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Guerra Gaza, gli Usa: "Dall'escalation in Libano rischi per la sicurezza di Israele"

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Netanyahu minaccia apertura fronte guerra con Libano
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Netanyahu minaccia apertura fronte guerra con Libano
00:01:39 min

Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, ha aggiunto, sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele. Netanyahu: "Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese". Il Qatar aspetta “risposte chiare” sulla proposta della Casa Bianca per la tregua a Gaza

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Una escalation in Libano metterebbe a rischio la sicurezza di Israele. Lo afferma il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, afferma Miller sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele.

"Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese". Lo ha detto il premier israeliano, Netanyahu, che ha visitato Kiryat Shmona dove ieri sono divampati gli incendi dopo il lancio di droni dal Libano.

“Ci sono tutte le ragioni per trarre la conclusione” che proprio Netanyahu “stia prolungano la guerra per ragioni politiche”: lo ha detto il presidente americano Biden in un'intervista al Time. Il premier israeliano, tra l'altro, è atteso al Congresso Usa, “ma non il 13 giugno”. 

Intanto, il Qatar aspetta “risposte chiare” sulla proposta della Casa Bianca per la tregua a Gaza. 


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Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Nikky Haley scrive sui missili israeliani "eliminateli", la foto diventa virale

L'ex ambasciatrice dell'Onu ed esponente del partito repubblicano, in visita in Israele, ha messo la sua firma su alcuni missili destinati a colpire Gaza e aggiunge: "America ama Israele, sempre". L'immagine, rilanciata dal politologo statunitense Ian Bremmer, fa il giro dei social. LEGGI L'ARTICOLO


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Rafah, la testimonianza di un’infermiera di Msf: "Combattimenti a 100 metri dalla clinica"

Il racconto di Gaia Giletta, infermiera di Msf che lavora nella Striscia di Gaza: "Siamo pronti a una possibile evacuazione". GUARDA IL VIDEO


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Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

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Le Maldive vieteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini israeliani

Il provvedimento-che non è  chiaro quando entrerà in vigore- è una  reazione alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza; intanto il  ministero degli Affari Esteri di Israele ha raccomandato ai propri  cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". LEGGI L'ARTICOLO


Putin: "A Gaza non è guerra ma sterminio della popolazione"

"Quello che succede a Gaza non assomiglia ad una guerra ma ad uno sterminio totale della popolazione civile". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un'intervista con alcune delle principali agenzie internazionali, tra cui l'Ansa. 

Meloni: "Israele caduta nella trappola dei fondamentalisti, si sta isolando"

"Io penso che gli amici di Israele debbano avere il coraggio di dire a Israele che si sta infilando un po' nella trappola che sembrava disegnata dai fondamentalisti islamici contro Israele: una trappola che puntava all'isolamento dello Stato di Israele. Purtroppo è quello che sta accadendo". Così la premier Giorgia Meloni al Tg La7. 

"Penso che per questo chi crede nella sicurezza di Israele e nel suo diritto, non debba smettere di dire parole chiare. Così come penso che il modo più efficace per costruire una pace in Medio Oriente sia lavorare concretamente, e da ora, alla soluzione di due popoli in due Stati". 

Tensioni durante la marcia nel Giorno di Gerusalemme, arrestati palestinesi. VIDEO

Apoche ore dalla "Marcia delle bandiere", cui partecipano anche molti israeliani ultranazionalisti, in un quartiere densamente popolato da palestinesi nella Città Vecchia sono scattate le tensioni: aggredito un giornalista e arrestati diversi palestinesi. GUARDA IL VIDEO

Crosetto: "Escalation in Libano? Ne parla chi non ne capisce"

"Un'imminente invasione di Israele in Libano? Hanno parlato due o tre persone che non capiscono nulla di Libano e capiscono pochissimo della situazione di escalation e noi la riprendiamo come fossero notizie vere. Noi monitoriamo ventiquattro ore su ventiquattro la situazione, facciamo parte di una missione Onu. Sono certo  che non ci potrebbe essere un attacco se non venisse prima comunicato alle nazioni amiche. Quindi noi abbiamo piani che tengono conto di qualunque possibile evenienza". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della cerimonia a Roma per l'anniversario della fondazione dei Carabinieri. 

Usa: "Da escalation in Libano rischi per la sicurezza di Israele"

Una escalation in Libano metterebbe a rischio la sicurezza di Israele. Lo afferma il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, afferma Miller sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele. "Israele ha detto che è pronta a un'azione al nord, non che ha deciso un'azione", ha comunque messo in evidenza Miller. 

Riunione a Doha tra intelligence dell'Egitto, primo ministro del Qatar e Hamas

Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel si sono incontrati con esponenti di Hamas a Doha per colloqui su una tregua a Gaza. Lo ha riferito all'AFP una fonte

a conoscenza dei negoziati. L'incontro con il gruppo islamista è servito a "discutere di un accordo per una tregua a Gaza e dello scambio di ostaggi e prigionieri". Anche il capo della CIA, Bill Burns, è in Qatar per lavoraree arrivare a un accordo sulla cessazione delle ostilità. Brett McGurk, il principale consigliere di Biden per il Medio Oriente, era diretto al Cairo, riporta il sito di notizie Axios che ha citato una fonte della Casa Bianca. 

Gerusalemme, tensioni durante la marcia nella città vecchia. VIDEO

Hezbollah rivendica un attacco con droni nel nord di Israele

Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni carichi di esplosivo contro la città di Hurfeish, nel nord di Israele, sostenendo che l'obiettivo fosse una postazione dell'esercito nell'area. Il gruppo sciita libanese ha detto di aver attaccato per rappresaglia ad una serie di raid israeliani nel sud del Libano, tra cui quello a Naqura di ieri, dove è stato ucciso un membro di Hezbollah. Intanto le Idf, scrive il Times of Israel,  stanno indagando sul perché non siano suonate le sirene dell'allarme aereo che avvertivano dell'attacco, nel quale sono rimaste ferite 11 persone.

Katz: "Accolgo con favore l'importante decisione presa oggi dall'Aiea di chiedere che l’Iran rispetti i suoi obblighi internazionali e cessi di portare avanti il ​​suo pericoloso programma nucleare"

Haniyeh: accordo solo con fine guerra e ritiro esercito

Hamas tratterà "seriamente e positivamente" qualsiasi cessate il fuoco che si basi su una totale fine della guerra, il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia e uno scambio ostaggi-detenuti palestinesi. Lo ha detto su Telegram il leader di Hamas Ismail Haniyeh. 

Controversa Marcia Bandiere: "Gerusalemme è nostra"

Manifestanti ultranazionalisti si sono riuniti a Gerusalemme per la controversa Marcia delle Bandiere nella Citta' Vecchia che celebra la riunificazione della citta' sotto il controllo israeliano dopo la guerra nel 1967. "Gerusalemme e' nostra. La Porta di Damasco e' nostra. Il Monte del Tempio e' nostro. E se Dio vuole, la vittoria completa e' nostra", ha commentato davanti ai manifestanti il ministro della Sicurezza nazionale e leader dell'estrema destra, Itamar Ben-Gvir. E rivolgendosi al premier Benjamin Netanyahu, lo ha esortato: "Non fermarti. Stiamo vincendo!".

Drone su città nord Israele, 11 feriti di cui uno grave

Undici persone sono rimaste ferite, di cui una gravemente, in un presunto attacco con droni sulla citta' di Hurfeish, nel nord di Israele. Lo ha riferito il direttore generale dei soccorsi Eli Bin a Channel 12, aggiungendo che tre persone risultano in condizioni moderate e le altre sono leggermente ferite. Secondo quanto riportato da Haaretz, le sirene d'allarme non sono risuonate. 

Papa: mai più guerra, uomini lo hanno dimenticato

'Mai piu' la guerra!'. Papa Francesco, nel suo messaggio per l'80* anniversario dello sbarco in Normandia, cita l'intervento del suo predecessore Paolo VI dalla tribuna dell'Onu dell'ottobre 1965. "Mai piu' la guerra! - scrive Papa Francesco - se, per molti decenni, il ricordare gli errori del passato ha sostenuto la ferma volonta' di fare tutto il possibile per evitare che si possa verificare un nuovo conflitto mondiale aperto, constato con tristezza che oggi non e' piu' cosi' e che gli uomini hanno la memoria corta. Possa questa commemorazione aiutarci! E'  preoccupante, infatti, che l'ipotesi di un conflitto generalizzato sia talvolta di nuovo presa seriamente in considerazione, che i popoli siano via via familiarizzati con questa eventualita' inaccettabile. I popoli vogliono la pace!


Media: premier Qatar e capo 007 Egitto hanno incontrato dirigenti Hamas

Il primo ministro del Qatar, Mohammed Bin Abdul Rahman Al Thani, ed il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, hanno incontrato oggi a Doha alcuni dirigenti di Hamas per discutere la proposta sul tavolo per un accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito sul social X il giornalista di Axios, Barak Ravid, secondo cui un funzionario gli ha assicurato che sono in corso sforzi per raggiungere un'intesa

L'Ue invita Israele a un Consiglio di Associazione ad hoc

L'Unione Europea, a quanto si apprende da fonti comunitarie, ha inviato al governo Netanyahu l'invito per la convocazione del Consiglio di Associazione Ue-Israele. "A seguito dell'accordo della scorsa settimana al Consiglio Affari Esteri, ho inviato l'invito al ministro degli Esteri Israel Katz per un Consiglio di Associazione Ue-Israele ad hoc", ha scritto su X l'Alto Rappresentante Josep Borrell. Nel corso del Consiglio Affari Esteri è emersa l'indicazione di verificare il rispetto dei termini dell'Accordo di Associazione, che ha tra le condizioni per la sua legittimità il rispetto dei diritti umani da parte di entrambi le parti. 

Gallant: negoziati con Hamas solo sotto il fuoco

"Tutti i negoziati con Hamas avverranno solo sotto il fuoco". Lo ha detto, riferendosi alla trattative per una nuova tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, il ministro della difesa Yoav Gallant che oggi ha volato sui confini con Gaza e il Libano. "Gli attacchi dell'Idf sono visibili su ogni fronte. Andremo avanti e - ha aggiunto - logoreremo il nemico".      

Violenti incidenti a Gerusalemme

A poche ore dall'inizio della 'Marcia delle bandiere' per il 'Jerusalem day' sono segnalati dai media violenti incidenti tra giovani ebrei ed arabi in Città Vecchia. Secondo il sito Ynet dai giovani ebrei è stato aggredito il giornalista di Haaretz Nir Hasson. La 'Marcia' avrà inizio alla Porta di Damasco che immette nella parte araba della Città Vecchia e pii dovrebbe proseguire al suo interno. Il ministro della sicurezza nazionale e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir ha annunciato la sua presenza alla Marcia alla quale, secondo stime della polizia, dovrebbero partecipare circa 20.000 persone con 3.000 i poliziotti schierati.

Israele: salute Netanyahu, reporter denunciati per diffamazione

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu fatto causa per diffamazione ai giornalisti Ben Caspit e Ori Misgav e l'attivista Gonen Ben Yitzhak, sostenendo che i tre hanno diffuso "informazioni false e dannose" sulla sua salute, sostenendo che "è malato di cancro al pancreas". Secondo quanto riferito da Times of Israel, il capo di governo ha chiesto un risarcimento fino a 500.000 shekel (135.000 dollari), sostenendo che si tratta di "bugie e falsità". "Il primo ministro è una persona perfettamente sana per la sua età", si sottolinea nella denuncia

Msf, ieri 70 morti e 300 feriti all'ospedale di Al Aqsa

Gli attacchi israeliani nell'area di mezzo della Striscia di Gaza hanno causato ieri 70 morti e oltre 300 feriti. Vittime e sopravvissuti, in maggioranza donne e bambini, sono stati portati all'ospedale di Al-Aqsa, struttura in cui opera  Medici Senza Frontiere (Msf).  "L'odore di sangue nel pronto soccorso è insopportabile -dichiara Karin Huster, responsabile medica di Msf a Gaza- ci sono persone stese ovunque. I corpi sono stati portati in sacchi di plastica. La situazione è apocalittica". Le équipe mediche dell'ospedale di Al-Aqsa, una delle poche realtà sanitarie ancora funzionanti nell'area di mezzo, tentano di far fronte all'enorme afflusso di pazienti, molti dei quali con gravi ustioni, ferite da schegge, fratture e altre lesioni traumatiche. "Con la folle escalation di violenza in varie località della Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, e mentre il valico di Rafah è chiuso da oltre un mese, il sistema sanitario è al limite del collasso" aggiunge Huster. In un comunicato stampa, Msf dichiara che "i ripetuti attacchi sono inaccettabili e le conseguenze sui civili dimostrano il totale disprezzo per le vite umane a Gaza. Questa catastrofe provocata dall'uomo deve finire subito". (ANSA).     


Israele spara proiettili fosforo bianco in sud Libano

Human Rights Watch ha accusato Israele di utilizzare controverse munizioni al fosforo bianco contro il sud del Libano nella sua quotidiana guerra a bassa intensità con Hezbollah. "L'uso diffuso di fosforo bianco da parte di Israele nel sud del Libano sta mettendo i civili in grave rischio e sta contribuendo allo sfollamento dei civili", ha affermato l'organizzazione umanitaria in un rapporto. Hrw ha "verificato l'uso di munizioni al fosforo bianco da parte delle forze israeliane in almeno 17 comuni nel sud del Libano da ottobre", inclusi cinque in cui sono state "utilizzate illegalmente su aree residenziali popolate". Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato di aver registrato 178 persone affette da "esposizione chimica dovuta al fosforo bianco" da ottobre, una cifra che non distingue tra combattenti e civili. Di fronte alle accuse, l'esercito israeliano già a ottobre aveva fatto sapere che le sue procedure richiedono che i proiettili al fosforo bianco "non vengano utilizzati in aree densamente popolate, fatte salve alcune eccezioni". "Ciò è conforme e va oltre i requisiti del diritto internazionale".

Per il New York Times: "da Israele campagna social in Usa a favore guerra"

Israele ha organizzato e pagato lo scorso anno una campagna di influenza con messaggi pro-Israele indirizzati a legislatori e il pubblico americani per promuovere il sostegno alla guerra a Gaza. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali il ministero degli affari della diaspora israeliano ha destinato all'operazione 2 milioni di dollari e ha assunto Stoic, società di marketing politico, per condurre la campagna che conta su centinaia di account falsi su X, Facebook e Instagram.

Egitto: Egitto: "bene riconoscimento Palestina da parte della Slovenia"

"L'Egitto accoglie con favore la decisione del governo e del parlamento sloveno di riconoscere lo Stato di Palestina. Un passo importante per sostenere i diritti legittimi dei palestinesi a stabilire un proprio Stato indipendente e sostenere gli sforzi internazionali volti a materializzare la soluzione a due Stati". Lo afferma in un tweet il ministero degli Esteri egiziano

Leader ebraici europei: Borrell fomenta antisemitismo. MAa per la UE è falso

E' scontro tra i leader europei dell'ebraismo e l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell. In una riunione svoltasi ieri ad Amsterdam i leader ebraici europei e i rappresentanti delle comunità ebraiche del continente hanno accusato Borrell di contribuire all'antisemitismo in corso in Europa adottando un pregiudizio anti-Israele. Accuse che il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Peter Stano, ha "rigettato in maniera forte". "Accettiamo che le critiche a un governo democraticamente eletto siano normali, ma notiamo con grande preoccupazione che l'Alto rappresentante dell'Unione europea Josep Borrell ha dimostrato - sia prima che dopo il 7 ottobre - e attraverso il suo portavoce Peter Stano, un chiaro e ripetuto pregiudizio anti-israeliano che ha contribuito in modo significativo al continuo antisemitismo e al vilipendio dello Stato di Israele nel suo complesso nello spazio pubblico europeo", si legge nella risoluzione approvata dal vertice dei leader dell'ebraismo, rilanciata dall'European Jewish Press. "Rigettiamo in maniera forte ogni accusa contro l'Alto rappresentante Ue. Borrell, in rappresentanza dell'Ue, sta cercando di formare un consenso su posizioni e azioni dell'Unione" riguardo a quanto accade in Medio Oriente, ha replicato Stano nel corso del briefing della Commissione. "Borrell - ha aggiunto - non ha alcun pregiudizio nei riguardi di Israele, è preoccupato dalla perdita di vite innocenti sia nell'attacco del 7 ottobre sia nelle ostilità in corso a Gaza. Questo non è antisemitismo, è cercare di andare avanti e formare un contributo europeo per una soluzione".

A Milano bandiera della Palestina sulla facciata del Duomo

Una grande bandiera della Palestina è stata appesa sulla facciata principale del Duomo di Milano, proprio tra le due guglie principali. Lo rende noto il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi che ha spiegato come, in piazza, la bandiera é comparsa "tra gli applausi della gente". Al momento non sono noti gli autori del gesto. 

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M.O.: Nyt, governo Israele dietro campagna influenza in Usa

C'è il governo israeliano dietro una campagna di pressione su larga scala promossa negli Stati Uniti per influenzare principalmente parlamentari di colore e giovani progressisti, è quanto rivelato dal New York Times, citando quattro fonti vicine al dossier. L'operazione, la cui esistenza è stata segnalata per la prima volta da Haaretz a marzo, è stata lanciata dopo l'inizio della guerra a Gaza con l'obiettivo di ottenere sostegno pubblico al conflitto contro Hamas in alcuni segmenti della società americana. Secondo un'inchiesta dell'organizzazione Fake Reporter, la campagna ha fatto ampio uso di siti web e profili social falsi per promuovere contenuti filo-israeliani, anti-palestinesi e anti-musulmani, nonchè diffondere disinformazione sull'antisemitismo nei campus americani. Il progetto e' stato gestito dalla società di marketing di Tel Aviv, Stoic, che è stata pagata 2 milioni di dollari dal ministero della Diaspora guidato da Amichai Chikli. ChatGPT è stata utilizzata per creare post, che includevano tre falsi siti di notizie in lingua inglese con articoli pro-Israele. Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, ha "interrotto l'operazione" dalla scorsa settimana, ha precisato il Nyt. 

Ben Gvir, non voteremo con governo se non vediamo intesa

'Potere ebraico', il partito di Itamar Ben Gvir, non voterà con la coalizione di governo di cui fa parte finchè il premier Benyamin Netanyahu non renderà noto integralmente l'accordo sulla possibile tregua con Hamas. "Il premier - ha denunciato il partito - nasconde la bozza dell'accordo con Hamas che prevede una clausola sulla fine della guerra, e addirittura evita di presentarla al ministro Ben Gvir nonostante la sua promessa". 

M.O.: Hamas, bilancio morti a Gaza sale a 36.586

Il ministero della Sanita' di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 36.586 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 36 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 83.074 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

Mo: stallo su cessate fuoco, perché Hamas e Israele diffidano da proposta Usa

Si registra un "momento di stallo" sulla proposta di accordo per un cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi avanzata nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo ha riconosciuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a La7, mentre il direttore della Cia, William Burns, ed il consigliere speciale per il Medio Oriente di Biden, Brett McGurk, sono volati rispettivamente in Qatar e Egitto per tentare di imprimere l'accelerazione decisiva sull'intesa. 

Proprio Doha ed Il Cairo sono i due tavoli in cui si continua a giocare la partita dei negoziati. Oggi nella capitale dell'emirato del Golfo è previsto un incontro trilaterale Usa-Egitto-Qatar alla presenza, oltre che di Burns, del suo omologo egiziano, Abbas Kamel e del primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdurrahman Al Thani. Sempre a Doha, i  mediatori egiziani e del Qatar contatteranno i leader di Hamas per convincerli a mostrare flessibilità sull'ultima proposta. Intanto una delegazione che rappresenta i due dei più stretti alleati di Hamas - la Jihad islamica e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina - è arrivata al Cairo per colloqui con funzionari egiziani.

Gli Stati Uniti sembrano più che mai decisi a fermare l'operazione a Gaza. Da settimane il pressing di Washington su Tel Aviv si è intensificato. Lo stesso Biden in un'intervista al Time ha risposto che "ci sono tutte le ragioni per trarre questa conclusione" alla domanda se fosse d'accordo con chi in Israele ritiene che Netanyahu stia prolungando il conflitto per i propri interessi politici. Posizione rivista poche ore dopo, quando alla Casa Bianca ha detto di non pensare che il leader israeliano stia facendo la guerra per giochi politici, riconoscendo che Israele ha "un problema serio".

Salvini: "Riconoscere Palesina oggi sarebbe avallo ad Hamas"

"Riconoscere lo Stato di Palestina oggi rischia di essere letto come un avallare le violenze di Hamas. La prospettiva sono due popoli e due stati, non oggi, perchè altrimenti gli estremisti islamici rivendicherebbero come un successo le stragi e gli sgozzamenti e gli stupri del 7 ottobre. E' una prospettiva non di domani mattina: presto, spero, ma non adesso perchè potrebbe essere letto come un cedimento al terrorismo islamico". Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini.



Corte Israele prolunga bando a al Jazeera, "legame con Hamas"

Il Tribunale di Tel Aviv ha approvato la richieste del ministro delle comunicazioni Shlomo Karhi di estendere il bando per altri 35 giorni nei confronti dell'emittente del Qatar al Jazeera. La motivazione del Tribunale si basa sul fatto che c'è uno "stretto legame" tra l'emittente e Hamas e che questo arreca "danni reali alla sicurezza di Israele". Il ministro aveva chiesto, invece di 35, 45 giorni. 

Israele voterà un aumento di riservisti da 300.000 a 350.000

Il governo israeliano dovrebbe votare oggi l'aumento da fine agosto del richiamo dei riservisti nell'Idf da 300mila a 350mila. Lo hanno riferito i media. L'incremento consentirà - è stato spiegato -  il servizio continuato dei riservisti attivi che sono tenuti a continuare l'arruolamento. 

Nagasaki non invita Israele a cerimonia vittime bomba atomica

La città di Nagasaki non inviterà l'ambasciatore israeliano in Giappone alla commemorazione dell'anniversario della bomba atomica prevista in agosto, a fronte della "terribile situazione umanitaria nella Striscia di Gaza". Lo ha detto Shiro Suzuki, sindaco della città a sud ovest dell'arcipelago che il 9 agosto organizzerà la tradizionale cerimonia di pace. Il primo cittadino ha dichiarato di non poter escludere il rischio di incidenti imprevisti durante la manifestazione, quando il solo obiettivo dell'evento è quello di ricordare le vittime del disastro nucleare. Suzuki ha precisato che invierà al rappresentante di Israele una lettera per chiedere l'immediata cessazione delle violenze a Gaza, mentre come di consueto un invito sarà inoltrato alla rappresentanza palestinese in Giappone. 

Israele, "proseguono azioni a Bureij e Deir al-Balah"

L'esercito israeliano sta continuando la sua operazione con truppe di terra e raid nel centro della Striscia contro Hamas, in particolare "nelle aree orientali del campo profughi di Bureij e a est di Deir al-Balah". A Bureij per l'Idf si tratta di un ritorno visto che aveva combattuto sul posto nello scorso gennaio, ma non nella zona di Deir al-Balah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui è in azione la 98/esima Divisione, la stessa che ha operato nelle scorse settimane a Jabalya, nel nord di Gaza. L'azione - ha aggiunto la stessa fonte - "è condotta, in base a informazioni di intelligence, contro operativi e strutture dei gruppi armati del terrore sia sopra sia sotto il suolo". Continuano anche le operazioni nel sud della Striscia a Rafah.

Israele dismette campo detenzione al centro accuse violazione diritti umani

Israele sta chiudendo il campo di detenzione di Sde Teiman per i palestinesi catturati nella guerra di Gaza. La struttura, gestita dall'esercito, è stata al centro delle accuse di violazione dei diritti umani. Lo hanno reso noto funzionari della giustizia israeliana. Rispondendo a una petizione presentata da un gruppo israeliano per i diritti, gli avvocati statali hanno affermato che 1.200 prigionieri del campo sono già stati trasferiti e che al momento sono rimasti solo 200 detenuti. Secondo i funzionari, la riduzione del numero migliorerà le condizioni del campo, il cui futuro deve ancora essere deciso. Gruppi per i diritti umani hanno affermato che i detenuti di Sde Teiman, nel deserto del Negev, hanno subito abusi strazianti, tra cui percosse di routine, posizioni di stress forzate e amputazioni dovute a lesioni a causa delle manette.

Netanyahu: "Prepariamo azione molto forte al nord"

Israele è "pronto ad un'azione estremamente potente nel nord". E' il monito a Hezbollah lanciato dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante una visita a Kiryat Shmona, al confine con il Libano, dove negli ultimi giorni si è registrata un'escalation tra le Idf e Hezbollah. "Chi pensa di poterci fare del male e che resteremo seduti con le mani giunte commette un grave errore", ha affermato Netanyahu, citato dal Times of Israel.

Conte: "Su armi a Israele governo ci ha presi in giro, ci metta la faccia"

"Abbiamo scoperto che ci hanno preso anche in giro. I ministri ci hanno detto che non vendevamo armi a Israele dal 7 ottobre e abbiamo scoperto che vendiamo anche armi a Israele. Noi su questo siamo intransigenti. Il governo non deve prendere in giro nessuno, venga qui e ci metta la faccia". Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5S.

Schlein: "Riconoscere stato di Palestina"

"L'Europa è nata per la pace. Serve uno sforzo politico e diplomatico per un cessate il fuoco e fermare il massacro di Gaza e liberare gli ostaggi di Hamas. E serve il riconoscimento dello Stato di Palestina. Israele già lo è, ma sia isrealiani che palestinesi hanno diritto a vivere in pace e sicurezza". Così Elly Schlein ieri sera a Bari.

Tajani: "Trattativa Israele-Hamas prosegue con grande difficoltà"

"La trattativa sta andando avanti con grande difficoltà. Sembrava che ci fosse una risposta positiva sia da parte di Hamas che di Israele alla proposta americana. Noi stiamo sostenendo con forza quello che propone Washington perchè ci sembra una proposta di buon senso. Bisogna essere determinati, anche testardi, per cercare di porre fine alla guerra e dar vita a un percorso che dia luogo alla nascita di uno Stato Palestinese che riconosca Israele e viceversa. Bisogna lavorare tanto". Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Iran, "Israele sarà messo in ginocchio"

"Il regime criminale di Israele sarà senza dubbio messo in ginocchio dall'oppressa, ma resiliente, nazione palestinese, nonostante tutto il suo straziante dolore e sofferenza". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, in un messaggio pubblicato su X, in riferimento al rapporto dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), secondo cui la popolazione a Gaza non ha abbastanza acqua. "La resa e la sconfitta è il destino inevitabile degli occupanti, senza radici, israeliani", ha sottolineato il funzionario, aggiungendo che "in ogni caso, la vergogna e lo scandalo rimarranno per sempre nella storia, sulla fronte dei sostenitori del regime e anche di coloro che sono stati in silenzio di fronte a questi crimini". 

Unrwa, "guerra a Gaza ha causato danni catastrofici all’ambiente"

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha evidenziato il danno che l'attacco israeliano ha causato all'ambiente nella Striscia di Gaza. In un post su X, l'Unrwa ha affermato che la guerra ha causato “danni catastrofici all’ambiente naturale”, da cui i palestinesi dipendono per l’acqua, l’aria pulita, il cibo e i mezzi di sussistenza. Il ripristino dei servizi ambientali a Gaza richiederà “decenni” e potrà iniziare solo quando si raggiungerà un cessate il fuoco e la fine della guerra, ha aggiunto l'Unrwa.


Beirut, sparatoria davanti all'ambasciata degli Stati Uniti: 2 feriti

Il responsabile della sparatoria è un cittadino siriano, arrestato e ricoverato in ospedale. La seconda persona ferita si trovava all'interno dell'ambasciata. QUI I DETTAGLI

Smotrich: "No a intesa per terroristi con mani insanguinate"

Ci sono prezzi che una nazione che ama la vita non può affrontare". Lo ha detto il ministro delle finanze e leader di destra radicale (Sionismo religioso) Bezalel Smotrich ribadendo il suo no ad un eventuale accordo con Hamas. Smotrich in una intervista a Kan radio ha detto di opporsi ad una intesa nella quale ostaggi sono scambiati con "terroristi che hanno il sangue sulle loro mani" e che non garantisce l'eliminazione di Hamas. Smotrich ha anche respinto ogni responsabilità per il 7 ottobre sostenendo che è stata "un folle fallimento nelle operazione di intelligence". 

Israele arresta 35 persone a Hebron

Le forze israeliane hanno arrestato 35 persone a Beit Ummar, 11 km a nord-ovest di Hebron, in Cisgiordania, dove era in corso raid dell’Idf. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che le forze israeliane si stanno spostando nelle aree vicino a Jenin, Nablus, Ramallah e Gerico.

Gruppo armato spara vicino all'ambasciata Usa di Beirut

In un post su X l'ambasciata americana a Beirut ha reso noto: "Alle 8,34 ora locale, sono stati segnalati colpi di arma da fuoco di piccolo calibro in prossimità dell'ingresso dell'ambasciata statunitense. Grazie alla rapida reazione delle Laf, dell'Isf e della squadra di sicurezza dell'ambasciata, la nostra struttura e il nostro team sono al sicuro. Le indagini sono in corso e siamo in stretto contatto con le forze dell'ordine del Paese ospitante". 

Netanyahu non sarà a cerimonia del 'Jerusalem Day'

Il premier Benyamin Netanyahu ha annullato la sua partecipazione a Gerusalemme alla cerimonia che celebra la riunificazione della città a seguito della Guerra dei 6 giorni del 1967. Lo ha fatto sapere il sito Ynet che cita gli organizzatori del 'Jerusalem Day' avvisati a questo proposito dall'ufficio del premier. Oltre la celebrazione usuale, questo pomeriggio è prevista anche la 'Marcia delle bandiere' alla quale prenderà parte il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir e che partirà dalla Porta di Damasco da cui comincia la parte araba della Città Vecchia.

Manifestazioni in Israele per il rilascio degli ostaggi

Sono cominciate in molte località di Israele manifestazioni per il rilascio degli ostaggi ancora in mano di Hamas a Gaza. Gruppi di dimostranti hanno bloccato strade di accesso a Tel Aviv, a Raanana e a Karkur, nel centro del Paese, con la richiesta al governo di raggiungere un accordo per liberare subito gli ostaggi. 

Hrw, Idf ha usato munizioni al fosforo bianco in Libano

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno utilizzato ''in modo diffuso'' munizioni al fosforo bianco nei suoi attacchi oltre la frontiera nel sud del Libano. Lo ha affermato Human Rights Watch (Hrw) denunciando che questi attacchi stanno mettendo i ''civili in una situazione di grave rischio'' e stanno aggravando l'ulteriore sfollamento della popolazione locale. 

Nel suo ultimo rapporto, Hrw ha affermato di aver documentato l'uso del fosforo bianco da parte di Israele negli attacchi contro almeno 17 comuni nel sud del Libano dall'ottobre del 2023. "L'uso da parte di Israele di munizioni al fosforo bianco con esplosione aerea in zone popolate danneggia indiscriminatamente i civili e ha portato molti a lasciare le loro case", ha detto Ramzi Kaiss, ricercatore libanese di Hrw. ''Le forze israeliane dovrebbero immediatamente smettere di usare munizioni al fosforo bianco nelle aree popolate, soprattutto quando sono disponibili alternative meno dannose'', ha aggiunto Kaiss.

Usa, "tensioni Israele-Hezbollah estremamente pericolose"

Le attuali tensioni tra Israele e Hezbollah sono "estremamente pericolose". Lo ha dichiarato durante un briefing il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, secondo cui gli Stati Uniti stanno lavorando per contenere la violenza in modo da evitare che tra le parti scoppi una guerra a tutti gli effetti. Secondo Miller, un cessate il fuoco a Gaza "ci aiuterebbe a raggiungere la calma nel nord di Israele e nel sud del Libano" e potrebbe portare a un accordo a lungo termine che consentirebbe alle decine di migliaia di sfollati israeliani di tornare nelle loro case al confine settentrionale. Per il portavoce, la situazione attuale è "insostenibile" e rende urgenti gli sforzi per raggiungere una soluzione diplomatica.

Slovenia riconosce Stato Palestina

La Slovenia ha riconosciuto ufficialmente la Palestina come Stato indipendente. La mossa arriva a una settimana dal riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Spagna, Norvegia e Irlanda. Il parlamento sloveno, superando il tentativo dell’opposizione di ritardare la misura fino allo svolgimento di un referendum nazionale, ha approvato la decisione con 52 voti a favore.


Esplode ordigno in base Idf, 9 soldati feriti di cui due gravi

Un ordigno è esploso in una base militare delle Forze di difesa israeliana (Idf) nel sud di Israele causando il ferimento di nove soldati, di cui due in modo grave. Lo riferisce l'esercito spiegando che tutti i soldati sono stati portati negli ospedali per le cure. L'Idf sta indagando sull'esplosione, spiega il Times of Israel.

Netanyahu: "Piano ostaggi permette raggiungere obiettivi guerra"

Il Piano per la liberazione degli ostaggi "permette ad Israele di realizzare tutti gli obiettivi della guerra che Israele si è prefissato, compresa l'eliminazione di Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. "Oltre alla liberazione dei sequestrati, questo era e rimane - ha aggiunto Netanyahu, secondo il suo ufficio - l'obiettivo fondamentale di Israele nella guerra ed è determinato a raggiungerlo". I due leader hanno anche discusso di altre "questioni politiche e giuridiche", oltre l'operazione a Rafah e alla situazione con il Libano.

Oggi incontro Egitto-Qatar-Usa per rilancio negoziati

Una delegazione egiziana incontrerà oggi le controparti del Qatar e degli Stati Uniti a Doha nel tentativo di rilanciare i negoziati sulla tregua con Gaza. Lo hanno riferito la Tv di stato egiziana e il canale televisivo Al-Qahera News citando fonti. I due canali sono stati rilanciati dai media internazionali tra cui Al-Arabyia. 

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna,  Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Camera Usa approva misura che sanziona Cpi per Netanyahu

La camera americana, a maggioranza repubblicana, approva un provvedimento che prevede sanzioni per la corte penale internazionale riguardo al mandato di arresto contro il premer israeliano Benyamin Netanyahu. La misura è stata approvata con 247 voti a favore e 155 contrari e 42 democratici che hanno votato con i repubblicani per far passare il provvedimento.

Le Maldive vieteranno l'ingresso nel Paese ai cittadini israeliani

Il provvedimento-che non è  chiaro quando entrerà in vigore- è una  reazione alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza; intanto il  ministero degli Affari Esteri di Israele ha raccomandato ai propri  cittadini "di evitare qualsiasi viaggio alle Maldive". LEGGI L'ARTICOLO

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