Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

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Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione"

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"Come potete vedere dietro di me si vede il fumo dei bombardamenti", sono le parole di Gaia Giletta, infermiera di Medici Senza Frontiere, che lavora nella clinica a Rafah, ad Al Mawasi. Un'area indicata come sicura agli sfollati palestinesi e che invece è stata oggetto di un violento attacco da parte dell'esercito israeliano. La sua testimonianza arriva da lì: "I combattimenti sono arrivati a circa 100 metri dal nostro Trauma Stabilization Point", ha raccontato l'operatrice sanitaria.

La testimonianza da Rafah

"Ieri mattina dopo un’altra intensa notte di bombardamenti a Rafah, i combattimenti si trovavano a circa 100 metri dal nostroTrauma Stabilization point di Tal El sultan", inizia così il racconto di Gaia Giletta che si riprende con il cellulare per raccontare cosa sta succedendo nel valico dove si sono rifugiati oltre un milione di sfollati palestinesi. Poi l'infermiera di Msf prosegue: "All’interno della struttura si trovava il personale sanitario, i pazienti e circa 100 civili che avevano cercato rifugio all’interno della clinica". In quella situazione, racconta, muoversi era pericoloso: "Sono tutti rimasti bloccati per ore prima di potersi mettere in salvo", ha detto. 

Un rischio che ha portato i medici a prendere la decisione di chiudere il centro: "Una decisione particolarmente grave perché gli ultimi tre ospedali a Rafah hanno chiuso nelle ultime 48 ore e stamane una struttura della Luna Rossa palestinese nella zona di Al Mawasi ha dovuto evacuare in seguito ai combattimenti che si facevano sempre più vicini". La breve video-testimonianza si conclude con un'immagine: "Come potete vedere dietro di me si vede il fumo dei bombardamenti", ha detto Giletta che teme che a causa degli attacchi sempre più vicini alle strutture sanitarie siano costretti ad andare via: "stamane ci siamo ritrovati anche a dover diminuire drasticamente le attività nella nostra clinica di Al Mawasi e prepararci a una possibile evacuazione".

Palestinians flee the area of Tal al-Sultan in Rafah with their belongings following renewed Israeli strikes in the city in the southern Gaza Strip on May 28, 2024, amid the ongoing conflict between Israel and the Palestinian Hamas militant group. The UN Security Council was set to convene an emergency meeting on May 28 over an Israeli strike that killed dozens in a displaced persons camp in Rafah, as three European countries were slated to formally recognise a Palestinian state. (Photo by Eyad BABA / AFP) / “The erroneous LOCATION appearing in the metadata of this photo by Eyad BABA has been modified in AFP systems in the following manner: [Rafah - Palestinian Territories] instead of [Rafah - Egypt]. Please immediately remove the erroneous mention[s] from all your online services and delete it (them) from your servers. If you have been authorized by AFP to distribute it (them) to third parties, please ensure that the same actions are carried out by them. Failure to promptly comply with these instructions will entail liability on your part for any continued or post notification usage. Therefore we thank you very much for all your attention and prompt action. We are sorry for the inconvenience this notification may cause and remain at your disposal for any further information you may require.”

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