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Guerra in Medioriente, news. Israele: "Altri 7 mesi di combattimenti a Gaza"

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Guerra in Medioriente, intensificate operazioni a Rafah
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Guerra in Medioriente, intensificate operazioni a Rafah
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"I combattimenti continueranno per almeno altri sette mesi", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, in un'intervista a Kan rilanciata dal Jerusalem Post. Attualmente, secondo Hanegbi, le forze israeliane controllano il 75% del cosiddetto 'corridoio di Filadelfia', striscia di terra tra Gaza ed Egitto. Tank israeliani al centro di Rafah. Il governo siriano ha reso noto che in serata una ragazza è rimasta uccisa in un bombardamento israeliano

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Carri armati israeliani proseguono attacchi a Rafah. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. Secondo la Cnn, munizioni prodotte negli Stati Uniti sono state utilizzate domenica nell'attacco israeliano contro un campo profughi a Rafah che ha provocato 45 morti. Il Consigliere per la sicurezza nazionale di Israele Hanegbi ha detto che 'i combattimenti a Gaza continueranno per altri 7 mesi'. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si riunisce intanto per esaminare la proposta di risoluzione dell'Algeria che chiede a Israele di 'fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah', citando la sentenza della Corte penale internazionale dell'Aja. Freddi gli Stati Uniti. Il Comune di Bologna espone la bandiera della Palestina. La Comunità ebraica: 'Legittima il terrorismo'. La premier Meloni sente il presidente turco Erdogan: sarà al G7 italiano di Borgo Egnazia.


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Hamas, colpita ambulanza a Rafah, morti due paramedici

Due paramedici sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro un'ambulanza a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha detto mercoledì il Ministero della Sanità controllato da Hamas, citato dall'agenzia turca Anadolu.  

 In un comunicato, il ministero ha affermato che due membri delle squadre di ambulanze affiliate alla Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) sono stati uccisi quando la loro ambulanza è stata colpita mentre si dirigeva ad evacuare i feriti e i morti nell'area della rotatoria nell'area di Tel al-Sultan.   


Morti i due feriti nell'attacco con l'auto in Cisgiordania

Sono morti i due israeliani che erano rimasti gravemente feriti dopo essere stati investiti da un'auto nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Lo ha detto l'esercito israeliano. Martedì sera l'esercito aveva riferito in un breve comunicato stampa di un "attacco con un veicolo" fuori Nablus, vicino a una colonia israeliana. Interpellato dall'AFP, l'esercito ha poi precisato che "due cittadini israeliani sono stati uccisi". 

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Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". LEGGI L'ARTICOLO

Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale

L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in  visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a  colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine,  rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social. LEGGI L'ARTICOLO

Bruxelles, polizia disperde manifestazione pro-Gaza

La polizia ha usato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni per disperdere una manifestazione di circa 300 persone che protestavano contro i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, davanti all'ambasciata israeliana a Bruxelles. Ieri, una manifestazione nello stesso luogo era stata interrotta nello stesso modo, provocando la condanna di Amnesty International e della Lega per i diritti umani. I manifestanti, che indossavano kefiah e sventolavano bandiere palestinesi, si sono riuniti nel tardo pomeriggio davanti all'ambasciata di Uccle, un comune a sud dell'agglomerato urbano di Bruxelles, al grido di "l'occupazione deve finire". Alcuni di loro hanno lanciato bidoni della spazzatura e sassi contro gli agenti di polizia che bloccavano l'accesso all'edificio diplomatico. La polizia ha disperso il raduno usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. 


Houthi attaccano nave greca nel Mar Rosso, Usa non segnalano vittime

I ribelli yemeniti hanno attaccato la nave mercantile Laax, battente  bandiera delle Isole Marshall, di proprietà e gestita dalla Grecia, al  largo dello Yemen. "Non sono stati segnalati feriti da parte degli Stati  Uniti, della coalizione o del mercantile navi", si legge nel  comunicato del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom). LEGGI L'ARTICOLO

Si è consegnato ad Anp sospetto che ha investito e ferito 2 israeliani

Si è consegnato all'Autorità nazionale palestinese l'uomo sospettato di aver investito con l'auto e ferito in modo grave a Nablus, in Cisgiordania, due israeliani. Lo hanno riferito le Idf, secondo quanto riporta Haaretz.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di   Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa   dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania,   Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Tre miliziani siriani filo-Iran uccisi in attacco Israele

Tre combattenti siriani, membri del gruppo libanese Hezbollah con sede in Siria, sono stati uccisi questasera in un attacco israeliano nella regione di Homs, nella Siria centrale, ha dichiarato una ONG. L'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH) ha dichiarato che i tre combattenti sono stati uccisi "in un attacco israeliano su un sito militare nella regione di Homs". Un altro attacco israeliano ha ucciso una ragazza nella citta' costiera di Banyas, secondo i media ufficiali siriani e l'Osservatorio.


Auto contro israeliani in Cisgiordania, 2 feriti gravi

L'esercito israeliano ha riferito che due persone sono in condizioni critiche dopo che un'auto le ha investite nei pressi di Nablus in Cisgiordania. Lo scrive Haaretz.  Fonti della difesa dicono che le forze israeliane stanno cercando un veicolo con targa palestinese che dopo aver investito i due passanti ha fatto perdere le sue tracce a Nablus. 

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di   emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i   numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro   l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe   in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Eshkol Nevo: "Sogno l'abolizione della leva obbligatoria in Israele"

Abbiamo  incontrato a Torino in occasione del Salone del Libro Eshkol Nevo che  ci ha parlato della sua raccolta di racconti "Legami", della guerra in  Medio Oriente e delle prospettive di pace. L'INTERVISTA

Siria, una ragazza uccisa in un bombardamento israeliano

Il governo siriano ha reso noto che in serata una ragazza è rimasta uccisa e altre dieci persone sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano. 

Usa bocciano risoluzione Algeria a CdS Onui: "Squilibrata"

Gli Stati Uniti definiscono "squilibrata" la risoluzione portata dall'Algeria al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e volta a fermare l'offensiva militare israeliana su Rafah. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha chiarito che gli Stati Uniti stanno ancora rivedendo la bozza e non ne negozieranno pubblicamente il contenuto, riporta il Times of Israel. "Ma vorrei cogliere l'occasione per sottolineare che riteniamo che sia sbilanciato e non tiene conto di un fatto molto semplice, che è la stessa cosa che abbiamo contestato nelle risoluzioni precedenti", continua il portavoce della Casa

Bianca, "Non sottolinea che Hamas è responsabile di questo conflitto e che i combattimenti a Rafah potrebbero finire domani se Sinwar facesse la cosa giusta e accettasse questo accordo per ottenere un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi".

Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo  che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle  loro case. IL REPORTAGE

Kirby, nuova proposta per tregua con ok Israele

Gli Stati Uniti hanno confermato che i mediatori stanno avanzando una nuova proposta di accordo sugli ostaggi con il sostegno di Israele. "C'è una nuova proposta su cui si sta lavorando. Posso dirvi che gli israeliani sostengono pienamente questa nuova proposta e come prima sono stati disposti a negoziare in buona fede", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby durante un briefing con i giornalisti. La proposta riguarda un cessate il fuoco temporaneo che "potrebbe anche portare a qualcosa di più duraturo", afferma Kirby. 

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono  ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è  difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove  molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni  igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza  alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione  inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO

Matar: 'Gaza? In Uk la gente dice di non saperne abbastanza'

Una lectio magistralis di Hisham Matar letta nel Cenacolo di Santa Croce a Firenze ha aperto la 18/a edizione del premio Gregor von Rezzori che si chiuderà il 31 maggio. Il vincitore verrà annunciato domani al cinema La Compagnia in via Cavour. Hisham Matar, scrittore di origini libiche con nazionalità inglese, vincitore del Premio Pulitzer nel 2017, era oggi assente per motivi di salute e la sua lectio dal titolo 'Sapere e non sapere' è stata letta in lingua originale. "Quando si chiede alla gente cosa ne pensa dell'attuale bombardamento israeliano su Gaza - si legge nel testo di Matar - una delle risposte più frequenti, almeno nel Regno Unito, è che non se ne sa abbastanza. E curioso, per vari motivi, non ultimo il fatto che il Regno Unito è stato uno dei principali artefici della creazione di Israele e quindi il conflitto israelo-palestinese è sempre stato al centro delle cronache negli ultimi 75 anni. Sono stati scritti molti libri al riguardo. Si sono tenuti innumerevoli dibattiti. Sono stati realizzati anche molti film e programmi radiofonici". "Ma - aggiunge - viene anche da chiedersi cosa crede di ottenere la gente non sapendone abbastanza di qualcosa; quale agevolazione o libertà offre il non sapere abbastanza? E a cosa potrebbe assomigliare una conoscenza sufficiente? Quanto sapere è sufficiente? Quanto bisogna sapere per sapere cosa pensare?".

Netanyahu: Corte penale cerca di "ammanettare Israele"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto all'ex ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Nikki Haley in visita che il procuratore della Corte penale internazionale Karim Khan "cerca di ammanettare" Israele nella sua lotta contro Hamas, cosa che metterebbe in pericolo tutte le societa' democratiche nella loro lotta contro il terrorismo. "Questo non ci fermera'" riferisce il Times of Israel. Netanyahu ripete inoltre di essere "sorpreso, deluso" dal fatto che l'amministrazione Biden abbia "ritirato" il suo sostegno alle sanzioni contro Khan e altri funzionari della Corte penale internazionale per aver richiesto mandati di arresto contro i leader israeliani. "Spero che cio' non accada perche' e' importante inviare un messaggio alla Corte penale internazionale affinche' le societa' libere conservino il diritto e la capacita' di difendersi", afferma. Secondo Haley, "la maggioranza degli americani sta dalla parte di Israele. Una vittoria per Israele e' una vittoria per l'America", ha detto l'ex governatore della Carolina del Sud.



Netanyahu: 'Sorpreso e deluso da rifiuto Biden di sanzionare Cpi'

Benjamin Netanyahu è "sorpreso e deluso" dal fatto che l'amministrazione Biden non appoggia la proposta di varare sanzioni contro la Corte penale internazionale dopo che il suo procuratore capo ha chiesto il mandato d'arresto contro di lui, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, e i leader di Hamas. In un'intervista a Sirius Xm, radio conservatrice americana, il premier israeliano commenta così il fatto che la Casa Bianca ieri ha detto che non sostiene l'iniziativa dei repubblicani del Congresso di imporre sanzioni sulla Corte, pur considerando "profondamente sbagliata la sua decisione", come ha detto nei giorni scorsi Antony Blinken. "Gli Stati Uniti avevano detto che avrebbero in effetti appoggiato una legge con le sanzioni - ha detto Netanyhu a Morgan Ortagus, portavoce del dipartimento di Stato durante la presidenza Trump, secondo le anticipazioni diffuse Politico dell'intervista che verrà trasmessa domenica - pensavo che questa fosse ancora la posizione americana perché c'era il consenso bipartisan qualche giorno fa". "Ora la cosa è in dubbio e francamente sono sorpreso e deluso", ha detto ancora il premier israeliano. La portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha spiegato che "sanzioni sulla Corte non sono uno strumento efficace o appropriato per affrontare le preoccupazioni degli Stati Uniti".  

Terminata la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu su Gaza

E' terminata al Palazzo di Vetro di New York la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu su Gaza. Erano in programma altre consultazioni a porte chiuse ma sono state cancellate. Nessuna indicazione per ora su un eventuale voto della bozza di risoluzione algerina che chiede a Israele di "fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah".

Idf controlla corridoio Philadelphi: trovati 20 tunnel

L'esercito israeliano ha annunciato di avere il controllo "tattico" del corridoio Philadelphi che corre nel sud della Striscia di Gaza lungo il confine con l'Egitto e dove, secondo Israele, sono stati scoperti circa 20 tunnel utilizzati da Hamas per introdurre armi nell'enclave. "Cio' non significa che abbiamo forze sul terreno lungo l'intero corridoio, ma significa che possiamo controllare e avere la capacita' di tagliare la linea" dei rifornimenti di Hamas nell'area, ha detto un funzionario militare in una conferenza stampa. Sono stati trovati anche circa 82 punti di accesso ai tunnel, alcuni dei quali erano gia' noti prima dell'operazione. Le forze armate israeliane hanno informato le loro controparti egiziane dei ritrovamenti. 



Blinken: 'Non posso dire se armi Usa siano state usate a Rafah'

''Io non posso dire quali armi o come siano state usate'' nell'attacco israeliano sulla tendopoli a ovest di Rafah, nella Striscia di Gaza. Ma gli Stati Uniti sono stati ''molto chiari con Israele, è imperativo indagare immediatamente e determinare cosa è accaduto. Aspettiamo i risultati'' dell'indagine. Lo ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa in Moldova, rispondendo a una domanda sull'uso o meno di armi americane nel raid. ''Non posso verificare nulla in merito'', ha aggiunto. ''A Gaza anche attacchi limitati, mirati e concentrati possono avere conseguenze orribili, terribili e inaspettate'', ha aggiunto.

Meloni sente Erdogan, presidente della Turchia sarà al G7

"Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi in cui si spiega che "in vista del Vertice G7, il colloquio ha permesso di fare il punto anche sullo stato delle relazioni bilaterali e sui principali scenari di crisi internazionali". "Il Presidente del Consiglio - si legge nel comunicato - ha colto l'occasione per ringraziare il suo interlocutore per aver confermato la sua partecipazione a Borgo Egnazia".

Macron ad Abu Mazen,riforma Anp in vista di riconoscimento

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, in una telefonata il cui contenuto è stato riferito da fonti dell'Eliseo, a "riformare" l'Anp "nella prospettiva di un riconoscimento dello stato di Palestina".

Idf: pieno controllo operativo corridoio di Filadelfia

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno rivendicato di avere il pieno ''controllo operativo'' del cosiddetto 'corridoio di Filadelfia', striscia di terra lunga 14 chilometri tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. I militari israeliani sono quindi fisicamente presenti nell'area. Durante l'operazione nella zona vicino a Rafah sono stati scoperti almeno 20 tunnel che attraversavano il territorio del Sinai, ha spiegato l'esercito israeliano. Con il pieno controllo del 'corridoio', l'Idf ritiene che Hamas non sia più in grado di contrabbandare armi dall'Egitto.

Blinken: Israele abbia piano di dopoguerra prima possibile

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Israele ha bisogno di un piano per il dopoguerra il prima possibile, dopo che il Consigliere per la sicurezza nazionale di Israele Tzachi Hanegbi ha affermato che "i combattimenti a Gaza continueranno per altri 7 mesi". "In assenza di un piano per il giorno dopo, non ci sarà un giorno dopo. Ed è ciò che dobbiamo ottenere, il più rapidamente possibile", ha detto Blinken ai giornalisti durante la sua visita in Moldavia.

Borrell a Lazzarini: 'Unrwa non terrorista ma ancora salvezza per palestinesi'

''L'Unrwa rimane un'ancora di salvezza indispensabile per i palestinesi'' e ''gli Stati membri della Ue hanno ripreso il loro sostegno finanziario'' all'agenzia Onu. Lo ha detto l'Alto rappresentante della politica estera della Ue Josep Borrell in un incontro con il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini. ''La prossima tranche di finanziamenti Uw è in arrivo. Rifiutiamo qualsiasi tentativo di etichettare l'Unrwa come organizzazione terroristica'', ha aggiunto Borrell nel giorno in cui è arrivato il primo ok del Parlamento israeliano a un disegno di legge per dichiarare l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi un "gruppo terroristico''.

Su 'X' Borrell ha scritto che Lazzarini ''non aveva più parole per descrivere la situazione a Gaza. Giorno dopo giorno, le persone non stanno solo perdendo la vita, ma anche la speranza e il tessuto sociale vengono distrutti. Dobbiamo porre fine a una tragedia che offende la nostra coscienza e l'umanità''.

Intergruppo Palestina legge testimonianza Unicef da Rafah

"Ho visto tanti bambini morti sotto le macerie, i corpi coperti di sangue. Altri portati in braccio dalle loro madri che chiedevano aiuto. Gaza e' diventata il cimitero dei bambini. Non riesco a togliermi dalla mente quel che i miei occhi hanno visto: intere famiglie distrutte, piccoli senza piu' genitori, bombe che cadono su zone che chiamano sicure, ma che sicure non sono perche' di zone sicure semplicemente non ne esistono. La situazione a Rafah e' peggio di quella che viene vista da fuori. Ogni giorno ci diciamo: non puo' essere peggio di ieri, e invece lo e'. Lavoro con Unicef da dodici anni e non ho mai visto nulla del genere, neanche in posti come come l'Afghanistan o Haiti. Colleghi che lavorano in aree di crisi da 30-35 anni, che sono stati nei luoghi delle piu' drammatiche catastrofi, tutti, tutti dicono di non aver visto nulla del genere, con questa scala, per questa durata. Abbiamo bisogno che la gente capisca: abbiamo davvero bisogno di evitare un attacco finale a Rafah perche' le conseguenze sarebbero incalcolabili. Manca strutturalmente il cibo, l'acqua era gia' poca e ora per i profughi che sono costretti a spostarsi da Rafah e' anche meno. E manca anche il carburante per i generatori degli ospedali. I profughi che hanno cercato rifugio a Rafah sono in perenne, disperato movimento, 840 mila persone l'hanno fatto. Ha idea di quante sono? Non c'e' spazio per le tende. E dove arrivano piantano le tende letteralmente sui resti polverizzati delle aree abitate. Questa gente ha gli occhi solo per piangere". E' la testimonianza di Jonathan Crickx, funzionario dell'Unicef che opera a Gaza di ritorno da Rafah, letta oggi nell'aula di Montecitorio dai parlamentari dell'Intergruppo per la pace tra Israele e Palestina Dario Carotenuto (M5S), Francesco Mari (AVS) e Valentina Ghio (PD), chiedendo al Governo di "uscire dall'inerzia e di attivarsi per il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina come stanno facendo diversi altri Paesi europei".

Blinken: "senza un piano per 'dopo' Israele rischia caos"

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito "orribile" e condannato l'attacco israeliano di domenica a Rafah, che ha provocato decine di morti tra i civili palestinesi, sottolineando come le "morti indicano la necessità di avere un piano del 'giorno dopo' per Gaza". "Senza un piano di questo tipo - ha aggiunto - non ci sarà un 'giorno dopo' a Gaza" e "Israele si trovera' a fronteggiare il caos". 

Mo: ucciso capo logistica polizia Hamas in raid Idf a Khan Yunis

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso in un raid aereo il capo della logistica della polizia di Hamas, Salama Baraka, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono media palestinesi. Come spiega il Jerusalem Post, Baraka era il responsabile per i rifornimenti e l'addestramento delle forze di polizia di Hamas. Suo fratello era un alto ufficiale delle Brigate Al-Qassam, il braccio armato di Hamas, ed è stato ucciso nel 2018.

Rafah, la testimonianza dell'infermiera di MSF Gaia Giletta

Partito di Gantz attacca il governo, 'elezioni subito'

Gadi Eisenkot - dello stesso partito del ministro Benny Gantz e membro osservatore del Gabinetto di guerra israeliano - ha preso le distanze dal governo del premier Benyamin Netanyanu chiedendo "elezioni al più presto" e accusandolo di "aver fallito gli obiettivi". "Di recente - ha spiegato Eisenkot riferendosi alla decisione di entrare nel governo - la nostra influenza nel governo è diminuita. Sono entrate in gioco anche considerazioni politiche e di altro tipo". "Il ritorno degli ostaggi - ha aggiunto - è un dovere morale supremo di un paese che non è riuscito a proteggere i suoi cittadini ma anche una precisa esigenza strategica".

Comunità ebraica: gesto Comune Bologna legittima terrorismo

"Se davvero si vuole ribadire l'attenzione per il rispetto dei diritti umani e per la pace non esponi solo una bandiera ma le esponi entrambe. Una bandiera in un luogo pubblico non può essere usata come simbolo di contestazione di altri paesi. Un gesto simile da un'istituzione pubblica non fa che legittimare la voce del terrorismo e della prevaricazione". Cosi all'ANSA la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, assieme al presidente della Comunità di Bologna De Paz. "Invitiamo Lepore a recarsi in Israele nelle zone del massacro prima di esporre bandiere e slogan", hanno aggiunto.

Al Jazeera, 'Idf arresta studenti in una scuola in Cisgiordania'

I soldati israeliani hanno fatto irruzione in una scuola nella città di Sarra, in Cisgiordania, a ovest di Nablus, dove hanno arrestato quattro studenti. Lo scrive al Jazeera, citando fonti locali.

Usa su bozza Onu per Rafah, 'non sarà utile'

"Ogni documento in questo momento non sarà utile e non cambierà la situazione sul terreno, noi vogliamo continuare a sostenere gli sforzi per ottenere l'accordo sugli ostaggi e altri aiuti a Gaza". E' il primo commento del vice ambasciatore americano all'Onu Robert Wood sulla bozza di risoluzione dell'Algeria che chiede a Israele di "fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah".   A margine della riunione del Consiglio di Sicurezza, Wood ha detto che comunque il testo è stato inviato a Washington per valutazioni. 

Usa, inorriditi e con il cuore spezzato per attacco Rafah

"Abbiamo il cuore spezzato e siamo inorriditi" dall'attacco aereo israeliano a Rafah. Lo ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu il vice ambasciatore americano Robert Wood, ribadendo che secondo Tel Aviv l'attacco è stato "un errore". "Abbiamo chiesto a Israele di fare di più per proteggere vite civili innocenti a Gaza. Come abbiamo detto in passato, Israele ha il diritto di difendersi ma ha anche il dovere di proteggere i civili", ha aggiunto: "Continuiamo a credere che ci siano alternative ad una operazione su larga scala". 

Al Jazeera, '15 morti a Rafah nella giornata di oggi'

I raid aerei e i bombardamenti dell'artiglieria israeliani hanno ucciso almeno 15 palestinesi da questa mattina a Rafah. Lo riferisce al Jazeera. In un video diffuso dall'emittente, si vede il fumo che si alza da un edificio di Rafah. Altri filmati mostrano palestinesi feriti da attacchi di quadricotteri nella zona di Tal as-Sultan a Rafah. I continui attacchi hanno spinto molti palestinesi nella parte occidentale di Rafah a fuggire verso Khan Younis.

Bignami, esporre la bandiera palestinese è irresponsabile

"La decisione del Comune di Bologna di esporre la bandiera palestinese è una scelta faziosa e irresponsabile, che divide e non unisce, alimentando un clima di contrapposizione e conflittualità che è esattamente ciò di cui oggi non c'è bisogno. Si rimuove totalmente l'origine di quanto sta avvenendo, vale a dire la strage del 7 ottobre compiuta contro civili israeliani inermi". Lo afferma il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami in una nota. "Si dimenticano le violenze, gli stupri, i soprusi perpetuati contro donne e uomini colpiti solo perché israeliani o in territorio israeliano. Si rimuove la sorte degli oltre 100 ostaggi ancora detenuti dai terroristi di Hamas. Se è doveroso distinguere tra popolo palestinese e Hamas, altrettanto necessario è ribadire il diritto dello Stato di Israele di esistere e di difendersi e di difendere il suo popolo e i suoi confini. Non si costruiscono dialoghi esponendo bandiere ed alimentando divisioni", afferma Bignami. Oltre a Bignami, per Fratelli d'Italia prendono posizione anche i consiglieri comunali, che definiscono "inaccettabile e grave" la decisione del sindaco Matteo Lepore e annunciano che presenteranno un esposto in prefettura per un gesto che "vìola palesemente la neutralità delle sedi istituzionali". Il gesto del Comune ricorda quanto fatto due anni fa, quando su Palazzo Re Enzo (l'edificio di fronte al palazzo comunale) vennero proiettati per diverso tempo i colori della bandiera ucraina, nei giorni successivi all'avvio dell'invasione russa. 

Ecco la bozza Onu che chiede a Israele di fermare attacco Rafah

L'Algeria ha diffuso con i membri Consiglio di Sicurezza Onu una bozza di risoluzione che ordina a Israele di "fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah". Il testo, di cui l'ANSA ha avuto visione, chiede un "cessate il fuoco immediato a Gaza rispettato da tutte le parti", oltre al "rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi".   La bozza, spiegando che la "situazione catastrofica nella Striscia di Gaza costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale", richiama pure le ultime ordinanze emesse dalla Corte internazionale di giustizia, inclusa quella che ordina a Israele di "fermare immediatamente la sua offensiva militare" a Rafah.   Alcuni diplomatici hanno riferito di sperare in un voto a breve. "La nostra speranza è che possa avvenire il più rapidamente possibile perché c'è la vita in gioco", ha detto l'ambasciatore cinese Fu Cong.   Non è chiara per ora la posizione degli Usa, che hanno posto il veto a numerose risoluzioni in cui si chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. 

Tre soldati Idf uccisi da trappole esplosive a Rafah

Tre soldati israeliani sono stati uccisi da trappole esplosive in un edificio di Rafah. Secondo il Times of Israel, i tre, tutti tra i 20 e 21 anni, prestavano servizio nel 50esimo battaglione della Brigata Nahal. La loro morte ha portato a 291 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra contro Hamas a Gaza. Un ufficiale e due soldati del 50esimo battaglione sono rimasti gravemente feriti e un altro ufficiale è rimasto moderatamente ferito nello stesso incidente. In un altro episodio, un soldato dell'unita' d'elite del genio militare Yahalom e altri tre soldati sono rimasti feriti da un'esplosione in un tunnel nel sud di Gaza.

Telefonata Erdogan-Meloni, 'Italia riconosca Stato palestinese'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il premier Giorgia Meloni. ''La Turchia si aspetta che l'Italia riconosca la Palestina come Stato, assumendo una posizione giusta come Spagna, Irlanda e Norvegia'', detto Erdogan a Meloni, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Anadolu.

Israele, 'intercettati 2 obiettivi entrati dal Libano'

L'esercito israeliano ha intercettato due "obiettivi aerei" entrati dal Libano nella parte nord del Paese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Nella zona erano risuonate le sirene di allarme varie volte. 

Israele, 'Idf opera nel centro di Jabalya, nel nord di Gaza'

L'Idf sta continuando ad operare "nel centro" di Jabalya nel nord della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare. Le truppe - ha continuato - hanno "fatto irruzione in decine di compound di lancio razzi che hanno neutralizzato". "Individuati e distrutti - ha aggiunto la fonte - anche una serie di imbocchi di tunnel e anche un campo di combattimento posti vicino ad una moschea" con armi ed equipaggiamento militare. 

Rafah, un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione" LA TESTIMONIANZA

Il Brasile ha rimosso il suo ambasciatore in Israele

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rimosso definitivamente il suo ambasciatore in Israele, Frederico Meyer, che era stato convocato per consultazioni a Brasilia nel quadro delle tensioni create dall'intervento militare israeliano a Gaza, ed era poi tornato a Tel Aviv il 24 maggio. Ma la Gazzetta ufficiale brasiliana ha ora pubblicato un decreto in cui si rende noto che Meyer è stato nominato nuovo rappresentante speciale del Brasile alla Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo a Ginevra. Di conseguenza, rilevano fonti diplomatiche brasiliane, la rappresentanza diplomatica in Israele resterà senza ambasciatore e sarà guidata dall'incaricato d'affari, Fábio Farias. Questo annuncio giunge dopo che il governo di Brasilia ha nuovamente condannato il recente attacco israeliano domenica contro un campo profughi palestinese nella Striscia di Gaza. Le relazioni brasiliano-israeliane sono diventate molto tese da febbraio, quando ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha ordinato all'ambasciatore Meyer di rientrare in Brasile, dopo che il governo Netanyahu ha dichiarato Lula come "persona non grata".  Tale dichiarazione da parte delle autorità israeliane è arrivata dopo che il capo dello stato aveva paragonato le azioni di Israele all'Olocausto promosso dalla Germania nazista

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich: “Combattere in Cisgiordania come a Gaza”

Israele deve "combattere" in Cisgiordania "come a Gaza". Lo ha affermato il ministro delle Finanze israeliano e leader dell'estrema destra, Bezalel Smotrich, dopo che militanti palestinesi hanno sparato colpi d'arma da fuoco da Tulkarem, in Cisgiordania, verso la cittadina israeliana di Bat Hefer, nella regione centrale di Sharon."Non dobbiamo permettere loro di fare a Sharon quello che hanno fatto il 7 ottobre vicino al confine di Gaza", ha scritto Smotrich su X. "Il terrorismo deve essere sradicato ovunque, anche se ciò significa che Tulkarem assomiglierà a Gaza oggi". Quanto accaduto è un'ulteriore prova del fatto che un futuro Stato palestinese rappresenterebbe "una minaccia esistenziale per lo Stato di Israele", ha aggiunto Smotrich, facendo riferimento al riconoscimento da parte di Spagna, Norvegia e Irlanda.

Xi, addolorati per situazione estremamente grave a Gaza

La Cina è "profondamente addolorata" per la situazione "estremamente grave" di Gaza. Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping che stamane ha incontrato a Pechino l'omologo egiziano Abdel Fattah al-Sisi.

Sánchez, noi e i Paesi arabi vogliamo lo stop alla violenza

"È stato un onore ricevere il Comitato Ministeriale Arabo-Islamico su Gaza a un giorno dal riconoscimento della Palestina come Stato da parte della Spagna. Condividiamo con i Paesi arabi la volontà e l'impegno per porre fine alla violenza e di rendere la soluzione dei due Stati una realtà": lo ha scritto su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dopo aver ricevuto a Madrid il primo ministro palestinese, Mohammed Mustafa e gli altri membri del gruppo di contatto arabo per la Striscia (alti esponenti dei governi di Arabia Saudita, Qatar, Giordania e Turchia e il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, Hussein Ibrahim Taha). "Confidiamo che il riconoscimento restituirà al popolo palestinese la speranza che sia possibile per la regione un futuro di pace, sicurezza e prosperità", ha aggiunto Sánchez.


Consigliere Israele, guerra Gaza continuerà per 7 mesi

"I combattimenti a Gaza dureranno almeno altri 7 mesi". Lo ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano, Tzachi Hanegbi, sostenendo che le forze israeliane controllano il 75% della zona cuscinetto lungo il confine tra la Striscia e l'Egitto. 

Il Comune di Bologna espone la bandiera della Palestina

Il Comune di Bologna espone la bandiera della Palestina. "Come sindaco di un Comune storicamente schierato per la Pace, la non violenza e la salvaguardia dei diritti umani - dice il sindaco Matteo Lepore - è per me doveroso prendere posizione così come agire per garantire la maggiore coesione sociale possibile nella nostra città. Per questo esporremo a Palazzo D'Accursio, accanto allo striscione per il cessate il fuoco, la bandiera della Palestina. Prendiamo parte in favore delle vittime e dei diritti umani, ancora una volta quindi. Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio". 

©Ansa

Hanegbi: "Altri sette mesi di combattimenti a Gaza"

"I combattimenti a Gaza continueranno per altri 7 mesi". Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale di Israele Tzachi Hanegbi. In una intervista a Canale 2 - ripresa dai media - Hanegbi ha anche aggiunto che "l'Idf controlla al momento il 75% del 'Corridoio Filadelfia'". Il Corridoio è una striscia di terra che corre a Gaza lungo il confine tra Israele e l'Egitto.

Erdogan chiede al mondo islamico di reagire contro Israele

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello al mondo islamico per reagire contro Israele. "Ho qualcosa da dire al mondo islamico: che cosa aspettate a prendere una decisione condivisa? Allah considererà voi, tutti noi, responsabili per questo", ha affermato Erdogan durante una discorso al suo gruppo parlamentare Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.

Media: carri armati israeliani proseguono attacchi a Rafah

Mercoledì i carri armati israeliani hanno condotto un secondo giorno di attacchi a Rafah e funzionari sanitari palestinesi riferiscono che diverse persone sono rimaste ferite stamattina a causa del fuoco israeliano nella zona orientale di Rafah. Lo riporta Reuters, ripresa dal Guardian. Fonti palestinesi sostengono che alcuni depositi di aiuti sono stati dati alle fiamme. Secondo Reuters, i residenti hanno affermato che i costanti bombardamenti israeliani durante la notte hanno distrutto molte case nella zona, da dove la maggior parte delle persone è fuggita dopo l'ordine di evacuazione da parte di Israele.

Erdogan: "Nessuna religione può legittimare brutalità israeliana"

"Nessuna religione al mondo può legittimare questa brutalità". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdoagan, criticando gli attacchi di Israele a Gaza e contro il campo profughi di Rafah. "Il sangue è anche sulle vostre mani", ha detto Erdogan, durante un discorso al suo gruppo parlamentare Akp trasmesso dalla tv di Stato Trt, rivolgendosi agli Stati Uniti e aggiungendo che "anche i Paesi europei hanno partecipato alla barbarie israeliana perché sono stati in silenzio". Tornando a paragonare il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, a Adolf Hitler, il presidente turco ha definito "psicopatico" il leader israeliano e ha detto che "il mondo sta assistendo in diretta televisiva ad un genocidio" che "non sarà dimenticato dal mondo".

Morti 3 soldati a Gaza, bilancio ora sale a 291

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 3 soldati della Brigata Nahal uccisi da un ordigno esplosivo vicino Rafah, nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che si tratta di Amir Galilov (20 anni), di Uri Bar Or (21 anni) e di Ido Apel (21 anni). Nello stesso episodio sono rimasti feriti anche tre altri militari, di cui uno grave. Il bilancio dei soldati caduti dall'inizio della operazione di terra a Gaza è ora arrivato a 291. 

Media, "spari da Tulkarem verso limitrofa cittadina Israele"

Numerosi colpi d'arma da fuoco sono stati sparati questa mattina da Tulkarem in Cisgiordania verso la limitrofa cittadina di Bat Hefer, in territorio israeliano. Lo ha fatto sapere, citato dai media, Galit Shaul, capo del consiglio regionale di Emek Hefer che ha scritto una lettera con richiesta di aiuto al ministro della difesa Yoav Gallant. Nella lettera si fa pressione per ottenere "sicurezza" nella località che si trova sulla linea di giunzione con la Cisgiordania e che da tempo è sotto il fuoco da parte palestinese. Gli uomini armati che hanno sparato verso Bat Hefer hanno postato anche sui social - hanno riferito i media - video dell'attacco. Per ora sono state senza effetto le ricerche effettuate in zona dall'esercito. 

Schlein: "Necessario riconoscere Stato palestinese"

"Il Pd da ottobre chiede un cessate il fuoco immediate per fermare il massacro di civili in corso a Gaza e che non è accettabile. Più di 35mila vittime. Da sempre ci battiamo ed è anche nel programma elettorale delle europee c'è la necessità di riconoscimento dello Stato palestinese. Se vogliamo davvero la soluzione politica dei due popoli, due Stati, bisogna riconoscere che uno c'è già e ha diritto di esistere senza bombe, attacchi terroristici e missili. L'altro, invece, non è mai stato riconosciuto''. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Cnn, munizioni Usa utilizzate nel raid a tendopoli Rafah

Munizioni prodotte negli Stati Uniti sono state utilizzate domenica nell'attacco israeliano contro un campo profughi a Rafah che ha provocato 45 morti. Lo sostiene un'analisi della Cnn che ha visionato video della scena e sentito esperti di armi esplosive. Nel video condiviso sui social media, che la Cnn ha geolocalizzato sulla stessa scena confrontando dettagli tra cui il cartello di ingresso del campo e le mattonelle sul terreno, è visibile la coda di una bomba di piccolo diametro (SDB) GBU-39 di fabbricazione statunitense, secondo quattro esperti di armi esplosive che hanno esaminato il video per la Cnn. 

Arabia Saudita condanna i "continui massacri genocidi"

"L'Arabia Saudita condanna e denuncia con la massima fermezza i continui massacri genocidi commessi dalle forze di occupazione israeliane contro il popolo palestinese senza alcun deterrente, continuando a prendere di mira le tende dei rifugiati palestinesi indifesi a Rafah": lo scrive su X il ministero degli Esteri saudita. 

Algeria propone nuova risoluzione Onu per fine offensiva a Rafah

L'Algeria ha preparato una bozza di risoluzione per chiedere un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Dopo la riunione d'emergenza di ieri del Consiglio di Sicurezza su richiesta di Algeri, a seguito del raid aereo israeliano di domenica nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il testo chiede la fine immediata dell'offensiva militare e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, secondo una bozza ottenuta dall'agenzia Dpa. A Hamas si chiede di rilasciare tutti gli ostaggi trattenuti nella Striscia dall'attacco del 7 ottobre in Israele. Diversi diplomatici hanno confermato alla Dpa che c'è chi punta per un voto già nelle prossime ore 

Israele, "intercettato velivolo sospetto sulla costa a nord"

Il sistema di difesa israeliano ha intercettato un "obiettivo aereo sospetto" a largo della costa di Rosh HaNikra nell'estremo nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che durante la scorsa notte l'aviazione ha colpito "una struttura militare nella zona di Naqoura nella quale terroristi Hezbollah stavano operando, così come altre infrastrutture nelle aree di Ramyeh e At Tiri nel Libano del sud". 

Francia, Consiglio Sicurezza Onu deve agire su Rafah

"Il Consiglio di Sicurezza Onu non può limitarsi a parlare, deve agire". Lo ha detto l'ambasciatore francese al Palazzo di Vetro, Nicolas de Riviere, a margine delle consultazioni d'emergenza a porte chiuse dei Quindici su Rafah. L'ambasciatore ha chiarito che la Francia ritiene sia giunto il momento che il Cds adotti una risoluzione specifica su Rafah. "Il presidente Macron ha espresso la sua indignazione per gli attacchi israeliani che hanno causato numerose vittime tra gli sfollati della citta' nel sud di Gaza - ha detto - Come richiesto dalla Corte dell'Aja queste operazioni devono cessare immediatamente. È giunto il momento che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite agisca e adotti una nuova risoluzione". 

Fiaccolata e falò pro Palestina in strada a Torino

Una fiaccolata di studenti e di giovani attivisti pro Palestina si è svolta ieri sera a Torino. Il corteo, che secondo gli organizzatori ha raccolto circa 2000 persone, si è snodato per il centro storico e ha fatto tappa nella piazza del municipio, dove sono stati scanditi slogan contro "le istituzioni complici dello Stato criminale di Israele". I manifestanti hanno poi raggiunto il rondò Rivella, dove hanno acceso un grande falò bloccando il passaggio.

Attacco Iran a Israele, la situazione un mese dopo e i possibili scenari

Il conflitto dura da 40 anni, ma dallo scorso mese ha conosciuto un'escalation senza precedenti con attacchi missilistici e droni, sottolineando un'ideologica ostilità persistente tra le due Nazioni. Nonostante una tregua momentanea, le minacce nucleari iraniane mantengono alta la tensione. LO SCENARIO

Israele: dal kibbutz ai grattacieli di Tel Aviv, l’attesa degli sfollati del Sud

I residenti delle comunità attaccate il 7 ottobre aspettano un accordo che liberi gli ostaggi, metta fine alla guerra a Gaza e li riporti nelle loro case. IL REPORTAGE

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il  procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di  emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i  numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro  l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe  in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di  Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa  dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania,  Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

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