Israele–Hamas, Trovato centro intelligence di Hamas sotto la sede Unrwa a Gaza City

L'Idf hanno riferito di aver trovato un centro per l'intelligence di Hamas sotto il quartier generale dell'Unrwa, nel quartiere Rimal di Gaza City. "L'Unrwa non sapeva cosa ci fosse sotto il suo quartier generale a Gaza" ha detto il direttore dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini. Hamas chiede al Consiglio di sicurezza Onu "una riunione immediata" dopo l'ordine ai soldati israeliani di attaccare Rafah, per "obbligare l'occupazione israeliana a fermare la guerra genocida"

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Egitto: l'aumento di attacchi a Gaza avrebbe effetti disastrosi

"Qualsiasi aumento nella portata delle operazioni militari a Gaza avrebbe effetti disastrosi": lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, avvertimento già lanciato ripetutamente dal Cairo ma che, con l'intensificarsi degli attacchi israeliani su Rafah, si fa più pressante. Shoukry, riporta la Mena, ha ribadito che "le misure che portano allo sfollamento e all'esodo devono essere considerate come una politica sistematica" e che "la continuazione di queste misure porterebbe a un risultato inevitabile che il mondo rifiuta", sottolineando la necessità di porvi fine, a meno di non creare una situazione "inaccettabile".

Giordania: a Rafah si rischia bagno di sangue, Onu metta fine ad aggressione

Un eventuale intervento militare di terra a Rafah, ultimo rifugio per centinaia di migliaia di sfollati a Gaza, porterà a un nuovo ''bagno di sangue'' e la comunità internazionale non può stare a guardare con le braccia conserte. E' quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, che con un tweet ha detto: ''Non possiamo permettere un altro bagno di sangue a Gaza''. L'annunciata offensiva militare israeliana a Rafah, ha sottolineato Safadi, provocherà ''un massacro di persone innocenti che vivono in condizioni disumane''. L'appello è stato quindi rivolto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, affinché impedisca questa operazione di terra e ''metta fine a una aggressione che minaccia la nostra umanità intera''.



Proteste in Israele stasera per elezioni e ritorno ostaggi

Proteste stasera in diversi luoghi di Israele: i manifestanti chiedono il ritorno a casa degli ostaggi ed elezioni anticipate. Lo riferisce Haaretz. In tremila sono scesi in strada a manifestare ad Haifa, chiedendo "elezioni adesso". 


Iran, 'se guerra si espande a Libano per Netanyahu sarà ultimo giorno'

L'Iran ha avvertito Israele dall'espandere la guerra in Libano. Perché, se così facesse, ''sarebbe l'ultimo giorno'' del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Beirut con il suo omologo libanese, Abdallah Bou Habib. La soluzione alla guerra in corso a Gaza è solo ''politica'', ha sottolineato il capo della diplomazia di Teheran.

Jafari (ActionAid): 'Con offensiva Rafah escalation ostilità e migliaia di morti'

''​​Un attacco militare a Rafah causerebbe migliaia di nuovi morti e feriti tra i civili'' palestinesi, ''infliggerebbe sofferenze inimmaginabili agli oltre un milione di sfollati che hanno trovato rifugio lì'' e porterebbe a ''un catastrofico peggioramento delle già terribili condizioni umanitarie''. Con ''un'escalation delle ostilità nel governatorato sovraffollato''. Così ad Adnkronos Riham Jafari, coordinatrice di ActionAid Palestina, mette in guardia dai rischi della nuova offensiva contro Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, annunciata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con l'obiettivo di eliminare i leader di Hamas che lì si nasconderebbero. ''Una tale escalation porterebbe anche a un blocco delle operazioni umanitarie esistenti, con conseguenze su tutta Gaza. Gli aiuti limitati che attualmente riescono ad arrivare all'enclave provengono da Rafah e la maggior parte delle organizzazioni umanitarie attualmente operano da lì'', ricorda Jafari.

''A seguito degli ordini di 'evacuazione' di Israele per le aree settentrionali e centrali di Gaza, molti palestinesi sono fuggiti verso sud. Rafah attualmente ospita oltre la metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza, senza un posto sicuro dove andare e a rischio di soffrire la fame'', dichiara la coordinatrice dell'organizzazione. ''Rafah è oggi la città più grande e densamente popolata del mondo e prima del 7 ottobre ospitava 280mila persone'', spiega. ''Gli sfollati che si trovano ora a Rafah sono stati costretti a fuggire e a lasciare le loro case nella zona settentrionale e centrale di Gaza in cerca di un posto sicuro a Gaza. Ora non hanno un posto sicuro dove andare'', sottolinea.

Raid Usa contro obiettivi Houti nello Yemen: 'Costituivano minaccia immediata'

Le forze militari americane ieri hanno nuovamente colpito obiettivi degli Houti con l'obiettivo di ripristinare la sicurezza della navigazione delle navi commerciali nel Mar Rosso, ha reso noto il Comando centrale Usa. E' dal mese scorso che raid, da navi e aerei, degli Stati Uniti colpiscono gli Houti. L'attacco di ieri è stato diretto contro due unità mobili senza pilota e cinque lanciamissili da crociera in zone controllate dagli Houti dello Yemen "pronti a lanciare attacchi contro navi nel Mar Rosso", che costituivano quindi una "minaccia imminente per le unità navali americane e per i cargo commerciali nella regione". 

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo  governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di  sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. FOTO SATELLITARI

Egitto: 'Con evacuazione Rafah a rischio Trattato con Israele'

L'Egitto ha di nuovo avvisato Israele che ogni spostamento di massa di palestinesi nel suo territorio metterebbe a rischio il Trattato di pace del 1979. La ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) riferendosi all'annunciata operazione dell'esercito a Rafah, l'ultima roccaforte di Hamas nel sud di Gaza a ridosso dell'Egitto, e all'evacuazione degli sfollati palestinesi lì presenti. L'Egitto - che sta rafforzando le protezioni lungo il confine per impedire ai palestinesi di passare nel Sinai - ha fatto sapere a Israele, secondo il Wsj, che potrebbe anche "sospeso" il Trattato di pace.

Iran: 'Mai cercato espandere guerra nella regione'

Né l'Iran né il Libano hanno cercato di espandere la guerra in Medio Oriente. Lo ha indicato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Beirut con il suo omologo libanese, Abdallah Bou Habib. "L'Iran e il Libano confermano che la guerra non è la soluzione e che non abbiamo mai cercato di espanderla", ha dichiarato Amir-Abdollahian.

Unrwa: bloccato in porto israeliano cibo per 1,1 milioni persone

Le restrizioni finanziarie imposte da Israele sull'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa impediscono a una spedizione di cibo per 1,1 milioni di persone di raggiungere l'enclave martoriata dalla guerra. Lo sostiene il direttore dell'agenzia Onu, Philippe Lazzarini, citato dall'Ap sul proprio sito web. Secondo Lazzarini, un convoglio di cibo donato dalla Turchia è fermo da settimane nella città portuale israeliana di Ashdod. L'agenzia ha affermato che l'appaltatore israeliano con cui lavorano ha ricevuto una chiamata dalle autorità doganali israeliane "che ordinava loro di non trattare alcuna merce dell'Unrwa". Questo blocco - sostiene il funzionario Onu - significa che 1.049 container di riso, farina, ceci, zucchero e olio da cucina - sufficienti a sfamare 1,1 milioni di persone per un mese - sono bloccati, mentre si stima che il 25% delle famiglie di Gaza debba affrontare una fame catastrofica. 

Il Cairo: "Fermare piano sfollamento palestinesi Rafah"

L'Egitto ha avvertito che i negoziati per una tregua a Gaza "sono complicati", ha sottolineato che la situazione "evolve in modo negativo" e si e' espresso con forza contro il piano di Israele di estendere la sua offensiva a Sud dell'enclave, quella che Il Cairo-attraverso il suo ministro degli Esteri,Sameh Shukri- ha definito "una politica sistematica di sfollamento" degli abitanti di Gaza.


Baerbock: 'Offensiva Israele a Gaza sarebbe catastrofe umanitaria'

Un'offensiva israeliana su Rafah sarebbe "una catastrofe umanitaria". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, avvertendo che le necessità dei civili nella città della parte sud di Gaza "è già incredibile".  "Le persone di Gaza non possono scomparire nel nulla", ha aggiunto la ministra tedesca sul social X, sottolineando che "Israele deve difendersi dal terrorismo di Hamas, ma allo stesso tempo alleviare il più possibile le sofferenze della popolazione civile. Ecco perché è necessario un altro cessate il fuoco affinché gli ostaggi possano finalmente essere rilasciati". La Baerbock ha infine annunciato che discuterà "la via" per un cessate il fuoco "la prossima settimana in Israele".



Hezbollah: 'Preso possesso di drone israeliano in buone condizioni'

Il movimento sciita libanese di Hezbollah ha riferito di essere entrato in possesso di un drone israeliano ''in buone condizioni''. Si tratta di uno Skylark che era entrato nello spazio aereo libanese. Il Times of Israel spiega che lo Skylark è un drone di piccole dimensioni usato per azioni di sorveglianza e prodotto dalla Elbit Systems.

Mezzaluna rossa: 'Idf ha colpito deliberatamente ambulanza con medici in soccorso di Hind'

La Mezzaluna rossa palestinese accusa le forze militari israeliane di aver colpito deliberatamente una ambulanza e ucciso i due medici che erano accorsi per assistere Hind Rajab, la bimba palestinese di sei anni, a sua volta uccisa, come tutti i suoi familiari morti poco prima nel tentativo di fuggire da Gaza. Un video pubblicato su X diffuso dalla Mezza luna rossa palestinese, mostra il rottame di una ambulanza. 

L'ultima volta che Hind è stata vista risale a due settimane fa, quando era circondata da persone della sua famiglia uccise, dopo essere stata intrappolata nell'auto su cui si trovavano lo zio Bashar Hamadah, la moglie e i loro tre figli, per cercare di fuggire da Gaza. "Hinh ha perso tragicamente la vita da sola, dopo aver chiesto aiuto per ore al nostro personale con voce disperata e piena di paura. 'Venite a prendermi'. Riposa in pace, Hind riposate in pace Yusuf e Ahmed, eroi dell'impegno umanitario (i due medici uccisi, ndr)", ha denunciato la Mezza luna rossa. 



Msf: '2 morti e 5 feriti all'ospedale Nasser a Gaza'

All'ospedale Nasser, a Gaza, due persone sono state uccise e cinque sono rimaste ferite, tra cui un infermiere in gravi condizioni. Lo riferisce in una nota Medici Senza Frontiere (Msf), precisando che nelle ultime 48 ore, i suoi team all'interno dell'ospedale hanno riferito di "colpi di arma da fuoco sparati contro persone all'interno della struttura ospedaliera". "Mentre le forze israeliane stanno continuando le operazioni nelle immediate vicinanze del Nasser Hospital, i pesanti combattimenti non consentono alle persone né di allontanarsi né di entrare per accedere alle cure. Il personale medico ha paura di muoversi all'interno e intorno all'ospedale per timore di essere colpito", prosegue la nota di Msf, secondo cui "le strutture mediche, le aree circostanti e il personale dovrebbero essere sempre protetti e l'accesso agli ospedali non dovrebbe essere ostacolato".



'Da Ungheria a Palestina, liberateli tutti': corteo a Roma

"Dall'Ungheria alla Palestina free them all", questo lo striscione tenuto tra le mani al presidio organizzato a Roma per Ilaria Salis, l'antifascista in carcere a Budapest e per la Palestina. Ora è partito anche un corteo spontaneo su viale regina Margherita. L'intenzione dei manifestanti sarebbe di arrivare all'ambasciata di Ungheria. Al presidio collettivi degli studenti e gli anarchici. "Siamo tutti antifascisti. Tutti fuori dalle galere. Palestina libera", continuano a gridare procedendo nel corteo.

Zaki: 'Se Rafah invasa sarà catastrofe umanitaria, cessate il fuoco ora'

''Se il governo israeliano attua il suo piano di invadere la città di confine di Rafah, ci troveremo di fronte a una catastrofe umanitaria, con il potenziale di causare la morte di centinaia di migliaia di civili innocenti''. Lo ha scritto in un tweet Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'Università di Bologna incarcerato al Cairo per due anni e graziato lo scorso luglio dal presidente Abdel Fattah al-Sisi. Chiedendo il ''cessate il fuoco ora'', l'attivista per i diritti umani afferma che ''12mila bambini sono stati uccisi, due milioni e mezzo sono stati sfollati. Dopo l'ultima dichiarazione di Netanyahu la situazione a Rafah è disperata e un'eventuale invasione potrebbe portare a conseguenze catastrofiche per oltre un milione di sfollati che vivono in condizioni disperate''.

Nuovi attacchi Usa contro gli Houthi, distrutti missili

Le forze americane hanno compiuto raid di autodifesa nello Yemen, colpendo fra l'altro quattro missili antinave che erano pronti al lancio. Il Centcom ha "identificato i missili" e le navi droni nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e ha "determinato che presentavano una imminente minaccia per le navi americane e i mercantili nella regione", afferma il Centcom.

Tajani: 'Proteggeremo le nostre navi, non ci faremo intimidire'

"Proteggeremo le nostre navi, non ci faremo intimidire, ci auguriamo che si possa presto arrivare a una soluzione positiva in quell'area e che si possa arrivare alla pace, anche se non è facile, e quindi disinnescare ciò che sta accadendo nello Yemen con i ribelli che attaccano i mercantili che passano nel Mar Rosso. Noi siamo presenti con la nostra marina militare e difenderemo le nostre navi perché siamo un Paese che ha il 40% del proprio Pil che dipende dalle esportazioni". Lo ha detto oggi a Trieste il Antonio Tajani, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla situazione del Mar Rosso. "Non possiamo permetterci - ha sottolineato - che l'impossibilità di esportare in quell'area provochi danni ai nostri porti e alle nostre imprese. Questa missione militare l'abbiamo fortemente voluta, l'abbiamo ottenuta in tempi rapidi. Due missioni militari, una contro la pirateria e una contro le minacce. L'Italia è protagonista e faremo di tutto perché continuino a transitare le nostre navi attraverso il canale di Suez".

Roma, 150 studenti pro Palestina in piazza: ‘Sacrosanto manifestare perché non ci si abitui a guerra’

“Siamo venuti qui direttamente da scuola per manifestare per la Palestina, per la pace. Scendere in piazza è il primo passo in direzione del cessate il fuoco. Certo, spiace vedere quanto siamo pochi, segno che alle guerre ci si abitua, un po’ come sta accadendo in Ucraina”. Lo dicono all’Adnkronos alcuni ragazzi del collettivo del liceo Socrate, a Roma. Nonostante la pioggia battente, si sono dati appuntamento nel centralissimo largo Corrado Ricci, davanti ai Fori Imperiali, con le bandiere palestinesi per una manifestazione a sostegno della popolazione di Gaza.  “Abbiamo lo striscione impermeabile- scherzano - E d’altronde, quanto sta accadendo a Gaza, imporrebbe ben altri sacrifici”. Sul posto poliziotti del reparto mobile e Digos.

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