. LEGGI L'ARTICOLO
Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"
Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". GUARDA IL VIDEO
Occupavano consolato Israele, arrestati pro-Gaza a San Francisco
La polizia di San Francisco ha arrestato oggi manifestanti filo-palestinesi che hanno occupato diverse ore un edificio che ospita il consolato israeliano. Lo riferiscono i media americani. Il console generale di Israele per il Pacifico nordoccidentale, Marco Sermoneta, ha detto che i manifestanti sono arrivati ;;intorno alle 9 del mattino nel grattacielo del quartiere finanziario, ma non sono entrati negli uffici del consolato.
Biden a Qatar: Hamas unico ostacolo a cessate fuoco
"Hamas e' ora l'unico ostacolo a un cessate il fuoco completo" a Gaza, ha detto Joe Biden durante una conversazione telefonica con l'emiro del Qatar, Tamim ben Hamad Al-Thani, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti ha anche "confermato la volonta' di Israele di andare avanti sulla base delle condizioni offerte" al movimento palestinese, che egli stesso aveva dettagliato venerdi' dalla Casa Bianca, secondo la dichiarazione dell'esecutivo statunitense.
Casa Bianca: 'La palla è nel campo di Hamas, dovrebbe accettare l'accordo'
"Hamas ora ha ricevuto questa proposta. Stiamo aspettando una risposta ufficiale da parte loro. Dovrebbero accettare l’accordo. Questo dà loro quello che stavano cercando, ovvero un cessate il fuoco e, nel tempo, attraverso fasi, il potenziale ritiro delle forze israeliane da Gaza. È giusto dire che la palla è nel campo di Hamas". Lo ha detto il portavoce della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby. La Casa Bianca ha insistito sul fatto che, sull'accettazione o meno di una nuova proposta di pace per Gaza, "la palla è nel campo di Hamas" , nonostante i segnali contrastanti provenienti da Benjamin Netanyahu che riflettono le turbolenze all'interno della sua coalizione di governo in Israele.
Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale
L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine, rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social. LEGGI L'ARTICOLO
Biden a Qatar, usare misure appropriate per assicurarsi ok Hamas
Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l'emiro del Qatar, durante il quale il presidente ha "confermato che Israele è pronta a procedere sui termini offerti a Hamas". Lo riferisce la Casa Bianca, sottolineando che Biden ha messo in evidenza che questa è la "migliore opportunità per un accordo" e che gli "Stati Uniti lavoreranno insieme all'Egitto e al Qatar per la piena attuazione dell'accordo". Il presidente ha chiesto all'emiro di "usare tutte le misure appropriate per assicurarsi che Hamas accetti l'accordo". Hamas è ora "l'unico ostacolo a un completo cessate il fuoco", ha osservato Biden.
Onu: "A Rafah funziona solo un ospedale da campo"
A Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, non ci sono quasi piu' servizi ospedalieri funzionanti. Lo dice il portavoce delle Nazioni Unite. "Solo un ospedale da campo - ha spiegato Farhan Haq - resta parzialmente funzionante ma non e' attualmente raggiungibile a causa degli scontri nelle vicinanze". L'ospedale Al-Helal Al-Emirati e' stato dichiarato fuori servizio dal 30 maggio. "Senza un accesso in sicurezza all'ospedale da campo - ha aggiunto il portavoce Onu - e un flusso sostenuto di aiuti, le possibilita' per l'agenzia Onu di sostenere il sistema sanitario a Gaza e' messo a dura prova".
Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja
Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO
Usa vedono "disponibilità" Israele per accordo su Gaza
Israele ha mostrato la volontà di accettare un accordo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi, definito dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, e spetta ad Hamas fare una mossa, ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. I suoi commenti sono giunti nonostante i crescenti dubbi sul piano, che Biden ha descritto come un'iniziativa israeliana ma che ha visto reazioni contrastanti da parte del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu.
Usa: incontro positivo Israele-Egitto su valico Rafah
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller afferma che Stati Uniti, Israele ed Egitto hanno tenuto ieri al Cairo un incontro "costruttivo" volto a riaprire il valico di Rafah, che è stato chiuso per quasi un mese da quando l'Idf ha preso il controllo del lato di Gaza del cancello: lo scrive il Times of Israel.
G7 sostiene pienamente proposta Biden di accordo su Gaza
I leader del Gruppo dei Sette (G7), approvano "pienamente" e sosterranno "l'accordo complessivo delineato dal Presidente Biden che porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi, a un forte e significativo aumento dell'assistenza umanitaria da distribuire a Gaza e una fine duratura della crisi, assicurando gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili di Gaza". E' quanto si legge in una dichiarazione dei leader del G7. "Riaffermiamo il nostro sostegno a un percorso credibile verso la pace che conduca a una soluzione dei due Stati. Chiediamo ad Hamas di accettare questo accordo, che Israele è pronto a portare avanti, e invitiamo - si legge ancora nella dichiarazione - le Nazioni che hanno influenza su Hamas a contribuire a garantire che lo faccia".
Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"
Abbiamo incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA
L'Anp vuole unirsi al Sudafrica contro Israele a Corte Aja
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha reso noto che le autorità palestinesi hanno chiesto di unirsi al caso di genocidio nella Striscia di Gaza intentato dal Sudafrica contro Israele, confermando la presentazione formale della richiesta.
Israele annuncia la morte di quattro ostaggi a Gaza
L'esercito israeliano ha fatto sapere che oltre a Nadav Popplewell, anche gli ostaggi Haim Perry, Yoram Netzger, Amiran Cooper, rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso "non sono più vivi, i loro corpi sono trattenuti da Hamas a Gaza". "La decisione di dichiarare i 4 ostaggi morti si basa su fonti di intelligence ed è stata confermata da una commissione del ministero della Sanità israleiano". Le circostanze della loro morte in prigionia di Hamas - ha concluso l'esercito - sono ancora sotto indagine di esperti".
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO
Mosca: "Rischio escalation con raid israeliani sulla Siria"
La Russia ha "condannato con fermezza" gli attacchi aerei israeliani sulla città siriana di Aleppo. In una nota il ministero degli Esteri russo ha precisato che "queste azioni aggressive rappresentano una grave violazione della sovranità della Siria e delle norme fondamentali del diritto internazionale, che nell'attuale tesa situazione regionale possono portare a conseguenze estremamente pericolose e provocare un'escalation armata su larga scala. Azioni inaccettabili". Lo riporta la Tass.
Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud
I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE
Kibbutz conferma la morte di ostaggio israelo-britannico
Il Kibbutz Nirim ha confermato che un cittadino con doppia cittadinanza, israeliana e britannica, Nadav Popplewell, 51 anni, sequestrato da Hamas è stato assassinato durante la prigionia nella Striscia di Gaza. Il suo decesso era stato annunciato il mese scorso da Hamas in un video dove si sosteneva l'ostaggio era "morto per le ferite riportate durante un raid israeliano". Popplewell era stato preso prigioniero con sua madre, Channah Peri, 79 anni, il 7 ottobre dalla loro casa a Nirim da Hamas che aveva preso d'assalto la comunità. La donna era stata rilasciata il 24 novembre come parte di un accordo temporaneo di tregua.
Wafa: 'Ucciso un palestinese in scontri con Israele a Nablus'
Un palestinese è morto - ed altri nove feriti, tra cui alcuni gravi - in scontri con l'esercito israeliano durante una sua operazione a Nablus. Lo ha riferito, citando la Mezzaluna Rossa, l'agenzia Wafa aggiungendo che si tratta di Moataz Khaled Sadiq Al-Nabulsi. La Wafa ha detto che le forze dell'Idf sono entrate nella zona della città vicino al campo profughi di Balata.
Droni Hezbollah aggirano l'Iron Dome: Kiryat Shmona di nuovo in fiamme
Hezbollah ha rivendicato un intenso attacco con droni contro diversi obiettivi israeliani. I militanti del gruppo hanno attaccato postazioni israeliane sulla costa mediterranea, aggirando il sistema di difesa Iron Dome. Lo riporta il canale televisivo libanese 'Al Mayadeen', aggiungendo che i combattenti hanno colpito, con un missile guidato anticarro, un veicolo militare israeliano sul monte Adather, a ovest del Kibbutz Sasa, provocando vittime tra i membri dell'equipaggio. Hezbollah ha inoltre colpito con razzi un gruppo di truppe israeliane vicino al sito militare di Ramyah. Le unità di artiglieria hanno anche preso di mira gli spyware israeliani e le attrezzature da ricognizione nei siti militari di Malikyah. Hezbollah ha lanciato decine di razzi di tipo Grad sulle posizioni delle unità d'artiglieria israeliane ad al-Zaoura. Un incendio sta infuriando anche ad al-Jalil Panhandl e si sta diffondendo verso il più grande insediamento della zona, Kiryat Shmona, i cui residenti sono stati evacuati. Secondo i media israeliani, decine di vigili del fuoco hanno lavorato per più di 6 ore nel tentativo di controllare gli incendi nell'Alto al-Jalil.
Moked: "A Roma salta convegno esperti psicanalisi per presenza israeliani"
"Il 9 giugno a Roma si sarebbe dovuta tenere una conferenza internazionale intitolata 'Trauma personale e collettivo, condivisione di punti di vista ed esperienze professionali'. Doveva essere un confronto tra esperti di Italia, Israele e Gran Bretagna per parlare dei traumi del 7 ottobre e delle terapie per aiutare adulti e bambini a superarli. Sul tavolo non c’erano questioni politiche, eppure la conferenza, per la presenza di professionisti israeliani, è stata cancellata". A riportarlo è 'Moked Pagine ebraiche', portale dell'ebraismo italiano, sottolineando che nei giorni scorsi ne aveva dato notizia "la New Israeli Jungian Association, promotrice dell’iniziativa che aveva il patrocinio dell’Associazione italiana di psicologia analitica (Aipa) e dall’Associazione per la ricerca in psicologia analitica (Arpa)". Secondo quanto riferisce il portale "a far saltare il tutto sono state le critiche interne mosse dai soci dell’Aipa e così l’occasione di confronto è stata cancellata. 'I colleghi hanno le loro ragioni, ma è un’occasione persa', riflette Luigi Zoja, già presidente dell’associazione internazionale degli analisti junghiani, tra i relatori del convegno saltato". "Gli analisti dovrebbero rappresentare una sorta di élite della coscienza intesa come consapevolezza. Invece in questo caso, per paura di scontri, c’è stata un’abdicazione da questo ruolo", spiega ancora a 'Pagine Ebraiche' Zoja, che è psicanalista e sociologo.
Usa: 'Hamas deve accettare l'accordo, è il migliore'
"Hamas deve accettare l'accordo proposto da Israele: è buono per la popolazione a Gaza, è buono per gli israeliani". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. "E' un accordo molto serio, è il migliore per mettere fine a questo conflitto", ha sottolineato.
Tajani: 'Sanzioni Ue a Israele? Vedremo proposte e ne parleremo'
"Prima di parlare di sanzioni a Israele, abbiamo già fatto delle sanzioni contro i coloni che hanno violato le regole in Cisgiordania. Ora vedremo qual è la situazione, ne parleremo, non sono i singoli Stati che danno le sanzioni, è sempre l'Ue nel suo insieme. Vedremo quali sono le proposte e ascolteremo tutti gli interlocutori". Lo ha detto a Nepi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l'ipotesi che l'Ue - nel quadro Consiglio di Associazione con Israele - produca sanzioni contro lo Stato ebraico per il mancato rispetto della decisione della Corte Internazionale di Giustizia su Rafah.
Tajani: 'Mi pare proposta Usa stia compiendo passi in avanti'
"Intanto la prima cosa da fare è quella di avere il cessate il fucoo e noi stiamo sostenendo la proposta di mediazione statunitense che, mi pare, stia compiendo passi in avanti". Lo ha detto a Nepi il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della presentazione della partenza del primo carico per la popolazione palestinese nell'ambito dell'iniziativa Food for Gaza.
Israele, sventato attentato suicida diretto da Hamas in Turchia
Lo Shin Bet ha reso noto di aver sventato un tentativo di attacco suicida in Israele, che sarebbe stato organizzato da Hamas in Turchia, dopo aver arrestato un residente giordano coinvolto nella pianificazione lo scorso marzo. Sei persone coinvolte nel complotto, riferisce l'intelligence israeliana, sono state arrestate. Dopo essere stato fermato a Nablus, il sospettato ha dichiarato di aver accettato di compiere l'attentato kamikaze per conto di Hamas e di aver ricevuto fondi e istruzioni, incluso dove trovare un ordigno esplosivo preparato per lui in Cisgiordania.
Tajani: 'Stiamo lavorando tantissimo per cessate il fuoco'
"Stiamo lavorando tantissimo perché si possa arrivare a un cessate il fuoco, si possano liberare gli ostaggi, si possa finalmente far arrivare materiale umanitario alimentare e non alla popolazione civile palestinese". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, presentando presso il Centro di Raccolta di Coldiretti a Nepi i risultati del tavolo tecnico dell'iniziativa Food for Gaza ed il primo carico di aiuti raccolti per la popolazione palestinese.
Media: Biden parlerà con emiro del Qatar
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avrà un colloquio telefonico in giornata con l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, per discutere degli sforzi in corso per far accettare a Israele e Hamas la proposta americana presentata venerdì. Lo riferisce il giornalista di Axios Barak Ravid, che cita due fonti a conoscenza della questione.
Sanchez e Lula: 'Unire gli sforzi per pace a Gaza e in Ucraina'
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha informato oggi in un messaggio postato su X di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, in cui i due hanno "passato in rivista le questioni principali dell'agenda internazionale". "Condividiamo la preoccupazione per i conflitti a Gaza e in Ucraina", segnala Sanchez. "Siamo d'accordo sulla necessità di unire gli sforzi per raggiungere la pace e difendere il sistema multilaterale", rimarca il primo ministro spagnolo.
Fonti Hamas: "Gli Usa devono garantire la tregua duratura"
Fonti di Hamas, citate da Haaretz, hanno informato i mediatori di Qatar e Egitto che la fazione vuole la garanzia ufficiale degli Usa che Israele metterà in atto tutte le condizioni dell'intesa, sottolineando la sua domanda di un cessate il fuoco duraturo. Le stesse fonti hanno detto che le affermazioni del ministro degli Esteri egiziano Shouky "non sono la risposta ufficiale" di Hamas. Sempre le stesse fonti hanno espresso pessimismo sui negoziati perché sono segnalati disaccordi in Israele sul cessate il fuoco completo.
Netanyahu: "Cessate il fuoco solo alle nostre condizioni"
"L'affermazione secondo cui abbiamo concordato un cessate il fuoco senza che le nostre condizioni fossero soddisfatte non è vera". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in commissione alla Knesset dove ha riferito dello stato della guerra a Gaza, sottolineando l'attività a Rafah e nella zona di Filadelfia, i negoziati per il rilascio degli ostaggi e il "giorno dopo" nella Striscia.
Netanyahu: "Scopo è rilascio rapiti e distruzione Hamas"
"Stiamo lavorando in innumerevoli modi per restituire i nostri rapiti". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un video trasmesso dal suo suo ufficio. "Ecco perché abbiamo fatto molto per riportarli indietro, ma nel corso di questa azione abbiamo mantenuto gli obiettivi della guerra, primo fra tutti l'eliminazione di Hamas. Insistiamo affinché completiamo sia questo che quello. Fa parte dello schema, non è qualcosa che aggiungo adesso, non è qualcosa che aggiungo perché ho ricevuto pressioni nella coalizione, è qualcosa su cui abbiamo concordato all'unanimità nel gabinetto di guerra", ha affermato.
Netanyahu: "Tregua a tempo per ostaggi e poi discuteremo"
"La guerra finirà (il tempo) per riportare indietro gli ostaggi e poi discuteremo. Ci sono altri dettagli che il presidente degli Stati Uniti non ha presentato al pubblico". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sostenendo che ci sono "lacune" tra la versione israeliana e la proposta presentata da Biden che è "incompleta"
Sánchez: "Pronti ad accogliere 29 bimbi malati da Gaza"
La Spagna è pronta ad accogliere 29 bambini malati provenienti da Gaza, impegnandosi a "offrire loro cure mediche sicure e di qualità": lo ha annunciato su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dando conto di un incontro a Madrid con Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "Ci siamo riuniti per organizzarne l'accoglienza", ha spiegato Sánchez in riferimento a questi 29 bambini, "speriamo di poter dar loro il benvenuto nelle prossime settimane". Il premier ha aggiunto che si tratta di minori "a cui è stato diagnosticato un cancro o che hanno patito gravi traumi a causa del conflitto a Gaza".
Sanchez vede Shoukry: "Lavoriamo insieme per pace e sicurezza"
Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha avuto un incontro "molto positivo" con il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, al quale ha spiegato la scelta della Spagna di riconoscere lo Stato palestinese. Durante il faccia a faccia, ha spiegato Sanchez in un post sul social X, "ho espresso il mio apprezzamento per tutti gli sforzi compiuti dall'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco e garantire il rilascio degli ostaggi. Continuiamo a lavorare insieme per raggiungere la pace e la sicurezza in Medio Oriente".
Lancia molotov contro ambasciata israeliana a Bucarest, arrestato
Un uomo di 34 anni, apparentemente un rifugiato di origine siriana, ha lanciato una molotov contro l'edificio che a Bucarest ospita l'ambasciata israeliana. Lo riporta l'emittente Kan, precisando che l'uomo - che ha lanciato l'ordigno contro l'ingresso - è stato arrestato. Sull'incidente, che non ha causato né danni, indagano i servizi segreti romeni. Al momento sono ignote le cause del gesto.
Hamas, "36.476 i morti a Gaza, 40 vittime nelle ultime 24 ore"
Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato ad oggi il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza contando 36.479 vittime dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. Almeno 40 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero in un comunicato, riferendo che 82.777 persone sono state ferite nel territorio palestinese dal 7 ottobre.
Netanyahu: "Tregua a tempo per ostaggi e poi discuteremo"
Il premier Benyamin Netanyhau ha confermato che "l'accordo proposto include un cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi". Poi, citato dai media, ha aggiunto che lo schema presentato da Biden "è parziale perchè ci sono altri dettagli che non sono stati pubblicati". "La guerra - ha tuttavia precisato - verrà fermata allo scopo di restituire i sequestrati e poi discuteremo".
Onu, più di metà delle strutture a Gaza distrutte o danneggiate
Secondo un'analisi satellitare preliminare delle Nazioni Unite, circa il 55% di tutte le strutture nella Striscia di Gaza sono state distrutte, danneggiate o forse danneggiate dallo scoppio della guerra in ottobre. Lo riporta il Guardian. L'analisi ha mostrato che più di 137.000 edifici sono stati colpiti, ha scritto Unosat, l'agenzia di analisi satellitare delle Nazioni Unite, in un post su X. La stima si basa su un'immagine satellitare scattata il 3 maggio e confrontata con le immagini scattate a maggio di un anno prima, lo scorso settembre e il 15 ottobre, poco più di una settimana dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.
Crosetto, tregua Hamas-Israele notizia attesa da giorni
"Una tregua tra Hamas e Israele è una notizia che aspettiamo da giorni e che io sto seguendo personalmente. L'Italia ha fatto tutto il possibile per contribuire a spingere verso questa soluzione e ci auguriamo avvenga. Ne avremmo bisogno anche da altre parti, in primis in Ucraina, perché sono mesi che non abbiamo notizie positive". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine della cerimonia in onore dei soldati francesi morti per la liberazione d'Italia, presso il cimitero militare di Monte Mario.
Madrid e il Cairo insieme 'per aprire passaggi ad aiuti Gaza'
"Spagna ed Egitto lavorano assieme per aprire tutti i passaggi terrestri per fare entrare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza". Lo ha segnalato il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, nella conferenza stampa congiunta con l'omologo egiziano Sameh Shoukry, dopo l'incontro oggi a Madrid. Albares ha rilevato "la delicata situazione in cui si trova l'Egitto come conseguenza dell'offensiva di Israele su Rafah, dove deve cessare il fuoco, come esige la Corte Internazionale di Giustizia", ha osservato. Il capo della diplomazia spagnola ha ringraziato il governo del Cairo per "gli sforzi per arrivare a un accordo sul cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi" nella mani di Hamas, e "per fare arrivare gli aiuti a Gaza e porre fine a una sofferenza insopportabile, della popolazione". Albares ribadito che Madrid appoggia "la proposta del presidente Biden" e ha assicurato che la Spagna, che ha riconosciuto lo Stato di Palestina, "lavora con l'Egitto per una pace duratura" nella regione.
Media Libano: attacco Israele con drone in zona Sidone
Media libanesi hanno riferito di un attacco israeliano con drone contro un veicolo vicino al villaggio di Kauthariyet al-Rez, nella zona di Sidone, in Libano.
Media, Netanyahu vuole vedere Ben Gvir su accordo con Hamas
Il premier Benyamin Netanyahu avrebbe convocato il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir per spiegargli il possibile accordo con Hamas. Lo ha riferito Israele Ha-Yom (considerato vicino a Netanyahu) che cita fonti dell'ufficio del premier secondo cui l'incontro dovrebbe avvenire nelle prossime ore. Le stesse fonti hanno fatto sapere che intanto è stato spiegato a Ben Gvir - decisamente contrario all'intesa - che nell'eventuale accordo "non c'è la fine della guerra". Sia Ben Gvir sia l'altro ministro di destra radicale Bezalel Smotrich hanno minacciato una possibile uscita dalla maggioranza di governo.
Unrwa, oltre un milione palestinesi hanno lasciato Rafah
Oltre un milione di palestinesi hanno lasciato Rafah, nell'estremo sud di Gaza, da quando il mese scorso le truppe israeliane hanno esortato la popolazione a evacuare in vista di un'offensiva di terra. E' quanto riferito dall'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i palestinesi. Israele ha avviato operazioni a Rafah nelle scorse settimane, nonostante l'opposizione internazionale per i timori di un bagno di sangue tra l'1,4 milioni di palestinesi che avevano trovato rifugio nella città meridionale al confine con l'Egitto.
Israele: circa 50 gli obiettivi colpiti a Gaza
Sono circa 50 gli obiettivi militari colpiti dall'esercito di Israele nelle ultime 24 ore in raid sulle Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce secondo cui gli obiettivi hanno incluso "infrastrutture terroristiche dei gruppi armati e depositi di armi". L'esercito - ha proseguito la stessa fonte - sta continuando ad operare nella zona di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese e anche al centro della Striscia.
Ministro Egitto: no alla presenza d'Israele alla frontiera Rafah
L'Egitto ha espresso oggi la sua opposizione a una presenza israeliana alla frontiera di Rafah, fra la penisola egiziana del Sinai e la Striscia di Gaza, secondo quanto ha dichiarato oggi il ministro degli Affari esteri, Sameh Shoukry in conferenza stampa con l'omologo spagnolo, José Manue Albares, dopo un incontro a Madrid. "E' difficile che il passo di Rafah continui a funzionare senza un'amministrazione palestinese", ha rilevato Shoukry.
Gallant: "Con Blinken discusso governo alternativo ad Hamas"
Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken, nella telefonata della scorsa notte, che Israele è determinato a smantellare Hamas e a trovare un'alternativa per governare Gaza. Lo riporta il Times of Israel. "Nel quadro di qualsiasi processo di sviluppo, Gallant ha sottolineato l'impegno di Israele a smantellare Hamas come autorità governativa e militare. A questo proposito, ha discusso la questione di identificare e consentire l'emergere di un'alternativa di governo locale", si legge nel comunicato diffuso dal suo ufficio.
Egitto: "Hamas ha accettato la proposta degli Usa"
"Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele". Lo ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry, oggi in visita a Madrid.
Khamenei: "Dopo 7 ottobre Israele si sta disintegrando"
L'Iran riafferma il suo compiacimento per quanto accaduto lo scorso 7 ottobre e per le conseguenze che ritiene avrà sull'esistenza stessa di Israele. Il leader supremo della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che Israele è "sulla via della distruzione", che "si sta gradualmente disintegrando", grazie all'attacco di Hamas del 7 ottobre, effettuato "al momento giusto". Quell'attacco, ha detto, "ha rappresentato un colpo decisivo per il regime sionista" e lo ha messo "sulla strada che porterà alla sua distruzione", ha dichiarato il leader iraniano in un discorso pronunciato in occasione del 35esimo anniversario della morte dell'ayatollah Khomeini, il fondatore della Repubblica Islamica. "E' successo al momento giusto", ha aggiunto. "Naturalmente, non posso pretendere che chi l'ha concepito sapesse fino a che punto sarebbe stato un ottimo lavoro, ma di fatto è stato così. Il regime sionista si sta gradualmente disintegrando davanti agli occhi dei popoli del mondo - ha proseguito - Prima o poi l'America dovra' ritirare il suo sostegno", ha detto l'Ayatollah Khamenei, parlando davanti a diverse migliaia di persone riunite nel mausoleo di Khomeini, vicino a Teheran. L'Iran, che non riconosce Israele, è uno dei principali sostenitori di Hamas, che fa parte del cosiddetto "asse della resistenza" che riunisce gli alleati di Teheran in Medio Oriente.
Ong, 16 uccisi in raid di Israele nel nord della Siria
E' salito a 16 miliziani siriani filo-iraniani il bilancio del raid aereo israeliano compiuto nella notte nel nord della Siria, nei pressi di Aleppo e non lontano a basi militari russe e turche presenti nella regione. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco ha preso di mira depositi di armi di Hezbollah e una fabbrica di rame nelle località di Hayyan e Tamura, vicino alla metropoli settentrionale siriana. Tra le vittime ci sono diversi feriti in condizioni molto gravi, riferiscono le fonti citate dall'Osservatorio. Questo potrebbe far sì che il bilancio si aggravi col passare delle ore. Dall'inizio dell'anno a oggi Israele ha condotto 44 attacchi sul territorio siriano contro obiettivi iraniani e di milizie filo-iraniane. Da gennaio a oggi nei raid israeliani in Siria sono stati uccisi 164 tra soldati e miliziani e 13 civili, inclusi un minore e due donne. Tra gli uomini armati uccisi si contano 21 Pasdaran iraniani, 30 Hezbollah libanesi, 12 combattenti iracheni filo-iraniani, 44 miliziani siriani cooptati dall'Iran, 40 soldati governativi siriani e tre persone mai identificate.
Gantz a Blinken: la restituzione degli ostaggi è la priorità
Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano, afferma su X di aver avuto ieri sera un colloquio con il segretario di stato americano, Antony Blinken, e di aver chiarito che considera la restituzione degli ostaggi come una "priorità nella cronologia della guerra". "Ho parlato ieri - afferma Gantz - con il Segretario di Stato americano Blinken sugli sforzi per garantire un accordo per la restituzione degli ostaggi. Gli ho sottolineato che lo Stato di Israele è impegnato nella restituzione degli ostaggi e la considera non solo una responsabilità morale superiore, ma anche una priorità nel calendario della guerra. Intendiamo fare tutto il necessario per esaurire ogni opportunità di raggiungere l'obiettivo. Ho ribadito al segretario l'imperativo della pressione americana sui negoziatori per garantire l'attuazione dell'accordo proposto da Israele".
Tajani: "Disposti a missione Onu per formare stato palestinese"
"Noi siamo pronti a riconoscere lo stato palestinese, ma quando riconoscerà Israele e quando Israele riconoscerà lo stato palestinese. Ma certamente non uno stato palestinese guidato da Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esterio Antonio Tajani intervistato da Rtl. "Siamo disposti a partecipare a una eventuale missione Onu con i nostri militari per formare un nuovo stato palestinese, per vivere in pace. Noi vogliamo la pace", ha aggiunto Tajani.
Israele: intercettato missile lanciato dal Mar Rosso
Il sistema di difesa aereo israeliano ha intercettato un missile superfice-superfice lanciato dal Mar Rosso verso Israele, dove, a Eilat, sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui non ci sono vittime.
Israele, identificato corpo di Yehud ritenuto ostaggio
Il corpo di Dolev Yehud, che si pensava fosse stato rapito da Hamas il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz, è stato invece identificato tra gli uccisi dalla fazione islamica in quell'assalto. Lo ha fatto sapere l'esercito al termine di una indagine forense sui resti di vittime sui quali si sta ancora lavorando. Dolev Yehud (35 anni), era un paramedico nelle organizzazioni di Pronto Soccorso che durante l'attacco di Hamas lasciò la propria casa per prestare aiuto nel kibbutz. "E' stato ucciso da Hamas e - ha aggiunto il portavoce - il suo corpo è stato localizzato nel kibbutz stesso".
22 morti in diversi raid notturni Israele su Striscia Gaza
Il bilancio delle vittime degli attacchi notturni su abitazioni e campi profughi nella Striscia di Gaza è salito a 22 morti, secondo quanto riporta Al Jazeera, citando i media locali. Almeno 12 persone sono state uccise, tra cui donne e bambini, negli attacchi notturni delle forze israeliane sulle città di Khan Younis e Rafah, nel Sud di Gaza, riporta l'agenzia di stampa Wafa. Due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza, invece, hanno ucciso altre 10 persone, sempre secondo l'agenzia Wafa.

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Raid su Rafah, Striscia di Gaza
Israele: sirene di allarme al nord, al confine col Libano
Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele, nella zona di Hurfeish, al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che nella scorsa notte aerei israeliani hanno colpito obiettivi Hezbollah, tra "un lanciatore di razzi e strutture militari", nelle aree di Naqoura, Maroun El Ras, e Khiam nel Libano del sud.
Media: 22 morti in raid israeliani contro la Striscia di Gaza
Raid israeliani sulla Striscia di Gaza hanno provocato la morte di 22 persone: la denuncia arriva dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, che parla di 12 morti negli attacchi la notte scorsa su Khan Younis e Rafah e dieci vittime di raid sferrati dalle forze israeliane contro i campi profughi di Nuseirat e Bureij, nella parte centrale della Striscia.