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Guerra Gaza, Netanyahu apre a tregua a tempo. Hamas: no a intesa senza fine guerra. LIVE

"La proposta di Israele non risponde alla fine della guerra e al ritiro da Gaza, e non è coerente con i principi stabiliti da Biden". Lo ha detto il responsabile di Hamas Osama Hamdan, citato dai media. Gli Usa annunciano una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu a sostegno del piano di cessate il fuoco. Altri tre morti nella Striscia e due in Cisgiordania. Seconda una stima israeliana un terzo degli ostaggi israeliani ancora in mano di Hamas a Gaza è morto, ovvero 43 su 120

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"La proposta di Israele non risponde alla fine della guerra e al ritiro da Gaza e non è coerente con i principi stabiliti da Biden". Lo ha detto il responsabile di Hamas Osama Hamdan, citato dai media. Gli Usa annunciano una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza Onu a sostegno del piano di cessate il fuoco. Altri tre morti nella Striscia e due in Cisgiordania. Seconda una stima israeliana un terzo degli ostaggi israeliani ancora in mano di Hamas a Gaza è morto, ovvero 43 su 120


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Le Maldive vieteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini israeliani

Il provvedimento-che non è  chiaro quando entrerà in vigore- è una  reazione alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza; intanto il  ministero degli Affari Esteri di Israele ha raccomandato ai propri  cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". LEGGI L'ARTICOLO

Camera Usa approva misura che sanziona Cpi per Netanyahu

La camera americana, a maggioranza repubblicana, approva un provvedimento che prevede sanzioni per la corte penale internazionale riguardo al mandato di arresto contro il premer israeliano Benyamin Netanyahu. La misura è stata approvata con 247 voti a favore e 155 contrari e 42 democratici che hanno votato con i repubblicani per far passare il provvedimento. 

'Il direttore della Cia in Medio Oriente per accordo su ostaggi'

Il direttore della Cia Bill Burns e il consigliere di Joe Biden per il Medio Oriente Brett McGurk stanno andando in Medio Oriente per spingere l'accordo sulla liberazione degli ostaggi e sul cessate il fuoco. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna,  Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di      Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70%    circa   dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania,      Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

'Domani incontro Egitto-Qatar-Usa per rilancio negoziati'

Una delegazione egiziana incontrerà domani le controparti del Qatar e degli Stati Uniti a Doha nel tentativo di rilanciare i negoziati sulla tregua con Gaza. Lo hanno riferito la Tv di stato egiziana e il canale televisivo Al-Qahera News citando fonti. I due canali sono stati rilanciati dai media internazionali tra cui Al-Arabyia.

Il Parlamento sloveno riconosce lo Stato palestinese

La Slovenia ha riconosciuto la Palestina come Stato sovrano e indipendente, al termine di una maratona parlamentare fra colpi di scena, decisioni annunciate e poi ritirate da parte dell'opposizione, in una atmosfera di grande confusione. I voti a favore sono stati 52.

Il Papa: "Cessi l'escalation delle guerre, ora dialogo e trattativa"

Il Pontefice ha dedicato una preghiera speciale al Sudan dove il conflitto dura da oltre un anno e non trova soluzione di pace. LEGGI L'ARTICOLO

Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". GUARDA IL VIDEO

Oxfam: a Gaza rischio carestia per 1,1 milioni di persone

Mentre si discutono i termini di un possibile cessate il fuoco, l'effetto combinato degli incessanti bombardamenti e del blocco all'ingresso di gran parte degli aiuti umanitari imposto da Israele, sta di fatto condannando Gaza alla carestia. E' la denuncia di Oxfam, secondo cui la "carestia potrebbe colpire oltre 1,1 milioni di persone, meta' della popolazione da un giorno all'altro". Oxfam, al pari di altre organizzazioni umanitarie, non riesce a soccorrere la popolazione civile, rimasta ormai senza cibo e beni essenziali. In questo momento oltre 1,7 milioni di persone sono stipate in un'area di 69 km2, meno di un quinto del territorio di Gaza. "La situazione e' disperata, perche' le autorita' israeliane non garantiscono il sostegno umanitario promesso a una popolazione di sfollati. - ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - in questo momento e' praticamente impossibile distribuire anche quei pochi aiuti che potrebbero entrare a Gaza, a causa dei tempi lunghissimi di autorizzazione necessari per spostarli da un'area all'altra e dei continui ordini di evacuazione. Con il valico di Rafah chiuso dal 6maggio, Kerem Shalom e' l'unico punto di accesso su cui potrebbero essere deviati migliaia di camion di aiuti umanitari fermi a Rafah. Il problema e' che si ritroverebbero all'interno di una pericolosissima zona di conflitto. A Gaza non ci sono piu' "zone sicure": la settimana scorsa, gli attacchi israeliani hanno ucciso decine di civili in aree dichiarate tali". In questo contesto Oxfam rilancia un appello urgente alla comunita' internazionale e alle parti in conflitto per un cessate il fuoco immediato e permanente; l'apertura di tutti i valichi di terra all'ingresso degli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi e dei prigionieri palestinesi detenuti illegalmente. 



Biden: Netanyahu sta cercando di risolvere problemi

"Netanyahu sta cercando di risolvere problemi seri". Lo ha detto Joe Biden rispondendo ai giornalisti della Casa Bianca che gli chiedevano se il premier israeliano stesse facendo giochi politici, come era sembrato ritenere lo stesso presidente in un'intervista al Time.

Biden: "Netanyahu non fa politica con la guerra"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non pensa che il premier israeliano Benjamin Netanyahu stia facendo politica con la guerra. "Non lo penso - ha risposto alla domanda di un giornalista - io penso che stia cercando di risolvere un problema grave". 

In corso riunione gabinetto di guerra Israele

E' in corso una riunione del gabinetto di guerra israeliano mentre cresce la pressione sul governo Netanyahu perché accetti la proposta per un cessate il fuoco avanzata dal presidente Joe Biden e si teme una possibile escalation con Hezbollah. Secondo il Times of Israel, il ministro della Difesa, Yoav Gallant, sta partecipando da remoto.

Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale

L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in     visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a     colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine,     rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei    social. LEGGI L'ARTICOLO

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di   emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro    i   numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro      l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico    finirebbe   in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Hamas,: "Nessun accordo senza la fine della guerra"

"La proposta di Israele non risponde alla fine della guerra e al ritiro da Gaza, e non è coerente con i principi stabiliti da Biden". Lo ha detto il responsabile di Hamas Osama Hamdan, citato dai media. "Senza una posizione chiara da parte di Israele per preparare la fine definitiva della guerra e il ritiro da Gaza, non ci sarà - ha detto - accordo".

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180   partoriscono   ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post   partum è   difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle   tende, dove   molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime   condizioni   igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a   fornire assistenza   alla maternità. La presidente di Medici Senza   Frontiere: "Situazione   inimmaginabile, serve un cessate il fuoco   permanente". L'APPROFONDIMENTO

Capo Idf: esercito pronto per una guerra in Libano

"Ci stiamo avvicinando al punto in cui devono essere prese decisioni. L'esercito è pronto per una guerra in Libano". Lo ha detto, citato dai media, il capo di stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi in visita al fronte nord. "Attacchiamo qui da otto mesi e Hezbollah - ha aggiunto - sta pagando un prezzo molto, molto alto".

Usa: Biden su Netanyahu? Presidente è al fianco di Israele

"Biden è stato molto chiaro nella sua risposta a Time su Netanyahu, spetta al premier spiegare le sue politiche. Per il resto, anche se non sono d'accordo su tutto, il presidente farà in modo che Israele abbia tutto il necessario per difendersi da Hamas". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti ridimensionando in parte una frase pronunciata da Biden sul fatto che "ci sono tutti gli elementi per pensare" che il premier israeliano stia allungando la guerra a Gaza per motivi politici.

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