Papa Francesco, cardinale Müller: su gay, donne e Islam ci sono state ambiguità

Mondo
©IPA/Fotogramma

Il cardinale, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, durante un’intervista rilasciata a Repubblica, ha commentato l’operato del Pontefice, morto lo scorso lunedì a Santa Marta in Vaticano: "Ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale", ha sottolineato

ascolta articolo

Il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Muller, in una intervista al quotidiano italiano la Repubblica, ha commentato l'operato di Papa Francesco durante il suo pontificato, con particolare riferimento al tema degli omosessuali, delle donne e dell'Islam: “Un capitolo della storia della Chiesa è stato chiuso”, ha detto il teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio. "Se parliamo del pontificato, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia", ha continuato Muller, “dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un po’ ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale".

Müller: coppie omosessuali? Il prossimo Papa dovrà chiarire

In merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller ha affermato che il prossimo Papa "deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone, ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio". Papa Francesco, pontefice riformatore e innovativo, nei dodici anni del suo regno si è ripetutamente scontrato con l'ala tradizionalista della Chiesa, guardando soprattutto ai poveri e agli emarginati.

E sulla Cina commenta: "Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, - ha sottolineato Muller - non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi".

L'opinione su Islam e donne 

In merito al dialogo con la religione islamica il cardinale commenta che "già san Tommaso D’Acquino distingueva: sul livello della ragione possiamo dialogare con loro, rispettano certi principi dell’etica naturale e credono in Dio nella propria maniera. Però bisogna domandarsi come è possibile che uno che crede in Dio, creatore di tutti gli uomini, possa uccidere nel nome di Dio. Dialogo sì ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos". Poi, sulla nomina di una donna prefetta di un discastero vaticano, il cardinale commenta così: "Il problema è un laico chiamato a presiedere quella che un tempo era una congregazione, che è espressione dell’autorità del collegio cardinalizio. L’impressione della gente da fuori è stata: ah finalmente una donna! E io penso che quando si tratta di uffici amministrativi come il Governatorato non c’è problema che venga gestito dai laici, ma la curia romana è un ente ecclesiastico".

La secolarizzazione

L'intervista di Repubblica si conclude con una polemica del Cardinale contro la secolarizzazione: "Può darsi che alcuni dicano: questi teologi parlano, altri sono pragmatici, pensano di più al potere, all’influenza, non lo so. Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata".

L’ultimo saluto dei fedeli a Papa Francesco

La salma del Papa, morto lo scorso lunedì a Santa Marta in Vaticano, è stata portata in San Pietro per l'omaggio dei fedeli. La Basilica ha riaperto le porte giovedì, dopo una breve pausa nelle prime ore del mattino, per accogliere migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo che vogliono dare l'ultimo saluto a Papa Francesco. I funerali si svolgeranno sabato 26 aprile.

Leggi anche

Papa Francesco, quasi 100mila persone gli hanno reso omaggio

Mondo: I più letti