Guerra Gaza, gli Usa: "Dall'escalation in Libano rischi per la sicurezza di Israele"

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Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, ha aggiunto, sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele. Netanyahu: "Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese". Il Qatar aspetta “risposte chiare” sulla proposta della Casa Bianca per la tregua a Gaza

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Una escalation in Libano metterebbe a rischio la sicurezza di Israele. Lo afferma il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, afferma Miller sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele.

"Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese". Lo ha detto il premier israeliano, Netanyahu, che ha visitato Kiryat Shmona dove ieri sono divampati gli incendi dopo il lancio di droni dal Libano.

“Ci sono tutte le ragioni per trarre la conclusione” che proprio Netanyahu “stia prolungano la guerra per ragioni politiche”: lo ha detto il presidente americano Biden in un'intervista al Time. Il premier israeliano, tra l'altro, è atteso al Congresso Usa, “ma non il 13 giugno”. 

Intanto, il Qatar aspetta “risposte chiare” sulla proposta della Casa Bianca per la tregua a Gaza. 


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Putin: "A Gaza non è guerra ma sterminio della popolazione"

"Quello che succede a Gaza non assomiglia ad una guerra ma ad uno sterminio totale della popolazione civile". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante un'intervista con alcune delle principali agenzie internazionali, tra cui l'Ansa. 

Meloni: "Israele caduta nella trappola dei fondamentalisti, si sta isolando"

"Io penso che gli amici di Israele debbano avere il coraggio di dire a Israele che si sta infilando un po' nella trappola che sembrava disegnata dai fondamentalisti islamici contro Israele: una trappola che puntava all'isolamento dello Stato di Israele. Purtroppo è quello che sta accadendo". Così la premier Giorgia Meloni al Tg La7. 

"Penso che per questo chi crede nella sicurezza di Israele e nel suo diritto, non debba smettere di dire parole chiare. Così come penso che il modo più efficace per costruire una pace in Medio Oriente sia lavorare concretamente, e da ora, alla soluzione di due popoli in due Stati". 

Tensioni durante la marcia nel Giorno di Gerusalemme, arrestati palestinesi. VIDEO

Apoche ore dalla "Marcia delle bandiere", cui partecipano anche molti israeliani ultranazionalisti, in un quartiere densamente popolato da palestinesi nella Città Vecchia sono scattate le tensioni: aggredito un giornalista e arrestati diversi palestinesi. GUARDA IL VIDEO

Crosetto: "Escalation in Libano? Ne parla chi non ne capisce"

"Un'imminente invasione di Israele in Libano? Hanno parlato due o tre persone che non capiscono nulla di Libano e capiscono pochissimo della situazione di escalation e noi la riprendiamo come fossero notizie vere. Noi monitoriamo ventiquattro ore su ventiquattro la situazione, facciamo parte di una missione Onu. Sono certo  che non ci potrebbe essere un attacco se non venisse prima comunicato alle nazioni amiche. Quindi noi abbiamo piani che tengono conto di qualunque possibile evenienza". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della cerimonia a Roma per l'anniversario della fondazione dei Carabinieri. 

Usa: "Da escalation in Libano rischi per la sicurezza di Israele"

Una escalation in Libano metterebbe a rischio la sicurezza di Israele. Lo afferma il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, afferma Miller sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele. "Israele ha detto che è pronta a un'azione al nord, non che ha deciso un'azione", ha comunque messo in evidenza Miller. 

Riunione a Doha tra intelligence dell'Egitto, primo ministro del Qatar e Hamas

Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel si sono incontrati con esponenti di Hamas a Doha per colloqui su una tregua a Gaza. Lo ha riferito all'AFP una fonte

a conoscenza dei negoziati. L'incontro con il gruppo islamista è servito a "discutere di un accordo per una tregua a Gaza e dello scambio di ostaggi e prigionieri". Anche il capo della CIA, Bill Burns, è in Qatar per lavoraree arrivare a un accordo sulla cessazione delle ostilità. Brett McGurk, il principale consigliere di Biden per il Medio Oriente, era diretto al Cairo, riporta il sito di notizie Axios che ha citato una fonte della Casa Bianca. 

Gerusalemme, tensioni durante la marcia nella città vecchia. VIDEO

Hezbollah rivendica un attacco con droni nel nord di Israele

Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco con droni carichi di esplosivo contro la città di Hurfeish, nel nord di Israele, sostenendo che l'obiettivo fosse una postazione dell'esercito nell'area. Il gruppo sciita libanese ha detto di aver attaccato per rappresaglia ad una serie di raid israeliani nel sud del Libano, tra cui quello a Naqura di ieri, dove è stato ucciso un membro di Hezbollah. Intanto le Idf, scrive il Times of Israel,  stanno indagando sul perché non siano suonate le sirene dell'allarme aereo che avvertivano dell'attacco, nel quale sono rimaste ferite 11 persone.

Katz: "Accolgo con favore l'importante decisione presa oggi dall'Aiea di chiedere che l’Iran rispetti i suoi obblighi internazionali e cessi di portare avanti il ​​suo pericoloso programma nucleare"

Haniyeh: accordo solo con fine guerra e ritiro esercito

Hamas tratterà "seriamente e positivamente" qualsiasi cessate il fuoco che si basi su una totale fine della guerra, il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia e uno scambio ostaggi-detenuti palestinesi. Lo ha detto su Telegram il leader di Hamas Ismail Haniyeh. 

Controversa Marcia Bandiere: "Gerusalemme è nostra"

Manifestanti ultranazionalisti si sono riuniti a Gerusalemme per la controversa Marcia delle Bandiere nella Citta' Vecchia che celebra la riunificazione della citta' sotto il controllo israeliano dopo la guerra nel 1967. "Gerusalemme e' nostra. La Porta di Damasco e' nostra. Il Monte del Tempio e' nostro. E se Dio vuole, la vittoria completa e' nostra", ha commentato davanti ai manifestanti il ministro della Sicurezza nazionale e leader dell'estrema destra, Itamar Ben-Gvir. E rivolgendosi al premier Benjamin Netanyahu, lo ha esortato: "Non fermarti. Stiamo vincendo!".

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