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Guerra Israele–Hamas. Media: a Monaco incontro segreto Herzog-al Thani sugli ostaggi

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Rafah assalto dei paestinesi ai camion d'aiuti
NEWS
Rafah assalto dei paestinesi ai camion d'aiuti
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Il presidente israeliano Isaac Herzog avrebbe incontrato segretamente il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco per discutere i negoziati sul rilascio deggli ostaggi a Gaza. Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d'assalto i tir. Due persone morte e almeno sei ferite nell'attacco terroristico nel sud di Israele

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Il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato segretamente il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco per discutere i negoziati  sul rilascio degli ostaggi a Gaza: lo riferisce Axios citando due fonti a conoscenza dell'incontro.

Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah. La folla ha sfondato il cancello danneggiando la recinzione che protegge il valico, poi ha assaltato i camion che trasportavano aiuti umanitari portando via derrate alimentari. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d'assalto i tir.

Sono due le persone morte e almeno sei quelle ferite in un attacco terroristico nel sud di Israele. Il terrorista, arrivato sulla scena dell'attacco a bordo di un auto, ha aperto il fuoco sulle persone alla fermata dell’autobus a Re’em-Masmiyya finché non è stato colpito e ucciso da un civile sul posto. 

L'Egitto sta costruendo un mega recinto in Sinai in vista di un esodo di profughi palestinesi, secondo i media Usa. Centinaia di palestinesi lavorano in Israele alla costruzione delle barriere con la Striscia, riporta Ynet.

Biden ribadisce a Netanyahu la contrarietà Usa a un attacco su Rafah che non preveda "tutele per i civili palestinesi". 

L'obiettivo di Israele è costituire uno Stato ebraico puro, cacciando tutti i palestinesi non solo da Gaza, ma anche dalla Cisgiordania e dai territori del 1948: lo ha detto il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. "Israele mira a spostare la popolazione della Cisgiordania in Giordania, quella di Gaza in Egitto, e la popolazione del 1948 in Libano", ha aggiunto.



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Israele, migliaia di persone in piazza a Tel Aviv contro Netanyahu: "Deve andare a casa"

Nella capitale proteste nei confronti del premier, soprattutto da parte dei familiari degli ostaggi e delle vittime di Hamas. "Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà", ha dichiarato Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon, ostaggio a Gaza, è stato ucciso dai soldati israeliani. Manifestazioni anche a Cesarea, nel nord del Paese, di fronte all’abitazione di Netanyahu. LA PROTESTA

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. GUARDA IL VIDEO

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

Tajani: "G7 lavora a un cessate il fuoco per Israele e Hamas"

La riunione dei ministri degli Esteri del G7, che si terrà domani a Monaco di Baviera, cercherà di "trovare soluzioni per spingere Israele e Hamas al cessate il fuoco". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha convocato la riunione a margine della Conferenza per la Sicurezza a Monaco di Baviera. "La strategia è quella di due popoli due Stati: Israele ha diritto a esistere, nessuno può pensare di cancellarlo da mappe, ma dobbiamo dare un sogno ai palestinesi, uno Stato palestinese, perché senza un sogno rischiamo che Hamas sia il garante del popolo palestinese. E Hamas ha sulla coscienza la morte di tanti palestinesi". 

Corte dell'Aja respinge le nuove richieste del Sudafrica su Gaza

La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha respinto la richiesta del Sudafrica di esercitare maggiori pressioni legali su Israele per fermare la minacciata offensiva contro la città di Rafah, a Gaza, affermando che è Israele "vincolato a rispettare le misure esistenti". La "situazione pericolosa richiede l'attuazione immediata ed effettiva delle misure provvisorie indicate dalla Corte e non richiede l'indicazione di ulteriori misure provvisorie", ha affermato in una nota la Corte dell'Onu. 

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA

Icj non emetterà ulteriori misure provvisorie

In una dichiarazione pubblicata sul suo sito web, la Corte internazionale di giustizia afferma che la situazione umanitaria a Rafah e l'imminente operazione militare di Israele "non richiedono l'indicazione di ulteriori misure provvisorie". Secondo la dichiarazione, il Sudafrica ha richiesto ulteriori misure provvisorie alla luce della situazione a Rafah, dove più di 1,4 milioni di palestinesi si stanno attualmente rifugiando in attesa di un attacco su vasta scala promesso da Israele, all'inizio di questa settimana. "La Corte rileva che i più recenti sviluppi nella Striscia di Gaza, e a Rafah, in particolare, 'aumenterebbero in modo esponenziale quello che e' gia' un incubo umanitario con conseguenze regionali indicibili'", si legge nella dichiarazione. "Questa situazione pericolosa richiede l'attuazione immediata ed effettiva delle misure provvisorie indicate dalla Corte nella sua ordinanza del 26 gennaio 2024, che sono applicabili in tutta la Striscia di Gaza, compresa Rafah", continua. Il mese scorso, la Corte ha ordinato che "Israele deve adottare tutte le misure possibili per prevenire gli atti delineati nell'articolo 2 della Convenzione sul genocidio del 1948", durante la guerra in corso a Gaza.

Israele, tensione col Vaticano dopo le parole del cardinale Parolin su Gaza

Le diplomazie sono al lavoro per ricucire lo strappo che si è verificato dopo le inequivocabili dichiarazioni del cardinale a margine dell'annuale incontro per celebrare i patti Lateranensi. LEGGI L'ARTICOLO


Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI


Adolescente di Gaza ucciso dalla polizia di Hamas a Rafah

Un adolescente di Gaza è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli agenti di Hamas al valico di Rafah, tra la Striscia e l'Egitto, mentre cercava di recuperare del cibo dai camion con aiuti umanitari. Lo riferisce Channel 12 spiegando che in seguito alla morte del ragazzo sono scoppiati disordini con migliaia di manifestanti palestinesi che urlavano contro Hamas e assaltavano i tir con le derrate alimentari. Filmati mostrano spari ed esplosioni nei pressi del valico, riferiscono i media israeliani e palestinesi. Ynet aggiunge che il giovane ucciso si chiamava Muhammad al-Araja. Hamas ha negato l'incidente. 

"A Monaco incontro segreto Herzog -al Thani sugli ostaggi"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha incontrato segretamente il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco per discutere i negoziati  sul rilascio degli ostaggi a Gaza: lo riferisce Axios citando due fonti a conoscenza dell'incontro.  Finora la maggior parte dei contatti tra Qatar e Israele dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre sono stati guidati dal capo del Mossad David Barnea. Herzog ha portato con sé a Monaco alcuni degli ostaggi rilasciati nel precedente accordo e i familiari di coloro che sono ancora detenuti a Gaza, scrive Axios. 

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni

Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. 

Migliaia assaltano tir di aiuti a Rafah, la polizia spara

Migliaia di persone hanno manifestato oggi contro Hamas al valico di Rafah: hanno bruciato pneumatici e gridato slogan contro Hamas e il suo leader Sinwar. Lo riferiscono fonti locali. La folla ha sfondato il cancello danneggiando la recinzione che protegge il valico, poi ha assaltato i camion che trasportavano aiuti umanitari portando via derrate alimentari. Gli agenti di polizia hanno usato la forza e sparato contro le persone che prendevano d'assalto i tir. Il dipartimento del valico ha dichiarato in una nota alla stampa che i manifestanti non hanno attaccato il terminal, ma hanno bruciato le gradinate davanti al cancello.

Harris vede Herzog: "No a intervento a Rafah senza protezione civili"

La vice presidente americana Kamala Harris ha ribadito al presidente israeliano Isaac Herzog che "non si può procedere ad un'operazione militare a Rafah senza un piano credibile e fattibile per assicurare la sicurezza e l'aiuto all'oltre milione di persone che vi ha trovato rifugio". E' quanto ha reso noto l'ufficio di Harris dopo l'incontro con Herzog a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco. Harris ha ribadito "il fermo sostegno a Israele e al suo diritto a difendersi di fronte alle minacce di Hamas", una "organizzazione barbarica e terrorista". I due leader hanno discusso degli sforzi per la liberazione degli ostaggi e per raggiungere "una prolungata pausa nei combattimenti". La vice presidente, si legge nel comunicato, ha "enfatizzato l'importanza di proteggere i civili, aumentare l'assistenza umanitaria.. e assicurare che l'aiuto raggiunga i bisognosi a Gaza". I due leader, conclude il comunicato, hanno discusso anche dei piani "per il post conflitto a Gaza". "Israele deve essere sicuro", ha ribadito Harris, mentre "non ci deve essere un trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza e i palestinesi devono godere dei loro diritti di libertà, dignità, sicurezza e autodeterminazione". 

Idf: "Farmaci con scritti nomi ostaggi nell'ospedale Nasser"

Scatole di farmaci con sopra scritto il nome di ostaggi rapiti da Hamas sono stati trovati dall'esercito israeliano nell'ospedale Nasser, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. "Indaghiamo sull'origine dei farmaci e il loro uso", hanno riferito le Idf. A metà gennaio era stato raggiunto un accordo per l'invio di medicinali agli ostaggi, ma non vi sono mai state prove che i farmaci entrati a Gaza siano stati effettivamente consegnati ai prigionieri. Ad alcuni ostaggi liberati, fra cui bambini, erano stati dati farmaci per tenerli buoni.

Guerra Israele-Hamas, Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"

La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO

Biden: "Ci deve essere tregua temporanea a Gaza"

"Sto parlando con Netanyahu in questo giorni per chiedergli di non procedere con l'operazione militare" a Rafah. Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca sottolineando che a Gaza "deve esserci un cessate il fuoco temporaneo". 

Mar Rosso: nave attaccata con missile, non ci sono danni

Una nave ha riferito di essere stata attaccata con un missile nel Mar Rosso al largo dello Yemen. Lo rende noto l'agenzia britannica Maritime Trade Operations (UKMTO). "Il comandante riferisce che la nave è stata attaccata da un missile e segnala un'esplosione nelle immediate vicinanze. Le autorità militari stanno rispondendo", ha detto l'UKMTO, precisando che l'equipaggio e la nave sono stati dichiarati sani e salvi. L'incidente è avvenuto a 72 miglia nautiche (133 km) a nord-ovest del porto di Mokha, nello Yemen, secondo la nota consultiva dell'UKMTO. 

Media, incontro segreto Herzog-premier Qatar su ostaggi

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha avuto un incontro segreto con il premier del Qatar, Mohammed Bin Abdul Rhaman al-Thani, a margine della Conferenza sulla sicurezza a Monaco. Lo ha riferito il giornalista Barak Ravid, citando due fonti, secondo le quali i due hanno discusso dei negoziati in corso per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas. 

Israele, trovate medicine per ostaggi in ospedale Nasser

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver trovato medicine destinate agli ostaggi nell'ospedale Nasser, a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Truppe hanno condotto un'operazione nella struttura medica, dove ritengono che siano stati tenuti prigionieri dei rapiti. Una ventina di uomini di Hamas sospettati di aver preso parte all'attacco del 7 ottobre sono stati arrestati, hanno aggiunto. Alla metà di gennaio, è stato raggiunto un accordo tra Israele e Hamas mediato dal Qatar per l'ingresso nella Striscia di medicine destinate agli ostaggi insieme ad aiuti per i palestinesi. 

Israele, 12% impiegati Unrwa sono affiliati Hamas o Jihad

Il 12% dei 13mila impiegati dell'Unrwa "sono affiliati a Hamas o alla Jihad islamica palestinese". Lo ha rivelato in un incontro con i giornalisti il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant secondo cui "1468 impiegati" dell'Agenzia dell'Onu "sono noti per essere attivi in Hamas e nella Jihad. "185 dipendenti dell'Unrwa - ha spiegato - sono attivi nell'ala militare di Hamas e 51 in quella di Jihad islamica". Gallant ha poi rivelato nomi e foto dei 12 dell'Unrwa - già denunciati in passato da Israele - che "hanno partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre". "E ci sono indicazioni che altri 30" siano coinvolti, ha detto. 

Israele: "O tornano gli ostaggi o operazione a Rafah"

"O i nostri ostaggi torneranno o espanderemo l'operazione a Rafah". Lo ha detto il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz secondo cui "non ci sarà un solo giorno di cessate il fuoco fino a che i nostri ostaggi non saranno tornati a casa. Anche con l'approssimarsi del mese di Ramadan la battaglia può continuare". "Agiremo in dialogo con i nostri partner, Egitto incluso. Indirizzeremo la popolazione - ha concluso - verso le aree protette". 

Gantz: "Senza ritorno ostaggi raid a Rafah anche in Ramadan"

La guerra a Gaza continuerà fino a quando gli ostaggi nelle mani di Hamas non verranno restituiti. Lo ha affermato il ministro israeliano Benny Gantz, sottolineando che "non ci sarà neanche un giorno di cessate il fuoco" fino ad allora. "I combattimenti continueranno finchè i nostri obiettivi non saranno raggiunti. Potranno continuare anche nel mese di Ramadan. O gli ostaggi verranno restituiti, oppure estenderemo i combattimenti a Rafah", ha dichiarato l'ex capo di Stato maggiore, aggiungendo che Israele si sta preparando a tale possibilità. "Agiremo in dialogo con i nostri partner, compreso l'Egitto, indirizzeremo la popolazione verso le aree protette". 

Macron: "Riconoscere lo Stato palestinese non è un tabù"

"Il riconoscimento di uno Stato palestinese non è un tabù per la Francia". Lo ha detto per la prima volta Emmanuel Macron venerdì ricevendo a Parigi il re Abdullah II di Giordania. Il presidente francese ha inoltre ribadito che un'offensiva militare israeliana a Rafah porterebbe a "un disastro umanitario senza precedenti e rappresenterebbe un punto di svolta" nel conflitto tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas a Gaza. "Condivido i timori della Giordania e dell'Egitto di uno sfollamento forzato e massiccio della popolazione. Ciò costituirebbe nuovamente una grave violazione del diritto internazionale e un grave rischio di escalation regionale", ha affermato, ricordando di aver già messo in guardia il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu questa settimana durante uno scambio telefonico. Macron ha assicurato che la "priorita' assoluta" è "ottenere un accordo sul cessate il fuoco" a Gaza. Ma il capo di Stato francese, pur invocando ancora una volta la soluzione dei due Stati, israeliano e palestinese, per la quale ha chiesto "uno slancio decisivo e irreversibile", ha compiuto  un notevole passo diplomatico. "Il riconoscimento di uno Stato palestinese non è un tabù per la Francia", ha insistito.

Iran: "Senza soluzione politica, genocidio a Gaza avrà un impatto"

"Se non viene raggiunta immediatamente una soluzione politica, l'impatto negativo del genocidio da parte dei sionisti sulla sicurezza e la stabilità a livello regionale sarà inevitabile". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante una conversazione telefonica con l'omologo saudita Faisal bin Farhan, sottolineando che "l'Iran non vede la guerra come una soluzione". Amirabdollahian ha detto che quello che sta succedendo a Gaza avviene con il via libera degli Stati Uniti e ha ricordato di avere discusso con il Segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) di tenere una riunione straordinaria urgentemente riguardo alla crisi di Gaza. Secondo quanto riporta Irna, il ministro saudita ha accolto la proposta del vertice straordinario dell'Oic sulla situazione a Gaza e ha criticato il fatto che Israele ignori le richieste a livello internazionale per porre fine al conflitto. 

Gb: "Nuovo attacco missilistico contro una nave nello Yemen"

L'agenzia di sicurezza britannica (Ukmto) riferisce di un attacco missilistico a una nave a ovest di Mokha, al largo dello Yemen. Un'esplosione è stata riferita vicino alla nave. Non ci sono feriti tra l'equipaggio e l'imbarcazione non è stata colpita. Secondo l'Ukmto c'è stata una risposta militare. 

Mar Rosso, fonte Ue: "Da lunedì missione Aspides, sarà rischiosa"

"Lunedì lanceremo la missione navale nel Mar Rosso Aspides. Il Comando strategico dell'operazione sarà in Grecia. Sarà un'operazione piuttosto rischiosa perchè gli Houthi stanno attaccando le navi nel Mar Rosso ed e' per questo che stiamo dispiegando l'operazione". Lo ha dichiarato un alto funzionario dell'Ue in vista della riunione dei ministri degli Esteri di lunedì. "Sarà una missione difensiva in linea con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e in pieno rispetto del diritto internazionale. Si tratta di proteggere i beni, il commercio internazionale e la liberta' di navigazione", ha spiegato un altro funzionario. "Non ci sarà attacchi diretti sul territorio yemenita", ha evidenziato.

Nasrallah: "Israele mira a cacciare tutti i palestinesi"

L'obiettivo di Israele è costituire uno Stato ebraico puro, cacciando tutti i palestinesi non solo da Gaza, ma anche dalla Cisgiordania e dai territori del 1948: lo ha detto il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. "Israele mira a spostare la popolazione della Cisgiordania in Giordania, quella di Gaza in Egitto, e la popolazione del 1948 in Libano", ha aggiunto. "In fondo, sono gli israeliani che sognano uno Stato tutto per loro dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo)". 

Spagna, appello del vicepremier a manifestare in appoggio alla Palestina

La leader di Sumar e vicepresidente del governo, Yolanda Diaz, ha fatto appello a partecipare alla manifestazione convocata per domani a Madrid,  alla quale sarà presente assieme ai ministri della sua formazione, per appoggiare il popolo palestinese e a favore di sanzioni a Israele accusato di "violare" i diritti umani. "In Palestina si sta violando la legalità internazionale, si stanno violando i diritti umani, si stanno assassinando bambini. Dobbiamo fare moltissimo di più da parte del nostro Paese e della comunità internazionale", sostiene Diaz in un messaggio su X in cui chiede di "inondare" le strade di Madrid in segno di solidarietà alla Palestina. La 'marcia per la libertà per Palestina' è stata indetta da una trentina di organizzazioni fra le quali, a parte Sumar e Izquierda Unida, i sindacati Ugt e Comisiones Obreras, perché "l'opinione della maggioranza degli spagnoli si rifletta nella piazza" e  il governo di Pedro Sanchez, continui a "fare passi per frenare la mattanza a Gaza", si legge in una nota. Fra le Ong che saranno presenti, Amnesty International e la Commissione spagnola di aiuto ai rifugiati (Cear).   La vicepremier per il Lavoro Yolanda Diaz ha annunciato due giorni fa un viaggio in Palestina, invitata dal suo omologo Nastri Abu Jaish, e del quale non è stata fissata ancora la data. Tuttavia,  il ministro per gli Affari esteri, José Manuel Albares, ha chiarito che il suo dipartimento non sta preparando nessuna missione della Diaz in Palestina. 

Hamas: "Operazione nel sud di Israele è risposta alla guerra di Gaza"

Hamas ha esaltato "l'operazione di guerriglia" in cui sono stati uccisi 2 israeliani e altri 4 feriti definendola "una risposta naturale alla guerra di sterminio commessa dal criminale esercito di occupazione contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza".  "Continueremo - ha aggiunto - nella nostra lotta e resistenza fino alla liberazione della nostra terra, dei luoghi santi e la nascita di un completo stato palestinese con Gerusalemme capitale". 

Nasrallah: "I nostri missili possono arrivare a Eilat"

Israele pagherà un alto prezzo per la morte dei civili libanesi. E' la minaccia lanciata dal leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, dopo l'attacco sferrato mercoledì dalle forze armate israeliane nel Libano del sud nel quale sono morti 10 civili e 5 miliziani, tra cui un comandante. "I nostri missili di precisione possono raggiungere Eilat", nell'estremo sud dello Stato ebraico, ha sottolineato il leader del gruppo sciita filo-iraniano.

Erdogan: "Daremo maggiore aiuto a Gaza durante il ramadan"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha promesso che la Turchia darà maggiore aiuto alla popolazione di Gaza durante il mese sacro per l'Islam del ramadan, che inizia l'11 marzo. "Durante il ramadan, abbiamo la responsabilità fraterna di dare maggiore aiuto a Gaza", ha affermato Erdogan, durante un comizio a Giresun, sul Mar Nero, trasmesso dalla tv di Stato Trt.  "Il ramadan si avvicina e aumentano i massacri di Israele", ha sottolineato il presidente turco, ribadendo che per Ankara l'obiettivo è "la dichiarazione immediata di un cessate il fuoco e l'invio ininterrotto di aiuti umanitari nella Striscia". 

Netanyahu: "Attentato mostra che vogliono ucciderci tutti"

Il premier Benyamin Netanyahu ha condannato l'attentato palestinese nel sud di Israele che ha fatto due morti e 4 feriti. Un attacco - ha denunciato - che " gli assassini vogliono ucciderci tutti". "Questo attacco - ha aggiunto - ci ricorda che l'intero Paese è un fronte e che gli assassini non vengono solo da Gaza". "Continueremo a combattere fino alla vittoria con tutte le nostre forze, ovunque, su tutti fronti, fino a che non riporteremo sicurezza e pace per tutti i cittadini di Israele".

Hezbollah: "Il nemico pagherà col suo sangue il sangue dei nostri"

Il nemico pagherà col sangue il sangue dei nostri: lo ha detto il leader degli Hezbollah, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo.   "All'escalation rispondiamo con l'escalation", ha aggiunto Nasrallah, secondo cui ieri la salva di razzi Katiyscia e Falaq sparati sulla caserma israeliana di Kiryat Shmona, in Alta Galilea, è una prima risposta al massacro di civili di Nabatiye compiuto da Israele ieri mattina. 

Hezbollah

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Hezbollah: "Non usiamo civili come scudi umani"

Non usiamo i civili come scudi umani: lo ha detto oggi il leader degli Hezbollah, Hasan Nasrallah, commentando il fatto che nel raid israeliano di giovedì mattina nel sud del Libano sono stati uccisi almeno 7 civili.   Israele ha più volte accusato Hezbollah di nascondere le armi e i suoi combattenti tra i civili. "Cerchiamo quanto possibile di non coinvolgere i civili nei combattimenti, è un principio che seguiamo da più di vent'anni", ha detto Nasrallah. 

Hezbollah: "Massacro civili nel sud era premeditato da Israele"

Israele ha premeditato l'uccisione di civili nel sud del Libano colpendo un edificio abitato da famiglie nel centro di Nabatiye, capoluogo del sud del Libano: lo ha detto il leader degli Hezbollah, Hasan Nasrallah, in un discorso televisivo. 

Raid Usa-Gb contro gli obiettivi Houthi nello Yemen

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno condotto raid aerei nelle aree di Al Jabana e Al Jah, nel governatorato di Hodeida, nello Yemen. Gli attacchi arrivano mentre il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha reso noto che ieri un missile balistico antinave era stato lanciato nel Golfo di Aden dalle aree controllate dagli Houthi ad Ayman.

La MV Lycavitos, una un mercantile battente bandiera delle Barbados, di proprietà e gestita dal Regno Unito, ha riportato danni molto lievi a causa dell'attacco e nessun ferito, ha riferito il Centcom.

Houthi

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Oms: "Notizie trasferimento pazienti da ospedale Nasser preoccupanti"

"Le notizie relative al trasferimento forzato di molti pazienti in un altro edificio sono estremamente preoccupanti". Lo ha detto il portavoce dell'Organizzazione Mondiale della Sanità Tarik Jasarevic, riferendosi all'irruzione delle forze israeliane nell'ospedale Nasser, il più grande ospedale ancora funzionante di Gaza.

“L’Oms ha avvertito più volte che privare i pazienti delle cure salvavita e forzare lo spostamento dei malati e dei feriti potrebbe portare al peggioramento delle loro condizioni o addirittura alla morte - ha aggiunto Jaserevic - La salute dei pazienti deve avere la priorità e deve essere garantita un’assistenza ininterrotta in un ambiente sicuro”.

Tajani: 'Vogliamo cessate il fuoco, Israele non superi soglia proporzionalità'

Riguardo alla guerra a Gaza, “vogliamo che ci sia un cessate il fuoco, vogliamo l'immediata liberazione di tutti gli ostaggi e vogliamo che Israele non superi la soglia della proporzionalità”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al suo arrivo al Forum della Sanità organizzato da Forza Italia a Milano. Il ministro sottolinea che “bisogna assolutamente impedire una carneficina della popolazione civile”; d’altra parte, osserva, “Hamas è una organizzazione terroristica che non soltanto ha ucciso vittime civili in Israele, facendo una vera e propria caccia all'ebreo, come e se non peggio della Gestapo e delle SS, ma deve anche decidere di non attaccare più Israele”. Anche perché “se Hamas continua a lanciare razzi contro Israele, usando la popolazione civile come scudo, impedisce qualsiasi accordo”. E quindi, “Israele ha diritto a difendersi, l'obiettivo è quello di due popoli, due Stati. Israele deve vivere in sicurezza, ma bisogna dare al popolo palestinese una speranza proprio per impedire che Hamas diventi il dominus della situazione”. “Noi -conclude Tajani- abbiamo grande fiducia e sosteniamo l'Autorità nazionale palestinese, ho ribadito questa fiducia ad Abu Mazen durante l'ultimo incontro che ho avuto con lui a Ramallah; la situazione è complicata e ci auguriamo che possa calare la tensione anche in Libano, dove purtroppo, da parte di Hezbollah, c’e un incremento del numero di missili che vengono lanciati contro Israele. Di tutto ciò parlerò sia stasera sia domani in occasione del G7 che presiederò a Monaco. E incontrerò anche i ministri degli Esteri Arabia Saudita, Giordania, Qatar per cercare di dare un contributo alla soluzione”.



Macron: 'Invasione Rafah sarebbe disastro umanitario senza precedenti'

Un’invasione dell'esercito israeliano di Rafah, dove trovano rifugio 1,4 milioni di palestinesi, “potrebbe solo portare a un disastro umanitario senza precedenti e costituirebbe un punto di svolta in questo conflitto”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. "Condivido i timori della Giordania e dell'Egitto di uno sfollamento forzato e massiccio della popolazione", ha aggiunto Macron parlando all'Eliseo insieme al re di Giordania Abdullah II.

Germania approva partecipazione militare a missione Ue sul Mar Rosso

La Germania ha approvato lo spiegamento di forze armate in una missione navale dell'Ue nel Mar Rosso per contrastare gli attacchi degli Houthi contro le navi legate a Israele. Lo ha riferito un portavoce del governo, spiegando che "la continua escalation di violenza e la minaccia alla vita e all'incolumità degli equipaggi delle navi, in particolare nel Mar Rosso meridionale e nello stretto di Bab al-Mandab, richiedono un'operazione militare fortemente sostenuta".

La partecipazione della Germania alla missione è ancora subordinata all'approvazione parlamentare. La votazione è prevista per venerdì prossimo. Berlino aveva già inviato nell'area una fregata di difesa aerea per unirsi alla missione dell’Ue all’inizio del mese. Francia, Grecia e Italia sono tra i paesi che parteciperanno alla missione dell'Uw, denominata Aspides, che proteggerà le navi commerciali dagli attacchi, senza condurre a sua volta attacchi contro gli Houthi a terra.

Macron: 'Riconoscimento stato palestinese non è un tabu'

"Il riconoscimento di uno stato palestinese non è un tabù per la Francia": lo ha dichiarato per la prima volta oggi Emmanuel Macron, ricevendo re Abdallah II di Giordania all'Eliseo. Il presidente francese ha anche messo in guardia contro un'offensiva militare israeliana a Rafah che, secondo lui, porterebbe "ad un disastro umanitario senza precedenti e sarebbe una svolta" nel conflitto fra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas a Gaza.

Premier libanese: stabilità solo da soluzione 'a due Stati'

"Non può esserci stabilità in Medio Oriente senza una soluzione dei due Stati che garantisca l'esistenza di uno Stato palestinese con piena sovranità": così il Primo ministro del Libano, Najib Mikati, intervenendo nel panel "Proteggere i protettori: sostenere la sicurezza degli operatori umanitari nelle zone di conflitto" organizzato dall'Ordine di Malta alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco.

Media: salito a 2 numero morti in attentato in Israele

E' salito a 2 il numero dei morti nell'attentato terroristico allo svincolo di Masmiya nel sud di Israele. Lo hanno riferito i media aggiungendo che ci sono altre 4 persone ferite, alcune gravi.

Attacco terroristico in sud Israele, un morto e cinque feriti

Una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite in un attacco terroristico nel sud di Israele. Secondo i soccorritori, tre persone sono in condizioni gravi mentre altre due, tra cui una donna di 65 anni, versano in condizioni moderate. Il terrorista e' arrivato sulla scena a bordo di un auto e ha aperto il fuoco sulle persone alla fermata dell'autobus a Re'em-Masmiyya finche' non e' stato colpito e ucciso da un civile sul posto.

Tajani: "Israele non superi la soglia di proporzionalità"

"Vogliamo che ci sia un cessate il fuoco" nella striscia di Gaza e "vogliamo l'immediata liberazione di tutti gli ostaggi e che Israele non superi la soglia della proporzionalità, quindi anche come nell'attacco a Rafah, come chiede tutta la comunità internazionale, bisogna assolutamente impedire una carneficina della popolazione civile". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un evento di Forza Italia a Milano.

Israele: a ospedale Nasser arrestati 20 "terroristi" del 7 ottobre

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato che le loro truppe continuano a effettuare perquisizioni nell'ospedale Nasser di Khan Younis e finora hanno arrestato più di 20 terroristi che hanno preso parte ai massacri del 7 ottobre.

Israele: esercito continua operazione all'ospedale Nasser

L'esercito israeliano sta continuando ad agire nell'ospedale Nasser di Khan Yunisi in "un'operazione precisa e limitata contro l'organizzazione terrorista di Hamas". Lo ha detto il portavoce militare secondo cui l'operazione si basa su informazioni "dell'intelligence che indicano che l'attività di Hamas è condotta dall'interno dell'ospedale". La fonte ha confermato che "finora sono stati arrestati oltre 20 terroristi che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e decine di sospetti sono stati presi per essere interrogati". "Sono stati trovati nell'area dell'ospedale - ha continuato - mortai, granate e altre armi di Hamas".

Hamas: quattro pazienti morti per blackout a ospedale Nasser

Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha annunciato che quattro pazienti nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Nasser di Khan Yunis sono morti questa mattina presto in seguito al blackout verificatosi durante un raid israeliano, che ha comportato anche l'interruzione dell'erogazione di ossigeno.

Gaza, "quattro morti per stop ossigeno dopo raid in ospedale"

Quattro pazienti sono morti a causa dell'interruzione del flusso di ossigeno dopo il raid israeliano nell'ospedale a Khan Yunis. Lo fa sapere il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas.

Israele: "Colpito complesso Hezbollah, uccisi terroristi"

Nella notte scorsa - dopo i razzi lanciati su Kiryat Shmona dal Libano - l'aviazione israeliana ha colpito oltre confine un "complesso militare di Hezbollah" nella città di Qantara nel sud del paese. Lo ha detto il portavoce militare secondo "sono stati uccisi veri terroristi". La stessa fonte ha aggiunto che è stata "colpita un'altra struttura militare di Hezbollah nell'area della città".

Mosca organizza conferenza con Hamas e Jihad islamica

La Russia ha invitato 14 fazioni palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad Islamica, a prendere parte a una conferenza intrapalestinese che si terrà a Mosca dal 29 febbraio al 2 marzo. Lo ha detto l'inviato speciale per il Medio Oriente Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Tass.

Jihad islamica sarà a colloqui inter-palestinesi a Mosca

Il movimento della Jihad islamica ha ricevuto un invito per un incontro inter-palestinese a Mosca alla fine di febbraio e intende inviare una delegazione, ha detto a Ria Novosti il rappresentante ufficiale del gruppo in Libano, Muhammad al-Haj Musa. "Il movimento ha ricevuto un invito ufficiale a visitare Mosca alla fine di febbraio, invieremo una delegazione ufficiale
all'incontro", ha detto Musa.

Ambasciatore Israele: "Malinteso con Vaticano errore di traduzione"

"Purtroppo il mio italiano è tra lo scarso e l’inesistente, la nostra routine di lavoro è in inglese. La parola che abbiamo usato nel comunicato originale era regrettable, e mi attengo a essa. Per quanto riguarda la traduzione più accurata in italiano, lascio la parola a chi è bilingue". Raphael Schutz, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, parla con Repubblica del "malinteso" con il Vaticano. Mercoledì, una nota dell’ambasciata aveva definito "deplorevole" la dichiarazione del cardinale Pietro Parolin sulla "carneficina" in corso a Gaza. Ieri, la precisazione: l’aggettivo regrettable "poteva essere tradotto in modo più preciso con 'sfortunata'". 


Cpj: palestinesi 75% giornalisti uccisi nel mondo in 2023

Settantadue dei 99 giornalisti uccisi in tutto il mondo nel 2023 erano palestinesi che coprivano la guerra a Gaza, un dato che ha reso quei 12 mesi come i più sanguinosi per i media in quasi un decennio, secondo il Comitato per la Protezione dei giornalisti (Cpj). Le uccisioni di giornalisti sarebbero diminuite a livello globale di anno in anno se non fosse stato per le morti nella guerra in corso a Gaza, ha affermato il Cpc nel suo rapporto annuale pubblicato ieri.

Biden a Netanyahu: "Stop operazione Rafah se sicurezza civili non garantita"

Nuovo colloquio tra il presidente, Joe Biden, ed il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Nel corso della telefonata, riporta la Casa Bianca, Biden ha parlato della situazione a Rafah e ha ribadito che un'operazione militare non dovrebbe procedere senza un piano credibile ed eseguibile per garantire la sicurezza ai civili della città nel sud della Striscia di Gaza. Il presidente e Netanyahu hanno discusso anche dei negoziati sugli ostaggi in corso. Biden ha ribadito il suo impegno a lavorare "instancabilmente" per ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi il prima possibile, riconoscendo la loro situazione spaventosa dopo 132 giorni di prigionia nelle mani di Hamas. Il presidente ed il primo ministro hanno discusso anche della situazione a Gaza e dell'urgenza di garantire che gli aiuti umanitari arrivino ai civili palestinesi che ne hanno disperato bisogno.

Netanyahu: "Non accettiamo diktat internazionali su Stato palestinese"

"Israele respinge senza riserve i diktat internazionali" sul riconoscimento di uno Stato palestinese e ritiene che tale accordo possa essere "raggiunto solo attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni". Lo ha dichiarato sul social X il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che nelle scorse ore ha avuto un nuovo colloquio sulla guerra a Gaza con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. "Israele continuerà ad opporsi al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese - ha aggiunto Netanyahu - Tale riconoscimento all'indomani degli attacchi del 7 ottobre rappresenterebbe un premio enorme per il terrorismo, come non ne abbiamo mai visti, e impedirebbe qualsiasi futuro accordo di pace".


L'Egitto costruisce recinto per gli sfollati da Gaza

L'Egitto sta costruendo un sorta di mega recinto chiuso da alte mura nel deserto del Sinai vicino al confine nel caso in cui si dovesse verificare un esodo degli sfollati palestinesi. Lo rivelano funzionari egiziani al Wall Street Journal precisando che nel caso di un grande afflusso di palestinesi da Gaza, l'Egitto cercherebbe di limitare il numero di rifugiati ben al di sotto della capacità dell'area a circa 50.000-60.000 persone.   Le autorità egiziane però negano che stanno costruendo l'opera. 

Cisgiordania, media: "Israele arresta decine giovani vicino Jenin"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che l'esercito israeliano ha arrestato nelle ultime ore decine di persone nella città di Silat ad-Dhahr a sud di Jenin, in Cisgiordania. I soldati hanno fatto irruzione in oltre 15 case e fermato decine di "giovani", riferisce la Wafa aggiungendo che arresti sono stati eseguiti anche ad Anabta e a Qalqilya. 

Gaza, Guterres condanna raid Israele su ospedale Khan Yunis

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato il raid israeliano di ieri contro il complesso ospedaliero di Khan Yunis. "Ribadiamo ancora una volta che gli ospedali devono essere tenuti fuori dai combattimenti, non devono essere soggetti ad alcun tipo di azione militare. Qualsiasi tipo di azione militare contro un ospedale deve essere condannata", ha affermato il portavoce Stephane Dujarric citato dai media internazionali.

Israele, media: "Centinaia palestinesi lavorano a muro con Gaza"

Centinaia di lavoratori palestinesi provenienti dalla Cisgiordania stanno lavorando in Israele per contribuire a costruire una nuova barriera lungo il confine con la Striscia di Gaza, nonostante il Gabinetto di sicurezza israeliano gli abbia vietato di farlo: lo riferisce il sito di notizie Ynet, citando le testimonianze di soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) schierati nella zona. Ynet afferma che gli operai palestinesi sono impegnati in lavori di ingegneria sulle brecce della recinzione, danneggiata in decine di punti all'inizio della guerra contro Hamas. Il Ministero della Difesa israeliano ha risposto alle indiscrezioni affermando che solo quattro palestinesi stanno lavorando al progetto, specificando di assumere appaltatori "in conformità con le linee guida di sicurezza, la classificazione e la sensibilità del lavoro" e che gli operai provengono da un gruppo di lavoratori palestinesi "approvati per operare su progetti essenziali" per Israele.

Roger Waters: "Israele compie genocidio inconcepibile"

Il musicista britannico Roger Waters ha definito "inconcepibili" le azioni di Israele nella Striscia di Gaza. "Quello a cui stiamo assistendo è incredibile: ogni mattina ci svegliamo sbalorditi e disgustati da quello che l'entità sionista sta commettendo, un genocidio", ha detto l'80enne cofondatore dei Pink Floyd in un'intervista all'emittente araba Al Jazeera. "Nessuno di noi sa cosa fare: la portata, l'enormità del crimine che Israele sta commettendo è così grande che è difficile capacitarsene e immaginare come rispondere" a tutto questo, ha aggiunto il cantautore inglese. Waters è stato recentemente scaricato dall'etichetta musicale Bmg per le sue posizioni anti-Israele. 

Biden a Netanyahu: "No attacco Rafah senza tutelare civili"

Il presidente americano Joe Biden ha chiamato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e gli ha ribadito l'opposizione degli Stati Uniti ad un attacco a Rafah "senza tutele per i civili palestinesi". Lo ha riferito la Casa Bianca in una nota.

Israele, tensione col Vaticano dopo le parole del cardinale Parolin su Gaza

Le diplomazie sono al lavoro per ricucire lo strappo che si è verificato dopo le inequivocabili dichiarazioni del cardinale a margine dell'annuale incontro per celebrare i patti Lateranensi. LEGGI L'ARTICOLO

Casa Bianca: "Hamas è un'organizzazione terroristica pura e semplice"

“Hamas è un'organizzazione terroristica. Lo abbiamo detto. Lo è e basta. Non c'è bisogno di guardare oltre quello che hanno fatto il 7 ottobre per vederlo". Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby in risposta a una domanda sui commenti di Martin Griffiths, massimo funzionario umanitario delle Nazioni Unite, che ha affermato di non considerarla tale.

''Non c’è dubbio che vogliono semplicemente cancellare Israele dalla faccia della mappa. Questa è un'organizzazione terroristica. Puro e semplice. Punto'', ha aggiunto Kirby durante una conferenza stampa.

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI

Netanyahu parla con Biden, 40 minuti di conversazione

Il premier Benyamin Netanyhau ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Joed Biden. Lo hanno riferito i media secondo cui il colloquio è durato una quarantina di minuti e, secondo la stessa fonte, ha riguardato il possibile accordo sugli ostaggi. Poco prima prima Netanyahu aveva incontrato il direttore della Cia Bill Burns a Tel Aviv.

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