Guerra Medioriente, razzi dal Libano verso nord Israele. Ucciso un capo degli Hezbollah

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Secondo il portavoce militare alcuni missili "sono stati intercettati dall'Iron Dome". Non ci sono al momento notizie di vittime. Presentato il piano di evacuazione dei civili da Rafah, che apre la strada all'offensiva militare di terra nella città dove hanno trovato rifugio milioni di sfollati. Il portavoce militare israeliano ha fatto sapere anche che "è stato ucciso nel raid in Libano il comandante Hezbollah Hassan Hossein Salami". Biden: "Spero in un cessate il fuoco a Gaza entro lunedì"

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Il portavoce militare israeliano ha fatto sapere anche che "è stato ucciso nel raid in Libano il comandante Hezbollah Hassan Hossein Salami".

"La mia speranza è che ci sia un cessate il fuoco entro lunedì prossimo" a Gaza. Lo ha detto Joe Biden durante un evento elettorale a New York.

Decine di razzi sono stati tirati dagli Hezbollah dal Libano verso le Alture del Golan in Israele. Lo ha detto, citati dai media, il portavoce militare aggiungendo che alcuni "sono stati intercettati dall'Iron Dome", il sistema di difesa antimissili. Non ci sono al momento notizie di vittime. Intanto Israele prepara l'offensiva a Rafah e presenta un piano per l'evacuazione dei civili dalle "zone di combattimento" di Gaza. Lo hanno annunciato i servizi del primo ministro Benjamin Netanyahu. L'annuncio precede l'attesa offensiva israeliana a Rafah, la cittadina nel sud del territorio palestinese che è stata presentata da Netanyahu come "l'ultimo bastione" del movimento islamista Hamas. 


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Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di martedì 27 febbraio 2024

Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le dimissioni ad Abu Mazen

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha affermato di essere stato costretto a prendere questa scelta a causa della ''escalation senza precedenti'' in Cisgiordania e a Gerusalemme e a causa della ''guerra, del genocidio e della fame che si soffre nella Striscia di Gaza''. LEGGI L'ARTICOLO

Biden: "Spero in un cessate il fuoco a Gaza entro lunedì"

"La mia speranza è che ci sia un cessate il fuoco entro lunedì prossimo" a Gaza: lo ha detto Joe Biden durante un evento elettorale a New York. 

Media: Se c'è accordo palestinesi ritorneranno nel nord di Gaza

Secondo Al Jazeera, ripresa da Haaretz, in base alla bozza di accordo tra i vertici del Mossad e dello Shin Bet con il primo ministro del Qatar e il capo dei servizi segreti egiziani, Israele acconsentirebbe al graduale ritorno dei palestinesi dal nord di Gaza ad eccezione dei giovani che sono "in età di reclutamento".   Secondo le indiscrezioni, Israele accetterebbe di liberare 400 prigionieri palestinesi che scontano condanne per crimini legati al terrorismo, in cambio di 40 donne e anziani in ostaggio. Inoltre Israele avrebbe acconsentito di sospendere i suoi voli sulla Striscia di Gaza, compresi i voli di raccolta di informazioni, per otto ore al giorno.

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

Hamas elogia aviere suicida davanti ambasciata Israele

Hamas elogia Aaron Bushnell, l'aviere Usa che si è dato fuoco per protestare contro la guerra di Gaza. Il gruppo palestinese ha espresso le sue condoglianze alla famiglia e agli amici dell'aviatore statunitense, paragonando Bushnell all'attivista statunitense Rachel Corrie che fu uccisa da un bulldozer israeliano mentre cercava di proteggere una casa palestinese a Gaza dalla demolizione nel 2003. "L'amministrazione Biden ha la piena responsabilità della morte di Aaron Bushnell a seguito delle sue politiche di sostegno all'entità sionista nella sua guerra di sterminio contro i palestinesi", ha affermato Hamas in una nota. Il gruppo ha aggiunto che il nome di Bushnell rimarrà "eterno" nella memoria dei palestinesi e di tutte le persone libere del mondo. L'atto di protesta di Bushnell riflette la crescente rabbia dell'opinione pubblica statunitense contro l'amministrazione Biden per il suo sostegno alla guerra a Gaza.

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

Presidente Abbas accetta dimissioni governo, in carica fino alla nomina del prossimo

Il presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha accettato le dimissioni del governo annunciate in giornata. In serata, il presidente Abbas ha pubblicato un decreto in cui "accetta le dimissioni" ed incarica  Mohammed Shtayyeh ed i suoi ministri "di restare temporaneamente in carica fino a quando non sarà stato formato un nuovo governo".

Guerra Israele-Hamas, Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"

La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'APPROFONDIMENTO

'Ok Israele a proposta di 5 soldatesse per 15 palestinesi'

I negoziatori israeliani hanno concordato in privato su una proposta americana che vedrebbe il rilascio di cinque donne soldato israeliane per 15 palestinesi condannati per gravi accuse di terrorismo: lo scrive il New York Times citando dirigenti a conoscenza degli sforzi di mediazione in corso.

Vertice arabo-islamico straordinario a Ginevra con Guterres

"Qualsiasi pratica e procedura che violi la libertà di culto nei luoghi santi islamici e cristiani di Gerusalemme aggraverà le tensioni e spingerà la situazione in Medio Oriente in una continua spirale di violenza". Lo si afferma in una dichiarazione congiunta diffusa durante la riunione dei ministri degli Esteri del comitato ministeriale incaricato del vertice congiunto arabo-islamico straordinario con il segretario generale delle Nazioni Unite. I membri del comitato presieduto dal principe Faisal bin Farhan bin Abdullah, ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, si sono riuniti oggi presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra, con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres. Durante l'incontro si è discusso degli sviluppi nella Striscia di Gaza e della continua escalation militare. Il comitato arabo islamico ha ribadito in proposito la sua posizione unitaria "riguardo al rifiuto della continua aggressione delle forze israeliane nella Striscia di Gaza", e il loro appello alla "necessità di un cessate il fuoco immediato e completo e di garantire la protezione dei civili, come previsto dal diritto umanitario internazionale".

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli. IL PIANO

Amirabdollahian a Onu: "Da Israele crisi morale e umanitaria"

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha descritto "le atrocita' commesse dal regime sionista come la crisi morale e umanitaria più vergognosa della storia". Amirabdollahian - scrive l'agenzia iraniana Irna - ha parlato oggi alla 55a sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) nella città svizzera di Ginevra. L'alto diplomatico iraniano ha affermato che la Repubblica islamica dell'Iran e' ferma nel rispetto dei diritti umani e della dignità umana sulla base delle credenze e dei valori nazionali e islamici. "La sfida piu' significativa è la sistematica e diffusa uccisione di esseri umani proprio da parte dell'apartheid e del regime occupante sionista nel mondo. Oggi il mondo è testimone del pieno sostegno degli Stati Uniti e dei suoi alleati al regime sionista, considerato una vera complicità nel genocidio", ha sottolineato Amirabdollahian. Ha inoltre osservato che il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, in quanto manifestazione più significativa degli organismi internazionali per i diritti umani, deve ritenere il regime sionista e i suoi sostenitori responsabili dei suoi crimini contro l'umanità. Indubbiamente, l'impunità dei funzionari israeliani negli ultimi 8 decenni è stata la ragione principale della continuazione e dell'escalation dell'occupazione e degli omicidi da parte di questo regime, ha sottolineato, aggiungendo: "Sottolineo che il processo e la punizione degli autori e dei comandanti di Israele i crimini internazionali più gravi commessi contro i palestinesi devono essere seriamente inseriti nell'agenda delle istituzioni internazionali competenti, in particolare della Corte penale internazionale. Per ripristinare lo status dei diritti umani nel mondo è necessario non permettere al regime occupante di continuare il suo genocidio contrastando gli attacchi aerei, marittimi e terrestri".

Borrell: "Israele ha agito contro Fatah per dividere palestinesi"

L'Alto rappresentante Ue Josep Borrell è tornato oggi a sottolineare come in passato la politica del governo israeliano "abbia cercato di dividere i palestinesi" favorendo la creazione di una forza che potesse opporsi a Fatah. Intervenendo a Madrid al forum Next Education, secondo quanto riportato dalla stampa locale, Borrell ha ricordato che anni fa, in occasione di uno scambio di prigionieri, il governo israeliano "ha liberato tra gli altri colui che è poi stato il cervello" dell'attacco del 7 ottobre. "Al contrario - ha detto ancora Borrell - i principali leader palestinesi di Fatah, favorevoli a una soluzione negoziale e che erano in prigione già da anni, non sono stati liberati. Questa è una realtà oggettiva", ha aggiunto l'Alto rappresentante.

Aerei Israele uccidono un capo degli Hezbollah

Le forze di difesa israeliane hanno annunciato che la loro aviazione ha assassinato il capo del comando orientale di Hezbollah, Hassan Hossein Salami, il cui grado nell'organizzazione era equivalente a quello di comandante di brigata.

Haniyeh a emiro Qatar: "Israele vuole prendere tempo"

Ismail Haniyeh ha incontrato questa mattina a Doha l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, secondo una dichiarazione pubblicata sul canale Telegram di Hamas. "Le due parti hanno esaminato gli sviluppi legati alla questione palestinese, in particolare le modalità per fermare l'aggressione contro la Striscia di Gaza e mettere ordine negli affari interni palestinesi", si legge nella dichiarazione. Inoltre, aggiunge il gruppo terroristico, "Ismail Haniyeh ha sottolineato che il movimento ha risposto agli sforzi dei fratelli mediatori, ha accettato il corso dei negoziati per fermare l'aggressione e ha mostrato grande serieta' e flessibilità, ma ritiene che il nemico sionista stia prendendo tempo, e il movimento non accetterà questo in alcun modo, e non ci sarà tempo per questo". L'emiro del Qatar da domani si recherà a Parigi.

Premier bulgaro Denkov a Kiev vede Zelensky

"Ho percepito con il mio cuore la vostra ingiusta sofferenza, ma anche il vostro eroismo e la vostra determinazione nel conquistare il futuro al quale tanto anelate". Lo ha dichiarato oggi a Kiev il premier della Bulgaria, Nikolay Denkov, giunto in visita in Ucraina, rivolgendosi al presidente del paese Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa congiunta. Denkov ha rilevato che la Bulgaria è "compartecipe all'incubo della devastazione, della sofferenza e delle perdite" in Ucraina. "È ormai chiaro che gli obiettivi di Putin si estendono oltre lo Stato ucraino ma la Russia non può vincere questa guerra e un giorno ci sarà giustizia per tutti i crimini di guerra contro il popolo ucraino", si è detto convinto il premier bulgaro. "Il nostro governo e la maggioranza parlamentare si adoperano per garantire il massimo sostegno politico, militare, umanitario e materiale all'Ucraina", ha sottolineato Denkov. A suo dire, "le aggressive ambizioni russe rappresentano una minaccia diretta anche alla sicurezza nazionale della Bulgaria". Da parte sua, Zelensky ha ringraziato per il sostegno di Sofia. "Apprezziamo davvero che la Bulgaria sia con noi. Abbiamo discusso della cooperazione tra i nostri due paesi nel settore dell'energia e della difesa", ha detto il presidente ucraino. 

Abu Mazen accetta le dimissioni del premier palestinese

Il presidente palestinese Abu Mazen ha accettato le dimissioni del premier Mohammed Shtayyeh che le aveva presentate questa mattina. Lo ha riferito la Wafa secondo cui Abu Mazen ha chiesto a Shtayyeh e al suo governo di restare per la "gestione temporanea del lavoro fino alla formazione di un nuovo governo". 

Israele: "Ucciso comandante Hezbollah Hossein Salami"

In un raid israeliano nel sud del Libano è stato ucciso Hassan Hossein Salami "il terrorista di Hezbollah responsabile della regione di Hajir". Lo ha fatto sapere il portavoce militare sottolineando che "Salami faceva parte dell'Unità Nasser di Hezbollah e ha comandato di recente le attività terroristiche degli Hezbollah contro civili e soldati, inclusi lanci di missili anti tank verso  la città di Kiryat Shmona e i comandi della 769/a Brigata".

Idf: tunnel strategico Hamas sotto ospedale 'Turco' a Gaza

Un 'tunnel strategico' lungo 10 chilometri e scavato a 18 metri di profondita' - che consentiva il passaggio dei membri delle brigate di Hamas attive nelle aree di Nusseirat, Sabra e Zeitun, dal nord al sud della Striscia - e' stato scoperto dall'esercito israeliano sotto al'ospedale 'Turco' di Gaza City. Alla base di quell'ospedale sono stati trovati quattro imbocchi di ingresso nella vasta rete sotterranea che si estendeva fin sotto agli edifici della Universita' Israa. All'interno dell'ospedale, secondo l'esercito, sono stati trovati anche mezzi di combattimento. Il tunnel e' stato poi dinamitato dal genio militare. 

Hezbollah: 60 razzi contro base militare israeliana

Hezbollah afferma di aver lanciato 60 razzi katiuscia contro una base militare israeliane in Alta Galilea. E questo in risposta al raid aereo israeliano su Baalbeck, nell'alta valle della Bekaa al confine con la Siria.

Israele, "decine di razzi da Libano verso nord del Paese"

Decine di razzi sono stati tirati dagli Hezbollah dal Libano verso le Alture del Golan in Israele. Lo ha detto, citati dai media, il portavoce militare aggiungendo che alcuni "sono stati intercettati dall'Iron Dome", il sistema di difesa antimissili. Non ci sono al momento notizie di vittime. 

Israele, 'sirene di allarme nel nord a confine col Libano'

Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Fonte Israele: "Su evacuazione Rafah ad ora nessuna scelta"

Israele sta ancora discutendo sul piano di evacuazione dei civili palestinesi da Rafah e "tutto è ancora in discussione". Lo ha detto una fonte ufficiale israeliana al sito Times of Israel aggiungendo che l'esercito la scorsa notte ha presentato al premier Benyamin Netanyahu vari piani, inclusa l'evacuazione dei civili di Rafah nella zona di Khan Yunis, ma senza arrivare a una decisione finale. La stessa fonte ha poi aggiunto che Israele è in contatto con l'Egitto per il piano di evacuazione da Rafah. 

Media, emiro del Qatar incontra leader Hamas Haniyeh

L'emiro del Qatar Tamim bin Hamad al-Thani, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh con il quale ha discusso la situazione a Gaza e la possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno riferito i media israeliani. L'emiro ha ribadito "il sostegno fermo" del Qatar al "popolo palestinese, alla sua giusta causa" e "l'importanza dell'unità palestinese per riconquistare i diritti legittimi, primo tra tutti quello a uno stato indipendente entro i confini del 1967 con Gerusalemme est come capitale". Intanto il Qatar ha annunciato che l'emiro sarà da domani in Francia per una visita di due giorni durante la quale sono previsti colloqui con il presidente Emmanuel Macron sugli sviluppi della cooperazione tra i due Paesi e su dossier internazionali. L'emiro sarà accompagnato dal premier e ministro degli Esteri, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani.


Washington, morto l'uomo che si è dato fuoco fuori da ambasciata Israele: "Stop genocidio"

E' Aaron Bushnell, soldato dell'aeronautica americana, l'uomo che  ha intrapreso un atto di protesta estremo in nome della  Palestina. ''Non sarò più complice del genocidio", ha detto prima di  appiccare le fiamme nel video pubblicato sui social. All'arrivo dei  vigili del fuoco, gli agenti del Secret Service avevano già spento  l'incendio: il soldato è stato ttasportato in ospedale ma è deceduto  poco dopo. LEGGI ARTICOLO

Hezbollah, attacco su Baalbeck non rimarrà senza risposta

Hasan Fadlallah, uno dei deputati di Hezbollah nel parlamento libanese, ha affermato stamani ai media libanesi che "l'aggressione sionista contro Baalbeck non rimarrà senza risposta" da parte dello stesso movimento armato libanese alleato di Hamas e dell'iran.   Nel raid israeliano nei pressi di Baalbeck, città nella valle orientale della Bekaa al confine con la Siria, sono stati uccisi due membri di Hezbollah secondo fonti della sicurezza locale.

Libano, ucciso un membro di Hezbollah a est di Tiro

Un membro di Hezbollah è stato ucciso nel sud del Libano in un raid israeliano.   Lo riferiscono fonti locali ai media libanesi, secondo cui l'attacco aereo è avvenuto a Majadel, a est di Tiro, 90 km a sud di Beirut. L'uomo è stato ucciso mentre era a bordo di un veicolo. Non si hanno al momento ulteriori dettagli.

Ministra tedesca: anti-israeliana cerimonia alla Berlinale

La ministra per la Cultura e i Media tedesca, Claudia Roth, in sintonia con il cancelliere Olaf Scholz, ha criticato come "spaventosamente unilaterale e caratterizzata da un profondo odio per Israele" la cerimonia di premiazione del Festival cinematografico di Berlino in cui diversi registi e giurati hanno chiesto  un cessate il fuoco a Gaza e denunciato le uccisioni di palestinesi. L'esponente dei Verdi ha annunciato un esame del fatti finalizzato ad evitare che simili episodi si ripetano in futuro alla Berlinale

Raid Israele contro Hezbollah in valle Biqaa, "hanno colpito area Baalbek"

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato operazioni di caccia contro siti usati da Hezbollah nella valle della Biqaa in risposta al lancio stamani di un missile terra-aria contro un drone delle Idf che stava operando nei cieli del Libano e che è poi caduto in territorio libanese. Secondo i media del Paese dei Cedri, i raid hanno colpito alla periferia della città di Baalbek e mai da anni erano stati confermati raid tanto in profondità in territorio libanese. Baalbek si trova a circa 90 chilometri da Beirut verso il nordest del Libano. A seguito delle operazioni, stando a notizie rilanciate dal sito libanese Naharnet, si contano almeno due morti tra le fila di Hezbollah.

Iran, Israele non otterrà nulla continuando la guerra a Gaza

Israele non otterrà niente continuando la guerra in corso a Gaza perché "il fronte della resistenza" è militarmente forte. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante un colloquio a Ginevra con la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric Egger, a margine della 55esima sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (Unhcr). Esprimendo preoccupazione per "le disperate condizioni umanitarie" nella Striscia, il capo della Diplomazia di Teheran ha affermato che gli Stati Uniti parlano di come allentare le tensioni invece che di come fermare la guerra, cosa che dimostra la mancanza di volontà da parte americana di porre fine al conflitto. Secondo quanto riporta Irna, Spoljaric Egger ha apprezzato gli sforzi politici dell'Iran per contribuire a porre fine alla guerra ed ha espresso profonda preoccupazione per la terribile situazione umanitaria a Gaza, sottolineando la necessità che il mondo comprenda le allarmanti condizioni umanitarie a Gaza, in modo tale da potere inviare aiuti in modo urgente nella Striscia. 

Israele, colpiti apparati difesa aerea Hezbollah a Bekaa

Israele ha colpito oggi ''siti dell'apparato di difesa aerea dell'organizzazione terroristica Hezbollah'' situati nella valle della Bekaa in Libano. Lo ha riferito il portavoce militare. "Questo attacco - ha spiegato - è avvenuto in reazione al lancio di missili terra-aria verso un drone di tipo Hermes-450, ''che e' caduto a terra oggi''. ''Continueremo a difendere lo stato d'Israele - ha concluso il portavoce - e ad operare nei cieli del Libano contro l'organizzazione terroristica Hezbollah'. 

Houthi accusano Usa e Gb, 'vittime civili nei raid in Yemen'

Gli Houthi dello Yemen accusano le forze Usa e britanniche di aver preso di mira "cittadini e beni dei civili" nel Paese arabo. Un "cittadino" è morto e altre otto persone sono rimaste ferite negli ultimi raid angloamericani, hanno denunciato nelle ultime ore attraverso l'agenzia di stampa Saba dopo che le forze Usa e britanniche hanno confermato operazioni scattate la notte del 24 febbraio contro 18 obiettivi degli Houthi nel Paese arabo.

"I raid dell'aggressione angloamericana contro il distretto di Maqbanah, nel governatorato di Taiz, hanno provocato la morte di un cittadino e il ferimento di altre sei persone", ha riferito l'agenzia Saba citando un comunicato del ministero della Salute controllato dagli Houthi che nel settembre del 2014 presero il controllo della capitale yemenita Sana'a. Altri due "cittadini", secondo quanto riferito, sono rimasti feriti in raid contro il quartiere di al-Nahda a Sana'a.

Hrw, Israele sta affamando 2,3 milioni di palestinesi

"Il governo israeliano sta affamando i 2,3 milioni di palestinesi di Gaza, mettendoli in un pericolo ancora maggiore rispetto a prima dell'ordine vincolante della Corte internazionale" sull'invio degli aiuti.  Lo denuncia Omar Shakir, direttore della sezione Israelo-palestinese presso Human Rights Watch.   "Il governo israeliano - prosegue Shakir - ha semplicemente ignorato la sentenza della Corte internazionale, e in qualche modo ha addirittura intensificato la sua repressione, con l'ulteriore blocco degli aiuti salvavita".  L'organizzazione umanitaria, ricorda come, sulla base delle "condizioni catastrofiche" a Gaza, il 26 gennaio 2024 la Corte ordinò a Israele di "adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari urgentemente necessari" e di riferire sulla sua conformità alle misure specifiche "entro un mese".  Un mese dopo - osserva Hrw, Israele continua a ostacolare la fornitura di servizi di base e l'ingresso e la distribuzione all'interno di Gaza di carburante e aiuti salvavita. Si tratta, secondo l'organizzazione, di atti di punizione collettiva che equivalgono a crimini di guerra e includono l'uso della fame di civili come arma di guerra. 

Israele, famiglie ostaggi annunciano marcia da confine Gaza a Gerusalemme

"Una maxi marcia". Un corteo di quattro giorni dal confine con Gaza a Gerusalemme. E' l'ultima iniziativa in Israele dei parenti degli ostaggi trattenuti dallo scorso 7 ottobre nella Striscia. Ad annunciarla è stato il Forum degli ostaggi e dei dispersi, come riporta il sito di notizie israeliano Ynet. L'inizio della marcia è previsto per mercoledì dalla zona di Re'im per arrivare poi a Sderot, proseguire verso Kiryat Gat, Beit Guvrin e Beit Shemesh e arrivare sabato prossimo a Gerusalemme.

Portavoce Abbas: "Rafah? Fermare follia israeliana prima che sia troppo tardi"

L'Autorità palestinese respinge e "condanna il piano annunciato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu per il trasferimento dei civili palestinesi" nella Striscia di Gaza perché "l'obiettivo è riportare l'occupazione israeliana" nell'enclave palestinese. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa. Il portavoce della presidenza dell'Autorità palestinese, Nabil Abu Rudeineh, è tornato ad accusare gli Stati Uniti per il loro sostegno a Israele, che "continua la sua aggressione" contro i palestinesi, con l'appello a "muoversi diversamente" e a "fermare questa follia israeliana prima che sia troppo tardi". 


Parroco di Gaza: "Le strade sono diventate cimiteri"

"La maggior parte della comunità cristiana nella Striscia di Gaza continua a essere rifugiata nella chiesa cattolica, della Sacra Famiglia, nel quartiere di Zeitoun, a poche centinaia di metri dalla chiesa ortodossa che custodisce le reliquie di San Porfirio". Lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, all'agenzia Fides. Romanelli si trova a Gerusalemme (dal 7 ottobre non è più potuto tonare a Gaza) e lì ha celebrato oggi la messa per San Porfirio, vescovo di Gaza nel 400. "Alcune famiglie cristiane - prosegue padre Romanelli - si trovano nel sud della Striscia, sono persone di grande fede, attendono e invocano che questa Via Crucis, questo Calvario di tutti i cittadini, finisca, con la liberazione di tutti quelli che sono privati della libertà, da una parte e dall'altra, e i feriti, decine di migliaia, più di 69mila, vengano curati, e i morti siano sepolti e su possa piangere sulle loro tombe". Le strade di Gaza sono diventate cimiteri: "Appena si trova un pezzo di terra sabbiosa disponibile" racconta padre Romanelli "lì si seppelliscono i morti. Gaza ha più di 29mila vittime, tra le quali almeno 12mila sono bambini. Oltre 7mila dispersi". 

Israele, Idf colpisce in profondità in territorio Libano

Israele in questo momento sta colpendo "nel profondo" del territorio del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.  Anche i media libanesi scrivono che Israele ha compiuto oggi il primo raid aereo nella valle orientale libanese della Bekaa, roccaforte degli Hezbollah libanesi, dall'inizio del conflitto con lo stesso movimento armato filo-iraniano lo scorso 8 ottobre. Secondo i media, l'attacco aereo ha preso di mira la periferia di Baalbek, circa 100 km a nord-est della capitale Beirut. 

Tv, premier Anp si è dimesso su richiesta Abbas dopo pressing Paesi arabi e Usa

Sarebbe stato il leader palestinese Mahmoud Abbas a chiedere le dimissioni del premier dell'Autorità palestinese, Mohammad Shtayyeh, dopo pressioni dei Paesi arabi della regione e degli Usa. Lo ha riferito Watan Tv citando funzionari del governo. La mossa, evidenzia l'agenzia Dpa, è considerata un passo verso la pace in Medio Oriente con la riforma dell'Autorità palestinese per governare Gaza una volta finita la guerra ed è vista come un passo simbolico che potrebbe spianare la strada all'obiettivo della soluzione dei due stati, nonostante restino molti ostacoli, a cominciare dalla forte opposizione israeliana. 


Attacchi Houthi, danneggiati cavi comunicazione Europa-Asia

Quattro cavi di comunicazione sottomarini tra l'Arabia Saudita e Gibuti sono stati messi fuori servizio negli ultimi mesi, presumibilmente a seguito degli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen. Lo rivela il sito di notizie israeliano Globes. Il danneggiamento dei cavi, che si ritiene appartengano ai sistemi Aae-1, Seacom, Eig e Tgn, è stato causa di una grave interruzione delle comunicazioni tra Europa e Asia.

Libano, raid Israele nella Bekaa con due missili

Secondo le prime informazioni locali, il raid aereo è stato compiuto con due missili sparati contro un capannone contenente derrate alimentari nella località di Adus, pochi chilometri a ovest del capoluogo Baalbeck. Secondo alcune fonti locali si registrano alcuni feriti, trasportati in ospedale. Le prime immagini diffuse sui social media dell'area colpita mostrano una distesa di calcinacci e una carcassa annerita e capovolta di un furgone. 

Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le dimissioni ad Abu Mazen

Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha affermato di essere stato costretto a prendere questa scelta a causa della ''escalation senza precedenti'' in Cisgiordania e a Gerusalemme e a causa della ''guerra, del genocidio e della fame che si soffre nella Striscia di Gaza''. LEGGI QUI

In Galilea intercettato missile terra-aria sparato da Libano

Un missile terra-aria sparato dal Libano e' stato intercettato dal sistema di difesa aerea 'Fionda di Davide' (David's Sling) in Galilea nell'area del Monte Tabor, ad oltre 60 chilometri dalla frontiera con il Libano. Lo ha riferito la radio militare secondo cui quel missile ha cercato di abbattere, senza successo, un drone israeliano di tipo 'Zik' (Hermes 450). ''Quel drone non ha subito danni ed ha proseguito la propria missione'' ha precisato la emittente. Durante l'incidente sirene di allarme sono risuonate, per la prima volta da mesi, nella zona del Monte Tabor. 

Hamas, nella Striscia di Gaza 29.782 morti

E' di 29.782 morti il nuovo bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza diffuso da Hamas. I feriti sono 70.043. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati almeno 90 morti.

Guterres: "Attacco a Rafah sarebbe colpo mortale su aiuti"

Un'operazione militare israeliana a Rafah assesterebbe un colpo mortale all'assistenza umanitaria a Gaza che resta "completamente insufficiente". E' l'avvertimento lanciato dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, intervenendo davanti al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra.


Aeronautica israeliana istituisce nuovo dipartimento contro minaccia Iran

L'aeronautica israeliana ha ufficialmente istituito un 'dipartimento iraniano' in risposta alla crescente minaccia di Teheran contro Israele. Questo dipartimento gestirà tutti i preparativi militari per potenziali futuri attacchi da parte dell’Iran - scrive il Jerusalem Post - ed è principalmente destinato a combattere il programma nucleare iraniano.

Idf conferma abbattimento suo drone da parte Hezbollah

L'Idf ha confermato che uno dei suoi droni è stato abbattuto questa mattina da Hezbollah nel sud del Libano. L'esercito israeliano ha dichiarato che il suo sistema di difesa aerea a medio raggio David's Sling aveva intercettato con successo un missile terra-aria lanciato da Hezbollah contro il drone, ma poco dopo un secondo missile lo ha colpito. 

Ramallah, governo palestinese si dimette

Il governo palestinese ha presentato le dimissioni al presidente dell'Anp, Abu Mazen. Lo ha annunciato il premier palestinese Mohammad Shtayyeh, precisando che questa decisione e' arrivata in particolare "alla luce degli sviluppi legati all'aggressione contro Gaza".


Tajani: "Pronti a accogliere altri bimbi da Gaza, a fare di più ma non facile aiutare civili"

"L'Italia ha già accolto negli ospedali pediatrici oltre 100 bambini arrivati da Gaza, li stiamo curando", i "bambini palestinesi sono nei migliori ospedali pediatrici italiani", e "siamo pronti a fare ancora di più, ad accogliere altri bambini, ma purtroppo per fare questa operazione serve un accordo con israeliani, Autorità nazionale palestinese, egiziani, bisogna comunque avere dei contatti informali con Hamas. Non è facile aiutare la popolazione civile, noi ce la stiamo mettendo tutta". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Siamo pronti a fare tutto ciò che si deve fare ma purtroppo la situazione della popolazione civile è drammatica come è drammatica la situazione degli ostaggi", ha proseguito.


Tajani: "Crediamo molto in Autorità palestinese, speriamo vero futuro interlocutore"

"Noi crediamo molto nell'Autorità palestinese. Speriamo che possa essere il vero futuro interlocutore per creare uno stato palestinese libero e indipendente che possa dialogare con lo Stato di Israele. L'obiettivo due popoli due stati rimane il nostro obiettivo principale. E' difficile ma siamo testardi, andiamo avanti". Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Premier palestinese presenta le dimissioni ad Abu Mazen

Il premier palestinese Mohammed Shtayeh ''ha messo a disposizione le proprie dimissioni'' al presidente Abu Mazen. Lo ha riferito la Wafa, la agenzia ufficiale palestinese. 

Tajani: "Continueremo sostegno politico e militare"

"Continueremo ad aiutare Kiev come abbiamo sempre fatto, con aiuti economici, politici, sanzioni alla Russia e aiuti militari". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Radio24, facendo riferimento anche all'accordo sulla sicurezza firmato con l'Ucraina che si basa su "assistenza per la ricostruzione, sostegno militare e politico". "E' un accordo politico, non un trattato internazionale", ha concluso. 

Tajani: "Stiamo lavorando per stop combattimenti a Gaza"

"Stiamo lavorano in maniera discreta per cercare di arrivare a una sorta di interruzione dei combattimenti per portare aiuti" a Gaza. Lo ha riferito a Radio24 il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che e' stato "chiesto di aspettare con l'operazione a Rafah". "Speriamo che ascoltino il buon senso", ha concluso. 

Israele, Idf prosegue operazioni a nord e centro Gaza

L'esercito israeliano sta proseguendo le operazioni sia nel nord che nel centro della Striscia. Lo ha detto il portavoce militare spiegando che "più di 30 terroristi di Hamas sono stati uccisi" in scontri avvenuti a Zeitun, nel nord della Striscia. Altri 10 - ha aggiunto la stessa fonte - sono stati uccisi nel centro della Striscia".

Idf, uccisi 30 miliziani di Hamas nelle ultime 24 ore a Gaza

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso trenta miliziani di Hamas nel quartiere di Zeitoun a Gaza City nelle ultime 24 ore. Lo riferiscono le Idf, spiegando che un raid aereo ha colpito un edificio dal quale operava un cecchino di Hamas. I combattimenti stanno anche continuando a Khan Younis, nel sud di Gaza, ha aggiunto l'Idf.

Israele, aiuti direttamente a nord Gaza per evitare razzie

Il gabinetto di guerra israeliano ha approvato l'ingresso di aiuti umanitari direttamente nel nord della Striscia di Gaza per evitare il saccheggio dei convogli. Lo riferisce Haaretz, ricordando che al momento i camion entrano nell'enclave palestinese attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom nella parte meridionale della Striscia e faticano a dirigersi verso nord. 

Ministro Economia Israele a ministro saudita: "Facciamo la storia insieme"

Il ministro dell'Economia israeliano Nir Barkat ha incontrato il ministro del Commercio saudita Majid Al-Abdullah Al-Kassabi ad Abu Dhabi. ''Israele è interessato alla pace con Paesi che vivono in pace e, insieme, possiamo fare la storia'', ha detto Barkat al ministro saudita.

Morto l'uomo che si è dato fuoco davanti ambasciata Israele a Washington

E' morto in ospedale, per le gravi ustioni riportate, Aaron Bushnell, il soldato dell'aeronautica americana che si è dato fuoco davanti all'ambasciata israeliana a Washington. Il 25enne Bushnell ha registrato mentre si immolava e invitava a "liberare la Palestina". Il video è stato condiviso sui social media. ''Non sarò più complice del genocidio. Sto per intraprendere un atto di protesta estremo, ma, rispetto a quello che le persone hanno vissuto in Palestina per mano dei loro colonizzatori, non è affatto estremo. Questo è ciò che la nostra classe dirigente ha deciso sarà normale'', ha affermato Bushnell prima di darsi fuoco.

Leva militare, proteste sotto casa ministro ultraortodosso

Manifestanti si sono radunati davanti alla casa del ministro Yitzhak Goldknopf a Gerusalemme, esponente di United Torah Judaism, in vista dell'udienza dell'Alta Corte sulla questione della leva militare per gli ultraortodossi. Gli attivisti, membri del gruppo Brothers and Sisters in Arms che chiede un'equa condivisione del peso del servizio militare nella societa' israeliana, chiedono che Goldknopf e i suoi elettori non siano esentati. 

Incontro ad Abu Dhabi ministri Israele-Arabia Saudita

Il ministro dell'Economia israeliano Nir Barkat ha incontrato ad Abu Dhabi il ministro del Commercio saudita Majid Al-Abdullah Al-Kassabi. Lo ha riferito Yedioth Ahronoth, secondo il quale Barkat ha riferito al collega di Riad che "Israele è interessato alla pace con i Paesi che cercano la pace. Insieme possiamo fare la storia". 

Ministro Israele: "In attesa risposta Hamas su bozza intesa"

La bozza di un accordo di massima per una tregua temporanea e il rilascio degli ostaggi, raggiunta a Parigi, rientra nei parametri di Israele ma si attende ancora la risposta di Hamas. Lo ha affermato il ministro israeliano Gideo Sa'ar, suggerendo di "aspettare pazientemente". "Cio' che è stato presentato a Parigi rientra nelle nostre linee rosse, ma deve esserci un partner", ha ribadito. I colloqui con la partecipazione di Egitto, Qatar e Usa continuano a Doha insieme a una delegazione israeliana e rappresentanti di Hamas. 

Idf, 5 soldati israeliani feriti gravemente a Gaza

Cinque soldati israeliani sono rimasti gravemente feriti in scontri nel nord e nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegando che i cinque sono stati trasferiti in ospedale per ricevere le cure necessarie. 

Esercito presenta piano di evacuazione dei civili da Rafah

L'esercito israeliano (Idf) ha presentato ieri sera tardi al gabinetto di guerra un piano per l'evacuazione dei civili palestinesi dalle zone di combattimento di Rafah, città più meridionale di Gaza. Lo ha dichiarato l'Ufficio del primo ministro. L'Idf "ha presentato al gabinetto di guerra un piano di evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento nella Striscia di Gaza, con l'imminente piano operativo", dice l'annuncio in ebraico senza fornire alcun dettaglio su come o dove saranno trasferiti i civili. Il gabinetto ha approvato la fornitura di aiuti umanitari al sud di Gaza "in modo da prevenire i saccheggi".

Washington, uomo si dà fuoco fuori da ambasciata Israele: "Stop genocidio"

A darsi fuoco davanti all'ambasciata di Israele a Washington è stato un militare della US Air Force. Lo riporta il New York Post, secondo il quale l'uomo in uniforme prima di appiccare le fiamme avrebbe detto di "non voler più essere complice del genocidio a Gaza. Questo è un atto di protesta estremo. Free Palestine". L'uomo è ricoverato in ospedale in condizioni critiche. 

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni

Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli. IL PIANO

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